Recensioni per
Plus
di JohnHWatsonxx
Ciao mia cara...il tempo è tiranno...ho letto questo ultimo capitolo...ma solo ora riesco a scriverti😱 |
Ciao mia cara....sono ancora qua, a romperti con le mie impressioni,chiamiamole così che recensioni è una parola grossa.. |
Buona sera a te... |
Ciao...mi presento:sono Garfield73 e trovo strano che la tua raccolta abbia ricevuto poche recensioni...vabbè è il mistero di questo sito...🤗 |
Ciao, ho letto questa one shot con davvero tanto piacere. A me piacciono davvero tanto le unilock, amo l'idea di vedere Sherlock in un periodo universitario. Perché un periodo di fermento, di assimilazione di teorie, concetti... Diciamo che mi piace tanto in questo periodo e per questo motivo non lo trovo affatto OOC. Sherlock è una persona molto emotiva, se c'è una cosa che la quarta stagione ha acclarato (d'accordo o meno) è proprio questa. Se lo si pensa in un periodo universitario in cui per altro è più giovane, allora ci sta ancora di più. Lo trovo ancora più credibile. Specie se si pensa che qui il motivo di tanta emotività è legato alla sfera sentimentale, sfera nella quale possiamo soltanto immaginare come sia Sherlock Holmes. A me è piaciuto molto il modo in cui l'hai ritratto, anche se attraverso lo sguardo di John. Non abbiamo indagato nella sua mente o nel suo cuore, non sappiamo con esattezza ciò che prova, intuiamo soltanto il suo amore e il suo dolore. E questo perché li hai scritti molto bene, mettendoli lì nero su bianco. La trama è semplice e sfrutta anche alcuni cliché come il sesso da ubriachi. Sherlock e John sono ovviamente quelli che si ubriacano e finiscono a letto insieme. Non sappiamo molto sul loro passato, ma nella storia ripercorri alcune delle tappe salienti della loro relazione. Ci mostri come si sono conosciuti e ovviamente come sono finiti a letto insieme. Io ho apprezzato parecchio. |
Ciao, non sono una grande fan di Ed Sheeran, quindi la canzone che ti ha ispirata non la conoscevo, però quello che ne hai tratto mi è piaciuto molto. Non mi è stato subito chiaro quale sarebbe stato l'arco narrativo, in un primo momento credevo che avresti raccontato soltanto dei sentimenti di Sherlock, della sua nuova consapevolezza (quella di amare John Watson), acquisita un attimo prima di lanciarsi dal tetto del Barts e proprio mentre gli dava il suo "biglietto d'addio". Poi invece mi sono resa conto che in realtà il tuo intento era quello di coprire tutti e due gli anni sino al suo ritorno. In maniera molto compressa, ovviamente perché ce ne sarebbero di cose da dire in effetti... Tu hai usato pochissime parole, davvero poche, ma che rendono perfettamente l'idea di cosa è successo a Sherlock, di qual è stato il suo stato emotivo. Non c'è bisogno di fare voli pindarici o teorie, è tutto quanto scritto lì tra le righe. Questo amore che prima non ha mai provato per nessuno (fatta eccezione per Victor Trevor, ma è imparagonabile dato che all'epoca era un bambino) e che lo ha letteralmente travolto. Amore che lo porta a pensare a lui di continuo, a essere sicuro che sia più difficile smantellare celle terroristiche in giro per il mondo, tra l'altro pure da solo, che trattenersi dal contattare John. Questa è la cosa più complessa che fa, non spedirgli quel messaggio. Trattenersi dal farlo perché farlo sarebbe facilissimo. Eppure si trattiene sino a quando non ritorna finalmente a casa, a una Baker Street in cui tutto è diverso. John è diverso, ora ha Mary. Ma a questo Sherlock sembra non pensarci. |