Recensioni per
Il Mondo dell'Amore
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 79 recensioni.
Positive : 78
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
30/09/21, ore 18:56
Cap. 4:

Ciao Old Fashioned,
questo è un bel capitolo adrenalinico dall'inizio alla fine. Decisamente il Mondo dell'Amore è la negazione di quello che pretende di essere.
Molto belle le scene d'azione e la fuga in furgone, finita tragicamente per alcuni ma che apre la strada al lieto fine per Leo e Richard.
Complimenti per la storia incisiva e per certi versi coraggiosa.
A presto
MaxT :)

Recensore Master
29/09/21, ore 17:28
Cap. 3:

Ciao Old Fashioned,
eccoci alla terza puntata di questo amoroso incubo. Ormai mi sono un po' assuefatto all'atmosfera di ingiustizia e odio mascherata da sollecitudine di questo mondo.
Non so neanche quanto varrà la pena combattere per riunirsi alla sua famiglia, visto il modo in cui è stata plagiata. Ancora un po' e non lo riconosceranno più.
Complimenti per la storia molto coraggiosa, immagino che ti tirerà dietro un po' di maretta.
A presto
MaxT :)

Recensore Master
28/09/21, ore 14:29
Cap. 2:

Ciao Old Fashioned,
accidenti che iter. Per fortuna il primo capitolo è servito un po' a vaccinarmi, altrimenti sarei proprio su tutte le furie, e non è il caso di portarle nel mondo reale.
Indubbiamente il racconto è un'efficace parodia estremizzata di vari atteggiamenti reali, scritto con sapiente ironia. Ma non temere, nella realtà non si arriverà mai a questo: i talebani verranno a salvarci prima ;)
A presto
MaxT :)

Recensore Master
27/09/21, ore 19:01
Cap. 1:

Ciao Old Fashioned,
per certi versi, questa storia è dinamite pura.
La premessa è onesta: davvero il mondo descritto realizza un'estremizzazione di alcune tendenze reali, alcune diffuse altre strettamente di nicchia, che confluiscono in un incubo. Sicuramente si può trovare una moltitudine di esempi reali che ricordano ciascuna delle frasi, delle prese di posizione, degli atteggiamenti descritti.
Per fortuna sono diluiti in mezzo a tanti altri diversi, molti equilibrati, altri, ormai rari, all'estremo opposto.
Un aspetto dell'arcobaleno che colpisce, nella tua distopia, è che questo vorrebbe simboleggiare una varietà totalizzante, e invece diventa il simbolo di un'omologazione della maggioranza agli standard di alcune minoranze. E perchè mancano i bianchi, i neri e i grigi.
Perché ho scritto che è dinamite? Perché leggerlo fa venire rabbia, tanta rabbia. Rabbia che è meglio non portare nel mondo reale.
Complimenti per il lavoro notevole.
MaxT :)

Recensore Junior
08/12/19, ore 17:11
Cap. 2:

Se il primo capitolo è massacrante il secondo è agghiacciante. La "certezza di avere ragione", la prepotenza di queste donne (Felicia le avrebbe già sparate, se non si fosse sparata lei) e i tentativi di Richard di mettere buon senso, vedendosi la frittata sempre rigirata sono agghiaccianti perchè mi ricordano un rapporto interpersonale con una mia amicizia, che per fortuna amicizia non è più.
Mi piace Richard è molto credibile. Sapeva che qualcosa non andava ma arriva a comprendere la perversione vera e propria solo con lo scontro diretto. Mi ci rispetto molto. Non è un ingenuo, non è un ribelle nato e non è un "individuo medio". lo trovo molto equilibrato.
Ci vediamo nel prossimo capitlo :)

Recensore Junior
08/09/19, ore 20:47
Cap. 1:

Carissimo OldFashioned buonasera.
Eccomi qua a commentare una tua storia, la seconda che ho scelto di recensire. Avrei dovuto farlo molto tempo fa, perchè molto tempo fa avevo già ammirato questo primo capitolo. Ma io sono lenta quindi arrivo soltanto oggi. E ci vorrà un bel po’ prima di recensire gli altri.
Quando ho riletto questo capitolo ho letto anche il piccolo “dizionario” iniziale. E ti voglio confessare una cosa: anche se capisco le tue parole, da lettrice ho sempre pensato che chi descrive le distopie finisce sempre per nascondere tra le righe un desiderio di rivalsa e vendetta, a volte realizzato (Arancia Meccanica) a volte mancato (1984); e da “scrittrice” ammetto che anche nella mia distopia di cui tu stai seguendo l’evoluzione è presente, in parte, questo intento. Che nel tuo caso sia così o meno non mi importa, devo dire che hai centrato in pieno tutti i risvolti malati che certe pieghe della nostra società attuale (gender, femminismo, ecologismo e veganesimo), portate all’estremo senza il supporto di una riflessione critica e intelligente, possono prendere.
Nella tua storia la lore del politicamente corretto fasullo è illustrata in modo molto intelligente. E ti dico di più: rileggere il finale di questo primo capitolo dopo aver assistito alle cronache di Bibbiano mi da una stretta forte al cuore.
Leggerò e recensirò presto anche il resto per vedere come si evolveranno gli eventi.
Alla prossima!

Piccola aggiunta per evitare fraintendimenti con chi leggerà tale recensione: quando parlo di "femminismo" non mi riferisco a quello "storico" nato negli anni 60, ma di quello moderno che spesso si rivela pieno di "misandria" gratuita e perfino dannoso per alcune categorie femminili (a cui altre donne augurano le peggio disgrazie in nome di un certo ideale). Per chi non sapesse cosa vuol dire "misandria" essa indica l'odio per l'uomo inteso come maschio. La "misoginia" è l'odio per le donne, la "misantropia" per gli esseri umani in generale. Buona lettura a tutti :)
(Recensione modificata il 08/09/2019 - 09:24 pm)

Recensore Veterano
29/08/19, ore 22:49
Cap. 4:

No, Brunn :(

Dunque, alla fine non hai accoppato quasi nessuno, peró si può dire che il finale è stato un po' agrodolce.
I due si salvano, ma Paula e Brunn no (mi rifiuto di pensare che Paula stia bene e sia salva. Nessuno starebbe bene.).

Adesso si trovano in un luogo simile alla Baviera, dove gli uomini sono liberi, e ci sono anche delle donne di buon senso che hanno capito che il mondo dell'amore non è esattamente amorevole.

Leo è cresciuto appassionato di caccia, forte e sano, e senza tofu, suppongo. La parte in cui si ricordano di Paula è triste, ma almeno loro due stanno bene.

Direi che le cose che mi sono piaciute di questa storia sarebbero troppe da elencare, ma principalmente sono: l'ambientazione; la trama; l'idea assolutamente geniale; il fatto che spinge molto alla riflessione, perché il mondo dell'amore è piuttosto vicino; e le tue solite descrizioni ;D

Di questo capitolo in particolare mi sono piaciute le descrizioni finali, e poi questa frase, che sarebbe da incorniciare e appendere: “Il Mondo dell’Amore dovrebbe chiamarsi in realtà Mondo dell’Odio, Mondo dell’Oppressione, o magari anche Mondo dell’Aggressione Contro Chi Non La Pensa nel Modo Giusto. Credono di rispettare, invece opprimono. Credono di amare, invece impongono un’odiosa prigionia, in gabbie anguste come le loro menti. Credono di essere aperte, empatiche e prive di pregiudizi, invece sono grette, violente e cariche di disprezzo per chiunque abbia idee diverse dalle loro. Dicono di comprendere, invece giudicano, dall’alto di una superiorità morale che è solo nelle loro teste. Parlano di uguaglianza, ma l’uguaglianza in quel mondo esiste solo sottoterra.”

Secondo la mia esperienza, vale la pena di leggere anche la più scarsa delle tue storie, perché sarà comunque al disopra di molte altre qui sul sito.

Questa, poi, è stata una specie di esperienza mistica, mi ha portata "ad un confronto interiore con me stessa, e ne sono uscita come una donna nuova, più forte e sicura di sé" (da leggere con voce da donna del Mondo dell'amore).

Scherzi a parte, mi ha fatto riflettere moltissimo.

Chapeau, una trama così non è da tutti.

Alla prossima! ^^

(P. S. Oramai il dubbio mi è rimasto. In quale nazione si svolge tutto ciò? Io punto sull'America.)

Recensore Veterano
29/08/19, ore 22:11
Cap. 3:

Una cosa che apprezzo di questa storia è che la sua atmosfera ti cattura praticamente subito.

