Recensioni per
~ The mirror of my pain ~
di foschi

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
22/01/20, ore 11:53

RECENSIONE PREMIO PER ESSERSI CLASSIFICATA TERZA AL CONTEST "LA CENA DELLA VIGILIA"
 
Come promesso eccomi qui!
Posso dirti che mi sono commossa leggendo questa storia? Non sto scherzando mentre sto scrivendo sento il cuore pesante, devo farti i miei complimenti perché è struggente e bellissima! Rinnovo anche i miei complimenti per il tuo stile poetico ma senza risultare ridondante, hai creato delle immagini molto toccanti.
Non credo tu sia caduta nell'OOC anzi penso che Haruka avrebbe reagito proprio così, apprezzo il fatto che tu abbia creato questa bellissima correlazione tra Michiru, guerriera di Nettuno, e il mare che accoglie il suo eterno riposo. E' la parte che mi è piaciuta di più, toccante e dolce, quasi materna!
Hai delineato molto bene i sentimenti che legavano le due guerriere e quel dolore profondo ma al tempo stesso contenuto e cosciente dell'inettutabilità della morte dell'amata che avvolge l'intera figura di Haruka.
Brava!!
Un abbraccio,

A presto!
Asia

Recensore Veterano
28/12/19, ore 00:00

Recensione per essere il SECONDO CLASSIFICATO nel contest Pianeti tra le stelle nel forum di efp
Foschi16_ The mirror of my fears

Grammatica e coesione del testo: 9.5/10
‘non le importava nulla che l’acqua salata bruciasse sulle ferite ancora aperte e sanguinanti delle sue gambe belle e slanciate, lei nemmeno lo sentiva quel dannato bruciore!’
Dopo ‘slanciate’ non va la virgola, ma i due punti. -0,25
Allora, io sono sincera, non trovo errori a parte a questo sopra riportato, che in ogni caso non è grave. Il tuo stile è delizioso, scorrevole, carico di angst (ma di questo riparliamo dopo); il lessico ricercato, anche se nella parte finale c’è qualche ripetizione. Alcune frasi sono un po’ troppo lunghe, cosa che tendo a fare anche io ma che non permette una lettura scorrevole al cento per cento. Tolgo appena uno 0,25 per questo motivo, ma davvero, ho apprezzato tanto e hai ottenuto un voto molto alto.

Caratterizzazione dei personaggi (se scegliete di scrivere su un fandom, in questa sezione è compresa la valutazione dell’IC): 10/10
I personaggi sono due, ma il fulcro è sicuramente Haruka. Tanto di cappello, mi hai fatto davvero amare un personaggio che non è il mio preferito (ma proprio no). Insomma, lo hai descritto in linea con il comportamento che ha nel manga e nell’anime, sempre forte, sempre in vena di proteggere Serenity ma anche Michiru. Fiera e muscolosa, è sempre combattiva, ma giustamente vacilla alla perdita della sua amata. Quel poco che vediamo di Michiru, attraverso i pensieri di Haruka e il flashback, è tanto dolce ma non da essere eccessivo. Diciamo che è questa l’idea che ho io di Neptune, per cui tanto di cappello.

Trama e originalità: 9/10
Ecco, la forza della trama è tutta nell’introspezione. Infatti non c’è contestualizzazione su come sia avvenuta la morte di Michiru o su come sia arrivata al mare, non ci sono riferimenti all’azione. Tutta l’introspezione, l’angst, il dolore pulsante di Haruka è il pezzo forte. Mi piace come l’hai messa, c’è poco da girarci intorno. Non hai messo niente di particolare, niente per far spiccare, ma anche solo lo stile utilizzato insieme al pathos valgono molto. Tolgo un punto proprio perché avrei preferito la contestualizzazione, qualche accenno, o qualche altro flashback. Ma visto che hai fatto della ‘non narrazione’ un punto forte non vedo perché penalizzarti togliendo di più.

Utilizzo del pacchetto: 6/6
Preciso, il luogo è quello, lo specchio è protagonista anche se metaforico, l’addio è tutta la situazione narrata.
Titolo: 3.5/ 4
Bello, calza con la storia e con il pacchetto prescelto. Tolgo un mezzo punto perché apprezzo poco il ‘the’ davanti che rovina un po’ il suono e l’armonia del titolo complessiva, sarebbe stato meglio senza secondo me.
Totale: 38/40

Recensore Master
23/12/19, ore 14:51

Ciao, cara!
Ho adorato tantissimo questa storia. trovo Haruka in linea con il suo personaggio. Mi ha ricordato la serie televisiva quando trovano i talismani e Neptune se non ricordo male era ferita e la guerriera di Urano non voleva che le accadesse nulla. Ora non ricordo bene cosa successe devo rileggere il manga e vedere l'anime, ma mi ha ricordato moltissimo quell'avvenimento.
Haruka è molto legata alla sua Michiru è vederla senza vita fa uscire quel lato triste che la rende malinconica, ma penso che tutti avrebbero quell'atteggiamento nel vedere la persona che si ama priva di vita.
Mi è piaciuto anche il riferimento al mare che richiede la sua guerriera.
Tantissimi complimenti per questa storia e alla prossima <3
Buone feste <3

