Recensioni per
Un giorno, per caso...
di SSJD

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/03/24, ore 14:48
Cap. 3:

Recensione Premio per il Contest "Uno Schizzo di Trama" - Primo Classificato (3/3)

Eccomi qui con la terza recensione! Ho voluto leggere questa storia perché mi intrigava parecchio e devo dire che rispetto alle altre due lette di recente, questa l'ho apprezzata per una specie di calore che ho avvertito nei confronti dei personaggi e per un mood generale "confortevole" vorrei dire, nel senso che è stata una storia molto piacevole da leggere, con una rappresentazione amabile dei rapporto fra i personaggi e in più appunto tratta da una storia vera come quella della scoperta casuale della penicillina da parte di Fleming. La mia parte preferita della storia è stata, come dicevo, la caratterizzazione dei personaggi e la cura con cui hai rappresentato lo sviluppo del rapporto fra questi, dal balbettio iniziale di Cohen al successivo incremento del sentirsi a proprio agio e al costruire questo intreccio fra i due. Ho gradito anche il modo in cui si è arrivati pian piano alla rivelazione che il Fleming citato fosse proprio quel Fleming, perchè la storia riesce a portare il lettore lentamente alla rivelazione facendo crescere anche un bel senso di curiosità per vedere dove andrà a parare la storia. Bello l'accostamento atipico forse di un personaggio come Cohen e un personaggio come Fleming, un duo che è proprio affascinante da seguire.
Una storia davvero scorrevole e interessante!

Recensore Master
29/11/20, ore 19:07
Cap. 3:

Ciao!
Lo so che questa storia l'hai scritta tempo fa, ma da qualche parte dovevo pure iniziate il mio viaggio tra le tue storie.
L'ho trovata molto curata come sempre ed è stato un piacere leggere qualcosa di nuovo e di poter imparare in contemporanea anche qualcosa da una storia.
Non ho mai saputo la storia della penicillina, ma ricordo dagli studi che c'era di mezzo una fetta di formaggio ammuffita. Non so manco se fosse effettivamente della penicillina, ma viva le scoperte scientifiche fatte a caso, visto che sono state quelle che ci hanno parato il culo nella vita! E visto il periodo, confidiamo ugualmente nella scienza e in qualche scoperta scientifica a caso, per cavarcela per gli anni futuri!

Come sempre, è stato un piacere.
A presto!
Zappa

Recensore Master
30/05/20, ore 18:59
Cap. 3:

Eccomi finalmente alla fine!
Anche qui, non ho moltissimo da dire. La storia è stata sicuramente scritta e pensata molto bene, ma non so per quale motivo non è riuscita a coinvolgermi del tutto. Così come il primo capitolo mi era sembrato un po' troppo lento, quest'ultimo mi è sembrato un po' troppo veloce, visto anche il grande salto temporale all'interno del quale non ti limiti a parlare della sperimentazione della penicillina, ma aggiungi tantissime altre informazioni che si accumulano alla storyline principale senza aggiungervi effettivamente qualcosa. In generale credo sia mancato un po' di equilibrio tra le diverse parti del racconto, ma ripeto, a parte questa critica che ci tenevo comunque a fare l'ho trovato scritto molto bene, con personaggi ben caratterizzati e un'ambientazione delineata in modo preciso. Manca solo un po' di personalità in più che permetta di coinvolgere al 100% il lettore, ma forse è un problema che riguarda soltanto me, di sicuro non è una verità assoluta.
Spero davvero di poter leggere presto altre tue storie originali!
Alla prossima,
mystery_koopa

Recensore Master
30/05/20, ore 18:43
Cap. 2:

