Recensioni per
Olocausto e bombardamenti
di Violetta_Keehl_2002

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
27/11/19, ore 13:42
Cap. 2:

Ciao Violetta, "Hannah" mi è piaciuto decisamente di più rispetto a "Marina."
In questo caso il testo non mira sull'antisemitismo, ma sul contesto bellico. E ciò giustifica il perchè la pubblicazione avvenuta in due parti è titolata "Olocausto e bombardamenti."
Un dramma fatto di paura, tristezza, angoscia... e bombe. Ma riesco a scorgere anche speranza che la guerra finisca al più presto e tutto si possa riaggiustare. E non soltanto i danni causati dai bombardamenti. Ricordiamoci però che la Gran Bretagna è stata la nazione meno colpita dalle bombe grazie alla potenza militare e strategica dei britannici. Ciò non significa che c'è stata morte e distruzione.
In conclusione "Hannah", è un testo che si racconta dando voce in capitolo ad una ragazzina, senza bisogno di orpelli o di eccessivi richiami contro la violenza e contro la guerra e con un nascosto messaggio di muta comprensione. È racconto drammatico mai feroce né cruento ma schietto, dove le emozioni prevalgono portando in superficie il meglio della natura umana.
Rinnovo il mio brava!

Recensore Master
27/11/19, ore 13:31
Cap. 1:

Ciao Violetta, vedo che a parte l'horror e il thriller, generi che sfrutti solitamente con i tuoi lavori, con ammirazione sai destreggiarti con argomenti che riguardano gli stupri (in riferimento che poco fa ho letto e recensito "Diario di una ragazza) e l'antisemitismo come qui "Olocausto e bombardamenti" che hai presentato attraverso due punti di vista di due bambini con la "colpa" di essere ebree.
Cronologicamente, come è giusto che fosse ho cominciato con Marina che dispone di una costruzione del personaggio che si attesta sul quanto basta per rendere l'idea.
Leggendo ho subito associato a "Il diario di Anna Frank", quest'ultima però un po' più grande di Marina in termini di età e nascosta (ma poi ahimè scovata dai nazisti) in Olanda.
Marina desidera andare in Svizzera, più che tante caramelle, direi tanta cioccolata ma la cosa più dolce e più buona sarà la libertà di cui gliela auguro sensibilmente.
Finito di leggere "Marina" mi chiedo come si possa prendere in considerazione l'idea di perdonare, la vicenda della bambina è un ulteriore lente d'ingrandimento non solo sulla sua vicenda ma anche sul contesto in sè.
La scelta di rimanere in un ambito più "personale" crea forse dei limiti, ma allargando ulteriormente il discorso avrebbe certamente creato un sovraccarico al racconto di un periodo storico già complesso di suo.
Mi è piaciuto. Adesso vado a leggere e recensire "Hannah"