Recensioni per
Fuori rotta
di JulyChan

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/09/19, ore 18:26
Cap. 1:

Ciao :-)
Ho partecipato allo stesso contest e ci tenevo a leggere anche le altre storie (sebbene terribilmente in ritardo).
La storia è senz'altro ben scritta e la lettura è piacevole (sebbene io non apprezzi questa coppia).
Per essere solo 500 parole sei riuscita a mostrare diversi momenti, durante i quali Rose esprime i propri sentimenti a sé stessa e man mano riesce a confessarli anche a James, che alquanto scorrettamente le legge il diario personale.
Complimenti il risultato del contest ;-)
A presto,
Carme93

Recensore Master
30/04/19, ore 11:06
Cap. 1:

Ciao!
Passo a lasciarti la prima recensione premio per il contest "Nella mia libreria": per le altre, avrei adocchiato un paio di one-shot non troppo vecchie, ma naturalmente se ti venisse in mente qualcosa in particolare che hai voglia di farmi leggere, non esitare a farmelo sapere ;).
Questa storia mi è piaciuta moltissimo, infatti l'ho presa in considerazione per tutti gli oscar per cui era eleggibile.
In generale, io non sono una grandissima fan della coppia Rose-James, più che altro perché (chiamatemi bigotta XD) ho sempre avuto l'idea che sarebbero cresciuti proprio come fratelli, e vederli insieme in questo modo mi fa sempre un po' senso. In ogni caso, questa è chiaramente solo la mia visione, eh, e sono sempre contenta quando incontro qualcuno in grado di farmi amare qualcosa che si discosta dal mio headcanon, forse anche più di quando qualcuno lo interpreta alla perfezione.
Trovo che tu abbia fatto un lavoro splendido: mi è piaciuto moltissimo come hai interpretato il prompt, rendendolo l'elemento che lentamente conduce ad una spirale sempre più stretta. I personaggi sono caratterizzati benissimo, e affrontano tematiche molto dense senza mai comportarsi, come accade purtroppo spesso, come degli adulti espertissimi e super navigati.
Suddividere la storia nei vari momenti "di perdizione" di Rose è stata secondo me una scelta molto azzeccata: leggendo, si ha proprio l'impressione di costeggiare pian piano un burrone, di avvicinarsi a un'esplosione, e la tensione sale in maniera lenta e costante. Seguire Rose nel suo lasciarsi andare, nel suo in qualche modo illudersi è stato straziante: nella sua ingenuità, credo sia perfettamente comprensibile l'entusiasmo che dà un po' alla testa e le fa perdere un po' il senso di ciò che sta accadendo.
Il finale è proprio un pugno allo stomaco, perché per un po' il lettore quasi ci spera che tutto quel crescendo di tensione debba sfociare solo nell'incontro dei due davanti al camino, e invece no, la questione è molto più profonda.
È una storia amara, una di quelle che soffoca ogni speranza, ma è costruita in maniera magistrale.
Anche i dialoghi, che spesso, soprattutto quando si fanno parlare degli adolescenti rischiano di risultare fuori luogo o artificiosi, sono molto riusciti: tutto contribuisce a creare questo ritmo lento ma incalzante, che sembra quasi inchiodare al muro il lettore, assieme a Rose.
Leggerla è stato davvero un piacere, e sono stata molto contenta che alla fine del concorso abbia ricevuto i giusti riconoscimenti.
Complimenti davvero!

Recensore Master
28/04/19, ore 01:29
Cap. 1:

Ciao July!

Questa storia è senza dubbio una di quelle che ho apprezzato di più nel contest (e trovo che sia meritatissima la sua posizione in classifica!): l'ho trovata ottima sotto tutti i punti di vista e fin dalla prima lettura sapevo che l'avrei tenuta in (più o meno alta) considerazione per tutte le nomination!

La cosa che ho adorato di più è senz'altro la conclusione, irridente, amara, inaspettata, sconvolgente. Tutto sembrava nella tua storia sembrava condurre a una conclusione classica, tutto faceva presupporre che l'errore – l'andare fuori rotta – sarebbe stato nel cedere alle lusinghe di James, e invece il finale shocca, lascia increduli a contemplare l'orrore di Rose.
La tua storia sarebbe stata piacevole anche con un finale classico – mi stava già piacendo prima di leggere la conclusione, in effetti! – ma con l'ultimo paragrafo l'hai innalzata in modo esponenziale. E ci tengo a sottolineare che per creare un plot twist del genere senza farlo sembrare fine a se stesso (cioè, messo ad hoc per stupire, ma senza avere un reale fondamento) è un compito difficile, e tu secondo me ci sei riuscita alla perfezione!

