Recensioni per
Ha i capelli d’oro degli Æsir
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 172 recensioni.
Positive : 171
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
14/11/23, ore 23:38

Eccomi qui, a lettura completata.
Confesso che credevo che l'ultimo capitolo fosse più lungo come il secondo, infatti lo avevo rimandato a oggi e quando sono arrivata alle note ho fatto tra me e me: "Come, è già finita?"
Ahaha, ne volevo ancora.
Non mi aspettavo proprio che Sigyn tornasse da Loki in queste condizioni: morente, con la tosse e il sangue sulle dita, senza speranza. Coi capelli ancora d'oro che non avrebbero mai avuto l'argento della saggezza (e meno male, perchè alla fine diventerà una dea). La rabbia di Loki è assolutamente comprensibile, così come il suo affrontare Odino.
Thor messo nel ruolo di Lumière mi è piaciuto tantissimo e il finale, che rimanda al fatto che Sigyn sarà la dea della fedeltà è spettacolare. Infatti mi dicevo: "Non può morire, è una fiaba, ci deve essere un lieto fine per forza" e infatti poi il lieto fine c'è stato, anche se io non ci sarei mai arrivata, eppure la soluzione ce l'avevo davanti, trattandosi di Loki e Sigyn, ahahah.
Alla fine si può dire che Loki è il dio degli inganni ma Sigyn è stata fedele con la sua promessa di rimanergli accanto per sempre, fino a diventare una dea con lui. Insomma, bellissimo.
È una fic davvero molto molto bella e sono felice di aver approfittato di questi giorni per recuperarla.
Elogio come sempre il tuo stile alto, delicato, sentito, la gestione della trama e la rivisitazione di questa fiaba che anche io amo, ogni cosa insomma.
La cosa che mi colpisce ogni volta che ti leggo è l'accuratezza che metti nello spargere storia e mitologia nelle tue fic. Come dissemini di dettagli le storie (un esempio riguarda appunto quanto si è scoperto della grafia di Dante anche se oggi possiamo basarci solo su fonti del passato. Oppure ancora il dettaglio del vulcano Krakatoa, insomma, una miriade di dettagli che sembrano da poco ma invece impreziosiscono la storia e secondo me ti rendono unica per l'accuratezza che metti, per la ricchezza di ogni cosa e lo studio che c'è dietro, appunto. Complimenti.
Complimenti di cuore <3 
Un grande abbraccio! ^^

Recensore Master
14/11/23, ore 23:07

Ciao, cara, eccomi qui a riprendere la lettura di questa tua minilong <3 
Il secondo capitolo l'ho già letto ieri sera, ora devo passare al terzo.
Volevo solo aggiungere due paroline su questo capitolo, ma proveranno a essere composte e tranquille.
Dante. Paolo e Francesca. Sigyn e i libri.
Cioè.
Cioè.
Wow.
Meraviglioso, assolutamente meraviglioso.
Fai conto che ti abbia messo mille cuoricini per dirti quanto mi abbia fatto piacere trovare questi dettagli <3
Come sempre aggiungi un sacco di chicche sulla mitologia norrena che io ignoro e che imparo con piacere. Ignoravo anche che Dante avesse una scrittura appuntita, è dettaglio così sottile e meraviglioso che spiega la cura che metti in ogni singola parola di questa fic.
E poi la tensione tra Loki e Sigyn è sempre uno spettacolo, così come le descrizioni delle loro dinamiche.
Vabbè, continuo con la lettura dell'ultimo capitolo. Ah, il dettaglio dello specchio che era di Frigga è bellissimo.
A presto!

Recensore Master
03/08/23, ore 20:11

Cara Shilyss, da troppo tempo dovevo leggere questa fic, sono vergognosa. Ancora di più perché già solo dal prologo abimentato in un altro tempo ad Asgard, la sto adorando.
Lo stile con cui è scritta è diverso dal solito, e lo colgo perfettamente. È più fiabesco, ha un tono narrativo seducente tipico di un racconto più antico e quasi leggendario, ma inghiottito dalle atmosfere di quella che è sempre una fiaba che vede come protagonista non un principe viziato, ma il dio degli inganni. Adoro queste atmosfere, adoro già il prologo. E la fiaba della bella e la bestia è la mia preferita da sempre, non ricordo se te lo avevo mai detto <3
Odino nel ruolo della fata che punisce Loki non me lo aspettavo, ma d’altra parte mi sono lanciata senza pronosticare nulla, gustandomi solo la tua storia senza teorie. Però è incredibilmente efficace, ritrovare Odino in questa posizione. E anche l’incipit, già di per sé, vale tantissimo, per come cattura subito l’occhio del lettore. Fiabesco, avvincente, seducente, che ti acchiappa con le parole che fanno capire che sia accaduto qualcosa di tremendo a Loki e quanto sia stata feroce la rabbia di Odino.
Ma veniamo a Sigyn: è una Belle perfetta, determinata, coraggiosa, pronta a sacrificarsi per il padre. Nonostante il contesto di fiaba è veramente la tua Sigyn, sempre dolce e raffinata.
Molto originale anche i cambiamenti che ci sono stati con la fiaba, perché qua troviamo un tesoro che fa gola agli uomini: cosa può muoverli infatti verso la prigione-tomba di un dio, se non un tesoro incredibile? Ed ecco che arriva loro la giusta punizione, più violenta, ma che si riallaccia a ciò che erano davvero in passato le fiabe originali.
Ma Sigyn è pura, vuole davvero solo cercare suo padre, e nel momento in cui Loki la salva, e guarda i suoi capelli dicendo quella frase che è anche il titolo della fic il mio cuore ha urlato. Questa ship è potente, ma soprattutto in questa storia, per me, lo è <3
Mi piace la gentilezza che Loki rivolge a Sigyn fin da subito. O il modo in cui ha curato la sua ferita. O ancora, come si sia preoccupato per la sua prigionia, che all’inizio non voleva accettare, fino a che lei non lo sfida, chiedendogli da quando si preoccupa di una mortale.
Altra nota meritevole di attenzione, le ricerche e i dettagli di questa fic sono meravigliosi. Il nome dello storiografo realmente esistito, la menzione degli sciapodi che io non avevo mai sentito nominare prima, ogni parola rende questo racconto una piccola perla.
Anche le descrizioni stesse del paesaggio, i giacinti, ogni dettaglio, sul serio.
E non parliamo della tensione della ship. Wow. C'è sintonia e tensione fin dall'inizio, fin da quando parlano la prima volta, io l'ho percepita e sto sognando un amore così, un dio degli inganni bello, che cederà al cuore di una forte e determinata mortale <3
Penso proprio che a breve passerò per concludere questa lettura, mi ha trascinata troppo! Quindi ci risentiremo prestissimo.
Un grande abbraccio e complimenti per questa piccola perla, già dal primo capitolo è una meraviglia.

