Recensioni per
Il Lupo
di Sakura Kurotsuki

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/09/19, ore 08:41
Cap. 1:

Ciao :-)
Ho partecipato allo stesso contest e, anche se con un ritardo assurdo, sto passando a leggere tutte le altre storie.
Decisamente la Alice/Sirius è una coppia insolita, ma è apprezzabile il modo in cui hai tratteggiato la ragazza un po' ingenua e romantica; al contrario Sirius, al fianco di James, è molto popolare.
La realtà sembra intrecciarsi con una dimensione onirica o con un ricordo di Alice.
A presto,
Carme93

Recensore Master
29/04/19, ore 12:09
Cap. 1:

Valutazione del contest “Citazioni in cerca d’autore (Oscar edition)!”

Grammatica: 9.25/10
Perfetta, solo poche sviste:
“non aveva ancora voglio di unirsi”: -0.05;
“voglia” anziché “voglio”, un refuso.

“Alice sbattè le palpebre”: -0.50; la forma corretta è “sbatté”, con l’accento acuto. Generalmente detraggo un punto per la grafia errata dei verbi, ma in questo caso credo sia stata una semplice svista.
“- Ti avevo detto”: -0.20; il trattino da utilizzare per aprire e chiudere i dialoghi è quello lungo (–), non il breve (-). Per trasparenza devo segnalare che da bando ho vietato l’utilizzo dei trattini per i dialoghi (a causa del contaparole), ma ho accettato comunque la tua storia perché è presente una sola battuta di dialogo.

Stile e lessico: 6/10
Iniziando dallo stile,hai scelto di narrare al passato e in terza persona, la sensazione che si ha leggendo è quella di un narratore esterno, ma non onnisciente, che segue con il proprio sguardo indagatore la protagonista; trovo sia un’impostazione interessante, perché il lettore sembra scrutare assieme al narratore un momento privato di Alice. Hai una grande capacità descrittiva, sei davvero molto brava nel rendere vivide le immagini che compongono la tua narrazione: mi è parso di vederla, Alice col capo reclinato all’indietro; così come mi è parso di vedere James e Sirius mollemente seduti in Sala Comune. Non è da tutti riuscire a descrivere con tale precisione e minuzia di particolari le azioni e gli atteggiamenti dei personaggi, non posso che farti i complimenti da questo punto di vista! Purtroppo, però, malgrado la tua indubbia bravura, la comprensione delle dinamiche che compongono la trama risulta ostica. Ho letto più volte la tua storia, ma non sono riuscita a capire cosa realmente accada: la mia sensazione è che il testo si articoli in due momenti, uno onirico – corrispondente alla prima parte, dove Alice è dinanzi allo specchio – e uno reale, corrispondente alla seconda parte, dove Alice è in Sala Comune. Il problema è che la struttura stilistica non fa differenza tra i due momenti, motivo per cui è difficile rintracciare la reale dinamica della trama. Cito estratti del testo per spiegarti meglio il mio punto di vista:

• “Alice gettò un’occhiata alla porta del dormitorio. [...] schiuse leggermente le labbra carnose e socchiuse gli occhi scuri, reclinando la testa di pochi centimetri”: questo è il primo capoverso del testo, dalla cui lettura si deduce che Alice sia sola in dormitorio e compia le azioni descritte. In questa prima fase della storia il lettore non ha dubbi sul fatto che l’azione descritta stia avvenendo nella realtà (e nel presente) del racconto. Fin qui, quindi, il testo è chiaro (e dà già prova della tua abilità descrittiva, tra l’altro!).

• “Un paio di occhi grigi ricambiavano il suo sguardo da dietro la tenda purpurea di uno dei baldacchini, circondati da una peluria nera e folta. Alice sbattè le palpebre un paio di volte; quando guardò di nuovo nello specchio, quello che vide le confermò di non essere sola”: qui ntroduci un secondo personaggio; sia la coppia scelta che il riferimento agli “occhi grigi” lasciano intendere che debba trattarsi di Sirius. Tuttavia, la frase “circondati da una peluria nera e folta” riferita agli occhi fa ipotizzare che si tratti di Sirius trasformato in cane – sarebbe singolare associare una descrizione simile al contorno di occhi umani –; a riguardo il problema che sorge è di coerenza: perché Sirius avrebbe rischiato di aggirarsi nei dormitori Grifondoro trasformato in cane? Il punto di domanda fa rivalutare l’espressione, ed è stato inevitabile domandarmi se non abbia interpretato male l’ingresso in scena del secondo personaggio.

