Recensioni per
L'importanza di chiamarsi Weasley
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 44
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/03/22, ore 14:52

Ciao, tesoro!

Il mio ritardo è tutto tranne che discreto, ma il fatto che io mi sia dedicata in più step a questa lettura ha accentuato la voglia di farti sapere quante emozioni tu mi abbia trasmesso con questo capitolo. ♡
So che è una long, ma per come hai impostato la narrazione non posso fare a meno di considerare questa storia come una serie di racconti strettamente legati fra loro che ad ogni lettura lasciano un'emozione rinnovata, approfondiscono rapporti, gettano una luce vivida sul passato dei personaggi. Nelle tue storie tendo a dimenticare per un breve frangente le mie ship consuete, emozionandomi per coppie che non avrei mai nemmeno considerato, soprattutto perché in conclusione le coppie che amo nelle tue parole non svaniscono mai, anzi trovano sempre maggiore forza e ragione anche in questi capitoli.
Mi era davvero mancato leggere le avventure sentimentali dei tuoi personaggi, immergermi nella tua indiscussa sensibilità che si evince fin dalle primissime battute con citazioni che racchiudono sempre un toccante messaggio, lo stesso che sviluppi nel capitolo, lasciando sempre al lettore qualcosa di bello da conservare nel cuore.
L'atmosfera con cui inizi il racconto è gioviale, carica di tutta quell'energia positiva che infonde un rapporto di amicizia basato su confidenze e comprensione. La personalità di Ninfadora incentiva questo stato d'animo, lei porta una ventata di aria fresca che filtra anche nei pensieri più cupi e li illumina offrendo una visione diversa della situazione. È esattamente l'impresa che sta compiendo con Bill, a lei non interessano le colpe che possono aver avuto in passato le parti coinvolte, in questo è davvero molto lucida e schietta, ma anche propensa a ricordare all'amico quanto i sentimenti abbiano inciso nelle loro scelte. Ritrovo nella tua Ninfadora una perfetta Tassorosso, attraverso questa tua descrizione sottesa della personalità della ragazza hai descritto con delicatezza i tratti che la contraddistinguono, rendendola unica.
Non manchi nemmeno di ricordarci il contesto attuale in cui sono inseriti Bill e Ninfandora, il momento delle loro giovani vite che stanno attraversando; sono nel fiore della loro età e aspirano ad un futuro ricco di progetti sempre più prossimi alla realizzazione, stanno costruendo un futuro restando più attinenti possibili ai loro sogni.
Ribadisco ancora una volta quanto tu sia fra le pochissime autrici in grado di farmi soffrire per una donna che non sia Fleur accanto a Bill (considerato anche il tuo amore per questa coppia, non sarebbe potuto essere in altro modo). Questa seconda parte del capitolo è estremamente toccante; non si può restare indifferenti davanti alle sofferenze di una donna tradita da un promesso sposo che lei non è mai stata convinta di sposare. Non è difficile entrare in sintonia con Ivy, ma per fortuna avviene l'incontro provvidenziale con Bill, nel momento più opportuno, proprio quando necessita di un volto amico per superare l'impatto della terribile scoperta; non era semplice spostarlo senza provare alcun tipo di sentimento nei suoi confronti, ma con la prospettiva di una vita infelice e perennemente umiliata è davvero impossibile accettare quell'unione. Il clima atmosferico che fa da sfondo a questo incontro è molto significativo, rispecchia lo stato d'animo di Ivy, ma la neve con il suo silenzio crea anche quel tempo sospeso nel quale avviene l'incontro tra i due giovani, lontano da una vita che non contempla il loro amore; la neve come rappresentazione materiale del punto in cui il loro rapporto è stato bruscamente interrotto.
Comprensibilmente in Ivy sorgono seri dubbi sulla decisione presa in passato, la piega presa dal rapporto con il promesso sposo è tutt'altro che rosea. È apprezzabile, ma non stupisce in quanto tipica dei Weasley, l'anima buona di Bill, ciò si avverte nei saggi consigli dispesati dal ragazzo ad Ivy; egli rimane del tutto neutrale, nonostante i sentimenti che non ha mai nascosto per lei desidera solo che lei riscopra felicità, con o senza di lui ed è in fondo ciò che ha sempre voluto accettando con dolore di perderla in passato. Bill mira a renderla consapevole circa la strada che la renderebbe più felice.

È triste sapere che il loro amore è stato solo una parentesi, ma allo stesso tempo risulta emozionante che questa esperienza, seppur dolorosa per entrambi, li abbia resi più consapevoli di un amore puro, sincero e sereno accanto a compagni di vita con cui hanno creato una famiglia.

Mia cara, grazie per le splendide letture che ci regali sempre, ogni volta che torno sul tuo profilo mi rendo conto quanto tu mi sia mancata. ♡♡

Spero a presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
08/12/21, ore 21:22

Ciao Francy,
finalmente torno a leggere la tua long. Eravamo rimaste con Bill, che aveva il cuore ridotti a brandelli a causa dell'incapacità di Ivy di confessare la loro relazione ai genitori.
Allora, dunque, con questo capitolo abbiamo fatto un balzo in avanti. I ragazzi non sono più degli studenti di Hogwarts ma hanno intrapreso ognuno le proprie carriere. C'è chi è diventato Auror e chi Spezzaincantesimi.
Si respira proprio un'aria di festa e serenità grazie al dialogo tra Bill e Tonks. Li vediamo intenti a mangiare – bravi, ragazzi, abbuffatevi. Sono fiera di voi! – e discutere delle famiglie, del lavoro, dei fratelli Weasley come due buoni amici che non si vedono da tempo.
Naturalmente, Dora non ha perso l'occasione per alludere a Ivy e al suo imminente matrimonio. Posso capire che non le sia affatto andato giù di non essere stata informata, all'epoca dei fatti, del legame che c'era tra Ivy e Bill, però un po' di tatto non guasterebbe! Sì, lo so, sto parlando con Tonks, colei che ha fatto dell'imbranataggine il suo marchio di fabbrica. Però, dai, poverino, si vede che lui è ancora scottato.
Non so perché ma ero convinta che l'incontro con Ivy sarebbe avvenuto nel capitolo successivo, di conseguenza non ho potuto fare a meno di sgranare gli occhi quando ho letto dello scontro.
Apprezzo che abbiamo cercato un modo, nonostante l'imbarazzo e la freddezza che si è inevitabilmente creata in tutti quegli anni di lontananza, per parlare come due persone civili. Bill è stato cortese, anche se non ha potuto farle a meno di ricordarle che è un paradosso che chieda consigli a lui quando si sono lasciati anche per quel fidanzamento.
Tuttavia, fedele alla propria natura generosa, non può fare a meno di farle capire che deve riflettere davvero su quello che vuole e, che se vuole, ha ancora la possibilità di scegliere che cosa fare della propria vita.
Ormai la storia con Bill è morta e sepolta ma Ivy può ancora essere felice.
Alla fine sono riusciti a dirsi addio senza rancore, cercando di mettere una pietra sopra al passato e guardare solo al futuro.
Mi ha fatto un po' male la parte finale perché, per quanto io sia felice, mi dispiace che Ivy ora stia con un altro. Certo, è naturale questo sviluppo perché sappiamo che alla fine Bill si fidanzerà e sposerà Fleur ma una piccola parte di me sperava di leggere ancora dei momenti tra i due ragazzi.
Un bacione e alla prossima,
Eli

