Recensioni per
Back In Black
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Cara Light, <3

Non passo da un sacco di tempo (scusa ♥) hai postato sto monno e quell’altro (in pratica, ho preso il debito formativo in Storia su Iron Man) e niente, niente, niente. Io ti leggo e vedo Tony Stark. È così IC che RDJ ti bacerebbe leggendoti. Stacce. E io adoro, adoro, adoro quando li fai interagire e come mi descrivi Tony cogliendone ogni particolare, elemento, dettaglio. Gli hai strappato l’anima a sto poro Cristo, ce lo sai?

E sono arrivata a un quarto di capitolo e cerco di capire che cavolo è successo e per quale motivo Peter e Tony sono dal presidente. Tutta la riflessione sulla Casa Bianca è bellissima: il senso del tempo che scorre, il disagio di Stark che, a ogni buon conto, non è certo un novellino che non ha mai visto lo Studio Ovale, il suo nervosismo che però inquieta e quello: la descrizione degli ultimi momenti di Endgame che fanno sanguinare il cuore e quasi fanno piangere (mio Dio che pezza).
Il sarcasmo di Tony contrasta in maniera perfetta con gli effetti dello schiocco e non sai quanto ho apprezzato vederlo, rivederlo in questa veste, quando, citando anche il canone, ammette di aver portato Parker con sé per via dell’anonimato che il ragazzo del Queens si tira dietro (ma sarà la vera verità veritosa??) Il dialogo che i due supereroi intavolano è, come sempre, perfettamente delineato e lascia delle bombe introspettive di questo calibro:

Thanos era il tempo perso, era il vuoto, era l’arancione degli incubi, era cenere e sangue, era la paura, lo smarrimento e la vertigine che teneva chiuse sottochiave da sei mesi.
Che spezzano e spiazzano.

Adoro che tu ti sia posta il problema dello schiocco, adoro la conversazione circa l’università e tutti i sottotesti a essa riferita e anche la difficoltà che questi due personaggi così legati hanno nell’affrontare le conseguenze di tutto il canone e il loro bisogno di fare qualcosa; il senso di colpa è un qualcosa con cui eroi del calibro di Spiderman e Iron Man convivono, che fa parte di loro e tu lo stai rendendo in maniera semplicemente squisita **.
A questo punto dovrei iniziare nuovamente la recensione perché porca paletta! Tony che non si fida, intrighi politici a iosa, le conseguenze sociali dello schiocco che creano un mondo dove vige il sospetto (e che fa tanto maccartismo), il collegamento a Civil War e all’Atto di Registrazione, la bellezza di questo tuo Tony – di Tony Stark nella sua essenza pura e nuda e cruda – e il suo piano per proteggere Peter e avere voce in capitolo è tutto semplicemente squisito. Dovrei andare avanti e dirti le solite cose (che ‘sta storia la adoro, che i Fratelli Russo sono maledetti, che adoro tutto ciò che scrivi eccetera), ma ti lascio dicendoti che, purtroppo per te, sono in ferie e avrò la connessione. Chiamerai la postale, cara mia, oh se la chiamerai.

Ti lovvo tantissimo (e sta rec giunge con 24 ore di ritardo ♥) e ti mando un virtuale muffin farcito con crema di pistacchio, un gelato al pistacchio e un pistacchio gigante).
Baciotti,
Shilyss

P.S.
Ah, quasi dimenticavo: da tradizione, devo nominare Loki ♥ almeno una volta. In questo caso, non c’azzecca nulla, ma…

Recensore Junior

Carissima, per una volta recensisco io in ritardo, ma causa impegni di varia entità/genere arrivo solo ora a dirti la mia opinione in merito a questo stupenso, meraviglioso, formidabile primo capitolo! (Noooo, non mi è mica piaciuto).
Okay, credo che da quando l'hai pubblicato ad ora l'ho riletto una cosa come tre volte, al che ho sviluppato due pensieri preponderanti di cui ci tengo a metterti a conoscenza prima di passare alla recensione:
1. Il tuo stile di scrittura è di base molto buono, ma in questo capitolo hai superato te stessa... le descrizioni, le analogie, le metafore, la punteggiatura... tutto (tutto) è redatto in modo impeccabile, coinvolgendo chiunque legga la faccenda nonostante sia parzialmente estraneo alle "nozioni fumettistiche".
Al che porta a...
2. Sono completamente, inesorabilmente, follemente innamorata di questa storia già dal primo capitolo! Ormai è un dato di fatto che il tuo Tony è la cosa che si avvicina di più al canonico che io abbia mai letto (forse insieme ad un altro paio di versioni disperse nelle varie sezioni di EFP), ma Peter (Peter!) è semplicemente meraviglioso! Incarni perfettamente le sue paure, i suoi principi, i suoi ragionamenti, i suoi mostri (letterali e metaforici)... è Peter. Punto.

