Recensioni per
Parlami di...
di karter

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/10/19, ore 15:56
Cap. 4:

Ciao, karter! 
Proseguo a commentare questa raccolta (stiamo facendo drabble VS drabble, ahah!); stavolta, tocca ad Hinata. 
Quest’ultima pare essere la protagonista naturale di un lavoro avente ad oggetto il prompt “Osservare”: a partire dalla sua qualità innata, tutto di lei rimanda a un soggetto maggiormente portato alla ponderazione e allo studio di ciò che lo circonda, più che all’azione. Non è peregrina l’idea che tanto del suo carattere sia dovuto proprio al Byakugan: se si pensa anche solo alla tecnica di combattimento propria degli Hyuga, incentrata sull’analisi visiva dei flussi di chakra dell’avversario, ben si capisce che sarebbe stato impossibile concepire una “testa calda” come membro di tale clan. La timidezza che contraddisgue Hinata, tuttavia, è
ben diversa dal contegno freddo del cugino Neji, tale da rendere i due totalmente opposti. Così come totalmente opposta appare, altresì, rispetto a Naruto. È più che legittimo il suo timore di non essere notata da uno che, con tutta evidenza, al contrario di lei non pone alcuna attenzione ai dettagli. Ma io sono portata a credere che siano proprio questi, a fare la differenza ... e, forse, l’epilogo fra Hinata e Naruto può fungermi da conferma! 
La frase  “Quindi perché non godersi il panorama?”  mi è piaciuta: sa un po’ di divertita rassegnazione, l’ho trovata azzeccata al personaggio. 
È stato un piacere, al solito! :*
Alla prossima, 
Irene 

 

Recensore Master
30/09/19, ore 17:17

Ciao! 
Approfitto dello scambio de “Il Giardino” per recensire un altro capitolo di questa raccolta, la quale aveva già suscitato il mio interesse. 
Che Gaara, prima della sua epifania, sia stato intrattabile, è cosa ben nota. Tuttavia, immaginarsi i livelli di odiosità cui una persona del genere, già di per sé detestabile, possa giungere appena sveglia non è impresa da poco XD
Scherzi a parte, la drabble, lungi dal farmi ridere, mi ha anzi messo addosso un po’ di tristezza. Perché l’immensa solitudine di Gaara emerge anche in un momento semplice e quotidiano quale può essere la prima colazione. Che, fra le mani, tenga una tazza di caffé o una bomba di sabbia pronta ad esplodere, l’effetto rimane comunque il medesimo: gli altri lo temono, e non lo vogliono intorno. Prova ne é il sospiro di sollievo che esce dalla bocca di Temari e Kankuro (che però non biasimo affatto, poveretti). 
***
Dopo aver interrotto la recensione causa bisogno impellente (XD), mi sovviene che, forse, il momento da te descritto sia ambientato dopo la succitata “epifania”: se così fosse, il tutto sarebbe ironicamente giocato, appunto, sul “prima” e “dopo” e la faccenda non avrebbe nulla di drammatico! Mannaggia a me e alla mia mania di vedere tragedie dappertutto! 
Qualunque sia l’interpretazione esatta, comunque, tu sei stata brava: non è da tutti dar adito a simili viaggi mentali in sole 100 parole! :)

Recensore Master
01/08/19, ore 18:26

Ciao di nuovo! XD 
Anche a me Deidara piace: benché non condivida la sua idea "istantanea" di arte (in questo, la mia concezione si avvicina più a quella di Sasori), mi è sempre risultato simpatico. 
Nonostante i suoi siparietti, penso che un personaggio perennemente alla ricerca del "bello" possa ben maturare delle riflessioni mature, simili a quella che hai sviluppato nella drabble!

Recensore Master
01/08/19, ore 18:18

Ciao! 
Io sono una patita di drabble. Ne ho scritte più di un centinaio, dunque so bene quanto possa essere difficile esprimere un qualcosa in sole 100/110 parole: paradossalmente, spesso risulta più semplice buttare giù una one shot. 
Posto questo, è quindi doppiamente pregevole se lo scritto, per quanto breve, è comunque in grado di suscitare delle emozioni in chi lo legge. 
Benché possa essere considerato un personaggio, diciamo, "secondario", io trovo che Asuma sia una figura estremamente positiva, soprattutto in relazione al rapporto che è riuscito ad instaurare con i suoi allievi: pensa, durante l'episodio della sua morte e in quelli immediatamente successivi ho persino pianto! 
No, nemmeno io credo che un personaggio simile, in punto di dipartita, si sia fatto spaventare dall'idea di morire; piuttosto, è verosimile pensare che realmente abbia rimpianto il fatto di non poter rimanere accanto alle persone che lo amavano.