Recensioni per
You Say Goodbye, I Say Hello
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 249 recensioni.
Positive : 249
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/12/20, ore 19:47

Ciao!
Mi mancava davvero tanto leggere qualcosa di tuo, così come mi mancavano Tony (nel quale non smetto mai di rivedermi, soprattutto quand'è scritto di tuo pugno) e Peter.
Ho sempre adorato il modo in cui "ce li mostri", come riesci a entrare nella loro testa, come li spingi insieme e lontano. Come ci mostri, storia dopo storia, di come questi due siano due facce della stessa medaglia.

Questa storia... non so, mi ha attratto immediatamente. Già dal titolo - che mi piace un casino e giù mi fa soffrire; poi hai questa bellissima abitudine d'inserire citazioni sempre sul pezzo - che puntualmente mi fanno riflettere. Puntualmente le trovo deliziose e perfette.
Cercare una citazione - un verso di una canzone, una strofa - che possa racchiudere l'anima di un capitolo o di una storia non è cosa da poco e non è facile, quindi credo che vada riconosciuto l'impegno. E vada fatto notare.


Ma adesso veniamo a noi.
Ho letto i primi due capitoli uno dopo l'altro - e poi ho subito iniziato il terzo, salvo interromperlo per motivi personali, ahimè, ma lo riprenderò senz'altro. Mi andava lo stesso di lasciarti il mio parere, anche se la storia è abbastanza vecchiotta.

Io. Adoro. Questa. Versione. Di. Tony.
Perché è sfacciatamente Tony Stark, anche se qui è un adolescente - e io ODIO leggere di adolescenti!
Quindi inizio a farti i complimenti già da qui: hai fatto un bellissimo lavoro su Tony - almeno per quello che ho letto finora - e si vede che ci hai speso molto impegno ed energia. Infatti il risultato è - per me - stupendo. E mi ci rivedo in lui - ironicamente e tristemente, oserei dire lol
Quindi, se lo amo già a priori... qui è proprio agape lol

Dunque. Peter se ne va. Qualcosa è successo tra lui e Tony. Tony sa di esserne la causa. Ha bisogno di Peter. Lo rivuole indietro, vorrebbe sistemare ciò che ha rotto, ma sa anche di essere quello che è: un disastro ambulante che rovina tutte le cose buone della sua vita. O almeno, questo è l'unico modo in cui sa vedersi.
E Peter è stanco. Ferito. Deluso.
E Tony è stanco, arrabbiato e ferito.

Ma cos'è successo?
Tony si difende dietro la sua maschera di menefreghista e strafottente, quasi non dovesse mai mostrare al mondo ch'è umano. Tony che ha perso i suoi genitori e anche Peter.
Peter che però, nella sua vita, ha qualcosa che Tony non riesce a percepire nella sua: amici.
Tony ha Steve (in questo secondo capitolo viene addirittura etichettato come 'migliore amico') e Bruce... ma sono amicizie... che Tony non sembra veramente "sentire". C'è stima. Ma manca qualcosa, secondo me.

Peter invece ha Ned e MJ che muoiono per lui. Che lo proteggono. Che gli ronzano sempre intorno. Perché, diciamocelo, come si fa a non amare Peter Parker?

E nel secondo capitolo ci mostri com'è nato il tutto. Ci dai un assaggio della vita di Tony, del suo rapporto/non-rapporto col padre; del suo voler a tutti i costi compiacere qualcuno (il genio degli Avengers) e il suo costante prendere le distanze. Tony ha paura, una paura matta di far avvicinare gli altri.

Peter... Beh, Peter è Peter.
Peter che quasi investe Tony, la prima volta che si sono "incontrati"; Peter che è molto insicuro del suo potenziale, ma ci prova. Peter che è sempre sincero, ma sa di dover tenere segreta la sua altra identità e quindi cerca l'aiuto di Tony. Tony che si sente risentito da quella richiesta (lui non è l'ultimo arrivato e sa di dover tenere la bocca chiusa!), ma da un lato... lo comprende. Tony che inizia ad essere invidioso di Peter... ma allo stesso tempo n'è anche interessato - lui che non è mai stato interessato a nessuno.

