Recensioni per
Credere non ti salverà questa volta
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
16/12/19, ore 18:22

Ciao cara, sono qui per lo scambio.
Ho scelto questa storia poiché originale visto che di ff non ne seguo molte, ma anche perché fantasy, un genere col quale mi sto cimentando molto lentamente.
Comunque eccoci qua.
Parto dal personaggio di Gure, un nano che mi è rimasto subito simpaticissimo. L'ho trovato molto semplice nella sua ingenuità, intendendo dire che non si tratta del protagonista malfidato e intellettualmente superdotato su cui vengono scritte improbabili storie fantasy.
è una creatura leggendaria, ma pur sempre con le sue debolezze, il che lo rende più credibile, quasi umano.
La vittima perfetta, che vuole aiutare il prossimo e combatte la propria paura pur di giungere allo scopo.
Secondo me è ben sviluppato nella sua brevità. Mi sarebbe piaciuto leggere ancora su di lui, ma questo è. Peccato.
Kuro è il cattivo come piace a me. Quello che nasce cattivo, che non diventa cattivo perché gli hanno fatto questo o quello.
Lui è così, basta.
Tra parentesi, mi sembra che si nutra del sangue altrui per rinnovare la propria energia, giusto? Un po' come le pile ricaricabili.
Questa potrebbe essere l'unica motivazione in teoria. Dico in teoria perché mi trovo di fronte un essere che non fa distinzioni.
Potrebbe scegliere di uccidere solo un tipo di personaggi ben definiti. Dei criminali, ad esempio, per poter dire che DEVE farlo poiché ha bisogno di sangue per sopravvivere.
Ma lui uccide tutti, ogni razza, senza distinzione.
Avevo capito fosse lui il killer fin da subito. Bello il piano di farsi trovare mezzo morto per far sì che la vittima abbassasse le difese. Degno di un predatore perfetto, narcisista e anche un po' manipolatore.
Mi piace il fatto che tu non abbia scritto una storia vera e propria, ovvero partire dal punto A per arrivare al punto B. Il nano aveva già raggiunto l'uscita della foresta, quindi questo è un momento del suo viaggio, la sua conclusione.
Potresti davvero scriverci sopra una bella long. Sarebbe davvero bello leggerla!
Dal punto di vista della scrittura posso dirti di non aver notato errori.
Il testo scorre fluidamente e solo due cose mi hanno bloccata un secondo: le ripetizioni dello stesso termine un po' ravvicinate e il fatto che non ho compreso benissimo come il nano abbia scoperto all'improvviso che lui era il mago nero.
Nonostante ciò resta comunque una bella one shot.
Alla prossima!

- A.

Recensore Master
03/12/19, ore 17:38

Ciao!
Eccomi qua, con enorme ritardo, per lo scambio libero del giardino...
Ho scelto questa storia perché anche io scrivo fantasy, anche se di solito non Dark, o horror...
Beh lasciami dire che la tua storia mi è piaciuta molto nonostante io sia un tipo abbastanza impressionabile.
Come non si può affezionarsi al nano dal sangue grigio Gure, scaltro, che non crede nella magia, ma pur sempre ben disposto verso il prossimo.
Difatti dopo lo schock iniziale del massacro lui si accosta al vecchino pensando ingenuamente di aiutarlo.
Invece sotto quelle spoglie fragili si nasconde il mago nero Kure, che da bravo sadico, ha orchestrato tutta la messinscena per adescare la sua vittima, il povero nano, che alla fine giunge a comprendere troppo tardi la verità e fa una bruttissima fine.
Era particolare il fatto che all’arcobaleno, in questa storia, siano associate morte e dolore, sangue e corpi smembrati invece che pensieri felici e di gioia.
Sei riuscita comunque in poche righe a creare un mondo fantasy accattivante e con spunti interessanti e perfettamente Dark.
Complimenti cara e a presto!
Ladyhawke83

