Recensioni per
Choisir et grandir
di lagertha95

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/06/20, ore 12:39

Eccomi di nuovo, mi pareva giusto passare da un'altra storia! ^_^
E' bellissimo questo piccolo racconto, e sai, credo che... riguardi alla fine chiunque di noi, è un momento che prima o poi si deve affrontare.
La distinzione tra le parti in corsivo che rivelano tutte le paure e la tristezza della protagonista e le altre, dove invece compie dei gesti quasi meccanicamente, dona un ritmo perfetto e molta intensità al racconto.
E' uno spaccato di vita, ancora una volta mi sono sentita molto coinvolta nella storia. 
Quante partenze sono state così? Alla fine il tema è universale, chiunque ci si potrebbe ritrovare e chiunque potrebbe sentire più profondamente il racconto, perchè... a volte la vita va così. Dico a volte perchè c'è anche gente che non parte e lavora vicino ai propri affetti e questi tipi di esperienze non le avrà mai, però sono esperienze che segnano. E' impossibile provare freddezza in momenti simili, tutte le parti in corsivo sono fatte bene proprio perchè hanno un loro ritmo veloce, come se i pensieri della protagonista fossero un susseguirsi di parole fatto anche per la fretta che ha, i pensieri vorticano, le paure si triplicano perchè c'è anche la tristezza. Il riferimento al fratello più piccolo mi ha messo tanta dolcezza, poi, e ancora più malinconia.
Ma poi... la parte del libro! Oh, amo quel libro, certo che ho colto i riferimenti che hai citato! E' il tuo preferito? E' un capolavoro assoluto.
E la frase che lei trova avrebbe fatto scoppiare a piangere anche me.
E' un racconto dolceamaro, che sa di speranze, di nuovi inizi, ma anche di lasciarsi alle spalle alcune parti della vita. Mi ha molto toccata.
Bravissima.
Lo stile come sempre è curato e scorrevole e intenso, mi rendo conto che dovrei dare occhiate alle tue originali perchè tratti di argomenti molto significativi e che mi colpiscono!
Ciao, un abbraccio! ^^

Recensore Master
26/02/20, ore 13:02

Ed eccomi qui per lo scambio a catena del giardino.
Ho scelto questa original in quanto sia il titolo che la trama mi hanno presa subito e devo dire che non ne sono rimasta per niente delusa, mi piacciono questi generi e queste storie dove si parla di situazioni in cui tutti noi possiamo ritrovarci, quindi ti faccio i miei più sinceri complimenti e anche per il modo di scrivere scorrevole e piacevole da leggere.
Quello che hai descritto lo hai fatto perfettamente ed è una situazione che tutti noi potremo affrontare, ovvero quello di andare a vivere da un altra parte, magari in un altra nazione che ci porterà lontano dai nostri cari e magari pur sapendo che quel viaggio è per noi vitale, che è una svolta importante non possiamo non chiederci se facciamo bene, se la nostra famiglia c'è la farà senza di noi e viceversa, anche perché ci mancherà e probabilmente una volta arrivati a destinazioni passeremo dei momenti in lacrime proprio ripensando a loro e sapendo che non ci saranno in ogni momenti e saremo soli nei momenti più brutti, quando avremo bisogno di una spalla su cui piangere.
Che dire ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e spero che faremo un altro scambio, ciaoo.