E fa davvero male sapere com'è andata a finire... ma credo di aver un bel po' di capitoli per soffrire e vedere com'è andata. Mi terranno molta compagnia - anche se mi faranno del male. Ma va bene: io ci sguazzo nell'angst e tu scrivi benissimo. Leggerti è sempre un enorme piacere.


Scusa per la recensione un po' così, ma non vedo l'ora di andare avanti.

Recensore Master
01/05/20, ore 18:41

ALLORAH!
Una College!Au sulla Marvel non è qualcosa che mi sarei immaginata di trovare, ma la premessa mi ha incuriosita. Il bello dei personaggi adulti è proprio questo, saperli reinterpretare come ragazzini e cancellare le loro adulte incertezze per sostituirle con… altre incertezze. Stavolta infantili, ma incertezze purtuttavia.
Anche perché OH – questa storia comincia col botto, con la sparizione e la partenza di Parker, una partenza improvvisa e inaspettata che si mantiene col proseguire della storia, in una tensione che cresce pur mantenendosi nei cardini del realismo e del sensato. Un senso di perdita, di mancanza attanaglia questa versione più giovane di Tony e le sue relazioni con il prossimo.
E nonostante la giovane età dei protagonisti questa storia è allo stesso tempo carica di dolore, un dolore che come la tensione cresce. Ho speso visto Tony Stark, canonicamente e fanfictionamente, rivolgere a sé stesso tante parole di sdegno. Ma non le ho mai viste così marcate, così acri. L’uso brillante della ripetizione del verbo “Odiava” porta a casa la consapevolezza che l’odio è per Tony Stark una parte integrante del sé, qualcosa con cui convive e che non riesce a smettere di rimarcare. Lo stesso atto dell’odiarsi e del tornare più e più volte su quell’odio diventa un’autopunizione, un circolo vizioso che non smette di girare e trascinare anche lui stesso nel vortice. “Te lo meriti. Meriti questo. È il karma, Tony”. Sono parole che fanno male, ricolme di odio e disprezzo.
Nonostante non sappiamo ancora i dettagli della rottura sappiamo che questa situazione non farà a Peter alcun bene, e men che meno a Tony, e che i capitoli seguenti saranno ricolmi dello stesso dolore che si vede qui, se non ancora di più.
Ho anche apprezzato come, nonostante si tratti di una college!AU, l’identità supereroica dei personaggi non scompare, dato che Peter è ancora Spider-man e la sua identità viene citata più volte all’interno della storia. È qualcosa di completamente nuovo che non ho mai visto (o forse ce n’è a bizzeffe e non lo vedo io), e mi ha fatto molto piacere vederlo. Mi ha immersa in un’atmosfera molto più unica e interessante del classico college.
So che mi devasterai, se continuerò. L’hai fatto per tutta la storia, l’hai fatto nello studio del personaggio che si percepisce attraverso le pagine e che tracima su tutta la figura di Tony come viene presentata qui. E l’ho sentito anche nella freddezza e nella durezza insolita che emergono dslls voce di Peter. Qualunque cosa si successa tra di loro doveva essere stata davvero orribile, e solo adesso iniziano ad emergerne le conseguenze.
Dopo quattro mesi il cui contenuto ancora mi sfugge.
Io non ci credo che sto per finire le tue storie. Divento triste al solo pensiero di non leggerne più…
Un abbraccio, anzi due.
Lady R

Ps: mi arrogo il diritto di immaginare le sembianze del giovane Tony Stark come quelle del giovane RDJ della vita reale. Con tutte le conseguenze che questo implica.

