Recensioni per
Death and all his friends
di T612

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/04/20, ore 09:28

Ed eccomi all'ultimo strepitoso capitolo, avevo visto il titolo e sapendo quanto ami Nat immaginavo avresti chiuso con il botto e così è stato: si può davvero dire che sia lei a tenere tutti uniti in un modo o nell'altro: si è sempre battuta con le unghie e con i denti per quella sua nuova famiglia acquisita, sebbene i suoi demoni, come tu scrivi nel testo, l'abbiano sempre perseguitata: quella Morte Rossa che aleggia nell'aria e dalla quale Nat probabilmente riuscirà a liberarsi del tutto solo su Vormir çç (sì, il tracollo emotivo c'è stato, e diverse volte.)
Più che soffermarti sul rapporto con i vari personaggi, ci offri una splendida introspezione di una donna tormentata che cerca di scappare dal proprio passato ma senza mai riuscirci del tutto: hai toccato tutti gli episodi più salienti della sua vita, mostrandoci come l'abbiano a poco a poco cambiata ed è stato bellissimo <3
Il titolo è azzeccatissimo, è perfettamente in linea con il soprannome di Nat e con tutti i suoi, effettivamente, amici <3

e niente, non posso fare altro che ringraziarti e sperare di essere riuscita a esprimere nei commenti quanto questo tuo lavoro mi sia piaciuto <3

appena posso recupero le ultime oneshot che mi ero segnata :D
nel frattempo ti mando un abbraccio virtuale e ti auguro un buonissimo proseguimento di tutto ^^

Benni

Recensore Master
28/04/20, ore 15:00

Rieccomi T, sono quasi alla fine di questa raccolta, solo che poi ho adocchiato un altro paio di storie tue che mi intrigano un sacco, quindi niente ^^", ti darò il tormento anche i prossimi giorni, temo.
Comunque wow, non c'è nemmeno un'introspezione che non ti esca benissimo, sono davvero ammirata *____*, recuperare questa raccolta è stato davvero un piacere.
Mi è piaciuto come tu sia partita dall'infanzia di Wanda, quando tutto era ancora perfetto e il problema più grosso era semplicemente il fratello che le rubava lo zucchero filato.
Poi si passa all'adolescenza, all'arruolamento volontario che si traduce in una prigiona e in una schiavitù, nell'essere armi di un'organizzazione il cui unico lato a vantaggio dei gemelli è essere contro la persona che più odiano al mondo: Tony Stark.
Il prezzo da pagare sarà altissimo: la vita di Pietro e il quasi annientamento della razza umana umana. Wanda è cresciuta, ha dovuto rivedere le sue convinzioni, ha capito che il mondo non è più solo bianco o solo nero, forse Stark non è il mostro che pensava che fosse, forse può avere nuovamente una famiglia, degli amici, un maestro. E forse un androide può prendere, a poco a poco, il posto di quel pezzo di anima che ha perso in Sokovia.
Ho adorato il riferimento all'ora in cui sono nati i gemelli e come questi rimandi al nome da supereroina di Wanda e alla sua passione per i temporali. Ce lo vedo tantissimo Visione, sia al complesso, che altrove, ad andare a cercarla con un ombrello per ripararla. Lui è un vero gentiluomo, pur essendo una macchina, che altro non desidera che il suo bene, pur acconsentendo a fuggire con lui. E non chiamerei egoismo la necessità di Wanda di salvare prima lui del resto del mondo: non ha la fibra morale di Cap, ha solo vent'anni e nella vita non ha subito altro che perdite... è assolutamente comprensibile il suo punto di vista <3. Inoltre, nonostante ciò, ha comunque avuto la forza di uccidere colui che amava per il bene del mondo.
Devo dire che quando ho visto Infinity War al cinema non sono rimasta spiaciuta per la sua comparsa proprio perchè ho pensato: almeno sarà di nuovo con Visione e suo fratello, per questo ho apprezzato tantissimo il finale del capitolo <3

Spero di riuscire a passare presto a leggere anche l'ultimo, nel frattempo ti faccio di nuovo tanti complimenti <3

un abbraccio virtuale,

Benni

Recensore Master
28/04/20, ore 09:53
Cap. 7:

Ri-ciao :)

nelle note dici che questo capitolo è un po' il cuore della raccolta e wow, fidati, si sente davvero che è così. Tutti i capitoli scritti fin qui sono accurati e bellissimi però per James hai un qualcosa in più. E' la stessa cosa che dico a Light quando leggo le sue storie dal punto di vista di Tony dopo aver letto di punti di vista di altri personaggi. Come sai non riesco a cogliere tutti i riferimenti ai fumetti, ma in ogni caso tutti quei pensieri di Buck per la sua "piccola ballerina" mi hanno distrutto il cuore e fatta incavolare per il fatto che al cinema non ci abbiano mostrato nulla di tutto ciò çç. La storia della loro separazione è veramente crudele e mi piange il cuore al pensiero che pur ritrovandosi tanto tempo dopo siano comunque dovuti rimanere divisi. Il tuo ritratto di Bucky ci presenta un uomo in lotta, un uomo diviso tra il sergente e il soldato, tra James e quel Bucky che è sempre stato più di un amico per Cap, è stato il suo fratello non di sangue, quello che sarebbe sempre valso la pena salvare <3. E ci presenti anche questa divisione di affetti nel cuore di Bucky, da un lato Nat e dall'altro Steve: c'è posto per entrambi, o meglio ce ne sarebbe se solo gli eventi lo consentissero, ma alla fine l'unica cosa che resta è la cenere...

Col cuore a pezzi ti saluto e spero di riuscire a tornare presto per concludere la raccolta <3
un bacio,

Bennina

 

Recensore Master
28/04/20, ore 09:38
Cap. 6:

Buondì cara, eccomi a proseguire il recupero <3

Loki è un personaggio che ho imparato ad apprezzare con il tempo (e poi diciamocelo, nessuno dopo un po' riesce a resistere a Tom Hiddleston :P) e personalmente ho apprezzato moltissimo l'analisi che hai fatto di lui: inizialmente lo hai mostrato come bramoso di potere, di poter finalmente avere un regno suo su cui comandare dopo aver scoperto che la sua intera vita fosse una menzogna, salvo poi lentamente cambiare e maturare. Gli eventi, l'aver finalmente ottenuto il trono ma non essere comunque ben voluto, la riappacificazione con il padre e le vicende della sorella, lo hanno finalmente portato a capire cosa conti veramente nella vita. E così, dopo essere sfuggito a lungo alla morte (ho amato i riferimenti alle Norne e alla mitologia norrena) finalmente accetta il suo destino, fa i conti con i suoi sentimenti e con l'affetto che lo lega a suo fratello. Ormai sappiamo che la sua ultima frase altro non è stata se non un'illusione, ma indubbiamente, al termine della sua vita, il sole è comunque arrivato a splendere su Loki <3

Bravissima, ancora una volta <3
a presto :-*

Benni

Recensore Master
27/04/20, ore 16:08

Rieccomi, approfitto del fatto che c'è abbastanza tranquillità per ora <3
Dunque, Strange: il suo film mi è piaciuto nonostante partissi un po' scettica, ma non è di sicuro tra gli eroi che amo di più, anzi. Eppure quest'introspezione mi ha aiutata a capirlo meglio e ti ringrazio moltissimo.
Partendo dalla prima parte, mi è piaciuto l'accenno alla Sokovia e al fatto che Steve si strugga di non poter aiutare quelle persone a causa del suo incidente. La conoscenza con l'antico e con gli altri stregoni lo aiutano a capire che l'universo è molto più grande di quanto non immagini e che è pieno di minacce. Minacce così grandi che quelle fra gli Avengers sembrano banali scaramucce e, sempre a tal proposito, ho trovato stra IC la strafottenza simil fastidio con cui pensa sia a loro che al governo che vorrebbe che anche lui firmasse gli accordi.
Bello anche il fatto che Steve da sempre fosse consapevole di una minaccia in arrivo, un po' come Tony, e che quindi, anche lui come Iron Man, non dormisse più bene. Entrambi i personaggi possono finalmente dare nome a questa minaccia dopo il ritorno di Bruce.
Non avevo mai realizzato quanto fossero simili, ti ringrazio perchè questa introspezione mi sta offrendo spunti interessantissimi: bella la questione dell'ironia di Fauce che sceglie di torturarlo con strumenti chirurgici e tenero l'accenno a Peter che Tony considera un figlio pur volendolo tenere nascosto.
La parte in cui Steve predice il futuro l'ho trovata straziante: non avevo mai fatto caso al fatto che per lui deve essersi trattato di un qualcosa di tremendamente doloroso. Veder morire tutte quelle persone così tante volte... ma in mezzo a tutto quel dolore c'è anche la speranza e quegli sprazzi di scene di Endgame visti attraverso la sua mente mi hanno stretto il cuore in una morsa.
E poi la sua morte: non ho mai pensato al fatto che per lui non debba essere stato affatto facile. Nessuno di noi conosce la data della propria morte e ciò è un bene, per Steve non è stato così e questo è forse il suo sacrificio più grande...

