Recensioni per
Rescue
di T612

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/04/20, ore 10:08
Cap. 1:

Carissima, ho una marea di tue storie in arretrato, e da qualche parte devo cominciare ^^: credo che mi ci vorranno almeno due giorni per rimettermi in pari.

Dunque, che dire? Il dolore del leggere di questi magici momenti padre/figlia può essere attutito solo dal fare finta di vivere nell'happy post endgame, come lo ha battezzato Light, dove ogni cosa è andata bene e Tony può continuare a crescere, coccolare e viziare la sua bambina.
Sono adorabili mentre fanno colazione insieme e mi hanno fatto tornare fame anche io se io, la mia, l'ho tipo appena finita.

Oddio, quante volte da piccola sono stata terrorizzata anche io dal temporale? E finivo nel lettone dei miei ogni volta, solo che più che il papà cercavo la mamma, mentre lui, per dormire in pace, se ne andava a quel punto nel mio letto.

E poi eccolo il punto che vorrei non fosse mai arrivato... ho rivisto Endgame da pochissimo (benedetto disney plus xD) perciò ho bene in mente la scena in cui Nat Cap e Scott vanno a reclutare Tony, e Morgan arriva poi a "salvarlo" ahahahah, cucciola. Quanto vorrei che non fossero mai venuti... anche se ovviamente nessuno ha obbligato Tony, ha scelto liberamente ben consapevole dei rischi: ha pensato a entrambi i suoi figli.
Lo smarrimento e la paura di questa bimba fin troppo perspicace sono davvero ben resi, bravissima <3

Oddio, la scena dopo è straziante, sono felice di non avervi dovuto assistere al cinema çç. Il dolore di Pepper mi uccide, così come il pensiero di Morgan circa il fatto che cinque anni sono tanti per piangere in pubblico... è proprio figlia di suo padre...
Gli oggetti di chi non c'è più che rimangono in giro per casa sono una tortura çç

E la scena dopo ancora è anche peggio, ahahahaha, ma le cose devono sempre peggiorare prima di poter migliorare, dicono. Oddio, l'idea della poesia che non potrà mai recitare è straziante: ho amato come Happy cerchi di consolarla, seppur inutilmente, ma ha fatto del suo meglio. E il casco... perlomeno ha comunque un modo per continuare a sentire suo padre vicino anche se ovviamente non è la stessa cosa.

Sulla scena con Peter ho fangirlato tutto il tempo, è piena di meraviglie che la rendono la più bella del capitolo: il fatto che si considerino fratelli, la vicinanza che si fanno Morgan e Pepper con i Parker, il gelato di Tony, i murales (ZIA NAT, LA CHIAMA ZIA NAT, IO MUOIO)... sono splendidi. E trovo assolutamente verosimile che il ricordo di Tony, nella mente di Morgan, si stia facendo piano piano più nebuloso.

Il pezzo dopo è straziante (anche se l'accenno alle fragole e al plastico di Howard mi hanno uccisa) perchè fa percepire chiaramente la differenza fra l'eroe conosciuto da tutti e l'uomo conosciuto da Morgan. La bimba pur trovandole belle, considera vuote quelle parole 1) perchè non riescono a riempire il vuoto che ha nel petto 2) perchè è come se parlassero di qualcuno che lei non conosce.

Ma cucciola, è già una piccola meccanica, ahahahaha, potrebbe farmi utile avere una sorellina così, io invece sono imbranatissima!

Peter e MJ sono tenerissimi insieme :3 e ho amato tantissimo questa piccola scena famigliare, una seconda nuova famiglia per Morgan. E oddio, non posso crederci, cosa le sta proponendo Peter? Di unirsi a lui nella lotta contro il crimine \O/

Povera Pepper, comprendo pienamente le sue preoccupazioni... dopo aver perso un marito, vedere che anche l'unica figlia che ti rimane è più che incanalata verso la stessa strada (non la morte, ok, la spericolatezza) non dev'essere facile. Ma Pepper è tostissima, riesce ad accettarlo molto meglio di quanto non farei io.
E capisco le motivazioni di Morgan, mi commuovono, ma spero sappia anche mettersi nei panni di sua madre. 
L'idea di un AI con la voce di Tony è meravigliosa ç___ç

E il finale sfruttando il RIMBA per farci vedere la creazione di Rescue è un tocco da maestra, una degnissima conclusione...

E' una storia articolata e bellissima, mi spiace solo commentarla così in ritardo <3

Spero di riuscire a tornare dalle tue parti in giornata <3

Un bacione!

Benni

Recensore Master
01/09/19, ore 16:26
Cap. 1:

Okay, ci sono. Più o meno.
Ho rimandato questa recensione per tempi meno turbolenti, sperando di riuscire a formulare cinque o sei frasi coerenti senza scoppiare in un pianto disperato. La verità è che questa one-shot io non riesco a leggerla, perchè mi fa piangere e mi fa arrabbiare e mi fa ricordare che le cose non dovevano andare così e soprattutto mi fa capire quanto ancora io faccia fatica ad affrontare il destino di Tony. Suonerò un po' troppo sentimentale, forse, ma questo evento mi ha segnata definitivamente e purtroppo non riesco ancora a conviverci.
Ora, appurato tutto questo, ciò che hai scritto è di una bellezza disarmante, struggevole, malinconica, in fondo speranzosa e che alla fine ti strappa un sorriso un po' commosso. Il fatto che tu abbia scelto come punto di vista quello di Morgan rende tutto ancora più coinvolgente, perchè si tratta dei suoi progressi, da quelli di un piccolo scricciolo di pochi anni, a quelli di una ragazza cresciuta e matura, in fondo uguale a suo padre.
L'idea che hai avuto è molto dolce e spero possa in qualche modo realizzarsi nel MCU, anche se ho un po' l'impressione che da quando se n'è andato RDJ è andato un po' tutto in scatafascio...pazienza, staremo a vedere.
Grazie per questo scritto e un po' meno per avermi fatta piangere di nuovo :')
Complimenti e spero a presto! <3