Recensore Veterano
21/04/20, ore 19:25

ciao cara, eccomi qui per lo scambio!!!
Sono altamente preoccupata. Mi porti in alto, con questo capitolo, con Tony e PEter che battibeccano (e per una volta, avrei dato una sberla a PEter per frenare un isterismo senza sintomi... con tutto quel 'non sono all'altezza', 'sono uno sfigato' uff...), Tony che lo zittisce baciandolo, lui che confida ai suoi amici la loro relazione e poi... mi ricordi che è successo il fattaccio e che si lasceranno! No, no, no. Non si fa così.
Ho amato e sorriso i ragazzi mentre parlavano all'inizio e giuro di essere stata lì a spingere Tony e sussurrare al suo orecchio: "Fallo stare zitto! Bacialo!" e per fortuna mi ha ascoltato. È stato così dolce. E il piccolo Peter, sempre timido e impacciato, stavolta senza il cstume di Spider-man a salvarlo... Piccolo 💜 💜 💜
E la reazione degli amici di Tony quando 'confessa'? Oh, ho amato Steve. (e la quasi buttata lì ship fra Bruce e la Vedova nera? Ne parliamo? 😉)
quello che mi lascia da pensare ora è il pensiero di Tony. Cioè, abbiamo convinto PEter che si merita l'amore di Tony e ora ne abbiamo un altro in dubbio? No, no, oddio quanto sono impegnativi questi adolescenti!!!
Allora cosa avrà Tony? Cosa penseraà di tanto urgente da non correre fra le braccia di Spider-man per farsi augurare la buona notte? Mmm. Qui ci vuole tanta pazienza. (più di quella di PEter, mi sa 😊)
Perché questi due ragazzi non possono amarsi in santa pace? Perché pensano tutti di non meritarselo? PErché... e perché non sarebbero adolescenti se non fosse così...
Gran bel capitolo anche questo, Miryel, complimenti.
Mi è piaciuto tantissimo anche questo bacio. Improvviso e audace, impacciato e delicato.

Bello bello.
Alla prossima,
💜 💜

Recensore Veterano
06/04/20, ore 17:59
Cap. 6:

ciao cara eccomi qui per lo scambio del giardino!
Ma davvero, troppo Fluff per il mio povero cuore da quarantena!!! No, scherzo, non è mai troppo per me! 😊
Che bello questo capitolo. La consapevolezza di Tony, che capisce cosa prova e pensa che Peter in realtà lo consideri solo un amico. Questo suo rendersi conto e odiarsi, che tenero, avrei voluto mettergli una mano sulla spalla e dirgli due paroline...
E questo Spider man? Così audace, fiero e forte? Ma dov'era? Lo so lo so dov'era... un alter ego è solo una parte di noi che ci protegge (ehm... ne so qualcosa, a dir la verità 😅).
Mi piace che sia stato lui, con la nuova tuta, ad andare incontro a Tony. E mi piace che Tony si sia buttato, gli abbia spostato la maschera e che l'abbia baciato (questa cosa del testa in giù, per Spider man deve essere un'abitudine 😁 ) mi piace molto come l'hai fatto.
E mi è piaciuta la risposta di PEter, le considerazioni di Tony, tutto lì in quei pochi secondi di un contatto di anime, sei riuscita a imbozzolarmi il cuore (esiste la parola? mi hai coccolato veramente bene, questo intendevo 😅 ) la risposta timida di Peter, la sua sorpresa e, ti dirò, anche il suo sporgersi ancora alla fine di tutto, mi fa fatto sorridere. Oh, io adoro Peter. Adoro il tuo Peter.
E sono a chiedermi cosa succederà alle nove? Speriamo che Spider man glielo dica a Peter, che Tony passa, altrimenti succede un casino... 😁
Bello, bello bello.
E non perché finalmente si sono baciati. Ok, sì anche per quello 😅... ok. Soprattutto per quello.
Grazie per avermi portato lontano, anche solo per mezz'oretta...

un abbraccio.
💜

Recensore Master
04/04/20, ore 22:17

Finita! ^^
Ci tenevo a finire questa storia, che più volte ho messo da parte per leggere gli aggiornamenti più recenti, e che meritava un po' più di continuità da parte mia.
È stata una bella storia. Ero quasi certa che ci avresti regalato il lieto fine, ma tu non sei di quegli autori che lo ficcano dappertutto, anche se la ragione vuole un finale diverso, quindi un po' di preoccupazione c'era.
Alla fine Tony ha trovato il modo di riavvicinarsi a Peter, di riconquistarlo, e di rimediare al modo in cui l'aveva inguaiato con la scuola. Immaginare un Peter Parker che perde la borsa di studio è un po' agghiacciante! ^^'
Per fortuna si sono messi in mezzo gli amici, permettendo loro di ritrovarsi.
È stato un bel viaggio. Grazie di avercelo regalato. ^^
A presto.

