Recensioni per
Happyland
di Il Maiale

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/06/20, ore 18:01
Cap. 1:

...e credo di aver appena fatto fuori un pacchetto di fazzoletti. La riluttanza con cui ci sveli l'intimità fra i protagonisti lungo le crepe della loro bolla disfunzionale è praticamente poetica, mi piace l'intreccio di musica e triangolo erotico, le scene di tensione davanti al pubblico, e mi piacciono le milleduecentocinquantasei sfaccettature del nostro narratore in fondo in fondo ben poco reliable, ma molto str**. Il finale arriva come una pugnalata nello stomaco, benché io sia partita da Icaro. Mi hai depresso nella migliore maniera possibile (se c'è una maniera migliore). I'm in awe *.*

Recensore Master
25/04/20, ore 21:46
Cap. 1:

Ho ripreso in mano efp dopo tanto tempo e quando, curiosando sul tuo profilo, ho trovato questa storia mi sono sentita subito invogliata a leggerla.
Mi ha rapita.
Non sono riuscita a staccarmene neanche per un secondo, l’ho letta d’un fiato e il finale, sebbene atteso, mi ha colpita profondamente. Innanzitutto, il tuo stile di scrittura così spontaneo è qualcosa di meraviglioso, è come un flusso di coscienza del protagonista. Vogliamo parlare di Elia? A tratti l’ho odiato, a tratti l’ho compreso e a tratti mi ha dato molta tristezza. È chiaro che non era facile per lui la situazione in cui si trovava, però il suo modo di agire sulla fine mi ha causato tanta rabbia. Loren aveva bisogno di aiuto professionale, non tranelli vendicativi. Elia l’ho percepito molto come un protagonista che è anche antagonista, è colpa sua tutto ciò che è successo eppure lui era consapevole delle conseguenze! Anzi, ha pensato bene di ignorare Loren nel momento più critico!
Inutile giudicarlo a conti fatti, il senso di colpa per una cosa così non può mai andarsene.
Ho visto che hai pubblicato un seguito di questa storia e non vedo l’ora di avere abbastanza tempo da leggerlo.
A presto,
Anna

Recensore Master
29/05/19, ore 12:00
Cap. 1:

Ehi, ciao :)
Ho visto che anche tu partecipi al contest di Arianna e, dato che ci siamo incontrate per via del tuo contest, ero curiosa di capire il tuo stile, di vedere come scrivi e cosa avevi prodotto per un contest a cui partecipiamo tutte e due!
Ed ecco che mi ritrovo di fronte a una storia di musicisti, e io ADORO i musicisti, adoro scriverne e adoro leggerne, perciò mi sa che sono approdata nel posto giusto!
Il tuo stile mi piace molto, è particolare e credo si avvicini molto a ciò che richiedevi nel tuo contest, dico bene? Ho voluto leggerti anche perché ho pensato che magari avrei trovato quelle carattertistiche nelle tue storie, il che mi avrebbe aiutato a inquadrare meglio ciò che si intende per stile cannibale!
Passando proprio ai personaggi: Elia, Loren e Tar si sono distrutti a vicenda, hanno distrutto il loro rapporto come band e come amici, e hanno mandato in fumo i sentimenti che gli uni provavano per gli altri.
Sì, hanno fatto sesso tutti e tre insieme, ma questo non ha fatto che peggiorare le cose, perché poi tutto è degenerato in una spirale senza ritorno.
Forse non sarebbe dovuto succedere, non avrebbero dovuto farlo... avrebbe funzionato se non ci fossero state gelosie, se tutto fosse stato di comune accordo davvero, consapevole, senza conseguenze. Il che è praticamente impossibile quando ci sono sentimenti come questi di mezzo.
Sai, Tar è il mio preferito. L'ho adorato fin da subito, non so perché, forse è perché lo trovo emotivo, dolce, a tratti si imbarazza per tutto, ma poi alla fine guarda un po' come si è lasciato andare con Loren ed Elia... Giona, invece, è rimasto un personaggio un po' più margonale, ma alla fine non sembra male neanche lui.
Mi è piaciuto molto questo contesto competitivo, gli ERA e tutto il resto... mi sono ritrovata a pensare a quelle compoetizioni che si vedono in tv, tipo X-Factor o The Voice, dove la gente va lì e ti fanno credere che tutto sia vero, che il televoto scelga i migliori, quando poi tutto è programmato fin dall'inizio!
Mi è piaciuto molto anche il tuo rendere estremamente umani e credibili i personaggi: una band di ragazzini drogati e malati, che pensa di trovare negli allucinogeni la strada per fare buona musica. Inquadrabili ai tempi di Jim Morrison e soci, ma che allo stesso tempo stanno bene anche ai tempi nostri.
E poi Loren che non vuole accettare le sue condizioni e non vuole guarire, non vuole essere aiutato veramente... e infatti pone fine alla sua vita perché non ha mai realmente avuto il controllo su di essa.
Una storia triste, dolorosa, raccontata magistralmente con uno stile un po' distaccato ma che ti entra nell'anima.
Devo veramente complimentarmi con te, l'ho adorata!
Vorrei leggere tanto altro su questi ragazzi, per caso hai scritto altre storie su di loro o hai intenzione di scriverne altre? In caso, dimmelo! :D
Come ultima cosa volevo farti notare due cose che mi sono saltate all'occhio durante la lettura, e spero questo non ti dia fastidio, e in caso dimmelo pure ed eviterò in futuro ^^
Ho visto che scrivi "affianco" quando devi dire "affianco a loro" ecc... ma è corretto scrivere "a fianco", con lo spazio; e poi ho visto anche che hai usato "infondo" (es: "infondo sapevo di non poter meritare di meglio"), ma è corretto scrivere "in fondo".
Per il resto, non ho notato grossi errori, forse manca qualche virgola, ma la storia scorre bene comunque e queste sono solo delle piccolezze che si sistemano con facilità ^^
Ancora tanti complimenti e spero di leggerti ancora in futuro!
Buon proseguimento di giornata ♥

Recensore Master
05/05/19, ore 17:52
Cap. 1:

5° POSTO E VINCITORE PREMIO SPECIALE "MIGLIOR COLPO DI SCENA"
Happyland – WodkaEiffel –
PER UN TOTALE COMPLESSIVO DI 71,30 al contest Coincidenze perdute, appuntamenti mancati, scelte difficili: Sliding Doors Contest indetto da missredlights e Shilysssul forum di EFP.


VALUTAZIONE MISSREDLIGHTS: 34/50

Grammatica e stile di scrittura: 6/10
Nello stile ci siamo. Scorre fluido e solo in pochissime parti mi sono ritrovata a dover rileggere una parte, dovuta anche alla punteggiatura mancante o messa male. Ti consiglio, quando descrivi qualcosa, di fare frasi più brevi, in modo da non far perdere il filo al lettore.
Per la grammatica ti riporto qui di seguito degli errori che ho trovato:
• quell’elite (quell'élite);
• nell’ Holand Theater (uno spazio di troppo fra nell' e l'altra parola);
• Con altri due passi uscì di nuovo dalla stanza e, forse, tutti quelli che erano accorsi stavano parlando e Tar stava piangendo ma io non sentivo niente. (ti consiglio di rivedere la punteggiatura qui. Si poteva benissimo mettere “Con altri due passi uscì di nuovo dalla stanza e, forse, tutti quelli che accorsero stavano parlando. Tar pingeva ma io non sentivo niente.” oppure “Con altri due passi fu di nuovo fuori dalla stanza e, forse, tutti quelli che erano accorsi stavano parlando; Tar stava piangendo ma io non sentivo niente.);
• con un solo ed unico pensiero (e unico);
• tutti e cinque e cerchio (in cerchio);
• disse Giona e tutti che risero a crepapelle e io che forse non l’avevo capita a fondo come battuta. (e tutti risero a crepapelle, mentre io, forse, non l'avevo capita a fondo la battuta);
• e lo sguardo a fare avanti e indietro (e lo sguardo fare avanti e indietro);
• «Wellcome to happy, happy, happy, happyland (welcome);
• Loren aveva le sopracciglia aggrottate in segno di disapprovazione, Tar erano aggrottate ma per la
• confusione. (quelle di Tar erano);
• non può finire da balia a me e non può di certo cadere in depressione per te (non può fare da balia);
• dove Tar sbattee (sbatté);
• avevi diciott’anni diedi fuoco al cane (hai dato fuoco al cane);
• chi si era inventato quellecose (quelle cose);
• persone che si eran radunate lì. (erano radutate);
• «Davvero non lo immagini il perché», dissi (il perché?)
• Non capisci di quanto tu sia importante per Loren (non capisci quanto tu).

