Recensioni per
Indelible Marks
di T612

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/09/21, ore 17:56
Cap. 18:

Finito di leggere questa tua fatica!
La seconda parte mi è piaciuta molto ovviamente, c’è tutto quello che una fan di WinterWidow può sperare di trovare: azione, suspence, angst e soprattutto passione stemperata da un umorismo e una ironia che rende anche le scene più dolci e tenere non mielose e sentimentali, accordandole perfettamente alla personalità dei due “idioti” protagonisti. Adoro le loro battutte, i loro battibecchi, i loro slanci passionali, quell’amore che hanno sempre troppa paura a dirsi a parole ma che è ciò che li tiene in vita.
Brava tu a renderli sempre al meglio, in ogni loro sfaccettatura.
P.S. Questa seconda parte da quali fumetti l’hai tratta? Esistono in italiano?

Recensore Junior
29/08/21, ore 16:45

Ti lascio una recensione di questa prima parte che conoscevo già a livello di trama avendo da poco letto i fumetti. Nonostante ciò l’ho letta con grande piacere perché sei riuscita ad aggiungere moltissimi particolari, dialoghi, emozioni che ovviamente nel fumetto non ci sono, insomma hai arricchito enormemente la trama rendendola piena di pathos.
Già dall’inizio si intuisce il dramma che sovrasta Nat e James, nonostante i due vivano “tranquillamente” a Parigi, lo si intuisce soprattutto dal sesto senso di Bucky che gli fa temere minacce che in quel momento non sono ancora chiare.
I soldati dormienti sono un incubo che diventa realtà e riportano sia Bucky che Nat al passato terribile di Mosca. Quando Natalia viene rapita e il suo cervello di nuovo per l’ennesima volta resettato la vendetta di Leo diventa chiara: quella di cancellare Bucky dalla mente della donna.
Quello che decide Bucky per Natalia, cioè lasciarla in pace è la prova di quanto la ami e di quanto in questo rapporto lui si senta sempre in colpa, ritenendosi la causa prima di tutti i mali che le sono capitati.
Un po’ defilata accanto a questo dramma c’è la storia del tentativo dei due di rendere ufficiale la loro storia e se Nat sbeffeggia e reprime i tentativi romantici di Bucky, lui dalla sua continua a procrastinare facendosi scoraggiare dagli atteggiamenti della donna e usandoli come scusa per evitare, quasi che ufficializzare la loro storia la possa rendere più fragile e più esposta ai pericoli.

Recensore Master
08/08/20, ore 22:21

Stavo giusto pensando chissà se hai scritto una scena di sesso fra Bucky e Nat e leggo questo capitolo <3
Vado con ordine perché: capperi che capitolo!
Quanto è bella questa frase: La danza è semplicemente una conversazione muta tra due persone.
La scena di Bucky che non riesce a dormire e non riesce a chiedere a Nat di sposarlo l'ho amata. Quanto angst, quanto amore! Mi è piaciuto davvero tanto quel paragrafo: Bucky che non sa se si sta nascondendo dietro la scusa che lei non sia pronta per non dover affrontare la realtà e chiedere davvero. Ho trovato la scena terribilmente IC ma soprattutto terribilmente umana e Bucky è così umano. Molto realistica la sua paura e il suo 'cinismo' verso la sua stessa paura.
Molto bello come Nat sia capace di leggere e capire tutti gli umori di Bucky. Tenerissimo Bucky che ha così tanta paura che le capiti qualcosa per colpa sua, come se Nat non si scegliesse personalmente ogni battaglia!
Molto belli i due dialoghi: quello nel cuore della notte e quello alla fine. Quello finale credo sia il mio preferito perché hai gestito tutti e due in modo magistrale. Bucky che ha paura, che è stufo del suoi demoni che tornano sempre e Nat che molto pragmatica gli dice non puoi mollarmi. Sono dialoghi belli perché sono realistici e coerenti con i caratteri dei PG. Non è facile far suonare realistico un dialogo, far suonare le frasi fluide come sono nella realtà, ma qui è davvero un bel dialogo e vedevo così bene tutta la scena, la sigaretta, la sofferenza di Bucky, Nat.
E tra parentesi trasmetti così bene tutto l'amore fra bucky e nat!!
PS: sappi che mi hai convertito al tuo headcanon su Bucky e l'odore di nat, è bellissimo e lo amo. E grazie per la spiegazione sulla bimba!! Sapendo del tesseract effettivamente tutto torna!