Detto questo passiamo alla recensione:
Quanto ti si può amare da 1 a 10 per aver tirato in balla i veri Accordi? Penso 3000. (...Non volermene...)
Il post-Endgame lascia moltissime questioni in sospeso e tu hai saputo gestirle e sottolinearle con il giusto peso: i "vigilanti" sono considerati un bene o una minaccia per la comunità? Una forma di controllo è eticamente corretta o rasenta i limiti della decenza e dei diritti umani? Gli Avengers e i super-umani sono un conto, ma i Mutanti?
Come tu sottolinei, da un punto di vista "esterno" alle dinamiche supereroistiche, le azioni degli Avengers sono opinabili... ti viene da pensare con freddo razocinio che hanno sfasciato davvero il mondo due volte, dissociandoci momentaneamente dai piagnistei e i lutti che ci portiamo dietro da ormai due mesi.
Ma oltre a tutta questa tematica (mastodontica... ammettilo, ti vuoi del male), mi tiri in ballo anche le paure di Peter.
Peter è la sua paranoia/paura del percepire di nuovo i suoi sensi da ragno in allerta e timoroso degli incubi generati da Thanos, Peter e la sua paura di aver perso irremediabilmente quei cinque anni in cui per solo metà popolazione il mondo ha continuato a girare, Peter è la sua reticenza all'idea dell'Università, perchè in mezzo ai suoi diecimila problemi quotidiani l'Università è un problema non indifferente visto che "l'amichevole Spiderman di quartiere" non può allontanarsi troppo dal suddetto "quartiere".
Senza contare che da qui nascono le motivazioni che causano lo sparo protagonista nel prologo, consapevolezza che non mi fa stare per niente tranquilla.
Concludo dicendo che hai causato un picco di apprensione per il tal Tony Stark (ignorando tutori, sfigurazioni, fanni fisici di vario genere) dopo questa frase nello specifico: «Va bene, non prendiamoci in giro: è meglio per me se non ci rientro, in quella trappola di ferro,»
E niente, volo al prossimo capitolo!
Un bacio,
_T <3

PS: Domanda veloce, puoi non rispondere se la cosa potrebbe essere fonte di spoiler futuri in corso d'opera. In questa tua versione dei fatti Peter lo sa che è principalmente lui il motivo per cui gli Avengers (con Tony in testa) hanno "sfasciato" il mondo per la seconda volta?

Recensore Master

Buonsssssalve <3

Sai che smaniavo per vedere pubblicato il primo capitolo di questa storia e ora che posso finalmente recensirlo ballo dalla gioia :D
E' un piacere enorme vedere di nuovo interagire Tony e Peter e prima di tutto il resto voglio farti i complimenti per come gestisci in maniera impeccabile la loro relazione. Grazie ai dettagli che hai inserito e alla descrizione del contesto in cui si trovano, sembra davvero di avere davanti le scene di un film, cosa che ti avrò detto almeno un migliaio di volte da quando ti conosco, ma PAZIENZA :')
Detto questo, andiamo al succo della questione: sai che sono lontana dal mondo dei fumetti, ma ammetto di aver letto qualcosa a riguardo proprio durante il periodo d'uscita di Civil War, tra l'altro anche su Spidey per quanto riguarda l'Atto di Registrazione (in realtà tutte informazioni datemi dalla mia coinquilina di allora, che però è sempre stata TeamCap e quindi non è da considerare u.u). Questo era per dirti che la piega che sembra prendere la storia mi piace TANTISSIMO e non vedo l'ora di scoprire cosa succederà nei prossimi capitoli.
Per ora la situazione sembra essere sotto controllo e, per quanto inquieto, Tony non mi sembra eccessivamente preoccupato. Poi vabbè, aspetto il tuo messaggio minaccioso che farà crollare le mie illusioni in maniera miserabile :')
Per quanto riguarda Peter, sono in fibrillazione per tutto ciò che affronterà in questa storia: non solo per questa problematica appena sorta, ma anche per quanto riguarda l'università e quanto accaduto con Thanos. Sai bene che ho un debole per i personaggi complessi, inquieti e sofferenti, per cui sono qui con gli occhi sbrilluccicanti ad attendere il seguito di questa storia *-*
Per il resto, il nostro headcanon comune sembra funzionare alla grande e ho adorato tutti i dettagli che hai inserito sulle condizioni di Tony. Mi si è stretto un po' il cuore in realtà, ma so chelo hai ridotto peggio in altre storie, quindi non mi lamento *come sono simpatica* :')

Bien, ora che ho finalmente recensito questo capitolo non posso che attendere con impazienza il prossimo, sperando di vederlo presto su questi schermi ( e a dispetto di tutto ciò che ci siamo dette ieri *risata malefica*)
Grazie, infine, per aver citato la mia one-shot nelle note, sono contenta che ti sia stata utile per gettare le basi di questo headcanon <3