Recensore Master
30/09/19, ore 12:43

Ho trovato questa storia tramite la discussione Recensore chi è costui? E devo dire che mi ha stupido, non mi aspettavo il bad ending, ma per come si è evoluta la situazione ci sta. Un'ambientazione semplice, ma essenziale se si tratta di una OS. Ci sono tutti gli elementi tipici di una buona ambientazione fantasy; un nano in viaggio, un saggio mago bianco alla Gandalf, un mago nero alla Saruman XD. Mi piace molto il concetto di disperazione dato da Kuro prima di uccidere il malcapitato nano, poco affine alle questioni magiche e... non certo il tipo eroe coraggioso a cui troppi fantasy ci hanno abituato. Un messaggio molto oscuro e un finale trafico che denota la pazzia dell'antagonista e la sua bramosia verso il sangue.

La nota che però mi ha fatto optare per un giudizio neutro è la forma. In certi punti vi sono veramente troppe ripetizioni come qui;

- Però, come lui aveva visto il pover’uomo, il pover’uomo aveva visto lui e, lentamente, si stava alzando in piedi e agitava il suo lungo bastone per richiamare la sua attenzione.

Oltre alla ridondante parola Sangue, okay magari era il tema centrale del contest però avrei usato più metafore o sinonimi dove con sangue era più esatto usare popolo; stirpe; clan; razza ecc ecc.


Detto questo un saluto e alla prossima Elgas

(Recensione modificata il 30/09/2019 - 12:51 pm)

Recensore Master
25/09/19, ore 23:19

Terza classificata al contest "Darkest fantasy"

Grammatica e stile: 9,4/10 (4,9 grammatica + 4,5 stile)

Dal punto di vista della grammatica, non ho riscontrato praticamente errori (a parte una piccolezza e qualche ripetizione), perciò ti faccio i miei complimenti, perché da questo punto di vista sei stata impeccabile.
Di seguito, riporto in dettaglio gli errori riscontrati, con accanto il relativo punteggio sottratto.

“ Gure si era fidato e finora quella fiducia era stata ben riposta.” ---> Sarebbe stato più corretto l’utilizzo di “fino a quel momento” dato che si sta scrivendo al passato, mentre la parola “finora” si riferisce a un lasso di tempo che perdura fino al presente; non sottraggo comunque punti, dato che è una sottigliezza e spesso si usa indistintamente l’una o l’altra forma anche al passato.

” L’unica cosa che testimoniava una presenza era un odore sgradevole che diventava sempre più pregnante ad ogni passo.” ---> Con ”pregnante” credo volessi intendere ”intenso” o ”pungente”, tuttavia l’uso dell’aggettivo non è corretto nel contesto della frase, in quanto i suoi due unici significati sono ”che sta per partorire” e ”denso di significato”, riferito a parola o discorso. (-0,1)

Per quanto riguarda lo stile, hai un modo di scrivere semplice e lineare, chiaro e pulito, caratterizzato da frasi brevi e concise, ma d’impatto. La scelta dei termini e del loro accostamento consente di creare immagini d’effetto ed evocative, capaci di arrivare al lettore e di trascinarlo nella tua storia. L’immediatezza delle frasi, prive di fronzoli, permette di avere una visione chiara delle scene e degli eventi. Ho trovato il tuo stile crudo molto funzionale alla narrazione: ha contribuito a creare e rendere molto bene l’atmosfera cupa che aleggia per tutta la storia, mantenendo viva l’attenzione sui dettagli raccapriccianti della scena e sul senso d’ansia e pericolo che la domina: qualcosa non va, un evento terribile sta per abbattersi sul protagonista e tu sei riuscita a trasmettere molto bene l’imminenza di questa catastrofe grazie alla scelta oculata e azzeccata dei termini. Ho apprezzato, soprattutto, alcune scelte sull’accostamento delle parole, che hanno dato vita a immagini davvero suggestive: ” aveva dato vita a quella morte”, ”Gure aveva capito, ma Kuro aveva capito che lui aveva capito”, ”aveva osato anche credere che credere lo avrebbe salvato” sono gli esempi più lampanti di ciò che voglio dire. Infine, hai un uso della punteggiatura molto particolare, volto a evidenziare concetti e sensazioni, creando un ritmo incalzante e coinvolgente.
Per quanto riguarda le descrizioni, sono dettagliate quanto basta: non ti dilunghi troppo nel descrivere ciò che accade e non ti soffermi su particolari inutili, tuttavia la narrazione ricca di aggettivi, il coinvolgimento di tutti i sensi e il focus sulle sensazioni del protagonista consentono di avere una visione chiara di ciò che accade e d’immaginare senza sforzo la scena. Non sacrifichi l’azione a discapito di descrizioni troppo lunghe, ma al contempo esse sono sufficientemente dettagliate da permettere di immergersi nelle situazioni. Hai un modo di scrivere che cattura il lettore e lo trascina all’interno della tua storia, creando immagini vivide e reali, trasmettendogli le sensazioni che i personaggi si trovano a provare; sei capace di catturare e mantenere viva l’attenzione, senza mai annoiare con spiegazioni troppo lunghe. Il tuo modo di scrivere è immediato, diretto e capace di trasmettere con grande intensità.