Recensore Master
08/08/20, ore 19:39
Cap. 1:

Ho cominciato anche questa fanfic, leggendo Parigi mi sono tornate in mente le parole di K. Qui il tuo stile è un pochino diverso: più pulito, meno contorto, molto più 'rapporto' missione. Mi piace anche questo tuo modo di scrivere qui :)

Recensore Master
11/02/20, ore 01:45
Cap. 18:

Ed eccolo qua il mio peccato capitale, ovvero lo spoiler che non ho potuto fare a meno di "regalarmi" nel vedere la dicitura "completa" a questa storia. Saranno... mesi, sì, che attendo di commentarlo come di deve :')

Parto dalla citazione all'inizio, che come al solito è ricamata addosso ai nostri due dementi preferiti come un completo su misura. Mai nessuno come loro ha rischiato di essere mero spettatore, o meglio burattino della propria esistenza, e sapere che adesso sono entrambi passati ad essere attori e protagonisti senzienti scalda il cuore e abbassa il sipario (per ora) su un lieto fine più che meritato.

"-Ah, davvero? -replica reprimendo l’impulso di schiaffeggiarsi da solo con la mano sinistra frantumandosi il setto nasale." ok, cito questa immagine esilarante perché ce l'ho ormai tatuata in testa, grazie per averla partorita :D

... sì, ho iniziato a mangiare la foglia riguardo all'anello dal momento stesso in cui James non l'ha trovato, iniziando a scalpitare a destra e a manca in attesa del momento che tutti, tutti, tutti aspettavamo dall'alba dei tempi. E non sia mai che Natasha permetta alla propria dolce (diabetica sotto stress) metà di compiere la propria proposta di matrimonio come meglio crede... deve sempre avere lei l'ultima parola su tutto, adorabile stronzetta <3

"-Era un sì ancora ai tempi del Cremlino.-" IO SONO FELICE DA FAR SCHIFO, e su questa nota priva di ritegno chiudo spargendo confetti e chicchi di riso a iosa <3

Tì, questa storia è stato un viaggio per mare, e per di più burrascoso, con tanto di Nettuno adirato e Leviatani e Kraken su di giri a condire il tutto e ad ostacolare i nostri due idioti naufraghi...  se nel capitolo precedente si era toccata finalmente terra, qui li vediamo salpare di nuovo, e io mi sto perdendo in metafore ardite perché è tardi, sto ancora con un'ora scarsa di sonno da ieri e non riuscirei comunque mai ad esprimere il caleidoscopio emotivo che mi hai dato in mano con questa storia, e nel quale sarò sempre più che felice di puntare l'occhio per leggere dei nostri amati dementi.
Quindi, semplicemente, grazie per averla scritta.

E adesso sono impaziente di leggere il prossimo lavoro che estrarrai fuori dal tuo cilindro, e so già che mi lascerai a bocca aperta.
Aspetto fiduciosa, come sempre. Til the end of the line <3

-Light-

Recensore Master
11/02/20, ore 01:39

Ah! Sapevo di potermi fidare! *controlla la data* Ah, no. *inserire bestemmia* Vabbè, ho apprezzato lo stesso questo siparietto a tradimento :')

"-Buon compleanno amore.
-La prossima volta ammazzati.-"

Perdo un polmone, sono adorabilmente stronzi e leggerei scenette del genere ad libitum, dico sul serio... e per fortuna conosco la fornitrice ufficiale, dai <3 
Dio, mi erano mancati questi due deficienti in versione quasi romantica, ne abbisognavo come l'ossigeno dopo tutti questi capitoli di tribolazioni per entrambi, anche se il tutto è ancora traslato nel passato... e anche se Natasha deve aver preso lezioni di tatto da Wanda e dovrebbe imparare meglio il linguaggio segreto dei fiori, visto che qualche base la dimostra, nel presente.

Qui ti sconvolgerò: ho amato tutta l'interazione con Steve e ho adorato anche Steve, per una volta. Sì, l'ho detto davvero, l'ho adorato in entrambi le fasi del suo nuovo impiego come "consulente di coppia" sui due fronti paralleli di quei due debosciati, e mi è piaciuto tantissimo il concetto di "essere dalla parte di entrambi". Steve è uno che pensa molto in bianco e nero e per partiti presi netti e definiti, e vedere che nel caso di James e Natasha riesca effettivamente a inserirsi nel "grigio" è molto, molto significativo. Vedi che quando ci si mette sa essere piacevole?

Allora... , ho contato le parole di James come una scema, lo ammetto, sogghignando nell'immaginarmelo con l'espressione di un bimbo delle elementari che conta sulle dita... con la differenza che il bimbo in questione non ha la minaccia di una condanna a morte incombente a pendergli sulla testa sottoforma di fidanzata (falsamente) incazzata. Liho come spalla comica mi ha fatto cappottare, te lo rendo noto, ed è rassicurante sapere che ritiene James "accettabile" per i suoi parametri felini.