Veniamo ora ai vari parametri di valutazione! (Volente o nolente, in questo contest mi sono trovata a giudicare tutte le storie da questo punto di vista, quindi in tutte le recensioni cerco di dire la mia in proposito, anche se magari – nel bene o nel male – ci sono cose su cui non mi sarei soffermata a pensare leggendo certe storie al di fuori del contest)

Titolo: come avrai capito dalla nomination, mi è piaciuto particolarmente! L'ho trovato evocativo anche di per sé, ma dopo aver letto la storia sono riuscita ad ammirarne anche la profondità, la capacità di anticipare la storia sia nei toni che nei contenuti. Insomma, hai fatto jackpot!

Stile: molto curato (anche da un punto di vista grafico), perfettamente calato sull'atmosfera e i personaggi della storia, capace di trasmettere emozioni al lettore, e condito da un tocco di originalità grazie alla "regole per orientarsi" a concludere ogni parametro. Insomma, tutto ottimo, e se non ha ricevuto la mia nomination è solo perché c'erano altre due storie che a mio avviso avevano un guizzo in più.

Prompt: lavoro eccellente, davvero. L'hai inserito in ogni modo possibile, letteralmente e non; dal titolo ai pensieri di Rose alle 'regole per orientarsi' ogni passo della storia e permeato da quella citazione, e – di nuovo – ho assolutamente adorato l'originalità con cui tu hai fatto 'sbagliare strada' a Rose ^^ Qui sono stata super, super indecisa se assegnare la nomination alla tua storia o a 'Il falò': era praticamente un ex equo, e confesso che alla fine ho deciso che mi faceva piacere nominare tutte le mie storie preferite; visto che la tua, a differenza dell'altra, era assolutamente in lizza anche per il miglior titolo, ho deciso di 'spartire' così le nomination, ma avrei potuto comunque nominare anche te senza il minimo dubbio/rimorso!

Coppia: su questo mi sono praticamente già espressa! Sei stata bravissima a rendere la coppia fulcro della storia!

Credo di aver detto tutto, concludo rinnovandoti i miei complimenti!

Alla prossima,
Isidar ^^

Recensore Master
26/04/19, ore 12:35
Cap. 1:

Valutazione del contest “Citazione in cerca d’autore (Oscar edition)!”
~ storia vincitrice dell’Oscar alla migliore ispirazione


Grammatica: 10/10
Perfetta!

