Recensioni per
L’ultima passeggera della Ourang Medan
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/05/20, ore 20:43

Ciao Yonoi! Sono qui per rilasciare la terza recensione premio per il contest tattoo studio.
Che meraviglia questa storia, davvero. Avevo il secondo capitoli giorni fa, perdonami ancora infinitamente per il ritardo nel commentarlo!
Io resto sempre sbalordita dalla varietà degli elementi che proponi nei tuoi scritti: c'è sovrannaturale, tanta tanta fantasia, ma sono presenti elementi storici e per di più hai trattato anche il folklore giapponese. Cioè, questa storia mi ha veramente conquistato in tutto e per tutto, ho adorato ogni sua singola sfumatura. Sei sempre molto coinvolgente, adoro il tuo modo di trascinare il lettore nella storia, di farlo davvero respirare tramite le tue parole. Adoro il tuo lessico, più ti leggo e ti 'conosco', più apprezzo il tuo stile e in generale la scelta dei termini. Ti mantieni sempre molto alto, ma senza mai risultare ostico, e questa davvero è una caratteristica che mi fa sospirare dalla meraviglia proprio. Adoro poi l'atmosfera sovrannaturale, delicata ma intensa che ti caratterizza. Proponi sempre trame e personaggi che entrano nei cuori del lettore, c'è sempre quella nota dolceamara che non può che toccarti e commuoverti. Benedetta credo di averla adorata, una delle protagoniste che ho apprezzato maggiormente, e soprattutto la passeggera dell'Ourang Medan mi ha veramente colpito, in maniera positivissima. Mi sono immaginata il suo sguardo fra il furente e l'angosciato, quando compare per la prima volta a Benedetta, e poi il suo modo gentile di chinare il capo quando Benedetta l'aiuta a trovare la strada con le lanterne. Cioè, tu hai un talento veramente fantastico nello scrivere immagini potenti e vivide, ma il finale.... Cavolo, ti sei superato! L'ho trovato di una poesia, e di una intensità che veramente mi è arrivato dritto nel cuore, cioè io veramente l'ho visto. Hai una capacità sbalorditiva, sia per le idee sia per il tuo modo di riportarle su carta, sei veramente fantastico. Poi, ho apprezzato moltissimo anche tutti i vari personaggi secondari, ma una menzione speciale va fatta allo Spettro. Di lui mi sono innamorata, ma in generale tu hai veramente un talento nel tratteggiare e proporre personalità veramente interessanti e mai scontate, tutte estremamente diverse tra di loro ma ugualmente affascinanti. Cioè davvero io bho vorrei leggere un romanzo scritto da te, prima o poi! Sei veramente bravissimo, e mi dispiace anche essere così ripetitiva, ma io ogni volta che leggo una tua storia mi sento veramente fortunata! Ne esco arricchita, e soprattutto ne esco sconvolta, sei sempre in grado di arrivarmi al cuore e questa non è affatto una caratteristica scontata. Cioè hai davvero del talento da vendere, e non smetterò mai di ringraziare questo sito per avermi permesso di leggere tutte le tue storie, che considero sul serio meravigliose!
Spero di non essere stata banale in questa recensione, io comunque ti ringrazio per l'ennesima storia meravigliosa, che va dritta nelle preferite ovviamente.
Ti mando un abbraccio, a presto!