Recensore Master
04/04/20, ore 19:56

:( Di fronte al lutto non si ragiona, oppure lo si fa, ma prima o poi il contraccolpo arriva.
Per questo, per quanto questo capitolo sia doloroso e comprenda entrambi i protagonisti, mi sento un po' più vicina a Tony.
Ha sbagliato? Sì. È colpa sua? No.
Peter, proprio perché ci è passato, potrebbe capire.
Tony dovrebbe scusarsi, ovvio, ma... lo conosciamo Tony. Sappiamo quanto sia difficile per lui, per il suo orgoglio smisurato, e allora, se ami una persona così, lo sai e fai il primo passo.
O addirittura fai finta di niente, che quel giorno non sia successo nulla, aspetti un po' e torni, come se niente fosse.
Forse diciassette anni sono troppo pochi, però.
Ammetto, comunque, che tra tante cose possibili, non avrei immaginato che Tony potesse accusare Peter di non aver "salvato" i suoi genitori.
Come se un incidente stradale potesse essere previsto, come se, anche prevedendolo, avesse potuto teletrasportarsi lì in tempo zero.
Però se Tony se la prende tanto con lui è perché Peter è la persona che gli è più vicina, l'unica che può "aggredire" senza prenderselo lui, un pugno sul naso.
Paradossalmente, è un segno dell'amore e della fiducia che ha in lui, anche se più sbagliato non potrebbe essere. ç_ç

Recensore Master
04/04/20, ore 16:35
Cap. 9:

È stato un capitolo difficile, posso capirlo. La reazione di Tony, per adesso, è comprensibile.
Forse avrebbe fatto meglio a stringere Peter ed evitare di stare solo, ma per come è lui... doveva stare solo.
Tony è 'sempre' stato solo in realtà, e ha bisogno del conforto di ciò conosce, dei suoi spazi, forse persino del silenzio da riempire con musica martellante, capace di cancellare la presenza di chiunque altro.
Peter può di certo capire, ma non per questo fa meno male.
Il lutto è sempre qualcosa di profondamente personale.
Ho divorato il capitolo, perché nonostante l'argomento, ha un ritmo incalzante che ti coinvolge e ti fa sentire un po' come Peter in quella macchina: sai e vorresti non doverlo dire a Tony.
Mannaggia miseria che devo andare a finire di falciare l'erba! >.< Voglio andare avanti a leggere! ç_ç Poi torno!

Recensore Master
04/04/20, ore 14:20
Cap. 8:

Quattro mesi sono volati, e mi pare anche giusto che Tony voglia passare al livello successivo. ^^
L'insicurezza di Peter, ancora una volta, è quello che fa mettere loro il freno. I dubbi di Peter sono più che legittimi. Ancora non sa se Tony riuscirà ad andare fino in fondo. Tony, però, è sicuro. Lo ama, lo desidera, è questo è tutto. In questo Tony dimostra più coraggio di molti che, pur essendo bisessuali, non hanno il coraggio di ammetterlo, e poi magari rinunciano al grande amore relegandolo al ruolo di amico o, addirittura, lo perdono perché sono incapaci di gestire i loro sentimenti.
Ecco, sappiamo già che presto Tony farà un disastro e ci ricongiungeremo al primo capitolo, ma almeno non sarà per questo motivo.
In questo capitolo, però, ho apprezzato anche il pranzo coi genitori e il saluto, in particolare quello con Howard.
Forse Peter dovrebbe trasferirsi a vivere con loro per dare a Tony una parvenza di famiglia, perché ho speravo che l'abbraccio tra Tony e suo padre diventasse un abbraccio vero e non solo una goffa imitazione, ma da qualche parte bisogna pur iniziare. Peccato che a loro manchi il tempo.
Un altro bel capitolo che ho finito troppo in fretta. ♥

Recensore Master
04/04/20, ore 13:17

Va bene, lo ammetto, mi sono dimenticata il primo capitolo. :S
Ma come si fa a pensare che finisca male una storia tanto bella!?
Ho adorato Tony, ho adorato Peter, mi sono piaciuti tutti gli altri, anche Happy! Questo capitolo è un amore! È tutto fluff e cuoricini e nuvolette di zucchero filato rosa.
Persino quanto Tony pensa alle proprie mancanze, ai difetti, alla paura di rovinare tutto (certe volte le cose ce le si tira dietro), lo fa perché è innamorato, e Tony innamorato è bellissimo.
Il primo appuntamento, l'imbarazzo, i chiarimenti e finalmente, grazie a Tony, hanno smesso di parlare e si sono baciati di nuovo... e io svolazzavo già pronta a dispensare arcobaleni come coriandoli.
Non sono una grande fan dei momenti romantici, ma qui hai dosato il romanticismo con il carattere impudente di Tony, incredulo e imbarazzato lui per primo per quello che gli sta succedendo, e con la ritrosia di Peter, che pensa di non meritarsi qualcosa di così bello, e quindi pur essendo tutto molto romantico, è anche ben stemperato, riuscendo a non essere melassoso o scontato.
E quindi mi ha conquistata, questo capitolo... e non voglio che finisca male! >.<
Proseguo.