Recensore Master
07/12/21, ore 15:57

Ciao!
Spero mi perdonerai se metto un attimo in pausa l’altra long che sto già seguendo per iniziare questa ma avevo bisogno di un po’ di Bill e una storia dedicata principalmente a lui mi sembrava un ottimo modo per soddisfare questo bisogno (comunque, non temere, cercherò di andare avanti anche di là quanto prima, non è di certo accantonata).
E’ stato proprio bello vedere il primo incontro fra Molly e Arthur, del tutto plausibile, che mette subito in luce come il mite fan dei babbani sia immediatamente colpito dal caratterino di Molly e che lei, al tempo stesso, si renda conto di come quel ragazzo che ha appena incrociato la sua strada è una persona da tenersi stretta ma non perché sia un Weasley, ossia parte di una delle famiglia di maghi più importanti del mondo magico britannico, ma perché ha quel punto di vista sulle cose che può cambiare molto.
La crescita di Bill non è stata meno affascinante perché già ben definisci il suo carattere estremamente giudizioso, la sua intelligenza, la sua sensibilità ma anche la sua travolgente curiosità che esplode in questa incredibile voglia di avventura. E anche Charlie già mostra tutto il suo desiderio di non finire dietro ad una polverosa scrivania, rendendoli estremamente IC. Diciamo che i Weasley sono anche un sinonimo di tenacia, quando si prefissano un obiettivo cercano in tutti i modi di portarlo a termine e ci riescono! Davvero una famiglia dalle mille risorse: gentile, dal cuore d’oro e la mentalità aperta. Cose talmente normali per loro che il giovane Charlie non riesce proprio a comprendere le parole velenose dell’ospite sgradito di casa Diggory mentre Bill, essendo un po’ più grande, ha già ben più chiaro come purtroppo va il mondo (e anche perché origlia i discorsi dei genitori XD). E’ anche molto dolce il pensiero finale di Molly per il piccolo in arrivo che, come ben sappiamo, sarà la prima e unica femmina di casa (oddio mi è appena venuta in mente una somiglianza con la genetica dei gatti rossi °O°) ma avrà decisamente un bel caratterino.
Questo prologo fila via con molto piacere e in queste tue righe si vede moltissimo quanto tu ami questa famiglia. Sono davvero curiosa di scoprire cosa hai in mente per questa storia, soprattutto per Bill e le avventure che dovrà affrontare prima di arrivare dove tutti sappiamo e diventare l'uomo che è.
A presto
Cida

Recensore Master
05/12/21, ore 17:26

Ciao, Francy!
Non sai quanto mi abbia fatto piacere trovare il tuo nome fra quello degli autori che avevano appena aggiornato, perché davvero, le tue storie mi erano mancate moltissimo (anche se mi sembra sacrosanto che in questo momento la real life prenda il sopravvento!).
Insomma, sono tanto contenta di ritrovare questa storia su Bill, e di ritrovarlo in una fase così decisiva della sua vita. Come sempre, leggerti è un piacere immenso, perché il modo in cui riesci a costruire dei rapporti umani saldissimi, pieni di comprensione e di realismo mi scalda sempre il cuore.
E io sono un po' un piccolo Grinch, ma quando leggo adoro vedere scene come queste, di persone che tornano a casa per le feste e si trovano a riallacciare rapporti e a rinsaldare legami bellissimi.
La scena iniziale con Tonks è davvero bellissima, non solo perché li mostri davvero uniti e perfettamente in sintonia, ma perché mostri anche quanto entrambi siano cresciuti e siano ormai pronti ad affacciarsi alla vita adulta con consapevolezze e maturità diverse.
Mi è piaciuto anche molto come hai deciso di concludere l'arco narrativo di Ivy: lei è un personaggio complesso, che sicuramente ha moltissimi spigoli, ma che al tempo stesso nasconde un profondo disagio e un grande dolore. Mi è piaciuto vedere questo disagio approfondito da un Bill finalmente in grado di comprenderlo fino in fondo, e sono contenta che nel momento del bisogno lei abbia potuto contare ancora su di lui. La vita li ha portati a separarsi e a non vivere fino in fondo la loro storia d'amore, ma mi piace tanto che abbiano saputo continuare a essere amici e che Bill sia stato proprio la molla che è servita a Ivy per trovare il coraggio di cambiare vita e inseguire i suoi sogni.
L'accenno a Fleur mi ha emozionata moltissimo: non vedo l'ora di vederla comparire di persona e di vederla interagire con il tuo Bill.
A presto!
Un bacio grande!

Recensore Master
03/04/21, ore 17:43

Cara inzaghina!

Questo capitolo è così completo che avrebbe potuto essere tranquillamente anche una shot a sé stante. Racconta la storia di un primo amore e di una prima delusione che si gioca su un particolare aspetto: l’abbassamento delle difese di entrambi gli attori (Bill e Ivy) e la loro separazione dovuta a delle considerazioni molto realistiche. Ivy la conosciamo già dai primissimi capitoli come una ragazzina molto snob e antipatica. L’abbiamo vista crescere e notare Bill a dispetto del suo essere Grifondoro e membro fierissimo dei Weasley, una famiglia che pur avendo sangue purissimo nelle vene è malvista dalle altre per le sue idee progressiste. La vediamo intrappolata in una relazione in cui sta per non stare da sola, ma qui avviene la svolta. Scoperto il tradimento di Richard, si apre a Bill dimostrandosi ferita. È questa la chiave per conquistare il ragazzo; gettare la maschera di imperturbabilità e freddezza che la distingue e mostrarsi come una ragazza offesa e illusa, ferita nell’orgoglio, infelice e disillusa. E questo è ancora più tenero perché nello scorso capitolo Bill già sapeva che Ivy aveva un debole per lui, ma senza vedere la vera lei al ragazzo la compagna appariva in nessun altro modo che trasparente.