Insomma, gli orrori continuano.

Povera Paula, è stata effettivamente plagiata. Non dal marito, peró, ma dalle stesse donne... Che si rivelano sempre più stronze e violente, a partire da Zelda, che mi ricorda un po' i conduttori di molti programmi televisivi (non faccio nomi...) che monetizzano sui drammi delle persone e che cambiano i fatti.

Leo, poverino, è praticamente tenuto prigioniero dalle maestre (è da quando sono piccola che quelle donne non me la contano giusta.) che tentano di portarlo dalla loro parte a colpi di tofu e seitan.
Tra l'altro la favola di "Cappuccetto rosso e la lupa grigia fanno capire al cacciatore che uccidere è sbagliato, e poi tutti insieme liberano la nonna prigioniera." mi ha fatto scoppiare in una liberatoria risata isterica.

Intanto Rick si rivolge alle migliori avvocatesse. La prima non lo ascolta neppure, la terza gli propone un prezzo spropositato, e la seconda tenta di sedurlo (mi duole dirlo, ma questa cosa succede a diverse donne... Per cui è intelligente il ribaltamento che hai fatto).

La parte in cui rievoca la Baviera, un luogo dove in realtà non è mai stato, ma che sente essere suo, è bellissima e un po' struggente. Visto che non esistono le nazioni, immagino che sia quanto più vicino ad un'identità nazionale abbia. Alla fine, peró, accetta che qualcuno compri la bandiera, anche se a quanto pare dubito che Paula verrà con lui.

Soprattutto, nella descrizione c'è scritto che è drammatico. Visto che conosco i precedenti, non nutro tante speranze sulla sopravvivenza dei protagonisti.

Non vedo l'ora di sapere come va a finire tutta la storia!
Alla prossima! ^^

Recensore Veterano
28/08/19, ore 23:27
Cap. 2:

E fu così che scoprii che Nelson Mandela era una donna. Capsita, non mi aspettavo che chiunque combattesse per la libertà fosse automaticamente di sesso femminile. (questo vale quindi per tutti i personaggi storici? Robespierre era una donna o solo uno "sporco e fallocratico scivonista" ? Perdona la parentesi.)
Avevo ragione. È 1984 politically correct.

Allora, provo pena per i tuoi poveri personaggi.

Questo tuo mondo è di quanto più oppressivo esista! Per cui ti faccio intanto i complimenti, e poi mi lancio su una serie di pensieri filosofici.

Allora, diciamo che a me piace pensare che tutti siano uguali. Che tutti abbiano diritto a pari diritti. Infondo, siamo tutti umani. E con questo intendo sia gli uomini che le donne, e non gli uomini sopra le donne, e nè assolutamente viceversa.

Le cosidette femministe di oggi, secondo me, esagerano, per utilizzare un eufemismo. Dare diritti alle donne è una giustissima causa che, in quanto tale, appoggio totalmente, ma da lì a vietare le sfilate storiche perché considerate maschiliste, ne passa di acqua sotto ai ponti.

Insomma, tra le suffragette e queste c'è un abisso cosmico interspaziale.

Ma ritornando alla trama.

Le conseguenze si fanno sempre più pesanti e terribili per i protagonisti.

Intanto vorrei capire dove sta l'insulto verso le altre etnie, se due persone bionde e con gli occhi azzurri si sposano. Poi, presupponendo che il tutto sia ambientato in un futuro vicino, per dei tedeschi il bisnonno di nome Adolf era una cosa abbastanza normale, immagino.

Adesso sta andando tutto a puttane (doppio insulto riferito anche alle psicologhe della scuola :D) e per Rick si mette male.

Per quanto io ci possa provare, non riusciró mai a rendere giustizia a tutto questo.

Ripeto, è fottutamente geniale.

Non vedo l'ora di continuare a leggere, voglio vedere dove vuoi andare a parare con tutta questa faccenda, perché si accenna ad un luogo dove i maschi sono liberi.

Alla prossima, connessione internet permettendo! ^^

(P.S. Peró qui ho una domanda da farti. Esistono, in questo tuo mondo, donne insoddisfatte dal mondo dell'amore? Io, ad esempio, scapperei il prima possibile.)

