Recensioni per
Una vera rockstar!
di Nina Ninetta

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/01/22, ore 17:18

Recensione premio per il Contest "I will go down with this ship!" 1/5

Ciao, Nina! ^^
Arrivo finalmente a lasciarti la prima recensione premio per la vittoria!
Fra le tante storie originali presenti sul tuo account, ho scelto per prima questa perchè mi ha incuriosita la tematica (donne forti, che prendono in mano il loro destino!), il luogo in cui la storia è ambientata (New Orleans) e poi perchè sono da sempre una grande appassionata di storia e, soprattutto, del periodo fra le due guerre mondiali. All'interno della tua trama racconti di una vicenda davvero dolorosa: una giovane donna senza alcuna colpa viene stuprata da un uomo che per vergogna (non tanto per ciò che ha fatto, e già questo è tutto dire, ma perchè andando a letto con Esther ha contravveduto ai suoi ideali nazisti) poi non riesce manco ad amare la figlia che da quello stupro è stata generata.
Malka, come personaggio, si perde un pò nel racconto ed emerge poco se non in alcuni dettagli (l'amore per lo sport, l'iperattività, la tenacia) perchè di sicuro la vera protagonista di questa storia è Maura, la matrona, la nonna eroina, che in un Germania pervasa dal male, protegge un segreto che avrebbe potuto benissimo condannarla a morte.
Questa è una storia che attraversa continenti ed epoche, e che ci porta dalla Germania all'America, dagli anni 40 (e prima, vista tutta la vicenda di Esther e Carl) agli anni 60. Credo che in questi passaggi in realtà un pò si perda, nel senso, che la Germania Nazista viene dipinta poco, mentre ho trovato già meglio incorniciata New Orleans. Immagino che aver dovuto lasciare l'ambientazione storica in background sia stata un'esigenza di limite di parole. E' l'unica pecca di questa storia, che per il resto mi ha coinvolta molto, infatti sono arrivata alla fine proprio con la curiosità di sapere cosa celasse il piccolo scrigno di nonna Maura e trovare quella lista di nomi salvati immagino abbia confortato me, come anche la protagonista (mi sono riconosciuta molto in lei, infatti, in quegli istanti di insicurezza in cui non sapeva se aprire lo scrigno oppure no, perchè è proprio vero: tutti noi abbiamo paura di scoprire un possibile lato "nascosto" e "oscuro" dei nostri miti!).
Alla prossima storia Nina,
BellaLuna
 

Recensore Master
02/05/20, ore 20:47

Ciao cara! Eccomi per la seconda recensione premio per il contest 'tattoo studio', perdonami per l'immenso ritardo! ♥
Mi è piaciuta moltissimo, l'ho amata. Non leggo troppo volentieri storie sull'Olocausto, sono davvero abbastanza sensibile alla tematica perchè è un orrore troppo terribile anche solo per poterne parlare, e invece andrebbe fatto perchè tutta la sofferenza di quelle persone non va dimenticata. Quindi, sono davvero contenta di aver trovato questa storia! Mi è piaciuta moltissimo, l'ho trovata intrigante e travolgente, sei partita dal personaggio di Maura e hai tirato fuori poi una storia davvero ben costruita. Ho adorato tutte le tue idee sul passato di questa donna, in generale credo che tu abbia strutturato le varie relazioni fra i personaggi in maniera davvero originale. Non mi è sembrato ci fosse niente di scontato, e in qualche modo sei riuscita davvero a mozzarmi il fiato a causa degli orrori che si sono succeduti nella vicenda. Ho trovato tutti i personaggi ben caratterizzati, e sono felice che alla fine, dopo tutte quelle tragedie, sia arrivato un lieto fine. Il contenuto dello scrigno è stato davvero un colpo di scena, non mi aspettavo che scrivesse i nomi delle ebree che aveva aiutato a fuggire, cioè veramente mi ha fatto commuovere, l'ho trovato di un impatto stratosferico! E la frase finale? Una vera rockstar?? Veramente una perla, mi sono venuti i brividi! È stata una storia che sinceramente ho divorato, forse avrei voluto che alcune parti venissero più approfondite, ma davvero l'ho letta tutta d'un fiato e sei riuscita a lasciarmi tantissimo! Sono davvero contenta di essere passata qui, ti mando un fortissimo abbraccio! ♥

Recensore Junior
03/12/19, ore 15:11

6. Una vera rockstar! - Nina Ninetta

Stile 5 su 5:
Mi piace molto il tuo modo di scrivere: è elegante ed accattivante allo stesso tempo. I periodi sono chiari e intervallati da una buona inclusione della punteggiatura. Hai una ottima padronanza della lingua italiana e nel testo molto spesso ho incontrato termini inseriti in maniera oculata, mettendo in risalto determinate situazioni a beneficio della trama.


Trama e Originalità 8.5 su 10:
La narrazione non è lineare, anzi. Abbiamo degli sbalzi di trama che non ho affatto disprezzato; ha reso il tutto molto più dinamico e interessante.