Grazie mille per questa analisi che mi ha aiutata a riconsiderare un personaggio che sentivo molto distante.
complimenti, di cuore <3

Benni
 

Recensore Master
27/04/20, ore 15:40
Cap. 4:

Hola, eccomi a riprendere questa raccolta, e che bello, con Steve :D

è un personaggio che inizialmente non sopportavo ma che ho imparato ad apprezzare con il tempo, anche perchè fa parte di una delle mie otp ^^.
Sigh non conoscevo molto del suo passato, non avevo idea che suo padre maltrattasse la madre e che la sua infanzia fosse stata così travagliata sin dai primi anni. Steve è forte nonostante tutto, è testardo e ha ben in mente la lezione della madre, sebbene sia sul punto di cedere dopo aver perso Bucky.
E giustamente dopo essere sopravvissuto per più di settantanni nell'artico si chiede anche quali siano i piani del destino per lui.
Il finale di Captain America mi aveva lasciato tantissimo l'amaro in bocca ma era inevitabile: non oso immaginare cosa debba aver provato Steve nel, come dici tu con questa immagine bellissima, ritrovarsi come unico vivo in un cimitero di morti. 
Mi ha stretto il cuore vederlo combattuto se chiamare o meno Peggy: dopotutto come si fa a ricontattare qualcuno dopo tutto quel tempo? Oramai è come se fosse un'estranea.
E allo stesso modo trovo struggente che voglia mettersi in contatto con Tony ma alla fine non riesca a farlo.
Poi arriva nuovamente Fury e questa volta Steve sembra finalmente aver capito il suo scopo nella vita. Gli Avengers diventano la sua nuova famiglia e questa cosa mi ha commossa <3
Poi le cose cominciano a degenerare come sappiamo bene: probabilmente l'inizio è stato Ultron per Tony e la scoperta che Bucks fosse ancora vivo per Steve. Si tratta di suo fratello e l'abbandonarlo non è mai stata una scelta. Poi quel fratello scompare di nuovo e le cose tornano a non avere più un senso. La conclusione di questo capitolo spiega perfettamente lo stato d'animo di Steve a fine Infinity War: totalmente sconfitto.

Per quanto il finale sia triste ho amato tantissimo anche questo capitolo e la panoramica sulla vita di Cap.

Complimenti, non c'è un personaggio che non ti esca bene <3
spero di riuscire a recuperare presto anche il resto <3

un bacio,

Benni
 

Recensore Master
24/04/20, ore 16:24
Cap. 3:

Sciauu, rieccomi a proseguire anche oggi pomeriggio :)

Quill lo conosco pochissimo come personaggio, non ho ancora visto i film dei Guardiani, anche se ora che ho Disney plus effettivamente potrei rimediare, uh.
La trama però la conosco e del carattere mi sono comunque fatta un'idea guardando Infinity War. Indubbiamente amava moltissimo sua madre ed è stato condizionato per tutta la vita dalla necessità di scoprire chi fosse suo padre, salvo poi rendersi conto che non era chi lui credesse. Alla fine il suo vero padre, nonostante tutto, possiamo dire che sia stato Yondu, così come i Guardiani sono stati la sua famiglia: disfunzionali, imbecilli, avanzi di galera, ma pur sempre una famiglia, alla quale alla fine Quill si affeziona enormemente e per la quale darebbe la vita, così come la darebbe per Gamora. Anzi, nel suo caso è addirittura disposto ad ucciderla perchè glielo chiede lei. Per quanta rabbia mi abbia fatto vedere come perde la testa quando scopre che Thanos l'ha uccisa, non posso biasimarlo: anche io avrei reagito malissimo. 
E alla fine il dissolversi anche lui è davvero una benedizione, piuttosto che il sopravvivere come Rocket, rimanendo solo.

Penso che anche in questo caso la tua analisi del personaggio e la panoramica della sua vita siano state perfette! Complimenti, davvero!

Alla prossima, un abbraccio virtuale

Bennina

Recensore Master
24/04/20, ore 10:50

Rieccomi, e aaaawn, quanto ho amato questo secondo capitolo!

Inizialmente credevo che quando Clint si trovava a Londra ci trovassimo già in Endgame, poi mi sono ricordata che questa raccolta è un prequel e andando avanti è diventato tutto più chiaro.
Aaaawn, ma che bello Lucky!! Come sai dei fumetti non so nulla pertanto è stato super interessante leggere di tutte queste informazioni circa il passato di Clint: mi è piaciuta da matti la questione del circo, l'incontro con Lucky e poi quello con Fury, burbero come sempre, ma con un cuore grande, è stato capace di fare da mentore e da padre adottivo a una generazione di eroi.