Recensore Junior
18/07/21, ore 12:01

Cara shilyss,

alla fine sono giunta qui, perché mi è sembrato di capire che avrei trovato una rivisitazione della Bella e la Bestia più ampia e interessante. Come ti accennavo io e la Marvel non ci amiamo molto: non sono proprio una spettatrice di film di supereroi, i pochi che ho visto li ho dimenticati in due secondi, ma ho visto che questa storia poteva essere letta come originale e in effetti non ho riscontrato il Loki dei film ma più quello della mitologia, se posso dire. Un Loki molto interessante. Bellissima infatti l'idea di immaginarlo come la Bestia della fiaba, confinato in un castello per la sua arroganza. Hai amalgamato tutti gli elementi della fiaba originale alla mitologia norrena e solo per questo la storia meriterebbe di essere letta, per l'attenta cura e il calibrato gioco di rimandi che sei riuscita a creare in poco spazio. Per esempio, non so se ho preso io un abbaglio, ma nell'epilogo quando si parla di come, dopo la morte di Sigyn, la terra ha tremato, ho pensato istintivamente alla leggenda di Loki incatenato in una grotta nelle viscere della terra dopo l'uccisione del re Baldur, con un serpente sopra il capo, e Sigyn che andava lì con una ciotola per raccogliere il veleno ma quando si allontanava Loki soffriva tanto da scuotere l'intera terra.

Ma andiamo con ordine e dritti nella storia! Io sono solita leggere tutto insieme e poi recensire e sono, ahimè, un po' prolissa, ma cercherò di essere coincisa per non ammorbarti: l'inizio mi è piaciuto molto, estramemente "classico", con l'antefatto della prigionia di Loki e Sigyn che va alla ricerca del padre. Di quest'ultima non ho nessun riferimento "marvelliano" (nono arrivata ai film in cui compare), solo quello mitologico e l'ho trovata di fatto molto simile alla dèa norrena, benché umana: simile nel suo spirito di sacrificio e nella sua ferma lealtà, prima verso il padre e poi verso l'amato, l'ineffabile dio degli inganni da cui viene inevitabilmente attratta.
La parte che forse ho apprezzato di più, lo ammetto, da romanticona che non voglio ammettere di essere, è stata quella del bacio nel secondo capitolo, non tanto per l'atto in sé (che è stato molto bello), ma per tutto il discorso dietro sul tempo, come viene vissuto diversamente dagli dèi e dagli umani. È un concetto che viene ripetuto spesso nella storia e riecheggia ogni volta che Loki parla della "delicatezza" di Sigyn e degli uomini in generale, ma l'ho potuto toccare con mano proprio quando lui la bacia "con la consapevolezza di aver strappato qualcosa a un tempo che non gli apparteneva" (ti cito perché non saprei dirlo meglio). È un istante che nel tempo di Loki avrebbe potuto portarsi per l'eternità, ma non nel tempo di Sigyn: è effimero, caduco, pronto a dissolversi o svanire, ma non è forse questo a renderlo così prezioso?
Pardon se mi lascio andare a riflessioni sofistiche, ma mi capita spesso quando una lettura mi ispira. 
Ho apprezzato davvero tutto. All'inizio, lo devo ammettere, i dialoghi mi sono risuonati un po' troppo "altisonanti", ma ho capito che è stata una scelta stilistica: questa è una fiaba che in un certo senso incontra l'epica norrena e quindi sposa una certa impostazione nei toni dei personaggi. Anche l'epilogo sembra un po' la fine di una qualche saga dei Nibelunghi, sobrio ed epico al tempo stesso, che riesce a rendere il dolore e lo strazio con semplicità ed efficacia. E poi il plot-twist finale, lo sciogliersi dell'incantesimo. Ci speravo, me lo aspettavo, ma sei riuscita lo stesso a sorprendermi per come hai chiuso il cerchio, con Sigyn che sceglie da sola di rinascere come dèa e il "tempo che torna a non avere più significato". 
Anche le tue note mi hanno molto incuriosita (insomma, si sarà capito: non c'è nessuna parte di questa storia che non mi abbia colpita), perché non avrei mai pensato che la Bella e la Bestia potessero essere incarnati da Loki e Sigyn, Inganno e Fedeltà, invece è un'idea interessantissima che calata nel giusto contesto, come in questa storia, acquista una risonanza davvero peculiare.

