Recensioni per
Illusione smagliante
di Isidar Mithrim
Sono di nuovo io *upside down face* |
Ciao, Isidar! Ultimamente sto girovagando di nuovo su Efp e sto facendo giretti nelle pagine degli autori che conoscevo. Visto che sono sul treno mi dedico a letture veloci e lascio una recensione. Accipicchia, che bella storia! Che momento importante, toccante e che lascia dietro un velo di malinconia! I genitori di Hermione sono, a differenza di quelli di tutti gli altri personaggi della saga, dei completi sconosciuti che si ignorano dalle fangirl. Invece immagino il momento in cui ad Hermione si sia spezzato il cuore quando ha dovuto lanciare l'incantesimo per farsi dimenticare. E immagino la tristissima sensazione di non potersi fare riconoscere. Tu hai descritto un momento stupendo e toccante, in cui si percepisce prima l'ansia di Hermione, poi la sua tacita speranza, e infine... La delusione finale. Il suo in incantesimo è stato davvero perfetto e ne paga le conseguenze, ma per proteggerli. Un momento bellissimo, poche parole per descrivere emozioni intense, continue e differenti. Bravissima, mi ha fatto piacere rileggerti! |
Ciao, essendomi affacciata recentemente al mondo delle drabble, sto spulciando la sezione alla loro ricerca e devo dire che hai uno stile veramente incisivo che io t'invidio. Il titolo è assolutamente perfetto per la storia, rispecchia in pieno i sentimenti di Hermione, che pensa davvero che il padre si sia ricordato di lei, nonostante l'incantesimo, ma che deve ricredersi. |
Ciao! |
Valutazione del contest Sfida alle 100 parole – V edizione
Passando al lessico, ho ritrovato il tuo registro acuto, sempre attento a utilizzare le varianti lessicali più adatte a descrivere un momento o un’emozione. Ha inoltre il duplice pregio di essere omogeneo e di non essere ripetitivo. In particolare, in questa drabble hai giocato molto sulle sfumature semantiche degli aggettivi, a partire dal titolo: “smagliante”, “forsennato”, “straziante”, “radioso”, “raggiante”, “splendida” sono tutti aggettivi che giudicherei pieni, perché rimandano a concetti definiti e quasi iperbolici – la dentatura non è “bella” o “curata”, è “splendida”; e così per ogni aggettivo usato –; inoltre, una lode a parte per la sequenza smagliante/radioso/raggiante/splendida, tutti riferiti in qualche modo al sorriso che affiora alla vista del padre e tutti collegati alla sfera della positività (evocano la luminosità, la luce), in netto contrasto alla verità scomoda celata dietro l’apparenza – un bel contrasto. Concludendo, quindi, lessico e stile sono veramente ottimi ed è questo il motivo per cui il punteggio resta altissimo malgrado le espressioni evidenziate come meno coerenti alla struttura stilistica. Non posso che farti i complimenti! Titolo: 4/5 “Illusione smagliante” trovo sia un titolo molto originale, perché associa due termini semanticamente lontanissimi: da un lato abbiamo un concetto astratto (illusione) e dall’altro un attributo per lo più associato a cose materiali (smagliante). La relazione tra loro è inattesa e a suo modo curiosa, perché è possibile che il lettore si chieda in che modo un’illusione possa essere smagliante. A fine lettura, il nesso titolo-testo risulta più che evidente: a essere smagliante è un sorriso che illude la protagonista e che rappresenta per lei una “illusione smagliante” – a questo punto, l’aggettivo “smagliante” perde la sua solita identificazione con la positività, divenendo l’elemento ingannatore nonché creatore dell’amara illusione di cui è vittima la protagonista. È dunque un ottimo titolo per la tua storia, perché è coerente al testo e con la sua originalità credo che in generale possa attrarre lettori. Il motivo per cui non ho assegnato un punteggio superiore a 4/5 è che il titolo pecca nel riprodurre, e quindi