Recensore Master
10/02/20, ore 16:39

PRIMA CLASSIFICATA

“Choisir et grandir” di Lagherta95




Grammatica e stile: 7,5/10


Ciao Lagherta!
Allora, comincio subito col dire che è davvero difficilissimo valutare la grammatica e lo stile in una storia così breve (motivo per cui non ho mai aperto un contest di drabble, anche se mi piacerebbe un sacco!), quindi ho cercato di prendere in considerazione proprio tutto e mi scuso se potrei sembrare pignola ^^
Innanzitutto ho trovato diversi errori di battitura che mi sono sengata da una parte e che, se avessi trovato in una storia molto lunga, non avrei tenuto in considerazione, ma la tua è poco più che una flashfic e quindi si sono sentiti e mi hanno un pochino rallentato! Comunque me li sono segnati da una parte e se vuoi te li faccio avere in privato, in modo da poterli correggere :)
Un’altra cosa che ho notato è che hai scritto alcuni numeri in cifre, cosa che non viene considerata un errore se si tratta di date o dati matematica, ma quando si tratta per esempio delle età (9 anni) sarebbe meglio scriverlo in lettere (nove anni), è più carino e letterariamente più corretto – diciamo che non si può considerare un vero e proprio errore, ma nei libri i numeri si trovano sempre scritti in lettere.
Per il resto non ho riscontrato problemi di grammatica, il tuo testo è molto fluido, corretto e pulito.
Parlando invece dello stile, prima di dirti cosa mi è piaciuto ti faccio notare una cosa che invece mi ha un pochino ‘spaesato’: tendi a inserire molte virgole nelle tue frasi, che non riterrei superflue, ma in sostituzione di alcune congiunzioni che invece ci starebbero meglio e alleggerirebbero un pochino la frase. Non so se sia una tua scelta stilistica, ma trovo che in certi punti una ‘e’ congiunzione al posto di una virgola renderebbe la frase più fluida e scorrevole, senza dover ricorrere per forza a una frammentazione troppo serrata.
Per il resto, ci sono tante cose nel tuo stile che apprezzo: lo trovo semplice al punto giusto, molto scorrevole, equilibrato, fluido e coinvolgente! Per quanto lo scritto fosse breve, sono riuscita perfettamente a immedesimarmi nella vicenda e ho trovato un’introspezione molto curata, ma non solo, anche una buona descrizione della vicenda in generale, di tutto ciò che succedeva, senza tralasciare nessun aspetto.
E alcuni passaggi li ho trovati molto carini e quasi poetici, come il paragone delle nuvole con la panna, mi ha particolarmente colpito e mi è entrato nel cuore!


Trama e personaggi: 10/10

La trama non è molto articolata, ma nonostante ciò la trovo completa e ben gestita. Hai parlato di una ragazza che va via di casa, va a vivere altrove e soffre nel lasciare la sua famiglia, anche se sa che è la cosa giusta per lei e per il suo futuro, sa che deve affrontare tutto ciò malgrado la paura e l’insicurezza. Ma non solo, ci hai raccontato anche dettagli della sua famiglia, ciò che le piace leggere, dei ricordi legati al suo passato… e qui mi lego alla caratterizzazione, dato che siamo perfettamente in tema!
Mi ha veramente colpito il modo in cui hai caratterizzato la protagonista (te stessa? Non saprei, dato che all’inizio hai scritto che la storia ha molto di autobiografico), fornendo dettagli su di lei, su ciò che le piace e ciò a cui è legata, ma anche facendola agire. Insomma, si capisce che è una persona riservata, lo si intuisce dai suoi sorrisi timidi e dal suo costante tentativo di trattenere le lacrime. Per non parlare poi dell’introspezione, davvero ben fatta ma mai pesante, che è stata fondamentale ma non ha tolto nulla a tutto il resto e prevalso nella storia.
Insomma, mi hai davvero fatto entrare nella testa della protagonista mi è sembrata quasi di averla conosciuta! Hai fatto un lavoro fantastico, e il fatto che tu ci sia riuscita in nemmeno mille parole è un punto a tuo favore ^^


Utilizzo del titolo: 10/10

Beh, direi che non potevi scrivere qualcosa di più azzeccato! La ragazza si preoccupa tante volte, nel corso della storia, di come farà la sua famiglia senza di lei, oltre che pensare a come farà lei senza la sua famiglia. L’utilizzo della tua frase si può intendere e trovare in ben due modi nella tua storia, questo dimostra che sei riuscita a utilizzare il prompt nel modo migliore! Inoltre sei riuscita a inserire il concetto con leggerezza e naturalezza, senza calcare troppo la mano e amalgamandolo a ciò che avevi in mente, l’ho trovato davvero un lavoro ben fatto! Brava!


