Recensioni per
Monster
di A_Liebert

Questa storia ha ottenuto 179 recensioni.
Positive : 179
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/05/21, ore 18:56

Oh, finalmente sono tornata!
Ho aspettato un po' per essere sicura che tutto fosse a posto, e ne è valsa la pena: questo capitolo mi ha tenuta incollata dall'inizio alla fine.
Era un po' prevedibile perché queste cose succedono in ogni film, anche la parte di Paolo lo era perché avevamo già assistito al siparietto con Miriam, MA la parte con Giovanni non è stata affatto scontata!
E immagino che ci sarà del tenero col ragazzo.
O forse sarà un amore non corrisposto? Dannazione, Daniele è proprio caduto male.
Una famiglia come la sua non accetterà mai la sua sessualità. Forse, forse la madre, che sono le più comprensive coi figli maschi, ma il padre... mah.
Inoltre questo delitto capita proprio in uno dei momenti peggiori per Daniele, ovvero quando capisce di essere diverso e combatte per ammetterlo a se stesso, già scosso "dall'accusa" della sua ex ragazza - di cui non rimembro il nome, perdonami.
Paolo invece? Ha soccorso Miriam. Questo già lo sapevamo, ma sono curiosa di capire quanto questo stravolgerà il loro rapporto.
Ho l'impressione che nascerà qualcosa anche tra loro due, ma non ne sono del tutto sicura, è solo una supposizione.
Certo è che in questo caso un cambio di registro così profondo avrebbe una motivazione. Ok, storie di odio che muta in amore si vedono spesso, ma a volte le basi del mutare sono molto fragili.
Qui c'è una motivazione bella e buona che sconvolgerebbe qualsiasi rapporto, MA, c'è un MA: quando Paolo è scattato all'inseguimento di Miriam non aveva alcuna idea di cosa fosse accaduto.
Quindi ciò che penso è che il suo "odio" in realtà tale non è.
Deve avere una storia interessante alle spalle che lo rende diverso da tutti gli altri del quartetto - ormai trio - e non vedo l'ora di capirci di più.
Ovviamente impazzisco di curiosità anche nel sapere chi è l'autore dell'omicidio di Marco, e per un attimo ho pensato a Carlo, semplicemente perché a volte le persone che rimangono nell'ombra sono i veri assassini.
Lo so, ragiono per cliché! Ma non si sa mai, eheh.
Invece ora hanno portato via Luca. Chissà cosa passerà nella sua testa? Sicuramente avrà paura e starà male, ma mi domando cosa ne verrà fuori.
Diciamo che a mio avviso sarà un capitolo diverso: Miriam e Daniele sono supportati nella narrazione dai legami col resto del gruppo, Luca no, e in più ha lanciato diverse minacce a Marco.
Che poi sarà stato DAVVERO Marco il tizio che l'ha violentato? Non credo che quella storia tu abbia deciso di lasciarla così, vero? *speranzosa*
Chissà come la prenderanno Miriam e la sua amica.
Soprattutto la sua amica! Mi balena in mente l'idea che possa rivoltarsi contro di lei. Vai a capire il perché!
A presto cara!

- A.

Recensore Master
13/02/21, ore 22:02

Ciao cara, finalmente sono riuscita a passare per lasciarti la mia recensione.
C'è molta carne al fuoco qui.
Innanzitutto non ho capito che cavolo ha in testa Lidia. Prima la tratta come un'amica e poi se ne esce così?! Per caso è invaghita di Marco?
Anche il comportamento di Sara è stato confusionario. Sembra abbia subito qualcosa di terribile e forse Marco si riferiva proprio a lei quando parlava di quell'incontro, chiamiamolo così.
Non è che mi dispiaccia molto la sua morte, sono sincera. Hai costruito un buon personaggio, tanto basta a farsi odiare. Il fatto che trasmetta delle emozioni è buono, ma se da una parte la sua morte mi vada bene dall'altra mi ha lasciato tante domande in testa.
So già che mi darai tutte le risposte andando avanti con la storia, ma lasciati dire che i comportamenti di tutti sono stati poco comprensibili a primo acchitto, esclusa Miriam ovviamente.
Ma è questo il bello, ciò che appassiona della tua storia. Il fatto di saper mettere tanta carne al fuoco nonché creare curiosità e tensione, tanto che la storia rimane in testa e la voglia di andare avanti e di sapere cos'accade, come si risolvono i nodi.
Per esempio sappiamo che Marco era un essere odioso e mi da l'idea di essere stato un personaggio scomodo, di quelli che si sentono onnipotenti e si fanno molti nemici.
Ora potrei pensare che sia Luca il colpevole, ma mi sembra la soluzione più ovvia, e solitamente la risposta scontata è quella sbagliata, giusto?
Certo, è davvero un peccato vedere che Miriam soffre di questa poca autostima, ma spero che quest'avventura possa farla uscire come una donna nuova, più sicura di sé.
Ci vediamo al prossimo capitolo!

- A.

