Recensioni per
Pene d'amor perduto
di Amor31

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/06/19, ore 14:20

Primo Classificato Parimerito

PENE D’AMOR PERDUTO di AMOR31






Grammatica e stile: 10/10

Né nella grammatica che nello stile ho qualcosa da segnalare, i miei complimenti. Sono rimasta semplicemente incantata dal tuo modo di scrivere: così elegante e delicato, ma anche carico di tutto il dolore e la malinconia che Laszlo reca con sé dopo la morte di Mary.
Alterni quindi parti di una poesia struggente e di profonda saggezza – il discorso tra Sara e il Dottore è un’opera d’arte davanti alla quale non mi sono affatto vergognata di piangere a calde lacrime – a scene meno cariche di pathos ma ugualmente impregnate di dolcezza: come quando l’uomo aiuta la bimba a recuperare le gerbere e ogni qual volta si riferisca a Cyrus o Stevie, l’unica famiglia che abbia e gli sia rimasta.
È una storia che non esplode nelle note più vibranti del dolore ma procede a passo attutito, conducendo piano a piano davanti al pianto silenzioso di un uomo che non potrà smettere facilmente di rimpiangere la sua tenera, fedele e silenziosa amata troppo presto scomparsa, in un amore che potrà rincorrere nei ricordi ma mai immaginare troppo a fondo nei risvolti, perché non sarà mai abbastanza pensarlo – e sognarlo solo, senza poterlo più vivere.
È un mondo che si è fermato, dove gli stimoli esterni non possono competere con l’eco dell’anima, ferita a fondo dalla scomparsa del suo bene (riprendendo Gluck) e che avrà bisogno del suo tempo per rinascere.
Anche di tutta la vita.



IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Laszlo è rappresentato con una perfezione magistrale: dedito al suo lavoro e sofferente nell’interiorità, in difficoltà nel far trasparire quello che prova, gentile verso gli ultimi e sempre solo; il dolore che prova ad infliggersi non è mai abbastanza forte, lo abbatte ma non così tanto da uccidere la vera sofferenza, è un’anima che si sente smarrita e che tuttavia continua ad avanzare.
Lo spingono i doveri verso la società, lo trattengono il rimorso e la tristezza per non aver confessato prima alla sua Mary quanto fosse il suo mondo, la sua pace, la sua felicità; e ora sa di star affrontando qualcosa che vince ogni giorno le sue forze, che non può arginare, che chissà che risvolti avrà. Mary è in ogni respiro del vento, nel libro che tanto amava, nelle tracce che ha lasciato di sé: le cerca, le trova e le piange, perché la sua fame d’averla di nuovo è troppo forte.
È l’eroe tragico che in un momento si trova ad avere tutto ed è vicinissimo al culmine della felicità, e l’istante dopo perde tutto tranne la coscienza e la vita, così da essere destinato a ricordare per l’eternità.
Passando invece alla caratterizzazione degli altri personaggi, possiamo benissimo dire che la figura della bimba è l’incarnazione della bellezza che è rimasta nel mondo: un sospiro di innocenza e spontaneità in una realtà che priva tutti e troppo presto della felicità, una sorta di breve zona franca per Laszlo; mentre Sara, lei è sempre la ragazza dal cuore enorme e dalla sensibilità altrettanto importante, che si cura della lapide di Mary come se fosse lei ad aver perso un’anima amata e comprende l’abisso che urla e si contorce nel cuore del Dottore. Non fugge davanti a quel grido, ma cerca di acquietarlo; e le sue parole sono così potenti, devastanti nella carica emotiva che liberano, razionali e allo stesso vibranti di cuore.
E nonostante tutto, anche Mary è presente: la memoria della sua luce la rende ancora viva, partecipe nelle tenebre che avvolgono il suo amato, come se fosse in piedi al suo fianco, paziente, ma lui ancora non fosse in grado di vederla e la cercasse altrove.
Laszlo non è solo, non lo sarà mai: ma finché la pena per questo amor perduto non si attenuerà, sarà il silenzio a parlargli di più e al di sopra di ogni voce, sua dannazione e unico luogo nel quale rifugiarsi.



Utilizzo pacchetto FIORISTA: 8/8

• Prompt: La vicenda inizia di pomeriggio (+2) → Tutta la storia è ambientata di pomeriggio, quindi la richiesta è stata rispettata.
• Oggetto: Lapide (+2) → La lapide, il simulacro che detta il nome di Mary al mondo e non permette a questi di farla passare sotto silenzio. Il modo in cui Laszlo la considera ce lo fa comprendere, ma la scelta di averci appoggiato anche il libro e aver letto le parole che Mary ha stretto a sé è particolarmente bella: è come farlo sullo stesso corpo di lei e trasformare quel libro in una finestra che congiunge direttamente al cuore, dove la ragazza può sempre sentirlo.
Un’immagine stupenda.
• Frase: “Anche se la felicità ti dimentica un po’, tu non dimenticarla mai del tutto” (+2) → Un giorno Laszlo lo capirà, anche con l’aiuto dei suoi cari amici: quando i tempi saranno maturi e i legami avranno fatto il loro dovere, allora lui saprà quanto queste parole sono vere. Nulla è davvero finito, la vita può riservare gioie: le intreccia con il dolore, è vero, ma non dà mai uno senza le prime, e solo noi stessi possiamo comprenderlo.
La figura della fiorista ti dà altri due punti perché è stato inserito il lavoro che dà il nome al pacchetto.



Punti BONUS per utilizzo intero pacchetto: 5/5



TOTALE: 33/33