Recensore Master
28/04/20, ore 23:42

Ciao Yonoi!
Eccomi qui finalmente, perdonami ancora per il ritardo stratosferico. Che dire, sapevo che mi sarei imbattuta in un'avventura stratosferica, sappi che mi sono preparata un bel panino per godermi al massimo la lettura! E ovviamente le mie aspettative non sono andate affatto deluse, si prospetta davvero una storia magnifica. Mi hai acchiappato sin dal primo istante, con questo mistero estremamente inquietante di questa barca, in cui i passeggeri vengono trovati tutti morti (fra l'altro, in modo davvero inquietante) e il messaggio di aiuto in codice morse credo sia stato davvero l'elemento da brividi. Non so, mi hai messo un sacco di ansia (buona, s'intende!) con questa richiesta di aiuto urgente e poi ci mostri l'equipaggio morto, con queste luci bluastre. Quasi morto, non tutto morto, perchè c'è questa donna sul ponte e non si capisce se fosse viva (per poi morire nell'esplosione), o se fosse un fantasma o se fosse la causa delle morti! Lo scoprirò con il prossimo capitolo, immagino. Comunque, l'inizio è stato davvero da urlo (in tutti i sensi), mi hai subito conquistato e fatto immergere fra le tue righe. Poi, ci presenti una situazione più 'attuale', con questa ragazza di nome Benedetta che già AMO, ho adorato troppo la sua caratterizzazione, che comprende subito che in questo quadro ci sia qualcosa di particolare! L'elemento del quadro in sè poi mi ha fatto impazzire! E anche in questo caso la Gabbianella ha fatto la stessa fine dell'Ourang Medan, probabilmente a causa del quadro che sarà maledetto, immagino! Vabbè, ho adorato tutto, mi piace troppo la maniera veramente perfetta tramite la quale tratti il sovrannaturale, è un genere che io adoro ma tu riesci a rendere ogni tua storia così interessante e vivida da stupirmi ogni volta, sei davvero uno degli autori più talentuosi che abbia mai incontrato! Ogni tua storia è una nuova emozione e soprattutto una nuova avventura, mi coinvolgi proprio tantissimo! Ottimo lavoro con tutti i personaggi, dai davvero tanto spessore anche a loro, oltre che alla trama in sè, e il tuo stile scorre moltissimo, e apprezzo anche la cura nel lessico e soprattutto nelle descrizioni, sempre approfondite e vivide, mi aiutano proprio a vedere e a sentire sulla mia pelle tutto ciò che sta accadendo.
Ci sentiamo domani, passerò sicuramente sul secondo capitolo perchè non riuscirò a resistere!
Un abbraccio forte!

Recensore Master
09/04/20, ore 09:21

Ho trovato questa storia davvero bella!
Mi è piaciuto tantissimo l'equilibrio tra dramma e commedia. I personaggi sono tutti descritti benissimo e l'ambientazione nella riviera romagnola perfetta.
E poi ci sono delle descrizioni davvero poetiche della campagna e del mare.
Sei veramente brava, complimenti! ♥️
Benedetta, Mortacci, il maestro Canello e Spettro li vedrei bene in un film!
Mi piacerebbe molto leggere altre storie con questi protagonisti a cui mi sono già affezionata!

Recensore Master
02/04/20, ore 15:45

Beh, che dire, un finale malinconico, ma molto suggestivo. L'infruttuosa ricerca di informazioni sul dipinto ha portato Benedetta a trovare una soluzione forse fantasiosa, ma pur sempre valida e a suo modo romantica. Come a voler aiutare un'amica, o forse una collega di solitudine.
Grazie per avermi consigliato questo racconto, una vicenda originale, come sempre raccontata con la tua consueta maestria.
Ma ti prego, la raccolta di poesie sulla morte anche no...
Alla prox!
Ssjd

Recensore Master
01/04/20, ore 15:41

Ciao Yo.
Vedi che avevano ragione i pirati? Mai portare a bordo una donna. Mai, mai e poi mai!
Naufragio con sfiga annessa per tutti quelli che si avvicinano.
Storia avvincente che mi ha preso tantissimo. Di tutto, ciò che mi colpisce maggiormente é il ritrovarmi a pensare al mare in tempesta: esiste qualcosa di piú bello e affascinante da osservare in natura?
E poi c'é la vita di Benedetta. Posso suggerirle un sito dove pubblicare racconti, anziché spedirli senza successo a editori che molte volte non sanno cosa di perdono a non prendere in considerazione autori nuovi? 😜
Vado al prossimo che voglio vedere cosa succede.
A breve,
Ssjd

