Ciao Bloody Wolf,
avevo messo gli occhi su questa OS parecchio tempo fa, ma non l'avevo letta per via degli spoiler su DMC5. Dopo l'estate ho colmato le mie mancanze (in realtà devo ancora recuperare il reboot DmC, che però non toglie né aggiunge nulla alla saga principale, mi sembra) e ora... eccomi qui!
Dire che ho amato questa storia è riduttivo. Diciamo che l'ho divorata come Dante divorerebbe una pizza dopo un anno di digiuno nell'Underworld. Rendo l'idea? Bene.
Tanto per cominciare, più che una fan fiction, questa OS sembra un approfondimento degli eventi mostrati nel finale di DMC5, arricchito con un'ottima introspezione dei personaggi principali.
Già col primo periodo, con una semplice e concisa descrizione ("due fratelli, due gemelli, due parti della stessa anima, divisi ma uniti nonostante tutto") sei riuscita a riportare perfettamente l'essenza di Dante e Vergil e a prenderti il mio cuore ♥
Non c'è una sola nota stonata nell'apertura dell'OS; tutto è perfetto, fedele all'opera originale, impregnato di quella malinconia di fondo che caratterizza da sempre il rapporto tra i due gemelli e che di sicuro è uno degli elementi che più mi ha fatto amare la saga di Devil May Cry e i suoi protagonisti negli anni.
Ho sempre pensato che Vergil sia mancato terribilmente nella vita di Dante, anche prima che gli eventi di DMC5 ce ne dessero conferma, ed è stato bellissimo e intenso vedergli (finalmente) esplicitare questa mancanza a parole, nella tua storia. Grazie, seriamente, GRAZIE per aver descritto quella scena; per quella mano posata sulla spalla di Vergil come una 'carezza' carica di amore e di tristezza; per avergli fatto pronunciare quel "Vergil […] mi sei mancato"! ♥
A questo punto della OS pensavo di non potermi sciogliere di più. Mi sbagliavo.
Perché –DMC5 ce lo ha rivelato, e neanche troppo tra le righe– anche Dante è mancato nella vita di Vergil, in una misura che forse non potremo comprendere mai del tutto, ma di sicuro gli è mancato molto (e non solo per il piacere di farlo a fette con Yamato). Perciò la confessione di Vergil ("Nonostante io sappia che me ne pentirò a vita… anche tu a me Dante.") che, prima che a parole, fiorisce nei suoi occhi e nel suo sorriso appena accennato, arriva al lettore come una cannonata al petto. Una cannonata di feels di prima qualità.
Ma non finisce qui! Perché poi Dante si muove, cogliendo quel momento d'intimità –e azzarderei anche di dolcezza– che, lui lo sa, non si ripresenterà tanto facilmente tra loro due, e... abbraccia Vergil.
E Vergil ricambia l'abbraccio.
Dante e Vergil, dopo una serie infinita di scontri e battaglie all'ultimo sangue, dopo essersi infilzati innumerevoli volte a vicenda, dopo essersi persi e ritrovati per perdersi nuovamente, si stringono l'uno all'altro in un abbraccio che sa di amore e di... accettazione.
Accettazione per quello che sono –due parti complementari, con tutte le loro differenze, ma indissolubilmente legate–, accettazione per i sentimenti umani che sono in grado di provare e che hanno sempre provato l'uno per l'altro (perché sì, Vergil ha sempre voluto bene a Dante, nonostante abbia vissuto perennemente nella negazione di questo sentimento).
Io... io penso che potrei piangere per la bellezza di questo momento!** (Che per altro, mi ricorda molto una digital fanart che ho visto di recente sul web e che sarò felice di condividere con te, se vorrai ♥)
Voglio, no necessito che questa cosa sia canon anche nel gioco. CAPCOM, PRENDI ESEMPIO DA QUESTA RAGAZZA, GRAZIE.
Insomma, COMPLIMENTI. Complimenti per come hai descritto questa scena, per come hai saputo dosare i gesti e le parole dei figli di Sparda, per come sei riuscita –mi ripeterò ma non mi importa– a cogliere appieno il loro rapporto così profondo, contrastante, ricco di sfumature.
Complimenti anche perché non hai avuto timore di usare la parola 'amore' tra loro, e qui mi permetto di fare una piccola riflessione.