Recensione premio per il contest "Perle di Storia" - 2/2

Rieccomi!
Finalmente, conoscendo il nome di Fleming, capiamo cosa succederà nel finale di questa storia. Ho trovato abbastanza interessanti i dialoghi tra i due protagonisti, anche se ad essere sincero la balbuzie del protagonista non è stata gestita benissimo. Mi spiego: all'inizio è molto evidente, ma dopo la telefonata alla moglie lui stesso spiega che dopo qualche ora la situazione migliora... certo, capisco la differenza di rango sociale ecc. e il fatto che Cohen temeva di essere licenziato per il danno fatto, ma alla fine della mattinata, negli ultimi dialoghi, sembra quasi che il problema sia peggiorato. Il protagonista sia allarga un po' di più con l'ironia (cosa che non è sbagliata, gli inglesi sono così veramente) ma al tempo stesso fatica a mettere insieme anche due parole... non so, non me ne intendo dell'argomento ma ho trovato un po' una contraddizione.
Mi è piaciuta invece la riflessione finale di Fleming sul rapporto tra scienza e guerra, l'ho trovata molto centrata per gli anni Venti.
Passo subito a leggere il finale^^

Recensore Master
30/05/20, ore 18:26
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Perle di Storia" - 1/2

Ciao SSJD!
Scusami per il ritardo, ma finalmente ci sono^^
Non ho moltissimo da dire su questo primo capitolo: senza dubbio il contesto è stato ricreato molto bene, cosa fondamentale in un progetto storico ben costruito, sia per quanto riguarda le condizioni ambientali che le situazioni di vita dei personaggi. La descrizione del laboratorio è stata molto minuziosa, forse a volte troppo nel dettaglio considerando che il protagonista vede quell'ambiente ogni giorno, ma comunque non è mai risultata pesante. Mi è piaciuto l'alternarsi di descrizioni soggettive e oggettive, ha dato un quadro più completo per quando riguarda sia la caratterizzazione di Cohen, sia l'atmosfera che poteva effettivamente respirarsi in un luogo del genere. Ho trovato un solo "errore" stilistico:
**Il lungo tavolo di legno, disposto longitudinalmente rispetto alla piccola finestra, che si affaccia sul cortile dell’università, è sempre pieno**
dove l'abbondanza di incisi ma un po' perdere di vista il soggetto, in quanto sembra che sia il tavolo ad affacciarsi sul cortile (cosa che poi è vera, ma credo che qui volessi parlare della finestra). Ti consiglierei di togliere la virgola dopo finestra, ma per il resto del racconto la punteggiatura è stata utilizzata davvero molto bene.
Sono curioso di vedere come proseguirà il racconto.
A presto!
mystery_koopa

Recensore Junior
26/07/19, ore 22:57
Cap. 1:

1° POSTO nel contest "Ero lì quando..." di Ghostmaker
Un giorno per caso di SSJD – punti 40

5 – Grammatica
(per tutti i partecipanti) Mai come in questo caso la vera differenza tra le storie in gara dipende dai piccoli particolari, errori così piccoli e marginali che non avrei neppure notato attratto dalla lettura dei vostri testi (e quindi attraverso lo stile che avete impostato per realizzarli) tanto da dimenticare che esistesse questo parametro Detto questo, contrariamente al solito, vi segnalo gli errori nella valutazione.
Grazie per aver corretto il correttore e quindi il parametro è a punteggio pieno, complimenti.

10 – Trama
Un uomo, Meir Cohen, fa un lavoro di fatica dovendo pulire i vari laboratori universitari, l’altro uomo, Alexander Fleming, è un biochimico dedito alla ricerca di qualche cura per i grandi mali del secolo. L’incontro dei due è un grande pasticcio. Meir cade e ribalta ogni cosa che c’è sui tavoli del laboratori sporcando di “rosso” ogni cosa, e Alexander riesce a sorprenderlo perché non lo redarguisce. I due sistemano il caos e nel frattempo dialogano da “pari” nonostante Meir sia balbuziente e da questo incontro sembra nascere un amicizia. L’incontro è anche il giorno in cui, per caso, Fleming scoprirà la penicillina, grazie allo stesso Meir che trova una capsula di Petri incastrata in un angolo del calorifero. Molti anni dopo Meir si sveglia in ospedale, è stato colpito dalla meningite e viene a conoscenza che grazie alla scoperta di molti anni prima il suo amico Fleming è riuscito a guarirlo.
Come per gli altri, ho avuto il piacere di leggere anche la tua storia almeno cinque volte e l’ho sempre trovata divertente, appassionante e ben strutturata. Utilizzando la “prima persona” ha dato modo al lettore di vedere con i propri occhi quel laboratorio e di sentirne anche gli odori (o puzza come dice Meir) e sei riuscito a dare un senso alla “casualità” di una scoperta. Tutto scorre così fluido che non ci si stanca mai e la tua scelta di dosare il testo attraverso una mini long ha creato la giusta attesa i capi8tolo seguenti tagliando nei punti giusti.

