Recensioni per
Back In Black
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/04/23, ore 16:21

Heeeeeeeey Light del mio cuoricino <3
Sono imperdonabile e non aggiungo altro, se non il mio solito sproloquio per dirti che per una serie di ragioni che forse intuirai, questo capitolo è stato riletto al momento più giusto per me. Non tanto per la parte più "tecnica" e a livello di trama, quanto più per le tematiche che sono emerse nei dialoghi tra Tony e Peter.
Mi era mancato leggere di loro e vedere Peter crescere e confrontarsi con Tony è sempre una cosa bellissima; forse un tempo non lo avrei apprezzato così tanto, ma il fatto che abbia acquisito il coraggio anche per mettersi "contro" di lui è un'evoluzione del personaggio che considero bellissima, il fatto che chieda, che vada a scavare dietro quella corazza da cui Tony difficilmente si lascia trovare, è un aspetto che prima coglievo di meno e che oggi, rileggendo qualche capitolo, ho trovato funzionale e necessario. Poi in realtà molti passi avanti nei suoi confronti li sta facendo anche Tony, ma lo conosciamo talmente bene che ormai non serve interpretare le sue strategie.

Insomma, seppur con secoli di ritardo ci tenevo a lasciarti il mio commento...E' sempre un piacere leggerti e posso assicurarti che continuerò a farlo anche se vorrai aggiornare tra dieci anni <3

Un abbraccio grande,

_Atlas_

Recensore Master
01/07/20, ore 13:22

Ehm... ciao?
Io stavo seguendo questa storia e forse avevo anche iniziato a recensirtela... ma poi, non so come, mi sono persa via e me la sono ritrovata tra le seguite in questo ultimo capitolo.
Risultato? "e questa che cazzo è?!" niente. Sono un vero disastro.
Ho dovuto recuperarmela fin dall'inizio perché non mi ricordavo più una cippa, e ti chiedo umilmente scusa per questo mio ritardo (mentale). Ma, finalmente, sono giunta qui e sono di nuovo estasiata e gasatissima per come si stanno mettendo le cose.
Come al solito Peter viene letteralmente gettato in mezzo ai guai, anche quando non ne ha alcuna voglia.
"Una vera fortuna - per me - che non sono rimasta a bocca asciutta per mesi col cliffhanger del capitolo precedente" stavo iniziando a pensare, leggendo il numero 9... e niente... 'ngul, anche la fine di questo è sospesa e sappi, sappi che verrò a darti il tormento se non vedrò un aggiornamento in tre due uno.
Scherzo, naturalmente, ti aspetterò con pazienza e al massimo mi farò una terza rilettura di tutto perché una memoria da pesce rosso. Mea culpa T___T
Ma facciamo un passettino indietro... menzione d'onore a tutto il paragrafo sul diploma, quando Peter si sente ancora su titano. I suoi pensieri sono a livelli d'ansia cosmici in quello che dovrebbe essere uno dei momenti più felici, e tu hai reso perfettamente l'idea. Mi è piaciuta un sacco quella parte, davvero.
Mi piacciono molto le dinamiche ed azioni di Spiderman, e quel trait d'union tra la versione MCU a quella del videogioco Marvel Spiderman. Che a me è piaciuto molto come videogioco, compresi tutti i dlc. E sono già gasata per la versione di Miles in uscita con ps5. Ma la smetto di divagare.
Altra menzione ai brani scelti di inizio capitolo. Applausi forti e scroscianti per te :)
Pensavo che l'introspettiva fosse il tuo forte, che fosse caratteristica peculiare dei tuoi scritti. E poi ho letto le scene d'azione e niente... rimango davvero sorpresa da quanto tu possa essere competente nella scrittura, a 360 gradi.
Complimenti davvero.
Ora, se non ti spiace, metto Mode-On la mia parte fingirl ed inizio ad urlare per l'arrivo di Iron Man.
Ok, fatto.
"perché per me non eri più davvero Iron Man fino a cinque minuti fa!" booo-yah. Ho sentito un bel crack al centro del petto, e so bene che l'ha sentito anche Tony. Sopratutto quando Peter ha dichiarato che vorrebbe stare "fuori".
Sono proprio curiosa di sapere come proseguiranno le cose, adesso.

Però ora la smetto di tediarti, te lo prometto. Ti ho già sparato una pippata di chissà quante parole XD
Complimenti davvero per tutto questo lavoro, è magnifico, te lo giuro.
Un bacione e a presto,
Eevaa

Recensore Master
27/06/20, ore 18:27

Ciao, esserino carinissimo e crudelissimo, mi trovo qui, come promesso, per dirti quanto sia stato carinissimo e crudelissimo questo capitolo, LO SO CHE SEI CONTENTA SUVVIA! <3
Ciancio alle bande, credo che questo capitolo possa definirsi quasi l'opposto del precedente: è ricco d'azione, ben descritta e molto cinematografica - sono del parere che scrivere in prosa scene di questo tipo sia la cosa più difficile del mondo, in primis perchè in effetti è difficile leggerle...ma ovviamente non è questo il caso, tu hai fatto un lavoro strepitoso <3
Dicevo, è un capitolo sì ricco d'azione, ma anche di molti dialoghi, e il botta e risposta finale lascia ben capire quali corde tu abbia toccato solo in parte in modo implicito. Mi piace come la stima che provi nei confronti di Tony non sia per te un freno per mostrarlo sotto una luce un po' diversa, cosa che prima d'ora avevo ritrovato solo in Spiderman-Homecoming; Tony qui è la figura paterna che ha vissuto più anni e più esperienze di Peter, sa come si sente e cosa sia giusto per lui, ma solo dal suo personale punto di vista preoccupato e apprensivo più che mai, in questo momento. Peter conosce solo in parte questo tratto della sua personalità, ma non può tirarsi indietro in determinate situazioni e su questo sono entrambi consapevoli di quanto sia inutile discutere.
Una via di mezzo è quello che ci vuole, quel compromesso che in realtà odiano entrambi perchè in fondo non sono poi così diversi l'uno dall'altro, se chiudiamo un occhio giusto sull'età.
Sono davvero curiosa su come si evolverà questo aspetto delle loro vite che non sembra mai trovare pace, quindi spero di vedere presto un nuovo aggiornamento, così mi spieghi bene pure la faccenda della corona, TE POSSINO. Nel frattempo io sono sempre disponibile per minacciarti, sapevilo u.u

