Recensioni per
Senza respiro
di JulyChan

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/04/19, ore 21:41

Valutazione dal concorso "Nella mia libreria"


Stile e lessico: 9.5/10
Devo dire che, a livello stilistico, la tua storia mi è piaciuta molto. Partendo dalla fine, ho letto le tue note e i tuoi dubbi al riguardo: io credo di aver letto soltanto una volta qualcosa di tuo, quindi non posso fare paragoni con ciò che sei solita scrivere (e, da un lato, in un certo senso è un bene, perché non rischio di farmi troppo influenzare o di fare involontari paragoni). Il tuo non mi è parso uno stile piatto e didascalico, e ancor meno mi è sembrato scialbo: mi è parso, semmai, uno stile tranquillo. Non ci sono grandi scossoni o sconvolgimenti, non ci sono costruzioni particolarmente vistose, ma mai, leggendo, ho avuto la sensazione di trovarmi davanti a qualcosa di scialbo o poco curato.
Il lessico è semplice e diretto, ed è una scelta, in questo caso, che ho apprezzato molto, poiché si intona perfettamente alla voce narrante: Merope è una ragazza semplice (nonostante la sua vita sia tutt’altro che semplice), e attraverso i suoi occhi il mondo può apparire sì un po’ distorto, ma non descritto con artifici complessi. Ad esempio, la descrizione di Tom è quasi banale, nelle scelte lessicali (“cavaliere sul suo bianco destriero”, “bello da mozzare il fiato”), ma ho interpretato tutto questo come una scelta necessaria. Merope idealizza Tom, lo sovrappone allo stereotipo di un principe delle fiabe, si innamora di lui pur non sapendo niente di lui (o non volendo vedere niente di lui, perché sceglie di ignorare i suoi atteggiamenti più sprezzanti), dunque mi pare perfettamente credibile che lei non trovi e nemmeno cerchi una descrizione più originale e forse veritiera.
Al tempo stesso, mi è piaciuta molto la costante attenzione ai dettagli visivi: in una flash, quando le parole sono poche, concentrarsi molto sulla parte puramente descrittiva può essere un rischio, perché può distogliere l’attenzione dal nucleo centrale della storia. In questo caso, invece, le descrizioni sono tante, ma perfettamente bilanciate, e soprattutto sono descrizioni “narrative”: non servono soltanto ad ambientare la storia, ma danno le coordinate degli eventi, anche di quelli a cui non ti riferisci esplicitamente, quelli che restano nascosti: la miseria (fisica, e di riflesso morale) in cui è cresciuta Merope, il suo aspetto misero che contrasta con la fredda bellezza di Tom e Cecilia, sono tutti elementi che hanno una doppia funzione.
Infine, ammetto che, ad una prima lettura, ho trovato un po’ strano l’utilizzo di alcune virgole in certi passaggi (avrei magari preferito delle pause e un ritmo più marcato e “vario”, ecco). Rileggendo con più calma, però, mi sono accorta che i vari paragrafi assumono quasi un ritmo cadenzato, ripetitivo, che lentamente si fa sempre più serrato e concitato, proprio come potrebbe aumentare il ritmo del respiro di una persona spaventata. Dunque, soprattutto tenendo in considerazione il prompt e il nucleo centrale della storia, è una scelta che ho compreso e apprezzato.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché, in generale, questo stile tranquillo rischia di passare un po’ in secondo piano rispetto alla storia: la cosa non è un male in generale, ma forse, soprattutto davanti ad una storia breve come una flash, avrei preferito qualcosa che “graffiasse” un pochino di più. Ma parliamo comunque di un punteggio molto alto, eh, quindi sto proprio facendo le pulci al tutto.

Sviluppo del pacchetto: 9,75/10
C. Palahniuk – “Soffocare”, protagonista Merope Gaunt: il prompt qui era, secondo me, un “falso semplice”: il concetto è chiaro e definito, e il rischio di scadere in qualcosa di banale era abbastanza alto. Invece, mi è piaciuto molto il modo in cui lo hai caratterizzato, rendendolo la struttura portante dell’intera storia, e dandogli un significato metaforico che rappresenta un po’ l’intera esistenza di Merope.
A soffocare Merope, all’inizio, ci sono una vita di miseria, una famiglia disfunzionale e aggressiva, che soffoca la sua libertà e la sua capacità d’espressione. E poi, quello che è forse più straziante, ci sono i suoi sogni e le sue speranze, quelli a cui lei, forse un po’ ingenuamente, si aggrappa per cercare di restare a galla, credendo che ciò le permetterebbe di continuare a respirare. E invece sono proprio quelle speranze deluse che la portano a sprofondare di nuovo nelle sue sofferenze.
Il fatto che, alla fine, lei sembri andare volontariamente incontro a quel soffocamento mi sembra molto appropriato, molto adatto a quel suo spirito autodistruttivo, quel suo destino quasi intrinsecamente tragico che sembra avvicinarsi più lei cerca di fuggirne.