10 – Personaggio principale
Nel contest vi ho chiesto di creare un personaggio che all’interno della Grande Storia fosse da considerare un comprimario e tu hai scelto di proporre il signor Meir Cohen; ebreo residente a Londra, svolge la mansione di addetto alle pulizie nei laboratori dell’Università e dove, in uno di questi, lavora un certo Fleming. Il personaggio è affetto dalla balbuzia e strappa più di un sorriso, sia per come lo hai esposto sia per il sarcasmo di cui lo hai dotato. Lui è la voce narrante dell’intera storia, attraverso i dettagli scopriamo chi sia il tuo personaggio secondario con il quale Meir instaura un rapporto di amicizia molto profondo nonostante la diversità di classe sociale. È interessante la tua scelta di farlo diventare l’amico su cui Fleming testerà la penicillina perché avevo chiesto che il personaggio principale fosse attendibile e più di così non poteva essere. Mi hanno divertito le sue digressioni sull’attualità di quel tempo, sul suo modo di controbilanciare la balbuzia con il sarcasmo senza però diventare cattiveria e sul suo ruolo sempre decisivo nell’intera vicenda.


5 – Personaggi secondari
Alexander Fleming era un ricercatore e ha legato il suo nome alla scoperta soprattutto della penicillina. Nel tuo racconto la storia di Fleming è ben delineato attraverso i ricordi di Meir che aveva avuto la fortuna di essergli accanto in ogni passaggio della vita lavorativa dello scienziato. Ho sempre pensato a Fleming come a un “fortunato” e sinceramente fatico a cambiare opinione. La sua frase iconica “a volte si trova ciò che non si sta cercando” è significativa per il suo punto di vista. Dopotutto quasi l’intera carriera ha lustro grazie alla casualità e a scelte che hanno poco a che fare con la scienza. Sceglie di cambiare l’indirizzo universitario perché è bravo al “tiro al piattello”, sia la Lisozima sia la penicillina sono scoperte casuali e la seconda porterà in dote anche il Nobel, però nella maggioranza dei casi non si ha questa “fortuna”, in qualsiasi campo possiamo pensare. Su una cosa però ha i suoi meriti. Non è lì per caso, studia, lavora sul campo, si applica e si impegna al massimo delle sue capacità e questa non è una dote che hanno tutte le persone. Mi è piaciuta la tua idea di non crearlo come un classico snob inglese (anche se scozzese di nascita) e di farlo interagire con il tuo personaggio principale in modo amichevole.

10 – Gradimento
(per tutti i partecipanti) Ho provato a decidere quale delle tre storie in questo contest avesse un punto migliore in confronto alle altre, se non altro per dare un giudizio più critico.
Eppure, dopo averle lette tutte cinque volte, sono sempre giunto alla conclusione che ogni racconto ha uno spessore proprio così alto da non poterne distinguere le differenze. Anche per te ho solo parole di ringraziamento per avere presentato una storia così profonda ed emozionante in uno dei miei contest (forse il più bello tra quelli da me proposti).

