Ciao🌸
Eccomi a recensire, come promesso. La tua storia mi attrae così tanto che, anche se volevo lasciarti stare almeno a Pasqua, non ce l'ho proprio fatta!
Ho adorato come il primo pezzo fosse una parte -non solo raccontata ma "vissuta"- del passato di Avier. Perché per quanto io possa adorare le parti ben narrate, soprattutto se da un personaggio attraverso dialoghi o monologhi, credo che la cosa migliore sia, a volte, lasciare spazio alla narrazione degli eventi così come accaduti.
Il fatto che poi ci sia la scena in cui i due protagonisti si svegliano in camera di Aelita non mi sembra una coincidenza. Mi fa quasi sembrare un sogno palesatosi da un ricordo, magari distorto o corrotto. Magari semplicemente brutto.
Come ben potrai immaginare ho letteralmente amato ogni singolo momento tra Avier e la nostra principessa di Lyoko. Forse perché riesci a renderla umana più di quando sembrano umani tutti gli altri...non saprei proprio dirti. Però continua così!
La parte con i punti interrogativi la capisco sempre meno. Ero convinta di cose che in questo capitolo si sono nuovamente smentite e ora sono entrata in crisi mistica. Se questo era il tuo intento bene ci sei riuscito, spero che tu sia soddisfatto del tuo operato.
Andiamo avanti.
Ho trovato il tentativo di invitare Avier un modo per almeno provare ad integrarlo, ma diciamo che il tempismo è essenziale quindi le cose sono andate leggermente allo scatafascio.
Però Avier che si fionda in libreria dimenticando di tutti e tutto, sono più io di quando lui possa mai essere.
Continuo.
Beh, qui le cose si fanno più complicate. Ammetto che la frase di William ("Chissà da quand’è in questi pantaloni…") mi ha leggermente destabilizzata visto che non ho ben chiaro a cosa si stesse riferendo, ma farò finta di avere io una mente malata e, come ho fatto mentre leggevo, vado avanti.
Mi ha davvero tenuta incollata quella parte. Yumi "savage mode" è perfetta per il personaggio originale e apprezzo che sia disposta a tutto. Però credo che il fatto di nascondere l'intera faccenda sia più da William che da Yumi, visto che alla fine lei è sempre descritta come una ragazza fragile sotto sotto. Capisco che lo facciano per Ulrich, per non spezzargli il cuore, ma questo non mi ha fatto apparire Yumi come una ragazza trasparente ma come...una qualunque.
Forse perché è sempre stata la mia preferita (CIOÈ MENAVA DURO ED ERA VESTITA DI NERO. LA PRIMA TIPA CHE C'AVEVA IL GIRL POWER) ma mentre leggevo ho avuto questa sensazione di non star vedendo lei agire, solo una che le somiglia.
Potrebbe essere solo una mia impressione, quindi non affidarti a questo al 100% per favore.
Okay, ora arriviamo al momento critico per me.
La coppia della morte nera confessa il loro crimine e Ulrich sembra prenderla fin troppo bene, anche se sospetto sia una facciata se devo essere sincera. Il cinico, freddo, sarcastico, scorbutico e brillante Ulrich Stern? Appunto.
Poi, nella mia testa parte la canzone di Ano Hana e io so già che non finirà bene.
Comincio a piangere. Solo qualche lacrima, ma sfugge e io non posso impedirlo.
Aelita confessa a Jeremy la verità. Lui scappa.
Non c'è un vero nome al sentimento che si prova nel subire la situazione. Ma almeno non era da sola, visto che Avier era lì con lei.
Che fortuna, cara Aelita, aggiungerei.
Se sei riuscito a farmi piangere complimenti, tra quelle righe ho scorso il sentimento, ogni singola goccia di delusione, rabbia e una punta di rimorso che avrei dovuto essere in grado di provare.
In realtà, ti confesso, io piango spesso. Ricordando il passato. Essendo consapevole di non poter cambiare né il presente né il futuro. E, più di tutto, odiando la consapevolezza.
Ma, nonostante questo, non piango per i film, non piango per la lettura. Riesco ad avere un certo distacco e, per questo, ho sviluppato una alto ricettore/?/ di sentimenti tra le righe. Riesco a percepire le emozioni di una storia anche non provandole io stessa.
Eppure, come per tutto, ci sono delle eccezioni.
Rinnovo, come sempre, i miei complimenti. Ad ogni capitolo sono sempre più sorpresa.
Atto finale, se così possiamo definirlo. Avier e Aelita, ancora insieme.
La frase di lui mi ha commosso ("Sarò tutto, tranne che un codardo") e credo davvero nelle sue parole. Credo davvero che non sarà un codardo. Semplicemente perché credo che lui abbia vissuto troppo nella "vera paura" per riccorrere alla codardia.
Ovviamente ora sai che hai l'obbligo di scrivere ESATTAMENTE che cosa accade, vero? Non fingere di non saperlo, tu lo sai. Aspetterò mesi, non importa, ma tu fallo.
Voglio sapere che cosa succede tra loro due. E non mi importa se non potrai metterlo nella storia, a quel punto i miei messaggi privati saranno ben contenti di riceverne uno tuo che ne contiene la narrazione. Se non sono stata convincente abbastanza fammelo sapere, okay? Cercherò di esserlo di più.
E anche questa recensione è conclusa, spero di poter leggere presto un'altra parte della storia.
Blue 🌸 |