Il contesto storico in cui hai deciso di far muovere la storia è stato assai sviscerato e dunque, in questo senso, a risentirne è l'originalità. Ma, ciò nonostante, mi sono piaciuti parecchio i dettagli che hai inserito; come il segreto di Maura che ha custodito gelosamente dentro lo scrigno, fino al momento della sua morte.


Caratterizzazione e Introspezione dei personaggi 7 su 10:
E' interessante come hai presentato il personaggio di Maura attraverso gli occhi di Malka. Infatti, ci hai mostrato una donna coraggiosa, di buon cuore e dalla forte personalità. D'altro canto, per le scelte narrative adottate, a patire è stata l'introspezione.

Malka è poco caratterizzata e stessa cosa dicasi per l'introspezione. Lei è stata in definitiva un mezzo attraverso cui far raccontare le vicende di Maura. Questa scelta avrebbe avuto senso se Malka fosse stata una giornalista, per esempio. Ma, essendo la nipote, il suo modo di raccontare gli avvenimenti della nonna, li reputo fin troppo impersonali.


Elementi usati 10 su 10:

18- L'ambientazione sarà in America.
Parametro più che rispettato!


Giugno – Estate.
Anche questo è stato inserito all'interno della storia, pieno voto aggiudicato.


Gradimento personale 7.5 su 10:
Il tuo modo di scrivere l'ho praticamente amato e pure il personaggio di Maura. D'altro canto, Malka è stata poco approfondita come personaggio ed è un peccato perché, dal mio punto di vista, aveva del potenziale per arricchire maggiormente la trama.


Totale 38 su 45

Recensore Master
04/10/19, ore 19:15

SECONDA CLASSIFICATA

"Una vera rockstar!" di Nina Ninetta




Grammatica e stile: 10/10


Non ho trovato errori grammaticali e da questo punto di vista non ho nulla da rimproverarti, sei stata bravissima e la tua storia è molto curata! Ho trovato solo un piccolo errore di battitura e due piccole imprecisioni, ma queste ultime sono più un mio dubbio personale che dei veri e propri errori, quindi ho deciso di non farli pesare tro9ppo, anche perché la storia è abbastanza lunga e delle sbavature possono esserci. Ma, bilanciando il tutto, non me la sono sentita di sottrarti dei punti!
Per quanto riguarda lo stile, l'ho trovato fantastico: le frasi sono ben formulate, utilizzi bene la punteggiatura ed è tutto equilibrato, scorrevole, mai banale e mai pesante! Soprattutto ho trovato alcune frasi belle e d'impatto, che avevano un che di poetico, e questo mi è piaciuto molto!
Complimenti, ottimo lavoro!


Trama e personaggi: 7,5/10

La trama è ben comprensibile e curata, mi piace molto il fatto di questi "frammenti temporali", degli sbalzi che vanno da un periodo a un altro, avanti e indietro costantemente, non in ordine cronologico. In questo modo mi hai permesso di scoprire pian piano ogni cosa, raccontando la vicenda attraverso momenti diversi ma tra loro collegati.
L'unico difetto che ci ho trovato è, in certi momenti, il cambio brusco e senza troppe cerimonie tra i vari eventi distribuiti nel tempo, che a volte mi ha un po' disorientato e ci ho messo qualche secondo di troppo a capire dove ci trovavamo. Per esempio, hai iniziato a parlare del funerale di nonna Maura, poi hai fatto un salto nel racconto del funerale di nonno Adam, ne hai parlato un po', poi in una frase subito successiva hai scritto che era una giornata molto calda. Ovviamente ti riferivi al funerale di nonna, ma siccome un secondo prima stavi parlando di quello di nonno, ci ho messo un po' a ricollegare tutto. Ecco, forse con qualche specifica in più, con qualche divisione in più di paragrafi, questo si sarebbe potuto evitare ^^
Per quanto riguarda i personaggi, ho trovato molto ben caratterizzati quelli della vicenda, soprattutto nonna Maura, che è un personaggio molto forte e di spicco della storia. In tutto questo, però, si è persa la caratterizzazione di Malka, la protagonista, che ha finito per diventare quasi una voce narrante, ha raccontato gli eventi senza quasi entrarci in merito. Mi dispiace che sia stato così, perché è un personaggio che mi incuriosisce parecchio e avrei voluto conoscerla meglio. Magari - se non lo hai ancora fatto - potresti scrivere qualche altra storia con lei come personaggio, e io sarei ben contenta di leggerla *-*


Originalità: 7,5/10

Il motivo per cui il voto non è altissimo è che il tema è stato abbastanza trattato e si trovano molte storie sull'argomento, ma non solo: film, libri, documentari e chi più ne ha più ne metta.
Però ho trovato alcuni passaggi molto carini e originali, come il fatto che Malka si sia salvata semplicemente per i suoi occhi azzurri o che nonna Maura abbia tenuto segreto il suo aiutare le donne ebree fino al giorno della sua morte... questi piccoli dettagli hanno contribuito a sollevare il punteggio!