Recensore Master
10/04/19, ore 13:01
Cap. 3:

Certo che se mi metto nei panni dello scienziato, ma soprattutto in quelli di Mr Cohen, da scoprire per caso una pre-medicina e doverla poi testare per salvare da morte certa un grande amico, beh, c'è da rimanere un po' allibiti.
Ben venga il 'Tutto bene ciò che finisce bene' ma appunto fa un po' strano il dover usare una persona a cui si vuol bene un po' da cavia forzata in alternativa a morte certa. Chissà che spavento e preoccupazione.
Di sicuro oltre a scoprire tutto per caso quel giorno di settembre di diversi anni prima, nessuno dei due si sarebbe immaginato un futuro così al cardiopalma.
Ma per fortuna alla fine è andata bene. Al personaggio della tua storia e alla reale evoluzione medica, dopo innumerevoli fatiche. Perché sì, tutte le scoperte invenzioni conquiste sociali, tutto in tutti i campi, di solito arriva dopo, con l'impegno e il sacrificio di innumerevoli persone, che siano gli studiosi precedenti - come ad esempio il medico italiano che hai citato - le povere vittime passate che non ce l'hanno fatta, o in questo specifico caso lo stesso Fleming a cui è stata data fiducia solo molto tempo dopo rispetto all'effettiva scoperta. Forse indirettamente la tua storia, che cmq riprende i dati reali dell'evoluzione della penicillina, ha un po' questa morale: le intuizioni geniali e fondamentali, arrivano, anche per semplice caso, ma la parte veramente difficile è trasformarle in realtà e renderle effettivamente operative.

Tornando ai tuoi personaggi, mi è piaciuto anche il passaggio dal dare del Voi al dare del Tu, molto più amichevole e famigliare, giusto per sottolineare come si sia rafforzata la loro amicizia.

Pensa il piccolo paradosso.
In questa storia dobbiamo il ritrovamento fondamentale di quella che diventerà una scoperta medica fondamentale non solo alla casualità degli eventi, ma grazie anche ad non-scienziato, fumatore, e pure non sportivo (purtroppo per la sua gamba) che quasi si incricca la schiena. Ha una sottile ironia la cosa.

È stata una storia curata e originale, piacevole e oltretutto interessante da leggere dove il fatto storico della scoperta medica è stato raccontato prima di tutto attraverso l'evoluzione di un rapporto umano e solo in secondo luogo dai riferimenti tecnici (anche se sono curiosa e vorrei capire cosa caspita significa, nei fatti, far isolare i principi attivi da qualche chimico che per Fleming sembra importante 🤔)

Ciao!

Recensore Master
09/04/19, ore 07:13
Cap. 3:

Buongiorno.
Tutto è bene... quel che finisce bene ^^
L'invenzione di questo farmaco salverà tantissime vite e su questi studi si baseranno molti di quelli odierni.
Peccato per il povero italiano, fu davvero sfortunato! A quanto pare, lo siamo abbastanza... non si valorizza mai abbastanza ciò che ha importanza.
Bene, complimenti e in bocca al lupo per il contest :)
Buona giornata :)

Recensore Master
08/04/19, ore 15:36
Cap. 3:

Beh, insomma, mi hai spiazzato: e questo significa che l’idea alla base di questa storia è un’autentica genialata. Il momento in cui mr. Cohen scopre per caso il Petri rimasto nascosto sotto al calorifero è emozionante e fa pensare a quanta importanza può avere la casualità, a patto che la si sappia ben guardare. Qui abbiamo una serie di eventi del tutto quotidiani e banali - riordinare un laboratorio, fare un poco di streching per riprendersi dalla fatica - che d’un tratto assumono una rilevanza epocale, in grado addirittura di ripercuotersi sull’intera storia del genere umano: roba da far venire i brividi... se Fleming avesse scoperto il tutto dopo anni e anni di studi h 24 ci sarebbe stato da complimentarsi, da inchinarsi di fronte al genio, forse non ci avrebbe emozionato così tanto. E ad aggiungere emozione all’emozione è anche il fatto che un umile inserviente abbia contribuito alla scoperta: più tardi, sarà lo stesso mr. Cohen a testare di effetti miracolosi di quella "schifezza" così preziosa e salvavita. Interessantissime anche le note finali, dove si spiega che la penicillina in realtà era già stata scoperta molti anni prima, da un italiano destinato all’anonimato per il semplice fatto che la sua scoperta non riuscì a individuare il giusto canale di diffusione. Veramente notevole questa storia di amicizia tra un grande ricercatore e un anonimo inserviente: insegna che nessun uomo e nessun lavoro è poco importante.
La frase "a volte si trova ciò che non si sta cercando" me la segno tra le memorabili. Alla prossima con tanti e tanti complimenti e un grande in bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
08/04/19, ore 15:33
Cap. 3:

Mi stavo preoccupando che non aggiornarvi manco più io... 🙄🤗😜😜

È un finale bellissimo che sa di nuovo inizio, di positività nonostante le avversità della vita (a volte naturali come lo sono le malattie a volte creare dagli uomini come le guerre) e di speranza per un futuro migliore che devono aver provato.
La prima parte si sente tutta l'emozione che deve aver provato il dottore nell'aver trovato finalmente (anche se per caso) ciò che cercava da tanto tempo, quella combinazione, quella muffa giusta che avrebbe salvato così tante vite. Cohen capisce l'importanza della scoperta pur non capendo i nulla di principi di biologia perché sa leggere le emozioni sul volto di quell'amico appena conosciuto. Simpatico che si facciano "coraggio e calma" l'un con l'altro tra sprazzi di ironia e "meglio andare a mangiare e riordinare i pensieri, il mondo può attendere ancora un po' "
E in effetti il mondo (scettico e ignorante, cieco e opportunista verso altri interessi) attende non solo per l'ora di pranzo ma per ben 14 anni!
La seconda parte è a tratti ironica a tratti commovente e riesce perfettamente a fornirci i fatti trascorsi in quegli anni, in breve ma con il giusto tono (a me ha saputo anche leggermente di malinconia, quel tono di quando si raccontano le vicissitudini della vita private (come la partenza dei figli di lui, le emozioni del suo amico... ) o più pubbliche come gli accenni alla guerra, ai tedeschi o agli americani o al poliziotto che non sono riusciti a salvare, che siano...)
Cohen seppur inventato è un personaggio che ti è riuscito a meraviglia, forse perché riesce a essere contemporaneamente profondo nelle riflessioni quanto ironico, e uno che riesce a sganciare certe frasi appena ripresosi da un coma è da stimare 😄
In conclusione direi che il ringraziamento va a te per averla scritta sta minilong, perché è stata molto piacevole da seguire, perché ha trattato di temi importanti con la dovuta attenzione ma anche con leggerezza il che non è poco, e perché ci ha raccontato una storia che non tutti sanno, (ma che sarebbe il caso si sapesse vista l'importanza che ha a tutt'oggi) imparando quindi qualcosa con il gusto e la piacevolezza di un bello scritto fatto bene.
Bravo e alla prossima!
🤗🤗
Nala
P. S. Ringrazio anche io Fleming valà, per te e pure perché altrimenti non avrei più avuto mia mamma qui con me da tanti, tanti anni... 😏
(Recensione modificata il 08/04/2019 - 03:43 pm)

Recensore Master
08/04/19, ore 14:52
Cap. 3:

Ciao-
Cohen: -fi-finalmente abbiamo fi-fi-finito con le grandi pu-puliziieeeeee😂
oooooooook
Dicevo; ciao :)
Ed ecco che è venuta fuori la scoperta della penicillina, con Fleming che per l'occasione è diventato balbuziente😋 e meno male che è nata, tale medicina👍 altrimenti il povero Cohen sarebbe morto, poverino...
A proposito, te-
parte la citazione
N.F.A.: Ringrazio anche io Fleming, senza la Penicillina all’età di dieci anni probabilmente sarei morto pure io di polmonite. (cit)
fine della citazione
Maggrrrrrrrazie, giuinott😢 mi hai intristito, aqui😢 non farmi pensare ad un'eventualità simile, cribbio😭 ché - non so te - ti considero come un amico, ormai, non farmici pensare, briccone di unoooooo😭
A questo punto lo ringrazio anch'io, guarda👍 altrimenti non ti avrei mai conosciuto, caro il mio ssjd😊
Come al solito hai scritto tutto molto bene😍 e per essere questa la tua prima minilong originale te la sei cavata alla grande😍 spero che ne creerai altre in futuro😍
Ancora buona fortuna per il contest e alla prossima! xD
Saluti da summer_moon