Caratterizzazione personaggi: 8/10

Nella tua storia, ci presenti due personaggi, Gure e Kuro, e ce ne nomini un terzo, il mago bianco Shiro. Mentre di quest’ultimo sappiamo poco nulla, gli altri due sono stati tratteggiati con maggiore attenzione. Sia di Gure che di Kuro vengono mostrati carattere e personalità attraverso uno show, don’t tell davvero bene riuscito: lungo tutto il racconto, attraverso pensieri e agito dei due, si riesce a entrare nel loro mondo e nella loro testa, cogliendone il carattere e la moralità.
A Gure non si può non affezionarsi, anche grazie alla scelta degli aggettivi riferiti alla sua persona, con i quali non manchi mai di sottolineare quanto il nano sia piccolo, quasi a voler rimarcare quanto sia indifeso e fragile rispetto ai pericoli a cui sta andando incontro. Di lui si apprende immediatamente che non crede nella magia, nonostante ne abbia concreti esempi nel mondo che lo circonda, e che ha intrapreso un viaggio per raggiungere il villaggio dei sangue misto. Poco più avanti, si scopre che Gure ha un animo talmente curioso da sopraffare persino il terrore alla vista del massacro che si trova davanti una volta giunto a destinazione: è quella stessa curiosità che lo porta ad avvicinarsi a Kuro e a porgergli domande sull’accaduto, nel tentativo di comprendere; infine, si dimostra anche pronto ad abbandonare ciò in cui crede (o, meglio, non crede) per salvarsi la vita, senza troppi rimpianti o rimorsi, a sottolineare come l’istinto di sopravvivenza sia in lui più forte della moralità. È un personaggio, quello che ci presenti, dalle mille sfaccettature, che sei riuscita a rendere bene pur nella brevità dello scritto. Non si può non trovare piacevole questo piccolo nano che sta placidamente compiendo il suo viaggio, e non si può non entrare in empatia con lui per la misera fine a cui va incontro, solamente perché si è ritrovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Si prova pena per questo piccolo nano, dal piccolo stomaco e le piccole mani, pacifico e indifeso, massacrato ingiustamente da un essere crudele. Tutto ciò che accade è visto attraverso i suoi occhi e percepito attraverso le sue sensazioni, espediente narrativo che ha senza alcun dubbio contribuito a farmi affezionare immediatamente a lui nel giro di poche righe.
Passiamo ora al villain, Kuro: di lui sappiamo che è un mago bianco impazzito per l’uso di magia nera, che l’ha corrotto e reso folle. Tutti lo temono, poiché vaga in cerca di sangue, senza raziocinio. Lentamente, con il passare della narrazione, caliamo nella mente di questo personaggio, venendo a conoscenza a poco a poco e con orrore della sua follia, che sveli pian piano, in un crescendo di tensione e ansia. Sottolinei spesso il particolare degli occhi sbarrati, che inizialmente Gure scambia per shock, e che invece sono il segno inequivocabile della sua pazzia. Egli è un uomo scaltro, sicuro di sé