Caratterizzazione dei personaggi: 7/10
Inutile dire che i personaggi della storia erano principalmente 4, ovvero i componenti del gruppo Skam. Trovo che tre di loro siano stati caratterizzati molto bene, ovvero Loren, Tar ed Elia, il triangolo amoroso. Per tutta la storia possiamo vedere questo intreccio dove l'uno ama una persona che non lo ricambia, dove la cattiveria e il dolore prendono il sopravvento sull'amore. A mio dire, trovo questo tipo d'amore anche leggermente malato, tanto da portare uno dei tre a una tragica e prematura morte e il tutto per colpa dell'indifferenza. Elia, di cui si ha il punto di vista per quasi tutta la storia è quello più egoista di tutti, capace di ferire e di non capire quando è ora di smettere o il tempo di agire. Lo si nota con la morte di Loren per colpa sua o quando piange per aver vinto il premio con la canzone, anche se il suo amico/componente della band si è tolto la vita. Quello parecchio umano, a sorpresa, è stato Loren che non solo è stato coerente col personaggio da te creato dall'inizio alla fine, ma che rispecchia la fragilità della psiche umana quando si scopre qualcosa che si vuole tenere a tutti i costi nascosto. Tar, invece, è stato l'agire a tutti i costi, battersi non solo per i propri ideali, ma anche lottare per quello che ne vale davvero la pena, in questo caso per l'amore di Loren. Pienamente d'accordo quando ha preso a pugni in faccia Elia.
Quello di cui mi dispiace non aver letto di più è Giona, che trovo meno caratterizzato rispetto a questi tre. Avrei preferito avere qualcosa di più sul suo carattere.

Utilizzo del pacchetto: 7/10
Ottimo l'uso del pacchetto, senza contare che come messaggio rivelato alla fine possiamo trovare sia l'email che i messaggi che Loren invia a Elia. Ottimo pure il genere angst di cui la storia è piena, come anche l'uso della frase all'interno della storia, che si amalgama al testo in modo perfetto. L'unica pecca è la mancanza del bambino che non ti fa avere il punteggio pieno.

Livello di introspezione: 8/10
Anche qui non ti ho potuto dare il massimo perché mancava l'introspezione di Giona. Tutti gli altri sono stati descritti benissimo, arrivando a un livello di introspezione veramente alto. Sei riuscita ad arrivare a fondo in ognuno di loro, facendo vedere luci e ombre, quello che si cela nell'animo umano e in molte situazioni. Hai fatto sì che vedessimo parecchie emozioni e sentimenti, che vedessimo molte scene, tutte descritte con maestria. Il fatto che mancasse uno di loro non ti ha fatto prendere punteggio pieno. Un vero peccato.