Originalità: 4,5/5

La situazione da te non mi ha fatto gridare al genio in originalità, forse perché è qualcosa che migliaia di persone si ritrovano a vivere, ma ho voluto comunque premiare il fatto che tu abbia voluto trasporla in letteratura; la partenza per andare a studiare/lavorare fuori è un argomento snobbatissimo in letteratura, o meglio, se viene trattato assume sempre connotati romantici-angst. Invece tu hai parlato della lontananza dalla famiglia, qualcosa che viene sempre sottovalutato ma che nella nostra vita – soprattutto in giovane età – è davvero importantissima.
Complimenti per l’idea, davvero, l’ho apprezzata molto!


Gradimento personale: 5/5

Credimi, vorrei poterti mettere un punteggio più alto di questo, la tua storia mi ha profondamente colpito ed emozionato! Probabilmente è perché questa vicenda mi riguarda molto da vicino e mi ha coinvolto in maniera totale, ma davvero, mi è entrata nel cuore, con la sua semplicità e la sua dolcezza. Mi sentivo proprio al posto di quella ragazza e, una volta cominciata la lettura, non ho potuto staccare gli occhi dallo schermo, come se la stessi vivendo in prima persona.
Hai espresso dei concetti che mi stanno davvero a cuore.
E questa è la dimostrazione che spesso la semplicità ripaga! *-*


Totale: 37/40

Recensore Master
09/02/20, ore 21:08

Ciao!
Ho trovato questa storia un racconto davvero delicatissimo, capace di esporre in maniera molto consapevole un momento delicato, che prima o poi tutti dobbiamo affrontare (magari non in maniera netta e radicale come la protagonista, ma comunque....).
Mi è piaciuto molto il tuo alternare una narrazione in prima persona con i pensieri quasi "in presa diretta" della protagonista: l'ho trovato un modo molto efficace per approfondire al meglio la sua introspezione, facendo emergere pian piano tutto il contesto attraverso gesti semplici, attraverso le riflessioni, più che una vera e propria trama articolata.
Ho trovato molto calzanti le riflessioni della protagonista, con la sua consapevolezza della bontà della sua scelta che, però, non riesce del tutto a cancellare la tristezza e la paura per la separazione della famiglia: sarà che, pur non essendomi mai allontanata molto fisicamente, io stessa mi trovo in quel periodo della vita in cui sto imparando a camminare con le mie sole gambe, ma ho davvero sentito molto vicine le emozioni della tua protagonista.
Molto dolce, poi, il dettaglio del libro: la dedica mi ha commossa, e il significato del tutto è molto sottile e interessante.
Davvero un ottimo lavoro, complimenti!

Ah, solo una cosa: mi sa che ti è rimasto aperto il tag del grassetto nell'intro, perché tutto il testo e quello delle introduzioni si vede tutto in grassetto!

Recensore Master
21/01/20, ore 21:39

Purtroppo io e te non abbiamo molti fandom in comune (li conosco tutti quelli su cui scrivi, ma semplicemente non li bazzico perché non sono interessata ai personaggi) e quindi ho preferito buttarmi su una original.
Al contrario di te, l'introspettivo è un po' il mio pane ed è una cosa che ormai non riesco a fare a meno di infilare nelle mie fic, perché fa parte del mio stile - seppure l'introspezione non è mai la mia personale, ma quella dei miei pg. Anyway, eccomi qui incuriosita, mentre ti faccio il mio in bocca al lupo per il contest a cui partecipi con questa fic.
Quello dell’adolescente-ormai-non-più-tale che lascia il nido e si lascia la famiglia alle spalle è un punto di vista interessante che dà sempre qualche punto di riflessione, vedi in questo caso la sua preoccupazione per i genitori e il fratello minore che poi si riflette su se stessa, rendendosi conto che certo loro staranno bene, ma che quella da sola, quella che ha paura e che non sa cosa le prospetterà il futuro è proprio lei. Questo passaggio nello specifico è stata la mia parte preferita e, secondo me, la parte in cui l’introspezione è stata svolta meglio – perché dà una spennellata più vivida su quelli che sono i sentimenti interiori della protagonista, ne mostra appieno una paura che è quella comune a tutti i ragazzi della sua età e con cui è facile empatizzare.
Anche il confronto tra lei che è piena di dubbi e le hostess bellissime e perfette che invitano i passeggeri a sedersi è molto carino, fa risaltare tutte le sue incertezze che poi sfociano in lacrime non piante quando recupera il suo libro e legge la dedica dei genitori. A proposito del libro, non l’ho mai letto e non ho assolutamente idea della parte a cui si riferisce la protagonista, ma proprio per questo credo sarebbe stato più incisivo inserire il paragrafetto a cui fa riferimento (o una frase accattivante, nulla di eccessivo, ma che perlomeno mi avrebbe fatto entrare maggiormente in relazione con l’allora novenne al contrario della frase “quello degli animaletti di zucchero di Ursula Iguaràn e della malattia del sonno” che non dice nulla e che fa pure perdere il ritmo del racconto)
A parte questo lo stile semplice è adatto alla psiche di una giovane adulta, è chiaro, non è pesante e alla fine ti lascia addosso un piacevole senso di malinconia.