e del suo potere: si prende tempo per beffarsi della sua ignara vittima, per ingannarla facendole credere che sia un vecchio indifeso, scampato al massacro perché ha creduto nella magia di Kuro; con sottile sadismo, non ha fretta di perpetrare il suo intento, ma si crogiola nella sua stessa malvagità, beandosi dell’iniziale ingenuità di Gure. Kuro è senza dubbio un personaggio molto interessante, di cui hai saputo rendere bene la sinistra pazzia e il piacere che prova nel seminare morte e distruzione; egli è oscuro, fosco, subdolo, ingannatore e le descrizioni che hai fornito di lui, del modo in cui agisce, del sorriso sadico che s’allarga sempre di più sul suo viso hanno contribuito a renderlo un villain d’impatto e capace di rimanere impresso nella mente e nel cuore dei lettori. Ho un debole per i cattivi delle storie, quindi faccio sempre particolare attenzione a come vengono resi, e tu sei riuscita sicuramente a dipingere un personaggio degno del ruolo che ricopre nella storia e della nomea che si è costruito nel mondo da te creato.
Passo ora a spiegarti perché il punteggio della voce non è pieno. Nella tua storia, purtroppo, non c’è molta introspezione: le descrizioni che ci vengono fornite dei protagonisti e del loro agito sono ben fatte e funzionali a creare una loro nitida immagine in chi legge, tuttavia non si va oltre questo. Di Kuro e Gure si sa quanto basta e non si scende mai nel dettaglio della loro psicologia. Indubbiamente, la brevità del racconto ti ha penalizzata in quest’aspetto. Un’analisi più approfondita dei personaggi, dei loro pensieri e della loro mente avrebbe sicuramente contribuito a donare loro maggiore dinamicità, creando una personalità più definita e permettendo al lettore di conoscerli più a fondo. Nel leggere la tua storia, non si rimane confusi dai personaggi, si comprende bene di chi si sta parlando, e del perché del comportamento che attua, ma non si scava a fondo, si rimane in superfice, e dei protagonisti si conosce solamente ciò che viene descritto nella scena del villaggio e poco più. Di Shiro, poi, non si sa praticamente nulla: apprendiamo che è un mago sangue bianco, ma non perché, ad esempio, sia rimasto per qualche tempo al villaggio dei nani dal sangue grigio; certo, egli serve, nella narrazione, solamente per dare informazioni a Gure su come raggiungere la sua meta e a portarlo a conoscenza dell’esistenza di Kuro, ma qualcosa in più su di lui si sarebbe potuto dire, quantomeno sul motivo della sua presenza al villaggio. Parimenti, avresti potuto spiegare il motivo che ha spinto Kuro a iniziare a usare la magia nera, avvenimento che l’ha portato a essere ciò che è diventato. In generale, una maggiore introspezione avrebbe senza dubbio contribuito a rendere i personaggi più di spessore e a caratterizzarli in maniera più approfondita, anche se ne hai comunque saputo delineare bene le personalità, come già detto.