Recensore Master
18/09/19, ore 13:01

Ciao yonoi! Devo dire che la seconda e ultima parte di questa OS mi ha lasciato una lieve sensazione di malinconia ma anche si sollievo. Temevo che sarebbe finita male per la Valentini e il Mortacci, invece sono stata sollevata nel leggere che c'è stato un lieto fine. Soprattutto per la donna triste affacciata alla balaustra: finalmente la sua anima ha potuto trovare la pace.
Devi sapere che io adoro la cultura giapponese, quindi non ho avuto nessuna difficoltà a leggere di spiriti e lanterne, so perfettamente di cosa si stava parlando. Purtroppo i giapponesi, popolo saggio e mai banale, si è macchiato di crimini orribili, in particolare nei confronti dei "cugini" cinesi...
Anche questa, come tutte le altre che ho letto scritte da te, si è rivelata un racconto splendido, scritto benissimo e molto, molto interessante.
I complimenti per te oramai si sprecano, ma sei una certezza! Questo è sicuro ;)
Alla prossima allora,
Nina

Recensore Master
15/09/19, ore 19:40

Buonasera caro yonoi!
Io adoro le tue storie! Se le raccogliessi tutte in un unico volume e le pubblicassi, sarei la prima a comprarle, giuro! Sono di una bellezza rara. Quando le leggo non riesco mai a capire fino a dove le inventi e fino a dove invece sono "vere", intendo le leggende, come in questo caso dell'Ourang Medan.
Tra l'altro riesci a destreggiarti benissimo nella descrizione della montagna così come in quello marino. Complimenti davvero, perché conosci perfettamente anche il lessico di tali ambienti. Poi però sai anche essere divertente nelle altre scene... sei uno scrittore a 360° insomma!
Ho notato che questa storia è arrivata prima nel contest Vizi capitali, quindi i miei complimenti!
Passo al prossimo e ultimo capitolo ;)
Nina

Recensore Junior
09/09/19, ore 16:45

Recensione premio per il concorso: "Scegli il tuo mandala e ti dirò chi sei..."


Ho scelto questa storia principalmente per il titolo, la descrizione iniziale l'avevo leggiucchiata appena. 
Devo dire che non sono rimasta per niente delusa. Il tutto è così ben incastrato in se stesso da risultare una storia finita e appagante. Il titolo dell'opera, i titoletti dei capitoli, le brevi descrizioni, i rimandi, i dialoghi, la conclusione, i personaggi, tutti mi risulta perfettamente intrecciato e pertinente. Sembra che ogni elemento sia il filamento di una spessa corda da navi che legati fra di loro formano una cima perfetta. 
Sembra, azzarderei, uno dei racconti di "Piccoli Brividi", per come è strutturato, per la curiosità che emana e per quell'alone di mistero oscuro che aleggia da inizio a fine. 
Inizia come inizierebbe un film "dark", con scene ben delineate e atmosfere ben trasmesse. 
Il racconto si apre subito con quel qualcosa che ti fa capire che ci sarà un bel mistero da risolvere e ciò ovviamente invoglia il lettore a continuare e a sapere come finisce. Il tutto poi scorre veloce, nonostante le parole dialettali che non ti fanno per niente storcere il naso (sarà perchè per sedici anni della mia vita ho passato le mie estati sulla riviera romagnola dai miei nonni, dove i miei genitori mi parcheggiavano per ben tre mesi e tornavo poi a Milano con un accento diverso, quindi non avevo bisogno di fermare la lettura per vedere cosa volesse dire ogni vocabolo).
La cortezza della storia non la penalizza, sono convinta che anche brevi racconti, se scritti bene, possono gareggiare contro opere chilometriche. Questa storia in particolare mi è davvero piaciuta, per il lessico, per l'odore di mare che sembra si senti a leggere il tutto. 
Per i personaggi stessi che appaiono tutti come dei mini-mondi che vorticano l'uno attorno all'altro.
Abbiamo Spettro, con l'anima dannata da poeta incompreso, quello che crede al sovrannaturale e al quale puoi chiedere consigli nel caso tu debba combattere un fantasma.
Abbiamo Mortacci che è sempre pronto a rifilare qualche fregatura a qualche Yankee ed è altrettanto sempre pronto quando si tratta di aver bisogno di aiuto. Un anima sfortunata, decisamente.
Abbiamo il Maestro Canello, il saggio marinaio che di strorie di pirati ne conosce a bizzeffe e dipinge i gabbiani perchè forse la vita sulla terra ferma è molto meno pericolosa di quella in mare.
Persino Kereny è un personaggio presente e vivido per tutta la storia, persino Sumatra è diventata un personaggio fondamentale, non è più solo un isola in questa storia, viene citata talmente tante volte che è una persona in carne ed ossa.
Ho apprezzato tantissimo anche la frase di SOS dove c'è la citazione: "tutti morti, io tra breve".
C'è un che di fatalistico sarcasmo nel messaggio che mi è piaciuto un sacco, non so perchè. Sono quelli semplici parole che combinate insieme rimangono nell'immaginario del lettore per sempre. 
Giuro che questa frase la ricorderò per tutta la vita.