Detto ciò, mi smaterializzo e ti mando tanti tanti tanti becetti volanti coi pizzicotti <3

_Atlas_

Recensore Master
27/06/20, ore 18:09

Ehm...sono mica in ritardo? Giusto un po', mi sa :')
Mi spiace recuperare così tardi questi ultimi capitoli, ma evidentemente una quarantena di tre mesi non mi ha fornito abbastanza tempo per recuperare gli arretrati :')
Come sempre hai gestito tutto in maniera perfetta e anche se ti ho odiato un pochino per IL FINALE MALEDIZIONE, in realtà ho amato il modo in cui hai gestito la scena del diploma.
Mi hai fatto provare un mix di emozioni bellissime, malinconiche e serene allo stesso tempo, in particolare nei flashback ospedalieri del post sconfitta di Thanos :')
Il momento della proclamazione è così emozionante che ho sono riuscita a empatizzare sia con May che con Tony...e in realtà soprattutto con Peter, che in un momento così importante della sua vita ha in realtà migliaia di altri pensieri in testa e decisamente poco piacevoli, visto quello che lo aspetta.
In ogni caso il passaggio, ricco di riflessioni, è in assoluto quello che mi ha coinvolto di più di questo capitolo <3

Ora, potrei scrivere una filippica per il finale crudelissimo, ma credo che me la terrò buona per il capitolo successivo, che da questo punto di vista è pure peggio :')
Brava come sempre, amica <3

Atlante <3

Recensore Master
23/04/20, ore 00:44

Carissima GUASCOSAZZA del mio cuore!!
Ebbene sì, quella stronza dell'amica tua finalmente è qui da te, e mi vergogno tantissimo per il ritardo ma sono certa che negli scorsi giorni non ti avrei mai potuto lasciare una recensione decente (eh, invece oggi sono in gran forma sisi u.u) e dunque PERDONAME MADRE POR MI PELLE D'OCA, ma alla fine eccola qua, pronta a staccarti tutte quelle falangette che ti ritrovi, anche se non lo farò mai visto che amo questa storia e tu lo sai... e dopo quello che ci siamo dette sere fa, direi che NON posso staccartele, a meno che tu non impari a scrivere con la punta del naso ma ehi, ho già detto una marea di cagate dunque basta così!

Che dire di questo capitolo? Penso che ad ogni aggiornamento ognuno di essi diventi il mio preferito e non lo dico per fare la recensora che ti lecca il culo, è proprio che la storia va avanti, si intreccia, si streccia, prende pieghe nuove, lascia indietro quelle vecchie, e stupisce. Sempre. Con questo Peter, unica cosa statica, ancora diviso, ancora Spider-Man e Peter Parker. Ancora lo sfigato del Queens senza poteri e lo studente che sta per diplomarsi, ma che quasi vive quel momento con un innaturale e anche ingiusto distacco, ma la vita di Peter è in bilico su un rasoio... e ho detto Peter, non Spider-Man. Rammentiamo una sua foto infilata in un cassetto, divenuto il baule delle sue ansie, che deve rimanere chiuso. C'è una cosa che forse non ti ho detto nei riguardi di questo dettaglio: hai dato un senso di panico assoluto, che sembra quasi la foto possa uscire dal cassetto come un mostro in un incubo e metterlo nei guai, molto più di quanto non sia. E per quanto riguarda queste sensazioni forti che riesci a dare, ho trovato un parallelismo tra Yuri e Peter, che cercano di fare del bene a qualunque costo. Lei rischia il posto, segue Fisk da dieci anni e pensa quasi sia un suo diritto vincere su di lui; è un fattore morale e Peter ne sa qualcosa, di certe predisposizioni... senza contare che ogni riferimento a zio Ben è un colpo non basso, di più. Specie perché non sono mai frasi o concetti inutilmente angst buttati lì, ma sottolineano che Peter è Spider-Man grazie agli insegnamenti di quell'uomo, quello zio, quel padre che ha perso troppo presto... DIO PERCHé MI FAI QUESTO???

È assurdo come questo capitolo non dimentichi assolutamente nulla, nemmeno il continuo sottolinearsi – parlo di Peter – come quello inutile, quello che c'è ma che nessuno vede, quello che "rovina un po' la foto", una macchiolina, ed è triste, ed è qui che un po' la mente vaga in troppe troppe troppe cose. Una voragine di pensieri dove al centro c'è lui, la sua doppia identità, di nuovo lui, Tony, le scelte superomistiche e quelle di vita... ed è assurdo pensare che un ragazzo di 17 anni senta che la scelta dell'università sia l'ultimo dei suoi problema, ma è così. È così perché la sua non è una vita normale, la ama, ma quando è messo in dubbio qualcosa o deve fare una scelta, Peter si freeza. Perde se stesso, perché scegliere è troppo difficile e non per lui, ma per ciò che comporterà intorno a sé. Non è stupido anzi, è fin troppo intelligente, non si butta perché ogni cosa comporterà il deludere qualcuno o, nel caso di rivelare la propria identità – che con l'uscita di quella foto sembra comunque qualcosa che accadrà – perdere le persone che ama per colpa sua.
Specie dopo l'ultima battaglia dove, appena tornato dal vuoto durato cinque anni, ha rischiato di perdere una delle poche persone che ha creduto in lui, e che racconti come un uomo immobile in un letto che, pur di non far preoccupare nessuno, si sforza di ironizzare chiamandosi mummia, quando avrebbe solo potuto riposare, per una volta, prendendosi il suo tempo per riprendersi... ma è Tony. Tony non si ferma mai. Figurati se lo fa per la sua famiglia... (ho la lacrimuccia...)

Era diplomato. Era diplomato ed era ancora su Titano, mezzo cenere, mezzo carne viva.