Stile e lessico: 10/10
Valutare lo stile di questa storia non è stato semplice, perché mi ha ricordato quello che alle volte utilizzo, il che mi ha fatta entrare subito in empatia con il tuo testo. Ho dunque dovuto prenderne le distanze affinché potessi leggerlo con tutta l’oggettività di cui sono capace. Spero di esserci riuscita, perché di fatto non ho trovato nessun elemento inefficace o fuori posto dal punto di vista stilistico-lessicale. Hai scelto di strutturare la storia in cinque paragrafi, la cui particolarità è quella di riuscire a essere autonomi e al contempo consequenziali: ognuno dei momenti narrati riesce a stare in piedi sulle proprie gambe, eppure il testo risulta coeso e assolutamente concatenato; un traguardo non da poco! I cinque paragrafi sono separati visivamente sia dai tre asterischi centrati che dalle frasi conclusive a loro volta allineate al centro. Soffermandomi su queste ultime, trovo siano un elemento di grande originalità e impatto, perché lette l’una dopo l’altra riescono a riassumere – attraverso una metafora – la tensione interiore della protagonista: studia la mappa, affidati alla bussola, niente scorciatoie, non allontanarti dal sentiero, non perderti, cinque regole in grado di sondare i tormenti di Rose e di creare un climax emozionale; si passa infatti dal momento in cui inizia l’esplorazione (la mappa e la bussola) sino a mostrare l’esplorazione vera e propria e tutti i suoi rischi (non perderti).
Una grande particolarità di questo testo è il ritmo. Complici i tanti capoversi di cui si compone, la sintassi secca e lineare e la suddivisione in paragrafi, il lettore incontra più di una pausa lungo la lettura, il che rende il ritmo abbastanza lento e dilata il tempo interno ed esterno del racconto (da un lato, si ha la sensazione di leggere una vicenda che si svolge in un tempo piuttosto lungo; dall’altro, si ha la sensazione di leggere un testo che vada oltre le cinquecento parole).
Un’altra particolarità della struttura, legata alla scelta di narrare attraverso quelle che sono a tutti gli effetti piccole unità narrative (i paragrafi), è il fatto che il racconto pare non avere una conclusione: concludi infatti l’intera storia usando la stessa tecnica stilistica utilizzata per concludere i singoli paragrafi (la “regola”), il che dà l’impressione di una non-fine della storia, come se a essersi conclusa fosse solo la quinta unità narrativa e non l’intero racconto. L’ho trovata una scelta coraggiosa, ma coerente allo stile scelto: è giusto che il tuo racconto resti sospeso in un limbo, che dia la sensazione di avere ancora molto da dire, perché in tal modo la struttura stilistica riesce a inscenare lo stato d’animo della protagonista – nonché punto di vista interno della narrazione –, sospesa nei propri tormenti, spaurita, decisa solo a imporsi un ennesimo monito. Concludere la storia in altro modo, in maniera più “canonica”, ne avrebbe tradito lo spirito, a mio avviso.
Arrivando alla veste più superficiale, hai scelto la seconda persona e il tempo presente, ripercorrendo il solo punto di vista di Rose. A riguardo, ho trovato coerente alla focalizzazione interna la presenza di domande retoriche tese a riprodurre i dubbi della protagonista (“Da quando sei così spavalda e le parole ti scivolano dalle labbra prima che tu possa fermarle?)”: il narratore non sa nulla che Rose non sappia. Diversamente dal tuo solito, non vi è una sintassi complessa né marcata, anzi è tutto molto lineare: la narrazione è fluida, semplice solo in apparenza, e preserva un escamotage come il corsivo per le sole “regole”.
Anche la punteggiatura risponde a questa esigenza di linearità, al punto tale che ricorri al punto e virgola per snellire la sintassi. Un ottimo equilibrio! In ultimo, discorso diretto e indiretto si incastrano alla perfezione; inoltre, nonostante nessuna battuta sia introdotta o seguita da verba dicendi, non è mai dubbio quale personaggio parli, quindi anche in questo hai fatto un ottimo lavoro.


Arrivando al lessico, al pari della sintassi è lineare, semplice, arriva al lettore senza se né ma, il registro è medio-basso, ma non cade mai nel colloquiale né incespica nelle ripetizioni. I personaggi si esprimono in maniera verosimile e ogni termine riesce a comunicare efficacemente il concetto o l’immagine voluti. Anche dal punto di vista lessicale, la metafora dell’esplorazione è stata condotta benissimo: le parole scelte sono quelle adatte a evocare quel mondo specifico (“bussola”, “mappa”, “rotta” – personalmente, ho immaginato un’esplorazione in mare!), senza mai tradirlo. Insomma, non ho proprio nessun appunto da farti!

Concludendo, immagino sia evidente il motivo per cui ho assegnato 10/10 in questo parametro. Il tuo è un testo in apparenza semplice, ma a mio avviso frutto di una struttura ben definita, che resta fedele a se stessa dall’inizio alla fine. Bravissima!

Titolo: 5/5
Fuori rotta è un titolo che, a mio avviso, cattura l’attenzione, perché rimanda a un concetto intrigante, cioè quello di avere imboccato la strada sbagliata, di essere fuori dai binari, di aver commesso un errore. È un titolo breve, che si lascia leggere tutto d’un fiato, in un paio di secondi, spingendo il lettore a volerne di più, a voler contestualizzare questa sentenza, capire se si riferisca a un personaggio, a un contesto, a chissà cosa insomma. Inoltre, ha in sé un alone di angoscia e aspettativa che ritroviamo nella trama del racconto, tutto incentrato sulla lotta di Rose con la propria bussola – angoscia – e sul desiderio di James di vedere Rose imboccare la strada sbagliata – aspettativa. Il fatto che il racconto si concluda con la messa a nudo dei sentimenti di Rose, e quindi con la consapevolezza che la protagonista sia fuori rotta, chiude perfettamente il cerchio aperto dal titolo. Il monito finale è più che altro simbolo di ostinazione, ma anche di sconfitta – lei s’era ripromessa di non perdersi, proprio come avrebbe fatto una brava esploratrice, ma non è bastato. Trovo quindi che il titolo sia perfetto per questa storia: ne anticipa l’atmosfera, è intrigante ed è coerente al contenuto del testo. 5/5.