Complimenti vivissimi per la storia, davvero.
 

Recensore Master
27/07/19, ore 22:58

Ciao^^
sai cosa mi ha ricordato questa storia? Gli horror di Pupi Avati. Io ne ho visti due, ambientati esattamente dove tu hai ambientato il tuo, in una riviera pacifica e un po' pecoreccia, e con entrambi mi sono con rispetto parlando cagato addosso.
Il connubio di ambienti familiari e rassicuranti come quelli della basa ferrarese e orrori innominabili come lo spirito vendicativo ha il potere si toglierti la sicurezza che ti comunicano i primi e di farti capire che anche nella situazione più tranquilla e conosciuta le cose possono di colpo sfuggire verso direzioni inaspettate.
Bellssima la carrellata di personaggi, anche quelli un po' alla Pupi Avati: Moratcci, lo Spettro, il maestro Canello e gli altri.
Una storia davvero inquietante e suggestiva, scritta con uno stile come sempre ineccepibile!

Recensore Master
27/07/19, ore 22:40

Ciao carissimo,
eccomi a fare un giro dalle tue parti^^
Io adoro le storie di mare un po' tenebrose e misteriose e direi che questa è una degnissima rappresentante della categoria.
Ho adorato la prima parte per la sua atmosfera terrifica e misteriosa, con le fiamme azzurrognole e l'aura di terrore innominabile in stile Lovecraft e ho adorato la seconda parte per tutti i personaggi che hai saputo creare: Mortacci, il pittore di croste e anche Benedetta, che ha recuperato il quadro dell'ultima passeggera nonostante la prova provata del suo potere nefasto.
Tutto scritto benissimo, con un linguaggio puntuale, preciso ma allo stesso tempo evocativo.
Corro al secondo capitolo!^^

Recensore Junior
11/07/19, ore 17:34

1° POSTO nel contest: "Vizi capitali" di Ghostmaker
L’ultima passeggera della Ourang Medan di Yonoi. – punti 49,3

4,8 – Grammatica
Un paio di piccoli refusi nel primo capitolo: “precazione” invece di precauzione; “la rotte” invece che le rotte, e niente più. Considerata la lunghezza del testo la tentazioni di non considerarli è stata altissima però non dovete vincere facile :D

5 – Titolo /introduzione
Il titolo mi ha attirato subito perché una storia nella quale si parla della Ourang Medan non può che suscitare in me la richiesta di “sapere” come sarà risolto l’enigma di questa nave olandese e il mistero che la circonda. Da amante dei misteri, “complottista” conclamato e appassionato del genere è bastato inserire “passeggera” per farmi immergere nel tuo racconto. L’introduzione è scarna ma butta tutto subito sul tappeto e leggendola la prima domanda che mi sono posto è cosa unisca l’Indonesia con la Riviera Romagnola. Impossibile, almeno per me, rinunciare alla lettura del testo.