Penso di aver parlato anche troppo! Complimenti ancora per questa storia, che fortunatamente ho letto senza fermarmi al nome del fandom: è stata una full immersion gradevolissima, suggestiva, commuovente, dolce e malinconica al tempo stesso. Un vero gioiellino.
Un bacio,
Prim 

Recensore Veterano
07/05/21, ore 19:04

Ciao mia cara! Non vedevo l'ora di concludere questa bellissima tre capitoli.
Partendo dal fatto che, come ti ho già detto, questa è anche la mia fiaba preferita; aggiungi che sono nata e vissuta in Belgio, non potevo non adorarla dall'inizio alla fine.
Quest'ultimo capitolo è stato molto commovente, ero lì lì per farmi scappare una lacrimuccia quando Sigyn è riapparsa nel suo giardino. I segni della tubercolosi sono evidenti, il sangue che ne macchia le labbra e l'esile corpo. Però questa è proprio la chiave di svolta della tua storia: il dolore inaspettato colpisce Loki e gli permette di spezzare la maledizione. Mi ha intenerito tanto l'ultima reazione di Loki nel momento in cui Odino dice di donare vita eterna alla ragazza: da un lato vuole difendere effettivamente la sua vita terrena e mortale, che li rendeva così speciali; dall'altro il riportarla in vita lo costringerebbe a confrontarsi con i propri sentimenti e la cosa giustamente lo spaventa un po'. O almeno io l'ho letta anche così.
Un abbraccio e alla prossima.
Bea
 

Recensore Veterano
24/04/21, ore 09:08

Ciao Claudia!
Scusami infinitamente per il tempo trascorso prima che passassi di qua. Continuo a pensare che la tua FF sia stupenda per quanto riguarda innanzitutto registro, vocaboli, stile delle frasi. Mi sento veramente trasportata nell'800 e dinanzi a un dio millenario noto per la sua eloquenza. Giusto ti segnalo un piccolo refuso all'inizio nel caso volessi correggerlo (dov’era s’era trasferita) e in generale penso che tu utilizzi qualche virgola di troppo con il rischio di spezzare le frasi. Per il resto grammaticalmente non ho incontrato altri problemi.
Nonostante lo stile volutamente "antiquato" la lettura scorre veloce ed è molto piacevole. Bellissima la scena della biblioteca e anche quella dell'addio a Sigyn. I due personaggi sono resi benissimo e ci immedesimiamo facilmente nell'evoluzione della prigionia di Sigyn, che per quanto bloccata fisicamente si sente invece finalmente libera intellettualmente. Pensare che in alcune culture europee (tipo in Russia) all'epoca le donne non potevano neanche frequentare l'università.
Bene, non vedo l'ora di passare per l'ultimo avvincente capitolo.
Un abbraccio
Beatrix

Recensore Veterano
11/04/21, ore 21:42

Ho letto il primo capitolo e... beh, ne sono rimasta fulminata Claudia! Grazie veramente per avermelo consigliato.
Partiamo dallo stile/registro. è esattamente quello che mi aspetterei da un testo risalente all'800 e a dei personaggi che viviono in quest'epoca, sia per strutturazione delle frasi che per alcuni vocaboli che hai utilizzato. Ho apprezzato molto anche il lato ricerche, ben evidente dalle note, e il tuo voler intrecciare la tua storia con personaggi realmente esistiti. Porta la storia su un altro piano, del possibile per così dire. E gli sciapodi mi mancavano completamente: sono andata a cercarmeli!
Passiamo alla trama, che è ben delineata e scorrevole, nonostante il salto temporale non indifferente tra la scena del processo e poi quella nella foresta. Mi è piaciuto come hai reinterpretato la fiaba, creando una bestia a parte mentre Loki è rimasto tale. La voce, le parole, i modi di fare sono esattamente quelli che mi aspetterei dal dio dell'inganno. Sicuramente colpisce quel suo rimasuglio di coscienza in cui dice a Sigyn che il suo sacrificio è stupido e inutile; e ho trovato molto calzante anche la risposta di lei, che riconosce questo particolare interesse.
Adesso continuo con le FF degli scambi, ma appena terminate le recensioni spero di trovare il tempo per tornare a leggere il secondo capitolo.
Un abbraccio e buona domenica

Recensore Master
02/01/21, ore 22:29

Eccomi a recensire anche quest'ultimo capitolo, così da completare la lettura di questa meravigliosa fiaba di cui ho apprezzato non solo lo stile, come ti dicevo nell'altra recensione, ma anche l'attenzione ai dettagli. Il riferimento a Dante, alla biblioteca in cui nasce e si fortifica il sentimento tra Loki e Sigyn. L'intervento finale di Odino che trasforma Sigyn nella dea della fedeltà è quasi la beffa finale al dio degli inganni e chi lo sa se per essere fedeli a volte non sia necessario ingannare.
Grazie per questa storia meravigliosa.
Ho in lista altre tue storie e presto tornerò a leggerti, visto che ora ho qualche elemento in più per capirle.
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
02/01/21, ore 22:13

Ciao cara, ritorno a questo secondo capitolo dopo un tempo infinito e credo di poter capirne di più dopo aver visto anche il secondo film di Thor e 4 stagioni di Vikings che mi hanno un po' introdotto alla mitologia norrena.
Riesco infatti ad apprezzare molti dei tuoi riferimenti e soprattutto il modo sapiente in cui hai adattato la storia di Loki alle vicende della fiaba de la Bella e la Bestia.
Complimenti, soprattutto per l'eleganza del tuo stile e la scorrevolezza della narrazione.
Un abbraccio,
Sev

Recensore Junior
06/11/20, ore 12:48

Alla fine non sono riuscita a passare presto dal capitolo conclusivo di questa piccola perla, mio malgrado. Ho però colto la palla al balzo: non potevo non passare proprio da qui e scoprire in quale modo tu avessi deciso di concludere questo riadattamento che ho tanto apprezzato.