La mia parte di shipper Clintasha è esplosa nella parte successiva! Adoro la famiglia di Clint ma devo dire che quando ho visto Age of Ultron un po' mi è spiaciuto apprendere della loro esistenza ehehehe ^^". Comunque ci posso passare sopra perchè Nat e Clint sono una bromance meravigliosa e sono splendidi come fratello e sorella (amo il rapporto tra Nat e la famiglia, adoro come la chiamino zia)
Splendida tutta la parte dell'incontro con Laura, la ristrutturazione della fattoria (mi piace tantissimo l'idea che sia la stessa dove è cresciuto Clint) e poi il matrimonio, la nascita di Coop... mi ha messo addosso tutto una grandissima sensazione di pace.

Ma ahimè anche in questo caso ecco la situazione peggiorare causa Civil War (Laura disapprova, e fa bene, ma capisco come Clint si possa essere sentito escluso ed abbia voluto partecipare) fino a giungere agli arresti domiciliari e al tragico inizio di Endgame... se ci ripenso mi viene troppo da piangere.

Una splendida panoramica, ti faccio di nuovo tantissimi complimenti, a presto <3

Bennina

Recensore Master
24/04/20, ore 10:15

Ma buongiorno!

Come ti dicevo, anche questa raccolta era fra quelle da recensire, e finchè sono relativamente tranquilla ne approfitto per passare :D
Oddei, i Coldplay! Piacciono da morire a mia sorella e io per prenderla in giro li chiamo "I lagnosi" :P, perdonami, anche se in realtà alcune canzoni non mi dispiacciono.

Ma passiamo al capitolo ^^:

Per prima cosa, scrivi di Tony meravigliosamente, nonostante tu lo senta meno vicino rispetto ad altri personaggi: è lui in ogni parola, le sue nevrosi, la sua paronia, la sua paura di quello spazio tanto vuoto e lontano pronto a inghiottirlo. Partiamo dall'insonnia post New York che nemmeno Pepper riesce a placare, in quanto anche lei è parte del problema (da intendersi come "la paura di perderla è un'altra delle cause che tiene sveglio Tony"). Passiamo a Ultron, a come Tony cercando di estendere quella Legione di armature intorno al mondo, finisce solo con il portare lui stesso la devastazione che ha visto nei suoi incubi e dalla quale voleva salvare i suoi cari e la terra; c'è poi il tremendo casino di Civil War, di Lipsia, con Pepper che stremata abbandona la nave, salvo poi tornare in tempo per salvare quel naufrago che senza di lei era e sarà sempre perduto.
E poi... Infinity War... con quell'accenno a Morgan che mi aveva spezzato il cuore, l'abbandono repentino di Pepper, anche questa volta, e sempre anche questa volta, una telefonata interrotta: se fossi stata al posto di Pepper non avrei retto ma per fortuna lei è molto più forte di me.

Ho adorato questo primo capitolo in ogni suo aspetto, ottimo esordio cara!

Appena possibile leggerò anche le altre, magari già oggi :)

Un bacio,
 
Bennina
 

Recensore Master
29/09/19, ore 15:18

Carissima <3
È un po' col magone che giungo a quest'ultimo capitolo, innanzitutto perché è l'ultimo, e in secondo luogo perché, sin dal primo, avevo sospettato che avessi attribuito Death and all his friends a Natasha, sospetto che si è consolidato in certezza man mano che scorrevano le tracce dell'album senza vederla comparire. Chi altri, dopotutto, ha un rapporto così stretto e quasi ossessivo con la morte, se non Natasha?

Il modo certosino in cui ripercorri le fasi della sua vita, soprattutto le prime, è ammirevole e permette anche ai lettori meno esperti e pratici di inquadrare chiaramente il personaggio, riempiendo tutte le lacune lasciate nell'universo cinematografico. Ho adorato il modo in cui hai ripreso la frase della canzone sull'essere pazienti e aspettare, è un concetto che associo moltissimo a Natasha, soprattutto in quel periodo della sua vita in cui inizia a rendersi conto di essere in trappola ma non sa ancora come sfuggirne, né se ne sia davvero in grado. Almeno finché non incontra James e inizia a togliere il velo che offusca la realtà, a scoprire ciò che sta sotto e a scoprirsi lei stessa. Credo di averti elogiata ripetute volte in merito a come tratti loro due e il loro rapporto, quindi reputo ridondante ripetermi, ma sappi che non dleudi mai in questo senso <3
Poi, da brava studentessa di lingue slave e storia russo-sovietica, non posso che apprezzare sempre tutti i riferimenti, anche minimi, alla doppiezza della Madre Patria e alla mole di segreti e nefandezze che ribolle appena sotto la patina del mitologico "radioso avvenire", quindi ti becchi un elogio speciale in tal senso <3

