Il Bambino dai Capelli Color delle Stelle / Sabriel_Little Storm
Grammatica e stile: 10\10
Grammaticalmente non mi è parso di notare alcun errore grammaticale o di battitura, quindi ottimo lavoro. Per quanto riguarda lo stile l'ho trovato molto avvincente, e davvero pulito! Non ho riscontrato ripetizioni ridondanti, e credo che tu sia riuscita a trovare un giusto equilibrio tra semplicità e immediatezza dei vocaboli e alcune espressioni invece più raffinate. Non sei stata pesante, ma nemmeno povera di contenuti, il testo l'ho trovato scorrevole e la lettura è volata. Mi è piaciuta molto l'introspezione, ben amalgamata alla narrazione. In generale il tuo stile l'ho trovato inerente all'atmosfera che volevi suscitare, mi hai trasmesso tanta malinconia e tanto senso di oppressione, e credo che tu sia stata davvero brava ad adattare le tue parole al punto di vista di una bambina, elemento affatto scontato. Sei stata in grado di farmi leggere la tua storia proprio come se la stessi osservando tramite gli occhi di Sindy, quindi con il presentimento e l'angoscia della sua sofferenza, unita però all'innocenza e all'ingenuità propria di quell'età. Per esempio, questa frase qui è meravigliosa: 'Lo stomaco dei due fanciulli brontolava incessantemente: Sindy ebbe quasi paura che Vincent potesse scagliarsi contro di lei e staccarle la carne a morsi.', rispecchia perfettamente l'anima di una bambina.
Se posso permettermi, credo che tu sia migliorata rispetto all'ultima storia che proponesti per il mio concorso (L'Inferno dell'Angelo). Non che fosse scritta male, assolutamente, ma questo capitolo mi è parso più limpido e fluido da un punto di vista strettamente lessicale, quindi brava!
Utilizzo simbolo e frase: 4,5\5
Iniziamo dal significato generale del tatuaggio, la stella, che 'può rappresentare un cambiamento significativo (o la volontà di cambiamento) nella propria vita, il desiderio di raggiungere un obiettivo. Indica la speranza, un punto che brilla nell’oscurità. Una persona con questo tatuaggio non ha alcuna intenzione di arrendersi'. Credo che tu l'abbia rispettato nel senso generale, Sindy in questo caso decide di scappare dall'orfanotrofio, e questo coincide con il 'cambiamento' proposto appunto dall'obbligo. Il problema è che non mi sembra sia stato troppo approfondito. Per esempio, durante la maggior parte della lettura del tuo testo poni - giustamente - l'accento su quanto Sindy si senta in trappola, sulle condizioni catastrofiche in cui vive, sui suoi stenti, sulle sue angoscie. E' una vera e propria sensazione di claustrofobia, che lascia poco spazio alla tematica della speranza, o a quella del cambiamento. Per esempio, il tatuaggio 'ragnatela' (dal bando: 'solitamente rappresenta una sensazione claustrofobica, negativa. Colui che lo sceglie come tatuaggio si sente spesso intrappolato, senza riuscire a liberarsi. Può essere un riferimento a una forma di dipendenza, come da droghe pesanti, o alla situazione familiare che lo circonda, o al sistema politico dello stato in cui vive.') secondo me sarebbe più adeguato. Cioè, l'unico momento in cui emerge dalla protagonista la voglia di cambiare è l'ultimo paragrafo, nel dialogo 'Io me ne vado', ma poi non viene approfondita tramite, non so, l'introspezione (giustamente, lei è una bambina, sarebbe stato strano il contrario). Cioè, questo desiderio improvviso di cambiamento dura troppo 'poco', perchè poi anche durante la fuga, almeno dalle parole che usi e comunque dalla narrazione, non viene mai evidenziato il fatto che lei abbia trovato il coraggio per scappare, ma piuttosto poni l'accento su quanto questo 'gesto' sia stato futile (perchè si è rivelato un fallimento, e da qui ritorna nuovamente la sensazione di claustrofobia). In sintesi, non abbiamo nè un cambiamento definitivo (perchè appunto, lei fallisce nella fuga, e comunque quel che succederà dopo non è spiegato in questo capitolo), nè una volontà di cambiare vera e propria, se non espressa appunto in quella frase, o comunque giusto accennata, sempre secondo me. Poi, per quando riguarda invece il punto 'indica la speranza, un punto che brilla nell'oscurità', anche in questo caso la speranza non mi è sembrato il punto forte del tuo racconto. Sì, la figura del ragazzo solleva un attimo l'animo, e Sindy lo vede come una figura 'positiva', però - sempre secondo me- non traspare la speranza nel senso reale del termine. La narrazione, o comunque il punto di vista di Sindy, fa sempre trasparire molta 'negatività', ma giustamente direi. Cioè, la speranza non c'è, e anche nella parte della fuga Sindy non specifica mai di essere speranzosa, di crederci realmente in quel piano, ma è narrato tutto a mo' di tragedia, di conseguenza non mi sento di darti il punteggio pieno nemmeno su questo punto. Anche quando descrivi gli ultimi incontri tra loro due, metti sempre appunto termini che lasciano presagire il peggio, per esempio qui:
'«Pensi ci rincontreremo davvero?» mormorò lui, gli occhi lucenti fissi nei suoi.
Forse, in fondo, conosceva già la verità.
Lei annuì debolmente: «Certamente».