Sai quanto è prezioso per me l'argomento di Peter diviso a metà, tra la vita e Titano, ma in questa storia è diviso in tre. Spider-Man, Titano e Peter Parker. Ho sempre pensato che Peter vedesse Spider-Man come una cosa a sé proprio per avere modo di togliersi i vestiti insieme ai problemi del supereroe. Togli la tuta, togli i guai. Come una muta, qualcosa che gli fa vivere bene entrambe le esistenze. Qui le cose sono cambiate, qui il Peter che hai descritto negli scorsi capitoli, che è morto su Titano, deve tornare. Deve tornare come una fenice, perché è proprio Peter in pericolo e non Spider-Man e questi non sono guai, queste sono ansie; terribili ansie che annebbiano la vista, fanno sfarfallare i sensi, spengono e riaccendono Peter, che c'è e non c'è. A volte diplomato con un futuro ad attenderlo, a volte su Titano statico e cenere...la divisione tra la vita che deve continuare, come se fosse però un sogno che Peter sta facendo, mentre dorme su Titano aspettando che qualcuno lo salvi. Però c'è. A volte Peter c'è e si rende conto, almeno ora, che si è diplomato e che è felice. La delusione che Tony non ci sia è ovvia, ma è anche una sorta di dispiacere nel non vedere quell'unica persona che può capirlo, che condivide con lui un ritorno da Titano che non c'è mai stato davvero
Mio dio non so quanto ho giù scritto giuro che sarò breve... giuro! (COL CAZZO)

La presenza di Tony al diploma (presenza non scontata, direi ma più che altro sperata) te la riassumo nel commento che ti lascia su Wattpad perché, in effetti, lo trovo parecchio appropriato:
In matematica - e - fa come risultato +. Due persone a metà, che non ci sono e ci sono. Due persone che condividono gli stessi vuoti sono destinati a colmarli se sono insieme e lì, per un attimo, non sono né i due sopravvissuti, né Spider-Man e Iron Man. Sono Peter e Tony. Mentore e allievo, padre e figlio, due amici.

E quando è il momento di mettersi in azione, quando Peter torna ad essere Spider-Man, le rotelle nella sua testa pensano per due, elaborano pensieri di continuo, divisi tra ciò che i sensi avvertono (anche i rumori più piccoli, più sottili) e il rimbombare di troppe elaborazioni mentali. Il tuo Peter esplode, sia come IC che come condensa di pensieri e paure, coraggio, impulsività e consapevolezze, tra cui quella che Tony Stark è una sua sicurezza, che lo ha sempre seguito e protetto e che, il suo mentore, sia sempre meno Iron Man e sempre più Tony Stark. È la sua figura di riferimento, il suo mentore, colui su cui può sempre contare, ma saperlo fuori dal giro è tutta un'altra storia. Si è infilato in cose più grandi di lui, mosso come sempre dalla smania di darsi da fare, ma non ha fatto i conti sulla solitudine dell'eroe. La stessa che Tony ha sempre vissuto, ma che con l'esperienza sembra aver deciso che Peter non doveva vivere quella sua doppia vita allo stesso modo. Eppure ora, invece, Peter è solo, con l'impulso di dire tutto a Tony solo perché sa che lui ha sempre la parola giusta e sempre la scelta giusta.

E poi, nella calma di una giornata normale, dove sembra che tutto stia andando bene, specie dopo il breve dialogo tra Yuri e Spider-Man, che un po' alleggerisce questo senso di divisone, questa vita vissuta in tre parti diverse che Peter non riesce a gestire, proprio nel momento in cui tira quasi il primo sospiro di sollievo da quando è tornato da Titano...tiri in ballo il FEAST. E la mia testa va quel punto della storia dove Peter, forse, del signor Li si è fidato troppo anche se non ho ancora capito in cosa è implicato o se effettivamente è implicato, perché c'era anche lui nelle foto sullo schema dove Pete-pu ha trovato la sua! E di questo mi ricord perché ho passato due notti a rileggermela dunque non mi puoi contraddire!! Ma è proprio questo che mi mette dubbi. È solo un legame per via del FEAST, e come Peter non so cosa pensare, se Li sia stato solo usato o se sia un complice, in qualche modo. Fisk ha troppi allacci e non è detto che questi siano consapevoli di esserlo dopotutto, ma è proprio questo dubbio a infilarsi in testa e come se non bastasse la scena finale, scenografica e ad effetto, descritta con un connubio tra paure, confusione, troppe consapevolezze e azione, spazza via anche noi oltre che a Peter, con il ricordo di uno sparo che non sappiamo se sia del primo capitolo o no... e con la paura di non poterci fidare più di nessuno e, dopo questo capitolo, ho dubitato pure di Yuri.
TE MI FAI VENIRE LE PARANOIE, poi ti chiedi perché questa storia la amo e finisco per lasciarsi i MAMMOZZONI da 3k parole quasi!

Co', ma che ti devo dì? Cioè a parte mandarti una testa di cavallo come minaccia se non pubblichi subito il prossimo, io cosa di dovrei dire? CHE ALTRO? Non ho detto nemmeno la metà delle cose che vorrei dirti, dei dubbi. Ho parlato poco di Tony, del fatto che anche lui non sembra in sé... non ho parlato di molte, troppe cose, ma rischio davvero il ban a vita... e tu rischi che ti venga a cercare, malgrado Conte non voglia!
L'ho amato, come ti ho detto poco più su è il mio capitolo preferito, ma sono certe che dirlo ormai è inutile, siccome mi ricredo ogni volta... e ti odio e ti amo per questo.
Un capitolo meravigliosamente umano e sensibile, un capitolo che È Peter, in tutto e per tutto, quindi grazie co' e non ti fermare per favore ♥ Io aspetto ♥
La Guascosa tua preferita, diffidate dalle imitazioni, it's a rock fact ♥

Recensore Junior
15/04/20, ore 23:03

DAREDEVIL. ODDIO.
Non è un'esercitazione, stai pensando di inserirlo davvero.
Ho urlato quando l'ho letto, non scherzo *O*

Allora, calmiamoci, ridimensioniamoci.

Carissima. Così mi uccidi.
Partiamo da Peter che discute con Yuri, okay, tutto tranquillo... se non fosse per quel piccolissimo dettaglio che sta arrivando una tempesta, lo sente Peter con il senso di ragno, lo leggio io in ogni virgola, punto e spazio. La tensione è sfiancante, davvero, l'intera sezione dedicata al dibattito l'ho passata più tesa di una corda di violino, non faccio a tempo a rilassarmi un attimo che succede il finimondo.
Sto saltando pezzi, ma capisci che non posso recensire questo capitolo in modo pacato, no? Ovviamente sottolineare il post-schiocco con flashback di Tony in ospedale che si lamenta del camice è un ottimo esempio di come rigirare il coltello nella piaga, insieme allo sconforto iniziale di Peter che alla cerimonia del diploma aspetta l'arrivo di Tony, ma nulla batte quel "Era ancora Iron Man nel cuore, e lo sarebbe sempre stato anche per lui… ma non lo era nel fisico e nella mente. Coinvolgerlo in quell’operazione non significava avere Iron Man al proprio fianco che combatteva con lui, ma Tony nelle retrovie che combatteva contro ansia e tachicardia".