Gradimento personale: 3,5/5
In realtà mi trovo nel limbo in questo punto, cercando di capire se la storia mi sia piaciuta o meno. Ti posso dire che la prima impressione avuta è stata “Loren è morto come il batterista del Led Zeppelin”, il che mi ha portata a storcere il naso perché a me piacciono molto e ritrovare una morte praticamente identica mi ha innervosito parecchio. Leggendo la storia ho visto moltissime cose diverse, moltissime cose che mi hanno lasciata basita, finendo fino alla morte di Loren. Quest'ultima per me è stato il colpo di grazia, non tanto per la morte del personaggio in sé, ma per come è stato lasciato morire, come se fosse una bambola di pezza che non serviva più. Il fatto che sia morto per colpa dell'indifferenza e della cattiveria è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La cosa che ti ha salvato è stato l'immenso colpo di scena che hai messo quando ho scoperto che è stato Elia a mandare la email a Freddie e il suo contenuto. Lì ci sono rimasta secca, sconvolta da questo colpo da maestro.

Titolo e impaginazione: 2,5/5
Il titolo lo trovo un paradosso se devo essere sincera. Non c'è nulla di felice in questa band dove non solo c'è amore non corrisposto ma anche dolore e cattiveria, dove la finzione ha preso il posto della realtà forse è per questo che funziona così tanto, oltre ad essere il titolo della canzone.
Per l'impaginazione avrei preferito un carattere diverso e una grandezza poco più piccola, senza contare il giustificato.

Recensore Master
02/05/19, ore 19:43
Cap. 1:

VALUTAZIONE SHILYSS: 37,30/50
Grammatica e stile di scrittura: 6.8/10 (grammatica 2.8/4 stile)
Sai già come la penso e qui rinnovo i miei complimenti: sai scrivere e riesci a coinvolgere tantissimo il lettore, a sorprenderlo persino, ma ti “fregano” gli errori di battitura e di distrazione, nonché qualche confusione tra la prima e la terza persona dell’indicativo (io capii, egli capì). Nonostante questi refusi, la lettura è sempre non solamente piacevolissima, ma affascinante. Mi hai molto colpita con questa storia, ma ne parlerò più avanti. Stilisticamente ti ho segnato dei passaggi a mio parere poco chiari; tendi a usare pochissime virgole e se questo è un tratto distintivo del tuo stile, trovo che a volte in certi punti la lettura risulti non così scorrevole come le tue altissime capacità potrebbero farla venire fuori. In particolare, in alcuni punti come prima del “ma” o del “mentre” avrei preferito trovare una virgola che anticipasse le varie subordinate. Queste frasi poco chiare hanno inciso non sul parametro della grammatica, ma su quello dello stile.