Recensore Master
03/04/20, ore 15:14

GUASCOSAZZA MIA!
Hai presente quando ti rendi conto di essere arrivata a tre quarti di un libro molto bello che stai amando e ti tritura il cuore una pagina sì e l'altra pure, e allora rallenti il ritmo di lettura centellinando paragrafo per paragrafo perché non vuoi davvero arrivare alla fine? Ecco, io no, anzi, accelero il ritmo e puff! Quasi non mi godo il finale, se non forse le ultimissime righe. Il bello di questo metodo, però, è che alla fine sui libri e sulle storie ci ritorno, e finisco per rileggerli con più consapevolezza. E con questa storia è andata così, di nuovo, con la differenza che sono caduta nel "tranello" del ritardarne il finale col fatto di procrastinare quest'ultima recensione, perché è un po' come dire addio a questo mondo che hai creato, pur consapevole di poterlo ritrovare altrove – e spero a breve <3 Tutto questo per dirti che, all'ennesima rilettura, ho trovato finalmente una parte delle parole che volevo lasciarti in conclusione (solo una parte, sennò a 'sto giro mi bannano sul serio).

Ora mi concentro sulla storia, giuro. Recentemente, avevi espresso i tuoi dubbi rispetto alla prima parte, a questo primo incontro e confronto inconcludente che non eri certa avesse senso e che, a parole tue, "forse era evitabile ma ti era sembrato necessario". E ti assicuro che lo è, sotto ogni punto di vista. Non sarebbe stato realistico, creare una situazione in cui dopo così tanti mesi di silenzio e incomprensioni si fosse giunti a una riappacificazione concorde. No, la vita non funziona così. Ci sono alti e bassi, ci sono rifiuti momentanei e accettazioni altrettanto effimere. Tu questo ce l'hai sempre ben chiaro, ed è per questo che la scena funziona e che non lascia delusione nel lettore. O meglio, si trova deluso nel constatare il mancato riallacciamento del rapporto, prova amarezza per il fatto che sia forse definitivamente naufragato... ma non si ritrova a pensare di aver letto qualcosa di inutile. Al contrario, è un trampolino di lancio.
Tu qui mostri entrambe le parti del confronto con una nitidezza che era volutamente mancata nei capitoli precedenti, perché Tony era troppo annientato dal dolore per vedere oltre a un palmo dal proprio naso, ed era troppo impegnato a ritenersi responsabile di tutto per capire di cosa, esattamente, fosse davvero responsabile. 
Quello che apri su di lui è uno squarcio profondissimo, che getta confini netti del mondo quasi parallelo in cui lui si ritrova a vivere rispetto alla gente "comune". Un mondo in cui i soldi non sono un problema e in cui può permettersi di dire tutto ciò che gli passa per la testa forte della propria intelligenza e del fatto che non ha davvero bisogno di nessuno. Non lo sfiora nemmeno, il pensiero che Peter possa avere altri tipi di problemi, "che lui non è il centro dell'universo". Che è il responsabile, ma non la causa dell'allontanamento di Peter... e questo forse fa ancora più male. Tony è abituato ad essere odiato per ciò che è e per ciò che dice: gli effetti collaterali delle sue parole e azioni sono, appunto, collaterali, e rientrano a malapena nella sua visione periferica, slegati da se stesso.