IC/Caratterizzazione: 10/10
Sulla caratterizzazione, mi sembra tu abbia fatto un ottimo lavoro: Merope è uno dei personaggi che più mi affascina, nonché quello dotato, a mio parere, della storia e del destino più straziante. Ha fatto degli errori, certo, ma li ha fatti, credo, più per disperazione e mancanza d’alternative che altro.
Qui Merope è una ragazza molto giovane e ingenua, che cerca di sopravvivere alla terribile situazione che cerca di soffocarla come può, aggrappandosi alla speranza di un amore cieco e impossibile. È una cosa che mette un po’ di tristezza, ma è anche perfettamente comprensibile. Questa frase, in particolare, mi è piaciuta moltissimo, e mi è sembrata perfetta per racchiudere l’essenza del suo personaggio: “Merope di solito è razionale nella sua piccola realtà malandata, sa essere lucida e cauta nel suo squilibrio degenere; ma è con una furia che non le appartiene che si alza di scatto e spalanca la porta, correndo lungo il sentiero”.
Le sue difficoltà e le sue insicurezze sono perfettamente descritte, e assieme a loro quella sottile violenza, quel germe di follia che potrebbe essere sia ascrivibile a cause genetiche che, banalmente, al modo in cui è stata cresciuta. E anche quel suo denigrarsi, quel suo riconoscersi subito nel mostro, davanti al grido di Cecilia, mi sembra un atteggiamento tipico di chi è stato insultato e sminuito per tutta la sua vita, senza aver mai ricevuto una parola gentile.
Gli altri personaggi compaiono poco, ma quel poco che si vede di loro è perfettamente coerente con quel che sappiamo di loro: la “rabbia malata” di Morfin che gli fa distruggere ogni cosa, Cecilia con la sua paura un po’ snob, di ragazza ricca e cresciuta nell’ovatta, la fredda cattiveria sprezzante di Tom… giustamente, non sono loro i protagonisti, ma bastano poche parole per caratterizzarli al meglio. Brava!

Titolo: 4/5
Il titolo che hai scelto è semplice, ricalca molto bene lo stile “tranquillo” che caratterizza tutta la storia, e si adatta perfettamente alla tematica. In qualche modo, è anche “complementare” al titolo da cui sei partita (“Soffocare”). Merope si sente senza respiro per tutta la sua vita, è senza respiro all’inizio della storia, e la storia finisce con lei che desidera restare senza respiro.
A livello di gusto personale, però, il titolo non mi esalta tantissimo: capisco perché lo hai scelto e lo trovo molto azzeccato, ma non mi colpisce appieno, non attira del tutto la mia attenzione, lo trovo, questo sì, un po’ “didascalico”. Del resto però mi rendo conto di essere io ad avere dei gusti un po’ strani in fatto di titoli, quindi prendi queste mie parole un po’ con le pinze!

Gradimento personale: 4/5
La tua storia, in generale, mi piace molto: hai trattato un personaggio che mi sta molto a cuore con sincerità e con tatto, mostrando le sue debolezze, ma facendolo, mi pare, con una voce molto gentile.
Il momento che hai scelto di mostrare è straziante, perché il lettore sa da subito che le speranze di Merope andranno ad infrangersi inesorabilmente contro la crudeltà della realtà (e ancor più sapendo come quella sua passione la porterà, alla fine, ad una distruzione ancor più totale).
La storia mi è parsa avere una “tonalità emotiva” piuttosto costante, dove sembra che quasi Merope per prima non sappia esattamente cogliere la portata della sua sofferenza.
Forse avrei preferito che la parte finale fosse ancora più cupa e dolorosa, ma questa è solo la parte più sadica e amante dell’angst più sfrenato di me che parla.
In generale, hai fatto davvero un ottimo lavoro.

Totale: 37.25/40

Recensore Master
13/04/19, ore 22:37

Ciao :-)

La storia è ben scritta, sebbene parecchio triste. Devo dire che mi è piaciuta l'introspezione: Merope è una giovane donna sola e maltrattata, ma, almeno all'inizio, conserva ancora una minima capacità di sognare. La realtà, però, è decisamente terribile e Merope scopre che il principe azzurro non la salverà. Il soffocamento credo sia una metafora perfetta per rendere la sofferenza e l'angoscia della ragazza.

Auguri per il contest!