Il ripercorrere della loro storia d’amore è delizioso. Ivy che fa di tutto per trascorrere le ronde con Bill, lui che se ne accorge, i due che si confessano i reciproci sentimenti, il grande passo di un amore che passa dall’essere platonico a fisico e che viene persino confessato – da Bill, quando le dice che l’ama. Ma il peso di essere un Weasley è che Ivy Flint non se la sente di rendere pubblica una relazione a cui tiene. O forse il punto è che lei non ci tiene abbastanza, che non ha il coraggio di agire come una testarda Giulietta e di rischiare tutto per il suo Romeo, ma trova preferibile assecondare le aspirazioni familiari e non uscire dalla propria odiosa comfort zone. Il personaggio di Ivy è terribilmente reale, forse proprio perché è meno archetipico rispetto a Giulietta. Ha solo diciotto anni e non ha la forza di lottare per questo amore, di vedersi ripudiata dalla famiglia e dagli amici, di rimanere povera e sola e dover, in qualche modo, rischiare con Bill affinché anche la sua carriera possa decollare, seguendolo o aspettandolo. Ci vuole una forza che la diciottenne Ivy non ha/non vuole tirare fuori e nasconde la sua debolezza (umana, lo ripeto, e per questo più cara, perché in fondo non possiamo che provare empatia per lei) dietro delle frasi sagge solo all’apparenza.

Dice di non voler essere un rimpianto, per Bill. Il dubbio è, ovviamente, che abbia ragione, ma ciò che scatena nel maggiore dei Weasley è una necessità di indossare una corazza per potersi difendere da altre storie e altri amori. Nelle righe finali di questo capitolo c’è il primo riferimento alla bella Fleur che, nella sua algida bellezza di mezza Veela ricorda il primo amore perduto di Bill. Per concludere, io credo che tu abbia scritto un capitolo incantevole e molto realistico, in cui hai sviscerato i sentimenti, le paure e le delusioni di una coppia che si esaurita perché l’amore che li legava non era abbastanza forte e loro erano troppo giovani. Stringe il cuore sapere che Ivy abbia dovuto sposare (ammesso, però, che l’abbia fatto davvero, alla fine), una persona tanto meschina come Richard – la sua scusa patetica era offensiva più del gesto del tradirla, perché presupponeva che Ivy non avesse un cervello. Augurandoti Buona Pasqua, spero di poter leggere presto un altro capitolo di questa storia bellissima (o di mettermi in pari con le altre). Un abbraccio,
Shilyss

Recensore Veterano
29/03/21, ore 16:17

Ciao!
Avevo adocchiato questa long tempo fa ma mea culpa arrivo solo adesso a leggerne il prologo. Ero incuriosita, in particolare, da Bill (in assoluto, uno dei miei personaggi preferiti) e dall’ispirazione wildiana (?) dal tuo titolo, che non ha potuto che catturarmi immediatamente. Finalmente, complice lo scambio, eccomi qui.
Mi è piaciuta moltissimo la citazione che hai riportato ad inizio capitolo e come l’hai declinata all’interno della storia: non solo per il significato ma anche perché fa l’esempio di una rosa; questo fiore mi ricorda tantissimo i Weasley, per il colore rosso che si sposa tanto bene con i loro capelli e trovo adattissimo il pensiero che c’è dietro alla loro visione della vita. Ho trovato pertinente iniziare a raccontare di Bill dal primissimo incontro di Molly ed Arthur: lei pensa che un cognome sia importante per essere “qualcuno” (è una visione ed un retaggio che molte persone – anche le babbane, a maggior ragione quelle magiche! – hanno all’età di Molly e, vedremo nella tua storia, anche dopo). Il conoscere un Weasley però, quel Weasleay, le ha mostrato subito come anche un membro delle Sacre Ventotto possa ignorare completamente la sua provenienza purosangue e possa trovarla tutt’altro che una nota positiva, un vanto da mostrare. Arthur ama i babbani, ama le persone, chiunque esse siano, quanto sia puro il loro sangue o quanta magia abbiano per le mani. Molly Prewett imparerà insieme a lui che quello non è altro che un cognome, che le persone straordinarie – così come le rose – sarebbero ugualmente meravigliose (e profumate!) a prescindere da quello.
Questa è la loro più grande eredità, quella che è stata trapiantata da loro sul loro primogenito, Bill: bambino tranquillo ma sicuramente avventuroso, primo di tanti maschi dai capelli rossi che invadono la Tana, con quel suo rapporto speciale con il fratello minore. Ha sicuramente preso la curiosità, il buon cuore, la forza e il senso di giustizia dei genitori, li ha combinati per diventare l’uomo coraggioso e fiero che abbiamo visto nella saga; quella sensibilità che lo porta a raccogliere dei fiori per Molly che aspetta finalmente una bambina, anche se non lo sa. Ho adorato la delicatezza di ragazzino, di bambino che ha già chiare le sue idee e quelle della sua famiglia, nello spiegare a Charlie cosa significassero quelle parole colme di tanto astio della donna che hanno casualmente incontrato (grazie ai discorsi che lui casualmente ha origliato dai genitori). Charlie è d’accordo con lui: non c’è nessuna differenza, perché altri dovrebbero pensarla diversamente? E, soprattutto, perché altri dovrebbero voler lavorare al Ministero, tutto il giorno chiusi in un ufficio? Hai già delineato i caratteri dei due fratelli: le loro aspirazioni ad ambizioni che li porteranno uno alle avventure e uno lontano dall’Inghilterra, come già lì avevano sperato (e forse predetto). Sono già due fratelli ma allo stesso due complici, due bambini proiettati in un futuro che li vede raggiungere i loro obiettivi, con l’impegno che questi due genitori meravigliosi che ci mostri, hanno detto loro di impiegare per arrivare a raggiungere le vette delle loro aspettative.
Ti faccio i miei complimenti! Ho trovato i tuoi personaggi perfettamente IC: hai preso dettagli del canon e li hai disseminati in questa storia che ad esso è precedente, lasciando intravedere le radici di quelli che poi saranno i boccioli, e poi i frutti, che sappiamo nascere da questi personaggi. Bill è già un bambino giusto ed onesto, con i valori dei Weasley e con la determinazione che lo porterà prima in Egitto e poi a combattere contro Voldemort. Mi ripeto su quanto il titolo mi piaccia e trovi questo e le citazioni perfettamente calzanti con la tua storia. Il tuo modo di scrivere è fluido, semplice, ma allo stesso tempo preciso e puntuale nel descrivere ogni concetto che vuoi dire, arricchendolo delle emozioni dei protagonisti ed evocando immagini tenere e pungenti al tempo stesso.
Sono curiosa di continuare ad esplorare la vita e la crescita di Bill ed ogni dettaglio che sarai riuscita a pensare per delinearlo come l’uomo che dai libri conosciamo.
Ti rinnovo i complimenti e ti mando un abbraccio!
A presto

Recensore Master
25/03/21, ore 19:41

Ciao cara inzaghina!