Un bacione starkoso e un abbraccio hulkoso, come sempre <3

_Atlas_

Recensore Master

Carissima Cosa2,
Stasera me vado a magna' un paninozzo zozzo, e quindi non posso passare, così ho deciso di farlo ora, prima di andare a lavorare, che è cosa buona e giusta perché questo capitolo è meravigliosamente meraviglioso. I capitoloni grossi? Nessun problema, me lo sono praticamente divorato in un sol boccone e il merito, mia cara Lightning, non è solo della caratterizzazione dei personaggi (sulla quale mi soffermerò dopo), ma anche del modo che hai – il tuo timbro, di raccontarcela, questa storia.

Sai, sempre più spesso leggo solo storie romantiche, che hanno poco di avventuroso, che affrontano solo un certo lato dei sentimenti umani e non mi esulo da questa categoria, siccome scrivo in prevalenza storie romantiche ma tu... tu stai raccontando qualcosa che va al di là di una semplice fanfiction. Tu stai raccontando un fumetto. Tu lo stai scrivendo, questo fumetto, dove in questo primo capitoli il rapporto tra Tony e Peter non è solo quello di mentore e allievo, figurale padre e figurale figlio, ma è anche un rapporto che somiglia ad un'amicizia. Ci sono confidenze che si fanno, anche solo con gli sguardi. Sono arrivati ad un punto tale di confidenza, da capirsi senza parlare. Ecco, questa totalità del loro rapporto, mi fa impazzire, perché per come li vedo io Tony è un ragazzone troppo cresciuto e Peter è un ragazzino che pensa troppo e credimi... credimi, mai nessuno li ha resi così bene, mai nessuno me li ha fatti immaginare così come sono come ci riesci tu. Su Tony niente da dire, anzi... conosci le mie paure quando leggi di come lo scrivo; ho sempre paura di deluderti... ma Peter... beh, di Peter te lo dico dopo, va u.u

Tony e Peter alla Casa Bianca, la nuova serie di Disney XD, in onda ogni sera alle 18 (e non lo posso vedere perché lavoro, sigh). No, a parte gli scherzi, l'impatto iniziale che ha avuto questa storia è andato più o meno così: la apro dal cell per iniziare a leggerla, mi ritrovo a divorarmela. Fine XD
Ho letteralmente adorato la tensione che hai creato tra i due, i silenzi che lasciano spazio ad un'introspezione che ci racconta in che tempo siamo collocati e cosa è successo. Ecco, tu mi stai dando il mio Protocollo Speranza, continuando sul filone di Tony che si è salvato dallo schiocco, riportando però dei danni troppo visibili, che Peter rivede sovrapposti al ricordo del momento in cui è successo; un momento segnante per tutti, ma su di lui forse molto più di altri. Era appena tornato e lo ha visto "tentare di morire", in sostanza, per salvare il mondo.
Okay, insomma, di Peter ne parliamo subito va! Sto fremendo, devo dirti!

Sai, carissima Lightning? È davvero difficile per me "sentire" le voci dei personaggi reali, quando leggo una storia. È difficile vederli nella loro reale figura, nella mia mente, se la caratterizzazione ha qualche pecca che li allontana da ciò che sono. Bene, ti basti sapere che per me, c'erano loro, seduti su quegli eleganti sedili brutti... loro, loro. Il tuo Peter mi ha conquistata. Il tuo Peter è il motivo per cui questa storia si trova già tra le preferite, e non ho aspettato che pubblicassi il seguito. Il tuo Peter è razionale ma un adolescente confuso dal futuro che lo attende, che si sta affacciando all'età adulta, che non ha solo il problema della scuola, ma anche quello della sua identità segreta. Un quasi uomo che divide la sua giornata tra lo studio e salvare le persone. Un ragazzino che è andato nello spazio, ci è morto, è tornato e ora si ritrova davanti alla vita che gli chiede cosa vuole davvero – se vuole preservare quell'identità e sarebbe anche una scelta legittima e totalmente personale, se solo non vi fossero implicati motivi più seri, più politici, legati a qualcosa successo molto tempo prima di Thanos, prima dello schiocco, prima della pace. Ecco, tutto il loro discorso, come ci sono arrivati, come non hanno comunque trovato una soluzione, in quel dialogo, mi ha letteralmente conquistata. Peter è Peter nella sua forma più ragnesca. E la cosa che apprezzo di più è che, tra tutti i Peter che ho letto, questo si ricorda che è Spider-Man, divide quell'identità dalla propria, scinde l'eroe dal ragazzino. Come se Spider-Man fosse andato nello spazio, mentre Peter Parker era ancora a New York, magari a fare i compiti. Ecco, specificato questo, io non ho altro da dire su Peter. È il ragnetto che conosco io e mi commuovo – giuro, mi commuovo, perché MAI ne ho letti di così fedeli. MAI!