Ebbene, troviamo per un'ultima volta il format che hai deciso di utilizzare in ciascun capitolo: l'utilizzo di un incipit che dia già a priori al lettore una chiave di lettura che funge quasi da preparazione per ciò che troveremo nel testo. Stavolta hai scelto qualcosa che non conoscevo e che mi sono fiondata subito ad ascoltare - parto sempre dal presupposto che se qualcosa viene messo lì, anche solo per l'atmosfera che crea, è necessario conoscerlo. Ed è stata un'esperienza meravigliosa per questa melodia suadente e rilassante e positiva, in contrapposizione con un testo e un cantato che invece mi ha spezzato un po'.
Tra l'altro, molto bello il fatto che nella canzone si riprenda lo specchio eheh

Troviamo Loki avere una conversazione con Thor e ho trovato lo scambio tra i due dal sapore amaro e malinconico, ma pur sempre con una certa consapevolezza di fondo che porta non solo i tuoi personaggi, ma anche me lettrice, a riflettere sulla vita.
"Punire e vendicare hanno significati assai simili" vi ho visto infinita tristezza in questo passaggio: al di là della verità (con la quale concordo) che trasuda, ho percepito l'amarezza, per l'appunto, legata al fatto che l'affermazione sia riferita al padre. Procede però poi con una razionalità altrettanto disarmante. Una presa di coscienza che se da una parte mi spaventa, dall'altra mi ci rivedo molto (e forse è proprio il motivo per cui mi spaventa). Loki ha agito in un determinato modo, a posteriori, nonostante la durezza delle conseguenze cui questo lo ha portato, rimane comunque convinto delle proprio ragioni e in lui è ormai sfumata la rabbia nei confronti di ciò che ha dovuto vivere in quel lungo tempo.

Ai dettagli notati da Thor per quanto concerne gli impercettibili movimenti del fratello e l'ombra che abita il suo sguardo, mi si è sinceramente stretto il cuore. Per quanto te lo abbia detto innumerevoli volte e per quanto presumo che ti venga fatto presente, non mi stancherò di ripeterti ancora una volta di quanto io ammiri la tua capacità di farmi empatizzare con Loki, di quanto si noti la tua conoscenza nei suoi riguardi e nelle sue faccende e di quanto io ritenga che tu ogni volta costruisca questo personaggio in modo magistrale. E queste introspezioni, ragazza! Dio quanto mi ci crogiolerei dentro all'infinito!

Poi ecco Sigyn e io posso solo immaginare la presa, il tumulto, il furore con cui il cuore di Loki, ancora una volta nell'amarezza di ciò che stava vedendo - non possiamo dimenticarci le ragioni per le quali l'ha fatta andar via -, deve aver iniziato a battere. La mia mente lo ha ricollegato alla sensazione che provai qualche anno fa quando rividi per la prima dopo molto molto tempo una persona che era stata fondamentale per me. Nell'arroganza con cui credevo di sapermi gestire la cosa, ho dovuto fare i conti col colpo che prese il mio cuore - che iniziò ad agire completamente al fuori del mio controllo. Mi sono immaginata che dovesse essere un po' così anche per Loki. Per quanto tu non scenda in particolari di questo tipo, infatti, ci sono però dei dettagli che mi fanno ritenere che questa mia idea possa essere in linea: la fretta con la quale la raggiunge, la premura con cui la pone di fronte al fuoco, l'attenzione che pone nei confronti della sua persona e i minimi dettagli cui fa caso, per esempio.
"e avrebbe avuto fino alla fine del tempo la stessa atroce intensità, senza sfumare mai nella nostalgia" mi chiedo davvero come io possa restare indifferente di fronte al dolore intrinseco di questo pensiero; non lo sono stata, decisamente. Questo paragrafo si conclude nella crudezza distruttiva della realtà: una richiesta tanto semplice quanto portatrice di una sofferenza incontenibile. Soffro per lei, per il suo amore e per la sua vita che è destinata a spegnersi e che in quella consapevolezza non desidera nulla se non sapere di appartenersi vicendevolmente; soffro per Loki che di fronte a quella richiesta non può niente, consapevole che qualsiasi cosa avrebbe affermato sarebbe stata una menzogna. Entrambi sapevano che quel meglio non sarebbe potuto giungere, eppure Loki ci prova, quasi fosse un banale tentativo di darle un'ultima gioia prima che lei esali l'ultimo respiro. Neanche ti dico come mi sono sentita di fronte all'ultima frase del paragrafo. Solo tante lacrime.