Recensore Master
31/01/21, ore 12:31
Cap. 3:

Buongiorno cara, scusami se passo stamane ma ieri sera si è scatenata una tempesta di vento ed ho staccato tutte le spine per precauzione.
Non recensisco mai dal telefono perché faccio molti errori e mi mette l'ansia.
La figura di questo Luca mi ha dato da pensare, ma in maniera positiva.
Innanzitutto mi piace la tua lentezza: hai introdotto diversi personaggi ma li hai analizzati tutti molto bene, ci hai fatto entrare nelle loro vite.
Inizialmente non capivo dove volessi andare a parare, ma questa analisi della loro quotidianità è molto importante ai fini del racconto, bella perché ci permetti di empatizzare. Per esempio, Marco e Carlo sono due a cui piace fare tanto sesso con chiunque, ma hanno comunque una visione diversa sulla questione.
Questo modo di sfaccettare la stessa cosa dà una profondità maggiore ai personaggi, li rendi quasi tridimensionali.
Non sappiamo perché Paolo invece sia così rabbioso. Davvero è solo razzismo nei confronti di Miriam?
A mio parere no, e ti spiego perché: le foto di gruppo su Instagram raccontano di un Paolo "musone". Fosse stata solo la presenza della ragazza, almeno lì avrebbe sorriso.
Ho pensato che avrebbe potuto essere anche lui gay, ergo geloso di Marco, ma c'è ancora tanto da leggere - e non vedo l'ora di farlo - quindi può essere tutto il contrario di tutto.
Luca è un personaggio molto simpatico, il classico nerd ma meno stereotipato di come ce lo presentano le serie tv americane, il che mi piace.
Inizialmente ho pensato fosse lui la vittima predestinata dell'omicidio, invece credo proprio sia Marco. Non so, per ora ho questo sentore, anche se sicuramente avrò detto una scemenza, ma sai, tutto mi fa pensare a lui, soprattutto i tratti della sua personalità: molesto a tratti stalker, bugiardo, un po' narcisista ed egocentrico, forse ha addirittura violentato Luca, quindi pure pervertito... Non lo so.
Poi può anche essere che lo stupratore non sia lui.
Mi piace davvero molto come tu abbia approfondito i personaggi.
Domanda: ma il Giovanni conoscente di Luca è QUEL Giovanni? Perché potrebbe anche essere lui la vittima.
Il contesto in cui si muovono a mio parere è particolare: premetto che non ho mai frequentato un dormitorio, all'università sono andata un annetto sì e no, però mi ricorda tantissimo i campus americani, soprattutto quando Giovanni dice che è "un labirinto".
Mi ha fatto strano in un'ambientazione come questa vedere dei nomi italiani. Ci sta perché è solo la MIA idea quella che sia un campus d'oltreoceano, e a mio parere rendi tutto più semplice.
A volte leggo nomi che sono veri e propri voli pindarici, magari anche ambientati in Italia, quindi non mi dispiace affatto la tua scelta.
Sono molto felice di aver finalmente ripreso la lettura di questa storia!
Ah, quasi dimenticavo.
Le sensazioni di Luca quando si rende conto di aver subìto uno stupro.
A mio modesto parere sono state descritte benissimo. Gli hai dedicato un'intero capito e non è facile descrivere così a fondo delle sensazioni del genere, quindi sei stata davvero molto brava e capisco perché questa storia abbia vinto dei premi.
La tua idea di fargli tornare la memoria a sprazzi è geniale e la sua ribellione condita con la voglia di vendetta è comprensibile.
Anche il suo chiudersi a guscio è molto, molto realistico. Non avevo mai letto di stupri subiti da uomini, ho solo scritto un paio di righe a riguardo, ma credo fermamente che per l'uomo sia ancora più umiliante che per una donna.
Questo perché un uomo, specialmente italiano, ha a rischio anche la sua virilità intesa come mascolinità. Potrebbe darsi ancor più colpe perché non è riuscito a difendersi, senza contare quanto è spietato il pensiero di molti uomini verso altri uomini gay passivi. Vengono ancora relegati a femminucce da molti.
Spero di spiegarmi bene, per farla breve per Luca potrebbe significare un "perdere la faccia" con se stesso, il senso di colpa si amplifica e per questo secondo me lo stupro per un uomo potrebbe essere anche peggiore a livello di sensazioni per la vittima.
Ad una donna difficilmente viene insegnato di doversi difendere da sola, all'uomo sì.
Se non si fosse capito, mi è piaciuto tutto della tua storia fin qui.
Ti saluto e a presto!

- A.

