Recensioni per
Nel ricordo del padre
di Alley

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/09/23, ore 13:59

Quando arriva a destinazione, Peter si scontra con un vuoto che ha la forma della sua assenza e uno stuolo di fantasmi vestiti a lutto. Hai descritto molto bene la sofferenza di Peter, ho trovato i suoi pensieri molto realistici. E poi arriva Morgan, piccolo raggio di sole, e gli offre un ghiacciolo. E il lettore che fino a quel momento era devastato sorride 🥹
Tutta la loro interazione nella tenda è bellissima, amo immaginare Peter e Morgan come fratelli di sorta e lo scambio sull'Avengers preferito è assolutamente p e r f e t t o.
Fic stupenda 💜

Nuovo recensore
29/05/20, ore 14:59

Ciao!
Oddio, la malinconia che mi ha intessuto addosso questa shot è assurda...
So che forse arrivo un po' in ritardo, dato che è stata pubblicata ormai più di un anno fa, ma ho voluto buttare dentro la testa. Nonostante ora abbia voglia di immergere la faccia in un cuscino e scoppiare a piangere direi che ne è valsa la pena. <3
Adoro come Morgan accolga Peter sulla soglia. Non gli chiede neanche chi è, lo sa e basta. Avrà guardato chissà quante volte quella foto sulla mensola in cucina, quella che ritrae suo padre insieme a quel ragazzo che adesso ha davanti; inconsapevolmente Peter è diventato parte della sua famiglia; in qualche modo, durante quei cinque anni, lui era lì, a vederla crescere, anche se non lo sa.
La mancanza di Tony colpisce sempre come un pugno allo stomaco, ma è dolce vedere i due mangiare un ghiacciolo con i ricordi che si spingono verso l'uomo che per entrambi è stato un padre.
Una visione malinconica ma tenera al contempo, uno scenario che ho amato davvero. ^^
Veramente ottimo lavoro!
A presto!

BF

Recensore Veterano
15/05/19, ore 12:45

Io ti aspettavo.
Speravo e aspettavo.

Ho letto le storie - questa e quella Stony - poco dopo la pubblicazione, ma non ho avuto proprio tempo per lasciare un commento, cosa a cui rimedio all'istante.

Sai già che adoro le tue fic, sei tra i miei autori preferiti, e questa, questa, mostra in pieno il perché tu lo sia.

Grazie di avermi fatta emozionare e piangere con questi due figli che voglio adottare seduta stante.

Li amiamo quanto loro amavano Tony - quanto lo amavamo anche noi.

Alla prossima - spero (spero),

Ale

Recensore Master
06/05/19, ore 13:51

E questa era l'altra che mi ero messa da parte, è strepitosa e credo di non avere parole giuste per commentarla. Hai presente quando leggi una storia talmente bella che ogni commento ti sembra superfluo, anzi, hai paura potrebbe rovinarla? La tua è una di quelle. Mi limiterò a dire che è tutto perfetto, dall'introspezione di Peter, al lessico, ai dialoghi a tutto il contorno. E boh, io una scena del genere, una qualche interazione di Morgan con Peter, non solo con Happy, avrei voluto vederla. Chissà che non ci sia comunque l'occasione in futuro <3. Ora come ora, il seguito di Spider Man è l'unico film Marvel che avrei la forza di vedere.
Di nuovo complimenti, un abbraccio ^^

Benni

Recensore Junior
02/05/19, ore 22:05

Questo racconto è quello che ho preferito tra tutti quelli che ho letto in questi giorni su Endgame.
Il punto di vista di Peter, ad un mese dai funerali è il pretesto perfetto per dare uno sguardo a come si sono evoluti gli eventi.
Il ragazzo è evidentemente scioccato, sente il peso e la responsabilità di questa perdita, ma alla fine non è colpa sua e col tempo se ne renderà conto (mi auguro).
Già ha avuto a che fare con altre perdite, come quella dello zio che è citata qui, ma nessuno può effettivamente abituarsi alla morte delle persone che si hanno a cuore.
Morgan è descritta in maniera perfetta, sembra effettivamente una bambina piccola. E i bimbi se pure si rendono conto della differenza, percepiscono e soffrono della mancanza del genitore, non comprendono davvero il concetto di non poterlo vedere mai più. E per Morgan si percepisce questa cosa, ovvero sembra cosciente del fatto che il padre sia morto, ma continua a vivere e giocare e parlare come se non fosse ad un trigesimo.
Peter da parte sua interagisce con la bambina e cerca di non turbarla, comportandosi da fratello maggiore. Questo paragonare Parker ad un fratello per Morgan, lo renderebbe in automatico un figlio per Stark, ed è così che si percepisce Spiderman. Il signor Stark è per lui un mentore, una forma di genitore, e questo è straziante. La situazione peggiora quando il ragazzo si rende conto di non conoscere molti aspetti della vita, dei gusti e dei pensieri del padre acquisito, e non c’è modo di colmare queste lacune.
Il finale rivela almeno un paio di cose: Tony continuava a pensare a Peter pensando a realizzare tute per lui nonostante fosse morto, sicuramente proprio per averlo visto sparire tra le sue braccia; e poi che la bambina cerca di “imitare” il padre, un po’ sarà forse per riempire il vuoto (come se comportandosi bene potesse farlo tornare), e un po’ è qualcosa che mi è capitato di vedere che i figli fanno in “automatico”.
Mi hai davvero emozionata e fatta ragionare, ti ringrazio.
Alla prossima,
K.