PS: preparati ai 🐗 con il mio aggiornamento di oggi😈 e, prima che tu me lo chieda, ti spiego; quando - con alcune amiche che scrivono in Supernatural - qualcosa va storto in una storia, diciamo che ci sono i 🐗
Risaluti da summer_moon
(Recensione modificata il 08/04/2019 - 07:25 pm)

Recensore Master
02/04/19, ore 18:50
Cap. 2:

Begli 'amici' che si trova Fleming. Ho aperto internet per curiosare su Wright ed era meglio che non lo avessi fatto.
Lui e le sue teorie sulle donne.
Non gli dice niente una certa Marie Curie che si è guadagnata ben due nobel, fisica e chimica - mica caramelle - nel 1903 e nel 1911? Decisamente in attività nello stesso suo periodo. Lui? Zero.
Che vada a raccogliere le ortiche. Gli sta bene che 'l'allievo' Fleming lo abbia superato scoprendo qualcosa di veramente importante da passare alla storia della medicina.

Ma torniamo alla storia.
Con Mr. Cohen la qualità delle amicizie sembra migliorare parecchio. Anche se è chiaramente di estrazione sociale diversa, è gentile, educato e ben predisposto a intrattenersi con lui, nonostante il casino combinato e persino con l'impiccio della balbuzie del suo interlocutore. È bello vederli collaborare, uno in modo più scientifico perché cmq il medico prima di gettare qualcosa lo visiona sempre accuratamente, l'altro in modo più pratico e terra terra, tanto che se fosse per l'inserviente si farebbe prima a buttare tutto.

Quest'ultimo è vero, a modo suo sa essere ironico sia nei pensieri che nelle parole, ma forse è anche un modo per socializzare con chi sta conoscendo. La scena finale della gamba di legno in parte lo dimostra. Stavano parlando di guerra e lui salta fuori con la sua vicenda che di bellico non ha nulla invece, mettendo il biologo (e chiunque altro si fosse trovato lì) piuttosto a disagio. Oppure conia il termine 'schifezzologia' che strappa un sorriso, a cui segue l'ammirevole contro-risposta di Fleming. Mi è piaciuta molto la sua spiegazione sulla differenza tra un chirurgo e un biologo. Ad essere sincera non ci avevo mai fatto caso, ma è effettivamente proprio così, il chirurgo salva una vita alla volta, un biologo se gli riesce la scoperta, salva una popolazione alla volta.
E anche se è leggermente agrodolce, anche il concetto di salvare pazienti futuri ha un suo perché. Certo sarebbe cosa gradita salvare tutti i pazienti partendo dal presente, ma in mancanza di una cura almeno si può sperare nel futuro. Infatti Cohen ripensa ai genitori che nel loro periodo non ce l'avevano fatta.
Pensa anche se esistono altri campi di applicazione diversi dalla guerra. Diciamo che nel suo piccolo è in sintonia con la mentalità volta al progresso dei ricercatori. Ne capisce l'importanza pur non capendo un accidenti di operatività.

Chissà se stando assieme a Flemming qualcosina impara e magari una sera, prima o poi, il biologo lo chiamerà al telefono per un saluto e lui gli risponderà che sta 'lavorando eseguendo un trattamento idrotermico tensioattivo su porcellana, vetro, e metallo' 😄

Una lettura piacevole ed interessante perché prima di riguardare una scoperta scientifica, questa storia parla del legame umano che si crea fra questi due gentiluomini di classi diverse.

Alla prossima!