Questa sua epifania, così come l'hai descritta, mi ha ricordato molto il momento in cui nel canon realizza i veri scopi per i quali vengono messe a frutto le sue armi. Un qualcosa al quale non ha mai davvero pensato, ma nel momento in cui si ritrova le conseguenze delle proprie azioni davanti, a ferirlo e ferire gli altri, apre gli occhi e si innesca in lui un profondo mutamento che lo porterà fin dove è arrivato. Lo stesso mutamento che innesca qui Peter, in scala ridotta ma non meno importante, nel metterlo di fronte al fatto che lui, fino ad ora, ha vissuto in un "sistema a responsabilità zero" nel quale è incapace di vedersi come attore negativo. Tony però qui è un diciassettenne confuso, non un uomo fatto e finito, e non ha ancora quella determinazione e capacità d'adattamento del suo se stesso adulto; ed è quindi realistico e comprensibile che, nel suo accettare il proprio ruolo, non riesca comunque apronunciarsi, a pronunciare quel "mi dispiace" e quel "non è colpa tua". Non sono parole da Tony, queste: non riuscirà mai a impararle davvero e per questo deve aggirare il problema "linguistico" ricorrendo ai gesti.

Peter, e qui il rischio di ban si accresce enormemente, è il caposaldo di questo capitolo. È la dimostrazione a colori accesi che non è un debole e che non è affatto messo in soggezione da Tony, per quanto possa sentirsi insicuro a un livello più intimo. Peter ama, perdona e accoglie tutti, ma Peter è anche Spider-Man, qualcuno che ha un nettissimo senso di giustizia morale. In questo è di certo più simile a Steve, che a Tony: c'è il bianco e il nero, e solo a volte il grigio, quella zona in cui gli è così difficile entrare. E in questo contesto, è perfettamente consapevole che è Tony, a stare nel grigio, ma che lui è invece dalla parte giusta, di chi ha fatto tutto e non ha ricevuto in cambio niente; e per questo non si schioda dalle proprie posizioni. Anche se forse vorrebbe, perché spesso l'orgoglio e il desiderio di coerenza soffocano ciò che vorremmo realmente fare.
Ho amato questo stallo, insomma, in ogni sua parte e svolgimento. Ed è grazie a questa parentesi tesa che in realtà è un colpo d'avviamento, che tutta la seconda parte acquista peso e senso: perché adesso nella zona grigia ci sono caduti entrambi, in quella terra di mezzo che vuol dire porgere delle scuse e accettarle. Tony ha sfruttato i propri punti di forza, ovvero il suo genio e la capacità di trasmettere più con un gesto che con le parole, ed è per questo che il riavvicinamento con Peter non risulta forzato. Aveva sbagliato approccio all'inizio; non perché delle scuse non avrebbero fatto vacillare Peter, ma perché è lui ad essere incapace di presentarle in modo convinto all'atto dei fatti.
Ok, sto prendendo appunti in corso di lettura e mi rendo conto che, te possino, l'hai effettivamente scritto nero su bianco...

"Peter ci aveva visto di sicuro un tentativo, l'unico che Tony avesse e che poteva risultare vincente: i gesti. Qualcosa che, a differenza delle parole, difficilmente ferivano se non avevano quell'intento."

Quindi direi che posso fermarmi qui, e dirti che la conclusione ha preso in mano il mio, di cuore, e l'ha ridotto a una polpetta felice :')
In ultimo (giuro)... forse te l'ho già detto, ma lo ripeto: sono davvero felice che ci siano persone che affrontano così come fai tu questa coppia che, lo sai, di base non shippo, ma che ha dignità d'esistere se gestita con cognizione di causa, aprendo scorci freschi su questi personaggi così sfaccettati. E tu lo fai, sempre: svisceri i personaggi, in questo caso con la difficoltà aggiunta di un universo alternativo e di un Tony giovane, analizzi le motivazioni, gli scogli di un rapporto e il fatto che non tutto sia sin da subito rose e fiori, che si parli dell'universo canonico o di un AU. Perché tu stai parlando di due persone in carne ed ossa, e si capisce ad ogni riga che loro non sono due cartonati piazzati uno accanto all'altro e spacciati per coppia per sfizio personale, fini a se stessi. Sono loro, vivono, e io di fronte alla cura che hai messo in questa storia e alla delicatezza con cui hai affrontato certe tematiche, non posso che dirti chapeau.
Ecco, l'hai letto 'sto pezzo? *omino indica in alto* Ce l'avevo negli appunti da mesi e mesi e mesi, ma quello che penso non è cambiato... eccezion fatta per il dettaglio che in contesto young me li hai fatti shippare – e pure un pochetto in quello canonico – ma quello è un discorso da fare faccia a faccia con un trincia-falangi a portata di mano. L'hai capita? Di mano! Ah! *fugge ridendo*