La parte iniziale del secondo paragrafo è stata decisamente il colpo di grazia per il cuoricino alle volte fragile: ogni frase pronunciata da Loki, la rabbia e l'odio nei confronti degli umani di cui narra, l'ho interpretato esclusivamente come il suo modo di far fronte a una sofferenza incontrollabile che mai aveva percepito in queste dosi nella sua vita. Una reazione naturale, una reazione estremamente umana, sintomo di un dolore che non riesce a gestire, arginare o razionalizzare poiché troppo grande.
Il padre, che severo nei suoi confronti lo è sempre stato, lo ha colto e ha visto in lui qualcosa che mai aveva colto in precedenza: Loki è libero di tornare, ma vorrà farlo adesso che ha conosciuto questo tipo di soffereza?
Devo dire che mi hai stupito, perché la mia mente aveva strappato via, in modo praticamente automatico, un qualsivoglia lieto fine a questa fiaba. Tu hai scelto di mantenerlo e questo mi ha sorpreso in positivo.
Padre Tutto, nonostante le sue luci e le sue ombre, porta con sé una saggezza non da tutti - mica a caso, ovviamente - e pone Loki di fronte a una prospettiva che non stava contemplando e prendendo in considerazione. Sigyn è sicuramente morta come voleva, come il Dio dell'Inganno fa notare, ma non era mai stata posta di fronte alla possibilità di scegliere un futuro differente, poiché non ne aveva per antonomasia le capacità - né lei né Loki. Odino non la sta privando del riposo che merita e della sua essenza, ma le sta donando la chance di scegliere.

E Sigyn sceglie e "fu così che il tempo tornò a non avere più significato": non poteva esservi conclusione più consona. Hai ripreso il tema con cui questa minilong si è aperta e dopo le peripezie avvenute durante, è come se nella conclusione l'equilibrio venga di nuovo ristabilito.
L'ho apprezzata davvero molto.

Sono estremamente felice di esser tornata sui tuoi lidi e spero di farlo ancora una volta quanto prima.

Bongi!

Recensore Veterano
02/11/20, ore 15:35

Che bel finale! Per un attimo mi hai fatto prendere un colpo, pensavo veramente che sigyn sarebbe morta vedendo che si avvicinava la fine del testo, ma per fortuna no!
Ma devo fare un salto indietro e dire che mi è piaciuta le descrizione con cui hai reso il passare dei mesi, il riferimento ai giacinti blu, poi gli alberi scarlatti e di nuovo la neve, sono belle immagini. Mi mancava thor, forse ho già detto che adoro il profondo rapporto fraterno che ha con loki e anche qui dimostra di conoscerlo bene come nessuno, mi piace che sia sempre una presenza così positiva. E poi torna sigyn, anche se si capisce che in un certo senso non se n'era mai andata, ma lì ho cominciato a temere il peggio capendo che era malata e loki non potesse aiutarla con la magia, ho accelerato la lettura pensando "no no no"! Generalmente non simpatizzo per Odino ma non sono mai stata tanto contenta di vederlo, una volta tanto ho gradito anche vedere che si è comportato da padre, ha punito loki, come è giusto che fosse, ma è arrivato anche forte il fatto che nonostante tutto lo ama e l'ultima cosa che vuole è vederlo soffrire. Mi sono venuti i brividi quando ha sentenziato che sarebbe stata la dea della fedeltà, la nascita di un mito, bellissima questa idea! Ora si che staranno insieme per sempre *.*
Ma una cosa sfugge dalla mia comprensione, il fatto che loki in quel momento non volesse che odino la "toccasse" cambiando la sua natura, capisco che l'obbiettivo fosse che loki riconoscesse la bellezza della caducità degli uomini, ma se dall'altra avrebbe avuto indietro la donna che amava perché protestare? E la domanda sucessiva è: se lei era così perfetta perché effimera la amerà allo stesso modo ora che hanno l'eternità davanti?

