Recensioni per
La dama nera
di Dark Sider

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/12/20, ore 16:47
Cap. 2:

Carissima, ciao **
Eccomi qui, come ti avevo detto nella precedente recensione, ci tenevo troppo a concludere questa avvincente mini long proprio oggi, per dedicarmi una lettura piacevole prima della fine dell'anno.
E ancora una volta confermo di essere stata felicissima di aver scelto questa storia, anche perché ho trovato la conclusione perfettamente in linea con ciò che hai narrato, con quella patina di inquietudine che continua a persistere nonostante all'apparenza tutto si sia risolto.
Uno tra i fattori che spesso fanno parte degli Horror e che ancora più spesso rischia di essere reso in maniera banale e superficiale penso sia proprio la questione del protagonista che risulta pazzo agli occhi degli altri – e in alcuni casi arriva al punto di crederci per davvero, di essere impazzito sul serio.
Non so il perché, ma spesso e volentieri mi ritrovo a leggere di un uso fin troppo inconsapevole di questo fattore che, se invece sviscerato e analizzato come si deve, fa la sua gran bella figura.
Inutile dire che nel tuo caso ho solo cose positive da dire perché mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai raccontato dell'ascesa di Jonathan verso quello che è non solo il suo più grande incubo, ma anche qualcosa che lo porta a estraniarsi completamente dal mondo esterno – non rispondendo più alle chiamate di Charlie dopo quello che le ha raccontato (e che ha cercato invano di dissimulare) per esempio.
E ti dirò, mi è piaciuto tantissimo perché la dimensione nella quale viene catapultato, così fredda, con la nebbia, con quei suoni innaturali e quell'immensa villa che fa una certa impressione, rappresenta un po' quello che è il cuore infranto di Josephine dopo il rifiuto ufficiale di Gregor, così come l'assuefazione (che Jonathan più di una volta descrive come un vero e proprio amore) nei confronti della dama nera rappresenta quello che lei avrebbe voluto per Gregor, ovvero i sentimenti che avrebbe voluto provasse per lei – che immenso giro di parole ho appena fatto, aiuto.
Nella speranza di essermi spiegata bene e di aver quantomeno offerto una interpretazione plausibile alla maledizione del libro e alla tragedia di Josephine Collins, mi ha incuriosita molto anche il fatto che il libro maledetto sappia adattarsi alla vittima e anche alla società nella quale si ritrova, perché comunque i nostri anni sono sicuramente diversi rispetto a quelli del primo Novecento – e qui mi riferisco alla lettera che si trova in una pagina al suo interno, che in un modo o nell'altro riesce sempre ad adattarsi a quella che sarà la nuova vittima.
Sono felice che alla fine Jonathan sia riuscito a sfuggire a quella che stava per rivelarsi la sua drammatica fine. Nel momento in cui la dama nera si è rivelata per ciò che è realmente, con quel teschio dalle orbite vuote e la follia (e anche la vera e propria ossessione) incastonata in ogni sua parola e in ogni sua movenza, mi sono davvero spaventata.
La fuga è stata da cardiopalma e appena conclusa non immagini che sospiro di sollievo ho tirato quando Charlie riesce a ritrovare Jonathan!
E a proposito di Charlie: dato che prima ho citato il fatto del protagonista che non viene creduto, mi ha rincuorata un sacco leggere che nei giorni successivi a quella chiamata lei non si sia fatta sentire non perché lo avesse abbandonato (credendo sul serio che fosse pazzo), bensì per informarsi il più possibile sulla questione del libro per poterlo aiutare. Ti giuro, ho stra adorato questa cosa. E sono anche contenta che alla fine si siano sposati e che attendano un bambino.
Ciò che è accaduto a Jonathan lo ha profondamente segnato e se lo porterà dietro tutta la vita – per arrivare a regalare tutti i libri che possedeva (e non erano pochi) e all'evitare di leggere se non strettamente necessario, deve essere stato devastante.
Spero solo che resti confinato nella sua testa, “ridotto” a un sogno… anche se, proprio come ti ho scritto all'inizio, l'inquietudine che lascia il finale lascia a sua volta tutto in sospeso e ho adorato la storia anche per questo.
Carissima, ti ringrazio per questa piacevole lettura, è stato un modo meraviglioso per concludere l'anno.
Nella speranza che il 2021 ci permetterà di lasciarci alle spalle tutto ciò che il 2020 ci ha fatto pesare nel corso dei mesi, ti auguro un felice anno nuovo!

