Recensioni per
Che la Luce possa essere sempre in vostro favore!
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Recensione premio 1 di 3 per essere la prima classificata nel contest pianeti tra le stelle sul forum con la storia Chasing a starlight
Come al solito tu mi convinceresti persino a buttarmi da un ponte con la tua assurda capacità di farmi credere in cose e situazioni che di primo acchito sembrano assurde. Sono sicura che ci troveresti una logica, un senso, così poetico e ineccepibile che non potrei dirti di no. Mannaggia a te!
A parte i complimenti generici, sei stata veramente brava a mescolare due Fandom all'apparenza diversissimi, l'idea dei giochi della fame voluti dal signore dalla luce sono geniali. Il caro vecchio Ser Davos come un mentore che si affeziona troppo è troppo ic in un mondo che non è il suo. Shireen come tributo? Che perfezione. Ha tantissimo senso che melisandre l'abbia sacrificata e ancora di più che lei sia morta tra le fiamme, i fan di got che trovano le analogie a mio parere saranno ammaliati. Io lo sono! Le frasi ad effetto non mancano, e la fine... La fine! Quando la sacerdotessa ammette di essersi innamorata di Davos e di averlo quindi salvato, qualcuno che non voleva essere salvato... Che poesia amara!
'La odiava un po' di più.
La odiava un po' di meno.'
E ho detto tutto. Bellissima!

Recensore Master

Cara LadyPalma,
Sto amando disperatamente le tue storie e mi piace molto come rendi la tua OTP <3 . Li rendi così perfettamente IC e non si dica che l’IC non esiste, perché questa ne è una prova mirabile: Davos è un personaggio che non si può non amare per la sua lealtà, concretezza e per l’affetto che aveva per Shereen, per la fedeltà dimostrata a Stannis. Il suo rapporto con tutti questi personaggi, Gendry compreso, è assolutamente IC. Come nell’altro tuo AU natalizio, anche qui riesci a riproporre non solo il canone (le dita perse, il figlio sacrificato, l’agnosticismo totale verso il Signore della Luce), ma anche il rapporto con lei. Ecco perché sei inconfutabilmente brava e sono così felice di leggerti (per inciso: raramente sono sdolcinata in recensione, ma come non posso esserlo qui? Qui dove tu mantieni IC i personaggi e li faresti shippare pure ai sassi xD?) Melisandre è gelida, bellissima, invasata come GoT insegna, ma magnifica nel suo non tirarsi mai indietro, essere fedele a se stessa a qualsiasi costo, affrontare Ser Davos che la vuole morta dopo Shereen e che la guarda fin troppo spesso con sospetto – lei no, non l’ha mai voluto morto.

Siccome li ami tantissimo e sei attenta a ogni loro gesto – una cosa che capisco molto bene ^^ - ti leggo e li rivedo su carta. Rivedo gli occhi sgranati e chiarissimi di Melisandre, la gestualità di Davos, la freddezza dell’una e il calore dell’altro, così ben spiegati anche nei paragrafi che li presentano come contrapposti (ho amato quel pezzo). Non tutte le storie e le situazioni sono adatte a ogni personaggio, sempre per tornare all’IC. Tu quando costruisci una storia con loro fai del tutto per creare, come in questo caso, lo scenario perfetto affinché loro, pur essendo loro con l’odio di Davos che però si sgretola proprio sul finale e con il modo di pensare di Melisandre che non fa una piega rispetto a quanto visto nella serie TV, si incontrino in un legame che non nega la difficoltà e i diversi punti di vista, ma che sboccia e che risulta totalmente credibile proprio perché costruito con introspezioni rispettosissime del canone e sapienti.

La tua OTP è bellissima e ne scrivi magnificamente. Leggerti è sempre un piacere immenso e adoro le AU. Ma tanto <3
Un abbraccio e a presto,
Shilyss

Recensore Master

Ciao!
Ho voluto leggere questa storia perché mi hanno incuriosito i personaggi nel contesto degli Hunger Games.
Melisandre è stato sempre un personaggio che mi ha affascinato nella serie di GOT e devo dire che anche Davos anche se non rientra nei miei personaggi preferiti non mi è mai dispiaciuto.
Sei riuscita a mantenere i personaggi molto IC e non sei mai andata fuori personaggio e sei riuscita a rendere specialmente Melisandre perfettamente.
Ti faccio i miei complimenti e alla prossima :)

Recensore Master

Cara!
Ora tu mi devi spiegare una cosa però: come fai a scrivere una cosa così emozionate in così poco spazio. Hai creato un vero e proprio mondo. La storia dei distretti che si ripete ogni anno, le perdite, i rancori, le possibilità e le bugie dette ai ragazzi che vanno a morire.
Questa storia è un'AU ma non dimentica niente del canone: il dolore per la piccola Shireen, la forza di Gendry, che canonicamente può farcela e infatti ce la fa. Ma soprattutto la differenza tra Melisandre e Davos. Un uomo di emozioni, che si affeziona e non supera quelle morti, perché sono ingiuste... e una donna razionale, che accetta ogni cosa fatta pr il suo Dio della Luce ma che, infine, disobedisce per amore di quell'uomo che le ha mostrato cosa significa affezionarsi, dare se stessi, sperare... un qualcosa che lei non ha mai provato.
Lo ha salvato, e il finale è dolceamaro. Gendry è costretto ad andare al posto di Davos, ma lei non lo ha voluto mandare a morire, per non perderlo. Un gesto bello, ma che comunque mette in pericolo qualcun altro.
Una storia davvero bellissima, hai riscritto la loro storia con uno degli AU più gettonati, ma gli hai dato un senso talmente canonico – come il dolore per la morte di Shireen e le accuse di Davos a Melinsandre – che è impossibile non crederla come una delle migliori che io abbia mai letto!
Cara, sono sempre più felice di averti scoperta. Impossibile non innamorarsi ancora una volta dei tuoi scritti e di loro due ♥
Alla prossima,
Miry

