Ciao!
Questa sì che è stata una bellissima sorpresa, ritrovarti con delle drabble, per di più su Sirius!
Prima di tutto, lasciati dire che a mio parere hai fatto passi da gigante con la brevità, ricordo bene Anilina (che tra l'altro credo sia stato il racconto con cui ti ho scoperta) e la riflessione che feci sul rapporto la brevità, benché fosse già bene evidente la predisposizione a prendere dimestichezza con il genere, e devo dire che qui il passo in avanti si nota tutto – motivo per cui ti sprono di nuovo a proseguire anche su questa strada!
Lo stile è naturale, si avverte che la prima persona è intesa come apparente, non tesa a riprodurre il registro del parlato, ma tesa a evocare un flusso continuo, diretto, che immette il lettore nel mondo interiore del personaggio con un filo diretto. Molto suggestiva anche la ripresa anaforica, quel Mi chiamo Sirius Black riesce sia a mimare la psiche di un bambino, che formula frasi semplici e ha bisogno di fissare concetti, sia a costruire il climax del racconto. Avrebbe potuto essere una scelta penalizzante – drabble e ripetizioni sono sempre una lama a doppio taglio –, invece tu l'hai gestita benissimo.
Comunque, mie fissazioni sullo stile a parte (!), ma quanto è stato tenero seguire la gravidanza di Walburga attraverso lo sguardo innocente e ingenuo di Sirius? Soprattutto, mi è piaciuto tantissimo il discorso sui draghi e sulle mandragole, perché riproduce in maniera perfetta il punto di vista di un bambino, che tenta di capire e non può che farlo a suo modo, cercando di dare un senso a ciò che gli viene detto e metterlo a confronto con ciò che i suoi occhi vedono. Di una tenerezza infinita l'ultima drabble, dove il piccolo Regulus è una mandragola quasi bella e lui è il bambino più felice del mondo!
Mi sono piaciute anche tutte le citazioni che hanno chiamato in causa le tre sorelle Black, perché sei riuscita con poche pennellate a porre in evidenza la diversità tra loro e il presagio di ciò che saranno un giorno, da adulte, e le scelte che faranno. Andromeda che, per consolarlo, gli suggerisce che troverà un altro ciuccio in casa (ma giustamente lui vuole il suo XD), Bellatrix che lo pizzica e quindi merita di avere "in dono" l'uovo di drago (tra l'altro, ho riso alla considerazione "ma la mamma vuole tenerlo" – eh, chissà come mai, Sirius!), Narcissa che lo rimbrotta senza colpo ferire.
È una raccolta, in generale, molto originale. Non ho mai letto niente di simile su Sirius bambino, e anche tutta la questione di draghi e mandragole – perfettamente in linea al contesto magico – l'ho trovata decisamente inedita.
Devo dire che, sottile, ho percepito anche una certa amarezza. Col senno di poi, vedere Sirius così felice di essere un fratello maggiore è un vero colpo al cuore, perché sappiamo bene quali strade prenderanno e dove li condurranno le loro scelte. Il fatto che Regulus sia morto nell'anonimato più totale e che nessuno, credo, abbia mai saputo che fine avesse fatto sul serio e dove fosse il suo corpo, l'ho sempre trovato uno dei dettagli più agghiaccianti e tristi della saga – e quando Harry scopre la verità e può ricostruire tutto, Sirius è già andato.
Ma tornando a cose più allegre, anche il titolo mi è piaciuto tantissimo (così come i titoli delle varie drabble), trovo sia perfetto per questa raccolta, la cosa bella è che assume pieno significato solo quando si arriva all'ultima riga e si ha proprio la sensazione che non avrebbe potuto esserci titolo diverso.
Non posso che farti i complimenti e sperare di leggere qualche altra tua drabble!
A presto!
Rosmary |