Ciao! Allora, mi ero ripromessa di passare, quindi ora sono qui e posso subito dirti cosa ne penso – con tutto che già lo sai o l’hai intuito, perché ti ho detto che mi è piaciuta particolarmente! Ed è così, mi è piaciuta tantissimo. Ma andiamo per ordine, perché essere ordinati è cosa buona e giusta (almeno io penso).
La storia è ambientata durante Harry Potter e Il Principe Mezzosangue. Vediamo Draco Malfoy che, costretto dal Signore Oscuro, deve trovare un modo per uccidere Silente. Sappiamo tutti che non aveva molte possibilità e che quella non era altro che una punizione per i fallimenti di Lucius. Però, sappiamo anche che Draco sa essere molto ingegnoso, che non è uno stupido e che è anche un abile Occlumante (cose che, secondo me, si sarebbero potute esplorare un po’ di più durante i sette libri, o magari comunque far capire in cosa fosse versato Draco oltre al Quidditch e alle Pozioni, qualche particolare in più che lo approfondisse, dai).
L’impresa è disperata, perché non puoi ammazzare Silente così facilmente; se non ci è riuscito Voldemort, come potrebbe Draco? Ed è tra le tante domande che Draco suo malgrado si pone. E poi vediamo la sua paura, il suo disgusto, la sua rabbia, i modi febbrili con cui cerca in tutti i modi di fare qualcosa che nemmeno vorrebbe fare! Per il semplice fatto che lui non è suo padre e non lo sarà mai. Non ucciderebbe mai qualcuno a sangue freddo, e se n’è accorto proprio grazie a questa situazione.
Difatti, è al limite. Ha paura per se stesso, ha paura per i propri genitori. Ha paura, tanta paura, ed è solo. Gli altri non possono fare niente, gli altri non sanno niente, possono vivere le loro vite in modo tranquillo, mentre lui è costretto a guardare il Marchio che gli è stato impresso sulla pelle, a ricordargli cosa è diventato e cosa deve fare per assicurare una qualche salvezza per le persone che ama. Sa che Voldemort non perdona, e credo anche che, arrivato a un certo punto, se ne sia reso conto – che la missione non serve ad altro che a far fuori sia lui che i genitori (insomma, la storia della profezia gli brucia, al Signore Oscuro).
Ed è in preda alle sue più grandi paranoie che vediamo Draco. La collana ha quasi fatto fuori Katie Bell, e Silente non l’ha visto nemmeno da vicino. Qui intravediamo la paura e un fondo di orrore per aver quasi ucciso una persona innocente.
Dall’altro lato, arriviamo anche al punto di vista di Hermione, che è invece preda di altri problemi, di certo ridicoli di fronte a quelli di Draco, ma non per questo meno dolorosi – perché è innamorata di un idiota che non capisce e non vuole capire, la metà delle volte, e che con poco tatto si è messo con Lavanda non pensando ai sentimenti di Hermione (perché andiamo, lui sapeva e lei sapeva, ma Ron non si è mai degnato di fare la prima mossa, dandola per scontata – ed è uno dei mille motivi per cui Ron non mi piace negli ultimi libri). E quindi, mentre Hermione vede Ron e Lavanda sbaciucchiarsi in giro e fare gli scemi, vediamo anche Harry che usa il libro del Principe Mezzosangue, facendo irritare ancora di più Hermione, siccome già non aveva i nervi tesi XD.
A lezione di Pozioni avviene il primo ‘scontro’ con Draco. Che è teso anche lui e che, a veder tesa Hermione, decide di sbottare nel bel mezzo della lezione. Possiamo dire che è l’unico a rendersi conto dello stato di Hermione, tralasciando Harry, ed è per questo che le dice di darci un taglio, di smetterla. Ed è la cosa più stupefacente, che se ne accorga proprio lui, tra tutti – che veda la tensione della ragazza, la sua rabbia, il suo dolore, e pure un po’ di quella stizza perché Harry fa pozioni migliori di lei grazie al dannato libro.
Passiamo poi a un altro focus che vede anche una lettera di sua madre che lo incoraggia e cerca di stargli vicino, ma che non è che serva poi a molto perché sono frasi dette e ridette, poco fiduciose tra l’altro. E il mantra, l’altro mantra che l’ha innervosito, è il costante ‘fidati di Piton’. Ma Draco è convinto che Piton voglia la gloria, che voglia farlo al suo posto. Ed è ciò di cui si convince ulteriormente alla festa di Lumacorno, quando senza troppi complimenti Severus gli fa capire chiaro e tondo che deve fare le cose per bene, che deve stare più attento, che non è solo e può chiedere il suo aiuto. Ma Draco è testardo, così tanto che non importa se arriva al punto di star male anche fisicamente oltre che psicologicamente.
Ed ecco la seconda volta in cui Draco e Hermione si incontrano e si scontrano. Hermione lo vede star male – l’ha visto star male anche prima, perché ha notato quant’è sciupato, quanto stia soffrendo e quanto stia male nell’insieme (nei libri invece l’unico a rendersi conto dello stato di Draco è più o meno Harry, vista l’ossessione riguardo al fatto che Draco sia un Mangiamorte e che stia facendo qualcosa – e per una volta che aveva ragione e ha colto in maniera intelligente tutti i segnali, nessuno gli ha dato retta *è una cosa che mi rode troppissimo del sesto libro, santo cielo!*). MA questa volta è diverso perché, tralasciando l’averlo visto vomitare, vede anche chiaramente a che punto sia spaventato.