Song-fic: 5/5

Non posso che darti il punteggio massimo in questo parametro: ho amato come hai parlato della canzone, i riferimenti al testo, il titolo che rimandava al nome della casa di riposo, il fatto che la canzone passasse alla radio e fosse la preferita di nonna Maura... ma soprattutto l'atmosfera. Se la storia fosse un film, "The House Of The Rising Sun" sarebbe la colonna sonora perfetta! È un brano che sa di piogge estive, di caldo e umidità, di America, e tu mi hai raccontato tutto questo; è anche una canzone con una forte carica emotiva e ho trovato anche questo nelle tue parole. Insomma, non potevi farne un utilizzo migliore!


Gradimento personale: 4/5

La storia mi è piaciuta molto, a partire dall'argomento trattato al modo in cui l'ha trattato: la vicenda di Malka mi ha incuriosito molto e ho letto fino alla fine con molta curiosità, aiutata dal tuo stile fluido e scorrevole. Una lettura senza dubbio piacevole, per cui ti ringrazio tanto!
L'unico motivo per cui ho deciso di non assegnarti un punteggio pieno è che avrei gradito, per mio gusto personale, vedere più dialoghi, più azioni, più interazioni tra i personaggi e meno racconto inteso in senso stretto. Per esempio, quando menzioni le confidenze della nonna in preda alla demenza, avrei voluto un racconto dell'avvenimento, sentire le parole che usa Maura per confidarsi... magari attraverso un flashback, ecco! Spero di essermi spiegata, ma se hai qualche dubbio chiedi pure! ^^


Punti bonus: 0/1

Non hai preso una canzone della categoria "Random".


TOTALE: 34/41

Recensore Master
03/10/19, ore 14:11

Quinta classificata al contest "Una storia per tre" indetto da Camilla19 sul forum di EFP:

Stile e lessico: 4,8/5


Dal punto di vista grammaticale, non ho riscontrato alcun tipo d’errore, o refuso o ripetizione, per cui ti faccio i miei complimenti per la cura e l’attenzione che hai messo nello scrivere questa storia.

Per quanto riguarda lo stile, hai un modo di scrivere che ho apprezzato. Le tue frasi sono chiare e scorrevoli, presentate in una forma elegante che ne eleva la qualità, ma che non appesantisce lo scritto. Hai una buona padronanza della lingua italiana, che si rispecchia anche nell’impeccabile uso della punteggiatura. Hai un modo di scrivere davvero molto interessante ed evocativo, capace di coinvolgere il lettore nella tua storia e di dipingergli nella mente immagini vivide di ciò che accade. La predilezione per il punto fermo, rispetto a qualsiasi altro segno d’interpunzione, dona alla narrazione un ritmo disteso, che ben s’accorda con la situazione e l’atmosfera da te presentata: trattandosi di un ricordo della narratrice, è normale che non vi sia concitazione o ansia in ciò che viene raccontato, in quanto si tratta di eventi passati, alcuni dei quali la ragazza non ha neppure vissuto in prima persona. Ho, quindi, trovato il ritmo imposto alla narrazione molto funzionale alla stessa e coerente con quanto raccontato. Sei stato molto brava anche a creare un buon equilibrio tra narrazione e discorsi diretti, inserendo questi ultimi quando aveva senso farlo e curandone molto bene il realismo.
Per quanto riguarda il lessico, come già detto hai un’ottima padronanza della lingua italiana, che si riflette sulla ricca varietà di vocaboli da te usati e sull’utilizzo di termini ricercati, anche se non troppo desueti. L’azzeccata scelta degli aggettivi ti ha consentito di creare delle descrizioni efficaci e d’effetto, atte a far subito immedesimare il lettore nella tua storia e a creare immagini vivide e precise nella sua mente. Ci s’immerge facilmente nella tua storia e non è difficile immaginare luoghi e situazioni, che prendono vita anche grazie al fatto che descrivi utilizzando anche altri sensi che non siano la vista: ci sono odori, suoni, colori e sensazioni nella tua storia, e questo ha contribuito a non renderla piatta e a trasmettere con efficacia quanto descritto.