Recensore Veterano
28/08/19, ore 22:39
Cap. 1:

Tu. Sì, proprio tu, carissimo. Ti devo dire una cosa.

(Respiro profondo e pausa di suspance.)

Tu. Sei. Un. Genio.

Questa storia è, appunto, geniale.

Tralasciando l'odiosa disclaimer, l'ambientazione è decisamente interessantissima (a proposito, in che paese è ambientata? Ah, no. Le nazioni sono solo un'invenzione del patriarcato maschilista.)


Molte persone si dicono :"il mondo è difficile perché sono una donna."

"il mondo è difficile perché sono gay."

"il mondo è difficile perché professo un certo tipo di religione."
Insomma, ad un certo punto tutti si sono chiesti se esistesse un mondo perfetto, capace di accogliere tutti per quello che sono.

Ed è in questo che consiste la genialità della cosa: il mondo distopico di cui scrivi è angosciante e oppressivo.

Il razzismo diventa una cosa opposta, il femminismo diventa così estremo che si giunge ad un totale ribaltamento delle situazioni, sono aboliti concetti come, ad esempio, "patria" (figuriamoci!).
Ci sono molte tematiche attuali "stirate" fino a rasentare l'assurdo.

Come nel mistero di Barrow, si passa da un estremo all'altro, e questa cosa è pericolosa e preoccupante.

Non esiste neanche più la libertà di pensiero. Tutto viene accuratamente filtrato e sistemato. Non c'è più verità.

Una sorta di 1984 versione politically correct, per farla breve.

Tutta la parte della trasmissione televisiva era così grottesca che mi ha fatta quasi ridere, e solo perché se no sarei caduta in depressione.
L'uomo che si è fatto asportare chirurgicamente il pene (immagino la gioia della sua compagna...), quello che ha smesso di andare a caccia, gli uomini che non possono studiare... È tutto così disturbante...

E alla lunga è una società repressiva anche per le donne, credo.
(andiamo, io morirei se mi vietassero i film di guerra! O il mangiare la carne!)

I protagonisti sono questa "losca" coppia e il loro pargoletto. Adesso mi tocca capire se il tutto è ambientato in Germania o no, peró è sicuro che erano originari della Baviera, e che Rick possiede ancora una bandiera (ah, orrore! Ah, che cosa tremenda!) perché era un ricordo di suo padre.

Il loro unico errore, poveracci, è che il figlio fa un innocente disegno della famiglia, e che la maestra se ne accorge.

Da qui, immagino, sarà una discesa verso l'inferno.

Quindi, nuovamente, i miei più sentiti complimenti per questa cosa. Non riesco a dire quanto sia geniale.
Bravissimo.

Alla prossima! ^^

Recensore Junior
26/07/19, ore 20:56
Cap. 1:

RECENSORE SOSTITUTO
Recensione per il contest “Racconti dal profumo di frutta” di Dollarbaby.

Piccola premessa per tutti i partecipanti a questo contest: non conoscendo cosa richiedessero i vari pacchetti sarò costretto a limitare le mie recensioni alle mie opinioni quindi spero che capiate se scriverò qualcosa che possa non essere in linea con il contest stesso ^^