Recensore Veterano
31/10/20, ore 18:16

Ah mi hai decisamente fatto battere cuore in questa seconda parte, non solo per i momenti intensissimi (e mannaggia al rating giallo!!!) ma anche per la tristezza. Ma quanto è romantico e triste insieme che loki e sigyn alla fine siano divisi per sempre e irrimediabilmente dal tempo? Il fatto di rendere lei in una comune mortale ti ha dato l'occasione di affrontare questa tematica non da poco, e che belle le riflessioni che fai, cioè che fai fare ai protagonisti...hai capito.
La mia sensazione generale è che tu abbia spolverato questa favola (che ci hanno rifilato in tutte le salse dai) solo per farmela riaprezzare, cambiandola quel giusto per farla tua, per renderla ancora più profonda e leggibile con la maturità che abbiamo ora da adulti, e per questo non posso che farti i complimenti e ancora complimenti. Sei riuscita a riconquistarmi dove hanno fallito i due film che ci hanno proposto negli ultimi anni (quello francese e il live action disney, che orrore entrambi, sono abbastanza esigente con chi tratta una della storie della mia infanzia).
Ho avuto questo sentore già da quando ti ho detto alla fine della prima parte del fatto che mi fosse piaciuto il fatto che per loki sembrasse un accordo stretto per scacciare la noia. Più ci penso e più credo che la tua versione sia quasi più plausibile dell'originale. Cioè nella storia che conosciamo da sempre sfugge un po' la logica che spinge la bestia ad accettare lo scambio prigionieri, e da bambina non è che stai lì a chiedertelo, invece tu non l'hai lasciato al caso, non hai semplicemente sorvolato. Come non hai lasciato al caso il fatto che loki in qualche modo avesse bisogno del suo tempo per riabituarsi alla presenza di qualcuno o al fatto che sigyn capisca che lui si senta un po' una bestia in gabbia, bestia o uccello con le ali tarpate, perché lui che potrebbe fare di tutto, con la sua intelligenza il suo potenziale, sembra invece lasciato lì a marcire dimenticato (ma non è così perché mi sembra di aver capito che c'è modo per lui di liberarsi). Però forse un po' mi manca una cosa, loki non è arrabbiato per questo?
E sigyn finalmente trova di nuovo se stessa, bella (perché lei per me non è giusto carina, è bella) appassionata, coraggiosa, forse anche di più di quanto la conosco io da 'solo un accordo' perché qui pensa di non aver più niente da perdere come dice lei. Devo dire che condivido un desiderio con lei, salire sull'orient express, la adoro per averlo pensato!
E non ci hai fatto penare troppo per assistere alla sua prima piccola gaffe (ma sempre con gli incantesimi che le annebbiano la testa va ad immischiarsi?! Però ci piace ingenua, è una bella contrapposizione con il carattere di loki) che poi si trasforma in un istante di vicinanza da occhi a cuoricino. E al suo scambio di opinioni con loki, adoro le loro sfide verbali! Ho esultato quando è riuscita fregarlo, lui che voleva fare il tipo "ah io sono immortale con una memoria di ferro, sei tu la nullità effimera" e lei lo sistema dicendogli che per lei è un destino terribile XD
E ora siamo al punto in cui ancora mi lamento per l'assenza di scene più esplicite...
Quanto è intenso questo bacio?!? Almeno hai rispolverato il potere del bacio del vero amore (per dirlo alla disney maniera) ma anche quello del quasi bacio è pazzesco! Immagina me che mi raddrizzo sul divano leggendo quella parte! Ommiodio!!! Per un attimo quasi ho avuto paura che mi alzassi la tensione per poi far sfumare tutto, ma poi la bacia per davvero *.*
E poi quando lui la vuole mandare via, ecco mi sarebbe piaciuto sapere meglio che cosa pensa in quel momento, sapere le riflessioni che lo hanno spinto a questa decisione, sento che non mi basta quell'interesse che sigyn ha acceso in lui perché i tuoi personaggi sono più complessi di così.
Devo spendere due parole a farti i complimenti per come hai dipinto nella mia mente la biblioteca magica e il paesaggio invernale. La seconda in particolare, come hai descritto l'arrivo dell'inverno mi ha portato alla mente quelle belle giornate quiete, quando tutto è bianco e silenzioso (preciso che sono altoatesina, vivo in una località sciistica, quindi di paesaggi innevati ne so fin troppo). Ho proprio visto lo stupendo castello incantato, immobile circondato dalle nevi, che bella immagine davvero.
In ultimo complimenti per la tua conoscenza di Alighieri. Ho trovato ben inseriti i tributi dedicati a lui, nonostante, confesso, io non sia estimatrice. Farò una figura da ignorantona ma a me non è mai piaciuto, me lo hanno fatto odiare al liceo cercando di farmelo apprezzare per forza, abbi pazienza. Se fossi più colta troverei sicuramente tante belle cose da dirti al riguardo, qualche apprezzamento più approfondito e poetico ma se ci provassi mi sgameresti subito, quindi lascio stare che è meglio.
Non vedo l'ora di leggere la terza, e mi sembra di aver capito, ultima parte! A presto ;)

Recensore Veterano
28/10/20, ore 13:45

Nessuno stupore che tu abbia vinto con questo racconto!
La bella e la bestia è una delle mie favole preferite in assoluto (sono pur sempre un '89).
La scena si apre benissimo e adoro come ogni volta descrivi loki, bello e dannato. Usi degli aggettivi sempre diversi ma che colpiscono, in questo caso corrotto, appassionato, bruciato. Mi vengono subito gli occhi a cuoricino, sempre fighissimo, per dirlo un po' grezzamente.
Quando ho letto la sentenza di Odino mi sono venuti i brividi capendo come volessi impostare la storia, fantastico, idea geniale! E i brividi sono aumentati quando hai descritto come il tempo abbia inghiottito la leggenda, bellissimo brava!!
Nella parte di sigyn ho trovato un'imperfezione "sigyn pensó che suo padre era pazzo" forse meglio "fosse pazzo"? In ogni caso ho apprezzato il dettaglio di non mandarla nel bosco da sola a cercare il padre, sarebbe stato inverosimile, invece ho gradito la presenza di una specie di scorta. E perché ho citato il bosco, mi è piaciuta l'ambientazione, è freddo e sinistro al punto giusto.
Anche qui sigyn sempre uguale eppure sempre diversa, mi piace sia figlia della propria epoca, la modernità e la scienza che si fanno avanti eppure anche lei se non erro appartiene alla mitologia, mi è piaciuta questa contrapposizione. Anche il motivo per cui loki decide di accettare lo scambio (bella anche qui la scelta di farlo suonare come un accordo d'affari di un abile manipolatore) è plausibilissimo e in linea con il personaggio, alla fine lo dice lui stesso che è rimasto lì da solo fin troppo, ho come la sensazione che finalmente gli si sia presentato uno svago e lui colga la palla al balzo. Povera sigyn invece, mi ha rattristato quando ha ritrovato il padre, è stato penoso, però sono sicura che anche questa volta troverà il modo di prendere il comando, anche se lei è sempre piacevolmente inconsapevole di averlo. Bello continuo volentieri al prossimo scambio!