Trama: 9/10

La tua storia ci viene narrata attraverso un flashback e una ricostruzione degli eventi a opera della narratrice, Malka, che ci disvela pian piano il suo passato e, soprattutto, quello di sua nonna Maura. Ho apprezzato moltissimo il modo in cui hai deciso di costruire la storia e l’impostazione che le hai dato: il fatto di raccontare in prima persona degli eventi, che però non hanno come fulcro chi narra, è stata una scelta ben riuscita, che ha reso la tua storia dinamica e interessante e che ha rotto la linearità che altrimenti si sarebbe avuta, se avessi deciso di scrivere in terza persona o attraverso gli occhi di Maura. La trama è lineare e l’intreccio non è complesso, ma il modo in cui hai appunto strutturato la storia l’ha resa comunque particolare e interessante non tanto per la complessità degli eventi, quanto piuttosto appunto per il modo in cui essi vengono presentati. Sei riuscita a creare una storia molto ben fatta, coerente e senza “buchi di trama”: tutto si sussegue con congruenza, fluidità e senza forzature; non ci sono punti oscuri e non chiari e il lettore non rimane confuso, una volta terminato il tuo racconto, in quanto tutto viene disvelato e nulla è lasciato in ombra. La scelta di fare mistero dello scrigno da quando compare fino alla fine, poi, è stata ottima, perché crea quella suspense necessaria per non far calare l’attenzione del lettore a un punto della storia in cui ormai è quasi tutto detto. Grazie a quest’espediente, dunque, la narrazione acquisisce quel quid in più che la mantiene interessante e dinamica fino alla fine, senza annoiare o appesantire. Anche quando lo scrigno viene aperto e il contenuto svelato, non s’intuisce subito la natura della lista: Maura l’ha stilata dopo la fine della guerra, nel tentativo di cercare Ester? Oppure c’è dell’altro? Anche quest’espediente ha contribuito ad accendere la curiosità nel lettore e a spingerlo ad arrivare fino alla fine con trepidazione.
La tua storia è abbastanza originale: ci presenti il contesto storico della Seconda Guerra Mondiale, mostrando le condizioni degli ebrei al tempo in maniera diretta e cruda. Di per sé, questo è un tema trito e ritrito, ma il modo in cui lo hai affrontato l’ha reso innovativo. Innanzitutto, ho molto apprezzato gli eventi descritti in questa storia: Maura che nasconde Ester, Carl che se ne infatua e che decide di perpetrare uno stupro che porta alla nascita di Malka, Ester che se ne va di casa e poi affida sua figlia alle cure di Maura quando capisce che la sua vita è segnata, Maura e Adam che si trasferiscono in America per sfuggire alle conseguenze della sconfitta della Germania. Hai presentato una serie di avvenimenti che hanno contribuito a portare alla luce le condizioni della Germania del tempo, ponendo l’accento non solo sulla situazione ebraica, ma anche su quella tedesca. Ho molto apprezzato che tu abbia inserito il dettaglio degli omosessuali che si nascondono: di solito, quando si pensa ai campi di concentramento e all’epurazione nazista, la mente va subito agli ebrei e ben di rado si ricorda che la persecuzione era anche ai danni di zingari, disabili, omosessuali, rei e traditori. Ecco, mi è piaciuto il fatto che tu abbia posto l’accento anche su quest’aspetto spesso dimenticato, cosa che non si legge quasi mai in storie del genere e che ha, quindi, reso la tua diversa dalle altre. Anche il modo in cui hai fatto interagire personaggi ed eventi e in cui hai costruito la storia ha contribuito a renderla innovativa rispetto alle altre del genere. In generale, pertanto, sei riuscita a rendere personale e interessante un argomento su cui si legge spesso.

IC/Caratterizzazione: 7,5/10

Il personaggio più caratterizzato dell’intera vicenda è la protagonista Maura. Essa è tratteggiata e dipinta attraverso gli occhi di Malka, che ci restituisce l’immagine di una donna forte, determinata e altruista, che s’impegna a combattere il regime nazista come può, nel suo caso nascondendo e salvando quante più donne possibile, come testimonia la lista che ha sempre conservato a mai lasciato, fino ai suoi ultimi giorni. La personalità di Maura è di spicco e facilmente intuibile, grazie alle descrizioni che ce ne tratteggiano inequivocabilmente la sua personalità, che emerge più dal suo agito che da altro; l’introspezione, infatti, è del tutto assente, per il fatto che a narrare della donna è un narratore non onnisciente, che quindi non può conoscerne i pensieri e le sensazioni. Sei stata comunque brava a far emergere l’interiorità di Maura attraverso dei dettagli, come le lacrime che bagnano la lista, segno di quanto la donna soffrisse per il destino delle ebree, oppure quando Malka la sente parlare con Adam di lei, o quando sottolinei il parere di Maura riguardo l’infatuazione di Carl. In modo indiretto, sei riuscita a porre l’accento anche sulla psicologia di Maura, cosa non facile da fare dato il punto di vista narrativo da te adottato. Con questo personaggio hai quindi fatto davvero un ottimo lavoro di caratterizzazione.
Gli altri personaggi presenti nel tuo racconto, invece, non sono molto caratterizzati e rimangono piuttosto sullo sfondo. Carl, Adam ed Ester sono quasi delle sagome, funzionali più alla narrazione che ad altro: ci delinei i tratti essenziali del loro carattere per darci un’idea superficiale della loro attitudine, ma non entri nel dettaglio. Di questi tre personaggi si sa ben poco e l’assenza di coinvolgimento emotivo della protagonista, quando narra, non aiuta il lettore a costruirsi un giudizio su di essi, i quali rimangono, pertanto, piuttosto anonimi e privi di spessore. Il fulcro della narrazione era, ovviamente, Maura, quindi comprendo la precisa scelta che hai fatto nel lasciare Adam, Carl ed Ester sullo sfondo, ma mi sarebbe comunque piaciuto leggere qualcosa in più di loro, cosa che avrebbe aiutato a inquadrarli meglio.
Anche Malka non è caratterizzata quasi per nulla, nonostante sia lei a narrare la vicenda e quindi, da questo punto di vista, avresti potuto sbizzarrirti con l’introspezione. La ragazza, invece, ci narra i fatti in maniera piuttosto asettica e quasi scientifica, senza un vero e proprio coinvolgimento emotivo: non emergono mai i suoi pensieri o i suoi pareri, nel corso della narrazione, ma si limita a riportare i fatti così come sono accaduti, senza aggiungere niente di suo. Solo quando si trova a dover aprire lo scrigno della nonna e a esitare ci viene spiegato il suo tumulto interiore, ma è l’unico caso. Anche quando muore sua nonna, la persona più importante della sua vita, non viene fatta menzione dei sentimenti da lei provati o del dolore che ne è conseguito. Solo verso Maura si riesce a scorgere ammirazione e affetto, grazie però più a ciò che Malka ci racconta e fa passare di lei, piuttosto che a un’indagine introspettiva che, come già detto, è assente. Considerando che si tratta del narratore e che ha un legame molto stretto con la protagonista della storia, mi sarei aspettata un’analisi psicologica più approfondita per quanto riguarda Malka. La sua scarsa partecipazione emotiva, inoltre, contribuisce a far prendere le distanze dalle vicende anche al lettore, che non si sente quindi coinvolto negli eventi, come invece sarebbe accaduto con una maggiore introspezione della ragazza che narra i fatti.