Anzitutto, ti confesso che sono entrata nel tuo profilo e mi è preso un colpo, perché ho visto moltissime storie nuove che vorrei leggere e recuperare, ma qui il tempo per rilassarsi invece di aumentare diminuisce. Sperando di potermi mettere in pari, ho proseguito su questa storia e devo dire che le cose si fanno sempre più interessanti. Non mi dilungo su come rendi la Tana calorosa, sul modo egregio e perfetto con cui hai descritto i gemelli con due battute che bastano a inquadrarli e che li rendono terribilmente IC, ma vorrei soffermarsi sul macro tema della storia, che è sempre quello già approfondito nel primo capitolo, quando ci hai mostrato dei giovanissimi Arthur e Molly. La situazione non è per niente cambiata, dato che Ivy Flint si è innamorata del ragazzo che all’apparenza disprezza. E il meccanismo del chiodo scaccia chiodo non sembra sortire alcun tipo di effetto, anzi. Colpisce sempre come il mondo magico sia più retrogrado rispetto a quello babbano per quanto concerne unioni e matrimoni. Pur essendo solo una sedicenne, Ivy si fa problemi a uscire con Bill quasi dovesse sposarlo l’indomani, perché nella sua mentalità da purosangue quello è il destino che l’aspetta e la politica familiare viene prima persino del piacere personale. L’affermazione è vincente, insomma, solamente se collocata all’interno di quelle che sono le strategie del casato/clan.

Bill Weasley, però, come prende tutto questo? Buona parte del capitolo è dedicato al San Valentino da trascorrere a Hogsmeade e dell’appuntamento a quattro gestito tra Bill e i suoi amici. Lo vediamo sfoggiare un coraggio da grifone allorquando invita la ragazza che gli interessa, evitando di lasciarsi incastrare nelle politiche dell’amico. Tonks è sempre superiore a queste cose ed è un adorabile maschiaccio, ma ho amato molto la sua reazione stizzita e trionfante quando l’odiosa Ivy rivela addirittura di avere una cotta per Weasley. Lui, dal canto suo, sembra fidanzato con Michelle Davies, ha ottenuto la carica di prefetto e si comporta da perfetto primo figlio, mostrando quella tipica indipendenza da apripista che spesso sfoggia il primogenito di una nidiata, spinto dalla famiglia ad assumersi maggiori responsabilità, ma anche privilegiato, in un contesto come quello dei Weasley, dato che non deve indossare cose smesse o di seconda mano, ma è spinto a cederle a tempo debito ai numerosi fratelli. Anche perché, a quell’età crescono ><. Devo confessarti che trovo avvincente quest’ambientazione, perché i problemi causati da Voldemort e dalla mentalità dei purosangue sono malamente nascosti sotto un tappeto, pronti per uscire e scoppiare all’avvento di Harry, ma capaci di determinare il cruccio di un personaggio come Ivy, che abbiamo imparato a non sopportare negli scorsi capitoli, e che ora vediamo struggersi per un amore impossibile. E Bill se ne accorgerà o volgerà il suo cuore all’amica d’infanzia e quasi sorella d’elezione, Tonks? Per quanto concerne lo stile e la caratterizzazione, trovo sempre tutto ben reso, dalla quotidianità ai dettagli passando per la caratterizzazione e gli stati d’animo dei protagonisti: come quando Bill si volta verso Ivy senza nemmeno guardarla mentre lei freme, o la scena durante l’ora di Trasfigurazione, dove il dialogo tra Bill e l’amico è reso con grande realismo. Come sempre soddisfattissima della lettura e incantata dalle tue storie ti auguro una piacevole serata <3

Shilyss

Recensore Master
19/02/21, ore 15:00

Mia cara, carissima inzaghina!
Anzitutto, ma che bello: Charlie e io condividiamo il compleanno! Trovo sia veramente dolce leggere dell’infanzia dei fratelli maggiori dei Weasley e vedere come Bill si preoccupa del fratello e gli spiani la strada per Hogwarts, come Dora sia un elemento presente in casa Weasley e quasi una sorella acquisita e come tutti si preoccupino dei gemelli e della loro indole decisamente casinista, che già emerge negli scherzi tremendi che fanno al povero Ron sfruttando la piccola di casa, Ginny (tenera, lei **).

La parte relativa al festeggiamento del compleanno di Charlie ricalca un momento presente anche ne il Calice di Fuoco: è un elemento che mi è piaciuto ritrovare, perché mostra come i Malfoy siano tra pari, quando mal sopportano gli Weasley: i Flint fanno la stessa identica cosa perché appartengono alla stessa classe sociale e condividono i medesimi non valori. Ivy è saccente e impertinente, subodorando persino la scarsità dei mezzi dei Weasley, una famiglia purosangue che, però, non naviga nell’oro e per vedere una partita deve chiedere favori ad amici e conoscenti. La grandezza di un personaggio come Arthur è che però non si scompone. In un mondo dove la ricchezza e l’apparenza sono tutto, lui sostiene fieramente la sua idea corsara che siamo tutti uguali. Di fronte alle cattiverie di una ragazzina non reagisce, perché lui ha quello che vuole – una famiglia affettuosa e casinista, una moglie sposata per amore e che condivide con lui la stessa idea del mondo, dei figli che diventeranno brave persone.