»Amethyst«

Recensore Master
25/12/20, ore 00:27
Cap. 1:

Carissima, Buon Natale!
Ci tenevo troppo a lasciarti un pensierino in questo giorno speciale *^*
E siccome ci tengo a concludere l'anno in bellezza (dopo tutto quello che è accaduto in questo 2020 che è stato un MEH grande come una casa) già te lo dico: il 31 dicembre passerò nuovamente da questa storia perché voglio concedermi una lettura piacevole prima di concludere l'anno – oltre al fatto che sono stra curiosa di scoprire come si concluderà questa mini long.
Ma passando a questo primo capitolo: l'ho semplicemente adorato. Da amante del genere Horror, posso dire che in questo primo capitolo ho ritrovato tutto ciò che cerco in una lettura di questo genere. Il senso di inquietudine e irrequietezza che ho provato ogniqualvolta che il libro si palesava accanto a Jonathan con la consapevolezza che lui non lo avesse portato con sé, ma lo avesse lasciato da qualche altra parte, è stato a dir poco stupendo.
Ma prima di arrivare a ciò più nel dettaglio, ovviamente è inutile dire che ho apprezzato tantissimo il modo in cui hai sviluppato questa prima parte di trama, introducendo quello che è Jonathan come persona, la sua vita e anche la sua concezione della stessa.
Inizialmente credevo che Charlotte fosse solo una comparsa e nel momento in cui ho realizzato che invece avrebbe avuto un ruolo più massiccio all'interno della storia, devo dire che l'ho apprezzata ancora di più. È palese che provi interesse nei confronti di Jonathan, ma credo anche che il suo non essere scappata o quantomeno averlo giudicato dopo ciò che lui le ha detto sul libro sia dovuto anche ad altro, proprio a lei come persona e come carattere: quella che inizialmente sembrava una donna un po' frivola (come ad esempio il modo in cui chiude il discorso quando Jonathan decide di noleggiare proprio quel libro con le sue considerazioni a riguardo) acquisisce invece uno spessore e delle sfumature non da poco, come ad esempio quelle di una persona che sa ascoltare e che sa anche consigliare, che ne suo piccolo tende sempre una mano nei confronti del prossimo.
Ed è proprio dicendo a Jonathan di fare qualche ricerca sul libro e sulla sua autrice che scopriamo di questa leggenda che, a quanto pare, potrebbe addirittura essere reale.
Il modo in cui hai sviluppato quello che diventa un vero e proprio legame morboso con libro l'ho semplicemente adorato – e devo dirlo, devo assolutamente dirlo: il tocco di classe è stato proprio il momento in cui Jonathan avrebbe voluto strangolare Charlotte solo perché teneva il libro tra le mani. Sono quegli istanti di pura follia che avvengono solo nella nostra mente, ma che ci fanno immaginare le peggio cose e tu lo hai reso benissimo.
E mi è piaciuto come tu ti sia soffermata sul fatto che Jonathan sia intimorito e allo stesso tempo affascinato dal libro – e poi come dall'affascinato passi ad esserne morbosamente possessivo, come se lui e il libro abbiano effettivamente una relazione, dato che lui spesso lo descrive con aggettivi che più riguardano una persona rispetto a un oggetto.
Tutto ciò che è legato al libro fa paura, dalla lettera di Violetta alla trama in sé del libro, così come al fatto che Violetta stessa, chiunque ella sia, si sia ispirata proprio a quella storia per reiterarla, forse, nella vita reale.
E ovviamente sono curiosissima di scoprire cosa accadrà ora che Jonathan si è ritrovato con il libro poggiato sul comodino quando solo fino a qualche ora prima lo aveva gettato in mezzo all'acqua, nel parco, e si era anche sentito libero nell'aver compiuto quel gesto.
(Menzione speciale a Rufus, che è praticamente il mio modello di vita e che ha rinvigorito in me il desiderio di essere un gatto, lol)
Ti ringrazio per questa piacevolissima lettura, tu per me sei sempre una bellissima garanzia *^*
Ti auguro ancora una volta Buon Natale!