Recensore Master
13/12/19, ore 13:48

Ciao!
Partecipo allo stesso contest e ci tenevo a leggere anche le altre storie partecipanti ^^
Ho adorato questp breve testo, hai uno stile molto limpido e semplice, il che facilita il processo di empatia con i personaggi: non si direbbe che l'introspezione non faccia per te, perche' a mio parere l'hai affrontata meravigliosamente ^^
Ho assolutamente amato l'immagine finale delle nuvole che assomigliano alla panna, e la successiva evocazione di un ulteriore ricordo: ho trovato il tutto molto poetico e struggente, il che, essendo il mio genere (XD), non puo' che avermi fatto piacere!
Questa malinconia velata che tende a fuoriuscire, combinata con la forza e motivazione costante che la protagonista si da' per tutta la storia, ha davvero contribuito a rendere il testo fluido e pulito, oltre che piacevolissimo da leggere.
Direi che il titolo della canzone e' azzeccatissimo, quindi complimenti per il modo in cui lo hai sviluppato!
Anche il titolo di questa storia, a cui mi piace sempre dare la giusta importanza, lo trovo adattissimo al tema, cosa non scontata, dato che io faccio sempre un'immensa fatica a trovarne e spesso non sono affatto decenti hahaha! XD
Un piccolo consiglio che mi sento di darti e' di scrivere i numeri in lettere, se possibile.
Personalmente mi infastidisce trovare dei numeri che non siano scritti in lettere in un testo, ma e' sicuramente soltanto questione di gusti personali! Ovviamente mi riferisco, in questo caso, solo a al sorriso a trentadue denti della hostess, chiaramente nomi vari che richiedono numeri e' giusto lasciarli cosi'!
Ci tenevo solamente a segnalarti questa cosa, senza alcuna pretesa di nessun tipo ^^
Complimenti per questa storia che, seppur breve, mi ha trasmesso molto.
Passero' sicuramente a leggere altro, perche' apprezzo molto il tuo stile e anche i temi che scegli di trattare... diciamo che mi pare di trovarmi sulla tua stessa lunghezza d'onda ^^

Recensore Master
02/12/19, ore 16:28

Ciao, eccomi finalmente qui per lo scambio del Giardino.
Ho scelto di leggere questa one shot sia perché anche io sono iscritta a questo contest e sia perché trovo che tratti un argomento molto interessante.
Sin da piccola ho sempre apprezzato i racconti incentrati sulla crescita, i romanzi di formazione e tutti quei momenti in cui ognuno di noi si trova davanti a un bivio ed è costretto a staccarsi stacca dalla solita routine. Devi sapere poi che io stessa ho preso un volo e me ne sono andata a studiare per un anno all'estero ai tempi della quarta superiore, quindi mi sono sentita davvero molto vicina alla tua protagonista che ho trovato convinta della sua scelta, ma comunque giustamente ansiosa e un po' intristita all'idea di allontanarsi dalla sua famiglia per quella che pare essere la prima volta.
Ho trovato molto evocativa l'immagine della ragazza che rilegge la dedica scritta dai suoi genitori sulla prima pagina di "Cent'anni di solitudine" (altro dettaglio a me caro, perché Garcia Marquez era lo scrittore preferito della mia adorata nonna e leggere quel libro pochi mesi fa mi ha fatta sentire vicinissima a lei...) e ho letteralmente amato la figura del signore anziano di fianco a lei sull'aereo.
Trovo che tu te la sia cavata alla grande con l'introspezione e che lo stile sia stato in grado di coinvolgere noi lettori in questo momento di svolta per la protagonista.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest!
Francy