Questa storia mi resterà nel cuore, lo sai, e io ne lascio un pezzettino qui, perché so che ne avrai cura e che non potrei mai e poi mai rimanere delusa da ciò che scrivi <3 E per concludere posso solo dire, a tua libera interpretazione, "galeotta fu la long, e chi la scrisse".
Ora ti lascio in pace, ma stavolta sono stata brava e mi sono quasi tenuta, visto? *viene spedita alla Riabilitazione da Camacho a colpi di Brawndo".

-Light/CosaLight/Quella che è un po' Peter imparanoiato e un po' Tony paranoico-





 

Recensore Master
31/03/20, ore 22:00
Cap. 6:

Ma questo capitolo è una meraviglia! *_*
Hai ragione, è tanto fluff, ma non solo: ha con sé quel pizzico di angst che lo rende stupendo.
La delusione di Tony nel sentir parlare della loro amicizia da Peter, il pensare che non ricambi i suoi sentimenti, rendono il capitolo perfetto. Anche perché Tony non combatte per conquistare Peter, si rassegna, nasconde i propri sentimenti per non ferire Peter e non essere ferito dal suo rifiuto.
Tra l'altro ho adorato il pezzo in cui Tony considera la propria supposta eterosessualità. Mi piace quando i personaggi non saltano di palo in frasca senza problemi, perché le persone che non si fanno due domande, a quel punto, sono davvero davvero poche. Questo dà un fondo realistico alla storia.
Infine Peter, che si palesa in versione Spider-man per risolvere il problema. Essendo un ragazzo sensibile e premuroso, Peter si è reso conto che Tony non gliela raccontava giusta. Nonostante la maschera non deve essere stato facile affrontare Tony in questo specifico frangente, ma ci è riuscito e, anzi, gli è andata più che bene direi.
Bellissimo anche il bacio a testa in giù. Forse è un po' un cliché, ma chi se frega quando il risultato è così perfetto!
Davvero un bel capitolo, e no, non ho dimenticato il capitolo uno, ma confido che tutto finisca bene. ^^
A presto. ^^

Recensore Master
27/03/20, ore 19:15

Che bello questo capitolo.
Mentre leggevo, mi sono ritrovata a invidiare Tony, perché è bello innamorarsi così.
Quando la persona che ti piace ti sta accanto e, ogni volta che apre bocca, ti sorprende e ti conquista un po' di più... credo succeda solo da ragazzi, e tu l'hai reso benissimo attraverso le emozioni e i pensieri di Tony.
Peter, poi, è adorabile. È come se si muovesse in punto di piedi tra gli altri, scusandosi per essere lì. Ho adorato l'atteggiamento di Steve e Banner (grazie per la comparsata di Bucky ♥) che lo hanno subito accolto. C'è un che di protettivo nella compagnia che ti accoglie, che si accorge senza bisogno di dirglielo, che tra te e chi ti ha fatto entrare sta nascendo qualcosa.
Tony se ne è accorto, come se ne sono accorti loro. Non sono sicura che ancora Peter l'abbia capito. Sto aspettando quel momento!
(Però ti devo anche dire che la frase "Gli sembrava che tanti piccoli sassolini si stessero muovendo turbinosi nel suo colon." è tremenda! Non sapevo se ridere o vergognarmi per lui! XD).
A presto. ^^