È sempre bello leggere dello stretto rapporto che ha con Clint, di fatto suo salvatore, e continuo a trovare un peccato che, nel film, nonostante ci siano dei momenti indubbiamente intensi tra loro, non vi sia stato alcun contatto per più di cinque anni, da parte di nessuno dei due nei confronti dell'altro. Credo che la reazione di rifiuto, chiusura e isolamento di Clint sia comprensibile (sebbene non giustificabile nel modo più assoluto vista la deriva omicida), ma mi sarei aspettata che Natasha tentasse almeno di trovarlo, anche come singola, invece di lasciarlo consumare dall'odio fino al momento del bisogno. Ma sto divagando, lo sai che i miei sentimenti verso Endgame sono ancora molto freschi :')

Molto incisiva è la parte della caduta dello SHIELD, che ovviamente mina ogni base solida che Natasha è riuscita a costruire in tutti questi anni, ma amerò sempre il momento in cui, a dispetto di tutto, si espone in prima linea per difendere quella che in fin dei conti è la sua famiglia in tutto e per tutto, in particolare Steve.
L'ambiguità della sua posizione in Civil War è più che apprezzata, assieme a tutti i suoi vari ripensamenti sulla questione degli Accordi; come sempre, un'incursione nei pensieri che le scorrono in testa è più che gradita, considerando che nel film, per chi è all'oscuro dei suoi trascorsi con James, sembra semplicemente cambiare bandiera da un momento all'altro rivoltandosi contro Tony. Che, a proposito, la sua menzione al funerale di Peggy mi ha devastata come solo tu sai fare, lo sai che quello è un mio punto debolissimo *sigh*

In luce di quello che è poi realmente accaduto e del suo sacrificio, oltre che dello scorcio che abbiamo avuto di lei all'inizio di Endgame, trovo perfetta la parte conclusiva, esternazione di un dolore molto più profondo di quanto sia possibile comprendere. 

Come tratti tu Natasha, nessuno, e io non posso che rinnovarti i miei complimenti per questo capitolo, oltre che per tutta la raccolta nel complesso. Non è facile trattare così tanti personaggi senza risultare scontati, e soprattutto senza storpiarli nel tentativo di comprenderli, ma tu ci sei riuscita più che bene e, inoltre, hai coronato il tutto con un'attenzione ai testi dell'album e alla parte puramente musicale che è semplicemente encomiabile.
Chapeau, mia cara, e adesso vedo di risalire pian piano la cronologia dei tuoi lavori, che ho tanto da recuperare :')
Un bacio e a presto,

-Light- <3

Recensore Master
23/09/19, ore 11:38

Carissima, eccomi qua <3
Ogni volta che tento un mega-recupero nel fine settimana mi ritrovo a farlo il lunedì mattina causa sovraccarico di impegni e, stavolta, tempeste che decidono di fulminare internet in modo estremament eironico, visto l'andazzo del capitolo... ma eccomi finalmente qua <3

Wanda, lo sai benissimo, è uno di quei personaggi che non mi va particolarmente a genio, sia di base che per come è stata trattata nell'MCU, quindi per forza di cose sono stata un po' di parte nella lettura, ma ti rassicuro subito dicendoti che è stata comunque molto gradevole e mi ha permesso di tentare almeno di comprenderla. Mi è piaciuto come tu abbia ricostruito la sua infanzia e la sua adolescenza senza dubbio traumatiche, prima in guerra e poi nelle grinfie dell'HYDRA, passando per la morte del fratello che, effettivamente, è stata causata da lei stessa (così come il disastro di Ultron sulla sua città natale... ok, Tony ha la sua sostanziosa parte di colpa, ma ho sempre l'impressione che chi lo ritiene unico responsabile abbia dimenticato in blocco i primi dieci minuti di film). Miei favoritismi a parte, trovo giusto che Wanda debba metabolizzare il suo ruolo in un evento così drammatico, ed è per questo che la sezione del suo recupero psicologico, lento e graduale, mi ha fatto empatizzare un po' di più con lei. La perdita di un fratello, per di più gemello, è quel tipo di trauma dal quale non necessariamente si riesce a guarire; ed è bello che i suoi compagni di squadra la aiutino quasi inconsapevolmente in questo recupero, semplicemente tramite la loro presenza e compagnia. Il riferimento al Piccolo Principe ha colpito con la precisione di un cecchino, ovviamente, soprattutto associato a Pietro.

Apro una piccola parentesi sulla canzone: a dir la verità, mai mi sarei aspettata di attribuirla a Wanda, per via della melodia allegra e spensierata e per le parole sì parzialmente riflessive, ma molto meno cupe del resto dell'album, però per come l'hai impostata tu funziona molto bene. Poi, non so se la logica è stata la stessa, ma la stessa espressione strawberry swing mi richiama anche un po' i poteri di Wanda che sprigionano volute rosse e spiraliformi, appunto "ondeggianti", quindi è anche molto evocativo.