Ed è una situazione stranissima, perché prova pietà per lui, vorrebbe aiutarlo. Draco infine la respinge, perché non vuole che lei lo veda in quelle condizioni, e non vuole che lo dica ad anima viva – a Harry non di sicuro XD.
Poi andiamo rapidi, da qui, iniziamo a vedere come la situazione abbia tolto anche il sonno a Draco, di come quel Marchio e quella voce sibilino ricordandogli cosa deve fare, cosa è costretto a fare. E poi arriviamo alla Torre di Astronomia, dove anche Hermione si rifugia per piangere, perché non sa dove andare, non sa dove sfogare il dolore. E non appena Draco la vede, in barba a tutto il resto, la bacia. Si perde in lei, le fa male, e al tempo stesso non vuole altro che star lì a non pensare, e questo è l’unico modo che ha, l’unico che gli dia un attimo per stare bene, per fregarsene del Signore Oscuro, di Piton, della missione. Baciare una come lei è uno sfregio al suo stesso essere, un insulto a Voldemort e ai propri ideali. Ma è anche un’ancora di momentanea salvezza.
Poi sappiamo come finisce per entrambi. Lei torna accanto a Ron, lui torna alla propria missione, e la storia finisce col momento in cui Piton uccide Silente.
Molti passi mi sono piaciuti tantissimo, tipo questo: “La guardi – immobile, fragile, non l'hai mai vista così – e sogni di poterla spezzare, di trascinarla con te giù nell'abisso, d'incatenarla al posto tuo, lei e il suo talento immeritato, lei e quell'alone sacro di cui tutti la rivestono, lei e il suo sangue marcio. È soltanto un istante quello che spendi a guardarla, eppure in quel breve lasso di tempo vedi stagliarsi orizzonti infiniti.”
Hai detto di non essere sicura dell’IC di Hermione, ma posso dire che l’hai caratterizzata bene, che il suo punto di vista si accosta molto a quanto abbiamo visto. Così come vedo che Draco è il Draco che conosciamo, senza fronzoli, senza ammorbidimenti da fanfiction – perché la maggior parte delle volte ci viene rifilato un Draco che di IC ha tanto quanto io ho di Cleopatra (un beato ciufolo). Invece la tua storia mi è piaciuta tantissimo proprio per il mantenimento del carattere del ragazzo, che non è bello, non è dannato, non è simpatico e prova disgusto per tutto ciò che gli è stato insegnato a detestare. E che in parte detesta davvero. Hermione naturalmente non fa eccezione, anche se sono sempre stata dell’idea che un ‘debole’ per lei lo abbia avuto, sarebbe stato da lui averlo suo malgrado (e schifarsene).
Tendi anche a non fossilizzarti sulle cose: per intenderci, ci sono personaggi di cui si vedono determinati atteggiamenti UNA VOLTA, e allora si tende a espanderli all’esasperazione. Come Hermione che è sempre con un palo in quel posto e che è sempre pronta ad andare contro qualsiasi cosa non sia nel regolamento scolastico, quando è la prima spesso ad andare contro alle regole, ed è anche la prima a non disdegnare il divertimento; come Remus che pare ossessionato dal cioccolato, quando basterebbe dire che gli piace, anziché farlo passare per un cocainomane (o cioccolatomane - non mi viene, suona brutto, ma il succo è quello XD); o Sirius che è immaturo a livelli spastici, quando abbiamo visto che sa essere spericolato, ma che sa anche che c’è un limite e che sa bene quando è il caso di essere seri e preferire proteggersi anziché esporsi al pericolo (Calice di Fuoco, dove ci viene mostrato, mentre la gente si ricorda solo dell’Ordine della Fenice dove, seriamente, era il contesto a esasperare Sirius).
Nel presentare il rapporto tra Draco ed Hermione, o meglio questi incontri e scontri fugaci, fin poi al climax, non ti perdi. Costruisci bene la storia, dai il tempo necessario, gli spunti, non si arriva al bacio tanto per; c'è del lavoro dietro, un pensiero concreto. E mi è piaciuto tantissimo come Hermione abbia reagito inizialmente al modo brutale di Draco di imporle quel bacio, e di come infine abbia cercato anch'essa una pace in quel gesto, comprendendo meglio di chiunque altro lo stato d'animo del ragazzo. L'unico momento in cui si incontrano davvero, probabilmente l'ultimo.
Ma è qualcosa che resta impresso malgrado tutto.
Ho trovato la storia davvero ben scritta, ben orchestrata, e i personaggi - anche quelli di sfondo, tipo Harry, Lumacorno, Pansy e Ron - ben gestiti. Quindi ti faccio i miei complimenti, e ti auguro di passare un bel Capodanno! Un bacione!
Mokochan
(Recensione modificata il 31/12/2018 - 12:53 pm) |