La parte difficile di questa scissione sta nel fatto che se prima era solo un fattore quasi PISSICOLOGICO, la faccenda si fa più seria del previsto. La registrazione è un tema che Peter non ha giustamente affrontato. Non era un vendicatore, in Civil War, ma c'è stato in quell'aeroporto.

«Se vorrai far parte dei Vendicatori, dovrai farlo sia come Spider-Man, che come Peter Parker,»

Ed è qui che ho tremato, e la reazione di Peter è più che legittima, oltre che paurosamente IC. Peter Parker è un personaggio che mette sempre gli altri prima di lui. Preservare l'identità significa dare la possibilità alle persone che ama di avere le spalle coperte. Spider-Man è più sicuro se rimane senza volto. È un adolescente del Queens che ne ha già vissute troppe, che è sparito dopo uno schiocco, ma che finché succede a lui va tutto bene. Qui si mette a rischio la vita dei suoi cari, e su questo Peter non gioca. Mai. (MIO DIO ç__ç Ti devo abbracciare per il lavoro meraviglioso che hai fatto su di lui... madonna, ti ammazzo di scafette ♥)

In un mondo poi dove Iron-Man non è più Iron-Man per ovvi motivi, che è tornato ad essere solo Tony Stark, le cose si complicano ma... quanto è da Tony usare mezze verità per salvaguardare le persone a cui tiene? Su questo, Peter e Tony, sono sempre stati paurosamente in sintonia. Ah, e questo mi fa venire in mente una cosa, che ho veramente, veramente apprezzato di questo primo capitolo: la fiducia tra loro e quella nel prossimo. Tony è un paranoico, Peter va in giro 24h su 24h con i bracciali spara-ragnatele ai polsi... questo denota che, pur essendo ancora loro, quelli che conosciamo, qualcosa ha cambiato il loro modo di vedere il contorno. Sono loro che sono andati nello spazio, sono loro che hanno salvato il mondo (come specifica Tony, non lui da solo, ma tutti), eppure la fiducia viene meno e quella chiamata alla Casa Bianca ne è la prova. Ecco, quel breve dialogo in cui si raccontano cos'è la fiducia, mostrando piani oscuri come rapire il presidente o appunto mostrare i bracciali, è stata davvero il top del top. Un ulteriore motivo che mi ha spinta a mettere questa storia subito tra le preferite.

Infine, ma non meno importante, la tensione che si slaccia alla fine, quando Tony torna dalla riunione col Presidente. Dopo momenti di silenzio assoluto, esce fuori ciò che entrambi pensano, e... è lo stesso:

«Non voglio rivelare la mia identità,» [...]
«Neanch’io: sono debole di cuore, e piazzarti sul palcoscenico sarebbe un attentato alle mie coronarie,»


Tony sa perfettamente che uscire dal giro comporterà una libertà troppo grande per il Governo e il simpaticissimo segretario Ross avrebbe troppa voce in capitolo, senza di lui ad aizzarglisi contro. Perciò Tony mente, racconta mezze verità, si finge ancora Iron-Man anche se non dovrebbe più esserlo, per una sola e semplice motivazione: difendere il ragazzino del Queens, su cui si sente responsabile – senza alcuna forzatura. Insomma, hai reso un rapporto filiale che non si limita solo a questo, ma come dicevo all'inizio sembra una grande amicizia fondata sulla fiducia. Tony non si sente forzato nel dover cambiare i suoi registri per aiutare Peter, Peter come sempre si sente in colpa e odia essere il centro di tutto, eppure alla fine un punto di incontro si trova: nelle stesse idee, nello stesso senso di giustizia, che però necessita di strappi alle regole e di prender tempo usando la loro arma più tagliente: il genio.

Cara Lightning, forse ho un tantinello esagerato, questa recensione è un delirio assoluto ma la colpa è tua che mi hai conquistata. Letteralmente. Come ti dicevo nella scorsa recensione, odio mettere prescia alle persone, e non lo faccio mai, men che meno con te ma sappi che non vedo l'ora di leggere il seguito, perché i tuoi Tony e Peter mi mancano già. Hai reso il rapporto canonico profondo e bellissimo, che non manca di rispetto ma nemmeno di quel briciolo di ribellione che fa un po' parte d entrambi e che li rende loro, al 100%. In più ora voglio un Taco .___.
Sperando di non aver scritto una marea sconfinata di fregnacce, ti auguro un buon proseguimento di giornata, aspetto trepidante il secondo capitolo e a presto.
Molto prima di quanto tu possa immaginare (è una minaccia, sì)
Un abbraccio,
Miry (cosa 3, attacco solareeee)