»Amethyst«

Recensore Veterano
19/04/20, ore 20:56
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui, tra tutte, l'introduzione di questa ff ha decisamente attirato la mia attenzione. E quindi l'ho letta, ho letto solo il primo capitolo, in vista di un possibile scambio futuro :)
Allora, mi ha attirato il fatto che si trattasse di un protagonista uomo, insegnante, senza niente di speciale. Perché spesso si tende a adonizzare questo tipo di figura quando nella realtà lasciano molto a desiderare haha
E infatti non sono stata delusa, non narri di un amore clandestino o chissà che. Utilizzi un linguaggio consono al pensiero di un quarantenne, ma troviamo un uomo con una vita tranquilla e anche un po' monotona. Forse proprio per questo se la prende un po' troppo quando trova il libro, o forse perchè infondo percepisce già qualcosa di sinistro. Infatti quel libro non solo contiene una lettera a lui indirizzato, e non per nome ma tramite un soprannome che in pochi conoscevano, ma dice che quella donna che l'ha scritta lo amava e si sarebbe uccisa per lui. La cosa più agghiacciante è ovviamente che il libro, dopo essere stato gettato via, rispunta in casa chissà come. Sono curiosa di capire come si evolverà il tutto! Mi piace questo genere 'fantasy soft', ambientato nel nostro mondo e nel nostro periodo ma con risvolti un po' magici e inspiegabili.
Marika

Recensore Master
28/10/19, ore 13:57
Cap. 2:

Ciao carissima, a distanza di tempo riprendo in mano questa storia davvero bella e suggestiva, e il fatto che sia ispirata da una leggenda di casa nostra me la fa amare ancora di più. Davvero interessante il primo capitolo, che avanza in un crescendo di mistero, angoscia che pervade il protagonista insieme al lettore e lo avvolge progressivamente in una spirale dove le suggestioni del sogno si uniscono a stranio e inquietanti segnali che giungono dalla realtà: il libro sembra seguire ossessivamente il protagonista in tutti i suoi spostamenti, non solo: non attende neppure che Jonathan arrivi al salotto di casa sua per farsi leggere, dopo di che lo accompagna in tutti suoi spostamenti per la casa e persino dopo essere stato buttato nel laghetto, ricompare misteriosamente, asciutto e intatto sul comodino della stanza da letto come se nulla fosse accaduto.
Di seguito, complice anche l'ossessione crescente di Jonathan, la misteriosa dama si manifesta nel giardino in cui il nostro protagonista si aggira ormai da giorni, puntuale dopo il tramonto, e lo conduce in una dimensione onirica dove il tempo pare essersi fermato in un presente destinato incessantemente a ripetersi, come la musica dei macabri suonatori. La stessa danza che coinvolge la dama nera e lo sfortunato mortale come in un turbine, sembra protrarsi per un tempo senza fine e, una volta giunta al suo culmine, è seguita da un altro culmine, quella della soddisfazione di un desiderio a lungo coltivato, così a lungo che la dama stessa non ne è altro che la tetra rappresentazione. Forse, dopo la morte di questa donna, ciò che è rimasto in vita è proprio quell'istinto irrefrenabile verso la persona amata, quell'uomo di nome Gregor che non l'ha mai considerata in vita e che ora la dama cerca, tendendo la sua rete ad altri uomini che anche solo vagamente glielo possano ricordare.
Lo squillo del cellulare - la cosa più banale ma anche reale che si possa immaginare - aiuta Jonathan a ritrovare in quei meandri il filo che lo condurrà alla salvezza, mentre la dama velata mostra la sua vera identità di morte dietro all'illusione di un'apparenza da sogno.
La realtà più prosaica è quella che alla fine viene scelta dal protagonista come dimensione preferibile e più sicura in cui vivere, al punto da decidere di non aprire più un libro per evitare di incorrere in analoghi sortilegi. Povero Jonathan, vien da dire, come si fa a vivere senza libri! ^^ Va detto però che a volte occorre proprio uno spauracchio terribile per rendersi conto che la realtà di ogni giorno, in fondo, non è poi così male.
Una storia bellissima, un'ottima interpretazione della leggenda della dama nera del parco Sempione, che non conoscevo e su cui sono corso a informarmi. Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
17/10/19, ore 17:59
Cap. 2:

Finale della storia, la cosa che più mi ha colpita è l'apparente lucidità di Jonathan: lui compie delle scelte che in realtà sono fatte dal libro, da quella specie di maledizione chi colpisce gli uomini-lettori. La cosa agghiacciante poi, per me, è come hai reso il sogno di ogni lettore, un infernale incubo: chi non vorrebbe entrare nel proprio libro preferito? Ecco, in questa storia rendi il tutto meno appetibile, ecco.
Il personaggio di Jonathan non è propriamente un eroe, ha quella vene di sufficienza che lo rende distante dal lettore ed è una cosa molto diversa dal solito.
Complimenti per la storia e per avermi fatto conoscere una leggenda tutta italiana

a presto

milla4

Recensore Master
17/10/19, ore 17:48
Cap. 1:

Ciao. vengo a consegnare la prima recensione premio. Capitolo denso di dattagli, lo stile è fluido ed essendo in prima persona ho trovato davvero buona la caratterizzazione del protagonista; ho sentito la sua presunzione, il suo sentirsi superiore cosa che contrasta con ciò che gli sta accadendo. Lentamente si vede cambiato, ma non troppo da essere irriconoscibile. Il romanzo sembra far parte di lui, riesci bene a creare quel senso di ambiguità che una buona storia horror deve creare. Vado subito a leggere il prossimo capitolo.

Recensore Master
10/10/19, ore 16:58
Cap. 1:

Ciao, come ti avevo accennato quando ho recensito la tua altra storia horror, volevo passare anche di qui, sia perché mi intrigava la trama, sia perché anche tu avevi partecipato al contest sulle uova di Pasqua!
Questo primo capitolo mi ha inquietato parecchio, perché sinceramente non saprei se è peggio la bibliotecaria impicciona che cerca di abbordare Jonathan, il libro che ha trovato, la lettera, il fatto che il libro ricompaia nonostante lui cerchi di liberarsene o chissà che altro… tutti questi elementi sono piuttosto inquietanti e mi hanno fatto venire i brividi.
Ma Charlotte da che parte sta? Non è che lei in qualche modo è coinvolta in questa storia? Anche il fatto che sia piombata a casa sua senza che lui ricordasse di averle detto l'indirizzo, sinceramente è una cosa che mi ha fatto venire un colpo!
Oh, poi quando il libro è ricomparso il mattino dopo, quando lui era sicuro di averlo buttato nel lago, sono rimasta impietrita.
Insomma, finché se lo ritrovava accanto senza che si ricordasse di averlo messo, beh, ci poteva anche stare che lo avesse fatto sovrappensiero, essendo comunque sempre in casa sua… ma dopo che l'ha buttato nel lago e poi se l'è rivisto sul comodino, ho capito che qualcosa non andava, proprio per niente.
Lo stile mi piace, anche se forse ci sono dei termini che un pochino appesantiscono la lettura, ma comunque sono rimasta coinvolta dal tuo testo e adesso non vedo l'ora di leggere anche la seconda parte per scoprire come va a finire tutta questa faccenda.
non appena troverò un po' di tempo, passerò ancora da te, promesso!
Complimenti per l'idea, le storie che lasciano un alone di mistero continuo e che hanno a che fare con libri misteriosi mi intrigano sempre un sacco *___*
A presto <3

Recensore Junior
08/10/19, ore 18:38
Cap. 1:

Ciao cara, scusami il ritardo nel passare!
Sono stata catturata da questa storia e ho deciso di buttarmi nella lettura, scoprendo dopo dei soli due capitoli, oltretutto ben porzionati.
Non ho ancora letto il secondo ma questo primo è davvero ben scritto e ben organizzato!
Apprezzo l'uso della prima persona nel racconto, trovo aiuti ad entrare ancora più in sintonia con il personaggio e con ciò che lo circonda. Come se, la sua stessa visione ci possa dare modo di lasciare da parte quello sguardo più "oggettivo" che darebbe invece un narratore esterno.
Mi piace l'essersi ispirati alla leggenda della dama nera di parco Sempione e aver dato una chiave più personale alla storia.
Ottime descrizioni, ne hai inserite molte senza essere pesante. Io amo leggere una storia guidata dalle descrizioni, più ce ne sono e meglio è.
Purtroppo spesso risultano essere solo una lunga lista di colori e posizioni di cose, intermezzate da pensieri, rendendo tutto molto più pesante... Ma non è stato questo il caso, ho letto tutto in maniera molto scorrevole e apprezzando anche il più piccolo cambiamento nell'animo di Jonathan.
Hai inserito anche delle descrizioni d'intermezzo per scene abitudinarie, inumidendole con delle simpatiche situazioni-> tipo la scena del cibo per il gatto.
Buona la scelta dell'uso dei font per sottolineare qualcosa su cui catalizzare l'attenzione.
E' vero, la lettera effettivamente poteva essere stata scritta già prima, arrivando alla scadenza della settimana... Non ci avevo pensato ma anche perchè in effetti Jonathan era arrivato nel luogo giusto al momento giusto, quindi questa ipotesi non mi toccava realmente...
Hai fatto attenzione a stilare la psicologia dei personaggi, brava. Jonathan riesco a disegnarmelo bene in mente in questo momento.
Si nota l'attenzione per ogni parola usata e adoro come hai deciso di far finire il capitolo!
Ho tante ipotesi che mi girano in testa, alcune prendono in considerazione la presenza di Charlotte, ma ad ogni modo aspetto prima di parlare.
Mi è davvero piaciuto questo primo capitolo, brava davvero.
Alla prossima, spero presto!

-Manu

Recensore Master
07/10/19, ore 23:52
Cap. 2:

Carissima, alla fine ho scelto di terminare questa tua graziosa opera che profuma di fantasmi d'altri tempi. Inutile dire che l'ho letteralmente adorata e divorata. Dal sortilegio che spinge il protagonista come se fosse un sortilegio, una maglia. Partendo da emozioni stupende che sembrano avere solo un pizzico di nero... Poi, invece, diventano morte per davvero. E stava quasi per riuscirci la nostra bella fantasmina che profuma di violette. C'È da dire che ha una casa ed un giardino stupendi... Scherzi a parte, li hai descritti benissimo. Mi è piaciuto tanto il particolare della danza, della musica ultraterrena che trasporta ad un ritmo forsennato fino alla perfezione dell'amplesso. Poi la curiosità giusta ed impellente di svelare il volto dell'amata, rivelando l'orrore, la corsa seguiti dal mostro. Magnifica, davvero. Non è che hai in mente qualche perla simile per la challenge di Halloween? Fosse mai....
Dolce la crescita del protagonista. Ho riso leggendo che si è disfatto dei libri. Perfetto poi il particolare del sogno ricorrente. Insomma, una favola, horror e dark ma una vera e magnifica favola. Complimenti :)

Recensore Master
25/09/19, ore 10:11
Cap. 1:

Buongiorno. Inizio la mattinata con questa tua splendida storia, dal sapore leggermente horror e retrò
Ho apprezzato soprattutto il passaggio dall’indole tranquilla del personaggio principale a quella frenesia dal carattere squisitamente soprannaturale che lo prende da quando i suoi occhi incrociano questo misterioso volume che non riesce a trovare posto nel database della sua non abituale biblioteca. Il tuo Jonathan è riservato. In effetti, il suo è un conflitto interiore tutto personale. Si parte da questa mera curiosità, che sembra quella semplice dell’appassionato della scrittura, del divoratore di libri. In effetti, la sua fame si rivelerà poi vorace, tanto da guidare così veloce da rischiare la vita in un incidente e sopprimere i suoi normali bisogni fisiologici, sia la pausa gabinetto o un pasto. Cervellotica ed agitata, attira il lettore come un vortice, la sua ricerca di risposte: chi è Violetta? E’ morta? Non è morta? E’ uno scherzo oppure no?
Strappa un sorriso la figura di Charlotte , che passa da timida pulzella indifesa a donna decisa nell’amore e che sa il fatto suo, come muoversi e come prendere l’uomo che gli interessa, almeno provarci.
Magistrale poi il sospetto che questo libro sia dotato di vita propria, che riesce ad apparire e scomparire in posti diversi durante tutto l’arco narrativo, lasciando la suggestione del lettore. Fino a quando, dopo il sospiro durante la passeggiata al laghetto riappare la mattina sul comodino. Bravissima per l’atmosfera e la storia stupenda che hai saputo regalare. Alla prossima cara

Recensore Master
10/09/19, ore 19:08
Cap. 2:

Eccomi qui, per completare anche questa bellissima storia!
Sul serio, dopo IT capitolo 2 sono in vena di horror, mi sto riprendendo tutti i vecchi slasher movie degli anni 80, plus i film horror sovrannaturali come Indisious e The Counjuring, e avevo davvero bisogno di leggere qualcosa che fosse in tema.
Posso affermare, senza ombra di dubbio, che questa storia meriterebbe davvero di essere trasposta in un episodio di Masters of Horror già solo per il fantastico concetto che sei riuscita a creare e su cui si basa la trama.
Ho sempre avuto un debole per le storie di fantasmi come questa, caratterizzate da quel colpo di scena finale che non solo ribalta completamente la situazione dal punto di vista del protagonista, ma che getta nuova luce su tutto quello che pensavamo di sapere.
Sei stata semplicemente fantastica nella resa di questo tropo, attraverso idee geniali e ben congegnate.
Il tutto, ovviamente, è stato reso possibile anche dalla bellissima prosa utilizzata durante l'intera fic, un mix a dir poco perfetto di descrizioni inquietanti alternate ai modelli di pensiero del protagonista, cosa che rendeva l'orrore provato da questi più viscerale e intimo, un continuo crescente di terrore che ha finito per coinvolgermi personalmente.
La parte che ho preferito è stata sicuramente il confronto tra Jonatahan e la Dama, ipnotico, pieno di suspance e sorprendentemente sensuale.
E come ogni storia horror che si rispetti, non abbia un vero e proprio lieto fine ma una conclusione apparentemente felice accompagnata da una nota di macabra ironia.
Complimenti davvero!

Recensore Master
10/09/19, ore 11:37
Cap. 2:

Buongiorno cara, finalmente posso proseguire con questa lettura che mi sta decisamente intrigando. Sarà il mio amore per l'horror, sarà che scrivi davvero benissimo, ma è un piacere ritagliarmi del tempo per passare dalle tue parti ^^
Dunque, il nostro protagonista è terrorizzato per quel libro, ha tentato di chiarirsi la situazione cercando di contattare Charlie, ma ci ha ricavato quasi un ricovero in psichiatria. D'altra parte non si può biasimare Charlie, la situazione ha dell'assurdo e l'idea di un libro che viene gettato in un lago e poi ritorna magicamente al suo posto è un sacco inquietante.
Ed ecco che qui finalmente abbiamo l'incontro con la famosa dama nera che aspettiamo dallo scorso capitolo di conoscere. Bellissime le descrizioni di lei e ancora di più mi sono piaciute le introspezioni, l'inquietudine e la stranezza che rendono questa scena macabra e a tratti anche elegante. La dama nera mi ha affascinata davvero tantissimo, e soprattutto mi sono chiesta cosa nascondesse sotto il velo nero, immaginando solo un buco nero. lol
Sei riuscita anche a inquietarmi con le descrizioni della villa, ma soprattutto mi ha inquietata l'idea dei musicisti che sono lì, impassibili, a suonare. Tutto ha assunto un'aria spettrale nella mia testa, l'atmosfera descritta è davvero suggestiva.
Alla fine, dopo un ballo meraviglioso e dopo essere andato a letto con la donna di cui pare essersi follemente innamorato in quei pochi istanti, ritorniamo alla fase horror e di conseguenza arriva il momento di sollevare quel velo. Sotto ecco che spunta uno scheletro. Davvero bella la scena della fuga e ancora più belle sono le spiegazioni di Charlie, che dopo alcune ricerche è in grado di spiegarci cosa sta succedendo. 
Anche le spiegazioni sono ottime, davvero. 
Sono inoltre felice che Jonathan abbia anche finito per sposare Charlie. ahw
Davvero una bella storia, mi è piaciuta moltissimo e ti faccio i miei complimenti, per questo, perché non solo è scritta divinamente ma è anche ben gestita a livello di trama, è intrigante e soprattutto è coerente. Di rado trovo racconti brevi così piacevoli ^^
Alla prossima,
fumoemiele