• “Come scossa dal vento, si levò appena e lei vide un paio di occhi come i suoi, una frangetta sudata e spettinata – ma scura come la sua, e delle labbra che erano le sue gemelle sfiorare la spalla nuda di qualcuno voltato di spalle”: questo periodo, a mio parere, manca di chiarezza. Non è chiaro cosa accada, chi sia il “qualcuno voltato di spalle”. Si passa dall’ingresso in scena di un altro personaggio a un movimento che scuote la tenda del baldacchino e conduce a questo periodo. Da un lato sembra suggerire che Alice abbia solo immaginato gli occhi grigi, perché il riflesso nelle specchio sembra essere il proprio (“occhi come i suoi, una frangetta sudata e spettinata”), poi però, in riferimento alla frangetta, si legge “ma scura come la sua” (informazione introdotta dalla lineetta non chiusa, che crea un rapporto di interdipendenza tra le due frasi), dove non è chiaro quali siano di elementi contrapposti (c’è un “ma”, quindi deve esserci un elemento dato un altro che si contrappone ad esso; la sola soluzione possibile è che la “frangetta” non appartenga ad Alice, ma sia solo scura come quella di Alice). Vi è poi il riferimento già citato al “qualcuno voltato di spalle” che dà l’impressione che Alice sia in compagnia di qualcuno. A questa espressione segue il capoverso successivo che si apre con “Alice aprì gli occhi”, che svela al lettore che la protagonista si era appisolata in Sala Comune durante i festeggiamenti. Considerata la tua capacità descrittiva, la mia idea è che in questo punto tu abbia voluto utilizzare uno stile sfumato, allusivo, che lasciasse molto all’immaginazione del lettore; il problema a mio parere è che più che un testo allusivo, la sensazione data è quella di un testo poco chiaro, che disorienta il lettore, il che è un gran peccato.

• “Il sapore della sua pelle era ancora impresso sulle sue labbra”: questa è la frase conclusiva, che è di certo di grande impatto. A sua volta, però, rafforza i dubbi espressi in precedenza: il sapore che Alice percepisce sulle labbra è un indizio che la prima parte del racconto non sia da intendersi come un sogno, oppure che Alice è così innamorata da riuscire ad assaporare anche un sapore solo immaginato o sognato? Il testo, purtroppo, da questo punto di vista è muto, ed è possibile solo ipotizzare. Nel mio caso, sono propensa a credere che la frase vada interpretata seguendo la seconda ipotesi, ma potrei essere in errore.

Qualora la mia interpretazione sia giusta, cioè che l’intenzione sia stata quella di dividere la trama in momento onirico (prima parte) e momento reale (seconda parte), il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è quello di utilizzare escamotage stilistici per segnalare il passaggio da un momento narrativo all’altro – come ad esempio allineamenti del testo diversi, simboli divisori eccetera –, cercando sempre di badare alla chiarezza espositiva anche laddove si vuole ricorrere a sfumature e sottintesi. Sono più che sicura che l’idea alla base di questa storia abbia grande potenziale, proprio come la tua scrittura, ma che sia rimasta in parte inespressa, forse a causa del limite di parole (è possibile!).

Arrivando al lessico, fai uso di un vocabolario in grado di arricchire la narrazione e le descrizioni che la compongono. Da questo punto di vista trovo sia stata molto brava, perché il lessico è coerente alla cornice narrativa, non banale e mai inesatto. Ti consiglio solo, soprattutto in un testo breve, di evitare ripetizioni laddove non abbiano un significato specifico (mi riferisco a “mezz’aria” in “Tese la mano a mezz’aria e la bacchetta volò nella sua mano senza che lei emettesse un suono. Un vortice cristallino comparve a mezz’aria” e a “stesso” in “incontrò il suo stesso sguardo. Si lasciò scivolare sulle spalle la vestaglia dello stesso colore”). Qui “sorseggiava distrattamente quella che aveva tutta l’aria di essere del Whisky Incendiario” ti consiglierei di esplicitare “bevanda” oppure scegliere il genere maschile per “quella”, dato che si riferisce a “Whisky Incendiario”. Ad di là di questi piccolissimi dettagli, comunque, ribadisco che il lessico è ottimo!

Concludendo, quindi, trovo che la struttura stilistica abbia un po’ penalizzato la comprensione della dinamica del testo e della trama. Malgrado questo, comunque, nei momenti che esulano da questo discorso si evince, lo ripeto, la tua grande capacità descrittiva e la tua dimestichezza con la lingua italiana – evidenziata anche dal lessico corretto e coerente. Facendo la media dei pro e dei contro ho assegnato 6/10 in questo parametro, spero di essere riuscita a spiegarti il mio punto di vista.

Titolo: 2/5
Il lupo, un titolo breve, incisivo, enigmatico. È sicuramente quel tipo di titolo che evoca un racconto dalle tinte cupe, forse drammatiche. In fondo, il lupo, soprattutto nel mondo di Harry Potter, è associato alla notte e al buio, a qualcosa che si muove nell’oscurità. Da questo punto di vista, trovo che sia un titolo coerente all’atmosfera della tua storia, così “onirica” e incentrata su un desiderio che deve rimanere nascosto, che può esistere solo (credo) nell’immaginazione della protagonista. Purtroppo, a parte questo elemento, trovo che il titolo non rispecchi il contenuto della storia: a fine lettura è difficile capire chi sia il lupo – o cosa il lupo rappresenti all’interno del racconto –; potrebbe essere un riferimento a Sirius, ma lui si trasforma in un cane, il che fa scartare questa ipotesi. Mi dispiace assegnare 2/5 in questo parametro, ma non sono riuscita a capire in che modo il titolo richiami il contenuto della storia – è probabile che a me sfugga qualche sfumatura, ma per quanto abbia riletto la storia non sono riuscita a intravedere il riferimento al titolo.