Per il resto, sono diventata una pozzetta informe di miele tra baci, cicatrici e armistizi a buon fine, in una delle sezioni più belle che tu abbia scritto (mi ripeto lo so, ma è così). Una scena agognata per tutta questa seconda parte e che hai presentato nel miglior modo possibile, con la giusta dolcezza, passione e stralci d'angst che non turbano però l'armonia elettrica finalmente ritrovata. L'ho amata in ogni singola virgola <3

"-Ti amo anch’io. -" Chiudo qui, col mio quinto decesso (calcolato per difetto) di questa manche di lettura/recupero. Sai sempre come uccidermi nel migliore dei modi <3

-Light-

Recensore Master
11/02/20, ore 01:33

Aaaand the winner is get ready for the showdown!
Mi calmo, mi calmo, è solo che dopo il capitolo di "stallo" (che stallo non è stato, visti i passi da gigante da parte di entrambi) smaniavo per un po' d'azione pura.


"Amore mio.
Natasha si volta lentamente verso James trasudando veleno inviperita, trasformando la dichiarazione d’amore in un preannuncio di morte imminente."

Tutto procede esattamente come volevo, insomma :') non m iero certa aspettata una rivelazione dolce e delicata condita da smanceria, e questo risvolto a metà di una misisone d'importanza capitale ha un che di meravigliosamente cliché e teatrale che me lo rende irresistibile se appaiato con questi due e con il loro essere irrimediabilmente teatrali in tutto ciò che fanno :') In realtà m
i ero quasi preoccupata nel non vedere un collasso nervoso totale di Natasha in seguito a questo primo confronto diretto... e infatti sono stata accontentata subito dopo, bastava avere pazienza.
Lo stand-off con Yelena è stato carico al punto giusto, anche se ormai è ben chiaro quando la Vedova più giovane sia allo sbando e vada avanti in riserva come una macchina quasi a secco, spinta unicamente da un desiderio vuoto di vendetta e rivalsa di per sé inutili, morta chi poteva effettivamente elogiarla e caduto il sistema in cui era stata intessuta sin da bambina. Le sue motivazioni sono deboli, ma non meno pericolose, e per fortuna Natasha ha la prontezza (e la sconsideratezza assoluta) di agire preventivamente e non fidarsi come al solito del cattivo di turno "quasi redento". Meglio un'onda anomala a placare la situazione con rischio di morte collaterale, che una parola comprensiva e un'apertura di troppo che potrebbero mandare a scatafascio gli equilibri politici mondiali. So che ritroveremo Yelena, in futuro, e sono curiosa del lavoro che farai con lei, soprattutto conoscendo gli sneak peek che mi hai rifilato <3

"Non si rende nemmeno conto di addormentarsi… ma è con James, è al sicuro, non ha nulla di cui preoccuparsi al momento." Condivido i ntoto lo stato d'animo... o almeno lo farei, se non sapessi quanto puoi essere crudele, quando vuoi. Però mancano due capitoli... e l'epilogo lo conosco già, quindi ritengo di potermi fidare, per una volta :')

-Light-

Recensore Master
11/02/20, ore 01:27

L'inizio di questo capitolo credo sia tra i passaggi più icastici che tu abbia scritto, sia per il come hai impostato la dimensione onirica, sia per l'accuratezza delle descrizioni olfattive che hai sviluppato, sempre fondamentali quando si parla di James e Natasha. E detto questo, smetto di essere coerente, perché ho fangirlato come una quattordicenne per il resto del capitolo senza ritegno alcuno.
A quel JAMES ho perso almeno otto battiti, così come agli effetti collaterali del sorriso mozzafiato, farfalle magicamente apparse incluse, coronamento perfetto di un battibecco palesemente provocato da meccanismi di autodifesa automatici... che finiscono inevitabilmente per cedere, permettendomi di darmi alla pazza gioia perché Natasha, inconsciamente, passo dopo passo, stimolo dopo stimolo, sta ricordando, e io piango.
Il capitolo è un campo minato di "scivoloni" da parte di entrambi; ho sperato che ad ogni rivelazione e informazione di troppo uno dei due "cascasse" in trappola, ma anche questo gioco tra cane e gatto mi va benissimo e gongolo indecentemente ad ogni battuta che si scambiano.

"Ho come l’impressione di conoscerti da sempre." morta, deceduta, sepolta, adieu. Fate delle mie spoglie ciò che volete.

Poi muoio di nuovo con la nota rossa, ma che devo farci? Solo tu sai rifilare pugnalate così ben nascoste quando uno meno se lo aspetta, celate tra uno sprazzo di forse-fluff e l'altro.

