Racconto drammatico e dall'epilogo tragico. Cronaca di uno stupro... in tutti i sensi. Hai scelto proprio un tema maturo e attualissimo, l'hai affrontato peraltro mantenendo il tuo caratteristico marchio di fabbrica ovvero sangue e sofferenza ma in maniera contenuta... come è giusto che sia.
Una ragazza violentata nell'anima e nel corpo fino ad una violenta e tagliente auto distruzione. Mi hai impressionato quanto basta, uno scritto che peraltro si avvale di una buona idea ovvero di presentarlo sotto forma epistolare o meglio in formato diarìstico.
Le parole che invadono ossessivamente la vittima sembrano come a voler dire: --- Te la sei cercata! ---
Parole che tra l'altro la istigano gradualmente al suicidio dando così un taglio alla sua vita che ormai era attaccata ad un filo della ragione diventato troppo fragile.
A fine lettura ho avvertito uno spossante senso di amarezza e di impotenza a causa della piega presa dagli eventi che come già detto non lasciano possibilità di reazione.
Il tuo intento di sganciare un messaggio ha avuto l'esito giusto. Con poco, (visto che il componimento è assai breve) hai fornito una prospettiva crudele, brutale, ed è di questo che abbiamo bisogno poichè "Diario di una ragazza" contribuisce ad un senso critico rivolto alla società.
Bene e brava.
Se ti va o se hai voglia passa a leggere "Lo scherzo" e "GMC" due racconti autobiografici che spero possano farti ridere.
Alla prox! |
