Ciao!
Questa volta sono un po' emozionata, questa storia mi ha trasmesso una sensazione di intimità assurda, che temo di non riuscire a rendere a parole.
Il legame che descrivi è solido, maturo, intimo, appartiene a due persone che si sono scelte e continuano a farlo ogni giorno. Due parti complementari di uno stesso progetto. Un amore ancora giovane ma già temprato da dure prove – l'aggressione a Bill e ciò che ne è seguito, la guerra, il dolore instillato dalla perdita –, dunque resistente alle intemperie, un amore vero insomma, di quelli che ti legano per tutta alla vita a un'altra persona.
Ecco, nella tua storia questo amore così grande, questo rapporto così consolidato, emerge in ogni parola, pausa, espressione della narrazione diretta e indiretta. Bill e Fleur sono sia due personaggi a tutto tondo che una coppia dove l'uno e l'altra sono parte integrante di un unico insieme.
Mi è piaciuta davvero molto, e ho apprezzato molto l'introspezione di Bill, il tuo andare oltre la corazza che ci ha mostrato la Rowling. Lei ci ha descritto un ragazzo coraggioso, giusto, forte, tu qui hai mostrato l'uomo con le sue debolezze, non per questo meno coraggioso e giusto e forte, ma più umano, più reale. I timori e le insicurezze che lo sorprendono a tradimento sono verosimili e ci suggeriscono quanto sia difficile rimettersi in piedi dopo esperienze traumatizzanti e dolorose, esperienze che ne hanno condizionato la vita e parte della giovinezza.
In particolare, sono stata assalita da una tenerezza triste quando Bill riflette sull'aggressione di Greyback e su ciò che sarebbe accaduto se quella notte lui fosse stato trasformato. Il riferimento a Remus è stato un piccolo colpo al cuore, lo ammetto, soprattutto perché la riflessione di Bill è ancora una volta molto umana e chiama in causa quel tipo di egoismo cui è così facile cedere quando in gioco c'è la felicità. Sono sempre stata convinta che Remus sbagliasse nel rifiutare Tonks, e una parte di me crede che Bill avrebbe seguito le sue orme con Fleur se si fossero trovati nella stessa situazione – anche se nello spazio della riflessione ipotetica, come è giusto che sia, lui teme il peccato di egoismo.
In questa cornice, la figura di Fleur diviene sempre più protagonista: prima sullo sfondo, addormentata accanto a lui con questi capelli d'argento sparsi sul cuscino, poi in primo piano, sveglia e accanto a lui. Lei che lo ama così tanto da conoscere tutto di lui, anche e soprattutto i suoi tormenti, che è in grado di rasserenarlo con la sola presenza, che sa esattamente cosa dirgli per farlo stare bene.
Il momento in cui si baciano e la piccola Victoire si fa sentire attraverso il pancione è dolcissimo e dà speranza, perché in effetti in lei c'è una nuova alba, la più bella e più forte, che illuminerà la vita di entrambi così come la presenza di Fleur ha illuminato quella di Bill (e viceversa!). È una coppia molto sottovalutata questa, così come è sottovalutata Fleur (vuoi anche per il punto di vista di Harry, sempre ristretto a lui imbambolato e alle ragazze invidiose di questa bellezza così ammaliante e appariscente), però in effetti sono stati due giovani molto coraggiosi: hanno scelto di amarsi, nonostante intorno a loro tutto andasse in pezzi e urlasse che fosse meglio non legarsi troppo, non sperare troppo in un futuro che forse non ci sarebbe stato. E poi credo rimarrà sempre uno dei momenti più iconici e teneri de I doni della morte quello in cui Fleur non vuole che Harry, Ron e Hermione lascino Villa Conchiglia, lì ho scorto tutta la sensibilità della ragazza e, perché no, lo spirito materno cui fai riferimento in questo racconto.
La scena finale è luminosa, non saprei come altro descriverla. E mi è piaciuto tantissimo il contesto in cui hai calato la storia, le piccole descrizioni del paesaggio sono riuscite a immergermi nel panorama di Villa Conchiglia, con questa salsedine che agita i capelli di Fleur e i granelli di sabbia tra le dita. Anche questo ha contribuito a quell'atmosfera di intimità di cui ho parlato all'inizio.
Anche lo stile mi è piaciuto molto, così come il lessico usato. Ogni volta che ti leggo trovo il tuo stile sempre più piacevole della volta precedente, non so se sia un caso o tu stia facendo un lavoro di labor limae di storia in storia, ti faccio i complimenti in ogni caso!
Penso si sia capito che questa storia mi è piaciuta molto, ti faccio un in bocca al lupo per il contest, ma soprattutto i miei complimenti!
Un abbraccio,
Rosmary |