Recensore Master

Ciao Lady Palma, ennesima visione del particolarissimo rapporto che lega questi due personaggi, Lady Melisandre e ser Davos, che stimolano notevolmente il tuo immaginario. In questa nuova situazione stessi interpreti ma contesto differente, però le peculiarità di fondo del loro essere così interessanti e accattivanti rimangono le medesime. Due personalità uguali e contrarie che si scontrano e si confrontano ma che probabilmente mai riusciranno a trovare un punto di incontro. Tutti e due molto ligi al dovere che si sono imposti: l’una, Melisandre, che crede ciecamente nel suo signore della luce senza porsi troppe domande, come se la sua fede incrollabile fosse il frutto di un inculcamento della dottrina e non di una accettazione volontaria della stessa, mentre l’altro, ser Davos, difensore del bene e della logica e perennemente in dubbio se il suo sia un agire giusto e corretto. Hanno effettivamente poco a che spartire l’uno con l’altra: durante i giochi lei vede sfilare i giovani che dovranno combattere e che inevitabilmente il più della volte resteranno uccisi nel combattimento senza provare alcuna empatia nei loro confronti, la sua scelta è quasi asettica, il non pensarle come persone che conosce le dà la possibilità di distaccarsi dalla realtà del momento che vive, tanto l’anno successivo ce ne sarà un altro uguale per il quale lei farà le stesse scelte distaccate, che sono l’esatto opposto di quello che fa agire invece ser Davos, che con i concorrenti al combattimento entra in confidenza, per fare in modo che, come è riuscito lui, possano sopravvivere a quella mattanza. Ser Davos era un uomo che provava emozioni forti e non riusciva a comprendere come una donna come Melisandre, che peraltro reputava intelligente, potesse credere a tutto ciò che il suo dio le comandava senza minimamente riflettere sulle conseguenze e perciò la detestava profondamente. Forse la paura di Melisandre è quella che deriverebbe se si lasciasse coinvolgere dalle situazioni che potrebbero arrivare a travolgerla. E ciò che accade negli ultimi giochi la dice lunga sulla involontaria frequentazione avuta negli anni con Davos, infatti fra le fiamme del suo signore anziché scegliere la persona che vi appariva opta per un’altra persona. Salva ser Davos che era apparso tra le fiamme, effettivamente la loro vicinanza aveva avuto delle ripercussioni nella sua scelta, alla fine anche lei si era affezionata troppo a quell’uomo dalla forte dirittura morale che le aveva fatto comprendere che si potesse cambiare. Probabilmente l’odio che Davos provava nei suoi confronti ci sarebbe sempre stato ma forse avrebbe potuto anche stemperarsi. Anche questa volta sono rimasta favorevolmente colpita da come tu sia in grado di trasferire questi due personaggi in universi alternativi mantenendo integre le loro caratteristiche, il tutto supportato da una narrazione accattivante e scorrevole che rende piacevole la lettura e stimola le cellule grigie. Ho notato che ti stai dedicando a parecchi contest, segno che la tua fantasia galoppa, ma ora ti aspetto con l’ultimo capitolo della tua long che spero vivamente non vorrai lasciare incompiuta dopo tutto il percorso effettuato. Ti aspetto pertanto quanto prima e ti saluto caramente.

Recensore Master

BRAVA BRAVA BRAVA! *urla e applaude in preda all'emozione*
Intanto, come al solito, bello stile.
Rendi Melisandre odiosa riuscendo però a risollevarla all'ultimo, con un gesto tenero come quello di salvare Davos in questa storia.
Davos è uno dei miei personaggi preferiti di GOT, Melisandre non l'ho mai sopportata (dopo Shireen poi, boh, crocione su di lei guarda ahahhah). Li hai mantenuti IC nonostante l'ambientazione totalmente diversa. Lei accompagnatrice è perfetta: dura, votata al suo dovere, gelida e insensibile alle disgrazie occorse a quei poveri bambini (ripeto, Shireen *piange disperata* ). Lui come mentore è meraviglioso: un padre come tutti i tributi meriterebbero, soprattutto quelli condannati a morire.
La chiusura della storia è la parte che più ho apprezzato: l'affetto e la stima che irrimediabilmente si viene a creare tra persone che condividono tanto tempo in eventi disastrosi è qualcosa che supera anche l'odio, forse perchè l'odio dopo un po' scade, forse perchè ci si abitua a quella presenza che, anche se fastidiosa o odiata, diventa talmente certa da rendere difficile la separazione.
Ho adorato la tua storia dall'inizio alla fine e sono molto contenta di cosa sia venuto fuori, da entrambe, per la tua sfida.
A presto,
Baci Lagertha