Uso del pacchetto: 8/10

Gli elementi che dovevi utilizzare erano una vecchia signora, una guerra e un camino spento.
Per quanto riguarda la vecchia signora, non vi è ombra di dubbio sul fatto che tu abbia usato appieno questo elemento, poiché la protagonista assoluta e indiscussa di tutta la vicenda è Maura, la nonna della narratrice, che è appunto anziana. La storia ruota tutta intorno a lei e a ciò che ha fatto, quindi hai usato l’elemento in maniera magistrale.
Anche l’elemento della guerra è stato pienamente utilizzato, in quanto la storia è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale e ciò che accade ai protagonisti, quello che vivono e le scelte che fanno sono strettamente legati al conflitto. La vita di Malka è stata segnata dalle sue origini ebraiche e da come queste venivano viste al tempo, così come lo è stato il destino di sua madre Ester e le scelte di vita di Maura e suo marito. La guerra, quindi, anche se presentata indirettamente, è marcatamente presente nel tuo racconto e ne segna ogni passaggio.
Il camino spento viene nominato solo all’inizio e viene detto che Ester non lo accendeva, nonostante il freddo rigido, per non farsi scoprire dai nazisti e proteggere, quindi, sua figlia. Il camino spento in quanto tale, tuttavia, non ha un ruolo attivo o centrale nella vicenda, quanto piuttosto ce l’ha, invece, il camino acceso, che sancisce il triste destino della madre di Malka e ne rappresenta la volontà di porre fine a una vita di fuga e paura. Il camino acceso, quindi, ha avuto un’importanza nettamente maggiore del camino spento, che era uno degli elementi che dovevi utilizzare e che non ho trovato d’impatto. Questo il motivo per cui il punteggio nella voce non è pieno.

Gradimento personale: 4/5

La tua storia mi è piaciuta. Hai parlato di un periodo storico che mi ha sempre appassionata e, in particolare, della parte inerente all’olocausto e alla persecuzione nazista che, pure, è di mio grande interesse, quindi già di per sé l’ambientazione della tua storia me l’ha fatta apprezzare. Inoltre, come già detto, il modo in cui hai costruito gli eventi e hai fatto interagire i personaggi, nonché la natura stessa di ciò che hai presentato, hanno contribuito a farmi apprezzare moltissimo questo tuo scritto. Maura è un personaggio che mi ha appassionata, ho ammirato la sua forza d’animo e la sua determinazione nell’aiutare a combattere quella che secondo lei era un’ingiustizia: è una donna forte, che non ha esitato a prendersi cura di una neonata depostale tra le braccia e che non ha avuto mai paura di affrontare il regime nazista con i mezzi a sua disposizione; ha cambiato vita quando è stato necessario farlo, senza scomporsi più di tanto e accettando anche quell’ennesima prova. È un personaggio che ha sempre affrontato la vita e le sue sfide a testa alta e che ne ha sempre saputo trarre qualcosa di buono. Ella ha personalità, carattere, tenacia e forza d’animo e mi è davvero piaciuto leggere delle sue vicende e scoprire quanto bene è riuscita a fare nell’ombra e in silenzio.


Bonus: +2

Il bonus che avevi a disposizione era il genere Malinconico e l’hai utilizzato, in quanto la protagonista ricorda sua nonna e ciò che ha fatto e ne parla con ammirazione e affetto, quindi la malinconia permea ogni parte della tua storia.