_Atlas_

Recensore Junior
03/06/19, ore 18:48
Cap. 1:

Buonasera. Non sto quasi più entrando in questa sezione degli Avengers, il motivo è facilmente intuibile, sono ancora scossa per quello che abbiamo visto al cinema. Perciò quando mi decido a leggere qualcosa sono estremamente selettiva, e devo dire che scorrendo i titoli stavo per scartare anche questa storia associandola d’istinto a Pepper. Poi però ho visto che eri tu l’autrice, e ancora ricordo la tua “Papà ti ama tremila”, quindi mi sono decisa a leggerla. Sono contentissima di aver preso questa decisione. È bellissima. In un paio di punti mi hai fatta emozionare così tanto che mi è pure scesa una lacrima.
Se l’altro racconto trattava di come un uomo sia diventato padre e cosa vuol dire sacrificarsi per una figlia, questo riguarda l’essere figli, ma non solo. Si affronta il tema della perdita di un genitore, di portare il peso del suo nome e cercare di seguire le sue orme. Allo stesso tempo sono contenta che qui ci sia un respiro maggiore e si sia potuto trattare anche di amicizia e di fratellanza, e pure, con degli scorci, della vedovanza della signora Potts.
Il tutto è diviso dal primo fino al sedicesimo anno di vita della piccola Morgan. La scelta dei temi da trattare è mirata, non ci si perde in chiacchiere, mostrando di volta in volta solo alcuni episodi fondamentali. Nei primi quattro anni viene delineato questo rapporto della bambina con Tony, ed è chiaro quanto amore provino l’uno nei confronti dell’altro. Ce ne si rende conto ancora una volta dai piccoli gesti, delle premure che il padre riserva alla figlia e alla complicità data anche da un semplice “cin” quando, nonostante la fame, Morgan aspetta che la colazione dell’altro sia pronta prima di cominciare a mangiare.
Nel testo è ripetuto molte volte, ne ho davvero perso il conto, il fatto che la barba di Stark solletichi la pelle della figlia. Di primo impatto probabilmente l’ho trovata una reiterazione inutile, anche se non disturbava la lettura, ma riflettendoci meglio non è affatto così. A ben pensarci infatti, anche per esperienza personale, quando viene a mancare una persona i ricordi che ci restano diventano via via sempre più evanescenti, soprattutto quando si è così piccoli; quello che realmente resta fisso nella mente sono solo quelle quattro o cinque sensazioni come la barba pungente sulle guance, o il profumo inconfondibile dell’acqua di colonia. Quindi queste ripetizioni ci stanno tutte.
La collocazione delle scene del film è stata fatta anche quella in maniera magistrale, al momento giusto e senza mai tradire il punto di vista della bambina. Quindi ci sono “gli amici di papà” che si fanno vivi all’inizio e per la ricorrenza della morte dell’uomo. E parlano di lui, raccontano storie delle quali Morgan non può sapere, e che le fanno conoscere altri lati di suo padre, anzi contribuiscono a rafforzarne e in parte a costruirne il ricordo.
L’inserimento di Peter nella trama mi ha fatto piacere. Diciamo che anche lui come la bambina è stato un po’ il figlio di Tony. Bisogna ammettere che se il “signor Stark” ha preso la decisione di imbarcarsi nella sua ultima avventura è stato anche per riportare Parker indietro. Quindi accostare il dolore di Peter a quello di Morgan è corretto dal mio punto di vista, e son contenta che nella tua versione dei fatti i due prendano a considerarsi fratelli, tanto che Morgan ha una copia delle chiavi di casa dell’altro.
Se la storia è prevedibile fino circa alla sua metà, poi comincia a prendere pieghe tutte sue, tue. Con questo non intendo dire che sia uscita fuori dal canone, ma semplicemente che, con l’avanzare degli anni, ovviamente non ci sono più elementi sui quali basarsi, e la tua versione degli avvenimenti mi ha soddisfatta appieno. Morgan è, come dicono tutti, uguale a suo padre, e in qualche modo ci si aspetta di vedere che cominci ad armeggiare con gli attrezzi o che in qualche modo abbia la volontà di seguire le sue orme. Però qui ci viene mostrato come in realtà quelle abilità siano insite in lei, quando in maniera autonoma tenta di aggiustare il game-boy, o quando ci dici che è la prima della classe, e che anzi le lezioni la annoiano probabilmente per la loro semplicità.
È così che Morgan ricrea una AI a soli tredici anni, dandole la voce di Tony e in parte anche i modi di fare. Il passo per creare una sua armatura è veramente breve. In qualche misura è come se da sola avesse trovato il modo per affrontare il lutto e colmare finalmente il vuoto, ricreando per parti suo padre. Nel finale è spiegato poi anche un po’ il titolo di questa fanfiction: il disegno che per tutto il racconto ci è passato sotto al naso raffigura Ironman e Rescue, un’armatura rossa e oro accanto ad un’altra blu, e per Tony sono lui e la figlia. Eppure assieme al magone che mi è venuto leggendo questi righi, le ultime parole, con la leggerezza di una battuta, fanno veramente intuire come si sia piano piano ristabilita una certa tranquillità. Com’è che si dice? Il mondo continua a girare…
Grazie per aver scritto questa cosa. Mi ha aiutata veramente ad analizzare le cose da un’altra prospettiva, oltre ad essere fondamentalmente una storia positiva che non si fossilizza sul lutto.
Alla prossima,
K.