E l’inclusività dei Weasley si dimostra sempre, non è una peculiarità di Ron. Lo dimostra la vicenda Mike, dove vediamo diventare Grifondoro un babbano cool e benestante, che consente agli amici di scuola di farsi delle signore vacanze. Il titolo di questa storia non è semplicemente uno splendido omaggio a Wilde, cara Inzaghina: è anche una dichiarazione d’intenti che si fa più profonda a ogni capitolo, che ci ricorda quanto è difficile (ma possibile) camminare a testa alta in un mondo che non è come vorremmo e quanto è difficile (ma sempre possibile) non piegarsi a legami che non condividiamo. Il signor Flint che sfoggia le sue conoscenze in campo Quidditch sparisce come un insetto di fronte a un padre che è lì per far felice suo figlio e se ne infischia delle apparenze. Penso, invece, al ruolo di Ivy. Non credo che tu voglia darle il ruolo di Malfoy della situazione, sebbene ci siano analogie da purosangue tra la ragazzina serpeverde e il biondo. È interessante che lei invidi Bill e Charlie per aver avuto accesso a un mondo molto distante da lei, ma assolutamente glamour, reso possibile da Mike. In attesa di scoprire cosa riserverai ai rossi di Hogwarts, ti mando un abbraccio fortissimo e ti faccio i miei complimenti per lo stile sempre bello da leggere, per le introspezioni riuscite, per quei momenti domestici e le tue immagini sempre così calde e vive della Tana. Leggerti è sempre un piacere enorme <3
Shilyss ^^

Recensore Master
17/02/21, ore 18:35

Ciao mia cara <3
Ero curiosa di iniziare questa storia, i Weasley sono senza ombra di dubbio una delle famiglie più importanti di tutta la saga, ma è pur vero che, con tutti quei figli, alcuni “pezzi” della loro storia si sono persi per strada. Col fatto che sono più grandi, e quindi non si trovano a Hogwarts quando a frequentarla c’è Harry (e di conseguenza Ron, ma anche Percy e i gemelli), i due Weasley maggiori passano in secondo piano, e trovano “voce” solo quando qualcuno parla di loro (Charlie in particolare) oppure quando fanno effettivamente il loro figo ingresso in scena, come accade con Bill nel quarto libro. Eppure, un’infanzia e un’adolescenza devono averla avuta anche loro, ed è bello quando una storia si premura di riempire questi momenti vuoti. Tra l’altro, è anche un bel modo di dare spazio alla fantasia, perché pur tenendo sempre d’occhio quel tre o quattro punti cardine che fanno del personaggio quello che è (e che tu hai rispettato perfettamente), per il resto ci si può sbizzarrire. Insomma, sono curiosa di scoprire cosa hai inventato per il nostro Bill, che comunque già gode di un’aura affascinante di suo – ma sono sicura che tu riuscirai a renderlo ancora più “Bill” di quanto già non sia XD
Comunque, per tornare alla storia, mi è piaciuta tantissimo la piccola parentesi iniziale, che mostra il primo incontro di Arthur e Molly. Io ammetto di avere un debole per questa donna – ci sono delle parti che la riguardano che, personalmente, mi hanno sempre commossa profondamente: ne riconosco la forza e l'incrollabile fiducia nella giustizia delle sue convinzioni, tanto da combattere in prima persona e, cosa ancora più difficile, accettare che i suoi stessi figli si immolassero per la causa. In questo momento già dimostra la sua innata capacità di mettere in riga una sfilza di maschi con una sola frase: Arthur, povero caro, non ha altra possibilità che capitolare seduta stante davanti a una ragazza tanto diretta e sincera. Il loro rapporto si basa da subito su una perfetta concordanza di idee: pur essendo entrambi dei Purosangue, i due ragazzini non ritengono affatto che sia il nome a decretare l’essenza e le capacità di un individuo e ripudiano la convinzione, purtroppo assai diffusa nel mondo magico, che a essere considerati maghi possano essere soltanto “quelli come loro”, escludendo quindi mezzosangue e nati babbani. Una visione che istillano da subito anche nei figli: Bill e Charlie, sebbene, data la giovanissima età, non capiscano l’effettiva – terribile e immensa – portata del discorso, comprendono fin da subito che le idee portate avanti dai genitori sono buone e che è sul sentiero da loro tracciato che anche loro, i piccoli Weasley, cammineranno in un futuro non troppo lontano. Ho adorato le interazioni tra i due fratelli, che – giustamente – si chiedono come potrebbe mai essere la vita di un figlio unico (scherzi a parte, Cedric deve sembrare un alieno ai loro occhi: pensa te, non avere intorno per tutto il giorno una mandria di mocciosetti, per Bill e Charlie è pura utopia XD per tacer del fatto che due di quei marmocchi sono i gemelli. Io non oso immaginare come ha affrontato Molly l’ultima gravidanza, con quelle piccole pesti in giro per casa. In qualsiasi caso, ha tutta la mia ammirazione).
Menzione d’onore alla Sig.ra Diggory, che mette in riga l’invadente e sprezzante cugina senza battere ciglio e con proverbiale signorilità.
Presto Bill dovrà varcare le soglie di Hogwarts, giusto? Sono proprio curiosa di scoprire come il nostro intraprendente e studioso ragazzino si saprà muovere fra quelle venerabili mura. Intanto ti faccio i miei complimenti per questo promettente inizio: come al solito, leggerti è un vero piacere.
Un bacio e alla prossima :*