Recensore Master
08/09/19, ore 18:10
Cap. 2:

Ciao Lovy Chan! ^^
Non mi credevo nemmeno io: quelle erano cose da film horror, non da vita reale.
Penso che questa frase realizzi appieno il senso della storia. Jonathan è caduto vittima di una maledizione per via della sua somiglianza con Gregor e tutti i misteri relativi al romanzo di Josephine Collins sono stati risolti. I vari elementi sparsi nella storia hanno assunto un loro ordine e nel finale troviamo un Jonathan finalmente marito e quasi padre, appagato in tutto, sebbene permanga, nel suo subconscio, l’eco del pericoloso che ha corso.

La cosa più bella della storia è proprio l’ultima frase, che ci fa percepire come Jonathan si sia salvato grazie alla tenacia di Charlie e alla sua propria forza; è lui che non vuole cadere nuovamente nei deliri del fantasma, lui la rifugge, ma in qualche modo la malìa di cui è vittima non si è spenta per sempre, così come la maledizione stessa tornerà, con tutta probabilità, a tormentare altri uomini. Tra l’altro, il cinismo di Jonathan riemerge quando pare quasi rimpiangere l’amplesso ultraterreno col fantasma, che non può essere paragonato a quello che prova con la sua tranquilla moglie umana. Ma quella punta di nostalgia verso il mondo delle leggende e dell’oscurità è proprio frutto di quell’aura gotica che ti ho menzionato nello scorso capitolo ed era essenziale che ci fosse, come una sorta di marchio che segni per sempre il protagonista – cosa che, in effetti, accade, visto che Jonathan decide di smettere di leggere, quasi potesse cadere nuovamente nel tranello della splendida dama nera.

Devo complimentarmi con te per il modo in cui hai saputo descrivere tutta la parte relativa alla maledizione della dama nera. Il ballo, l’amplesso, la seduzione e la spaventosa rivelazione hanno un tono onirico che è stato capace di farmi immedesimare tantissimo nella scena. Lo stile di scrittura, la prima persona gestita con grande scioltezza e la cura nell’inserire nella trama solo dettagli fini alla stessa mi hanno proprio conquistata! Anche questo capitolo è stato una bellissima e piacevole scoperta, mia cara!

A presto e tanti, tanti complimenti ** per aver saputo mescolare così bene atmosfera, horror e introspezione dosando tutti gli elementi al punto giusto!
Shilyss

Recensore Master
04/09/19, ore 13:54
Cap. 1:

Cara Lovychan, <3

per ovvie ragioni devo attendere per leggere la tua ultima storia XD, quindi mi sono fiondata su questo interessante racconto dell’orrore dalle tinte gotiche. Un libro manoscritto che non è presente nel catalogo, un presagio di morte racchiuso in una lettera che sembra scritta appositamente per il protagonista, un’invisibile bibliotecaria simile all’atteggiamento di Violetta, la presunta mente dietro il libro che Jonathan trova. L’uso della prima persona e la follia personale e dilagante che attanagliano lungo il corso del capitolo il protagonista, mi hanno piacevolmente ricordato i racconti di Edgar Allan Poe: Jonathan si lascia suggestionare dalla lettera trovata scritta nel frontespizio, forte di un nome riconducibile a lui. Legge forsennatamente, tenta quasi subito di allontanare da sé il volume perché ne riconosce la pericolosità e la fascinazione, ma sembra che la leggenda della dama nera lo avvolga e lo seduca in maniera inesorabile. Ciò che più mi sorprende, come anticipavo anche poco sopra, è notare come vi siano delle leggere similitudini tra Charlie e Violetta.