Recensore Junior
18/01/21, ore 13:07

Ciao! Mi accingo nell'impresa titanica di scrivere i miei pareri su questa storia, auguri a me sigh. Però, visto che da poco ho finito di leggere voglio lasciare a caldo le mie impressioni sulle vicende, sul caso, i personaggi e tutta quella roba lì che si chiama recensione 😂 Innanzitutto dico che prima di arrivare alla fine tirerò le cuoia io per prima, perché sul serio mi sento di perdere un anno di vita per ogni capitolo che leggo. Non so come l'hai partorita ma Monster è proprio un demone che ti logora dentro lentamente, però appunto per questo sento di dovermi complimentare con te per essere riuscita a trattare tematiche così pesanti mantenendo uno stile di scrittura concreto e realistico. All'inizio, a essere sincera, non mi stava prendendo, sembrava la solita storia di una ragazza come mille alle prese con la vita universitaria con tanto di cliché di ragazzo che le fa il filo e coinquilina figa. Un classico americano insomma, però ho voluto proseguire, perché il genere era thriller e mi son detta che forse questa era solo una facciata iniziale e infatti è stato così. Sei stata brava a intrecciare le vite di questi tre protagonisti e far vedere la loro maturazione, soprattutto Mariama, che sinceramente ho imparato ad apprezzare molto. Nonostante a me non piacciano molto le "eterate", motivo per cui non bazzico sul genere het, qui le coppie si relazionano in maniera interessante e progressiva, in base all'andazzo della storia e diamine quanto lo sapevo che Daniele fosse gay! Il mio radar funziona sempre (tra l'altro mi piace molto come personaggio). Ci ho un po' sperato anche per Mariama, ma alla fine mi piace molto il suo rapporto con Paolo, sono una delle mie coppie preferite ad ora. Luca mi piace molto come personaggio e sebbene il rapporto che sta costruendo con Lidia sia interessante non mi sento di preferirlo, lei in particolare non mi piace troppo, nonostante la sua evoluzione. Un parere forse anche estetico, preferisco la bellezza di Luca perché dai, lo stile goth/gothic-rock è la mia vita, poi apprezzo molto quella semplice sportiva di Mariama e Paolo, ma pure quelle di Daniele e Giovanni. Tornando a Luca ora mi devi spiegare, perché davvero voglio sapere cosa ti ha spinto, a fare quel prologo che alla fine si è rivelato un plot twist assurdo rispetto alla prima impressione e questo mi ha turbata un po'. Forse era proprio questo il tuo obiettivo. Comunque Nicola, devo essere sincera, è fin'ora il personaggio che più mi ha segnata. Cioè, nonostante quello che ha fatto io davvero non posso non sentirmi legata a lui e, onestamente, ho sperato fino all'ultimo che si fosse salvato, anche se sapevo che non lo avresti fatto, infatti nel capitolo di dopo la notizia della sua morte è stata la dolorosa conferma. Nonostante assomigli al fratello con la messa in atto di scelleratezze Marco non mi piace, non mi è mai piaciuto, lui invece si. Evidentemente sono affezionata ai personaggi soli e malinconici e volevo sperare che Luca lo avrebbe aiutato, ma a quanto pare quello che avevi in mente era diverso. Quindi niente, pain pain pain per Nicola, non lo digerirò mai il suo triste epilogo. Luca mi fa tenerezza per come è devastato, poi mi ha molto colpita il concetto di "mostro nella testa" che Nicola gli ha trasmesso e che lui stesso ora ha assimilato. Passando al caso, devo dire che ho una grande confusione in testa. Cioè, io ho sempre sospettato di Nicola e continuo a pensare che forse lui è implicato nella morte del fratello, però non ne sono del tutto sicura. Altri candidati non ne ho sinceramente, davvero non mi viene in mente nessuno ora come ora o_O cioè il movente lo aveva Sara, che tra l'altro avevo capito fin da subito che era stata stuprata e infatti non capisco come è possibile che Mariama non ci sia arrivata, ma devo dire che in quel periodo Mariama la vedevo abbastanza rincoglionita 😅 cioè ha fatto tutto quello che io non avrei fatto, quando era palese che Marco avesse cattive intenzioni e stessa cosa per Lidia. Una persona come lei tanto accorta, bah, ha avuto un momento di black out del cervello 😂 dicevo, all'inizio pensavo a Sara ma sarebbe stato così ovvio che l'ho scartata a priori. Quello che mi ha veramente sorpresa è stato scoprire che era Marco il responsabile della morte/stupro di Vittoria, ok forse ci potevo arrivare ma evidentemente non ho collegato 😅 Carlo un po' mi fa sospettare ma boh, ci sono pochi elementi su di lui quindi non saprei, la droga dello stupro anche se stava in camera di Marco ovviamente è del fratello, che è anche uno dei motivi che mi ha portato a pensare che lui bazzicasse spesso in quella stanza e che quindi, poteva essere un sospettato per la morte di Marco. In conclusione non lo so. Come ho detto sono confusa, motivo per cui non vedo l'ora di capirci qualcosa in più. Sai, un'ultima ipotesi è il fratello di Daniele e mi è venuta quando Lidia ha avuto quell'illuminazione. So che non appare quasi mai e non so che movente potrebbe avere, però boh, il fatto che lo abbia pensato Lidia mi ha fatto collegare che potesse c'entrare con la famiglia del suo ex. Vabbé, concludo queste ipotesi sconclusionate e attenderò il prossimo aggiornamento, bye!
(Recensione modificata il 18/01/2021 - 01:20 pm)

Nuovo recensore
06/01/21, ore 17:20

L'ho atteso tanto, la tua storia mi ha davvero preso! 😊 Pensieri molto diretti stavolta, più degli altri capitoli. Il più bello resta quello in cui Nicola muore: hai smontato il personaggio pezzo per pezzo, analizzato fino in fondo suo dramma in maniera molto semplice e decretato la fine di un individuo che non si sarebbe mai potuto salvare, giacché non ha mai creduto nella sua redenzione.
Tornando al nuovo capitolo: Miriam diventa pagina dopo pagina sempre più forte e risoluta. Sono curiosa di vedere come affronterà il professore e in che modo rivelerà a Paolo ciò che ha intuito su Marco. Finalmente hai dato un volto al trauma che ha scosso la vita di Paolo, e al motivo per cui il ragazzo era preso da una collera cieca e senza limiti nei primi capitoli... Mi piace tanto il modo in cui gli hai dato tridimensionalità. Ho il sospetto che Lidia e Giovanni c'entrino abbastanza con la morte di Marco e aspetto con trepidazione il seguito, per scoprire se è vero ❤️