padme

Recensore Master
07/02/21, ore 16:38

Ciao Francy,
ho letto il capitolo ieri sera ma ero troppo stanca per scrivere qualcosa di sensato. Quindi, ho aspettato di rileggerlo prima di lasciarti la recensione.
Devo dire che questo capitolo mi è piaciuto tantissimo. Ti sei concentrata su Bill ed Ivy, ed è stato meraviglioso leggere la nascita e l'evoluzione del loro rapporto. Il capitolo è volato via, sono arrivata alla fine senza nemmeno accorgermene.
Ma parliamo più nel dettaglio.
(Ah, ti faccio notare solo un piccolo refuso: nella terza battuta hai scritto “some” invece che “come”)
Già nel capitolo precedente questo Richard non mi aveva fatto una bella impressione, ma devo dire che qui ha toccato dei livelli di stupidità davvero imbarazzanti. Non solo è stato beccato in fragrante ma poi si è anche giocato la carta del “non è come sembra”. Figlio mio, io non voglio essere cattiva ma tu sembri davvero un idiota!
Sono contro la violenza, però le sberle te le sei meritato.
“Fanculo, sei una psicopatica!”
Certo che questo Richard ha proprio una faccia di broncio. Dimostra tutta l'arroganza e l'intelligenza del maschio medio.
Bill è stato troppo buono. Capisco il voler far da paciere onde evitare di far precipitare la situazione ma io gli avrei lasciato il naso rotto. Almeno – si spera! - avrebbe imparato la lezione.
“Beh, sono un adolescente con un normale appetito sessuale, ho dei bisogni e se tu non li puoi soddisfare è più che normale che io cerchi qualcuno che mi aiuti…”
Mamma mia, ma sei una cosa imbarazzante. Richard, praticamente ti sei scavato la fossa da solo!
Ivy si è difesa bene e ha tirato fuori il suo caratterino. Davanti a quel lombrico ha mantenuto la dignità e la freddezza necessaria per mandarlo al diavolo. Ci sta che poi si sia lasciata andare con Bill, anzi devo dire che questo momento è stato perfetto per mostrarci il primo dialogo sincero tra loro due.
Il problema sul non sbandierare la loro relazione ai quattro venti me l'aspettavo. Più che altro immaginando l'ambiente di provenienza di Ivy, pensavo che questo la trattenesse dal vivere pienamente la sua storia d'amore. Mi immagino i Purosangue come la vecchia aristocrazia inglese: arroccata sulle sue posizione, desiderosa di apparire al meglio in società e terrorizzata dall'idea di creare scandalo. Non credo che una relazione con Bill lo avrebbe fatto, considerato che è anche lui un purosangue, però forse le sue amicizie non sarebbero state viste di buon occhio. E poi, anche secondo me, Richard ci avrebbe ricamato sopra.
L'accordo di matrimonio è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Mi si è un po' stretto il cuore perché in fondo sapevo che questo avrebbe decretato la fine del rapporto tra di due. Ivy si è sempre mostrata come una ragazza agguerrita verso i suoi coetanei ma non ho mai visto in lei quel guizzo di ribellione verso la famiglia o verso la mentalità dell'epoca. Il fato le ha giocato un tiro beffardo: Richard, proprio lo stesso ragazza che l'aveva tradita e umiliata, è colui che i suoi genitori vogliono per lei.
La testardaggine di Bill, il suo illusorio ottimismo di trovare una soluzione a tutti i costi mi ha lasciato un po' amareggiata. Da una parte capisco il desiderio di combattere per qualcosa in cui crede, che ama e desidera ma dall'altra non posso fare a meno di notare che i suoi progetti facevano acqua da tutti le parti. Non dico di stare dalla parte di Ivy perché non ha senso schierarsi, però non riesco a criticarla per il suo comportamento. Alla fine ognuno ha agito credendo che fosse la cosa migliore.
L'accenno a Fleur ha un po' diminuito l'amarezza che mi ha lasciato questo capitolo. Non credevo che mi sarei affezionata ad Ivy né che avrei provato dispiacere nel vedere naufragare la sua storia con Bill.
A sto punto sono davvero curiosa di scoprire che cosa ci riserverai nel prossimo capitolo.
A presto,
Eli

Recensore Master
03/02/21, ore 17:41

Ciao Francy,
come anticipato, eccomi tornata a recensire la tua storia. Visto che è passato un po' di tempo, ho riletto i capitoli precedenti prima di continuare (confesso che avevo perso un attimo il filo della narrazione).
Ho ridacchiato nel leggere di come la festa di San Valentino gettasse gli studenti di Hogwarts in crisi, in particolare i ragazzi. E, come hai giustamente scritto, Bill non ha una grande esperienza con il gentil sesso, visto che il gruppo di amici che si ritrova (sì, Tonks è una ragazza ma non è di grande aiuto!).
Inoltre, è stata una piacevole scoperta questo lato malandrino di Bill. Aiutare un amico solo per fare ai ragazzi di Tassorosso uno scherzo xD
Sam che tenta di coinvolgere Bill in appuntamento doppio solo per avere una chance con Stacey – tra l'altro, questo nome mi è familiare. Credo di averlo in qualche presentazione del gruppo, sbaglio? - dimostra che i Grifondoro sono dotati non solo di muscoli ma anche di cervello.
E Bill è di una dolcezza assurda. Leggere che arrossisce quando ammette di aver invitato una ragazza per l'uscita ad Hogsmeade, mi fa venire voglia di spupazzarmelo.
La descrizione dell'appuntamento di gruppo è stato sicuramente un passo piacevole e diverte da leggere, senza dimenticare che mi ha dato la possibilità di approfondire i personaggi di Stacey e Alhena (sicuramente darò un'occhiata alla storia di blackjessamine ).
Sospettavo un certo interessamento di Ivy per il nostro Weasley, anche se pensavo che, piuttosto che ammetterlo, lo avrebbe negato fino alla morte. Visti i suoi comportamenti, dubito che avrà una possibilità ma voglio proprio vedere se tenterà di conquistarlo o meno.
Secondo me, la cotta che lei ha per Bill fornisce uno spunto interessante. Forse era intuibile da qualche suo comportamento precedente ma non l'ho trovata banale. Certo, sono curiosa di vedere come la svilupperai.
Ti mando un bacio e ci vediamo al prossimo capitolo,
Eli

Recensore Master

Mia cara Inzaghina!
Come sempre giungo all’ultimo minuto dell’ultimo secondo, ma leggo con gioia ogni riga perché adoro le tue storie e come rendi i personaggi. Il capitolo è densissimo di avvenimenti e situazioni e mi sorprendo di ciò, perché l’ho letto due volte ed è stata in entrambi i casi una lettura piacevolissima (e vabbè), ma soprattutto fluida, di quelle che arrivi alla fine e ti chiedi “di già?”. L’inizio è incentrato sulla nascita della piccola Ginny e mi è piaciuto molto il dettaglio dei cento anni: concordo, dà alla nascita di Ginevra una connotazione quasi magica, così come sono resi benissimo i fratellini che avrebbero voluto un maschio e vengono smentiti dalla piccola e spettacolare Tonks circa la presunta debolezza delle ragazze. Come sappiamo, con tutti questi fratelli Ginny svilupperà un carattere degno di nota, ma è bello vederli così ed è bellissimo vedere Bill prendere in braccio la sorellina e recarsi a Hogwarts con Nimphadora. Io adoro le amicizie che partono dall’infanzia, quindi vederli così uniti fin dall’arrivo a Hogwarts mi è piaciuto tantissimo. Sei stata molto brava a descrivere il viaggio in treno e lo smistamento in maniera accurata e puntuale, soffermandoti su quanto è interessante sapere circa il viaggio, ma senza soffermarti eccessivamente sul viaggio o lo smistamento in sé, che ben conosciamo.