Recensore Master
30/04/19, ore 23:20

Dio mio, che piangere T____T sono cinque giorni che sto tentando di elaborare il lutto per Tony ma, da brava sadica, torno assiduamente su questa pagina a leggere storie su di lui. E piango come una bambina.
Complimenti, per il significato questa è una delle mie preferite.
Ora torno a farmi altro male xD
Un abbraccio,
Eevaa_chan

Recensore Junior
28/04/19, ore 16:18

Ciao, sono _T e mi sono quasi messa a piangere leggendo questo scritto! (e ti assicuro che non è una impresa facile)
Il punto di vista di Peter, che si rapporta con Morgan è estremamente toccante, in un connubio di non detti ed aspirazioni per quel rapporto mentore-allievo che più di qualche volta rasentava il confine del rapporto padre-figlio.
Morgan, nella sua semplicità ed innocenza di bambina, mi ricorda moltissimo la mia personale visione mentale di Tony da bambino, soprattutto se questa consapevolezza viene filtrata dallo sguardo di Peter. Quel "era il preferito di papà" mi ha uccisa, sappilo.
Ti faccio i miei più sentiti complimenti,
_T ;)

Recensore Master
28/04/19, ore 14:05

Ciao :)
È una piacevole sorpresa vederti scrivere di nuovo sulla sezione (non so se ricordi il periodo in cui bazzicavamo entrambe quella di Iron Man), e credo che molti altri che se ne erano allontanati siano tornati "a casa" in seguito agli eventi drammatici di Endgame.

Questa storia mi ha spezzato il cuore con la sua delicata intensità. Mostri Peter con una trasparenza invidiabile, conscia del suo vissuto tragico e del suo essere comunque un adolescente che, ancora una volta, si trova a fare i conti con la morte di una persona cara, senza per questo essere facilitato. Peter è forte, è Spider-Man, ma si illude nel voler ritrovare quello che, da suo idolo irraggiungibile è diventato suo mentore, scivolando poi in un ruolo paterno a colmare un vuoto sensibile nella vita di entrambi, di chi ha perso le proprie figure di riferimento e di chi invece, forse, non si è mai sognato di diventarne una in questo senso.

Il passaggio di Morgan che richiama Tony solo  perché fa meno male vederlo vivere in lei ha segnato la dipartita del mio contegno. Sono parole tragicamente vere, e dette da una persona giovane come Peter fanno ancora più male, rivelando una maturità che forse un diciassettenne non dovrebbe avere.
L'inconsapevolezza di Morgan è altrettanto toccante, e ho apprezzato moltissimo la sua resa: nella gestione dei bambini, soprattutto se così piccoli, farli risultare poco credibili o troppo adulti (o viceversa) è un rischio concreto, ma in lei ho riconosciuto in tutto e per tutto una bimba di quattro anni che non conosce ancora il concetto di morte, che ripone estrema importanza nei piccoli gesti infantili (l'invito nel fortino, il ghiacciolo, i propri disegni) e che ha un'ammirazione sconfinata per il suo eroe, colpendo involontariamente Peter nel profondo. Perché lui era davvero il preferito di Tony, anche se lui non gliel'ha mai detto esplicitamente, e trovarne conferma solo adesso colma un vuoto solo per aprirne un altro.

La presa di coscienza finale di Peter, con quella realizzazione di essere lui, in quel caso, il fratello maggiore (espressione che lui utilizza spontaneamente, sottolineando in modo definitivo l'affetto per Tony), colui che in parte ha preso sulle spalle le responsabilità di un padre scomparso è un passaggio di dolorosa bellezza. È vero, non sa il gusto preferito di Tony, così come tanti dei piccoli tasselli che componevano la sua persona, ma sa che adesso tocca a lui, ed è determinato a non deluderlo.

Grazie per aver scritto questo pezzo toccante e meraviglioso, hai affrontato un lato della vicenda che avevo bisogno di leggere dopo la devastazione emotiva di Endgame.
Un caro saluto, e spero alla prossima,

-Light-