Ciao,
hai reso molto bene la cruda e crudele realtà della vita, che tramite il suo noto alter ego, 
si riprende tutto ciò che dona e, troppo spesso, quando meno te lo aspetti. 
Un cinico spietato meccanismo che a quanto pare non guarda in faccia nessuno, nemmeno
la dolce e pura innocenza di una bambina; si premura solo di lasciare l’incolmabile vuoto di una perdita,
negli occhi gonfi di amarezza di un padre. Complimenti, ottimo lavoro.
Un abbraccio 
Luca

Struggente.
Non mi capacito di quanto tu riesca a rendere così etereo il dolore, io avrei piantato su un angst mostruoso e invece sei riuscita a tessere una trama di luce e gioia anche con un tema del genere.
Mi torna in mente "No-One But You" dei Queen: solo le creature migliori se ne vanno giovani, e mai potremo capire il senso del loro abbandono *torna a piangiucchiare con emotività sul Live in Budapest*

Ciao, che dire? Lacrime. Mi sono commessa.
E' scritta molto bene, è semplicemente fantastica per esser prodotta in 15 minuti. Complimenti!

Bella.
Veramente bella, hai presente quando leggi qualcosa e allora questa cosa ti assorbe totalmente? Credimi, mi è successo leggendo il tuo racconto.
Qualcosa di triste, ma scritto talmente bene che non puoi non emozionarti.
Complimenti!

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Intenso, struggente e leggero, come è leggera e ingenua una bambina di cinque anni che si scontra con il proprio Destino. La Signora Morte si era forse offesa cinque anni prima? Non poteva lasciarla ancora a farfalle, primule e libellule? Molto brava, ogni parola è studiata per colpire al cuore. Dalla tenerezza di Giorgia al dolore del padre, che non troverà mai sollievo o perdono. Molto, molto brava. A presto 💓

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