anticipare, il genere della tua storia, che fondamentalmente è drammatico. Il termine “illusione” non è uno di quelli sempre e comunque associati a contesti negativi, mentre il termine “smagliante” è generalmente considerato un attributo positivo, quindi nell’insieme è difficile percepirlo come titolo di un testo drammatico e amaro; un fattore, questo, che trovo penalizzante per il racconto perché potenziali lettori interessati al genere della tua storia potrebbero scartarla a prescindere, non trovando il titolo impattante in tal senso. Ciò detto, i pregi già analizzati del titolo sono innegabili ed è per questo che il punteggio resta comunque alto! Utilizzo del prompt: 10/10 Il tuo prompt era “Perfetti sconosciuti” e, come si evince già dal punteggio, trovo che tu ne abbia fatto un ottimo utilizzo. È innegabilmente il filo conduttore della drabble: non solo dall’inizio alla fine, ma anche la premessa su cui si fonda la storia è basata sul prompt. Hermione e i suoi genitori, al di fuori della tua cornice narrativa, sono già dei perfetti sconosciuti, e lo saranno doppiamente nello spazio del racconto. Ho apprezzato molto, in relazione allo sviluppo del prompt, il fatto che Hermione decida di usare un nome fittizio; in questo non solo si ravvisa la verosimile insicurezza del personaggio, ma c’è anche la prima comparsa del prompt: Hermione sa che i signori Wilkins sono degli sconosciuti per lei e c’è il timore di conoscerli, di scoprirli più felici dei Granger. Andando avanti con la narrazione c’è poi il vero e proprio sviluppo del prompt nell’incontro tra figlia e padre, costretti a rapportarsi come estranei. Concludendo, hai letteralmente messo in scena il titolo che ti ha affidato la sorte, non posso fare altro che complimentarti con te! 10/10. Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/10 Prima di soffermarmi sulla protagonista, mi soffermo brevemente su suo padre (di cui continuiamo a non conoscere il vero nome, la Rowling prima o poi capirà di dover rimediare – si spera!). Seppure in pochissime parole e attraverso pochissimi gesti, sei riuscita a riprodurre tutto il distacco di quest’uomo cui la magia ha imposto una nuova identità. La sua cortesia è quella tipica di un qualsiasi medico che si rapporta con un estraneo paziente. Sei stata quindi molto brava a inscenare questa “fredda cordialità”! Passando a Hermione, la tua protagonista, devo dire che non avevi un compito semplice. In ambito di fanfiction, trovo che caratterizzare i protagonisti di un’opera senza snaturarli sia estremamente difficile, perché sono quelli su cui si hanno più informazioni e quelli che si conoscono di più, quindi anche il più piccolo inciampo in tema di IC salta subito all’attenzione. Ma tu hai saputo gestire l’ostacolo, descrivendo in cento parole una situazione più che verosimile per Hermione e tratteggiando con grande cura la caratterizzazione della protagonista. Nella tua drabble ritroviamo quella Hermione meno spavalda e sicura di sé che Harry e Ron hanno conosciuto in tante occasioni, quella stessa ragazza che aveva gli occhi lucidi mentre raccontava a Harry dell’incantesimo fatto sui propri genitori. Ritroviamo l’illusoria speranza di una figlia che per un folle istante crede che l’amore possa spezzare il suo stesso incantesimo. E poi la ritroviamo in pezzi, come siamo stati abituati a vederla in tutte le occasioni in cui qualcosa di troppo doloroso la travolgeva, con un sorriso che svanisce così come è affiorato. La tua Hermione è così credibile che non fatico a credere che un episodio simile possa essere accaduto davvero in quei diciannove anni di cui non sappiamo nulla. Non ho proprio nessun appunto da farti, bravissima! 10/10. Totale: 42.5/45 |
Ciao! |
Cara autrice, |
Non è stato necessario leggere le note per capire cosa fosse successo! ^^ |