Ciao!
Eccomi finalmente da te per lo scambio. Ti chiedo scusa per il ritardo, ma è la scorsa settimana è stata davvero impegnativa.
Ho scelto di recensire questa OS per il tema trattato – Halloween – che esercita su di me un fascino senza pari. Confesso di non essere una fan accanita dell'horror duro e puro (vorrei poter dire che è perché sono un'anima sensibile, ma la triste verità è che sono una gran fifacchiona), però la tua storia mi è piaciuta veramente moltissimo **
Il punto di vista del "mostro" è insolito – e meno male, perché è sempre particolarmente interessante entrare nella mente di personaggi così contorti, e non si tratta certo di un'operazione facile –, e straniante, perché, davvero, lo stacco tra i suoi pensieri e la normale quotidianità famigliare che vive con la moglie crea una tensione ed un'inquietudine pazzesche. Voglio dire, un attimo prima il protagonista sta aiutando la moglie a sistemare gli scatoloni con i costumi di Halloween, e quello immediatamente successivo si mette a fissare con bramosia il coltello, strumento attraverso il quale potrebbe saziare la sua sete di vite e di anime. Mi è piaciuto molto questo particolare risvolto – il suo saziarsi di anime, intendo (particolarmente azzeccato il paragone con Caronte), dona al personaggio qualcosa di ancora più macabro e tragico, con tutte le anime che ha risucchiato in sé che si dibattono dentro di lui in una cacofonia di voci che lo porta quasi sull'orlo della pazzia.
Come spesso accade in questi casi, la fame di morte non è facile da saziare e, una volta ceduto al suo richiamo, fermarsi diventa un'impresa impossibile.
La parte del racconto su come il protagonista sia riuscito a procurarsi il sangue è terribile e grottesca allo stesso tempo, perché, ovviamente, tutti credono di ascoltare una storia in perfetto stile Halloween, non immaginando neanche lontanamente che quella sia nulla più che la verità. Comunque, pure la moglie ha un marcato gusto del macabro, perché l'idea per il suo costume è, onestamente, raccappricciante XD Cosa non si fa per primeggiare fra i vicini!
Caspita, confesso che alla fine speravo che la moglie e il bambino sopravvivessero – sembravano l'unica cosa importante per lui – tuttavia, ragionando con la logica di questa creatura assassina, era inevitabile che il solo modo da lui concepito per stare per sempre con loro era unirsi alle loro anime, nel senso letterale del termine. Tra l'altro, ho trovato potentissima l'immagine del cuore che ritorna a battere man mano che le anime vengono liberate, quasi che, in questo modo, il protagonista si riappropri della sua umanità, per poi morire subito dopo – che poi, la morte stessa è una componente essenziale dell'essere umano. Non è un riscatto il suo, ma una liberazione forse sì... d'altra parte, non mi è sembrato di scorgere in lui del rimorso: si libera per potersi congiungere con moglie e figlio, un fine egoistico se vogliamo (e ancora più terribile se è stato lui ad uccidere entrambi).
In conclusione, ti faccio davvero i miei complimenti per questa storia che, oltre ad essere scritta molto bene, è originale e capace di tenere alta la tensione del lettore dall'inizio alla fine, come ogni buon racconto horror dovrebbe saper fare.
Bravissima dunque!
Alla prossima :*
padme |