L'incontro con Visione con sottofondo di tuoni e fulmini, stavolta espediente narrativo positivo, mi ha colpita per la sua originalità, così come tutto lo svolgersi e il crescere della loro relazione a dir poco insolita, se si considera la natura di Visione. Non mi dicono molto come coppia, lo ammetto, ma riconosco gli estremi per cui ha senso d'esistere, prima tra tutti la connessione tramite la Gemma, che per forza di cose li porta ad avvicinarsi.
Ho trovato estremamente umano e in linea col suo carattere il fatto che Wanda, nel momento di crisi scatenato da Thanos, pensi in primis alla salvezza di Visione, piuttosto che all'universo intero... decisione avallata da Steve che, come sappiamo, si rivelerà fatale, anche tentando di rimediare con il disperato atto di forza della distruzione della Gemma. Quella, assieme al faccia a faccia da bricidi con Thanos cinque anni dopo, è stata una delle pochissime scene in cui ho veramente rispettato Wanda come personaggio.
Il cerchio si chiude coerentemente con l'immagine del cielo a cui si rivolge Wanda, e direi che non avresti potuto darle dignità in modo migliore (né a farmela effettivamente piacere per il tempo di una storia <3)

Bravissima come sempre, non deludi mai <3
Un bacione e spero a prima di subito,

-Light-

P.S. Domanda: Wanda è davvero minorenne quando appare nell'MCU? Chiedo perché non lo so davvero, e diciamo che l'attrice non ha esattamente l'aspetto di un'adolescente, l'avrei stimata sui 20-22 anni in Age of Ultron (ma ormai ho capito che fare affidamento su una coerenza temporale nei film è vano).

Recensore Master
20/09/19, ore 13:55
Cap. 7:

Come promesso, carissima, continuo il recupero fuori tempo massimo <3
Violet Hill fa parte di quelle quattro-cinque canzoni che porto incise nel cuore sin dal primo ascolto, quelle che davvero ascolterei milioni di volte in loop e su cui ho proiettato i più svariati film mentali dei fandom più diversi e disparati. Quindi puoi immaginare quanto vi sia legata e quanto leggere il tuo scritto sia stata una pugnalata a tratti più dolce delle altre, a volte più tagliente, esattamente per questi motivi.
E proprio per questo sarà probabilmente un commento chilometrico :')

Inizi subito con una ripresa diretta della canzone, di quei tetti moscoviti violacei imbiancati di neve così russi e così familiari, una neve che nasconde le brutture del Paese Rosso in senso figurato e letterale. L'immagine di Natalia e James su quel tetto mi accompagna dalla tua 1956, quindi sono stata più che felice di ritrovarla qui, di fianco a dei versi che la descrivono perfettamente (anche musicalmente, la canzone trovo sia cucita addosso a James proprio per il ritmo militaresco della musica e l'andamento a tratti rabbioso, a volte rassegnato delle parole, inframezzato dagli appelli quasi disperati).
L'annichilimento mentale di James (e anche di Natasha) non riuscirà mai a non strapparmi un paio d'occhi lucidi. Immaginare che possa accadere qualcosa del genere, sebbene in un mondo fittizio, è straziante e rende ancor più emozionante il fatto che in qualche modo James sia riuscito a conservare un labile ricordo della sua ballerina, sopravvissuto agli anni, al ghiaccio e agli elettroshock. Da parte dei Russo/registi vari avrei voluto un focus più approfondito sul recupero dell'identità di James, ma per fortuna ci sei tu a tappare i buchi <3
L'associazione di Natasha-anima rossa fa molto, molto male, considerando tutto ciò che accade in seguito e la sua correlazione con la Gemma dell'Anima... sei crudele, sai? Però ti leggo anche per questo, quindi non dovrei lamentarmi.
Quella domanda lanciata nel nulla, senza risposta e che già mi strazia nella canzone diventa ancor più dolorosa in questa storia, in questo contesto. E in effetti è tutt'ora priva di risposta, possiamo solo sperare in qualche insight nel film di Vedova Nera... sto tenendo incrociate le dita.
Il fotogramma finale è un attentato perpetrato ai danni di ogni mio singolo organo, vorrei rendertelo noto, e la ripresa della sfumatura violetta che sembra tingere tutto il connubio tra canzone e testo è perfetto. Malinconico, spietato, intenso, come il colore stesso.

Questo è uno dei capitoli più incisivi, a parer mio, ma visto il soggetto non potevo certo dubitarne <3
Bravissima come sempre, grazie per avermi devastata anche stavolta, e ci sentiamo presto, spero

-Light- <3
 

Recensore Master
19/09/19, ore 00:55
Cap. 6:

Carissima <3
Allora. Qui a Roma si dice di chi ha scarsa memoria che "c'ha le tacche"... e mi sa che io ne ho parecchie :') N
on so davvero come ho fatto a dimenticarmi di questa raccolta, considerando che è tratta del mio album preferito (forse in assoluto) e quindi detentrice di un connubio irrinunciabile tra Marvel e Coldplay. 

