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di robrap9

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
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Recensore Junior
06/11/18, ore 10:53
Cap. 1:

Una tragica storia italiana: questa potrebbe essere la frase azzeccata per descrivere, in poche parole, tutta la storia. Nel testo è presente un linguaggio, a tratti, tecnico (gli ordinativi dei clienti abituali, solo per fare un esempio) e, in altri momenti, tipicamente sensazionalistico dei giornali nel riportare le tragiche vicende che costellano il racconto o di una puntuale cronaca dei fatti (ad esempio, all'inizio, la segnalazione dell'indirizzo in cui il protagonista si suicida): un linguaggio che definirei freddo, perché tipico di chi riporta le classiche notizie di una disincatata e pessimistica Italia della crisi, abitutata a vedere le cose con distacco, lo stesso della polizia polacca quando spegne il portatile del protagonista alla fine, ignorando il motivo del suo suicidio. Un linguaggio che cela una storia intima di un uomo sull'orlo del fallimento, capace di manifestarsi appieno nel corso del suo svolgersi, scandendosi in quattro secondi, quattro atti di una tragedia che, dagli ultimi appigli di una già lontana speranza, giunge nel suo pieno compimento. Il suo protagonista, più che un eroe, è un antieroe: non riesce a risolvere la sua situazione di crisi, non riesce ad uscire dalla vergogna che lo attanaglia, se non fuggendo, come un novello Mattia Pascal inscena la sua morte e, come moderni Romeo e Giulietta, lui e la moglie muoiono per un terribile scherzo di un destino che non sono stati in grado di controllare. E' una storia che, nella sua cruda attualità, sa riprendere molto della letteratura del passato, guardando molto ad essa perché, in fondo, storie come questa sono senza tempo e sanno comunicare con i lettori di ogni epoca. Tuttavia, in tutta questa crudezza, c'è un momento che è riuscito a toccarmi notevolmente, e cioè il sorriso del protagonista, pochissimi istanti prima dello schianto finale: oramai, per un personaggio che non ha più niente a perdere, ogni cosa appare distante, non c'è più la crisi, il fallimento e il peso di un piano che gli si ritorto contro, ma solo l'immagine serena della sua famiglia, a cui fa contrasto, subito dopo, la reazione della polizia e il comunicato del giornale. Davvero un bel racconto, molto duro e, allo stesso tempo, molto toccante.