Punteggio totale: 35,3/42

Recensore Master
19/09/19, ore 18:02

3° posto al contest "Villains against Heroes - II edizione" indetto da missredlights sul forum di EFP

Una vera rockstar!- Nina Ninetta – 39,5/45



Grammatica, punteggiatura e stile di scrittura: 14,9/15
Sai bene quanto io adori le tue storie e di come mi sia difficile smettere di leggere per farti sapere il mio punto di vista. La storia è stata scritta molto bene, descrivendo uno spaccato storico importante e sofferto chehai saputo descrivere con la massima cura. Anche la punteggiatura è stata molto ben curata, dando le giuste pause ed enfasi. Per la grammatica non ho trovato nulla da ridire se non un piccolo errore che ti riporto qui di seguito:

tantomeno (tanto meno).

Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
Maura mi è piaciuta un sacco come personaggio, della sua forza di volontà e per quello che ha fatto nella tua storia, come anche mi è piaciuto molto il fatto che abbia salvato così tante vite in un periodo storico così nefasto e terribile.
Avrei davvero voluto avere qualcosa di più sul nonno Adam, su Carl o sulla stessa Ester, vedere sprazzi di passato e di vita quotidiana frammentati durante la lettura o durante le confessioni con la nipote Malka durante la demenza senile. Capisco che il punto di vista narrato erano quelli di Malka e della stessa Maura, ma qualcosa di più su di loro l'avrei davvero preferita.

Utilizzo del pacchetto: 10/10
Il pacchetto è stato utilizzato molto bene, trovando tutti i punti richiesti.

Gradimento personale: 2,6/5
Mi duole darti un punteggio così basso, davvero. Sebbene la storia mi sia piaciuta davvero tanto ho fatto fatica a trovare la storia che avevi scelto, dove i cattivi vincono e i buoni perdono. È stato anche per questo motivo che ti avevo chiesto delle spiegazioni, trovando poi un nesso dopo il tuo messaggio. Il punteggio basso è perché, senza la tua spiegazione, non avrei mai e poi mai associato i personaggi della fiaba con quelli della storia.

Titolo e impaginazione: 4/5
L'impaginazione l'ho trovata quasi perfetta. L'unica cosa che mi dava leggermente fastidio era il carattere troppo grande che hai utilizzato, ma per il resto era davvero perfetta. Per quanto riguarda il titolo ho storto leggermente il naso. Capisco che è riferito alla nonna che ha salvato centinaia di donne ebree, ma avrei preferito qualcosa di più attinente a Ester o allo stesso Carl.

Recensore Master
15/09/19, ore 00:17

Ciao :-)
Partecipo anch'io allo stesso contest (Playlist contest) e sto leggendo tutte le altre storie in gara.
Complimenti, è davvero una bella storia!
Il titolo mi aveva totalmente fuorviato: avevo pensato a qualcosa su musicisti o cantati, invece! Mi piace molto la storia e così i racconti storici, per cui sono rimasta piacevolmente sorpresa man mano che sono andata avanti con la lettura.
In più è anche una storia originale, di solito i Tedeschi vengono presentati come i 'cattivi' (a buon diritto s'intende) della situazione, mentre in questo caso Maura non ha solo cresciuto Malka ma ha salvato anche delle donne ebree da morte certa, probabilmente voleva farsi perdonare per quello che era accaduto a Ester, o sbaglio?
Interessante è l'idea dello scrigno. Insomma a me ha dato quasi l'idea di conservare il cuore di Maura (in fondo lì dentro ha celato per una vita la sua eroicità!).
Davvero una bella storia, complimenti!
In bocca a lupo per il contest ;-)
A presto,
Carme93

Recensore Master
10/09/19, ore 13:01

Ciao!
Anche io partecipo al contest di Soul e di Mary, così volevo dare un'occhiata alla tua storia!
L'argomento è molto delicato, e tu hai trattato bene la tematica.
Non sono molto ferrata in argomenti storici, però questo è uno dei pochi periodi che non mi annoia come tutto il resto… XD
Mi è piaciuto il fatto che tu abbia deciso di far parlare la "nipote" di Maura, e quindi non hai raccontato il periodo della caccia agli ebrei in maniera diretta, ma attraverso i racconti che questa ragazza ha ricevuto da chi ha vissuto in prima persona il periodo storico.
Certo, lei c'era, ma era piccola e forse non ha la stessa percezione che può avere un adulto.
Bello anche il fatto che Maura volesse aiutare tante donne ebree a salvarsi, forse perché non ha potuto aiutare Ester… non so, però il suo è stato un gesto davvero nobile e sintomo di un cuore enorme!
Mi dispiace molto per ciò che Ester ha dovuto subire, Carl è stato veramente un mostro senza scrupoli, e sono contenta che sia morto!
Complimenti e buona fortuna per i contest :)