Recensore Junior
01/01/21, ore 18:36

Questo capitolo si è fatto attendere, ma ne è valsa la pena: è davvero bellissimo, intenso e pieno di dolore, allo stesso tempo ha in sé tanta tenerezza. (non preoccuparti per i tempi di aggiornamento, gli impegni di studio non possono certo essere trascurati!)
Miriam si riconferma un gran personaggio, mi piace tanto con la sua forza e le sue fragilità, e in questo capitolo, dove prende coscienza dei sentimenti che sta sviluppando per Paolo, l'hai ritratta in una veste (non è proprio il termine giusto, ma passamelo) "inedita". Il modo in cui lo guarda, in cui riflette su di lui, in cui lo comprende e gli offre sostegno, ma anche il modo in cui vorrebbe proteggerlo dalla verità... e il modo in cui ha imparato davvero a fidarsi di lui: è davvero dolce, toccante, mi ispira affetto per questi due, che la vita ha già messo a così dura prova. E c'è così tanta intimità nel vederli fianco a fianco su quel letto, a guardare film su netflix, o a riposare stretti l'uno all'altra: adoro queste cose! Mi sanno di vera vicinanza, di fiducia incondizionata; considerati poi gli esordi spigolosi della loro conoscenza, emozionano ancora di più. Ah, giuro che sapessi disegnare, te li avrei ritratti in qualche scena di questo capitolo, ma le mie capacità si avvicinano a quelli di un bambino di cinque anni particolarmente impedito, quindi dovrai accontentarti del pensiero ^^ (PS: per non parlare dei batticuori di Miriam quando si sfiorano, che meraviglia questa parte dell'innamoramento!)
Anche se il capitolo è tutto dal pov di Miriam, risaltano alla grande anche le emozioni di Paolo, e conoscendo ora come sono andate le cose con sua sorella, sono ancora più chiari i suoi atteggiamenti e l'aggressività che sembra così stonata in un ragazzo che per altri versi è capace di tanta dolcezza e attenzione: non solo il dolore e l'ingiustizia della perdita, ma c'è anche il senso di colpa a roderlo.
Ha ragione Miriam, è illogico che lo provi, le cose brutte possono capitare in qualunque momento, e non è possibile proteggere le persone care in ogni istante. In questo caso, poi, se Marco si era messo in testa di aggredire Vittoria, se non in quella, lo avrebbe fatto in un'altra occasione, appena lei fosse stata sola. Però è anche normale che logica e ragionamento non facciano presa su Paolo, non quando è ancora tanto sconvolto; ci vorrà del tempo prima che lo accetti... tempo, l'amore delle persone che gli vogliono bene, e l'aiuto di un professionista. Povero ragazzo, se poi penso che a causargli tanto dolore è stata una persona di cui ha pure pianto la morte! Sono davvero curiosissima di scoprire quale sarà la sua reazione, non solo all'identità dell'assassino, ma anche a come, e da chi, la sua colpevolezza è stata coperta.
E a proposito, chapeau!, perché ci avevi già rivelato il nome della sorella di Paolo, ma mai l'avevo ricollegata alla frase pronunciata da Marco la sera dell'omicidio... e già i miei sospetti sulla sua colpevolezza li avevo, ma davvero, proprio non avevo fatto il collegamento, anche se ricordavo la frase incriminata. Vittoria!!
Mi spiace che Miriam non sia riuscita a essere d'aiuto a Sara, ma come si può aiutare qualcuno che rifiuta aggressivamente qualsiasi mano tesa? Eppure a Sara farebbe bene sfogarsi con Miriam, che ha quasi passato la stessa esperienza, che ha rischiato di essere vittima di Marco, e poi ha incontrato un altro bastardo sulla sua strada.
Invece sono un po' delusa dal padre di Paolo, che ha deciso di mollare il caso. Posso capire la sua preoccupazione per il figlio, posso capire la difficoltà del caso, ma ha anche avuto una figlia ammazzata da uno stupratore, e lo avrei immaginato disposto a rischiare, pur di punirne uno. Chissà se Paolo si arrabbierà per questa sua ritirata, aveva pure detto a Miriam che il padre ci teneva a far punire gli stupratori! Ora non so cosa di preciso abbia intenzione di fare Miriam, a parte mettere in pratica le lezioni apprese in palestra... se ha intenzione di mischiargli le ossa e trasformargli la faccia in un quadro di Picasso ha tutto il mio appoggio, basta che non la scoprano e non le capiti nulla di male.
Riguardo la domanda che si pone Miriam a un certo punto: “Paolo... ti senti in colpa per come mi hai trattata? Per questo sei così gentile? Oppure... rivedi in me quella persona che hai perso?”, penso che queste due cose siano in parte vere, ma più che altro all'inizio della loro relazione. Ora credo che Paolo la veda e la apprezzi per lei stessa. Magari si sente ancora un po' in colpa per averla trattata male, e il suo istinto di protezione è molto influenzato dall'esperienza passata, ma lui le sta, e la vuole, vicino per la persona che è, non come sostituta di qualcun altro... il modo in cui si è aperto con lei, in cui ha mostrato il proprio dolore, la propria fragilità, mi fa pensare questo. Beh, almeno questa è la mia sensazione, pero di aver compreso bene il personaggio!
Splendido capitolo, complimenti come sempre! Non vedo l'ora di leggere il prossimo, che immagino sarò dal POV di Daniele.
A presto, e buon anno ^_^

Recensore Master
28/12/20, ore 15:25

Ciao Anna,
è un piacere ritornare sulla tua storia.
Il caso Marco comincia finalmente a prendere forma. In questo capitolo fanno da padrone i diversi stati d'animo che si susseguono in Daniele. Diciamo che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Poverino, credeva che il suo amico fosse in ritardo, finché non ha trovato quella strana macchia rosso sangue che usciva dalla sua porta della stanza di quest'ultimo. Mi è sembrato di capire che Marco sia stato accoltellato diverse volte, praticamente è morto dissanguato, oltre che per le mortali ferite. La reazione di Carlo è molto comprensibile, non riesce a credere ai suoi occhi, si rifiuta di credere che il suo amico sia morto in quel modo, anche se la scena non lascia alcun dubbio.
Grazie alla tua abilità nello scrivere è stato facile capire ed immedesimarsi nello stato d'animo di Daniele. Il suo essere sconvolto è descritto in una maniera perfetta e coinvolgente e ci si può anche facilmente immettersi nei suoi panni. Mi è piaciuto anche il senso di straniamento che hai voluto fargli vivere a causa del forte trauma emotivo che ha vissuto. Probabilmente una sorta di protezione che il suo cervello ha messo in atto per proteggerlo? Oppure il legame che lo univa a Marco non era così forte come lo si vedeva dall'esterno? La descrizione caratteriale che da dell'amico la dice lunga su cosa pensi veramente...
L'intermezzo con Giovanni ha messo in luce altre cose; Daniele sta finalmente comprendendo la sua vera natura, riuscirà a sbloccarsi definitivamente ad affrontare la sua famiglia che mi sembra tutt'altro che unita e solidale nei suoi confronti?
A proposito di famiglie, nonostante una morte tragica, i genitori di Daniele e Carlo si sono messi subito in opera per costruire un solido muro difensivo, ci riusciranno o qualcosa di inaspettato li sorprenderà?
Verso la fine scopriamo che Paolo è finito in ospedale e sorge subito una domanda: come ci è finito lì? Nel precedente capitolo sembrava padrone della situazione...strano, molto strano.
E poi ci sono ancora Luca e Miriam, il primo è stato portato via dagli agenti, mentre la seconda molto presto si troverà a rispondere alla polizia, o almeno credo, visto che Daniele l'ha vista uscire dalla scena...
Questa storia mi prende sempre più; non mi dilungo sullo stile, sulla forma e sulla correttezza del tuo scritto, in quanto il tutto è impeccabile.
Ci vediamo molto presto.
Mask.

