Ciao carissima!
Finalmente riesco a passare anch'io! Una lettura a questa storia era d'obbligo, perché ormai sono innamorata delle tue storie su Davos e Melisandre, quindi quando ne vedo una ne sono attratta come api sul miele.
Questa è una storia insolita (in senso positivo, ovviamente), ma non per questo l'ho trovata meno gradevole e gradita. Gli obblighi che ti avevano dato non erano semplici da rendere, soprattutto quello di lagherta95, né semplice era metterli insieme, ma secondo me tu ci sei riuscita in maniera davvero egregia, creando qualcosa di godibilissimo e davvero piacevole, un'AU che si svolge pur sempre a Westeros e in cui i nostri due protagonisti vestono dei panni diversi dalle loro versioni originali, ma non per questo meno attinenti e ciò ti ha consentito di non snaturarli, di renderli fedeli a se stessi, cosa che ho davvero molto apprezzato.
Il nostro Davos decide di concedersi i piaceri della carne con una donna del bordello in cui ha accompagnato i suoi uomini, ma non una delle tante, bensì una che li ha trascinato in un angolo e ha iniziato a sedurlo. Una che lo ha scelto, in un modo che porta Davos (e anche il lettore) a pensare che lei sia stata attratta da lui per qualche motivo. Solo che Davos (e anche il lettore) travisa questo motivo, leggendoci una richiesta d'aiuto, un desiderio di scappare, tanto che decide di portare via la donna con sé, ipnotizzato e folgorato da lei, attratto in un modo in cui lei non lo è da lui. Infatti, quando il nostro marinaio va ad affrontare Melisandre, lei ride e gli confida che non ha bisogno di essere salvata, che le piace ciò che fa e dove si trova, e che ha scelto Davos per generare un'ombra, con uno squisito richiamo all'opera originale che ho adorato.
Mi piace oltremodo la maniera in cui tratti questi due personaggio, come riesci a delinearli in poche righe, facendo dire al lettore "sono loro, senza dubbio", come riesci a far emergere quelli che sono i tratti salienti del loro carattere, presentandoli sempre in vesti diverse ma rendendo sempre loro giustizia. Mi piace anche il rapporto dolceamaro che tratteggi nelle tue storie, e che qui è molto marcato. Melisandre è stata attratta da Davos, ma per una ragione diversa dall'amore. Lei non è rimasta affascinata e ipnotizzata da lui come invece è stato per il nostro marinaio. È stata Melisandre a condurre i giochi, mentre Davos si è rimesso completamente a lei, talmente irretito da volerla portare via con sé. Certamente Melisandre ha riconosciuto in lui almeno la qualità di avere una fiamma forte, motivo per cui ha deciso di giacere con Davos, ma questa storia non parla di un amore corrisposto e lascia nel lettore la stessa amarezza che cattura Davos, amarezza che è accompagnata dal terrore e dall'angoscia per le parole di Melisandre, parole che lui non riesce a comprendere e che, essendo questa un'AU, lasciano davvero un'ampia libertà interpretativa, che doverosamente si discosta da ciò che sappiamo dell'originale.
Mi sorprendo di come tu riesca sempre a dire tanto e a trasmettere altrettanto in così poche righe. Davvero i miei complimenti!
Alla prossima :) |