La prima cosa su cui possiamo parlare è questo Canale Mimosa. In pratica è una specie di talk show sullo stile Maurizio Costanzo Show, ma che nel corso della storia sembra sempre più orientato verso quelle trasmissioni nelle quali il caso del giorno viene spiegato nei minuziosi dettagli che però seguono la scaletta imposta dalla conduttrice; quelle trasmissioni che spettacolarizzano il dolore delle persone coinvolte per gridare la settimana seguente “abbiamo fatto il record di share!” seguito dagli applausi falsi del pubblico imboccato dalla claque redazionale (ogni riferimento alla D’Urso è puramente voluto). Questo mondo distrofico viene delineato subito da Zelda e compagnia e ciò che mi ha colpito è una frase che le hai fatto pronunciare: “il nostro compito non è riferire i fatti, ma orientare coscienze”, che è una prassi globalizzata nel nostro tempo. Fino a che non si vede una registrazioni di bullismo nessuno ne parla, poi alla prima occasione tutti sul pezzo. Nascondere ciò che non fa share è orribile. Tutti i personaggi sono stupendamente descritti ed è impossibile non immaginarli nella nostra realtà.
Quindi sappiamo che il mondo che hai creato è fatto e costruito sul femminismo intransigente, una sorta di rivalsa combattiva verso il sesso forte (che poi non lo è mai stato in realtà), unito all’estremizzazione del concetto “vegano” e della rimozione di ogni riferimento al culto maschilista che ha governato in precedenza. In alcuni punti mi trova d’accordo (specialmente sulla religione, ma non entriamo nell’argomento) in altri fatico a comprendere quale vantaggio porti la disuguaglianza che determina un “giusto” e un “peccatore”. Normale che faccia questo effetto la tua storia che, come avevi anticipato, non chiede di essere accettata, ma solo di essere letta per ciò che è (discorso che mi troverà sempre favorevole).
Ho trovato interessante la gestione di tutti i personaggi femminili ai quali non hai dato una linea comune, ma hai affidato, a qualcuna di loro, il compito di dissentire, pacatamente, delle valutazioni di altre. Una maestra, Mo’Nique, legge tra i colori scelti dal bambino i simboli (bianco - razza bianca; blu - sesso maschile) mentre l’altra, Jamaree non trova nulla di strano in quel disegno.
Poco sopporto gli psicologi che esaminando una stessa azione compiuta da due persone diverse come derivante dallo stesso motivo che appena hai presentato Melanie l’ho quasi odiata e, con l’aggiunta di Koko, mi hai fatto partecipare per Rick ancora di più di quanto ero in precedenza. Gli interrogatori separati di Richard e Paula sono un dettaglio non da poco: il finale è lo stesso, ma il tentativo di rendere ancora di più nervoso l’uomo (e diciamolo, bastava poco) è qualcosa di così subdolo da essere inqualificabile. Dobbiamo però anche ammettere che la razza maschile, che in questo mondo è soggiogata, nella nostra realtà ha fatto cose anche peggiori, e non dobbiamo mai dimenticarlo perché diventeremmo sordi e ciechi come lo furono i nostri antenati che misero il sesso femminile in un angolo.
Insomma si è compreso in due capitoli che questo Mondo dell’Amore è solo la facciata decisa da chi dirige le coscienze della massa, e anche in questo caso il paragone con la nostra realtà è così vicino da far rabbrividire.
Brunn è un personaggio molto particolare; sembra quella persona che parla senza essere mai ascoltata con serietà, eppure è l’unico che cerca di aiutare tutti i poveri uomini oppressi da questo mondo femminista. La sua opera finale è un gesto che colpisce perché lui non ha guadagno e sacrifica tutto per salvare Richard e Leo, anche la propria vita.
Paula è una donna forte, riesce a tenera a bada il marito che prenderebbe a calci tutte le donne che ostentano superiorità, ma alla fine deve cedere, perché per un genitore i figlio sono sacri. Come non capirla! Psicologicamente la devastano, le paventano una vita felice con Leo, come può resistere ancora di più a queste torture?
Leo, è il personaggio che mi ha fatto ridere più di tutti. Perché? Perché è un bambino e nella tua storia fa quello che devono fare i bambini. Lui vuole solo essere libero di fare quello che gli piace, come quel disegno che in realtà mette a soqquadro la sua famiglia, vuole stare con i suoi genitori e fa capricci quando vede la disparità di trattamento tra lui e le femmine della sua classe. Mi sono immedesimato in lui più volte nel racconto e ho trovato la tua gestione di questo personaggio così spudoratamente semplice e precisa che mi ha disarmato.
Ho lasciato Richard per ultimo perché è lui quello che si ritrova a gestire da solo la situazione che si è creata mentre il figlio è rinchiuso in una specie di collegio e la moglie in un reparto di regressione della personalità.
Tenta di assoldare un avvocato, ma le tre donne con cui parla lo trattano in tutti i modi tranne che benevolmente. Quando incontra Paula è stremato e le reazioni della moglie lo disorientano perché il dubbio che stiano mentendo anche a lei lo tormenta; quando parla con Leo, attraverso un monitor, la sua sensazione che tutto sia sbagliato si amplifica vedendo che il figlio piange per colpa di una delle assistenti. Non contento nell’ultimo capitolo gli fai patire le pene dell’inferno: l’avvocato gli ruba i soldi e lo scarica, torna verso casa e deve nascondersi perché lì lo stanno aspettando per catturarlo, cerca di portare via la moglie da quella prigione camuffata da centro di cura e viene rifiutato da Paula per i motivi elencati in precedenza. Stavo perdendo anche io le speranze di raggiungere la “Baviera” insieme al “fuggitivo”. Lui è un uomo, con i suoi difetti, aggressivo, forse impulsivo e sicuramente impaziente, però porta con sé la forza di combattere contro tutto e tutti per la propria famiglia, e nell’arco della storia si apprezza la sua tenacia.
Il finale mi ha lasciato l’amaro in bocca. Rick e Leo hanno raggiunto il luogo dove la classe sociale è unica e non esiste differenza, però sono dei rifugiati e la sensazione che questo “paradiso” sia effimero rimane nonostante tutto. Le parole sprezzanti con cui Richard appella il Mondo dell’Amore sono condivisibili, meno, a mio parere, quelle che riserva verso la moglie che è rimasta indietro. Paula può avere le sue colpe per avere ceduto, però la sensazione che lei lo abbia fatto solo per Leo, in qualche modo, dovrebbe giustificarla. Insomma, quando era ancora “sana” il rispetto e la libertà erano parole che conosceva bene.