"Natasha non riesce proprio a trattenere un sorriso." E io ballo di nuovo, ok? Giochi con le mie emozioni come al solito, le sento ballare il twist da una parte all'altra per tenere il passo con tutto ciò che getti in gioco ogni volta. Sì, è assolutamente e in tutto e per tutto un complimento.
Avanzo a tempo di swing (?) vero il continuo, sapendo di addentrarmi in un campo minato di cui però, in fondo, si scorge forse la fine - e il lieto fine.

-Light-


P.S. Ti segnalo un "non l'ho so" vero la fine del primo paragrafo ;)

Recensore Master
11/02/20, ore 01:21

Sappi che, quando vedo il corsivo, so già che soffrirò. E così è stato! Che intuito, neh? E James che evita il letto per ovvi motivi fa male, vorrei renderti noto anche questo.
Le elucubrazioni trattanti protesi&co mi hanno fatto sorridere, tu-sai-perché, e aggiungiamo James al club dei poveracci con la scoliosi e problemi di postura causa appendici metalliche :') Ma per fortuna che c'è Wanda: Passione Fisioterapista! Scherzi a parte, ché da ridere c'è ben poco, il nervosismo e l'irrequietezza di James, quasi avesse sviluppato un sesto senso per quando Natasha si caccia nei guai, sono perfetti nel creare tensione crescente. Il lettore sa già che Natasha sta per riversare la propria vita in una pozza di sangue a Mosca, e che in questo esatto momento in cui James vaga abbattuto e bizzoso per il Complesso alle quattro di mattina, è già in volo verso la sua possibile dipartita... e tutto ciò è ansiogeno e gestito abilmente; spinge a pregare che James si renda ben presto conto dell'inghippo e che si precipiti a velocità supersonica in Russia.


Detto ciò, Wanda ha la delicatezza di uno schiacciasassi, quindi mi perdonerai se le do una metaforica (e fisica) tirata d'orecchie vista la domanda ben poco opportuna che pone a James (roba che anche senza cerimonia di laurea di mezzo non è comunque un quesito da porre a qualcuno nella situazione di crisi in cui è James, suvvia). Per l'incubo non posso incolpare del tutto lei, nonostante James lo faccia, ma ammetto che mi ero aspettata il risvolto tragico sin dalla volontà del nostro di riprendere dal momento di "pausa". Certo... tipo quando la riproduzione automatica di YouTube ti fa partire un brano trap mentre ascolti rock. Lo shock è più o meno quello, ne sono sicura.
Il duo Sam&Bucky è sempre graditissimo, e leggerli scritti dalle tue manine sante è come vedere qualche anticipazione della serie in dirittura d'arrivo; poi sono convinta che mi piacerà sempre più il tuo Falcon della versione abbastanza scialba che ci hanno rifilato finora, sperando i nfuturi miglioramenti dal punto di vista della caratterizzazione che vadano oltre ai semplici battibecchi e rivalità psudo-amichevole con James. Non vorrei li riducessero a duo comico, ecco.

La smetto di divagare per dire che il siparietto con gli Young Avengers con Kate che fa bella mostra di sé è stato apprezzatissimo, sallo <3 E fan-service a parte, è quasi esilarante il fatto che tutti, più o meno, si trovino ad orbitare attorno a Bucky quasi captando il suo turbamento gravitazionale e cerchino di spillargli qualche informazione riguardo alla turbolenta "riconquista di Natasha". Solidarietà amicale al 100%, ma forse un po' invadente per gli standard del povero Soldato d'Inverno :')

Ovviamente i dettagli su un crollo psicotico di Natasha non possono che stuzzicare la mia curiosità... credo di averlo già detto, ma ormai ho capito che per te la "Pistola di Čechov" è una sorta di dogma che non viene mai smentito, quindi so che quando menzioni qualcosa non è mai a caso [edit post-lettura: APPUNTO.]

Esulto nel finale, che preannuncia certo risvolti interessanti, ma so già che il prossimo capitolo sarà una mazzata fatale dal punto di vista psicologico... anche se tifo per una fine del litigio coincidente con una di quelle elencate da James in questo capitolo, ma forse corro troppo :')
Quindi corro oltre, e a tra subito <3

-Light-

P.S. ​
Coriandoli per Tony e Pepper che finalmente si godono la loro Venezia, mi auguro in tinte meno cupe delle ultime che le hai attribuito, visto il contesto un po' più spensierato che c'è qui <3

Recensore Master
11/02/20, ore 01:09

Chi non muore si ri- ah, no, questa l'ho già usata... e mi sa anche tutte le sue varianti, quindi mi limito a dire che finalmente ce la sto facendo e mi scuso in anticipo per la smitragliata di recensioni che ti piomberà tra capo e collo, probabilmente deliranti causa carenza di sonno :')

