Recensioni per
Inquieto giace il capo che porta la corona
di T612

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/04/20, ore 15:51

Dopo tipo averla messa nelle storie da recensire un mese fa, forse e sottolineo forse, ce la faccio a passare a recensire questo gioiellino e a concludere la tua serie "Stark's", wiiii <3

Ciauu, T! Spero prosegua sempre tutto bene in quel di Venezia :)

Gaaaawn, partiamo dalla prima scena: trovo allo stesso tempo dolce e strana l'immagine di Howard che decide di andare a prendere suo figlio di persona all'aeroporto. Tony ovviamente ne rimane spiazzato e capisce che qualcosa non torna, ma non aiuta suo padre, non tenta in alcun modo di venirgli incontro nonostante l'altro per una volta si stesse sforzando di mostrarsi interessato alla vita del figlio. Il disagio di Tony di fronte al silenzio lo capisco benissimo, ce l'ho anche io: sono davvero poche le persone con le quali riesco a stare insieme nonostante il silenzio. Il riferimento a Jarvis è stato un colpo al cuore, dimentico sempre che si trattasse anche di una persona vera. Tony che chiama il padre per nome è una cosa davvero triste, e purtroppo ben radicata ormai, come capiamo quando appare Maria. Allo stesso modo capiamo che siamo nel fatidico inverno del 1991... sigh.

Seconda scena riassumibile con I MIEI FEEEELS I MIEI POVERI PICCOLI FEEEELS. Ho rivisto da poco IM2 e rivedere Howard cacciare via così in malo modo il pargolo mi ha fatto male. Per quanto intelligente Tony rimane comunque un bambino al quale il padre ha promesso di giocare con le costruzioni e invece Howard, sigh ok, deve lavorare, ma nemmeno ci prova a blandire il figlio in maniera un filo più affettuosa çç. Per fortuna, come sempre, c'è Maria, con la sua dolcezza, diplomazia, comprensione. Il gelato è sempre un'ottima soluzione (non hai idea della voglia che ne ho adesso...) e le cose si risolvono più o meno bene <3. La frase riguardante i giocattoli che poi Tony riprenderà con sua figlia una volta padre è un tocco di classe!

Terza scena riassumibile con “Oddei i Martiniiiii” ahahahahaah, adoro quel punto di Iron Man 1

Quarta scena: I MIEI FEEEELS I MIEI POVERI PICCOLI FEEEELS reprise. E intensifies. Sul serio, tra il mezzo accenno a Yinsen, Venezia, la frase del titolo e l’idea che ascoltare Chopin sia ora una tortura invece che un’ancora di salvezza, stavo annegando io, altro che i demoni di Tony.

Quinta scena… devo commentare? Ma perlomeno Pepper è tornata ** e le cose forse possono cominciare a migliorare e a tornare piano piano al proprio posto <3. Ricordo ancora quale colpo al cuore unico fosse stato Civil War: ero tornata a respirare bene solo alla fine di Spiderman Homecoming, rendiamoci conto.

Sesta scena: aaaawn, entra in campo Peter *^*. Lo scambio di battute con Fury l’ho amato, credo che tu lo abbia gestito alla perfezione, è assolutamente lui! Non ho visto Far From Home anche se so la trama ma mi viene da ridere un sacco nell’immaginare quei due, così diversi come età e carattere, interagire.

Settima e ottava:
-Hai appena paragonato nostra figlia ad un T-Rex?- 
credo che potrei andare avanti a ridere all’infinito ahahahahaahha <3 sul serio, adoro.

Oddei e la fine… gna posso fare a commentarla <3 ma è perfetta!
La storia in sè è perfetta, uno splendido omaggio circolare di un uomo meraviglioso e imperfetto.

Complimentissimi, ci sentiamo in the future per le ultime che mi mancano :)
un bacio,

Bennina

Recensore Master
04/10/19, ore 13:07

Carissima <3
Gira che ti rigira, ce l'ho fatta, ad arrivare qui! Non perdo tempo a dirtelo: questa è probabilmente una delle tue one-shot che preferisco, per tutta una svariata serie di motivi che cercherò di convertire in frasi di senso compiuto.
Partendo dal fatto che abbiamo una sorta di headcanon parallelo, sull'origine della frase che rimane impressa a Tony (ma su questo mi dilungherò altrove), ho amato tutto di questa storia, e sapere di averti inconsapevolmente ispirato non può che rendermi felicissima (anche se alla fine in Back In Black neanche stavo citando Pieraccioni :'D)