Utilizzo del prompt: 8/10
Hai scelto la citazione “Amava impazzendo, perdendo ogni pudore, perdendo persino se stessa”, inserendola a inizio storia, una scelta che ho apprezzato molto, perché ha da subito indirizzato il lettore verso un racconto incentrato su una passione senza freni. Il motivo per cui il punteggio non è superiore a 8/10 è legato al fatto che non si riesce a capire dove finisca il sogno e inizi la realtà né se questo amore/attrazione esista fuori dall’immaginazione di Alice; inoltre, la scelta di narrare un unico momento in maniera sfocata ha fatto sì che il prompt risultasse sì presente, ma in maniera altrettanto sfocata. Al di là di questo, però, trovo che l’immagine di lei dinanzi a uno specchio completamente persa nella contemplazione immaginaria dell’oggetto del suo desiderio riesca a evocare bene quel “amava impazzendo” che le fa perdere “ogni pudore” e “persino se stessa”. Nel caso in cui abbia bene interpretato il testo, l’elemento “ogni pudore” risuonerebbe come una condanna quando la protagonista si ritrova in Sala Comune, destata dal suo sogno peccaminoso. Peccato che non sia chiaro se nella dimensione onirica (o comunque nella prima parte del testo, qualora abbia male interpretato la dinamica) abbia vissuto un amplesso con Sirius, perché come sfumatura andrebbe a rafforzare la presenza del prompt nel tessuto narrativo del testo. In conclusione, trovo che la citazione sia stata interpretata bene e utilizzata per ricreare una situazione intrigante e non banale. Per questa ragione, malgrado gli elementi a mio parere meno convincenti, il punteggio resta comunque alto. 8/10!

Caratterizzazione e IC dei personaggi: 5/10
Valutare questo parametro non è stato semplice, perché è quello che risente di più del discorso fatto in “Stile e lessico” circa la poca chiarezza di alcuni punti del testo.
Iniziando da Sirius, mi spiace dire di non essere riuscita a rintracciare una sua caratterizzazione nel testo, fatta eccezione per l’immagine in conclusione che lo ritrae prima con James e poi con una ragazza sconosciuta; l’aspetto positivo è che questa immagine rispecchia pienamente l’immagine del Sirius della Rowling. Per il resto, non sono riuscita a capire se Sirius e Alice abbiano una relazione o meno: la mia idea – che si basa sempre sull’ipotesi della trama divisa in sogno e realtà – è che Sirius non solo non abbia una relazione con lei, ma ignori anche i sentimenti nutriti da Alice nei suoi riguardi. Di contro, nel caso in cui abbia interpretato male il testo e Alice non abbia sognato nella prima parte della storia (anche se mi sembra improbabile visto quanto segue la frase “Aprì gli occhi”), allora i due condividono un rapporto, ma il testo non dà elementi per capire se sia un rapporto solo fisico, una relazione, un incontro sporadico e via dicendo; quindi, anche in questo caso, è difficile rintracciare una caratterizzazione di Sirius in relazione alla coppia.
Arrivando ad Alice, indiscussa protagonista del racconto, anche lei a mio parere appare sfocata. La sua caratterizzazione è incentrata sull’attrazione (o amore) che prova per Sirius, quindi risulta essere “un personaggio in funzione di un altro”; non ha una sua singolarità, perché il momento descritto la ritrae come una ragazza vinta dall’attrazione o dall’amore, al punto tale da perdersi completamente in questo sogno (o ricordo o esperienza) e perdere contatto con la realtà. Di certo, ciò che prova per Sirius è un primo tassello di conoscenza e caratterizzazione del personaggio, peccato che la rappresentazione del personaggio di Alice sia solo in questo, fattore che la rende un po’ debole come protagonista. Forse l’hai immaginata come personaggio complesso e quindi difficile da sintetizzare in sole cinquecento parole, perché le basi per sviluppare una protagonista intrigante ci sono davvero tutte!
Per quanto riguarda il punteggio, non è superiore a 5/10 per le perplessità espresse, mentre non è inferiore al punteggio assegnato sia per i pregi ravvisati nelle caratterizzazioni di Sirius e Alice (l’immagine del primo in chiusura; l’attrazione della seconda), sia per l’ottima caratterizzazione dei Grifondoro (e di James Potter) durante i festeggiamenti per la vittoria. Sono davvero convinta che con più parole a disposizione e una struttura stilistica più definita questa storia sarebbe stata ancora più bella.

Totale: 30.25/45