Ultimamente, nonostante non siano esattamente tra le mie preferite, mi è capitato di leggere un sacco di storie e libri in prima persona e, poco per volta, sto iniziando ad apprezzarne la scelta. Anche se con molta calma e molto sangue freddo, e infatti mi ci è voluta qualche riga della tua fic per iniziare ad abituarmi alla narrazione e al ritmo (anche se ti faccio notare alcuni refusi all’inizio in cui scrivi “suo fidanzato” invece di mio).
Ma quindi veniamo a Buck svegliato troppo presto e da Steve che, già pronto e in divisa, sembra non aspettare altro che di buttarsi in una nuova missione. Mi piace che Bucky da subito si mostri contrario e che tenti di far capire a Captain America che ci sono reclute più giovani (lol XD) a cui affidare il lavoro, senza che debbano per forza tornare loro sul campo dopo aver già passato due mesi in missione. Povero Bucky, ha le sue esigenze!
Ho trovato molto interessante la tua scelta di dividere la storia in due momenti differenti, raccontando degli stucky già come coppia assodata di una relazione iniziata chissà quando e poi del Winter Soldier, presumibilmente con l’idea di riattaccarti al momento in cui la loro relazione è effettivamente cominciata. Carina anche l’idea di farlo parlare più come un robot che sta compiendo le analisi di un programma, più che un essere umano e mi è piaciuto soprattutto la parte in cui, nonostante il calore piacevole e rilassante della doccia, non appena sente la porta aprirsi scatta pronto alla lotta.
L’unica cosa che però ti faccio notare è l’uso dei tempi verbali che nella seconda parte cambia da imperfetto a presente e che quindi dovresti ricontrollare.
Per il resto come primo capitolo è interessante, proprio per questa dualità che mostra una scena di vita letteralmente vissuta, calda, romantica, intima e una più impersonale, asettica, tanto che addirittura passi dalla terza persona alla prima.
Mi ha incuriosita. Complimenti!