Mi hai uccisa in quel passaggio, ma torniamo alle cose serie:
DAREDEVIL. MATT. ODDIO.
Ho sinceramente bisogno del prossimo capitolo, è illegale finirlo così!

Una Matilde devastata, euforica ed un filo impaziente del prossimo capitolo <3

Recensore Junior
15/04/20, ore 22:48

La cosa che emerge lampante da questo capitolo è il concetto fondante di Spiderman: da grandi poteri derivono grandi responsabilità.
Questo concetto viene lasciato nello sfondo nell'MCU, Peter lo affronta in senso lato, ma mai in modo così invadente e serio rispetto ai contesti in cui siamo abituati a vederlo. L'atto di registrazione non fa sconti a nessuno e tu sei bravissima nel sottolinearlo da tutti i punti di vista, nei fumetti si intuisce di più in certi cicli che in altri e nonostante la gestione cartacea abbia lacune o sia scritta con risoluzioni opinabili, quella cinematografica pecca di consistenza e viene tranquillamente eclissata dalla Siberia.
Ma tu no, tu donna meravigliosa sei talmente pazza da buttarti a capofitto in questo calderone ingestibile, gli hai dato un ordine e l'hai egregiamente filtrato attraverso gli occhi di Peter: Peter che capisce la politica filtrata dalle parole di Tony, Peter che ha cinque anni di buco, Peter che deve prendere un diploma, Peter che deve scegliere una università e soprattutto Peter che è Spiderman e ne sente il peso ora come non mai. Piango, di gioia *O*
Poi ovviamente infierire così tanto richiamando il fantasma di Ben, mettere May nelle condizioni di mamma chioccia che si sforza di comprendere l'incomprensibile (May che fa la mamma, che ama Peter come fosse figlio suo), impastire una discussione fuori dai denti con Tony (ho infartato brutalmente a «Mi ha chiamato Norman. Quel Norman.», te lo faccio presente) è assolutamente e meravigliosamente crudele... Dio, quanto sto amando questa storia!

Ti segnalo l'arma del delitto, quella che mi ha stroncata:
E smettere di essere Spider-Man voleva dire smettere di essere Peter Parker, perché Peter Parker era morto cinque anni prima e forse non era mai tornato. Ma questo non lo disse, lo inghiottì assieme alle sue paure.

Decedo, sibario, standing ovation.
Mi eclisso,
_T <3

Recensore Junior
15/04/20, ore 22:33

Non ci credo che sto recensendo una storia di quattro mesi fa... mi sento vagamente in colpa sai? Ma d'altra parte da qualche parte dovrò pur iniziare quindi diamo ufficialmente inizio a questo recupero matto e disperatissimo di tutti i tuoi arretrati! *urla di giubilo*
Allora Cla', mettiamo in chiaro una cosa: io lo so che vuoi uccidermi (consideriamolo tranquillamente una sorta di contrappasso), ma devi per forza renderlo così... COSì?!?! Io non ce la faccio.
Il capitolo è adrenalinico, è teso, ha sbalzi d'umore assurdi che ricalcano perfettamente la confusione emotiva di Peter... ed io impazzisco dietro alle descrizioni del "senso da ragno": un conto è vederlo fisicamente inchiostro su carta, un altro è leggerlo ed è descritto benissimo!
I miei più vivi complimenti su questo fronte... poi a livello di trama non ne parliamo, l'hai studiata, si vede, ed io che conosco discretamente bene le basi mi esalto ad ogni virgola per riferimenti, allusioni e frecciatine seminate in giro per il capitolo, voglio rendertelo noto.
E niente, l'infarto secco di fronte alla "mappa del serial killer" mi ha preso alla sprovvista alla prima lettura, ma fidati che si ripropone puntuale anche ad una seconda e una terza ^^'
_T :*

Recensore Master
09/04/20, ore 15:36

Sssssorpresa! :D
Avevo in mente una maratona di recensione su altri fronti (*luna nera*), ma mi sono accorta che qui me ne mancava una per mettermi in pari, sooo, eccomi qui :P
Ora, non ricordo esattamente quel che ti avevo detto privatamente su questo capitolo, ma nel caso te lo ripeto: ci sono due tematiche che continuano a lasciare tracce dall'inizoìio di questa storia, e finalmente stanno uscendo fuori in maniera più marcata. Naturalmente mi riferisco al malessere di Peter, quello che ha il primato su tutti gli altri, ovvero la questione del suo "ritorno", delle sue sue paure, di ciò che ha perso e di tutte le conseguenze del caso. Ho apprezzato tantissimo il modo in cui lo hai reso nel frangente in cui ne parla con May, in quel momento la sua maschera è appena scivolata dal suo viso, e chiaramente non mi riferisco a quella di Spiderman. L'atteggiamento di May, oltre ad essere IC dall'inizio alla fine, è anche quello più incoraggiante che Peter possa avere adesso, e confesso di averlo trovato molto coinvolgente, un modo chiaro e soprattutto concreto per fargli comprendere che lui è lì, che sì, è mancato per cinque anni ma tutto ciò che è - ed è sempre stato -  lui, non è mai cambiato.
La seconda tematica che risalta all'occhio non può che essere l'ultima, quella che affronta con Tony in un modo un po' diverso rispetto a come ha fatto finora.
Fermarsi o non fermarsi? Rivedere le proprie priorità o rimanere fissati sull'obbiettivo di sempre? Tony è decisamente più preparato sull'argomento, ma il modo in cui conclude il suo discorso non fa altro che mettere in risalto quella sua fragilità, che poi è anche il suo punto di forza. Non è poi così diverso da Peter, in questo...e mi piace che tutto ciò riporti all'episodio in cui i due si sono incontrati per la prima volta. Avevano già parlato di questo argomento, anche se in un modo e in un'occasione diversa, ma la sostanza resta e, nonostante tutto ciò che è successo, sia Tony che Peter se la trascinano dietro.