Loren dovette dire di dover andare in bagno perché aveva il suo rito portafortuna prima di ogni cosa e non poteva assolutamente saltarlo. [dovette dire di dover, ripetizione]
Sentì le sue gambe muoversi e allora contai altre quattro piastrelle dal muro al lavandino/ Sentì la serratura della porta scattare e il Loren che ne uscì era sudaticcio e giallognolo. [Sentii]
Si ma quello è di dominio pubblico [Sì ]
Lo faceva sempre, leggevo il suo disagio negli occhi ogni volta che lo abbracciavo e io mi ci divertivo. «Magari ce lo vediamo insieme», dissi esaminando i suoi occhi nei miei. [occhi/occhi]
Sentì [sentii]
disse Loren con tono infastidito e io allora mi rimisi seduto composto, con le mani al loro posto.
«Mi aveva scambiato per lui», dissi io sorridendo. Io e Giona eravamo gemelli identici, ma non così
identici da non poterci riconoscere.
«Ma tu non hai fatto nulla per fermarla», continuò Loren cercando il mio sguardo e io capì
perfettamente le sue intenzioni. [disse/dissi, ripetizione – capì  => capii]
Ricordare a Tar che comunque se mi ero fatto la fidanzata di mio fratello che bella persona potevo
mai essere? [gestione delle virgole: Ricordare a Tar che, comunque, se mi ero fatto la fidanzata di mio fratello, che bella persona potevo mai essere?]
croce rossa = Croce Rossa, indica un’istituzione precisa.
Sentii la porta aprirsi alle mie spalle ma non mi voltai pensando che fosse Loren. [frase ambigua senza virgola!]
Allora gli passai il quaderno di spartiti dove avevo annotato tutti i nostri successi, anni di
allucinazione con nani mistici e fumi colorati che disegnavamo parole. [disegnavano??]
Wellcome = Welcome
nessun’ oro vinto = nessun’oro
adoranti che vedevano a noi come “quelli che ce l’avevano fatta”. [vedevano noi]
«Alzate i calici miei cavalieri!» [manca virgole prima di vocativo: «Alzate i calici, miei cavalieri!»]
Affianco a loro il duo degli Afterhours, tre dischi d’argento, si scambiavano saliva piena d’alcool con la mano di uno era infilata nei pantaloni dell’altro. [frase non scorrevole; affianco = a fianco, l’altro è prima persona singolare
indicativo presente del verbo affiancare.]
Guardava/guardò [ripetizione]
Solo quando Loren guardò di nuovo nella mia direzione capì che forse lui aveva capito. [capii]
cosi vicini [così vicini]
nell’ Holand Theater [spazio vuoto di troppo]
perché infondo sapevo di non potermi meritare di meglio. [in fondo]
«So che non ti sono indifferente Loren, [indifferente, Loren,… vocativo va messo tra virgole]
Ma lui immobile, con le braccia conserte a fissare Loren che mi sta per levare i boxer e i miei occhi fissi in quelli di Tar. [frase poco chiara].
Loren aveva le sopracciglia aggrottate in segno di disapprovazione, Tar erano aggrottate ma per la confusione. [(quelle di) v. sopra ]e infondo l’ amore non è fare cose straordinarie [in fondo l’amore]
i loro baci affianco al mio orecchio. [a fianco]
Sentì una vibrazione [Sentii]
al lavandino affianco al mio [affianco]
Andai verso e gettai tutte quelle che avevo nel cesso. [verso… la porta? ]
Sbattee [batté o sbatté ]
Comincia a rivedere di nuovo [Cominciai]
«Sei come un buco nero Elia. [vocativo vuole la virgola]. 
E lì forse capì, arrivai al punto della questione. [capii]
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
La caratterizzazione dei personaggi mi ha molto soddisfatta per quanto concerne Elia, Loren e Tariej, mentre non ho potuto notare come Giona, fratello gemello di Elia, rimanga in disparte nonostante il disguido, chiamiamolo così, relativo al racconto fatto a Freddie all’inizio della storia. Uno dei motivi è che Giona è estraneo al triangolo che si viene a creare tra gli altri protagonisti, questo sì, particolarmente ben gestito anche sotto il punto di vista della caratterizzazione, ma proprio perché gli Skam sono un gruppo, una band che è cresciuta insieme, avrei preferito avere anche un suo punto di vista, perlomeno parziale. Rimango soddisfatta invece sia dall’introspezione su Elia, malvagia voce narrante disposta a sacrificare l’agnello Loren per cercare – invano – di prendersi Tar, sia questi ultimi due. Bellissima a tal proposito è la scena d’amore che, pur essendo descrittiva e intensa, non scade nel volgare ed esprime bene quelle che sono le dinamiche dell’infelice triangolo.
Utilizzo del pacchetto: 7,5/10
Mi spiace molto non metterti un punteggio pieno in questo campo: hai fuso la frase in maniera eccelsa, l’angst era più che presente e anche la comunicazione mancata avviene nel momento giusto, rivelandosi tra l’altro un momento duplice: da un lato abbiamo gli sms che Loren, disperato e tradito, invia a Elia, dall’altro la premiazione che arriva nel momento sbagliato e segna l’acme della tragedia personale e lavorativa degli Skam: da un punto di vista mediatico, la morte di un personaggio – sebbene leggermente accennato, funge da cassa di risonanza immediata, soprattutto se arriva all’apice della sua carriera, come insegna la scuola di Seattle tutta. Mancando il punto del pacchetto relativo al bambino il punteggio non arriva dunque alla totalità, ma per quello che hai fatto meriti comunque tutto il possibile!
Livello di introspezione: 8/10
A livello di introspezione hai scandagliato con cura e attenzione i membri del triangolo; di Elia conosciamo il rapporto ambiguo con Loren e l’innamoramento disperato per Tar, di quest’ultimo conosciamo il disprezzo realistico per Elia e l’amore per Loren, di Loren vediamo l’estrema debolezza e la dipendenza da Elia. C’è anche un accenno alla delusione di Elia nei confronti del gemello Giona; in un paio di passaggi si evince come il tradimento occorso tra i due fratelli sia qualcosa di ancora parzialmente irrisolto, anche se hai scelto di non soffermartici, così come hai lasciato in ombra il personaggio di Giona. Il lavoro svolto è comunque più che positivo, dato che sei riuscita a cogliere le idiosincrasie e gli attriti e le debolezze e le brutture di questa rockband scossa da tumulti interiori che sono il contrario perfetto della canzone Happyland che fa da titolo e da sottofondo musicale alla storia, quindi non mi resta che farti tanti complimenti vivissimi!
Gradimento personale: 4/5
Forse inconsciamente pensavamo che portasse sfortuna. Tutto poteva portare sfortuna, tranne le nostre azioni sbagliate. Questa è una di quelle frasi molto belle di cui il testo è pieno. Ho apprezzato moltissimo che tu abbia scelto il punto di vista di una persona crudele, potremmo dire senza esitazione alcuna decisamente “cattiva”, che provoca la morte dell’elemento debole del gruppo in cui suona per motivi passionali, ma non per questo meno crudeli. Il punteggio non è pieno per delle minuscole note di gradimento personale: la prima è riferibile all’evento con cui apri la storia: Loren muore come un membro dei Led Zeppelin, ma nonostante tu abbia citato Cindy Lauper, i Queen e gli Afterhours, non hai menzionato l’iconica band da cui quasi certamente hai tratto ispirazione per il dettaglio della morte dello psicotico Loren. Ci sono rimasta un po’ male, posso dirlo? XD 
Titolo e impaginazione: 3/5
Il testo non è giustificato, mentre ho trovato il font piacevole e ho apprezzato il sezionamento interno della storia, che divide in atti la tragedia degli Skam quasi stessimo assistendo a uno spettacolo teatrale. Per quanto concerne il titolo, ho apprezzato che fosse così rilevante all’interno della storia da te proposta, ma sono rimasta indecisa fino all’ultimo se mi piacesse o meno. Non amo né i titoli troppo ampollosi né quelli stringati e questo, nonostante evochi un elemento importante della storia e sia quasi crudelmente ironico circa la vicenda raccontata, mi è sembrato decisamente troppo asciutto.