Recensore Master
29/08/19, ore 19:33

Ma come, così? Mi lasci con un'ipotesi che al 99% potrebbe essere vera? Mhm... Questo finale semi-aperto mi farà diventare matto. Sto già iniziando a buttare giù teorie, su teorie, su teorie, per quell'unico 1%. Tu sai di cosa sono capace xD. A parte questo, devo dire che mi erano mancate queste storie di vita vissuta, a volte tristi, a volte no, a volte entrambe le cose, che coinvolgono le tue protagoniste. Stavolta, come se sorprendentemente volessi mandare un messaggio tramite Maura, la protagonista non è perseguitata da attacchi di sfortuna o momenti mancanti che non è mai riuscita a scovare tra le pieghe del suo passato. Strano a dirlo, in un contesto dove di sfortuna ce ne poteva essere a palate Malka è stata fortunata. Di aver avuto una madre così abnegante a soli 19 anni, una nonna stupenda che l'ha cresciuta con amore e un nonno che, va bene che conta di più la nonna, ha fatto il suo non facendo lo stronzo di turno. Insomma, mi da l'impressione che questa storia sia stata impostata per essere un racconto triste ma a conti fatti è... cristallina, come gli occhi della protagonista. E, come detto, è proprio Maura a specificarlo con i modi con cui si appella alla nipote. È come se Maura fosse un velo azzurro cielo, protettivo, che influisce sul passato della di Malka nascondendo macchie d'inchiostro che sarebbero dovuto essere indelebili. Ed è proprio il dettaglio di questi occhi, la speranza che trasmettono, che si lega anche a Maura, la chiave di lettura di una storia che celebra la forza di una donna fuori dal comune. Una Rockstar. Basta ripensare alla storia della madre avvocato, o giudice, la donna con il tumore alla corteccia preforntale per intenderci, e si nota immediatamente come è cambiato il verso. Malka è speciale, ha un posto d'onore tra le varie protagoniste che ho visto susseguirsi nel corso delle tue storie. Non per qualcosa che ha di suo, quanto perché qualcuno l'ha riconosciuta come speciale e l'ha protetta, l'ha difesa, ha tinto la sua vita d'azzurro anziché lasciare il nero, lasciando la sua anima innocente. La sua felicità, il fatto che è palese che non ha traumi nonostante il suo passato, è la misura che da valore alla grandezza di Maura, e per esteso di Ester. Il fatto che abbia tracciato una strada azzurra per altre ragazze è un plus di valore ^^
A presto!
Spettro94

Recensore Master
23/08/19, ore 08:13

Ciao! Ho partecipato al tuo stesso contest relativo alle fiabe e, ora che le valutazioni sono uscite, sono venuta a dare un'occhiata alle storie. Soprattutto quello che mi aveva incuriosito è che il giudice non aveva capito immediatamente i collegamenti con la fiaba di Biancaneve... E purtroppo non li ho capiti neanche io xD non ho percepito per nulla il clima della fiaba nè ho trovato una singola corrispondenza. La storia è carina e la nonna è un personaggio interessante; tuttavia, personalmente non mi è piaciuto troppo lo stile: è scorrevole ed è ben scritta, ma mi è sembrato quasi un elenco di fatti - forse avrei preferito vedere magari quegli eventi dipanarsi nel tempo più che essere raccontati dalla protagonista e più introspezione dunque per i personaggi. La trama peró è intrigante. Mi dispiace non lasciare un commento migliore, ma alcune cose (in particolare stile e mancanza di attinenza con il contest delle fiabe) proprio non mi convincono. Un'ultima cosa sul titolo: non mi è piaciuto se lo immagino collegato alla storia in sè e al contest delle fiabe, ma per il Playlist contest (partecipo anche lì) funziona così come funzionano i riferimenti alla canzone. Credo sinceramente che quello che penalizza la storia un pochino è l'aver tentato di farla combaciare con ben 4 contest diversi che avevano esigenza diverse. In ogni caso, tutto rimane una mia opinione e aspetto di capire il collegamento con Biancaneve che tu sicuramente hai ben pensato ma che a me è davvero sfuggito. LadyPalma

Recensore Master
13/08/19, ore 13:45

Come? Cosa? Perchè non ho visto prima che questa bravissima scrittrice è tornata in attività dopo quasi un anno? Urge rimediare con una recensione.
Devo dire che la prima cosa che mi ha colpita è stata la reazione della ragazza al vedere la nonna che si occupa degli anziani nelle case di riposo: anch'io faccio volontariato con gli anziani, e la prima reazione della gente quando lo menziono è appunto "Ma che tristezza! Perché?!". Quindi ... molto realistico, devo dire.
Poi, mi sta già colpendo molto la figura di questa nonna. Sembra una persona meravigliosa, affettuosa, rispettosa degli altri, ma con quel comprensibile punto debole di non aver voluto o potuto accettare che il figlio fosse uno stupratore finché le conseguenze non le sono finite tra le braccia.
Certo per la povera Ester che vita di merda: cresce nel contesto del nazismo, con le continue avanches di un uomo decisamente più vecchio di lei, poi viene da questi stuprata, si ritrova incinta, e conclude il tutto in un campo di sterminio. Probabilmente rappresenta l'aspetto più sconfortante di questa storia.
Okay. Ho letto fino alla fine e adesso ho le lacrime agli occhi. Affascinante il ritratto di Maura: una persona che si sbatteva a occuparsi degli altri, chiunque essi fossero, senza dare spiegazioni (una specie di espiazione per aver messo al mondo quel mostro di suo figlio, era semplicemente unq brava persona, potrebbero essere tante cose) e senza prendersi il merito, nascondendo le sue buone azioni come segreti. L'appellativo che il marito di Malka le rivolge fa sorridere, ma è meritatissimo.
In tutto questo, mi è piaciuta anche Malka stessa: una persona perfettamente normale per un passato così pesante, ma dai pensieri e le reazioni molto umane.
Complimenti davvero: ho adorato questa storia, e spero vivamente che tu torni più attiva sul sito, perchè le tue storie sono dei veri gioiellini!