Recensore Master
02/12/19, ore 15:53

Ciao! Eccomi qui, per lo scambio libero de “Il Giardino”.
Essendo più vicina ai 30 che ai 20, so per esperienza come, con l’avanzare della “maturità”, siamo inevitabilmente chiamati a compiere scelte sempre più importanti, il cui rischio va imputato solamente a noi stessi. Come la protagonista del tuo racconto, anche io spesso mi ritrovo a pensare con nostalgia a quando potevo legittimamente aspettarmi che fossero gli altri a decidere per me: l’indipendenza è una bella cosa, ma è altresì pesante da sostenere. 
Più si cresce, più è difficile credere che “andrà tutto bene” per davvero. Spero di riuscire a prendere spunto dalla positività della tua voce narrante! 
Ho apprezzato questa riflessione, soprattutto perché, come avrai intuito, mi ci sono un po’ ritrovata. 
A presto, 
Irene. 

Recensore Master
02/12/19, ore 12:50

Ciao Lagherta!

Trovo molto bella questa shot: il riferimento a Cent’anni di solitudine mi ha stretto il cuore perché è uno dei miei libri preferiti di sempre, ma quello che coinvolge maggiormente è il momentaneo smarrimento della protagonista nel difficile passaggio tra l’infanzia e l’adulta, segnata metaforicamente dal viaggio. Divenire adulti significa staccarsi dalla famiglia d’origine per cercare un po’ se stessi ed è quello che fa anche questa ragazza che, coraggiosamente imbraccia la macchina fotografica per andarsene su un aereo chissà dove. Il fatto che nel testo non venga detto quale sia la meta della ragazza e per quanto tempo andrà via rende il tutto più introspettivo e universale, perché chiunque può immedesimarsi in un viaggio che, fosse pure semplicemente la prima vacanza in solitaria, rappresenta una sfida per colei che la affronta. Il momento della dedica è struggente: i genitori della protagonista, in un passato lontano, lasciano un messaggio d’amore incondizionato, ma che punta soprattutto sulla libertà e sul senso della scoperta che devono essere i motori che ci spingono ad andare avanti.

Chiudo con quello che è in assoluto il concetto più importante, che denota un momento di lucida e umana insicurezza: la protagonista passa dal chiedersi se i suoi genitori sentiranno la sua mancanza a se lei sarà in grado di affrontare fuori dalla loro calda ombra il mondo di fuori: questa presa di coscienza e questa paura sono proprio ciò che conferma che la ragazza, in realtà, è cresciuta ed è in grado di affrontare quello che sarà il suo futuro. La one-shot è intensa e potente e mi è piaciuta moltissimo, come mi è piaciuto il tuo stile molto curato ed efficace, che arriva a colpire diritto al cuore del lettore.
Un caro saluto e a presto,
Shilyss

Recensore Master
01/12/19, ore 16:18

Ciao carissima, è la prima volta che leggo una tua originale e sono stata felice (ma ovviamente non meravigliata) di ritrovare il tuo stesso stile limpido e la stessa capacità di comunicare emozioni. Hai scelto di raccontare un evento semplice, la partenza lontano dalla famiglia, che in senso fisico o metaforico prima o poi tutti dobbiamo affrontare. La sofferenza che racconti è dunque vicina a tutti, tangibile ma non per questo meno forte. Mi sono piaciuti molto i dettagli che hai lasciato: dal libro Cent'anni di solitudine (che calza a pennello con lo stato d'animo della protagonista) all'uomo anziano accanto alla protagonista che la rassicura fraintendendo le sue lacrime. Lo spunto dato dal titolo della canzone è usato poi davvero bene, è il leitmotiv di tutta la one shot. Insomma, sono preoccupata per il contest, accidenti! Ahahah In bocca al lupo e complimenti! Alla prossima!

Recensore Master
27/11/19, ore 07:00

Buongiorno.
Il distacco dalla propria famiglia...
Ci sono momenti in cui si deve partire o si sceglie di farlo, posso immaginare il dolore. Però... credo che la vita sia anche questo; ci sono viaggi inevitabili e ciascuno di noi ha il suo destino.