Cerco di andare con ordine, ma sappi che non potrò fare a meno di concentrarmi sulla primissima parte. Il rapporto tra Tony e Howard, lo sai, è un mio tallone d'Achille, e credo tu l'abbia reso in modo magnifico. I silenzi, gli scambi di battute spigolosi, quei timidi tentativi di viaggiare sulla stessa lunghezza d'onda che risulta sempre troppo tesa... l'ho amato, e ho amato il fatto che quel regalo venga aperto proprio in seguito all'Afghanistan, con la realizzazione che non si possono rimandare per sempre queste incombenze.
L'idea della "pensione" riferita a Tony, con tutti i cavilli del caso quale il reattore "per sicurezza" è stata una trovata apprezzatissima, e molto, molto più coerente del canon, soprattutto in quel frangente pre-Infinity War in cui tutto sembra finalmente risolto, anche se non esattamente per il meglio; e c'è comunque un valido successore nelle vesti dell'iperattivo Spider-Man <3 Ti adoro per aver coperto il tremendo buco di trama di Far From Home. Che poi non è esattamente un buco di trama (quegli occhiali potrebbe appunto averli dati a Fury in un qualsiasi momento) ma è vera e propria pigrizia narrativa, il non voler spiegare perché o percome Tony abbia lasciato quegli occhiali a lui ben cinque anni prima già conscio della propria morte (il nome di EDITH lascia poco adito a dubbi sulle sue intenzioni), quando lo schiocco non era nemmeno remotamente preventivato.
L'idea di un'eredità positiva, pensata per un futuro in cui lui guarderà col sorriso chi lo succede da dietro le quinte, mi piace enormemente di più di un mero passaggio obbligato "in caso di morte". Questo per dirti che ho adorato la tua ipotesi e la prendo dunque come canonica, ignorando i guazzabugli cinematografici <3

Il resto, mia cara, è stato un susseguirsi di pugnalate a tradimento, come ci piace, giusto per tirare di nuovo in ballo Shakespeare. Morgan, Pepper, il loro ruolo salvifico nella vita di Tony sia prima che dopo lo schiocco (con Morgan intesa prima come "idea" di un meritato futuro sereno): hai ricreato quel senso d'aspettativa che ho provato al cinema nel vedere Tony andare avanti in quei cinque anni, e avere la piccola possibilità di un futuro felice dinanzi a sé, con una famiglia, di sangue o adottiva, e l'affetto di cui è riuscito a circondarsi nel corso degli anni... e ricrei anche la brutale, dolceamara delusione nel vedere che non sarà quello, il suo futuro, ma che sacrificandosi ne ha spalancato le porte per tutti gli altri.

Nota di merito altissima per l'aderenza del testo della canzone alla storia, con immagini vivide, un sottotono scanzonato anche in faccia alla morte, e quel picco d'egocentrismo autoironico che cela molto più di un semplice genio, miliardario, playboy, filantropo; ovvero una persona che, in vita sua, una vita imperfetta di corde mancanti, stonature e rime sbagliate, è riuscito a trovare e a creare un'armonia, e alla fine dato tutto ciò che era e che aveva per proteggerla.
Mi fermo o rischio di piangere sulla tastiera se provassi anche solo ad affrontare a quell'ultimo "ehi, Pep".

Bravissima, Tì, forse l'ho già detto (e spero di ripeterlo in futuro) ma stavolta ti sei superata <3
Un bacione, e spero a presto (oggi torno a romperti, sssì)

-Light- *in lacrime*

Recensore Master
02/09/19, ore 21:56

Ed eccomi anche qui :)
Nel frattempo mi sono ripresa e spero di poterti lasciare una recensione meno delirante della precedente.
Questa one-shot mi è piaciuta moltissimo, ho notato che tendi spesso a ripercorrere la storia di un personaggio anche dai primi anni di età e questa cosa, a parte piacermi sempre tantissimo, l'ho trovata molto azzeccata per questa storia specifica, soprattutto per il modo in cui la citazione di Shakespeare sia rimasta impressa nella mente di Tony per così tanto tempo.
Il fatto che sia stato Howard a dedicarla a Tony è una scelta che ho apprezzato, così come ho amato le scene con Maria e i brevi e rarissimi momenti di pseudo tenerezza tra padre e figlio. Credo che la severità di Howard sia emersa con la crescita di Tony, ma mi piace pensare che nell'infanzia le cose fossero almeno un po' diverse.
Il percorso che fa Tony è chiaramente differente e, lo abbiamo visto, il suo rapporto con Morgan è decisamente più sano e sereno rispetto a quello con suo padre, anche se sono entrambi scampati alla storia della buonanotte con le stesse modalità :P
Ho trovato interessante, invece, il momento dell'incontro con Fury; personalmente è una cosa che mi ha lasciato perplessa durante la visione di Far From Home, perchè va bene che Tony è paranoico e alla morte ci pensa spesso, ma sinceramente non riesco a spiegarmi come, e soprattutto perchè, abbia deciso di affidare quegli occhiali a Fury, con l'ordine di darli a Peter, addirittura sei anni prima della sua morte e chissà quanto tempo prima di Thanos.
La mia mente ingenua e speranzosa, crede in segreto che Tony possa essere ancora miracolosamente vivo, ma credo che si tratti solo dell'ennesimo buco di trama...sob.
In ogni caso, ho apprezzato davvero molto questa storia, che è finita dritta nelle ricordate <3
Complimenti e spero a presto!

_Atlas_