Recensore Junior
24/12/20, ore 20:03

Mi dispiace davvero tantissimo per Miriam a vedere come sta male dopo tutto quello che è le è capitato... E adesso si ha anche la conferma di quello che avevo immaginato essere successo a Sara. La scena con Miriam e Paolo al mare è davvero molto intensa, mi è piaciuta un sacco! In generale, il personaggio di Paolo mi piace tantissimo, si è visto cambiare nel corso dei capitoli ed è molto umano! Una cosa in generale che mi piace di questa storia è che i personaggi non sono solo buoni e cattivi, è anche quelli che rientrano a pieno nella seconda categoria (come Marco e suo fratello) hanno comunque delle motivazioni che li spingono ad agire in un determinato modo, e anche se questo non li giustifica, li rende realistici e veri. La questione su Vittoria mi ha sconvolta! Questa proprio non me l'aspettavo, non oso immaginare il peso che deve portarsi Miriam addosso, vedremo ora che parlerà con Daniele cosa ne uscirà fuori! Il rapporto tra Miriam e Paolo sempre più bello, mi piace come si stanno evolvendo le cose tra loro, in maniera del tutto sponantea e naturale. Bellissimo capitolo, non vedo l'ora di leggere il prossimo ❤️

Nuovo recensore
30/11/20, ore 01:18

Ciao!
Non potevo mancare la recensione a questo capitolo, anche se è passato più di un mese da quando è uscito… (anzi due)
Il punto importante è che non so da dove iniziare, perché, come al solito ho troppe cose da dire…
Meglio se comincio con il capitolo e poi con tutte le infinite teorie che ogni volta mi fai tirare fuori, però come ti avevo già detto, con questa parte mi hai dato il tassello che mi mancava…
Diciamo che dopo Daniele e Giovanni (la coppia perfetta assoluta, tanto già sai cosa penso), Luca e Lidia sono i più carini, cucciolottosi e coccolosi della storia (ci sarebbero anche Miriam e Paolo, ma per ora li lasciamo da parte per il loro glorioso ritorno).
Qui Luca mostra tutta la sua fragilità in questa storia, ma anche della vera forza interiore che ha e che, in parte, riesce a tirare fuori, soprattutto dopo la confessione dello stupro.
La vera Lidia sta venendo sempre più fuori e mi piace sempre di più. La verità è che la adoro (mai quanto Daniele, lui rimarrà il mio best pg assoluto).
C'è una scena che mi ha sciolto il cuore… Quando Luca va a "recuperare" Lidia alla festa e la riporta a casa e poi restano insieme… Spargevo cuorini ovunque in quel momento. Dopo un po' meno, ma ok…
L'incontro con Segun Keshi lo hai reso veramente in modo magistrale. Per non parlare del l'inseguimento… Porca paletta, ho avuto l'ansia anche io mentre lo leggevo, tutte le volte, tipo quattro se non cinque, dopo la terza ho smesso di contare…
Tutti i capitoli sono un tripudio di emozioni e sentimenti di ogni genere e ti fanno stare con l'adrenalina a mille, per un'infinità di motivi diversi, ma questo li batte tutti, finora, poi si vedrà.
La parte in cui finalmente Luca accetta di essere stato vittima di uno stupro è stata "meravigliosa", le virgolette servono a fa capire che non sono una sadica psicopatica, ma che hai reso il momento così intenso e forte, ma anche tenero per le reazioni che hanno sia lui che Lidia. Finalmente riesce a trovare un minimo di pace questo povero ragazzo… Sorvolando sul resto del capitolo che manca poco mi viene un infarto… Però, ripeto, è bellissimo!
Ora passiamo alle cose più noiose… Visto le letture multiple, stavolta qualche "errore" l'ho notato, ti metto direttamente le frasi così riesci anche a ritrovare meglio i pezzi a cui mi riferisco:
"Per nulla sorprendentemente, fu guardato molto male da un omone che sorvegliava l'ingresso." Questa frase suona un po' male… Per nulla sorprendentemente è proprio brutto… "Per nulla sorprendente, fu il modo prepotente in cui lo guardò l'ormone che sorvegliava l'ingresso"? È un esempio, poi mettilo come preferisci tu, ovviamente.
"Non era mai stato a quel tipo di feste, se si escludeva una molto disagevole festa di fine anno in terza liceo, conclusasi con lo stare seduto a tavolo per fin troppe ore mentre i suoi compagni di classe ci davano dentro in pista." qui eviterei di ripetere festa, tanto lo hai detto poco prima, renderebbe la frase più scorrevole.
"Non c'era nessuno in vista, quindi suppose che non fosse quello normale orario di visita." Ora qui non c'è un vero e proprio errore, però mi suonava un po' strano quindi te lo metto uguale poi vedi tu, "non fosse quello IL normale orario di visita".
"L'uomo che li aveva accompagnati fin lì non aveva l'aria molto contenta e li praticamente cacciò fuori, intimando a Lidia di non provare mai più a tornare, poi sparì rapido dalla loro vista." qui il "praticamente" lo metterei prima di lì o dopo cacciò, poi scegli tu.
Dopo queste cose, puoi anche mandarmi a quel paese, capirò perfettamente.
E adesso passiamo alla parte più interessante di tutte… Peccato che tu non possa vedere il mio sorriso alla joker mentre scrivo questa parte…
C'era una cosa che non mi tornava nel capitolo precedente, però devo ammettere che sei stata molto brava ad ingannare il lettore con "l'aringa rossa".
Se l'assassino fosse stato lo stesso, ciò poteva significare solo una cosa, che Nicola, oltre ad aver ucciso il fratello, doveva aver ucciso anche Vittoria Esposito, ma c'era un passaggio che proprio mi suonava male… Mancava il movente, non riuscivo proprio a capire quale fosse, poi ho capito! Il vero assassino di Vittoria può essere solo… Marco De Prisco… E ti dirò di più, tra le sue vittime c'è Sara, la compagna di stanza di Miriam e se non fosse che il ragazzo è stato ucciso, anche quest'ultima avrebbe fatto la stessa fine… La frase di Lidia è stata la risposta alla domanda fondamentale: Perché Nicola avrebbe dovuto uccidere Vittoria? Non ha un movente… Per forza… Non era lui l'assassino. Marco è il classico stupratore seriale da manuale… Chissà… Magari sarebbe stato anche un perfetto serial killer, se non fosse morto. Per fortuna non lo sapremo mai.
C'è solo una cosa che non capisco… Ma Quanto sarà coglione Paolo? Gli si vuole bene lo stesso, però dai… Ma come diavolo ha fatto a non rendersi conto che il suo compagno di stanza, nonché amico d'infanzia, fosse un mostro? Poi mi sorge un'altra domanda… E se avesse avuto un complice? Non dico per l'omicidio di Vittoria, ma per gli altri stupri? (Sì, sto dando per scontato che abbia fatto diverse vittime, non uccise, ma sempre tali sono). Qui torna in gioco un altro personaggio, che secondo me sta troppo in disparte e la cosa non mi quadra per niente. Sto parlando di Carlo. Lui proprio non mi torna… Guarda caso è stato lui a far avere l'ecstasy a Marco, non credo sia solo un caso… Magari sbaglio, anzi sicuro, però non ci posso fare niente…
Ora vorrei solo capire chi è che stava seguendo Luca, perché, siamo realisti, la Panda stava seguendo lui, Lidia è finita semplicemente nel mezzo…
Per ora mi fermo qui, aspettando con ansia e trepidazione il capitolo 14…
Comunque non sminuirti, questa storia è veramente un capolavoro!
A presto!
Isil/Andy/Andromaca/chiamamicomevuoi