Dovrei andare con ordine come sempre ma... no, non penso ci riuscirò, perché questo capitolo è un pugno allo stomaco di avvenimenti. E okay, va bene, sarà anche stato tutto orchestrato da burattinai nell'ombra, però io un po' (tanto) ho esultato nel veder finalmente Madame B andare incontro alla sua meritata sorte, con tanto di pennellate vermiglie a condire il tutto e a renderlo più soddisfacente. Una soddisfazione effimera, è vero, ma pur sempre tale, e che vede la dipartita di quella che, assieme al caro "papà", è sempre stata in cima alla lista di persone odiate che ruotano attorno a Natasha.
Il confronto tra le due Vedove mi ha tenuta col fiato sospeso, in attesa del momento dello scontro vero e proprio, non meno irruento di quello a parole. I cedimenti e le falle di Yelena sono palpabili, sebbene tamponati da un'impostazione mentale fin troppo difficile da sradicare, ma che comunque inizia a vacillare sempre più. È un processo percettibile, né troppo improvviso né troppo rallentato, e lo trovo credibile, soprattutto se si pensa al modo in cui le Vedove vengono cresciute ed educate sin dalla più tenera età. E Yelena attraversa proprio ora una fase delicata, una sorta di "adolescenza", se mi passi il termine, con tanto di ribellione contro la figura genitoriale e convinzione di sapere e potere tutto meglio degli altri.
Note a margine: vedere Natasha straparlare col gatto ha un che di dolce e al contempo triste; accentua la sua solitudine in modo spaventoso e rende palpabile quella disperata ricerca di calore e affetto che la perseguita, sebbene inghiottita dal gorgo dei ricordi. Esplicativo e struggente è in questo senso il ritratto allo specchio che fornisci di lei, in una chiara istantanea di quanto non stia affatto bene.
In attesa dell'arrivo dell'angelo custode (giusto?) scomodato per l'ennesimo salvataggio per il rotto della cuffia, corro al prossimo ;)
Ah, che bello essere tornata su questi "schermi", mi era mancata questa storia <3

-Light-

Recensore Master
29/01/20, ore 02:58

Sai cos'è appena successo? Che EFP si è mangiato i miei appunti... già. Cerco di recuperare a memoria, ma aspettati comunque una recensione delirante, visto ciò che succede <3

Allora, sin da quando ho posato gli occhi sulla parola "Parigi" sono letteralmente andata in brodo di giuggiole... e vi sono rimasta per tutta la durata del capitolo, in un crescendo di aspettativa, speranze e diffidenza (ti conosco, suvvia) che, dopo un coro da stadio per quando James la prende in braccio di peso, si sono infine risolte nel famoso appartamento di Montmartre. Aspettavo la sua entrata in scena circa dall'inizio della seconda parte, e sono stata ben contenta di vederlo apparire così presto, in quanto custode di molti, forse troppi ricordi che potrebbero però essere benefici per Natasha.
Tipo, non so... l'anello. Cara, ho infartato nel leggere dell'anello. Ma dico io, Barnes, ti sembra il caso di tenerlo buttato lì, come se niente fosse? E di indirizzarvi Natasha con nonchalance? Beh, sì, soprattutto quest'ultima parte, in effetti, non sia mai che abbia un'epifania fulminante e accetti di sposarlo su due piedi.

I loro battibecchi sono sempre meravigliosi, ma quelli rappresentati qui in particolare mi hanno fatto sogghignare dall'inizio alla fine, con una conclusione che spara fuochi d'artificio nel mio cuore sensibile (sarà colpa del sorriso mozzafiato di James? Probabile) e mi dà l'input a preparare lo champagne. Gongolamenti a parte, quel loro ultimo scambio di battute mi è stato fatale: vedere James che ci prova, in tutti i sensi, e che soprattutto ci spera, rifiutandosi di arrendersi nella sua opera di "riconquista"... beh, tutto ciò è meraviglioso, ancor di più se visto dalla prospettiva di un'ignara Natasha che, volente o nolente, subisce il fascino e la gentilezza di James.
Sto fangirlando malissimo... ti rendi conto di come mi hai ridotto? E ti assicuro che la prima versione del commento era anche peggio :')

Mi ricompongo un poco nel passare a Yelena: esprime più quel semplice "Anya, non Numero 3" che l'intera rivelazione del suo doppio gioco e intento vendicativo nei confronti di Natasha e Madame B. Forse perché mette in luce un briciolo di lato umano, che esula da quelle che sono comunque macchinazioni fredde e volte a uno scopo preciso, mentre a sottolineare l'identità di essere umano di una bambina non ci guadagna nulla, ed è un gesto che tende quindi a spiccare di più.

Fuggo, che per colpa di EFP birichino sto collassando sulla tastiera, ma sappi che non ti libererai di me (e infatti ho aggiornato, ah!) né ora, né mai <3
Un bacio, e a presto,

-Light-

Recensore Master
29/01/20, ore 02:52

Beh, non è proprio un minuto, ma... eccomi qui!