Recensore Master
09/04/19, ore 19:30
Cap. 1:

Cominciare questa recensione col dire 'complimenti' sarebbe riduttivo e banale. Ormai ho capito che quando mi accosto a leggere qualcosa che scrivi devo prepararmi mentalmente: non solo perché il tuo stile è di un duro realismo ma perché risulta in alcuni momenti anche asfittico, nel senso che toglie progressivamente ossigeno man mano che leggi... e il lettore si trova poi in apnea. Questo è un ottimo risultato per uno scrittore, anche se un colpo forte per il lettore. Alla fine della lettura mi sono ritrovata decisamente depressa, ma con ben impressa la sensazione di un'ottima scrittura, di un'ottima descrizione, di un ottimo ritmo e quindi alla fine di una più che adeguata risoluzione - sebbene il cuore mi pianga.
Non conoscevo la canzone, ma l'ho ascoltata prima, durante e dopo la lettura a circolo chiuso, seguendo il tuo suggerimento: prima mi sono letta il testo, però, in modo tale che quando lo avessi incontrato durante la lettura mi sarebbe stato familiare, afferrando i collegamenti giusti.
Ci sono dei passaggi che mi hanno colpito in particolare e sono quelli con le ripetizioni, cioé:
Ricordare a Tar che comunque non ero una persona affidabile.
Ricordare a Tar che comunque se mi ero fatto la fidanzata di mio fratello che bella persona potevo mai essere?
Ricordare a me che comunque ero suo e non potevo essere amato da nessun' altro.


e i messaggi finali:
Dicevano: “Elia, ti prego non lasciarmi qui da solo”.
Dicevano: “Sei andato via con lui come volevi, ma lo sai che io ti sarei rimasto accanto per sempre”.
Dicevano:“Se non leggi i messaggi e torni subito da me farò in modo che tu mi abbia sulla coscienza per tutta la vita”.