Comunque, il dio dell'inganno non è sicuramente un personaggio di facile gestione, ma mi sembra che tu l'abbia affrontato più che bene e in modo molto interessante e coerente col canone, inclusi gli ultimi sviluppi (o meglio, retcon dell'ultimo minuto *sigh*). In primis, non avrei saputo scegliere canzone più adatta a lui, un re mancato a tutti gli effetti, persino detronizzato come quello della canzone in Thor: Ragnarok, quindi direi che ha fatto un'ottima scelta.
Ho apprezzato particolarmente i riferimenti al complesso e contorto legame con Odino (di certo nell'Olimpo letterale dei padri peggiori assieme a Thanos ed Ego, e Howard a quel punto può solo accompagnare), e anche il modo in cui Loki vede il fatto di mettere a ferro e fuoco la Terra, ovvero una semplice ripicca, quasi, un semplice tiro di dadi per svagarsi, del tutto coerente con la sua figura di dio degli scherzi, degli inganni e dei giochi.

In tutta sincerità, non credo che Loki abbia mai intrapreso un vero e proprio percorso di redenzione, né che abbia mai rinnegato o si sia mai pentito delle proprie azioni, sebbene parzialmente dettate dall'influenza della Gemma. È comunque un agente del caos, spietato, un dio che per i midgardiani prova nel peggio re dei casi un profondo disprezzo e nel migliore una compassata sufficienza, quindi mi riesce difficile immaginarlo sulla strada per diventare una persona diversa, ma ovviamente sono visioni personali e d'altronde non è che il MCU sia poi molto coerente di per sé sulla sua caratterizzazione.
A parte questo, trovo invece perfettamente credibile che perda la sua tempra di fronte a Thor, anche a livello mentale. Lui è forse l'unica persona a cui tenga effettivamente, l'unica per la quale potrebbe dimenticare, per un istante, di essere Loki, con tutto ciò che la cosa comporta, ed agire non per puro tornaconto personale.

Col senno di poi, la sua uscita di scena in Endgame è stata sicuramente sottotono, per quello che fondamentalmente è una mente machiavellica e arguta con più di un asso nella manica... si dava per scontato un ritorno in grande stile o la scoperta di qualche sotterfugio, ci hanno lasciato invece con l'escamotage del Tesseract, e amen. Ma di questo incolpo solo e unicamente i Russo.
La ripresa delle Norne e il finale sono perfetti; drammatici, dai toni alti, come si confà a un Principe quale è Loki.

Ti faccio i miei complimenti: come dicevo, Loki è un personaggio che a parer mio ha sofferto moltissimo dalla mala gestione della storyline di Thor, Asgard e dintorni, e mi è piaciuto come hai "scostato il sipario" sui suoi pensieri più intimi, cercando un senso alle sue azioni finali e portandolo alla luce con i richiami del caso (apprezzatissimi quelli ai miti norreni).

Comunque, mi sono ripromessa di recuperare tutti gli arretrati prima di passare al tuo nuovo progetto mastodontico, quindi aspettati di venire importunata, in questi giorni :') <3
Un bacione,

-Light-

Recensore Master
26/05/19, ore 13:21

Chi non muore si rivede, giusto? E infatti eccomi qui :')
Strange è un personaggio che mi ha sempre affascinata molto, pur conoscendolo poco dai fumetti, e ho letto con estremo interesse questo pezzo a lui dedicato. 
Appropriatissima la scelta della canzone, che con le sue melodie orientaleggianti si ricollega in modo coerente con il percorso mistico di Strange.
In ciò che hai scritto ho ritrovato tutto del personaggio, dalla sua estrema intelligenza alla sottile alterigia che lo caratterizza, sfoggiata da quel semplice "idioti in costume" che esplica il suo disinteresse per le faccende puramente umane. Anche il fatto di aver visto già da tempo uno dei futuri catastrofici in cui l'universo viene annientato ha aggiunto uno strato di tragicità in più al personaggio, che in qualche modo si è sempre trovato a portare il fardello più pesante (e lo dico soprattutto in luce di Endgame, perché se a sacrificarsi fisicamente sono altre persone, lui ha avuto il gravoso compito di permettere un genocidio "temporaneo" e di salvare una singola persona destinandola a morire più tardi... ci vogliono una lucidità e una freddezza d'animo inimmaginabili per fare qualcosa del genere, e Strange ha tutto il mio rispetto).
L'immagine delle stelle macchiate di sangue mi è piaciuta moltissimo, e dopo la descrizione dell'alleanza tra lui e Tony, mi è venuto naturale associarla alla visione che lui ha in Age of Ultron, rendendo il tutto molto d'effetto.
Leggere della bara contrapposta a una donna all'altare mi ha spezzato il cuore, riportandomi al tempo in cui molti di noi pensavano che Endgame si sarebbe concluso con un matrimonio agognato per più di dieci anni... e invece quella bara ha prevalso, e io, oltre a sentirmi tradita, ho pure gli occhi lucidi (e di questo è colpevole pure il bellissimo frammento finale).
Come sempre, complimenti per l'attinenza tra testo della canzone e testo scritto; questo abbinamento non era facile da adattare e mi ero chiesta come avresti fatto a far quadrare tutto... e non sono rimasta delusa :)
Ottimo lavoro, spero di passare presto dagli altri capitoli (e a risponderti!)
Un bacione,