Parto subito in quarta col dire che non mi aspettavo un intero capitolo incentrato su Yelena, soprattutto non in questo frangente della storia, ma si è rivelata una piacevole sorpresa. La sua intro
spezione mette i brividi: sei riuscita a proporre una visione distorta della realtà, una distopia corroborata dai suoi stessi pensieri che risulta subito stonata al lettore, ma che è resa perfettamente credibile tramite il filtro dei suoi occhi.

Yelena mi ispira compassione, nonostante a questo punto sia di fatto una macchina assassina, pur solcata da ragionevoli dubbi. Dopotutto, quanto le si può davvero rimproverare, considerando che fin da bambine le Vedove Nere vengono plasmate secondo dettami e imposizioni a noi inconcepibili? Sarà che son reduce dalla visione di Jojo Rabbit, ma è obbiettivo che un bambino segua l'adulto di riferimento senza porsi domande, a meno che una causa esterna non intervenga a deviare il corso dei suoi pensieri. Per Natasha ci hanno pensato James e le note rosse... ma chi ha dirottato Yelena? Questo "intoppo" per lei non è arrivato, o almeno non ancora, e non m iriesce difficile credere che la sua mente riesca a viaggiare solo sui binari predefiniti dai Capi e da Madame B. Quest'ultima suscita con facilità odio profondo, culminante nel suo trattare Yelena come un animale passibile di venir soppresso se non abbastanza produttivo.

Infine, i famosi pezzi sulla scacchiera iniziano a muoversi... di nuovo, a quanto pare. Non mi ero certa illusa che la "questione Zemo" fosse conclusa in maniera definitiva, e vederlo richiamato in causa qui fa un certo effetto, soprattutto se appaiato ai timori fondati di Yelena rispetto a un possibile fallimento che la coinvolga quale vittima collaterale. Attendo di vedere le prossime mosse, e se davvero qualche pezzo verrà mangiato così presto.
Ribadisco che tutto il capitolo è decisamente interessante: se prima non abbiamo avuto un tutto tondo su di lei, adesso è chiaro lo sviluppo dei suoi pensieri, prima docili e "sedati" dall'istruzione ricevuta, e man mano sempre meno controllati, pronti a slanciarsi nella constatazione che persino Madame B non è altro che un pezzo della scacchiera, umana come tutte loro e suscettibili ai voleri del gioco.

Ben fatto, davvero, e adesso corro al prossimo ;)

-Light-

Recensore Master
27/01/20, ore 00:28

Carissima, indovina qual è il giorno prescelto? Esatto!
Lo sai, sarei voluta passare una vita fa, ma gli impegni purtroppo non hanno pietà (e nemmeno la pigrizia, lo ammetto). Recensisco comunque "in diretta", visto che non mi sono spoilerata i capitoli successivi, a parte quello che tu sai, appunto per godermeli man mano e sbizzarrirmi con elucubrazioni varie sperando non si rivelino sbagliate.

Parto dalla citazione iniziale, mi sembra doveroso: non saprei attribuire a Natasha frase migliore, con la sua natura perennemente mutevole che si adatta di volta in volta al concetto di "verità" o "bugia" corrente, piuttosto che elaborarne uno proprio a cui si attiene costantemente. Molto, molto efficace per introdurre questa seconda parte, considerando come avevamo lasciato i nostri in precedenza.

Ho adorato la scena d'apertura, nonostante faccia comunque un male fisico leggere di Nat che non ha idea di chi sia James... però i siparietti con Clint (lo amo) e Steve (lui un po' meno) compensano in parte l'amarezza di questi passaggi e contribuiscono a rinsaldare una cornice di affetti che non hanno mai abbandonato Nat, neanche nei suoi momenti più bui. Di Steve in particolare ho apprezzato l'essere diretto in un momento e lo svicolare dalla domanda appena l'attimo dopo... ma in questo contesto specifico non posso dargli torto: un sovraccarico d'informazioni sarebbe ingestibile per Nat, e finirebbe per farsi saltare le delicate sinapsi appena ricostituite.
E sì, fa male. Fa davvero male sentirla parlare in questi termini di James, come se fosse poco più, o poco meno anzi, di un collega a tratti molesto. Una palla al piede, quasi; uno sconosciuto. Eppure, l'istinto della spia non è del tutto sopito, e sa che quelle rose nascondono un significato, che incombe oltre dense nebbie di memoria e autoconvincimento – quello stesso gioco con se stessa che hai presentato così bene nel capitolo finale di 1956 e hai approfondito magnificamente in We Always Live in the Castle. Un autoinganno dettato dalla sopravvivenza, dalla "ricodifica" e forse dal volersi finalmente sentire padroni e signori della propria mente una volta per tutte, senza doppifondi spaventosi e botole-trappola in cui cadere al primo istante di disattenzione. Sai che amo la tua Natasha, ma qui ancora di più perché è consapevole, ma non fino in fondo, e per questo terribilmente fragile.