Che dirti...sei magistrale come al solito e PINAGO tutte le volte che ti leggo, ormai è un dato di fatto :')
Aspetto con ansia il seguito, anche se per ora non posso lamentarmi affatto, visto che aggiorni spesso :'D
Ti mando un bacione abnorme e a distanza, sigh, e spero a presto <3

_Atlas_

Nuovo recensore
30/03/20, ore 18:57

Ho cercato varie storie che parlassero di Peter e Tony, come rapporto :padre e figlio. Ho letto i capitoli e mi sono appassionata sempre di più, e ho capito che non sono l'unica che adoro questi dur insieme. Grazie mille spero tu, possa aggiornare presto ☺️

Nuovo recensore
24/03/20, ore 11:21

Vado su EFP, categoria The Avengers. Back in Black. Il mio primo pensiero: STIAMO SCHERZANDO? E poi un urlo da sclerata e qualche saltello in giro per la stanza, mia madre che mi chiedeva se andava tutto bene e la professoressa, perchè ovviamente sono ancora in videolezione, che mi guardava male chiedendomi che succedeva. Ho letto tutto il capitolo mentre la professoressa spiegava matematica, che materia inutile tra l'altro, ed è S T U P E N DO. Davvero carino e articolato bene. Aspetta un momento! Hai detto, o meglio, scritto " E anche il prossimo aggiornamento sarà in tempo record! " OMG! Ti amo, basta. Sposiamoci quanto prima. TVB <3<3

Recensore Master
23/03/20, ore 23:54

Carissima Co-
NO SENTI ALLORA, IO NON TI RIVOLGO PIU’ LA PAROLA FINO ALLA FINE DELLA QUARANTENA, OKAY? OH, HAI ROTTO HAI CAPITO?
Ora, mi calmo, ma rimane il fatto che non ti voglio più sentire finché non metti il prossimo. Detto questo, devo dirlo e forse l’ho già detto praticamente di ogni capitolo, ma questo… questo è il mio preferito in assoluto. Questo ha avuto la premura di prendermi il cuore, strapparmelo via dal petto, accartocciarlo, dargli fuoco, calpestarlo, sputarci sopra e poi rimettermelo al suo post; le ragioni? Te le vado a spiegare, mia cara Guascosa Internazionale.
Partiamo dalla prima parte, vuoi? E giuro che ora divento Miryel Angela, ovvero di una serietà che non ti aspetti:

Peter: Peter è in tilt, completo. La paura lo avvolge, si chiude a riccio, come se il mondo intero gli stesse urlando contro milioni di cose diverse. Come se tutte le brutture del mondo siano sulle sue spalle e su questo capitolo Peter non ha un momento di tregue. La sua psiche non ce l’ha. Non ha vissuto un solo momento tranquillo; ma il capitolo è un imbuto che ti risucchia. Inizia con un palloncino gonfio di ansia, angoscia, tristezza, confusione e rabbia e pian piano si affloscia e alla fine è vuoto di tutte queste sensazioni e torna la calma… almeno per ora. Ma alla questione imbuto ci arrivo dopo.
Perché qui pure c’è un momento di tranquillità, dopo che si è reso conto di aver dato buca a Tony e che zia May è preoccupata, ed è lei la sua calma, quella a cui può dire tutto, specie da quando sa che è Spider-Man. Ma ora? Ora no. Ora c’è qualcosa che lo attanaglia, perché è Spider-Man il problema, e l’identità celata che pare non esserlo già più, con quella foto nascosta nel comodino, che è come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.
Non può dirle niente, perché è qualcosa che va oltre le sue possibilità e soprattutto a rimetterci è proprio lei. Una delle persone più care, quelle che ama. Il cruccio di Spider-Man da sempre, perché ha sempre perso i suoi cari, zio Ben per colpa di Spider-Man, ha quasi perso Tony, sempre nelle vesti di Spider-Man. Una condanna, il supereroe di cui indossa la veste ma che non riesce a lasciare andare. Non può. Spider-Man è l’unica cosa che è tornata da Titano, ma anche qui ci tornerò dopo.

E questo Peter è Peter in tutto, anche nel suo bisogno di coccole, che non elargisce mai ben consapevole che anche lei ne ha bisogno, di quell’abbraccio dato per consolarla, per ricordarle che lui è lì da lei, con lei, di nuovo e che non se ne andrà. Non ancora. Non ora. Hai reso come sempre Peter… Peter e con May è esattamente così. La mamma/amica/confidente/zia che non lo lascia solo, ma che non può aiutarlo sempre. Non quando è la sua vita ad essere in pericolo. Come dicevo, il cruccio di Spider-Man che torna, qui, appiccicandosi perfettamente alla versione MCU che ci hanno regalato e che tu, maledetta te e le tue falangi capaci di mostrare un IC spaventoso. Te possino…

La decisione del futuro di Peter è ormai di dominio familiare, se così si può dire, ma quella finale è talmente importante che ne va del suo futuro. Hai costruito questa cosa con una minuziosa attenzione ai dettagli, che mi spiazza, mi ammalia, mi affascina, mi fa fare domande assurde tipo: questa è veramente una fanfiction? Questo racconto umano e sensibile, colmo di strazi e domande, di crescita, di vecchiaia che incombe… è una storia nell’accezione positiva del termine, che fonde supereroi e uomini, e ne cattura l’essenza lasciando che ci si immedesimi nella maniera più profonda. Ci si indentifica per forza nello smarrimento di Peter e nello struggersi di Tony, e nel preoccuparsi di May. C’è un collegamento a doppie frecce, a doppio senso, tra un personaggio e l’altro e ci si ritrova in ognuno di loro. Come fai? No, seriamente, come fai?

E tra le tante frasi che ho segnato e che mi hanno colpita al cuore c’è questa:
«Perché… perché ho chiuso gli occhi per un attimo e sono passati cinque anni. Perché sono… morto, e non sono morto. Perché a volte ci penso, anche se non dovrei, e… e allora mi rendo conto che non m’importa né dell’università, né di quello che mi succede se non rivelo chi sono. Né di nient'altro.»
La sincerità, forse l’unica che Peter può concedersi con May, in questo momento come in nessun altro. Non può dire altro, può solo ammettere che quei cinque anni pesano e quei sensi in tilt lo distruggono, lo incasinano.
Ma c’è… Peter c’è, è anche se non vuole crederci è vivo ed è lì, in un letto caldo – ed è impossibile non pensare al fatto che quando toglieva la tuta di Spider-Man quel mondo pericoloso andava a dormire con Peter Parker in pigiama, al sicuro con la sua identità, preservando anche a May la salvezza che le deve.