-Light- <3

Recensore Master
15/05/19, ore 20:17
Cap. 4:

Facciamo una premessa: ma io quanto posso essere rimbambita? Ho preso appunti su tutti i capitoli di questa raccolta ripromettendomi di rielaborarli per le recensioni... e come volevasi dimostrare mi sono dimenticata di farlo *sigh*

Ma a parte i miei noti problemi di memoria... ormai sai molto bene che con Steve ho un rapporto conflittuale. Non lo amo, mi sta a malapena simpatico, ma diciamo che avendo scritto ormai molto di lui mi sono trovata a comprenderlo un po' meglio, e ancora di più tramite le tue parole.
Innanzitutto, un plauso per l'attribuzione di 42 proprio a lui: da grandissima fan di Douglas e della sua saga, non posso che apprezzare la scelta e ciò che la motiva, e il leitmotiv della domanda fondamentale è portato avanti in modo coerente per tutta la narrazione. Steve è davvero un punto interrogativo in mezzo agli altri Vendicatori: creato per un preciso scopo, si risveglia quando questo è stato raggiunto, rimanendo allo sbando e dotato di mezzi inadeguati ai nuovi tempi... insomma, l'ho trovata un'associazione molto calzante.
Molto bella l'introduzione con l'infanzia e la giovinezza di Steve: ricordavo che il padre non fosse esattamente uno stinco di santo, ma non fino a questo punto... abbiamo un altro pretendente in fila per il trofeo di "peggior padre", a cui partecipano praticamente tutti i padri Marvel (e Howard a questo punto è il meno peggio :'D).

Ovviamente ho amato il modo in cui hai gettato le basi per il rapporto tra Steve e Tony, fornendo una motivazione plausibile per il suo essere scostante nei suoi confronti in Avengers. È il figlio di un suo amico, è vero, ma rappresenta anche il legame col passato che preferirebbe troncare, e che continua comunque a vivere nella sua testa. Quel passaggio del suo esitare di fronte alla Tower, e del trovare rifugio prima nel disegno e poi in qualcosa di decisamente più fisico è meraviglioso, e avrei davvero voluto vedere un approfondimento su questo lato del personaggio di Steve, e sulle sue difficoltà a re-integrarsi nella società. È un processo che sta alla base di tutte le decisioni che prende in seguito, giuste o sbagliate che si vogliano considerare. Inoltre, ci si dimentica spesso che Steve è di fatto ancora un ventenne con una mentalità da inizio secolo, nonostante i settant'anni nel ghiaccio... e deve anche gestire un marcato disturbo post-traumatico (e ne ho apprezzato tantissimo la tua menzione).
Il coacervo di eventi ed emozioni che trovano sbocco in Siberia è descritto in modo quasi soffocante, e trasmette benissimo lo stress e la pressione a cui è stato sottoposto Steve in quel frangente... poi, sarò di parte, ma ho trovato giusto e appropriato che Steve riconosca di aver sbagliato e aver peccato di arroganza anche prima di andare fino in fondo con la sua missione di salvataggio, ponendo Bucky sopra a tutti gli altri.

L'ultimo paragrafo è stato straziante da leggere, come lo sarà sempre guardare Infinity War, pur sapendo cosa accadrà in seguito (o forse proprio per questo).
"Steve non aveva mai realizzato prima di quel momento quanto potesse essere terribile il suono del suo nome, soprattutto se proferito come una richiesta d’aiuto, con una leggera traccia di panico nella voce di suo fratello", qui ti riporto, come al solito, l'arma del delitto ai danni del mio cuore. E, come sempre, l'accostamento tra il testo, la musica e ciò che hai scritto è gestito in modo impeccabile, si vede cha l'hai studiato nel dettaglio.

Bravissima come sempre, vedo di ripassare presto di qui, ché odio lasciare le cose a metà :')
Un bacione,

-Light- <3

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