A presto,
Carme93

Recensore Master
13/04/19, ore 09:35

"Ne voglio di più". È stato il mio primo pensiero quando sono arrivata alla fine, avrei davvero voluto leggere altro, perché le premesse sono ottime. Ho trovato lo stile della flash estremamente riuscito, diretto, capace di dare spessore a ciò che racconta e di renderlo nitido. Niente di scialbo e didascalico, anzi! Sono riuscita a immedesimarmi in Merope, nel suo disperato tormento e nella sua angoscia soffocante. La vedo con i piedi "sudici di more e sangue" correre verso Tom, la sento sperare smaniosamente e ingenuamente di poter essere salvata da lui. Ma soprattutto mi è rimasta impressa l'immagine di lei che accarezza un livido sul suo polso e pensa di accarezzare lui: è lacerante. In poche righe hai saputo dare corpo al suo amore incondizionato e impossibile. Mi piace leggere di lei, Tom e Cecilia, e stavolta avrei potuto leggere 15000 parole senza neanche sentirle! Dovresti prendere in considerazione di scrivere qualcos'altro su di loro. Si fa fatica a ritrattare la stessa storia senza risultare ripetitivi, non è infatti possibile spaziare più di tanto se si vuole seguire il canon con questo trio, ma tu hai saputo raccontarlo in modo nuovo pur parlando delle stesse cose. Hai creato qualcosa di convincente, originale e soprattutto emozionante. Questa flash è un vero e proprio esempio del fatto che più del "cosa" conta il "come" di una storia. I miei complimenti! Modifica recensione - Modifica valutazione - Cancella EFP non ha alcuna responsabilità per gli scritti pubblicati in esso, in quanto esclusiva opera e proprietà degli autori che li hanno ideati. Il materiale presente su EFP non può essere riprodotto altrove senza il consenso del proprietario del materiale, nemmeno parzialmente (con la sola esclusione di brevi citazioni, sempre in presenza dei dovuti credits e nei limiti e termini concessi dalla legge). Tutti i soggetti descritti nelle storie sono maggiorenni e/o comunque fittizi. I personaggi e le situazioni presenti nelle fanfic di questo sito sono utilizzati senza alcun fine di lucro e nel rispetto dei rispettivi proprietari e copyrights. I detentori dei diritti di copyright sfruttati nelle fan fiction possono richiedere l'immediata cessazione dell'utilizzo del loro materiale, con una segnalazione adeguatamente supportata da inoltrare ad EFP.

Recensore Master
04/03/19, ore 20:13

Ciao, July!
Ho appena consegnato anche io per il contest di jess e non ho potuto fare a meno di sbirciare l'altra storia consegnata.
Voglio partire dalle tue note e dallo stile, che dici non ti convince del tutto. Di sicuro la struttura della flashfic è meno marcata rispetto al tuo solito, articolata com'è in periodi tutto sommato lineari – così come è lineare lo svolgimento della vicenda, che segue uno sviluppo spazio-temporale coerente e consecutivo –, tuttavia non trovo che questo sia un difetto, anzi. Dal mio punto di vista, sviluppo e struttura lineari (accompagnati a periodi lunghi) hanno conferito alla narrazione un ritmo lento, che fa un passo alla volta, e lo fa quasi con titubanza, anticipando e amplificando in questo la sensazione ispirata dal prompt: la tua Merope nel finale vuole soffocare fisicamente, ma in realtà è lungo tutta la storia che la vediamo soffocare – a causa di una vita ingiusta, di un dolore costante, di un desiderio irrealizzabile, di una realtà che la sorprende senza pietà quando Tom si allontana con Cecilia.
Insomma, trovo che lo stile si adatti bene al contenuto e al prompt che dovevi sviluppare.
Passando alla caratterizzazione, forse lo sai (forse no!), ma Merope è un personaggio di cui mi piace molto leggere e scrivere. Credo che il suo mondo interiore sia molto più profondo e complesso di quanto abbiamo avuto modo di leggere nella saga. È una donna incompresa sia dalla famiglia che dall'uomo che ama – quell'uomo che pretende senza averne alcun diritto –, eppure riesce in qualche modo a riscattare i propri desideri, malgrado sia stata educata a subire e a rispettare ciò che le veniva imposto. Nella tua storia ho rintracciato l'incomprensione, il rifiuto di Tom e la sofferenza a esso legato. Non c'è traccia di quella sorta di riscatto, dell'inganno che escogiterà, perché è evidente che siamo in una fase ancora precedente; ho apprezzato che resti tutto sospeso, tutto in questa bolla soffocante, rende pienamente lo stato d'animo della protagonista, a mio avviso.
Il titolo è decisamente calzante!
Insomma, senza annoiarti oltre, trovo questa storia intensa oltre che uno spaccato della vita di Merope, un missing moments che non faccio fatica a inserire nella saga originale!
Complimenti come sempre e in bocca al lupo per il contest!

Rosmary