Recensore Master
11/10/20, ore 13:43

Carissima Shilyss,
 
finalmente torno qui: speravo di farcela molto prima, ma questo mese è stato una rincorsa infinita e invece volevo avere il giusto tempo libero per lasciarti la recensione che la storia merita. Ma andiamo con calma e riannodiamo i fili da dove ci eravamo lasciate tempo fa, con Sigyn che si offre come prigioniera di Loki per liberare il padre e rimediare al suo errore.
 
Ho amato come hai giocato anche qui con tutti gli elementi della fiaba e dello stesso cartone, a partire dalla meravigliosa e immensa biblioteca della bestia, che anche Loki possiede e in cui raccoglie non solo testi di magie oscure, che Sigyn viene avvertita di non pronunciare mai, ma anche moltissimi libri scritti dagli uomini, riguardanti tutti campi dello scibile, e anche tutti quei testi che gli uomini hanno perduto, a partire proprio da quell’autografo dantesco che, in un perfetto gioco di parallelismi e richiami, farà da galeotto anche per il bacio di Loki e Sigyn.
Mi ritrovo, in ogni storia, ad amare come sai costruire in quel contesto il legame tra i due, e soprattutto come sia un’intesa, la loro, che va oltre l’attrazione fisica e l’amore, come sia anche un’affinità sul piano intellettuale: Loki è stregato dall’intelligenza di Sigyn, dalla sua mente curiosa che la porta a interrogarsi su quello che legge, quello che la circonda, e la spinge a voler studiare sempre più, a porgli domande, ad essere affamata di tutte quelle conoscenze che da lui può davvero apprendere e che non vengono giudicate, come le accade nel mondo che vede queso solo come un suo buffo vezzo. E allo stesso tempo anche Sigyn è stregata dall’acume di Loki, dalla sua Lingua d’argento che le narra di popoli e posti lontani, di magie e di scienza, e la ammalia intrattenendosi con lei per ore a ragionare su una formula chimica o un passo di poesia. Quest’intesa che si viene a creare tra i due mi piace sempre moltissimo, perché quello che attrae i due è molto spesso questa fame di sapere e conoscenza, in cui si completano perfettamente: Sigyn vuole conoscere, e Loki può trasmetterle quello che sa, e allo stesso tempo Sigyn sa far comprendere i misteri che al dio i misteri che non ha mai saputo comprendere.
E qui si innesta la rivalutazione degli esseri umani, Loki impara da Sigyn, dalla sua fragilità, l’immensa bellezza degli esseri umani, che nonostante tutto quello che il dio credeva, che nonostante le loro infinite mancanze e i loro peccati, sanno creare magie a loro volta – con le parole, con l’amore, con l’irripetibilità di ogni istante che vivono. Abbiamo così un doppio riconoscimento: non solo quello di Loki sul genere umano, ma anche quello di Sigyn sull’animo del dio. La giovane, infatti, comprende cosa animi il dio, comprende da dove nasce la sua malvagità e si trova ad amarlo e desiderarlo, a preferire una vita al suo fianco in quel castello, senza poter avere nulla di quello che riempie la vita degli umani – i viaggi, l’affetto di una famiglia, la socialità… –, perché qui si sente in qualche modo compresa. Tra quelle mura ha trovato l’amore, e soprattutto qualcuno che non deride la sua intelligenza e la sua voglia di sapere, non la tratta da uccelletto da ma donna (per quanto, paradossalmente, qui sia in gabbia).
Bellissimo l’inserimento del passo dantesco, che si adatta perfettamente alla storia e ai protagonisti, ma che sancisce anche l’allontanamento di Sigyn dal castello. Ma Sigyn, come Belle, come la dea della fedeltà che è e sarà, torna da Loki. Ed è struggente tutta la scena del suo ricongiungimento con il dio degli inganni, con Sigyn che – incarnando in sé anche la rosa fatata della fiaba – sfiorisce tra le braccia dell’unico che abbia mai amato e accanto a cui vuole trascorrere gli ultimi istanti che la vita le ha concesso. E torna nuovamente il ragionamento sul tempo, che avevamo visto per la natura divina – che di tempo ne ha di quasi infinito, che vede tutto ripetersi e ripetersi – e per quella umana – per cui il tempo scandisce la vita, fisicamente e rendendo ogni attimo bello e memorabile proprio per la sua unicità, tanto da essere quasi invidiato dagli dei – e che davanti al mistero della morte mostra anche il suo lato più tragico e terribile, soprattutto per Loki che deve vivere la morte della donna e constatare come l’avrebbe preferita lontana ma viva, vecchia, circondata da figli e amata da un altro uomo.
Ma, come nella fiaba, la bestia ha imparato la lezione, proprio quando l’ultimo petalo cade a terra, e la bella ha saputo amare e vedere oltre la corazza della bestia, e così l’incantesimo si spezza e giunge Odino a riportare il figlio su Asgard e mettergli per sempre accanto la sua dea della fedeltà.
 
L’ho già detto ma lo ripeto, bellissimo come hai saputo rielaborare ogni singolo elemento e incastrarlo perfettamente all’interno della vicenda di Loki e Sigyn, e soprattutto ho amato come hai caricato di significati profondi questi elementi, dal Tempo alla rosa, alla punizione lanciata da Odino. Perfetto è come sempre lo stile che scegli per narrare favole, perché riesci davvero a rievocare le tinte fiabesche che da piccoli ci ammaliavano eppure le sai rivisitare in chiave matura.
 
