Recensioni per
My gun and I
di Queen FalseHearth

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
23/01/21, ore 16:18
Cap. 1:

Ciao, Queeny!
Non ti sento da un po', come stai?
Ti avevo promesso che sarei passata a recensire questa storiella, quindi eccomi qui.🥰
Quando ho letto questa cosa, onestamente mi sono venuti i brividi. Inizialmente hai creato una scena ricca di suspance, che poi però si è rivelata essere una metafora fantastica e quindi mi hai sorpresa ancor di più di quanto già non lo fossi.
È interessante come spieghi che, nella tua mente, ad ogni fine giornata con la tua pistola poni fine alla vita di quelle persone che ti hanno fatto del male, e che in quel modo uccidi anche il ricordo che tu porti di loro.
Però, nonostante questo, alla fine sono sempre i ricordi delle esperienze negative quelli che ci tormentano davvero – come dici tu stessa. Ho infatti adorato come, alla fine, spieghi che l'aver sparato a te stessa sia stato solo per porre fine a quei dolori che vivono dentro di te, dentro ciascuno di noi.
In poche righe sei stata capace di costruire una metafora bellissima e toccante allo stesso tempo, seguendo un linguaggio semplice e uno stile piuttosto scorrevole. Complimenti davvero!❤

Ho notato solo una piccola cosa, in realtà. Non capisco bene cosa vuoi dire in questa frase qui: "Non so che cosa succede, ma ad un certo un ricordo collegato a quella persona mi paralizza sempre."
Volevi forse dire "Non so cosa succede, ma quel ricordo collegato quella persona in particolare riesce sempre a paralizzarmi" o qualcosa del genere?
Dimmi tu.

Bene, detto questo, ti rinnovo i miei complimenti più sinceri e ci sentiamo alla prossima occasione!
Un bacio,
Lily🌸

Nuovo recensore
19/04/20, ore 21:48
Cap. 1:

Recensione premio 1/3 per il Contest “Tematiche delicate in 100 parole”

Ciao ^^
Come recensore sostitutivo seguirò tutte le dritte che avete lasciato alla Giudice del Contest, quindi eccomi qui a recensire la prima storia che le avevi consigliato.
Questo scritto penso sia universale: chiunque potrebbe rispecchiarsi e ritrovare una parte di sé in queste parole.
Io stessa, mentre leggevo, ho avvertito questa sensazione: è come se raccontasse anche di me.
La metafora che hai utilizzato è fortissima e l'hai sviluppata davvero bene: “uccidere” nella nostra mente una persona che ci ha fatto un torto significa andare avanti, significa riuscire a voltare pagina e non guardarsi più indietro.
Riflettendosi nella realtà, significa dimenticare quelle persone e non avere più nulla a che fare con loro, cosa che spesso e volentieri facciamo e per i motivi più svariati.
Mi è piaciuto il modo in cui hai sviluppato questa storia perché hai raccontato di come nella nostra mente possa accadere di tutto, anche, per l'appunto, uccidere qualcuno.
Se rimane confinato nella nostra testa andrà tutto bene; inoltre, è chiaro il fatto che uccidere qualcuno significhi proprio tagliare i ponti e non avere più a che fare con una persona, nonostante l'immagine molto forte che le hai attribuito.
Infine, la dura verità: siamo noi stessi la causa primaria del nostro dolore.
Ed effettivamente è vero, è proprio così: spesso siamo noi stessi i primi a farci male e il fatto che la protagonista rimanga intrappolata nella stanza nonostante abbia ucciso tutte le altre persone – e soprattutto lei non si può uccidere – significa che si è fatta molto più male rispetto a quello che le hanno fatto tutti gli altri.
È stata davvero una lettura intensa e ti faccio i miei complimenti per come sei riuscita a condensare tutto quanto in un testo relativamente breve.
Complimenti!

Harriet;

Recensore Master
05/08/19, ore 07:06
Cap. 1:

Buongiorno.
Il testo è molto forte, ma le note lo sono ancora di più. Io prima di andare a dormire penso alle cose belle, invece. Alle persone perfide ho già pensato anche troppo, nonostante sii stato ferito moltissime volte e davvero in profondità.
Ho apprezzato il coraggio del racconto. Meno i sentimenti vendicativi, ma in un certo senso si possono capire :)