Recensore Master
02/04/19, ore 07:32
Cap. 2:

Buongiorno.
Il protagonista è simpatico, però che ansia con tutto questo balbettare xD
Ho l'impressione che non ce la possa fare xD
Sai che sono stato illuminato mentre leggevo? Fleming è quello della penicillina, vero? Che salvò tantissime vite...
Siamo nella Storia!
Scusami se ci arrivo solo ora, ma pensavo che il cognome fosse casuale e mancavano dettagli che solo in questo capitolo sono stati svelati.
Nella speranza di non aver detto una sciocchezza, eh xD
buona giornata :)

Recensore Master
01/04/19, ore 22:53
Cap. 2:

Fleming? Parliamo davvero di "quel" Fleming? Giuro che ci ho messo un pezzo per arrivarci, e qui devo dire che sei stato bravissimo; non hai svelato subito l’identità di questo personaggio di tutto rispetto, mi hai condotto fino ad indovinarla quando hai accennato alle muffe in grado di distruggere i batteri, altrimenti dette penicilline... una grande scoperta che nel nostro Paese (se non sbaglio) sarà portata proprio dagli Alleati.
Quanto al personaggio di Cohen, la sua forza d’animo unita alla semplicità lo rendono subito simpatico, il tipo di persona che a tutti piacerebbe conoscere: la vita non è stata con lui molto generosa, ma si pone comunque sempre con una visuale positiva, è interessato al mondo che lo circonda, ha a cuore i suoi affetti e si dimostra disponibile a mettersi in gioco. Molto curioso l’accostamento tra questi due personaggi, che spinge il lettore a voler sapere come evolverà questa inconsueta amicizia. Tra l’altro siamo in un periodo storico molto particolare, che temo non lascerà i due ai loro tranquilli e pacifici lavori di/in laboratorio... e a questo proposito devo sefnalarti una piccola svista: negli anni quaranta il telefono non era il modello a tastiera che conosciamo oggi, bensì il suo antenato "a rotella"...
Occhio anche a "Il suo pensiero mi lascia quantomeno pensieroso"...
Per il resto, storia come sempre godibile e ben scritta. Al prossimo capitolo!

Recensore Master
01/04/19, ore 15:46
Cap. 2:

"la curiosità è la base della scienza" (cit) quindi io dovrei essere scienziata, peccato che con matematica e simili sia in cattivissimi rapporti per non dire... Pessima... 😅😅😅😂😂😂😂

Il capitolo scorre che è un piacere, tra i due personaggi si è instaurato una sorta di feeling in un certo senso, nel senso che si trovano incuriositi e amichevolmente interessati a vicenda e infatti tra una chiacchierata e l'altra scopriamo molte cose di entrambi. Il doc ci illustra i principi della biologia, interessante e d'impatto la frase "un chirurgo ne salva uno alla volta, un batteriologo se trova la combinazione giusta ne salva milioni tutte assieme" che in effetti ha il suo perché anche se entrambe le "branche" hanno la loro massima utilità e il mondo senza non sarebbe lo stesso...
Parlano anche di guerre il che è più che giusto essendo questo il periodo a cavallo tra i due conflitti mondiali, il che da modo di parlare della bruttezza della guerra (temo il dottore abbia ragione, ottimista il nostro signor Cohen...) e di come sia maturato nel doc e nel suo amico la volontà di fare ulteriori progressi sul fronte dei batteri (e meno male direi!)
Dall'altra parte le curiose info sul simpatico mr Cohen: la balbuzie "soggettiva"(credo davvero sia un po' così, nel senso che la balbuzie credo dipenda molto dalla sicurezza in sé del soggetto e dall'agitazione che prova/non prova: stando così le cose logico che quando non è a suo agio con con gli sconosciuti balbetti mentre con la moglie per es no...) l'ironia che mostra a tratti, un po' ingegnoso, molto curioso e disponibile ad aiutare il prof e,... perché no visto che sembrerebbe nascere dell'amicizia? Invitarlo a pranzo poco dopo. Mi ha spiazzato e mi è dispiaciuto un po' per lui, quando hai sganciato il colpo di sorpresa che ci hai tirato mostrando l'arto di legno, non me lo aspettavo 😅😅
Che dire, ancora non siamo arrivati al sodo e credo ci sarà molta altra carne al fuoco ma è un bene, visto che il testo è godibile e ci fa pure imparare lo spirito del periodo e qualche nozione di scienza! 😄
Alla prox
Nala

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