20 – Trama
L’antefatto è descritto in modo superlativo perché i dettagli creano l’atmosfera ideale per leggere e immedesimarsi tanto che mi sono “svegliato” anche io insieme a Kereny sentendo i vari “odori” descritti. Lo spettacolo di quel monumento immobile e “sbarluccicante” che si chiama Ouran Medan raccoglie in sé l’idea diffusa che il carico di quella nave olandese fosse costituito da sostanze tossiche così letali da far perire l’intero equipaggio, però Kereny aggiunge un fatto “nuovo” ovvero la presenza di quella sagoma umana, di quella donna, sul ponte della nave, vista prima che la Ouran affondasse con tutti i suoi misteri. La parte seguente collega ciò che era annunciato nell’introduzione e una menzione a parte la introdurrò parlando dei personaggi. Se l’inizio è divertente e stempera la tensione accumulata con l’antefatto tutto cambia quando Benedetta incontra con lo sguardo il quadro raffigurante l’ultima passeggera. A questo mistero sei riuscita ad aggiungere ulteriore patos equiparando quella donna misteriosa alla leggenda giapponese dell’onryō mettendo ulteriori brividi al lettore (soprattutto a me che adoro le sfaccettature della cultura). Quello che succede nel finale del primo capitolo mette in lettore in condizione critica che personalmente definisco con la frase “eddai, proprio adesso finisci?”, segno evidente che l’autore ha colpito nel segno, ha regalato una trama, l’ha sviluppata e a creato la tensione giusta per portarci a leggere tutto il resto. Benedetta ha salvato il dipinto, come ovvio il “Mortacci” non vuole neppure vederlo e la ragazza lo porta al vecchio Canello che le rivela di avere visto anche lui la “passeggera” della Ourang Medan. È vera maledizione? In questo momento parrebbe di sì. La “Gabbianella” è affondata, Canello senza il quadro maledetto ha ricevuto la commissione di un lavoro importante e a Benedetta, più curiosa che preoccupata, si buca la ruota della sua bicicletta. La ragazza, infine, ha l’incontro con la “passeggera” che le sembra più un sogno ad occhi aperti che una realtà precisa e definita. Ma era solo un sogno?
Benedetta ormai ha deciso che deve assolutamente scoprire i segreti di quel quadro (e io sono con lei) e finisce per affidarsi ad un personaggio particolare chiamato “lo Spettro” e tu autore sei stata subdola facendolo parlare della tristemente famosa “Unità 731” dell’esercito nipponico! Lo Spettro non le regala informazioni approfondite, anzi, ciò che conosce lo ha letto anche lui su internet, però per Benedetta è quasi un “toccasana” perché le da modo di poter parlare di fantasmi senza temere di essere presa per pazza totale e in più le racconta come si svolge l’annuale festa dei morti in Giappone. Benedetta, persuasa che la “passeggera” appaia perché non ha ritrovato la strada verso l’aldilà, acquista delle lanterne dal Mortacci ed esegue il rito dell’accensione. E come lei pensava ecco che appare non solo la “passeggera” ma l’intera Ouran Medan. L’inchino della donna cinese è il momento in cui l’ira di questa donna lascia il posto alla consapevolezza che il suo triste passato non potrà essere cambiato. Benedetta, e tutti noi, osserviamo questo “fantasma” svanire e non sentiamo più la tensione che il quadro ci aveva provocato vedendolo la prima volta. Trama e sviluppo sono stati eccezionali, il mix creato tra mistero, soprannaturale e commedia tengono incollati il lettore alle righe del testo tra dubbi, sorprese e delle sane risate. “Stupendevole!”