"Prima o poi, con il tempo, ritorna tutto al suo posto," una frase che vuole essere incoraggiante e come tale viene percepita da Natasha, ma che per il lettore acquista valenza di speranza, di preghiera, quasi. Pugnalata? Pugnalata confirmed.

Giusto quando ho il cuore mezzo in frantumi, arriva lui, Liho! O la sua reincarnazione, chissà... ma sospendo la parentesi gattesca per riprenderla dopo: mi intriga il modo in cui hai delineato l'attuale situazione tra lei e James, soprattutto perché la vediamo dai suoi occhi apatici e lasci all'immaginazione la sofferenza provata dal primo in risposta a tutti gli atteggiamenti ostili e all'aggressività di Natasha nei suoi confronti – una sorta di fallato meccanismo di autodifesa innescato da terzi. È tristemente ironico come un semplice gatto potrebbe rischiare di far crollare proprio queste mura erette a prevenzione di un'umanità che Natasha non ha più intenzione di concedersi... non per la seconda volta, e il fatto che pronunci queste parole in modo apparentemente inconscio fa un male tremendo. Pugnalata? Pugnalata confirmed x2.

James che tiene il punteggio in modo e con pensieri e considerazioni speculari a Natasha mi ha fatto un po' sorridere, un po' stringere il cuore, perché quei due sono davvero identici, sotto quel punto di vista. Competitivi sino al midollo e molto poco disposti ad ammetterlo, ovviamente. Due gatti, in pratica. Randagi. E furastici. 
Parlando di nuovo di Steve... sai che non amo molto il personaggio, credo di averlo ormai sbandierato a mezzo fandom. Non l'ho amato nemmeno qui, perché se anche le sue intenzioni sono buone, giuste persino dal punto di vista di chi legge e vorrebbe solo che James e Natasha si ritrovino, il suo modo di porsi è quasi paternalistico. Non chiede: è quasi un'imposizione la sua, con anche quel riferimento-coltellata a Rebecca. Di nuovo, con tutte le buone intenzioni, ma appaiate a un atteggiamento da schiaffi e un piede mezzo sul piedistallo della giustizia e della verità che si è costruito da solo. È così maledettamente Steve che balza fuori dalla pagina. Lo so che quest'ultima può sembrare una critica... e lo è, a lui, che io critico abitualmente poiché non incontra il mio pensiero, e il fatto che io mi ritrovi a fare lo stesso con la tua versione è indice di quanto sia stata efficace la tua resa. Non so se mi sono spiegata, in effetti... nel dubbio traduco il tutto con spruzzate di arcobaleni a destra e a manca, che quelli sono un linguaggio spero universale :')

Chiudiamo in bellezza con un James che spacca cose, fatto che non potrebbe rendermi più felice, soprattutto se preannuncia un'opera di riconquista in piena regola.
Riconquista che mi fionderò a leggere di volata ;)

-Light-

P.S. In teoria doveva arrivarti una mitragliata di recensioni mooolto serrata... in pratica, EFP è impazzito e mi snervo con le attese interminabili, quindi rimando a momenti di connessione più compiacente il momento :')

Recensore Master
16/01/20, ore 19:13

Magia, riesco a tornare a tempo record! (Occhio, che oggi nevica).

Ammetto che l'argomento iniziale del capitolo mi ha presa alla sprovvista, più che positivamente però, considerando quanto sia poco delineata la vita familiare di James in senso stretto, ovvero i legami effettivamente di sangue e non acquisiti e costruiti a posteriori. È logico che la morte della sorellina, anche se ormai anziana e assediata dalla demenza, abbia scosso James dalle fondamenta, e trovo molto umana e coerente la sua reazione di chiusura nei confronti di tutti gli altri parenti. Come dargli torto, d'altronde: chiunque abbia un legame stretto con lui finisce con l'entrare in dinamiche affatto piacevoli e non pensate per il "normale essere umano". Il fatto che Rebecca abbia vinto la malattia riesumando il ricordo della visita di James e Natasha è stato un'altra bella, seppur dolceamara sorpresa... e devo ammettere che sono quasi sconvolta, perché nessuna di esse è una pugnalata in senso stretto, quindi da questo punto in poi ho letto aspettandola dietro l'angolo.

"Volevo sposarla nel ‘56, Steve." E INFATTI. Vedi che ormai ti conosco? Che in realtà sarebbe una frase parzialmente innocua, se non fosse per tutta la situazione e annessi e connessi presenti.

