Recensioni per
Vivere per Amore
di LordLunaPuff

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/11/21, ore 06:32

Ciao! Sono qui per lo scambio del giardino. Avevo già letto tempo fa qualcosa di tuo e mi ricordavo di questi personaggi e del modo magnifico con cui li avevi tratteggiati...
Qui, però, ti sei superata. Ho amato molto tutta l’introduzione sulla creazione, sulla filosofia e la religione.
Ognuno di noi sceglie a cosa affidarsi, ad un’entità superiore oppure a se stesso. E qui si capisce molto bene come valga per Balthamos e Amixiel.
Poi c’è un cambio di tempo e luogo. Siamo in antico Egitto, c’è il faraone, che ha molte mogli e figli tra questi ci presenti baruch e Enoch, sono fratelli, ma purtroppo godono di diritti e destini diversi... Anche qui ho apprezzato tanto le descrizioni di loro e il loro interagire. Ci sono tanti sentimenti, l’amore la gioia, l’affetto fraterno, ma anche la gelosia, l’invidia e, sul finale anche lo scherno.
Non conosco il fandom né i personaggi, ma il tuo modo di presentarmeli e di raccontare questa storia mi invoglia davvero a proseguire.
Complimenti
Ladyhawke83

Recensore Master
03/02/20, ore 11:14

Buongiorno cara, eccomi di nuovo all’attivo per continuare la lettura sul tuo profilo: prima cosa mi sono fiondata sull’ultima opera pubblicata ma ho notato – con una punta di dispiacere – che non è stata aggiornata. Lo so, non è bello dirlo all’autore, ma ci tengo a farti sapere che mi spiace stia lì ferma perché adoro quella long! Mi auguro tu possa trovare il tempo di poterla aggiornare, io intanto ne approfitto pure per leggere il primo capitolo di questa storia che mi ha incuriosita un sacco.
Sono stregata, stupita, rapita: solitamente sono abituata ad avere a che fare con te nel redrating, nel sesso spinto, nell’erotismo esplicito, eppure qui è completamente un’altra storia. Il tuo modo di scrivere e di utilizzare una certa terminologia specifica all’occasione dimostra come tu sia un’attrice variegata e capace di muoversi in stili completamente differenti. Il tutto sembra raccontato direttamente come mito, come teoria di creazione, come memoria che si perde nei tempi ma che lascia un’impronta nel cuore di ognuno e del mondo. La nascita di Balthamos? È poetica, è emotiva, coinvolgente e raccontata con un punto focale originalissimo secondo me.
Inizialmente credevo Amixiel fosse esattamente come Balthamos, ed il loro entusiasmo, il loro amore, la loro voglia di vivere sono sentiti, fisici, coinvolgenti, ma poi arriva il primo riscontro in cui non si trovano d’accordo ed il tutto vien trattato con una tale innocenza come fossero due bambini a discutere su fatti qualsiasi. Non c’è malizia, non esiste ancora cinismo, diversità, cattiveria, ma per la prima volta si ritrovano a dover gestire una cosa così, e noto che c’è proprio come un contrasto. Trovo interessante l’inserimento di Xafania, perché di fatto è colei che riporta a galla il dubbio, la perplessità, l’incertezza di un argomento ormai tabù tra i due amanti. E qui sento che sta per cambiare tutto, così, d’improvviso, tanto da sconvolgermi l’idea iniziale che mi ero fatta di questo mondo.
Un mondo che continua a scorrere, un mondo nell’Egitto antico dove due bambini scoprono il mondo che li circonda e si scontrano con la diversità dei modi di pensiero. Le due figure di Enoch e Baruch sono tanto simili quanto diverse, davvero, uno altezzoso, geloso, cinico e l’altro genuino, altruista, puro. Due personalità che si scontrano un giorno per caso quasi, quando pensavo sarebbe andato tutto bene: nel loro dialogo rivelatore hai riversato tutto il loro diverso modo di porsi, e l’idea di uno che stuzzica l’altro solo per vederlo infervorarsi mostra invece nella sensibilità dell’altro disagio, sensazione di inadeguatezza. Punto sul vivo per gioco, ci mostri indirettamente ciò che in realtà è e prova, e lo trovo un modo molto bello per far parlare il suo cuore senza che lo facciano le sue labbra.
Tutto ha sapore di antico, di storia persa nei millenni, di qualcosa che in realtà è attualissimo. Ora il mio desiderio di continuare la storia si fa più grande, perché voglio scoprire queste vicende, capire cosa accadrà ai fratelli e soprattutto quando arriveranno al punto di rottura – sicuramente accadrà, e voglio capire come avrai incastrato il tutto e cosa accadrà loro. Davvero un approccio interessante, che ho apprezzato parecchio, una prosa adatta a un certo tipo di ambientazione, un modo di esprimersi nel discorso diretto che è adatto al contesto e pure all’età dei protagonisti. Che dire? Sono contenta di aver iniziato questo tuo progetto, so che mi darà grande soddisfazione continuare a leggerlo. Alla prossima cara, buon lavoro e buona giornata! :3