Recensore Master
25/07/19, ore 20:39

Ciao, non so bene come commentare perché so che tu hai scelto il pacchetto Biancaneve e la protagonista cattiva, e - sicuramente perché l'ho letta a riprese - devo essermi persa diversi collegamenti, cioè non ho riconosciuto tutti gli elementi della fiaba Disney e non mi è sembrato nemmeno che vince la persona che incarna la protagonista cattiva. Non sono riuscita a capire chi è Richard. Sono davvero rintronata, scusa. ^^" quando avrò più tranquillità la rileggerò. Una cosa: gli omosessuali che si nascondono, non erano fuorilegge per colpa del regime, ma perché l'omosessualità era vietata già tempo, praticamente in tutto il mondo, per questo dettaglio i nazisti non c'entrano niente. Per il resto mi è piaciuto molto il tuo modo di narrare, non hai fatto mezzo errore di battitura, e ho apprezzato il personaggio di nonna Maura, sono belle le nonne cazzute, con loro ci sentiamo al sicuro.

Recensore Master
23/07/19, ore 07:09

Buongiorno.
Erano altri tempi, tempi in cui ancora le ferite sanguinavano, erano in corso altre tensioni e la musica, be', iniziava il suo apogeo.
In un momento così delicato, trovo ben ambientato il tuo racconto... delicato, appunto, in un momento che è altrettanto.
Ci sono tante cose che non si dicono. Ma quando poi una persona non c'è più, viene naturale osservare ciò che ha lasciato... e a volte si scoprono tanti particolari.

Recensore Master
22/07/19, ore 20:04

Ciao Nina!
Arriva una nuova storia e io subito mi ci ficco, con grande piacere perché il piatto è ricco e sostanzioso sul serio. Ho iniziato a leggerti in cabinovia (!) dopo una lunga passeggiata in montagna. È l'ora del tramonto, più che mai adatta a una storia di ricordi. Hai creato una bella storia, bella la figura di questa nonna dall'apparenza granitica e dal cuore d'oro. Una nonna che custodisce molti segreti, che è fedele a un proprio senso della giustizia e che non demorde. Riesce a portare in salvo, in un paese lontano, non solo la piccola nipote e protagonista ma anche i suoi segreti. Li porta con sé anche nella casa di riposo dove trascorre i suoi ultimi anni nella smemoratezza, ma sempre assieme a quel cofanetto segreto di cui persino il marito, il nonno Adam, ha sempre ignorato il prezioso contenuto. Quel cofanetto non contiene gioielli ma vite, ricordi, volti che probabilmente l'anziana signora ricorda a uno a uno.
La grandezza di tante donne in tempo di guerra: non se ne dirà mai abbastanza. Partigiane, donne che hanno lottato per i propri figli mentre il mondo intorno cadeva a pezzi. Mi viene in mente la mia, di nonna, classe 1901, che fece il diavolo a quattro per proteggere e nutrire i suoi due figli mentre il nonno era lontano e non si sapeva neppure se era ancora al mondo. La tua Maura un po' me l'ha ricordata. Nel corso della sua vita rivela poco di sé ma è presente, decisa, protettiva. E si rivela alla nipote solo dopo la morte, lasciandole di fatto in eredità ciò che aveva di più prezioso.
Narrazione come sempre fluida, idea originale, ricostruzione di un tempo tragico e indimenticabile praticamente perfetta. E poi c'è il fatto che ho letto questa storia nel bel mezzo di uno scenario incredibile come quello della montagna, sicché anche la storia di questa vera "rockstar" rimarrà legata a un momento della vita, questa volta felice. Dev'essere il destino delle storie di Ninetta.... XD
A proposito, complimentoni per il titolo: io immaginavo già la "solita" storia di musica e rockstar in senso stretto. Non immaginavo che mi avresti catapultato addirittura in quello che i nostri vecchi chiamavano "il tempo di guerra".
"The house of the rising sun" degli Animals la conosco, e ho subito pensato a questa canzone quando ho letto il nome della casa di riposo. Guarda caso, non era un caso....
Che dire, mi hai stupito e fatto pensare. In bocca al lupo per tutti i contest, questa storia merita davvero. A me ha richiamato molte memorie personali, come sempre succede quando si parla di nonni. A presto!