Personalmente non ho problemi con l'Incest (anzi, proprio l'opposto xD), ma credo che al di là delle mie più oscure fantasie, il rapporto canonico tra Dante e Vergil sia fondato proprio sull'amore e l'odio, non sull'affetto e l'antipatia. Sarà un confine sottile, ma sono sentimenti di entità radicalmente differenti e non bisogna aver timore di definirli per quello che sono. Anche se non coinvolge la sfera sessuale, quello che lega Dante e Vergil è senza dubbio l'amore; un amore più che mai esclusivo dal momento che, oltre ad essere gemelli, hanno la stessa natura di mezzi demoni, diversa da quella di tutti gli altri esseri umani e demoniaci (ok, in effetti adesso anche Nero condivide questa condizione, in parte). Trovo incredibilmente struggente e romantica questa loro 'diversità', che da un canto li separa dal resto del mondo, dall'altro li unisce ancora di più. Ma sto divagando.
Tornando alla storia, mi è piaciuta tantissimo anche la risposta di Vergil quando il gemello gli dice che dovrebbe odiarlo. Quello di Dante mi è parso un rimprovero 'buono', senza rancore né rabbia, forse più simile ad una tirata d'orecchi verbale che ad un rimprovero vero e proprio; ad ogni modo Vergil sa perfettamente di meritarlo e non si giustifica. La sua risposta secca e –forse per la prima volta– conciliante ("Sei libero di farlo, Dante.") incarna perfettamente la maturità del personaggio e ancora una volta non posso che farti i complimenti per come l'hai gestito. Vergil ha avuto un'evoluzione importantissima nell'ultimo capitolo di DMC, grazie alla scissione di V, e questo è il punto della tua storia in cui si avverte di più. Una battuta apparentemente semplice, dunque, ma con un significato immenso. Stupenda.
E poi arriva un altro scambio di confessioni, dove i due ammettono di essersi pensati e cercati in tutti quegli anni; ammettono di aver sofferto, finalmente con gli scudi abbassati e a cuore aperto, non ringhiandosi contro come due bestie demoniache assetate di sangue ma tranquillamente, schiena contro schiena, con la testa posata l'uno sulla spalla dell'altro... CIAO CERVELLO, proprio ♥
No, davvero, è un'immagine talmente bella che non mi fa rimpiangere il momento dell'abbraccio e non sai quanto vorrei che anche questo fosse canon!
Altra perla della storia è la parte in cui i due si punzecchiano, con uno scambio deliberato di offese. La cosa divertente, però, è che sono state poste come delle semplici constatazioni sia dall'una che dall'altra parte, con risposte emotive azzeccatissime e totalmente IC! (Dante che scoppia a ridere senza ritegno; Vergil che s'infastidisce subito).
Sei stata bravissima, tra l'altro, a mantenere vivido per tutta la storia il parallelismo tra passato e presente; cioè a mettere in risalto il fatto che dentro quegli uomini ormai adulti, in fondo ci sono ancora i bambini di tanti anni fa, che giocavano insieme, si stuzzicavano e litigavano come solo due fratellini sanno fare.
Sul resto della fanfiction non mi dilungo, visto che riporta le battute finali dello scontro tra i gemelli (così pazzescamente bello da far venire le lacrime, concordo con te), ma sappi che quel Jackpot, contornato dalle tue considerazioni finali su Dante e Vergil, talmente connessi tra loro da leggersi praticamente nel pensiero, è la ciliegina sulla torta e la perfetta conclusione per questa OS!
Non ho molto da dire sullo stile, usi un linguaggio scorrevole e conciso che apprezzo sempre in una fanfic; mi permetto solo di suggerirti di limitare l'uso dell'aggettivo dimostrativo "quello/a" perché renderebbe più scorrevole la lettura in alcuni punti (per esempio, la frase: "Dante si ritrovò a coprire quella breve distanza che li divideva e, appoggiata una mano sulla spalla di quella parte di sé [...]" risulta un po' macchinosa).
Termino qui. Rinnovo i complimenti per questa bellissima OS che mescola divinamente il canon e il fanon, offrendo una versione verosimile di come potrebbero essere andate le cose tra i due figli di Sparda, alla fine di DMC5.
Grazie per averla scritta e pubblicata ♥
Buona serata e... no, non accetto un addio nelle note autrice xD Insomma, ora che ti ho scoperta spero di leggerti di nuovo in questa sezione!
Alla prossima,
Vegethia (Recensione modificata il 05/11/2019 - 08:49 pm) |