Recensore Master
11/10/19, ore 17:30

Ciao!
Eccomi finalmente da te e perdona il ritardo, ma sono giorni complicati -_-
Ho deciso di partire da questa storia perché “Queste Oscure Materie” rientra sicuramente tra le mie trilogie preferite, ma non ho mai letto ff ambientate in questo universo. Confesso di non ricordare se Balthamos sia un angelo di quelli che appaiono nel terzo volume, in qualsiasi caso da questo primo capitolo mi pare di aver colto la tua intenzione di dare alla storia una forte impronta originale, cosa che a me non dispiace affatto. Certo l’ambientazione è di molto anteriore ai fatti narrati a partire da “La bussola d’oro”, dato che ci troviamo nell’Antico Egitto, l’Egitto del nostro mondo (e non quello di Lyra), considerata la mancanza di daimon. In realtà tutto parte da molto prima, al tempo della Creazione, se così possiamo dire: mi è piaciuto moltissimo la descrizione della “nascita” di Balthamos, della sua scoperta di sé attraverso ciò che lo circonda, e soprattutto grazie ad Aximiel, del quale si innamora con l’immediatezza e il candore propri di una creatura ultraterrena. Il loro sembra però un legame destinato a non durare, perché nel momento in cui altre considerazioni – a proposito del “Signore” che li avrebbe creati e fatti incontrare (colui che poi prenderà il nome di “Autorità”, e contro il quale Lord Asriel muoverà guerra) – cominciano ad entrare in gioco, Balthamos si rende conto di non poter accettare aprioristicamente ciò di cui il suo amato si professa invece fermamente convinto. Balthamos si fa delle domande, alle quali Aximiel non può o non vuole rispondere, e allora cerca una soluzione altrove, e nel momento in cui si rende necessaria una scelta, lui non ha dubbi su quale strada intraprendere.
Di Baruch invece ci mostri l’infanzia, trascorsa tra gli agi del palazzo del Faraone: il bambino, che dimostra da subito una spiccata intelligenza e una curiosità vivace verso tutto ciò che lo circonda, vive circondato dagli affetti, tra cui quello del fratello minore Enoch, il quale però ben presto capisce quanto la sua posizione sia in realtà subalterna e, com’è sin dai tempi di Abele e Caino, comincia a nutrire una profonda gelosia nei confronti del primogenito e dei suoi privilegi.
La parte finale non lascia presagire niente di buono, e se, come spieghi nell’introduzione, Baruch è un “figlio reietto”, credo di aver capito cosa lo porterà ad allontanarsi – o a essere allontanato – dal trono che gli spetterebbe di diritto.
Non mi resta che attendere l’aggiornamento per scoprire se ho ragione oppure no 😉
Intanto ti faccio i miei complimenti per questo primo capitolo, leggerlo è stata un’esperienza veramente coinvolgente, hai saputo creare il giusto mix di elementi per invogliare il lettore a proseguire.
Alla prossima dunque!
Baci :*

padme