Recensioni per
Anche alle regine, anche alle leonesse
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/11/19, ore 10:34

Recensione 1/3. Primo posto del contest "Giardini - tra Foglie e Vita"

Allora, come primo testo ho scelto questo perchè sono una grande fan di GoT e Cersei è uno dei miei personaggi preferiti, quindi passare per di qui era un obbligo!
Sinceramente, guardando la serie non ho intravisto tutta questa brutalità in Robert (ovviamente era un pessimo marito e dal pessimo carattere), ma se non ricordo male (correggimi se sbaglio perchè sono passati anni) nella prima stagione lui confessava a Ned di averla picchiata una sola volta.
Ma, sinceramente, poco importa... Anche se forse hai "storpiato" un po' l'indole del personaggio, trovo tu lo abbia fatto per ottime ragioni. Come tu stessai hai dichiarato nelle note, volevi parlare di violenza domestica sfruttando un personaggio noto per il suo forte carattere.
Mi è piaciuto molto il testo: lo stile, il livello d'introspezione, l'analisi di Cersei... Tutto. Soprattutto la fine dove, finalmente, assistiamo al ritorno della Cersei che tutti noi amiamo (o odiamo).

Recensore Master
16/10/19, ore 13:59

Cara Lady Palma, hai trattato un personaggio di peso dell’universo del trono di spade quale è Cersei, la quale si è sempre sentita, che ironia, solo una pedina nelle mani degli uomini con cui è venuta in contatto, lei che con il tempo aveva imparato ad osservare e fare tesoro di ciò che scopriva e di conseguenza a manovrare le vite degli altri, dal padre, prima, che per aumentare il potere suo personale e della sua casata l’ha ceduta in sposa a Robert Baratheon, il quale dopo, non l’ha mai considerata come la moglie che avrebbe voluto, tanto che anche nell’intimità, forse per umiliarla e farle del male, la chiamava Lyanna, come la lupa che non aveva potuto avere. Gioco forse sottile e perverso che lei ha subito. Nessuno a mai pensato a lei come ad un essere pensante, e questa sua condizione di irrilevanza ha fatto crescere in lei un astio che si è trasformato in odio verso quello che sulla carta era suo marito, ma al quale non aveva voluto concedere la gioia di avere degli eredi, che infatti erano il frutto del sentimento profondo e malato che la legava al fratello Jamie. Ma lei comunque era la figlia del leone che ha avuto la costanza di attendere il momento propizio per liberarsi del giogo che le era stato messo al collo. Così, brindando alla sua salute, dopo aver appreso della morte del re suo marito ,avendo tessuto molto proficuamente le sue trame, può con un sorriso pronunciare silenziosamente “lunga vita alla regina” che ora sarebbe stata finalmente se stessa, libera dalle nefaste influenze che aveva dovuto sempre sopportare durante gli anni di matrimonio. Anche questo quadro che hai dipinto mi è piaciuto, ora però ti aspetto per l’ultimo tassello della tua long che completerà il percorso fatto durante questi mesi. In tale attesa ti mando un caro saluto.