«Ricordati sempre che sono stati cinque anni anche per lui.»

E qui semplicemente è un concetto che adoro, che come sai la penso così anche io. Per chi è tornato quei cinque anni sono stati un trauma, la perdita di un tempo che non ritorna. Ma anche per chi è rimasto è stata un’agonia, con la consapevolezza che metà del loro universo era morta o, per i vendicatori, che non ci fosse il modo di far tornare più nessuno. Di fallire ancora, dopo il primo errore commesso con Thanos. Ed è un concetto che hai riassunto in una frase, detta da una mamma che gli occhi di Peter continua a farli brillare. Quelli di Peter e non Spider-Man. Sigh ti meno.


E l’incontro con Tony mette in luce nuove cose, anche le novità per quanto riguarda il suo approccio col mondo. Un Tony chiuso in uno studio ad occuparsi di scartoffie, che vuole essere salvato da una routine che gli sta stretta e che non gli si addice per niente. Che sminuisce la sua intelligenza, ma che è meglio di niente forse. Ma le cose sono cambiate, e nella narrazione che usi si avverte un muro, qualcosa che si è contrapposto tra di loro e che non c’è sempre stato; non così. E l’unico modo che ho per descriverlo è citarti ancora, con uno dei passaggi che più mi ha colpito del testo:

Nell'ultimo periodo Tony sembrava provar gusto nel cambiare continuamente il piano del loro rapporto: da Tony a Peter, da Iron Man a Spider-Man, da Tony Stark a Peter Parker

Non so che dire solo… hai questa capacità di esprimere un concetto così ampio come quello delle distanze, che tra loro ci sono e non ci sono, in poche righe che mi continui a spiazzare, a lasciare senza parole e insieme esplodono. Insieme loro sono dinamite pura (citazione che se non me la cogli ti tolgo pure il saluto) ma le loro diversità tendono sempre a separarli, sebbene questo pezzo del capitolo sia un tira e molla dannatamente IC, sono diversi ma così caparbi, così fermi nelle loro decisioni. Due menti geniali a confronto in una guerra tra sinapsi e cervelli troppo grossi.
Ed è tutto cambiato. Tutto un casino vero. E non ho parole, hai intersecato ogni cosa con una minuzia che ancora, e la smetterei di usare questa parola ma è solo colpa tua se ne sto abusando, mi spiazza. I poteri forti corrono, i consigli di Tony erano legittimi: non farsi nemici, o questi vogliono sapere chi sei per annientarti e portarti via tutto ciò che ami. Un concetto che Peter ha colto, sa che è così, ma non riesce ad obbedire perché Spider-Man è la sua sola valvola di sfogo o… il solo motivo che lo fa sentire vive, che cammina quella terra, che esiste ancora.

«Il MIT, quindi. Niente Spider-Man, niente identità da rivelare, giusto?» annuì, sarcastico. «Proprio come voleva lei.»
E qui l’imbuto si restringe. E io pure dovrei chiudere perché sono già tipo a 1400 parole ma non posso, ho ancora troppo da dire, quindi abbozza. Dicevo, l’imbuto si restringe e arriviamo al dunque: la scelta del MIT non è solo il sogno di un padre ambizioso nei riguardi del figlio, ma una salvezza. Il MIT significa porre Peter in una situazione di stallo, con Spider-Man e sparire. Come vuole Tony. Non esporlo e non si può dargli torto. Non si può. Non è più la faccenda dell’accordo di Sokovia, qui si parla di assecondare i poteri forti ma di giocare anche il loro gioco. Il gioco di Tony. Far sparire Spider-Man per salvare Peter e tutti coloro che lo circondano e che ama. Niente più che una premura ma che costa troppo a Peter, perché:

E smettere di essere Spider-Man voleva dire smettere di essere Peter Parker, perché Peter Parker era morto cinque anni prima e forse non era mai tornato. Ma questo non lo disse, lo inghiottì assieme alle sue paure.

Ho avuto un dolore al cuore, perché è così che è andata. Muori da Spider-Man e torni da Spider-Man. Peter in questa storia non c’è, splende e si rianima solo col suo alterego; la sua cura psicologica a quei cinque anni persi a fluttuare chissà dove, mentre il tempo al di fuori scorreva e lo ignorava. Perché Peter non è altro che questo: un cumulo di pensieri autoditruttivi che esorcizza saltando da una ragnatela all’altra sentendosi utile e dimostrando qualcosa a se stesso, mai agli altri, perché è un insicuro patologico che ha bisogno di una maschera per tirare fuori un carattere che vorrebbe e che da Peter Parker non può avere. Ora però mi inizio a calmare, sennò sfioro le 2000, eh XD

«Però lei ha comunque continuato ad essere Iron Man. Non ha rinunciato.»
E quella, per Peter, fu una risposta sufficiente a scacciare tutti i suoi dubbi.


Chiudo dunque con l’imbuto che si è ristretto, che ha lasciato andare via tutto. Il palloncino si è sgonfiato e ha lasciato spazio alle ammissioni. Tony nella sua stessa situazione non avrebbe mai smesso di essere Iron Man perché sono uguali, in questo. Perché senza quelle identità sono persi in una vita che non ha da dar loro niente di incredibile. Nemmeno a Tony, che è Tony Stark...Tony sa cosa prova Peter e sa che non vuole abbandonare Spider-Man; lo ha sempre saputo. Dunque ora? Rimane il fatto che quella foto c’è, esiste, ed è ancora una bomba dalla miccia accesa che si consuma lentamente. Rimane il fatto che se Spider-Man non sparisce non può fare il freelance senza identità, perché rischierebbe la vita per mano dei Mercenari. Resta il fatto che rivelare l’identità mette in pericolo la sua famiglia.
La scelta è ardua, terribile, delicata e imminente e il mio punto di domanda rimane su Tony: che cosa deciderà di fare, dunque?
Cosetta cara, non è vero che smetto di parlarti, ma se è vero quello che dici, ovvero che aggiornerai presto, sappi che mi renderesti una donna felice e giuro che la prossima volta cerco di essere un pochino più breve ma questo capitolo mi ha letteralmente uccisa. Non so che dire… sono frastornata e in estasi, ricolma dell’IC che cerco e che tu sai sempre darmi… del Peter che è sempre così Peter e Tony… va be’, che te lo dico a fa.
Dunque mi dileguo o mi mandi il coronavirus per posta, ma almeno fatti dire che questa storia la amo e che la stai portando avanti con una cura incantevole. Mi ipnotizza e sappi che i MAMMOZZONI mi piacciono e pure fossero 20k io me la divorerei comunque.
E ora chiudo, e ti abbraccio fortissima, non mi importa se viene Conte a separarci, ma te lo meriti tutto, tanto quanto tutte le falangi spezzate ♥
Sei immensa,
Cosa tua, lì, quella che fa finta di essere offesa ma non lo è davvero ♥
Miry
(Recensione modificata il 23/03/2020 - 11:56 pm)