Recensore Master
21/11/20, ore 17:07

Ciao, eccomi qui ^^
Questo capitolo ha completamente ribaltato tutto e ammetto che sono molto sorpresa, tanto che d'ora in avanti potrei seriamente fare teorie ancora più assurde, help.
Innanzitutto, ho trovato assai interessante il fatto che la questione sia estesa a un numero ben maggiore di persone e non solo, credo, soprattutto, a “tipi” di persone che non pensavo c'entrassero in tutto ciò – uomini che hanno fatto una carriera, gente importante e che svolge lavori facoltosi.
Infatti all'inizio credevo che i personaggi della storia fossero stati ormai tutti introdotti e che quindi fosse, per la maggiore, “confinata” a ragazzi che hanno da poco iniziato a frequentare l'Università. Questa svolta non ha fatto altro che accrescere la mia curiosità e mi sta piacendo sempre più il modo in cui la stai gestendo.
Anche in questo caso ho apprezzato molto il POV di Luca, il quale si ritrova incastrato in un ginepraio molto più grande di lui; già deve essere stato sconfortante non poter confessare alla polizia della violenza sessuale che ha subito, sia perché (purtroppo) non si parla mai di stupro al maschile quando invece è una realtà che fa parte del nostro mondo quotidianamente e poi perché questo avrebbe dato un movente più che valido alla polizia per rinchiuderlo. E come se ciò non bastasse, scopriamo che Marco e Nicola sono (erano) gemelli e che tra i due, purtroppo per Luca, quello assassinato è Marco. Il fatto che Nicola sia molto convinto di ciò che dice, ovvero che Luca si ritrova in una situazione più grande di lui e che la polizia sta cercando di incastrarlo, è un tassello importante perché in fin dei conti Marco era suo fratello e anche se Nicola non frequentava il suo gruppo, conosce sicuramente Daniele e gli altri. Daniele in particolare, mi sa. E forse Nicola già sospettava tutto ciò, ma gli servivano conferme, delle prove. E chi meglio di Luca può aiutarlo a trovarle?
Luca che tutto avrebbe voluto fare tranne che aiutare la stessa persona che lo ha violentato. È stato straziante leggere dell'approccio che Nicola ha avuto nei suoi confronti, perché gli si è posto in un modo talmente naturale che sembrava quasi che per lui non fosse mai accaduto nulla. Trovo realistico il fatto che si sia comportato così, così come il fatto che la questione della violenza sessuale non sia stata discussa. Anche se fa un male cane, perché Luca al suo fianco si vede e si percepisce che sta proprio uno schifo, emotivamente parlando.
Molto interessante il fatto che Nicola non abbia consegnato il computer alla polizia perché altrimenti una persona a lui cara sarebbe finita nei guai. E mi domando chi possa essere, perché non credo sia tanto scontata la risposta.
E così Luca riesce ad hackerare il computer e scopre l'esistenza di questo Segun Keshi, questo uomo che che è stato esposto a gogna mediatica per ciò che ha commesso, o meglio, per ciò che la società crede che abbia commesso. Qui la situazione è alquanto spinosa: oltre a ricondurre tutto ciò al padre di Daniele, mi domando cosa abbia dovuto fare Segun Keshi con il caso della ragazza, se l'abbia veramente uccisa lui per volere del suo mandante o se si sia “solo” (fra tremila virgolette) addossato la colpa dell'omicidio per aiutare la sua famiglia. Inoltre, non è mai stato citato il nome della ragazza, ma se ha un collegamento con l'omicidio di Marco, sono sicura che verrà svelato più avanti.
E dopo ore trascorse a cercare e rielaborare ipotesi e teorie, ecco che Luca decide di pedinare Daniele. È vero che non è la migliore delle cose da fare e che rischia tantissimo, ma in questo caso si tratta di assoluta necessità e mi sento di parteggiare per Luca. Arrivata a questo punto, chissà cosa accadrà quando scoprirà l'ubicazione di Daniele e chissà come andrà avanti la storia in generale, sono stra curiosa.
Ovviamente non vedo l'ora di proseguire, anche perché questo capitolo segna una vera e propria svolta all'interno della trama.
Complimenti e alla prossima!