10 – Personaggi
I personaggi di questa storia sono tutti perfetti, anche quelli solo accennati come il professor Picchio. Seppur il personaggio principale sia femminile mi sono immedesimato in Benedetta immediatamente per la sua sete di sapere, per le sue emozioni davanti a quel quadro e al suo modo di vivere sempre positivo. Kereny tiene in piedi l’antefatto da solo, lo Spettro è un nerd “scombinato”, Canello lo si può rivedere in tantissimi pittori da strada che mantengono alta l’attenzione ai loro lavori anche se per gli altri sono delle “croste”, Maurizio “Mortacci” è l’imbonitore classico con quel fare “arruffone e goliardico” che riconosco in persone viste con i miei occhi e con le quali, alla fine, ti diverti sempre perché sono così scanzonati che non puoi prendertela se ti appioppano un pesce di vetro fatto in un sottoscala piuttosto che a Murano. Ho riso così tanto dagli scambi di battute tra Benedetta e Maurizio che mi hanno ricordato persone che conosco e, davvero, ho chiamato un mio amico di Ferrara per sapere se pure lui ha fatto qualche gita sulla “Gabbianella”. Lui ha riso con me poi mi ha dato una stoccata: si chiama Gabbianella un asilo nido costruito da pochi mesi a Comacchio. C’è però un però ma che rientra in un altro parametro del quale parlerò più avanti.

5 – Gradimento personale.
Ottima! Cosa dovrei aggiungere oltre a questa definizione? Ho seguito tutta la storia con crescente interesse, ho apprezzato i personaggi, ho riso, ho provato le emozioni di Kenery e Benedetta, ho adorato tutti i collegamenti fatti dai personaggi secondari (davvero sei stata subdola con l’inserimento dell’Unità 731 accennando il giusto :D ). È stato un assoluto piacere ospitare una tua storia in un mio contest e hai ripagato appieno le mie aspettative. Grazie grazie.

4,5 – Gradimento oggettivo
Il giudizio oggettivo travalica sempre ciò che piace al lettore, però deve tenere conto ugualmente di tutto ciò che di buono è strato prodotto e nel tuo racconto tutto fa in modo che chiunque lo legga ne rimanga affascinato, però c’è una scelta che può essere mal digerita ovvero proprio la presenza della “passeggera” sulla Ouran Medan della quale, in realtà, non sappiamo nulla. Certo, l’idea è quella che sia il lettore a svelare il mistero, però avrei preferito che Benedetta, oltre a far riposare in pace quell’anima perduta proponesse una propria idea sul perché fosse lì. A giustificazione io prendo in esame il fatto che vi ho “tarpato le ali” chiedendovi un numero massimo di parole e che fosse più importante, nella tua storia, portare la parola fine sulla passeggera. Per questo racconto mi sento di ringraziarti perché non hai portato come soluzione al mistero la presenza di UFO e extraterrestri perché è vero che sono un “complottista” però mi attengo ai fatti senza per forza elucubrare teorie fantascientifiche.

Recensore Master
03/06/19, ore 20:18

Ma come, è già finita? Vabbè, pazienza. E' stata breve, ma molto intensa.

Sebbene questa sia una storia di fantasmi, prevale fortemente l'elemento umano. Ognuno dei personaggi ha qualcosa da dire. Il Mortacci, con le sue Opere Eterne (che vedrei meglio come impresa di pompe funebri, visto il nome) e il suo semplice desiderio di sbarcare il lunario. Il maestro Canello, ultimo testimone della disgrazia della Ourang Medan. Lo Spettro (uno in carne e ossa, invero), che con le sue canzoni sepolcrali non riesce a farsi apprezzare dal pubblico (che stolti!). E la dolce Benedetta, che con la sua curiosità è riuscita a dare ad una povera anima in pena il meritato riposo (lei è forse il personaggio che ho apprezzato di più. Molto simpatica, e sembra anche il mio tipo di ragazza). Tutti questi personaggi fanno da contorno a una vicenda spettrale che, fortunatamente, si conclude con una nota felice. Come ho scritto prima, una storia breve ma intensa.

Alla prossima, yonoi!