Recensore Master
06/01/20, ore 16:10

E guarda chi torna su questi schermi, senza far passare un altro decennio? Mi sa che i ruoli tra me e te si sono inveriti, lel :P <3
Che poi sono una bruttissima persona, perchè di questo aggiornamento mi sembra di non averti detto nulla neanche in privato, a parte qualche sbrolodamento di cuori su QUELLA meravigliosa scenetta riguardo Peter-Morgan-Tony. Quindi gggniente, ora prendo "armi e ritargli" e ti lascio la recensione seria (se, credici).
Dunque dunque dunque, sarò ripetitiva, ma l'intero capitolo sembra davvero estrapolato da una scena di Homecoming (nell' ACU, overo nell' Atlas Cinematic Universe, Far From home non esiste), quindi complimenti per il modo sempre così credibile e IC con cui descrivi le scene, sia quelle più soft, come la prima parte, sia quelle più dinamiche. Bravissima <3
Sul contenuto, mannaggia a te, te lo devo proprio dire. NON PUOI chiudere un capitolo così, io vengo a cercarti e guarda che adesso so pure dove abiti u.u
Insomma, è stata davvero una sorpresona e per una volta sono contenta di non aver letto fumetti perchè così mi godo tutto al 300 % :P Non vedo l'ora di sapere cosa accadrà in futuro e, lo ammetto, non vedo soprattutto l'ora di vedere quando come e perchè Tony verrà a sapere di questa faccenda. Anche se qualcosa mi dice che sa più di quel che da a vedere, del resto sappiamo com'è fatto :')
Complimenti anche per le accortezze sulla cultura popolare, sono dettagli semplici ma necessari per rendere il tutto più corretto e completo, e poi con Stranger Things c'hai preso tantissimo, quindi brava <3
Chiudo qui, mandandoti altri cuori per quella scenetta con Morgan, che ho riletto più volte e che non mi stanca mai <3

Un bacione e...a tra poco *LUNA NERA*

_Atlas_
 

Recensore Master
03/01/20, ore 17:11

Carissima Cosa *___*
Finalmente ho la febbre e ti recensisco! Sì, sono un essere umano che esulta per la febbre solo perché così ha più tempo XD
Non vedevo l'ora di leggere questo MAMMOZZONE di capitolo che, comunque, non è abbastanza MAMMOZZONE perché c'ho messo un attimo a divorarmelo ç.ç e comunque WTF!!! WTF DONNA! Sto già sclerando ma ci arriveremo. Ci arriveremo perché devo di' un botto de robbbba. Quindi mo beccate er mio, de mammozzone.

A parte il fatto che tu, sì tu donna, mi vuoi morta. Manco inizia il capitolo e già mi fai salire il magone con i ricordi di Peter ricollegati a subito dopo lo schiocco di Tony. Giornare intere passate con Tony, resecato in un letto d'ospedale... spero che, andando avanti con la storia, ci racconterai di più su questo fatto ç_ç anche se so che morirò nel processo di lettura, ma chissenefrega, il 2020 è l'anno del doppio critico di D&D, perciò doppia sofferenza, doppio angst, e ci sta. Ma la cosa che più amo è come stai gestendo le conseguenze del Blip che, dopo la visione di FFH, abbiamo scoperto essere stata presa un po' sottogambe. È vero, sono film di supereroi, e conseguenze politiche e ambientali non sono di certo la proprità, ma almeno un accenno santo cielo... la difficoltà di Peter nel dover recuperare 5 anni in pochi mesi ci sta, perché sarà anche un genio, ma rimane un essere umano, che descrivi non tanto stanco nel corpo (andiamo, è Spider-Man, come potrebbe mai), ma nella testa. Vive ancora a cinque anni prima e deve spingersi forzatamente verso il futuro, bruciando le tappe. Lo deve fare mentalmente, ma è ovvio che sia estremamente difficile. In più ci sono i suoi dubbi, il suo futuro e quello di Spider-Man, in gioco. E l'esempio del maldestro marionettista, fattelo dire, mi è piaciuto da morire ♥ oltre al riferimento alla quinta stagione di ST XDDDD giustamente LORO l'hanno già vista, mortacic loro!