Recensore Master
22/12/19, ore 16:24

Cara Foschi,

Credo che questa è la prima volta che ti leggo e devo dire che sono rimasta molto colpita dal tuo stile e dalla storia in generale – è romantica e struggente al punto giusto. Il tuo è uno stile molto ricco e poetico che mi è piaciuto perché contribuisce a creare delle precise immagini nella mente di chi legge. Presenta metafore molto belle e profonde che contribuiscono a dare liricità al testo e credo che per quanto concerne la caratterizzazione tu abbia proposto una versione aderente di Haruka. Anche se è una donna forte, un’atleta decisa, una personalità assertiva, ha comunque appena perso l’amata e le sta dicendo addio riconsegnandola al mare. E Michiru non è morente, ma è cadavere tra le sue braccia, quindi il cedimento è fatto da Haruka per Haruka. Il concetto del “sono forte, ma esiste anche una parte di me più debole e fragile” è tranquillamente accettata per eroi maschi più o meno dall’Iliade in poi, dunque mi chiedo perché, come in questo caso, non possa essere tranquillamente affibbiato a un’eroina donna, come nel tuo caso ^^.

Alcune delle caratteristiche della guerriera sailor vengono riprese tramite l’uso degli aggettivi: le belle gambe di Uranus denotano sia la natura umana di sportiva della donna, sia un elemento che non esclude la sua femminilità e la bellezza oggettiva di Haruka. Michiru che viene “ridata” al mare di cui è principessa è resa altrettanto bene pur essendo presente solo fisicamente e nei pensieri dell’innamorata. La sua immagine eterea però è resa benissimo, con questa chioma fluente che sembra mescolarsi con le onde. Il fatto che non possa rispondere ad Haruka e ascoltare il suo addio, come dicevo, rende tutto più straziante, ma anche dolcissimo. Oltre ad aver apprezzato lo stile ho apprezzato anche l’idea di mostrare un momento così tragico senza dover aggiungere un contesto specifico. In questo caso, non serviva, perché quello che c’è da sapere si comprende già. ^^
Tanti complimenti, a presto e Buon Natale!
Shilyss :)

Recensore Master
22/12/19, ore 14:52

Ciao foschi, ho scelto di leggere questa storia perchè partecipo allo stesso contest ed ero proprio curiosa di vedere come avessi reso il pacchetto scelto. Sailor Moon non è un fandom che conosco bene, ma ho in mente le due protagoniste della storia, Neptune e Uranus. Il mare è il protagonista ambientale della storia, diciamo così, e credo tu abbia descritto l'atmosfera davvero molto bene, quasi permettendomi di vederla. La cornice descrittiva poi è in perfetta sintonia anche con il momento narrato, che è appunto l'estremo addio tra le due guerriere, che si carica per questo di ulteriore Angst. Il ritmo è scorrevole, nonostante in genere io preferisce periodi più brevi. Mi è piaciuto il tuo uso del lessico e ho apprezzato l'introspezione che hai fatto di Uranus (sebbene non possa dire nulla sull'IC). È una storia che nella sua brevità racchiude molte emozioni e che mi è piaciuta! Complimenti e in bocca al lupo per il contest! Alla prossima storia!

Recensore Junior
20/12/19, ore 18:09

Prima di tutto: grazie per questo salto nel tempo.

Secondo: grazie per aver parlato di Michiru e Haruka, che più di vent'anni fa ormai mi hanno insegnato che l'amore è amore indipendentemente dal sesso delle persone.

Terzo: grazie per aver ricordato che, non importa quanto sia disperata la situazione, una guerriera Sailor non crolla.
Punto.

Perché alla fine di tutto, anche contro la propria felicità individuale, ogni guerriera ha una missione a cui tornare.

Anche se questo quadro è davvero difficile: Haruka e Michiru sono una cosa sola, da quando Michiru ha cercato Haruka per la prima volta.

Haruka che è il vento, che ama sentire di non avere limiti, ma che in fondo gravita intorno alla sua compagna; e in questo senso forse sì, è Neptune il perno, la guida fra le due.

È stato un piccolo colpo al cuore realizzare che Haruka stava entrando in acqua tenendo fra le braccia l'amore della sua vita per restituirla al mare.

Mi è piaciuto il senso incombente dell'immensità del mare, del rombo delle onde mentre Haruka avanza nell'acqua. L'ho percepito bene, ha disposto bene la scena prima dell'addio.

Se posso dare un piccolissimo suggerimento per quanto riguarda la forma (ma prendilo con le molle): potrebbe valere la pena 'alleggerire' un poco il carico di aggettivi e metafore.

In un pezzo come questo, che deve trasmettere la carica emotiva della scena, sono fondamentali, è vero; però quando sono molti possono leggermente appesantire il ritmo, e portarti un pochino ad allontanarti lungo il filo della metafora.

Per farti un esempio, nella descrizione dell'ululato del vento.

Io sono tremendamente verbosa, quindi forse non sono la persona giusta per dirlo :') ma di solito, se ci pensi tu sai quale avverbio, aggettivo o analogia è il migliore per quello che vuoi dire. Scegli quello e scarta gli altri. Lavora di lima. Ne vale sempre la pena :)

Grazie per l'emozione 💛💙