Recensore Veterano
18/03/20, ore 21:13

Eccomi cara per lo scambio del giardino! (e scusa il ritardo...)
Come dicevo, ho preferito andare avanti con la storia, sarà che adoro questi due e sarà che adoro gli adolescenti... ah ah ah.
Prima di dirti qualsiasi cosa, fatti fare i complimenti per la descrizione del viso di Peter, mi è piaciuta tantissimo! Sei riuscita a pennellare un quadro con le parole, ho visto, giuro, ogni singola pennellata che delineava il collo, uno zigomo, gli occhi, i capelli... bellissimo! Ho apprezzato davvero tanto.
Ok, siamo al punto che Tony inizia a cambiare idea. E qui vorrei mettere la faccina con gli occhi luccicanti, ma ahimè, non ce l'ho. Tony inizia a capire che PEter è diverso, diverso da ciò che pensava, e unico. Unico perché è lui e a Tony inizia a piacere. E inizia a piacergli tanto.
Mi è piaciuto il fatto che i suoi amici lo abbiano un po' canzonato per aver preferito la compagnia di Peter alla loro, e mi è piaciuto ancor di più quando si sono trovati tutti insieme e loro sono stati così amichevoli con il piccolo Parker. (per me sarà sempre il 'piccolo', lo sai vero?:-) )
E mi piace che Peter si sia lasciato andare. PRima accettando di uscire e poi accettando gli altri e lasciando che la serata prendesse la sua piega, senza sentirsi troppo costretto.
E il fatto che poi non sia stato così male, è stata una sorpresa (per lui, non per noi, ah ah ah!!!). Ma mi è piaciuto. E mi è piaciuto che sia riuscito a stupire Tony, soltanto facendo quello che fa sempre. E Tony ora inizia a guardare Peter diversamente. Nota che sia gentile ma non pappamolla, che sia forte ma che non lo mette in mostra, che è speciale ma che non sa neanche di esserlo.
Ma Tony se ne accorgerà, lo so lo so, perché il semino sta già crescendo dentro la sua testa, dentro ai suoi pensieri. Presto saprà che non può fare a meno di lui.
E Peter riuscirà a credere un po' di più in sé. Ne sono sicura. Anche se ancora dobbiamo scoprire cos'è successo perché lui voglia andarsene. Hai giocato molto bene le tue carte, in questa storia, stai riuscendo a interessare bene il lettore. Cosa succederà? Tony farà qualche ca...ta? (molto probabile, mi sa! :-) ) e si risolverà?
Non ci resta che scoprirlo.
Ancora bravissima!!!

Alla prossima,
Monica

Recensore Master
18/03/20, ore 15:46
Cap. 4:

È bello vedere come, dietro l'orsaggine di Tony, si celi una inaspettata spontaneità. Non sembrerebbe da lui, ma questo è un personaggio in divenire e ogni suo atteggiamento ostile racchiude una "fame" d'affetto che non riesce a nascondere nel confronto con Peter.
Peter è orfano, ma ha una zia che è come una madre ed è "felice". In quel momento il mondo di Tony vacilla.
Credo che sia quello il momento in cui Peter lo prende all'amo, perché Tony scopre che hanno una fragilità comune: l'assenza dei genitori.
Allo stesso tempo, Peter, nonostante le sue insicurezze è più forte di Tony, è "amato" (lo scudo di Lily sul piccolo Harry Potter, in un certo senso).
Il caratteraccio di Tony è una corazza, la sua sfrontatezza deriva da una sicurezza che non ha, ma di cui si è ammantato. È geniale, Tony, e questo è tutto.
Qui credo si possa allacciare il primo capitolo: la morte dei genitori di Tony metterà in luce questo aspetto.
Sono molto curiosa di vedere come prosegue questo viaggio nel cuore di Tony Stark.
Un'altra cosa però mi è piaciuta un sacco: l'accenno a Bucky come ragazzo di Steve. ♥

A presto! ^^
(Recensione modificata il 18/03/2020 - 03:47 pm)

Recensore Master
19/02/20, ore 21:06
Cap. 3:

Peter fa tenerezza. Mi sa che non è la prima volta che lo dico, ma sembra un cucciolo con le orecchiette basse e la voglia di scodinzolare di fronte al ragazzaccio cattivo con cui vorrebbe giocare.
Tony, per contro, è terribilmente frustrato, forse infelice. A suo modo anche lui fa tenerezza perché continua a cercare l'approvazione del padre, qualcosa che lo faccia apparire meritevole ai suoi occhi, e se prima una possibilità stava nell'essere il membro più giovane della squadra, ora ha perso pure questo primato.
Eppure Howard non mi pare solo manipolatore: se è vero che solo Tony può realizzare la tuta, significa che che Howard vede in lui delle capacità che altri non hanno.
Che poi non sappia come motivare suo figlio, è un altro discorso. ^^'
La tensione tra di loro, comunque, è molto realistica, simile a tanti rapporti genitori-figli, senza essere geni o miliardari.
A presto. ^^

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