Le anafore riescono a ricreare una spirale di contenuti che ti si conficcano nel cervello e ti guidano a comprendere una situazione con ogni nuova parola aggiunta; ma tutto è perfettamente calibrato e non ci sono parole in più.
Danno un senso non solo del ritmo, ma poetico anche e infine, in questo contesto, mi richiamano alla mente l'immagine metaforica di un'accetta che, calando con forza un colpo dopo l'altro, si apre la strada sul legno nodoso (legno che può ben essere la situazione descritta o la coscienza del lettore)

La conclusione:
E nella mia testa, con il cadavere della persona che forse mi ha amato di più al mondo davanti ai miei piedi, sento: “Now we all wanna be happy, no matter what we do, weall wanna be happy, oh… in happyland.”
Non so nemmeno come descriverla. È perfetta. Tragica. Irrimediabile. Con quel tocco di macabro umorismo che si rende lampante in un'antitesi nascosta nel testo [---> quando Elia si riferisce al 'cadavere' come della persona che "l'ha amato di più al mondo", specie se pensi che in pratica è come se l'avesse ammazzato lui] e la canzone che ti dice che "adesso vogliono essere tutti felici".... tragica felicità.... praticamente un ossimoro mentale.
Quindi sì.... "complimenti", ma complimenti ben pesati perché questa storia è devastante e tu sei stata brava esattamente come mi aspettavo (dopo aver cominciato a leggere le cosette che produci xD)
(Recensione modificata il 09/04/2019 - 07:36 pm)

Recensore Master
03/04/19, ore 14:14
Cap. 1:

Buongiorno.
I tuoi intrecci sono sempre fenomenali, sei un grande talento!
Qualche virgola, qualcosa correggerei. Sì, ma sono il nulla in confronto a una creatività illimitata... ma soprattutto cinica e spietata. Si vede che ti piace l'aspetto più duro della realtà, e... spero non solo questo ^^
La vita è fatta di alti e bassi, anche se spesso è molto dura.
In bocca al lupo per il contest.
Buona giornata!

Recensore Master
03/04/19, ore 09:06
Cap. 1:

Ciao!
fantastica storia come sempre! Magnifica, cinica, dura, che non concede nulla all'umanità.
Una gabbia di skinner piena di ratti in competizione fra loro. Un ambiente claustrofobico, opprimente, soffocante, che ti evoca gli odori dell'adrenalina e del vomito. Un ambiente gravato da una competizione spietata, con un'onnipresente televisione che ricorda tanto quel film terribile che si intitola "Non si ammazzano così anche i cavalli?"
Stupendo fra l'altro il contrasto fra il titolo della canzone, Happyland, e l'ambientazione, che di felicità non ha proprio nulla.
E in tutto questo, i personaggi, che si inseguono, si cercano, si amano e si odiano, i sentimenti diretti sempre verso la persona sbagliata, mai liberi da sostanze che li modificano e li snaturano.
Anche i triangolo fra i tre è pesantissimo, claustrofobico, angosciante, e nemmeno nella scena di sesso riesci a liberarti dalla sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato, qualcosa di marcio in tutta la faccenda.
Bellissima anche la chiusura del cerchio: la scena inziale, il lungo excursus che la spiega e poi di nuovo la scena inziale, arrichita però dal fatto che Happyland ha vinto. Chissà se le confessioni in diretta hanno aiutato quella vittoria? Conoscendoti, direi di sì...
Una storia bellissima, complimenti!
In bocca al lupo per il contest.