Il suo tono non era affatto convinto, ma le loro mani si sfiorarono per un istante, in un ultimo, infinito, augurio di speranza.' -> inserisci 'augurio di speranza' alla fine, quindi perfetto, però conta che prima utilizzi tutta una serie di espressioni che la speranza in realtà la smontano proprio, sembra come se i protagonisti fossero i primi a non crederci realmente, come quando dici che 'conosceva già la verità' (in senso negativo), oppure 'annuisce debolmente', oppure 'il suo tono non era affatto convinto'. Ti sto facendo il papiro, perdonami, ma mi piace spiegarmi per bene ed evitare eventuali fraintendimenti! Poi, per quanto riguarda l'ultimo punto del significato del tatuaggio: 'non ha nessuna intenzione di arrendersi', il discorso è lo stesso. Sì, lei ci prova, scappa, ma dal testo non traspare minimamente alcuna 'motivazione', da parte di Sindy. Anche quando scappa ha già il presentimento che qualcosa andrà quasi certamente storto, quindi non trapassa la sua combattività. Questa ovviamente non è una critica al personaggio, anzi credo che tu sia stata dannatamente realistica (ma ne parleremo al punto successivo), soltanto che il pacchetto ti ha un po' fregato, sì! Ripeto, con quello della ragnatela avresti preso sicuramente il massimo del punteggio, perchè la sensazione più 'importante' è quella di occlusione, paura, ansia e claustrofobia. Infine (sì, ce l'abbiamo fatta!) la frase l'hai utilizzata benissimo, la fine mi ha spezzato il cuore, mi sono proprio immaginata questi due bambini sfiorarsi le dita quasi con disperazione, è stata una scena che mi ha veramente colpito.
Caratterizzazione personaggi: 4.5\5
La caratterizzazione dei personaggi mi è piaciuta molto. Partiamo dal presupposto che io adoro i personaggi bambini, ma bisogna saperli trattare! Non devi attribuire loro un'introspezione troppo peculiare, troppo 'colta', ma non devi nemmeno farli sembrare idioti. Devi renderli interessanti, devono saperti stupire, senza però deformare comunque l'idea che siano, per l'appunto, ancora bambini, e sicuramente non è un'impresa facile. Credo che questo ti sia riuscito alla grande, Sindy è veramente un capolavoro. Hai trattenuto tutta la sua innocenza, la sua ingenuità, hai parlato di eventi terrificanti mantenendoli però sotto la luce 'infantile', infatti l'introspezione è priva di giri di parole, o di eventuali 'turbamenti' che invece caratterizzano quelle di noi 'adulti', che tendiamo ad annodare le cose. La visione di Sindy è davvero molto limpida, semplice (in senso buono), lei parla di tutto il male che la circonda ma senza rimuginarci sopra, sei breve ed efficace, ma non distante. Poi sono molto belle le sue gestualità, come quando si affaccia alla finestra e guarda le stelle, o la parte in cui pensa che l'amico possa mangiarla viva per la fame, quello è stato proprio un tocco di classe! Hai davvero adattato la tua narrazione a lei, unendo il racconto al punto di vista, elemento che ha veramente contribuito a rendere quella bambina reale, e a farmi finire lì con loro (avrei voluto abbracciarli, giuro!). Il personaggio di Vincent l'ho amato, troppo dolce, troppo tutto, mi sono piaciute tanto le sue descrizioni, come il fatto che odorasse sempre di pulito, o il colore dei capelli che poi paragoni alle stelle, che Sindy osservava da fuori! Un personaggio altruista, gentile e generoso, spero che tornerà in qualche altro capitolo legato a questa serie (ti prego? ç-ç), anche se non credo... Secondo me, comunque, avresti dovuto dedicargli proprio una puntina di spazio in più. Inoltre, un 'problema' che ho riscontrato si trova nella caratterizzazione dell'antagonista, che avrebbe meritato più attenzione. Io sono consapevole di quanto effettivamente negativa e 'oscura' sia questa figura, perchè ho letto altre tue storie correlate appunto alla serie in generale, ma dovendo valutare la storia singola ti direi che questo personaggio avrebbe meritato un briciolo in più di attenzione, semplicemente perchè secondo me non evince al massimo la sua reale cattiveria, la sua reale malattia psicologica.
Gradimento personale: 5\5
La storia mi è piaciuta molto! Ho adorato i protagonisti, come specificato sopra adoro quando il punto di vista è quello dei bambini, e ho adorato i personaggi principali. L'atmosfera era pesante, opprimente, e credo che tu sia riuscita benissimo a rendere reale la situazione catastrofica che racconti. Mi sono piaciute le immagini che hai proposto, mi è piaciuto tantissimo il rapporto tra Sindy e Vincent, spero che ci scriverai un seguito (quella cosa misteriosa cosa chiamata 'happy ending', che evidentemente tu eviti come la peste). Ottima la narrazione, veloce e mai pesante, in più il finale l'ho veramente adorato. Sarà perchè ho un debole per la frase che hai scelto, tuttavia l'immagine conclusiva è stata tanto bella quanto straziante, ti giuro che il momento in cui si sfiorano le dita scambiandosi la promessa di rivedersi mi ha colpito troppo, perchè mi sono immaginata questi due bambini innocenti che devono sopportare un peso così grande, e in quel gesto genuino ci ho visto davvero tanta sincerità. Cioè, se fossero stati due adulti non mi avresti regalato le stesse sensazioni, quindi è stata proprio un'immagine che ha fatto fare al mio cuore una capriola. Insomma, la ciliegina sulla torta, andava detto!
Totale: 24/25 |