Ciao, Francy!
Passo finalmente a lasciarti la recensione premio per il contest "La prima volta non si scorda mai".
In realtà, avevo già adocchiato questa storia quando l'avevi pubblicata, ma tra le ferie e il poco tempo purtroppo mi è sfuggita e non ho più trovato l'occasione di ritornarci sopra con un po' di calma. Sono quindi felicissima che il concorso mi abbia dato l'opportunità di prendermi un po' di tempo e di recuperare anche questa storia.
Scrivere delle storie originali non è mai facile, perché con le fanfiction, nonostante tutto, possiamo pur sempre appoggiarci un pochino a delle costruzioni già presenti, a dei personaggi ben calibrati, mentre in un'originale tutto deve partire da noi e deve quadrare.
In questo caso, poi, hai scelto di trattare una tematica sicuramente molto difficile, ma lo hai fatto con la tua consueta delicatezza e con il tuo rispetto per il dolore dei personaggi, rendendo la storia, nonostante tutto, una piccola luce di speranza.
Mi è piaciuta soprattutto la costruzione della tua storia: il senso di angoscia di una tragedia incombente è sempre presente, ma mi piace come tu l'abbia costruita pian piano, aggiungendo tasselli piccini in un'alternanza tra piano temporale presente e passato che, a mio parere, funziona molto bene. Sophie e Lucas sono personaggi costruiti molto bene: sono diversi, e affrontano il dolore in maniera molto diversa, ma sono entrambi estremamente umani, e mi hanno fatto una tenerezza infinita.
Affrontare un lutto del genere non è facile per nessuno, e soprattutto non lo è per due adolescenti, che sono in quel momento terribile della propria via in cui tutto è enorme, tutto è soverchiante e di certezze non ce ne sono più.
Hai reso molto bene lo spaesamento di questi due ragazzi, che cercano in qualche modo di andare avanti e isolarsi dal proprio dolore, e che, soprattutto, cercano di affrontare un senso di colpa che nessuno dovrebbe provare, ma che in certe situazioni è forse, purtroppo, inevitabile.
Mi è piaciuto molto come tu abbia saputo fondere dei momenti più leggeri, come la descrizione del ballo di fine anno, che è qualcosa di prettamente adolescenziale e descritto con il giusto tono, con la nascita dei primi amori e dei flirt che potrebbero sfociare in altro ma sono ancora soltanto accennati, ad argomenti complessissimi.
Oltretutto, sei stata davvero delicata, pur parlando di una simile tragedia: il momento dell'incidente, che pure aspettavamo già dalle prime battute della storia, è descritto secondo me nella maniera migliore. Senza sensazionalismi, senza insistere su dettagli macabri o patetici, ma con la cruda forza della realtà.
Il finale, poi, è davvero qualcosa di molto bello: è il segnale di come Sophie abbia deciso di riprendere in mano la sua vita, di non arrendersi, di non lasciarsi annientare dal dolore. Perché, sì, Maddy non l'avrebbe voluta vedere triste, ma si tratta comunque di un processo lunghissimo e doloroso, di una battaglia difficilissima. E la sua vittoria, sofferta e ancora grondante dolore, è davvero un segnale bellissimo.
Quel non arrendersi alla sorte mi ha davvero dato speranza per il futuro.
Brava, davvero: non era affatto facile scrivere qualcosa di tanto delicato con tutto questo rispetto e riuscendo a piantare un seme di speranza senza risultare retorici, ma tu, a mio parere, ci sei riuscita molto bene.
Un abbraccio! |