Ora andrò a spulciare sul tuo profilo per capire cosa iniziare di tuo prossimamente, ché so di avere molto da recuperare e tante perle in attesa di essere lette e scoperte.
Ti mando un grande abbraccio, come sempre infinitamente commossa per la storia che ci hai narrato,
Maqry

Recensore Veterano
02/10/20, ore 11:21

Carissima, dillo che ogni volta che arrivo al termine di una tua storia devo necessarimente piangere, dillo che ti ci metti d'impegno per farmi diventare una fontanella, perché sappi che anche questa volta mi sono venuti i lacrimoni e mi si è stretto e scaldato il cuore contemporaneamente!
Prima di tutto devo farti tantissimi complimenti, non ricordo se l'ho già scritto nelle recensioni ai capitoli precedenti, ma dal tuo scritto e poi dalle note, si comprende quanta conoscenza tu abbia della fiaba in sé e delle sue diverse varianti, al punto tale da poterle amalgamare a tuo piacere e creare un piccolo capolavoro. Tanto di cappello, tesoro, perché non è da tutti.
Tornando ai nostri due protagonisti, li avevamo lasciati nel momento della separazione, con quello specchio donato e quella promessa lasciata, e ritroviamo Loki in compagnia del fratello, che non comprende come mai la maledizione non sia ancora venuta meno. Thor capisce che nel fratello c'è qualcosa di diverso, lo percepisce nella rigidità del corpo, nel modo in cui chiede certe informazioni, per quanto sembri sempre essere disinteressato, nella tensione emanata da quel corpo, eppure non trova risposte ai suoi dubbi e come sempre è costretto a lasciare di nuovo da solo il fratello, in quella gabbia, secolo dopo secolo, anno dopo anno, stagione dopo stagione.
Eppure, proprio quando ormai Loki si era convinto che quella donna lo avesse dimenticato, succede l'incredibile e l'impensabile: lei ritorna, lei porta a compimento la sua promessa, proprio in punto di morte. Mi ha fatto un male cane, te lo dico in tutta sincerità, leggere delle condizioni di Sigyn, comprendere come ormai non le rimanesse più molto da vivere, sentire come avesse provato a rifarsi una vita, proprio come le aveva consigliato Loki, ma capire altrettanto bene che una volta saputo della malattia, l'unico suo desiderio era morire tra le braccia della persona che aveva sempre amato. Mi vengono di nuovo i brividi anche a commentare questo pezzo, figurati quando l'ho letto! Hai fatto percepire appieno al lettore il dolore di entrambi, il dolore di lei, ormai vinta da quel tempo che se la sta portando via, perché di tempo a lei non ne resta più, e il dolore di lui, reso ancora più forte dalle conseguenze della sua perdita di controllo sul suo seiðr; per me il dolore di entrambi è stato come un'onda d'urto che mi ha travolta in pieno, e mi ha costretta a fermarmi un attimo dalla lettura per riprendermi.
L'inaspettato, una volta che ho continuato la lettura, è stata l'apparizione di Odino. Lo ammetto, non pensavo che sarebbe apparso in quel momento, ma è stato un colpo di genio da parte tua e un'illuminazione per il lettore. Per un attimo sembra quasi che voglia beffarsi ancora del figlio, ma così non è, le sue parole chiariscono ciò che è accaduto, chiariscono ciò che era necessario affinché la maledizione venisse meno e Loki fosse libero. Lo chiama ancora figlio e tale ancora lo considera, nonostante tutto, e gli permette di tornare ad Asgard, pur consapevole che tornerà a sbagliare ancora. È un Padre Tutto che quando deve punire lo fa con forza e determinazione, senza remora alcuna, ma anche quando deve liberare lo fa con altrettanta forza e determinazione.

«Ha saputo trovare la bellezza della Bestia che Asgard rinchiuse, ti ha permesso di vedere la sua. I figli e le figlie degli uomini hanno una vita breve come un battito di ciglia, rapida come un soffio del cuore e, quando muoiono, lo fanno per sempre. Eppure, quanta forza c’è in loro! Nonostante le sue condizioni, ha deciso di tornare da te, di restarti accanto, di mantenere fede alla promessa che ti fece. Se tu sei il dio dell’inganno, lei senz’altro sarà la dea della fedeltà,”»

Questa frase di Odino non solo racchiude ciò che ha permesso a Loki di tornare libero, ma racchiude il significato del tempo che ci hai mostrato in tutta questa storia, e la differenza netta che possiede per un dio e per un comune mortale; quest'ultimo, pur avendo meno tempo a disposizione, a volte possiede una forza che eguaglia quella degli dei, per quanto possa sembrare assurdo. E ciò ha dimostrato anche Sigyn, fino alla fine.
Che poi fine non è, perché Odino sceglie di donarle l'immortalità, nonostante Loki non sia d'accordo; e ancora nel modo di opporsi del dio degl inganni Odino ritrova suo figlio, ritrova quel figlio degno di essere re e di tornare a casa, ma questa volta non da solo, perché lei sceglie di nuovo di rimanergli accanto.
E giù fiumi di lacrime mie.

Che te lo dico a fare che mi hai emozionata fino alla fine e che questa va dritta dritta tra le seguite? Era scontato, ma te lo dico lo stesso, e ti ringrazio per aver scritto anche quest'opera, ti ringrazio per avermela nominata e avermi dato lo spunto per leggerla, non me ne sono pentita! <3
Alla prossima!
Lina Lee

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