Recensore Master
03/06/19, ore 19:07

Ave Y., planiamo dalla S. V. a volo di rondine, il capitolo si apre con i neri rottami della povera barca “Gabbianella”, che instano sulle varie testate giornalistiche, le cause dell’incendio paiono sol una avaria. Non vi è chi non veda, per noi lettori, come la coincidenza sia un mero quid pro quo.. Benedetta restituisce il quadro, cerca riscontri e informazioni, è in modalità caccia.. I messaggi e gli echi si rimandano tra loro.. Mortacci non vuole il quadro, il maestro Canello e i suoi misteri, pian piano la storia prende corpo e misura, il mistero e il soprannaturale la fanno da padroni.. nuovi affondamenti e arcani.. apparizioni muliebri e quanto altro. L’università della “Dotta”, magnifica esposizione.. al pari della scena nella “Balera” (Funky Gallo??). Lo “Spettro” compare LOL.. Ed assistiamo alla danza delle lampade di riso sul mare.. A un sorriso ed ad un addio. I grilli riprendono il loro canto, indifferenti al mistero. Nulla, la storia è stata sempre viva, interessante, chapeau, portandoci per esempio, a conoscere e sviscerare un argomento che, detto tra noi, ignoravo, e sono stata lieta di approfondire, la banalità nei tuoi scritti non entra mai .. A la prochaine JQ
Ps finita la recensione e parlato con collega/avvocato delle Tue zone!

Recensore Master
23/05/19, ore 18:26

Ave Yonoi, quelle surprise, a new story.. Spieghiamo le vele e giungiamo in quel dell’Oceano Indiano,nella notte di un torrido giugno.. L’ignaro operatore radio si gusta una sigaretta, post prendiale, e povero, le stelle e le onde ammiccano e sussurrano, sono foriere dei primi guai.. A latere, apprezziamo la tua capacità di scrivere a partire da medias res, e pian piano di mostrare l’ordito della storia. Giunge un messaggio di drammatico aiuto, la richiesta di soccorsi, dalla Ourang Medan e partono strani fenomeni, moscerini e luminescenza.. Il silenzio. Misteriosi decessi e una etera figura femminile, abbandonata.. la scena indi si sposta in Romagna, alcunio decenni dopo, ai nostri tempi… La pesca della posta avviene con un metodo da noi condiviso, la testa ancora non l’ho persa che è attaccata al collo. Benedetta e Li Mortacci, che coppia, che duo, sulla riviera brasata dal sole e odorosa di piadina, con l’inopinata presentazione. Ed ecco il quadro con la dama misteriosa, il cui titolo rimanda alla Tua storia, mentre si svolge l’asta si prepara la tempesta e roghi brucianti, mica son coincidenze, non vi è chi non veda che non è affatto così.
Il capitolo trasmette brividi ..e nulla, penso alle saghe e alle leggende giapponesi, da te evocate .. Ottimo prologo, l’esordio stuzzica, a la prochaine..
JQ Ps fatto un papiello, ma travolta da regale entusiasmo, chi mi trattiene, tanto so che gradisci PPS occhio a qualche piccolo refuso ortografico.

Recensore Master
22/05/19, ore 08:01

Uh che bellezza! Questa sembra proprio il tipo di storia che preferisco. Un bel mistero soprannaturale, il tutto partito da uno dei luoghi migliori in cui ambientare una storia di fantasmi coi controcazzi: una nave alla deriva. Certo, poi la storia si sposta ai giorni nostri, ma intanto è da lì che è partita. Quei poveri marinai che l'hanno trovata probabilmente se la saranno fatta addosso dalla paura. E adesso, la patata bollente (per modo di dire) è passata a Benedetta e al Mortacci (ma che simpatico soprannome!), due povere anime che cercano di sbarcare il lunario come meglio possono, e che adesso si troveranno ad avere a che fare con chissà quali fantasmi. La storia inizia benissimo, non vedo l'ora di leggere il resto.

Al prossimo capitolo!