Come ho già avuto modo di dire a un altro partecipante del contest, mi sono offerto come recensore sostituto perché avevo letto (in verità “sfogliato”) alcune delle storie e mi erano subito piaciute; una era questa e mi sento completamente allineato ai giudizi espressi dal giudice. La creazione di un “mondo” è sempre difficile perché non basta la creatività. Tu ci sei riuscito magnificamente.

Recensore Master
23/02/19, ore 19:50
Cap. 4:

Ebbene... qualunque cosa positiva io possa dire, non sarà sufficiente.

Io sono una vecchia, inguaribile romanticona, e quindi questo finale l'ho apprezzato davvero tanto!
Mi dispiace per Brunn, molto. Ma uomini come lui, ne sono certa, ce ne sono altri, pronti ad aiutare altre persone normali e sensate, ad agire nascosti nell'ombra, nei meandri più segreti di quell'orribile "Mondo dell'Amore" che è, in realtà, il "Mondo dell'Odio", uguale e speculare a quello che queste mostruose sciamannate pensano di combattere. Povere sceme... Non hanno proprio capito 'na sega (oddio, se mi sentono mi mandano in qualcuno dei loro centri di "recupero da turpiloquio"....O.o)

Qualunque cosa che non contempli tolleranza, uguaglianza, pietà, accettazione, ed empatia col prossimo (umano, ovviamente - senza nulla togliere agli animali) non può, ribadisco, NON PUÒ, chiamarsi col nome di Amore.
E finché non capiremo che sulla Terra non ci sono maschi, femmine, bianchi, neri, gay, etero, ecc., ma solo esseri umani, tutti con pregi e difetti (e soprattutto finché ci sarà gente che crede di avere la verità in tasca, e vedrà ed elogerà solo i propri pregi, e guarderà e denigrerà solo i difetti degli altri), l'umanità continuerà a fare un passo avanti e tre indietro...
Niente e nessuno è bianco o nero: questo continua ad essere il mio pensiero.

Sono contenta che ci siano anche donne, nel luogo che Rick e Leo hanno raggiunto, a dimostrazione che non siamo proprio tutte "andate di testa"! :) (non che abbia pensato nemmeno per un attimo che tu volessi dire questo, sia chiaro! ;))
E ho apprezzato anche il fatto che, in fondo, possa esserci una speranza persino per Paula, ma che debba comprenderlo da sola.
Bellissimi il "rapimento" e l'inseguimento, adrenalinici al punto giusto, sembrava di guardare un bel film d'azione!
Qui lo dico e qui lo nego, visto che biasimo la violenza sulle donne: "Rick, hai fatto bene a corcàrle di botte!!! Quanno ce vo', ce vo'!"