Trama e originalità: 8,5/10

Nella tua storia non è presente una vera e propria trama, quanto più uno spaccato di vita, un episodio isolato. Del mondo in cui si muove il protagonista non sappiamo molto, solamente che esso è caratterizzato da creature dal sangue di colore differente in base alla razza a cui appartengono. Poi veniamo a conoscenza dell’esistenza dei sangue misto, ma di loro non ci viene detto nulla: perché hanno questa peculiarità? È dovuta al fatto di essere meticci o a qualcos’altro? Inoltre, il fatto che il sangue di Kuro sia cambiato da bianco a nero a causa dell’utilizzo della magia nera, fa pensare che il sangue non sia collegato solamente alla razza a cui si appartiene, ma quantomeno anche alla magia, e che esso può mutare in qualche modo il suo colore (come infatti accade anche quando Kuro se ne nutre). Tuttavia, di nuovo, non viene spiegato nulla a riguardo, perciò quest’aspetto che è centrale nella narrazione non viene mai approfondito, e rimane molto sullo sfondo. Parimenti, non sappiamo il motivo per il quale Gure sia in viaggio: pare che il villaggio dei sangue misto non sia la sua meta finale, in quanto viene detto che Shiro lo ha indicato al nano come un luogo dove sostare e riposare; il motivo che ha spinto Gure a mettersi in viaggio, attraversando anche un’oscura foresta, tuttavia rimane completamente ignoto, perché nulla ci viene detto a riguardo. Non viene mai nemmeno spiegato cosa siano i gufastori, anche se dal nome e dal fatto che vedano al buio e rosicchino tutto, credo che siano una sorta di incrocio tra un gufo e un castoro (se è così, sono davvero adorabili). Insomma, hai creato degli spunti davvero molto interessanti per il mondo in cui si muovo i personaggi: essi tuttavia non sono stati approfonditi a sufficienza per darne al lettore un’idea chiara; rimane tutto molto sullo sfondo, appena accennato e questo non consente di riuscire a figurarsi bene l’universo da te creato. Per quanto riguarda l’episodio che costituisce la storia, esso è invece stato descritto con dovizia di particolari, facendo perno sulla disperazione e l’orrore che permea la scena e che accompagna il lettore, quasi da subito, fino alla conclusione dello sfortunato viaggio di Gure. Sei riuscita a dare un’idea precisa e coerente di ciò che succede, senza mai cali di tensione, spingendo il lettore a voler conoscere le sorti del povero Gure, a domandarsi cosa ne sarà di lui. Ti faccio i complimenti per essere riuscita a costruire, in poche parole, un luogo colmo di orrore e raccapriccio e un racconto disturbante e malvagio.
In quanto a originalità, l’idea del sangue colorato che contraddistingue le creature è decisamente molto interessante e poco sentita, per questo è un vero peccato che tu non l’abbia approfondita ulteriormente: mi sarebbe piaciuto conoscere di più riguardo i popoli che abitano il tuo mondo e questa loro bizzarra caratteristica. Il malvagio potente e senza scrupoli è un cliché del genere, ma tu l’hai trattato in maniera molto intelligente, riuscendo a non farlo cadere nello scontato o nel banale, grazie al fatto che il nostro villain non cerca un posto nel mondo, non vuole raggiungere gli apici del potere, ma vaga senza meta in costante ricerca di creature da uccidere per prenderne il sangue, di cui necessita per mantenere i suoi poteri e se stesso in vita.
Gli elementi che caratterizzano il Dark fantasy sono sicuramente presenti: l’atmosfera è cupa, e la narrazione è un incalzante susseguirsi di ansia e tensione, di attesa dell’inevitabile che, tuttavia, tarda ad arrivare, mantenendo quindi viva l’angoscia. L’episodio presentato è crudo e cruento, permeato di orrore e il villain da te presentato è deliziosamente fosco. L’unico personaggio candido e innocente è Gure, che infatti fa prontamente una brutta fine, a sottolineare ancor di più l’atmosfera macabra che permea la tua storia. Sei riuscita a creare un racconto fantasy pienamente dark, complimenti!