Utilizzo del prompt: 10/10
Hai scelto il prompt “Le strade percorribili sono tante e diverse, eppure riusciva sempre a imboccare quella sbagliata” e su questo concetto hai costruito l’intera storia, a partire dal titolo – quel fuori rotta impietoso che suggerisce l’abbandono della “retta via” e la caduta nel baratro dell’inganno. Non inserisci mai fisicamente l’intera citazione, ma non sono assenti rimandi testuali inseriti più che bene nel tessuto narrativo, come ad esempio il dialogo che apre la storia. Trovo che tu sia stata bravissima nel relazionarti con la mia citazione, perché hai estrapolato il concetto che la ispirava e su quello hai costruito l’intera trama e persino le caratterizzazioni dei tuoi personaggi; entrambi, infatti, imboccano la strada sbagliata: James di sua spontanea volontà, Rose perché trascinata da lui e dal proprio istinto. Leggendo, mi è parso proprio di avere dinanzi un labirinto di insidie ed emozioni contrastanti, tanti sbocchi per tirarsene fuori e un’unica strada senza uscita; e mi è parso di vederli, il tuo James che la imbocca al solo scopo di attirare Rose nella propria trappola e la tua Rose che ne resta prigioniera. Anche le frasi conclusive dei paragrafi sono ispirate al prompt, e descrivono tutto il tormento di Rose che, malgrado gli sforzi, imbocca la strada sbagliata (e resta vittima del tortuoso gioco di James, tutto votato a distruggere la bussola della cugina) – “Quinta regola: non perderti”, ma ormai è troppo tardi per la povera Rose. Non ho proprio nessun appunto da farti in questo parametro, il prompt si percepisce in ogni sfumatura della trama e dei personaggi che la vivono. 10/10!

Caratterizzazione e IC dei personaggi: 9/10
I soli personaggi della tua storia sono Rose e James. Il fatto di aver scelto personaggi della nuova generazione ha sicuramente reso più complesso caratterizzarli in sole cinquecento parole, dopotutto non avevi nessun riferimento che potesse farti da base, ma tu sei stata all’altezza della sfida e sei riuscita a creare dal nulla due caratterizzazioni convincenti e intriganti.
Iniziando da James, l’ho trovato un coprotagonista fantastico. Il punto di vista interno è quello di Rose, quindi tutto ciò che sappiamo di James è strettamente legato alla percezione di lei, eppure l’affascinante Potter si sente dall’inizio alla fine – e lì, invischiato nella trama a reclamare attenzione e spazio, e sa come prendersi l’una e l’altro. Quasi lungo l’intero arco narrativo, James sembra essere un ragazzo innamorato o infatuato che tenta di avvicinare l’oggetto dei propri desideri. Lo vediamo cercare, scrutare, provocare Rose con quella “solita aria sardonica” di chi sa che prima o poi riuscirà nel proprio intento. Alla fine, però, a rivoluzionare l’immagine di James è “l’eco impietosa della sua risata”, che scaraventa su Rose la consapevolezza di essere stata un’illusa. Il ritratto che restituiscono le tue righe è quello di un James Sirius Potter sicuro di sé, spregiudicato, malizioso, cinico, persino arrogante nella maniera in cui pretende l’attenzione della cugina – un personaggio che o si ama o si odia, ma che di certo è vivo tra le pieghe del tuo racconto. C’è solo un aspetto che rende incompleta questa caratterizzazione (ed è il motivo per cui il punteggio non è superiore a 9/10), ossia il motivo per cui sceglie di comportarsi in quel modo con Rose. A fine lettura, ho avuto la sensazione che mi sfuggisse un ultimo tassello per comprendere del tutto James: è attratto sul serio da Rose e la deride perché trova assurdo che lei, anziché provare una semplice attrazione, si è innamorata? Oppure il suo era solo uno scherzo o un modo di ingannare il tempo? Il testo è muto da questo punto di vista, si può solo ipotizzare – la mia ipotesi, ad esempio, lo vede semplicemente attratto e troppo cinico per capire i sentimenti di Rose. Se il testo fosse riuscito a colmare anche questo dubbio, la caratterizzazione di James sarebbe stata perfetta.
Arrivando a Rose, la protagonista, ho trovato la sua caratterizzazione perfetta. Rose è una ragazza come tante altre, spaventata all’idea di muovere i passi nella direzione sbagliata e tormentata dalla consapevolezza di essere prossima ad allontanarsi dalla strada maestra. È quasi tenero il fatto che giorno dopo giorno Rose rivolga a se stessa dei moniti, che tenti di aggrapparsi alla bussola e alla mappa, di seguire l’una e l’altra pur di non perdersi, di non cedere alle lusinghe delle scorciatoie né alla curiosità ispirata da sentieri mai battuti. Non sappiamo molto di lei, così come di James, ma sappiamo come vive il disagio con se stessa, quanto sia determinata nel tentare di perseguire i buoni propositi, quanto sia razionale nel mettere ordine in quel caos che sono i suoi sentimenti – e quanto sia sensibile alle lusinghe del baratro non appena James le si avvicina. Credo che tu sia stata molto brava non solo nel ritrarre in maniera coerente un’età adolescenziale, ma anche nel dare spessore alla tua protagonista: non è una semplice ragazza innamorata, è una ragazza che lotta con i propri sentimenti e tenta invano di difendersi da una delusione – probabilmente sa quanto sia cinico e spregiudicato suo cugino, sa che nel migliore dei casi dovrà accontentarsi di avere il suo corpo e non anche il suo cuore. La tua Rose è “lucidamente innamorata”, e lo è al punto tale che nel momento peggiore – quando il diario è tra le mani di James –, anziché piangere o abbattersi, suggerisce a se stessa la quinta regola: Non perderti. Una splendida protagonista, ho voglia di leggere ancora di lei!
Per i motivi spiegati, dunque, il punteggio è 9/10.