Ciò che preme sapere e che riveli è la situazione interna nella scuola e il modo in cui Weasley e Tonks affrontano compagni imbeccati dalle credenze delle loro prestigiose famiglie. L’aspetto politico, pur presente, è marginale qui, dato che Arthur e Molly sono presenti solo per brevi momenti nel capitolo (ma ho amato le battute di Arthur, sempre così paterne e sagge). Bill si trova a essere amico di Tonks e delle altre ragazze Tassorosso affrontando una cosa che a mio parere non è affatto facile. Lui è un Weasley, appartiene a una schiatta di purosangue (a differenza di Tonks, la cui linea è “pura” solo da parte di madre), eppure rifiuta i preconcetti di casta a favore di quelli in cui è vissuto, della sua famiglia atipica e molto moderna. Solo che è scontato essere della stessa idea di tuo padre quando gli vivi accanto, un po’ meno mentre sei a scuola. Bill segue con chiarezza il sentiero paterno e familiare, schierandosi dalla parte di chi è mago pur non essendo nato da maghi, con una serenità e una fierezza che lo fanno assomigliare molto ad Arthur. Il dettaglio che mi è piaciuto più di tutti è quando, sul finale, l’irreprensibile fratello maggiore (aspetto su cui poi tornerò), si vendica di Ivy Flynt facendole credere di avere la professoressa dietro. Difende i più deboli da ingiuste accuse e, allo stesso tempo, mostra quello smalto scherzoso che poi rivedremo, moltiplicato per mille, nei gemelli. Insomma, Bill è buono e caro, ma tocca non farlo arrabbiare. Ed ecco pure perché mi piace questa sua amicizia con Nimphadora: lei è irruenta e ha l’argento vivo addosso, lui è posato anche perché è il maggiore di molti fratellini cui badava e questo ha un riflesso nel suo carattere e nel suo modo di agire che tu, secondo me, hai colto in pieno.

Un altro aspetto che mi è piaciuto molto è l’atmosfera di tensione che si respira. Nella scena in cui Ivy sbotta ed entra nello scompartimento di Tonks e di Weasley, ci troviamo di fronte a una scena incredibile. Una bambina di undici anni che rifiuta di sedersi con persone non del suo rango, che esprime il suo disprezzo in una maniera che sicuramente ha copiato fin dalla prima infanzia da genitori che fanno di peggio. Anche se io leggessi per la prima volta di Harry Potter, questa singola scena, per la sua portata, basterebbe, da sola, a raccontare l’universo in cui è ambientata la storia – e insomma, apprezzo questo modo di raccontare il mondo ponendo la lente d’ingrandimento sugli eventi più ordinari, sui comportamenti dei bambini che sono riflesso dei genitori, sulle antipatie dentro una scuola che riflettono quelle che si consumano di fuori. Come sempre con ammirazione (tanta) e affetto, ti faccio i miei complimenti e spero di ritornare prestissimo da queste parti!
Shilyss

Recensore Master
27/01/21, ore 21:35

Carissima, eccomi qui!
Non sai quanto mi faccia piacere vedere che hai aggiornato questa storia: mi mancava tanto, perché la trovavo davvero una delle storie più interessanti che mi sia capitato di incontrare sulla giovinezza dei fratelli Weasley, e insomma, tornare da questo giovane Bill è stato interessantissimo.
Soprattutto, sono stata molto felice di ritrovare Ivy, e di riuscire finalmente a scostare quel velo che, lo si era intuito già dall’inizio, nascondeva qualcosa di più della ragazzina Purosangue piena di pregiudizi e acidità.
Prima di arrivare al contenuto vero e proprio del racconto, lasciami dire che ho apprezzato davvero tanto come stai strutturando la storia e la sua ripartizione temporale: stai affrontando molto bene la crescita di Bill, soffermandoti sugli episodi più significativi ma senza spendere troppo tempo su un periodo specifico, ma anzi, procedendo piuttosto rapidamente, cosa che permette di cogliere i tratti più specifici dell’evoluzione e della crescita di Bill.
In questo capitolo, poi, ho apprezzato particolarmente il modo in cui hai gestito i dialoghi: sono tutti molto brillanti, con un ritmo vivace, che davvero riesce a rendere bene l’interfacciarsi di due adolescenti.

Mi piace tanto come hai strutturato questa parte della storia, soprattutto per il peso che rivestirà nel futuro di Bill: una storia d’amore importante, che lascia un segno indelebile e lo porta a concentrarsi soprattutto sul lavoro e, credo, a comprendere quali siano le sue priorità in una relazione. Perché credo che il fatto che Ivy non abbia nemmeno cercato di combattere per la loro storia abbia lasciato un segno importante su Bill, e che in futuro abbia rivalutato molto questo aspetto, cercando di avere accanto una persona che invece questa lotta la mette al primo posto.
Ivy, qui, mi ha fatto una tenerezza assurda: vedere come la sua maschera impassibile e un po’ maleducata va in pezzi davanti a un tradimento che le spezza il cuore è davvero una cosa tremenda (e, andiamo, se già in generale un tradimento è una cosa orribile, cercare di giustificarlo dicendo ”lo facevo per noi, perché quando saremmo stati insieme sarei stato più esperto” merita ben più che un naso rotto, poverina!). Bill è stato davvero carinissimo nel suo starle accanto e farle vedere la cosa dalla giusta prospettiva, e ho trovato che tu abbia saputo costruire molto bene la nascita del loro rapporto, senza mai accelerare troppo i tempi e allo stesso momento assecondando quelle che sono le pulsioni di una storia giovane, vissuta da due adolescenti, inclini quindi a esasperare qualsiasi sentimento.
Credo anche che, a discapito della sofferenza che Bill deve aver provato, Ivy abbia compiuto la scelta giusta, lasciandolo andare: erano giovanissimi, e davvero, andare contro al mondo per difendere una storia del genere il più delle volte porta solo a risentimenti. Insomma, mi ha davvero fatto tanta tenerezza immaginarla così, intrappolata in queste convenzioni, e avrei voluto che si ribellasse, sì, ma non per Bill, ma per sé stessa: la sua storia con Bill sarebbe comunque finita, probabilmente, ma ciò non significa che lei non avrebbe dovuto lottare per liberarsi e difendere la propria felicità.
Una cosa che ho adorato, però, è stato il riferimento finale a Fleur: il fatto che Bill sia stato attirato subito da lei non tanto per la sua bellezza, ma per quello sguardo apparentemente freddo, che però nasconde tanto altro, uno sguardo che lui aveva già conosciuto, è meraviglioso, perché mostra quanto davvero spesso le nostre relazioni passate esistono proprio per insegnarci a riconoscere ciò che vogliamo e non vogliamo da quelle future.
Insomma, a questo punto sono curiosissima di proseguire nella lettura!
A presto!