»Amethyst«

Recensore Master
17/11/20, ore 19:21

Ciao, cara! ♥
Allora, questo capitolo è stato ricco di avvenimenti e informazioni, il pezzo incentrato su Luca ci ha permesso di avere degli indizi significativi. Inoltre mi sta piacendo la sua caratterizzazione, forse è una delle mie preferite, anche se questa preferenza potrebbe cambiare con poco visto che anche gli altri personaggi sono ben delineati. 
Quando Luca viene arrestato è chiaro di come lui sia abbastanza nella merda, visto che ci sono testimoni che lo hanno visto minacciare Marco, scambiandolo per Nicola. Oltre a ciò hai portato un argomento molto delicato e anche poco affrontato, ovvero quello della violenza sugli uomini. La caratterizzazione di Luca m'interessa anche per questo motivo, per vedere come lui affronta un evento così traumatico, e qualsiasi cosa lui faccia non credo che nessuno debba puntargli il dito contro, le reazioni delle persone sono imprevedibili a volte. 
Quando la teoria del gemello viene confermata ammetto che non sono rimasta stupita più di tanto, anche perché quest'eventualità era già accennata nei capitoli precedenti, quando Luca picchia Marco chiamandolo con un altro nome. 
Una delle cose che mi ha spaventato di più della tua storia è la presenza di tanti personaggi già nei primi capitoli, all'inizio mi sentivo un po' confusa anche perché poi la trama è abbastanza complessa, ma andando avanti è ovvio che il quadro generale sta diventando sempre più chiaro. 
La prima cosa che ho pensato appena Nicola si è palesato e ha detto a Luca di volerlo aiutare è che è troppo sospetto, io non mi sarei fidata di lui. Attraverso questa collaborazione comunque Luca viene a scoprire un dettaglio importante, ovvero dell'omicidio di una ragazza nel 2016 collegato quasi sicuramente con quello di Marco. C'è di mezzo anche un uomo che è stato pagato e accusato di quest'omicidio, se ho capito bene, si scopre che di mezzo c'è anche il padre di Daniele e qui aumentano altri miei dubbi, che al momento non voglio palesare perché delle certezze o prove schiaccianti ancora non ci sono. Luca comunque sospetta di Daniele, lo stalkera e rischia pure di andare ancora di più nei guai in questo modo, ma mi piace la sua volontà di scoprire la verità; è uno di quei personaggi che storie di questo genere hanno bisogno. La mia recensione è positiva, la tua storia mi sta piacendo e inoltre apprezzo anche come affronti diverse tematiche, alla prossima!

Shakana

Recensore Veterano
16/11/20, ore 21:44

Aha! Non ha una lavatrice Giovanni?!
Però anch'io ogni tanto porto i vestiti in lavanderia quando ne ho troppi, quindi potrebbe voler dire tutto e niente, lo tengo d'occhio...insieme alla porta chiusa dall'interno fanno ben due indizi.
Questo capitolo mi è piaciuto (ma che... tutta la storia mi ha presa tantissimo, non azzardati a lasciarla incompiuta!!) dopo che hai pazientemente sistemato le pedine ora siamo nel vivo del dramma! Mi è sembrato di essere nella bolla di irrealità (esiste?) insieme a Daniele tutto il tempo! Mi è piaciuto come hai prestato attenzione ai meccanismi psicologici che, possiamo solo immaginare, entrino in atto in queste situazioni. Daniele viene investito da una valanga di emozioni, incredulità, smarrimento, paura di poter essere incriminato, tristezza per aver perso un amico, mi sono arrivate tutte. Si muove chiaramente traumatizzato per tutto il capitolo ma qualche volta ritrova la lucidità necessaria per agire a sua stessa salvaguardia, un istinto che dovrebbe essere ben radicato in ognuno di noi in realtà. Mi ha colpita in particolare il pensiero che la priorità della polizia sarà trovare al più presto un colpevole da assicurare alla giustizia ed è perfettamente consapevole che i capri espiatori perfetti sono proprio lui e carlo e io sono completamente d'accordo con lui da questo punto di vista un po' disilluso.
Ho trovato anche un bel momento quando ricordando chi fosse veramente marco daniele non lo abbia infiocchettato, come spesso accade quando qualcuno viene a mancare diventa subito una persona d'oro (forse dopo avverrà comunque), invece no daniele sa con precisa chiarezza chi era veramente il suo amico, è consapevole del rapporto affetto/competizione/abitudine che avevano, sa che tante persone lo odiavano, viene fuori il lato più cinico di daniele, ma non di meno è distrutto da quel che è successo, perché nonostante tutto era un amico che ha perso. E in tutto questo smarrimento chi gli viene in mente è Giovanni! Ma che romantica la scena in lavanderia!!! Se non fosse che per me Giovanni è un sospettato...
Ora non sto nella pelle all'idea di sapere che fine hanno fatto paolo e miriam, sai che ho un debole per paolo e voglio sapere che gli passa per la testa!