Peter è un mosaico di ricordi, di pensieri, di preoccupazioni. Lo conosciamo come un ragazzo riflessivo, impacciato, chiuso, ma in questo capitolo tutto è alla potenza e hai gestito questo caos interiore con un ordine spiazzante, che ho adorato. Quando Peter origlia la conversazione tra Tony e Steve, poi, è una specie di bomba atomica, se così la vogliamo definire. Come dice Steve, non sono più le persone di un tempo, ma Tony le sue paranoie le ha ben salde nella psiche, specie ora che ha veramente una famiglia da proteggere e, in qeusta famiglia, vuoi o non vuoi ne fa parte anche Peter. Lo ha preso sotto la sua ala protettiva, forse senza mai ricordarsi che a volte, Peter, è in grado di proteggersi da solo ma, Peter è diventato una sua priorità e, dopotutto forse è vero che «Lo so, ma così va il mondo: a forza di priorità e compromessi.». In tal proposito ho amato, adorato questo pezzo di dialogo tra Steve e Tony... perché a parte aver messo in luce che in fondo Tony ha gettato dietro le spalle la faccenda con Bucky – anche se se ne tiene comunque a distanza – ci è dato modo d vedere un Tony post EndGame, sopravvissuto, non più lo stesso di un tempo ma sempre, dannatamente lui... e questo è merito del tuo studio approfondito del personaggio che, attenzione, studiarlo a posteriori è difficile, certo, ma non impossibile. Studiare un Tony "dopo" che purtroppo non ci è dato conoscere nel canone, è complesso e articolato, specie perché lo poni di fronte a problematiche diverse che deve affrontare da esterno, passivamente... cosa che non è da Tony, ma che per via delle sue priorità, deve accettare. E visto che stiamo parlando di Tony, sappi che mi è tipo quasi esploso il cuore a leggere la parte delle EMOJI XDDDD e mi sono anche commossa e tu sai il perché XD
Cioè, all'emoji con gli occhiali da sole potevo anche crederci che fosse stato lui, ma quella a cuore e l'altra no... decisamente no XD e poi: «Uh… credo che Tony abbia avuto un ictus e sia crollato sul touchscreen,» STO ANCORA A RIDE, TE POSSINO ACCIACCATTE XDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD «Oppure ha ricevuto lezioni di messaggistica da zia May,» E QUI ME PARTONO I BUONGIORNISSIMO KAFFE!
Ma Tony fanboy che shippa Shuri e Peter con quel: «Ora, piantala di farmi diventare melenso come te e accompagnami a recuperare il ragazzo, prima che me lo ritrovi futuro erede di riserva al trono del Wakanda.»

BASTA QUESTO CAPITOLO MI UCCIDE.

Ok, ho finito di parlare di Tony, ora torniamo al mio amichevole bonazzone de quartiere, e delle bugie che deve celare, dell'ammasso di scuse che sta ammassando una sopra all'altra come un muro e i non detti... i non detti che mi ricordano Homecoming, che proprio per questo motivo mi ritrovo ad amare il tuo Peter, che è esattamente così. Si divide in mille parti diverse, fa il nipote, il figlioccio di Tony e l'agente di polizia che cerca di svelare un mistero ma, soprattutto, che cerca di rendersi utile con Spider-Man. Uno Spider-Man quasi in pausa, che J.J. Jameson odia, addita come sempre (grazie per averlo inserito e averlo reso COSI' lui) come una minaccia incalcolabile che va fermata, quando l'unica cosa che Peter vuole fare è rendersi utile. Alla fine, pur non avendo alcuna attitudine per la politica, ci si ritrova implicato all'interno, e fattelo dire... come hai descritto la parte dove si ritrova cerchiato di rosso, non come Spider-Man, ma come Peter Parker, mi ha ucciso. Il problema è che non solo lui, è parte di quell'intricata mappa, mainiacale a dir poco, che collega indizi, ritagli di giornale, fotografie articoli e quant'altro e tutto porta a lui e a coloro che gli sono vicini.
Co', questo capitolo è immenso. Hai delinato un Peter Parker immerso negli impegni, che VUOLE esserne immerso solo per non pensare troppo, ma è lui e lo fa... non può smettere mai, non esiste che lo faccia. Hai delinato uno Spider-Man che è lui, che è quasi "irritante" agli occhi di Yuri, perché è sempre eccessivo, irriverente, autoironico, che fa battute fuoriluogo e gioca mentre combatte, anche quando rimane ferito. Non perde il suo smalto. È la maschera, che cambia Peter. È il suo viso nascosto, che cela una cosa e ne rivela un'altra. Adoro sempre come riesci a entrare nella psiche di entrambi, rendendoli così diversi, eppure si ha la percezione di avere davanti sempre la medesima persona; e ora? E ora niente, scrivi e aggiorna, santo cielo!
Che ce voi fa rimane' così? Ennò, no no no no!
Quindi cosa, che altro dirti? Spero di non aver detto una marea di fregnacce, non ho ovviamente detto tutto, ma in caso ho altri canali per stalkerarti e... be', ti auguro un felice anno nuovo e che questo 2020 ti porti tanta ispirazione ♥
Te se lovva, co' ♥
Miry/Co3

Recensore Master
01/01/20, ore 20:06

Ehm ehm...BUONASSSSERA! :')
Okay, probabilmente non so neanche più come si scrive una recensione, ma ci tengo a lasciarti il mio parere su questi ultimi capitoli della storia, soprattutto adesso che hai aggiornato e soprattutto visto che non ti ho detto niente al riguardo nemmeno in separata sede. Sono una bruttissima persona, scus D:
Che dire...è passato parecchio tempo dall'ultima rilettura, ma devo dirti che sono stata contenta di questa pausa perchè mi ha dato modo di guardare con occhi nuovi e diversi tutto ciò che hai studiato e scritto in questi mesi. Ti rinnovo innanzitutto i complimenti per lo stile, considero gli argomenti che hai trattato per nulla semplici da imprimere nero su bianco, e considerando che hai dovuto gestire con loro anche un'intera squadra di Vendicatori e un ragazzino iperattivo, non mi resta che inchinarmi e baciarti i piedi, anche se i piedi mi fanno schifo e non farei mai a nessuno una cosa del genere neanche se dovessero ricattarmi per far tornare in vita Tony. Tanto comunque non ce ne sarebbe bisogno, perchè Tony non è mai morto, GIUSTO?
Va bene, la smetto di delirare e passiamo al punto.
E' stupefacente il modo in cui riesci a caratterizzare Peter, con Tony sei sempre stata perfetta, eppure anche col piccolo ragnetto stai ottenendo un risultato incredibile e ciò fa di te una persona con immensi talenti u.u Me lo vedo davanti, con lo sguardo impacciato e ansioso, con le mani sudate e i piedi pronti a scattare in qualsiasi direzione che lo porti via da quel maledetto limbo in cui si è ritrovato.
La parte conclusiva del capitolo è ovviamente quella che mi è piaciuta di più e apprezzo sempre questi scambi e conversazioni con Tony che mettono in evidenza non solo i punti i comune tra i due eroi, ma anche ciò che li differenzia di più, senza però mettere i secondo piano la loro relazione mentore-pupillo, che ormai è a tutti gli effetti padre-figlio. Stai facendo un ottimo lavoro con entrambi e non smetterò mai di dirtelo. Brava, brava, brava <3

Spero di riuscire a passare anche dal capitolo successivo e nel frattempo ti rinnovo gli auguri di un felice "twenty-twenty", anche se te li ho già fatti ottomilaunidici volte :')

Un bacione e a presto! <3

_Atlas_

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