Utilizzo del pacchetto: 4/5

Kuro è un mago, così come lo è Shiro, che è l’esatto opposto del villain. Il personaggio del pacchetto, dunque, è stato utilizzato appieno e, come già detto, in maniera piuttosto originale. (+1)
Per quanto riguarda il prompt, esso viene accennato solo in una frase della storia: Gure si avvicina a Kuro perché lo crede un vecchietto indifeso e fragile, perché s’illude che sia così, segnando la sua condanna; tuttavia, il prompt non è stato ulteriormente sviluppato e non si è posta una vera e propria attenzione su di esso. La narrazione avrebbe funzionato anche se non fosse stato inserito, e ciò lo rende marginale nella vicenda, per questo non ho dato punteggio pieno per quest’elemento. (+1)
Il bastone è l’arma con cui Kuro uccide Gure e anche ciò che il mago utilizza per nutrirsi del sangue e, ancora prima, per rendere più credibile la sua parte di vecchietto fragile e indifeso. Il suo utilizzo all’interno della storia è stato ottimo e ho apprezzato molto il fatto che fosse così indispensabile per il villain. (+1)
Ti faccio i complimenti per come hai inserito la frase all’interno della storia: l’hai integrata alla perfezione con il racconto e con il discorso in cui è stata pronunciata; mi è anche piaciuto che Kuro ne abbia dato un’ulteriore spiegazione a Gure, perché ciò ha consentito di renderla ancora più coerente con il racconto, senza dare l’impressione di averla usata perché dovevi. Ho apprezzato anche che tu abbia ripreso il concetto della frase alla fine, quando dici ”non esiste meta precisa per chi non ha un posto dove andare. (+1)


Gradimento personale: 4,7/5

La tua storia mi è piaciuta. Nonostante la sua brevità, sei riuscita a catturarmi e a farmi immergere nella vicenda, catapultandomi nel villaggio dei sangue misto e nel massacro che lì si è perpetrato. Ero con Gure a osservare i cadaveri fatti a pezzi, a fare domande a Kuro e a guardarne gli occhi sgranati dalla pazzia e il sorriso sempre più sadico. Ero a dispiacermi per le sorti del nano e a guardare il trionfo del mago. Ho anche provato pena per Kuro, per la sua mente traviata dalla magia nera, che lo ha reso schiavo del sangue e un esule, costretto a vagare senza una meta ben precisa, solo al mondo. Hai creato un villain che mi è piaciuto davvero molto e che, per certi versi, mi ha affascinata: è un personaggio che ha molto da dire e lascia la sua impronta in chi legge. Ho amato l’atmosfera che aleggia per tutto il racconto, la crudezza degli eventi descritti e il senso di terrore e impotenza. Sei riuscita a creare una storia molto somigliante a quelle che adoro, intrisa di malvagità e cupezza. Infine, ho apprezzato moltissimo il contrasto tra la pozza di sangue arcobaleno a terra e il contenuto della storia: l’arcobaleno richiama solitamente immagini di pace e serenità, mentre qui è la conseguenza di una carneficina.
Peccato per il fatto che, come detto sopra, tu non abbia approfondito un po’ di più la questione del sangue colorato e la motivazione del viaggio di Gure, aspetti di cui avrei davvero voluto leggere, per saperne di più. Per il resto, non posso che farti i complimenti per il racconto da te creato e per quanto tu sia riuscita a trasmettere e coinvolgere nonostante la sua brevità, dote che non tutti possono vantare.
Infine, ti faccio i complimenti per il titolo che hai dato alla storia: se ne capisce davvero il senso solo dopo aver terminato di leggere il racconto, e questa è una cosa che ho adorato davvero.

Punteggio totale: 34,6/40
(Recensione modificata il 25/09/2019 - 11:20 pm)

Recensore Master
25/08/19, ore 22:25

Ciao!
Come fai a produrre cose così belle in così poco tempo? sappi che ti invidio molto!
Mi piace l'idea del sangue di vari colori, la trovo molto originale.
Hai creato anche una bellissima ambientazione, che in pche righe riassume in pratica la struttura del mondo che hai ideato.
Il nostro Gure parte animato delle migliori intenzioni, e giustamente quando si imbatte nella strage rimane basito.
Peraltro, mi è piaciuta anche la scelta di associare l'arcobaleno, che normalnente evoca idee di positività e non-violenza, a una strage efferata e orribile.
Bellissima la comparsa dello stregone Kuro e la lenta presa di coscienza di Gure, che domanda dopo domanda arriva a scoprire l'orribile verità.
Insomma, una storia davvero bella, complimenti e in bocca al lupo per il contest!