Recensore Veterano
16/11/20, ore 08:59

Ciao, eccomi a recensire per lo scambio a catena. Nei capitoli precedenti Luca è stato rilasciato, perché è stata trovata la prova del suicidio di Nicola, ma resta comunque uno dei sospettati per l'omicidio di Marco. E per questo si impegna ad indagare per conti suoi.
Nel capitolo precedente incontra Lidia e i due fanno varie supposizioni.
In questo capitolo i due personaggi vengono meglio approfonditi, e legano in amicizia, e si scorge una Lidia sensibile, materna e protettiva, quando consola Luca nel cuore della notte, ed anche forte e coraggiosa quando organizza l'incontro nella prigione fino all'inseguimento.
Per quando riguarda Luca è stato molto tenero ad alzarsi dal letto ed andare a salvare Lidia, il loro incontro è stato qualcosa di provvidenziale, avvenuto in momenti buoi di entrambi.
Poi l'inseguimento è stato il top, curiosa di arrivare al capo di questa storia.
Alla prossima.

Recensore Veterano
16/11/20, ore 08:40

Ciao, eccomi per la recensione dello scambio libero.
Mi è piaciuta l'idea che hai voluto dare un pov come protagonista Lidia. Questo capitolo mostra una Lidia molto più sensibile, semplice ed umana, libera dalle etichette della vita mondana. Me l'ha fatta rivalutare in modo positivo come personaggio.
Ci mostri una ragazza pentita per la vita sregolata fatta fino al momento dell'incontro con Myriam, pentita per aver trattato male Myriam dopo avergli dimostrato quella falsa amicizia.
Però rimedia segnalando quel post su Facebook, dimostrandosi migliore degli altri.
Prova invidia nei confronti della ragazza, ma allo stesso tempo la rispetta e l'ammira per la sua forza e tenacia.
Un personaggio molto curioso, ed anche pieno di risorse, con varie sfumature nel profondo. Penso che sia un personaggio ricco di sorprese.
Un personaggio davvero ben rivalutato.
Al prossimo capitolo.

Recensore Master
15/11/20, ore 17:05

Ciao!
Dopo una prima introduzione dei personaggi coinvolti la storia sta cominciando a prendere vita. È chiaro fin da subito che qualcosa non va in Sara e Miriam subito avanza l'ipotesi che c'entri l'alcool, cosa che anch'io ho pensato fino a quando non ha detto "Non gli importa" e quindi si intuisce che il problema non sia solo quello. Mi piace che tra le due si sia costruito un buon rapporto e che Miriam sia così premurosa con l'amica, restandole accanto e pensando di portarle la colazione il giorno dopo. E capisco il perché della bugia alla madre, non vuole che si preoccupi e oltretutto dirle la verità non avrebbe cambiato l'aria che tira al campus, dove prevale una mentalità fin troppo chiusa (cosa che purtroppo rispecchia la realtà quotidiana).
Forse sarò io diffidente di natura come Miriam, ma fin dall'inizio gli atteggiamenti di Marco mi sono sembrati sospetti per cui i dubbi su quell'invito, il timore e la sensazione di sentirsi in trappola con lui sono giustificati. Inoltre il modo in cui si esprime lascia trasparire già che non è il ragazzo educato e gentile che sembra, le si rivolge in maniera abbastanza prepotente dicendole che deve andare e farsi carina (come se non lo fosse). Ancora più sospetto il comportamento di Lidia che la sta palesemente prendendo in giro e Miriam ci ha visto giusto in un primo momento, ma lei è una ragazza buona e quindi le concede il beneficio del dubbio. Lei che sa che giudicare frettolosamente e dalle apparenze è sbagliato dà un'occasione alla ragazza, che spende addirittura una cifra esorbitante -sottolineando il suo benestare economico- per un abito che alla fine ha scelto lei.
E ala fine Lidia si rivela per quella che è davvero e che Miriam sospettava che fosse, una persona superficiale e perfida che si diverte a giocare con lei, approfittando del suo buon cuore. Mentre con Marco fa il ragionamento opposto pensando che sia lei ad allontanare qualcuno che vuole solo essere gentile, abbassando la guardia nei suoi confronti e decidendo di andare a parlargli come si era prefissata quella mattina. Ma quella scelta la porta a scoprire qualcosa che non avrebbe dovuto, che credo riguardi anche Sara a questo punto e che darebbe un senso alle parole "Non gli importa" e l'atteggiamento della ragazza che è chiaramente reduce da un trauma. La situazione però degenera e mette da parte le questioni personali per aiutare una persona in difficoltà, perciò fa la cosa più giusta e naturale: cercare aiuto.
Un colpo di scena tutta la parte finale, tutto avviene nel giro di pochi istanti lasciando la ragazza confusa e spaventata, una sensazione che hai reso davvero benissimo perché sarebbe stato strano se avesse reagito diversamente.
Sei stata davvero brava, alla prossima!

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