Entrambe sono, per Jonathan, quasi invisibili. Di una, se fosse veramente chi dice di essere, l’uomo non ha la minima idea di chi possa essere, sebbene lei sia a conoscenza di un particolare specifico legato alla sua infanzia. La seconda sa dove Jonathan vive e conosce il suo numero, ma l’uomo, dal canto suo, nemmeno ricordava di averle mai telefonato. Questa distrazione nei confronti del gentil sesso potrebbe essere una chiave per indagare non tanto sul chi sia Violetta, se frutto di una suggestione o di uno scherzo ben riuscito, ma perché il fantasma/demone scelga proprio lui. Una cosa su cui hai molto insistito nel corso della trama e che mi è piaciuto molto è lo scetticismo circa la possibilità che Violetta possa suicidarsi: in assenza di date sul messaggio è difficile collocare questo evento in un punto preciso della storia o mettersi a caccia di quello che per ora è un fantasma folle, mandante di un messaggio criptico. Anche la discesa verso la follia del protagonista che all’inizio è così sicuro di sé e fiero della sua vita solitaria è ben resa e frutto di una caratterizzazione attenta.

La storia è suggestiva, bella e ben scritta e non vedo l’ora di poter proseguire! ** Un caro saluto e a presto,
Shilyss ^^

Recensore Master
03/09/19, ore 17:58
Cap. 1:

Buonasera! Ero indecisa fra questa storia e la prima sul profilo, quella fantasy, ma preferisco l'horror e quindi la curiosità alla fine mi ha spinta qui, e di certo non mi sono pentita di questa scelta. 
Ancora una volta il tuo stile mi piace un sacco. Perché sebbene i capitoli siano lunghi riesco a leggerti senza sforzo e amo come scrivi, hai uno stile davvero un sacco scorrevole e nonostante la quantità di descrizioni non mi pesa per niente. 
Anche la trama del racconto mi ha da subito incuriosita. Trovo sempre inquietante quando i protagonisti hanno a che fare con oggetti misteriosi, in questo caso lo strano libro di un'autrice sconosciuta persino a un insegnante di letteratura. Inoltre ho adorato il modo in cui hai costruito il tutto: lui che cerca disperatamente una lettura, Charlotte che ne è innamorata da tempo e continua ad arrossire e, nonostante la stranezza del libro non presente nel database, finisce per darglielo e fidarsi di lui, nella speranza che lo riporterà intero alla riapertura della biblioteca. 
E niente, avevo già iniziato a pensare a un libro maledetto, viste le strane sensazioni che trasmette a Jonathan, e avevo pensato a una piega più prevedibile, invece mi ha piacevolmente sorpresa la dedica che trova all'interno, ricordandomi istantaneamente anche dell'introduzione - che avevo dimenticato, trascinata dalla lettura. E sappi che quest'idea è bellissima, la trovo un sacco originale! 
Mi è venuto il sospetto che colei che si nasconde dietro a quella dedica e lo strano evento del libro potesse essere Charlotte, ma non so quanto possa essere possibile, attualmente sono più dell'idea che la dama nera esista davvero e sia una qualche strana creatura soprannaturale. 
A parte questo, anche la leggenda dietro alla storia è molto interessante, e adesso le cose si complicano visto che il tomo è tornato in casa di Jonathan, quando lui ha cercato di disfarsene. 
E niente, sono davvero curiosa di leggere come va a finire questa storia, ho mille congetture e nessuna mi sembra realmente valida. Questa prima parte l'ho davvero amata!
Alla prossima,
fumoemiele

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