Totale: 44/45

Recensore Master
13/04/19, ore 09:34
Cap. 1:

Ciao! Ho aspettato di avere tempo per recensire Fuori rotta, prima di spostare l'altra recensione al posto giusto. Ora dovrebbe essere tutto a posto! La tua flash a primo impatto non mi ha detto nulla. "Carina sì, ma niente di speciale", pensavo mentre leggevo, poi sono arrivata al finale e... BOOM! Amo i colpi di scena e in questo caso la tua flash è riuscita a "ingannarmi" esattamente come James ha ingannato Rose. Pensavo che il dramma girasse unicamente attorno ai sentimenti provati per un "ragazzaccio", che perdersi, per Rose, significasse imboccare la stessa strada presa da lui – una trama per me debole – e invece no! James sembra talmente preso da Rose che il lettore fa il tifo per lui. Il bad ending che ci si aspetta (almeno per me) vede James rifiutato, non certo una Rose che si è lasciata abbindolare da un "giocatore". C'è un ribaltamento dei ruoli e delle aspettative, dunque. Il tuo stile è stato magistrale nel ricreare un finale ad effetto, la sua stessa semplicità contribuisce a rendere l'inganno insospettabile! A proposito di "giocatori", ti sei servita del prompt in una maniera inaspettata e originale, in cui è la protagonista stessa a trasgredire involontariamente le proprie regole. Sembra una caccia al tesoro, e il coltello dalla parte del manico ce l'ha sempre e solo James. Mi piacerebbe leggere una storia dal suo punto di vista, per conoscere la motivazione che l'ha spinto a comportarsi in quel modo con Rose. Semplice passatempo spregevole, oppure vendetta? "«James… Cosa fai qui?». «Fidati, non vuoi saperlo…»." La risposta di lui ha un significato ambivalente molto riuscito, non solo spiega come James riesce a sedurre Rose, ma costituisce anche un'anticipazione del torto che sta per infliggerle. Altro che esplosione di passione autentica... La situazione che vivono James e Rose in questa flash è già vista, ma è il modo in cui lo racconti a creare l'effetto sorpresa e a renderla nuova. Come sai, a contare di più per me è sempre il "come", è lo stesso discorso che ti ho fatto per la Tom/Merope (di cui aspetto lo sviluppo in una OS). Complimenti e alla prossima!