Che altro aggiungere?
Che, come sempre, oltre ad avermi emozionata (in bene e in male, ma è questo ciò che chiedo a una bella storia: emozioni!) hai confezionato il tutto in modo impeccabile: impaginazione chiara e piacevole alla vista, grammatica e forma correttissime, esposizione scorrevole e facile da seguire, nonostante l'argomento non facile.
Te puoi dire quello che vuoi, ma tu non sei un semplice autore, men che meno uno scribacchino o uno scribarolo...
Te l'hanno già detto, e io mi associo: dovresti davvero proporre i tuoi lavori ad un editore. In libreria si trovano cose molto, molto, ma MOLTO, peggiori! Meriteresti di meglio, che recensioni da casalinga disperata come le mie! :D

Bene, ora ti saluto e vado a preparare la cena, aiutata da mio marito, insieme al quale, oggi, ho fatto la spesa! (Alla faccia delle animalesse dai nomi esotici!)

Grazie per questo ottimo lavoro. Sono felice di averlo letto! :D

Briz65 *.*

Recensore Master
23/02/19, ore 12:29
Cap. 3:

Diciamo che mi stai magistralmente ammazzando...
La povera Paula è stata letteralmente plagiata dal resto delle animalesse, mentre il piccolo Leo è costretto ad ascoltare favole storpiate; la lupa grigia buona e il cacciatore criminale, ovviamente, e il principe addormentato che resta tale... giuro, non sapevo se ridere o piangere! Cosa, quest'ultima, che ho quasi fatto quando gli raccontano di ciò che proverebbe la mucca quando viene uccisa: un racconto horror con tutti i crismi per traumatizzarlo ulteriormente, (su una cosa che non è affatto così, ovviamente).
Le avvocatesse racchiudono in loro tutti i difetti dei peggiori delinquenti mascherati da professionisti. La seconda poi, schifosa! Esattamente quello che penseremmo noi di un uomo... ma il povero Rick ha anche la paura di farsi accusare di molestie...
Quanto a quella che ha scelto, un'avvoltoia alla quale importano solo i soldi (e non son per niente sicura che lo aiuterà, anche se lui si sfianca per pagarla). La capoufficio che non gli concede più ore di lavoro, per non togliere la sua presenza alla famiglia, poi, è il paradosso principe!

Comincio a pensare che questa storia non avrà mai un lieto fine, non nel senso classico del termine, almeno... Non può averlo. Questa mostruosa società al femminile sta uccidendo tutte le mie speranze.
Ogni tanto mi è capitato che mi sfuggisse detto: "Se governassimo noi donne, non ci sarebbero guerre"
Forse è vero, ma se il prezzo da pagare è questa società che dipingi, più distorta che distopica, mi viene da dire... "allora non so cosa sia peggio." E per dirlo io, che odio la guerra in tutte le sue forme, perché mi spaventa da morire... brrrr.... 😨
Ti rinnovo i complimenti, se riesco lascio perdere i lavori di casa, per oggi, per leggermi l'ultimo capitolo...
A presto!

Briz65 *.*

Recensore Master
22/02/19, ore 22:04
Cap. 2:

Bene, ho letto anche questo...
E ho letto anche una tua risposta a una recensione in cui dici che c'è un lieto fine. E questo mi spinge a continuare a leggere, appena avrò tempo.
"Esistono luoghi dove i maschi sono liberi": questa frase mi ha dato una piccola speranza ;)

Ribadisco: la storia mi ha preso, un bel po'... ed è vero che già nella realtà odierna accadono cose che mi lasciano allibita (vedi il fatto accaduto a Ravenna, della rievocazione storica che avrebbe inneggiato alla guerra, citato da una tua recensitrice; lo conosco, me lo ricordo: ci vivo, in provincia di Ravenna...)

'Ste donne che descrivi odiano i nazisti, gli stupratori, i delinquenti, la guerra... Ed esasperando fino agli estremi le loro convinzioni, si sono ridotte peggio di loro! (Escludendo magari Jamaree, che mi pare l'unica con un po' di tolleranza e di buon senso...)
Essere una famiglia normale è diventato un reato. E qualunque cosa tu dica a tua difesa, verrà interpretata alla loro maniera e ti sarà rivoltata contro.
Ovviamente nascondendosi dietro alla scusa: "lo avete fatto voi per secoli..."
Povero, povero Rick. E poveri Leo e Paula.

Ho notato una cosa: i maschi hanno tutti nomi più o meno normali, oserei dire comuni. Mentre le donne hanno quasi sempre nomi strani, ricercati ed esotici... bella idea, che a mio avviso sottolinea in qualche modo l'inferiorità degli uomini. O almeno, io l'ho "interpretata" così, questa cosa ;)
(Mi permetto di segnalarti una piccola svista, dal basso della mia ignoranza abissale: Naranna, a volte diventa Naranne... qual è il nome giusto?;))

Però... di' la verità: te sei uno scrittore famoso sotto mentite spoglie, che pubblica su Efp perché gli piace vincere facile! Vero? 😅
È un modo scherzoso per farti un complimento, ovviamente!