Comunque, vedere come James mantenga il riserbo sui fatti del '56 persino con suo fratello dà davvero una misura di quanto siano ancora labili le sue difese rispetto all'argomento... che viene puntualmente spazzato via dall'apparizione delle ragazze, di certo serena in quel momento, ma un preludio alla catastrofe e un'istantanea dolorosa se messa in correlazione con ciò che arriva subito dopo – consecutio cinematografica studiata a puntino, come sempre, qui ci ho visto visivamente il "cambio scena" da Disneyland al Complesso con tanto di sostituzione di filtro caldo-freddo. L'entrata in scena di Wanda, da me non preventivata, ha in realtà molto senso e approvo la scelta di farla interagire in prima persona per cercare di rimediare al disastro mentale perpetrato negli scorsi capitoli... così come mi aspettavo che qualunque intervento diretto fosse impossibile o deleterio.

"-Starò bene, Steve… è starà bene anche lei.-" Metto in primo piano la più grossa bugia mai pronunciata da James, ed è tutto dire. Mi ero chiesta già precedentemente quando, di preciso, si sarebbe posto come unico e solo colpevole di tutta la faccenda, risalendone le diramazioni fino alle radici e professandosi colpevole pure di quelle (poi mi spieghi perché ci facciamo male analizzando personaggi col complesso di colpa, eh, che sarebbe da farci uno studio).
Ora passo a chiedermi quanto durerà la "risoluzione" in merito di James, fiduciosa nel fatto che un certo soldatino a stelle e strisce o chi per lui saprà farlo rinsavire (o impazzire nuovamente, dipende dai punti di vista)... e sì, lo dico in luce del mega-spoiler che mi sono fatta ma, suvvia, non avrei mai creduto a prescindere a una decisione a lungo termine in tal senso :')

Per stasera dal mio fronte è tutto, cara: torno alla carica domani sperando di riprendere la mano con le recensioni, che sono arrugginita, come ben vedi.
Un bacio, e a prestissimo,

-Light-

Recensore Master
16/01/20, ore 18:33

Cucù, carissima! Finalmente riesco a riprendere questa storia, anche se ammetto che mi ci è voluto un ripasso rapido, ché mi ero persa qualche tassello per strada causa mia poca costanza nel leggere/commentare... ma oggi do inizio al recupero matto e disperatissimo :')

Il cimitero di Arlington quale scenografia di questa riunione affatto pacata è superbo, col tocco immancabile di una pioggia torrenziale a far da colonna sonora... hai creato un'immagine che davvero non sfigurerebbe sul grande schermo, sia tramite questa ambientazione, che con la successione frenetica di eventi, pensieri sconnessi di James e stilettate dialogate che mi hanno seriamente posta in pericolo di vita (ne elenco un paio giusto per incriminarti, ma ve ne sono altre, eh!)

"-Amore.- James si blocca interdetto trattenendo il respiro quando sente la sua voce… con quel tono, con quello sguardo… realizzando con un secondo di ritardo fatale che Natasha non sta guardando lui." Lo schianto di cristalli rotti che hai sentito in sottofondo è esattamente ciò che pensi, ovvero il mio cuore infranto e irreparabile per colpa di una delle tue solite mazzate a tradimento... a questo giro hai fatto un fuori campo, davvero.

"Chi diavolo è James?" Qui invece ti sei divertita a calpestare i cocci rotti e a saltellarci sopra, grazie mille, le manderò il conto per posta e direi che possiamo chiudere qui la conta dei miei danni.

Per quanto riguarda Yelena, so che ti sei molto concentrata e impegnata sulla sua caratterizzazione, e posso assicurarti che anche qui la cosa è evidente in ogni suo pensiero relativo a se stessa e alla sua ossessione per Natasha, sin dal suo primo istante di spaesamento rispetto all'insoddisfazione di Madame B. Quest'ultima potrà anche essere una grande stratega e mente diabolica, ma ha ben poca lungimiranza nel lasciarsi sfuggire un tale disappunto in presenza di qualcuno che, piuttosto palesemente, è in competizione diretta con Natasha. Può anche essere una mossa studiata per aizzare la sua sottoposta e spingerla a dare tutta se stessa, ma è a parer mio un'arma a doppio se non a triplo taglio, soprattutto se B vuole indietro Natasha viva... e soprattutto se tiene tanto alle sue "regole" e al successo della missione principale. Attendo sviluppi su questo fronte, non saprei davvero cosa aspettarmi in termini tecnici, ma conoscendoti so già che entreremo in ambiti molto cupi, chissà perché...

In sintesi, un capitolo a dir poco scoppiettante :D Spero di passare presto dal prossimo, connessione e "energia a risparmio" degli ultimi giorni  permettendo :')

-Light-

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