Ciao! Eccomi per lo scambio!
Ho scelto questa One Shot perché amo Nana e la descrizione mi ha molto incuriosita.
Comincio dicendo che la trama mi è piaciuta, funziona bene e ha un buon ritmo, è una storia breve naturalmente, ma non ci sono buchi o incongruenze, quindi il tutto funziona in maniera regolare e fluida.
L’idea generale che hai avuto mi è piaciuta, apprezzo quando si fanno scelte in base a qualcosa che è accaduto nell’anime o si immagina cosa potrebbe essere successo in certe situazioni non specificate nella storia.
Il modo in cui hai scritto la storia devo dire che non mi ha convinto del tutto, è scritta molto bene e in maniera molto dettagliata, ma forse in certi punti è un po’ veloce.
Per esempio, la parte iniziale di Reira e Takumi, non è molto coinvolgente perché succede tutto veramente troppo in fretta. Capisco che sia una scena veloce in cui vuoi solo far capire che loro hanno un incontro fine solo al sesso, privo di sentimenti. Ma questo lo si capisce solo dalla narrazione, non mi sembra di sentire davvero i sentimenti dei due, o nel caso ci sia menefreghismo o disinteresse, purtroppo non ho sentito nemmeno quello.
Per quanto riguarda tutta la parte di Nana invece, devo dire che lo stile mi piace molto di più, decisamente più coinvolgente e scorrevole.
Oltretutto ti consiglierei di andare più volte a capo dopo il punto, se la storia risulta troppo rapida potrebbe essere anche solo un problema visivo. Molto spesso dopo il punto la frase continua sulla stessa riga, che di per sé non è un errore, ma separando in maniera più netta le frasi secondo me leggere diventa più fluido, altrimenti si legge tutto d’un fiato e sembra che accada tutto in poco tempo e in maniera troppo veloce.
Al contrario trovo che tu abbia suddiviso le varie parti della storia in maniera molto funzionale.
Infatti, abbiamo ben separate le varie parti della storia e la trama viene compresa bene dal lettore anche grazie a questa suddivisione accurata e ordinata.
La struttura grammaticale è ben curata, c’è qualche errore di distrazione, come per esempio:
Subito una testolina dai lunghi codini neri le venne in contro, era Satsuki, sua figlia, che prese gioiosamente in braccio.
Qui per esempio con quel “le” ti stai riferendo a Takumi e non alla bambina, quindi sarebbe “gli”
Si trovano ogni tanto errori simili, ma comunque sempre tralasciabili che sono spesso di distrazione e battitura.
La grammatica generale è buona e non interrompe o infastidisce la lettura.
È uno stile sicuramente molto personale, o almeno mi è sembrato di sentire la personalità dell’autore, non particolarmente elaborato come lessico ma la storia non lo richiede.
Sulla narrazione non ho nulla da dire, mi piace, funziona bene e anzi, spiega egregiamente la situazione e le circostanze in cu ci si trova.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi invece, ce ne sono alcuni che mi hanno colpito più di altri.
Reira non la descrivi molto, anche perché non è lei il personaggio principale, ho apprezzato molto Nana, davvero affine al personaggio dell’anime e ho trovato la caratterizzazione azzeccatissima, oltre ad essere coinvolgente.
Anche Takumi non mi è dispiaciuto in realtà, è restato distaccato fino alla fine, anche lui in perfetta sintonia con il suo personaggio, ma sinceramente secondo me manca quel qualcosa che lo rende reale.
Se con Nana sei riuscita a rendere benissimo la sua sofferenza e il suo dolore, con Takumi non sei riuscita allo stesso modo a farmi capire cosa provasse in quella situazione.
La narrazione ce lo dice, ma lui non sembra provarlo davvero.
Mi piace tantissimo il fatto che tu abbia inserito la figlia, anche se la storia è breve e la parte con lei non era necessaria ai fini della trama, è giusto inserire personaggi secondari che ci diano l’impressione di trovarci in un contesto ben studiato dall’autore. Quindi su questo punto ho apprezzato, da un sacco di spessore alla storia quel semplice elemento.
I dialoghi sono buoni, realistici e ben strutturati. Hanno aiutato dove la caratterizzazione non è arrivata secondo me.
Le descrizioni invece, anche se poche, mi sono piaciute, il modo in cui descrivi anche solo il modo in cui è vestita Reira mi piace, è molto accurato ma mai pesante.
Detto questo, il coinvolgimento emotivo naturalmente ha alti e bassi, proprio a causa del fatto che secondo me, nonostante molti elementi ci permettano una buona immedesimazione, ce ne sono altri che creano un distacco tra il lettore e i personaggi. Diciamo che in generale la storia ti permette abbastanza di immergerti nelle varie situazioni, ma a tratti, per i problemi sopracitati risulta un po’ più difficile sentirsi coinvolti.
La storia in generale mi è piaciuta, infatti ti do senza esitazione una recensione positiva, vedi i miei come consigli e pareri personali, la storia in generale merita, ma secondo me potrebbe essere ancora più coinvolgente e piacevole da leggere!
Spero che questa recensione ti sia anche un minimo utile, alla prossima! |