Ti lascio, e spero nel week end di continuare la lettura di questo inquietante e geniale racconto...

Au revoir!
Briz65 *.*

Recensore Master
21/02/19, ore 16:32
Cap. 1:

Ciao, Old... è un bel pezzo che non mi faccio sentire...
Allora, che dire? (Mo' faccio pure le rime, oggi...)
L'avviso introduttivo mi ha spaventata e intrigata a un tempo, e così... mi sono sentita obbligata (da me medesima, ovviamente) a leggere, ché queste cose mi attirano.
Già questo capitolo è uno stradannato pugno nello stomaco.

Insomma, io sono cresciuta, nonostante i genitori separati, a pane, chiesa e boy scout... nonché cani e cavalli, e ora ho un gatto, e mio figlio un geco leopardino... ma... cazzo, una bella bistecca ogni tanto, o un pollo o un coniglio arrosto, non me lo leva nessuno! :D
E per quanto ami gli animali, detesto chi li umanizza e li ritiene più importanti delle persone (poi, ci sono persone che non valgono la vita di un lombrico, per carità, ma è un altro discorso...)
Io, crescendo, ho poi fatto in modo che ciò che ho imparato nella mia vita di bambina, adolescente e poi adulta, trovasse un equilibrio, senza che niente sfociasse mai nel fanatismo. Io sono una assoluta sostenitrice dei compromessi, delle vie di mezzo, degli equilibri...
Il bene che vince sul male: utopia, secondo me. Esattamente come il viceversa... il mondo è fatto di entrambi, che ci piaccia o no, e dobbiamo soltanto scegliere

Le discussioni (attualissime) su "padre e madre" o "genitore 1 e genitore 2" mi fanno quasi ridere, ma che importanza può mai avere? I genitori sono quelli che ti amano, ti crescono, ti educano, facendo del proprio meglio per tirarti su nel modo più, appunto, equilibrato e sereno possibile... due mamme, due babbi, un babbo e una mamma... ma chìssene!
Vabbé, scusa lo sfogo...

Come al solito, tu sei geniale!
Io non mi sento né offesa, né disturbata... (magari disturbata un po' sì, ma come da ogni altra opera di questo genere, vedi, che so... "La fattoria degli animali", "1984", il recente "The giver", o il vecchio film "La fuga di Logan"... giusto per citare qualcosa che conosco, e far finta di essere una "studiata").


È una storia in un ipotetico mondo dove l' "amore" e l' "odio", (o le cose ritenute in un certo senso "giuste" e "sbagliate"), invece di venire livellate, per portare equilibrio, vengono semplicemente ribaltate... dimostrando che anche l'amore, o le cose ritenute giuste, portate ai livelli estremi, diventano sbagliate e uguali all'odio.
Voglio leggerla lasciando spazio al sarcasmo e all'ironia, che non mi mancano... Non so ancora se sia l'approccio giusto, ovvio... vedrò andando avanti.

Mi rendo conto che sto facendo un pippone, e sono solo al primo capitolo, e non oso pensare a cosa potrà mai succedere alla povera famiglia di Leo che mi sembra l'unica più o meno "normale" in questo, lasciamelo dire, orribile mondo distopico che hai creato con la tua fervida immaginazione. Credo di tifare per Rick e i suoi amici del bar...

Non so se riuscirò a recensire tutti i capitoli, causa tempo, voglia fisica, rogne varie... ma sicuramente farò il possibile per lasciarti almeno una mia impressione finale, una volta conclusa la lettura...

Scusami la lunghezza e le digressioni. E sappi che vorrei leggere e recensire molte più cose tue, ma per via delle sopracitate "rogne varie", in questo periodo ho bisogno di concentrarmi più che altro su storie e fanfiction "leggere".
Già. Infatti.
Per questo mi sono buttata qui...
(Sarcasmo spicciolo "mode on"... a volte sono un paradosso vivente...)

Ciao, carissimo, alla prossima!
Briz65 *.*

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