Recensore Master
24/01/21, ore 18:31

Ciao, carissima Francy ^^

Sono troppo felice di tornare ad immergermi in questa bellissima storia che ci porta alle origini della famiglia Weasley che noi conosciamo, non vedevo l’ora di leggere un nuovo capitolo! <3
Inizio con due premesse. La citazione di Shakespeare è bellissima e indica tutta la malinconia e il romanticismo di questo capitolo. Inoltre per me è un onore una dedica da parte tua, su una storia così bella e un capitolo così denso di sentimento. Grazie di cuore <3

Mi mancava leggere l’adolescenza di Bill trascorsa tra le mura del Castello e penso che tu sia stata egregia anche nel descrivere la personalità da ragazzo (Bill per te non ha alcun segreto in ogni fase della sua vita). Prima ancora che l’amore e l’attrazione sboccino tra Bill e Ivy, ci offri un piccolo spunto caratteriale del ragazzo: Bill è il primo di sette fratelli e posso solo vagamente immaginare quanto il silenzio sia prezioso per lui, visto che anche ad Hogwarts studiano i suoi fratelli e non può certo ignorarli, anzi il contrario a lui spetta proteggerli, supportarli e dare a loro l’esempio (nei capitoli precedenti hai sottolineato che questo è un compito che è stato affidato a Bill dai genitori, in quanto primogenito).
Ho adorato Bill nel momento in cui Ivy scopre il tradimento del fidanzato, mostra solidarietà assoluta verso di lei e credo che questo atteggiamento solidale faccia parte della sua personalità, considerando anche le caratteristiche della sua famiglia (insomma, tutto merito di papà Arthur e mamma Molly e dei mille fratelli che hanno regalato a lui!). Bill è dolcissimo, un vero diplomatico e un vero signore, non si è messo in mezzo tra Ivy e Richard, anzi ha saputo sistemare l’irruenza di Ivy con la pacatezza. Allo stesso tempo però Bill ha saputo trovare le parole giuste per placare la sofferenza che Richard le ha provocato, non infierendo, nonostante lei non sia il massimo della gentilezza e della dolcezza (o almeno così lei è sempre apparsa davanti a tutti fino a questo momento); Bill ha riscoperto in Ivy una persona piacevole lontana dai “riflettori”, la prova è il fatto che il ragazzo non si perda più nei pensieri quando fa ronda in sua compagnia.
Non nego che il tuo Bill sia meraviglioso tra le braccia di qualsiasi donna, sarebbe ipocrito da parte mia non ammetterlo, per quanto io lo ami con Fleur. Questo Bill adolescente, preso dalla passione per le sue prime cotte è molto dolce. Bill e Ivy sono due adolescenti che dichiarano i loro sentimenti, trovano l’uno nell’altra due braccia sicure nel quale vivere le loro prime esperienze in campo sentimentale; è un rapporto fatto di rispetto, confidenza, primi batticuori e prime piacevoli sensazioni. Lontani dagli altri, al cospetto della persona che hanno di fronte sono se stessi senza filtri, l’occhio attento dell’altro butta giù tutti i veli che soprattutto Ivy si è creata per legittima difesa davanti allo sguardo altrui.
Ivy, infatti, è fermamente convinta che rivelare la loro relazione sia sbagliato, è insicura, ecco da cosa è dovuta la sua maschera davanti agli occhi scrutatori del prossimo, è preda dei pregiudizi e delle aspettative dell’epoca. Bill invece, a differenza del resto del mondo, la fa sentire giusta, e quindi può permettersi di essere se stessa insieme a lui.
Il problema comune nel Mondo Magico in quegli anni è sempre uno e il più drammatico: la purezza del sangue. Ivy è una degna serpeverde e proviene da una famiglia dello stesso stampo, non può permettersi di mischiare il proprio sangue con un promesso sposo a caso e i Weasley non sono di certo i candidati perfetti, è ormai nota la loro precaria fedeltà al sangue puro. L’unica strada per Ivy, forse quella che è stata tracciata fin dall’infanzia, è un matrimonio combinato e controllato dalla famiglia. Ironia della sorte, il candidato scelto dalla famiglia è proprio un uomo viscido che l’ha già ferita … povera ragazza, è molto sfortunata in campo amoroso.
L’ultimo dialogo tra Bill e Ivy è straziante, mi sono commossa, il futuro non riesce a trovare spazio per il loro rapporto, e lei dimostra di essere veramente una ragazza dal cuore d’oro e di amarlo davvero. Ha il profumo di un amore tragico il loro, un amore proibito alla Romeo e Giulietta; nel cuore di Ivy c’è un misto di protezione verso Bill davanti alla famiglia Flint, vuole proteggere il futuro del ragazzo e forse, ma credo in minima parte, non vuole nemmeno deludere i suoi genitori, la ribellione è una via e un atto coraggioso che lei non riesce a scoprire, usando le sue parole, in fondo non è lei ad essere stata smistata nei Grifondoro.

La mia parte preferita e secondo me la più toccante recita così:

“Quindi finisce così, senza nemmeno una vera ragione? Senza che nessuno abbia mai saputo di noi?”
“Tanto meglio, non ci saranno spiegazioni difficili da dare…” commentò Ivy, incamminandosi nuovamente.
Bill la raggiunse in due falcate, prendendola tra le braccia e baciandola con impeto, fino a spingerla contro la parete fredda. “Sei disposta a rinunciare a tutto questo?”
“Devo farlo,” gli disse, “un giorno capirai anche tu che non era destino… per intanto, odiami pure, lo accetterò.”

Bill, come ogni adolescente dopo una delusione d’amore, pensa di non potersi più innamorare; ha riposto tanto nella loro relazione, ci ha sperato, ci ha creduto, dimostrando quanto amore serbasse per lei, quanto le fosse devoto e quanto intravedesse un futuro per loro, sicuramente serbava la speranza di vivere il loro rapporto alla luce del sole. Forse è stato troppo ingenuo Bill, il suo cuore (il cuore dei Weasley) è troppo buono a credere che il resto del Mondo Magico possa non dare valore alla purezza del sangue, possano svanire pregiudizi e aspettative come se non fossero mai esisti.
In pratica è stata Ivy a scegliere il futuro lavorativo e sentimentale di Bill, non gli ha dato alcuna scelta, ma sappiamo che Bill tornerà ad amare veramente con Fleur, non sarà tutto perduto, la sua disillusione d’amore non durerà per sempre.

Torno nel mio angolino a piangere, perché io non credo di essermi mai commossa così tanto per Bill insieme ad un’altra donna. Mi devi un cuore nuovo, sappilo. XD
Sei meravigliosa, tesoro, scusa per le mille parole, ma dovevo, questo capitolo che è pura poesia, meritava questo e altro <3

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (una tua grandissima fan)

Recensore Master
23/01/21, ore 16:38

Ciao Francesca!
Come sempre mi catapulto nelle tue fantastiche storie che adoro come già ti ho detto. Ciò che mi piace davvero tanto è la cura che che hai dei personaggi che rappresenti in tutte le loro sfaccettature e che collochi senza alcun problema in contesto davvero complessi. Sono una tua grande fan, non lo nascondo e ne sono felice perché mi fai sognare con le tue creazioni. Un abbraccio

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