Buonasera cara, eccomi a continuare la lettura delle tue storie nel fandom di InuYasha. Uhhh, un contest nel fandom e ti sei piazzata prima? Che piacere! Ora sono ancora più curiosa di scoprire cosa hai scritto. Ecco, sono rimasta a leggere con gli occhi a cuore fino alla fine: hai portato una limitazione fisica non irreversibile in uno dei protagonisti, e questo ha creato una certa dose di angst nella trama che comunque butta giù Miroku tanto da farlo girare nel vortice della depressione senza che riesca a vederne un’uscita apparente. Infatti i toni iniziali sono pesanti, cupi, grigi, con lui che beve perché non può farne a meno, si intrattiene occasionalmente con le infermiere ma è peggio quasi che stare solo. Sento l’amarezza proprio, è percepibile in ogni riga, in ogni pensiero dato dal POV scelto – una scelta perfetta e azzeccatissima per un testo così ricco di sensazioni come queste – ma anche la disposinibilità data dall’amicizia di Kagome che forse è una delle poche che tratta lui come un semplice essere umano. La trovo una dimostrazione di parità d’essere e di rispetto reciproco, e lui in fondo riesce a trovare un po’ di quiete da quei pensieri autodistruttivi che fa fin troppo spesso: qui mostri chiaramente i caratteri dei due, anche i difetti perché no, ma tutte quelle reazioni riescono a creare una sorta di normalità in una vita che sembrerebbe non averne.
Una normalità che si fa tale con la presenza prima di Kagome e poi di Sango, che contrariamente a chiunque, invece si è fermata con Miroku anche dopo aver visto partire d’improvviso l’amica in comune. L’imbarazzo l’ho sentito solamente fino all’invito a pranzo, e lì, piano piano, si scopre molto di più di questi protagonisti: sogni, speranze, aspirazioni, un futuro che prima per lui sembravaa grigio e anonimo, e invece viene letteralmente illuminato da Sango e dalla sua gioia di vivere.
Il salto in avanti è bellissimo, con loro che stanno assieme, lui che pian pianino sta riprendendo l’uso delle gambe, e che le difficoltà che hanno vissuto sembrano tanto lontane… il mondo dell’uomo ora è fatto completamente a colori, e si vede come ora sorride rispetto a prima che voleva soltanto andare avanti per inerzia, e forse neanche per quello.
Hai toccato un fatto davvero importante e invalidante senza filtri ma senza nemmeno esagerare, hai creato la caratterizzazione attorno a questo fatto, e hai mosso dei personaggi attorno rendendoli umani, comprensivi, empatici. L’evoluzione del protagonista è interessante, graduale nella forma fisica ma esplode nel suo ritorno a tornare a vivere come un essere umano, non come uno scarto o uno “storpio” come molte volte sottolinea. Hai mantenuto l’IC anche in questo caso estremamente fuori canon, ho trovato il testo scritto molto bene, fluido nella lettura, efficace nei dialoghi verosimili. L’introspezione è altissima, soprattutto nella prima parte, mentre la seconda è dedicata alle interazioni ed al cambio di rotta della negatività. Veramente un lavoro ben fatto, senza risultare troppo leggera; la lettura si mantiene nella massima attenzione fino al finale positivissimo cara, è stato un vero piacere leggerti, alla prossima e buona ispirazione! :3

Ciao, in ritardissimo, ma eccomi qui.
Ho scelto questa storia perché adoro Inuyasha e anche Miroku e Sango, oltre ai due protagonisti, quindi mi sono subito fiondata a leggere.
Finalmente, per una volta, il protagonista è Miroku.
Sono stata felice di vederli catapultati nel mondo odierno e anche un po' spiazzata, inizialmente.
Inuyasha e Kagome mantengono sempre lo stesso carattere e sono sempre i soliti, mentre a mutare sono proprio gli altri due.
Caspiterina che lavoro che hai creato a Miroku e anche Sango non scherza mica. Forse mi sono persa un pezzo, ma non ho ben capito cosa sia successo per lasciarlo sulla carrozzina. Però è ammirevole che la sola presenza di lei, l'abbia incoraggiato a non mollare tanto da riprendere a camminare se pur con fatica.
È stata una storia piena di emozioni forti e anche divertimento, perché no e ho capito che si ricollega a quella che ho letto la volta scorsa sull'adozione di Rin.
Attenta alle solite D eufoniche e ri segnalo una piccola svista, hai dimenticato il caporale iniziale (virgoletta) dove dici... Sai, non saprei dirti quale sia...
Grazie per la bella e piacevole lettura. Notte, ciao, Chiara.

Ciao!
Ti chiedo scusa se la recensione non sarà bellissima, ma in questi giorni sono molto impegnata.
Io adoro le AU anche delle storie che conosco molto bene.
E' una storia dolcissima e io mi sciolgo sempre quando leggo queste storie cosi tenere.
Sango e Miroku li adoro, non sono la mia coppia preferita, ma li ho sempre amati e mi facevano ridere tantissimo.
Trovo che sei riuscita perfettamente a descrivere il loro legame.
Complimenti e alla prossima :)

Ommioddio sono sconvolta. Amo la magia del Natale, amo le storie d’amore, amo questo tipo di storia. E amo quanto Miroku si sia poi impegnato a cambiare la propria situazione per amore di Sagome. Ma poi tutti i piccoli dettagli! Mi è parso davvero di vedere un film davanti ai miei occhi, sono innamorata di questa OS! Contiene tutti gli elementi che amo e insieme hanno creato un capolavoro ❤️ I sentimenti negativi iniziali erano talmente forti e ben descritti da farmi provare pena per lui, ma alla fine mi è scesa una lacrima ❤️❤️ Bravissima!! Subito nelle preferite ❤️

Eccomi Manu!

Io sto piangendo, davvero, e ti sono stra grata di avermi proposto questa storia perchè è bellissima e sarebbe stato davvero un peccato perdersela per la mia non conoscenza del fandom. Adoro gli AU proprio perchè mi danno la possibilità di leggere fic su opere che non conosco come fossero delle originali. Di Inuyasha conosco le dinamiche principali, qualcosina di lui e Kagome e dell'affetto tra Shessomaru e Rin. Non conoscevo questo altri due protagonisti ma mi ci sono affezionata immediatamente, Dio, che dolci. Lui mi ha fatto una tenerezza pazzesca, e stavo urlando quando ha detto di essere ingegnere biomedico perchè, ecco, lo sono anche io ^^" (coincidenza?) Mette i brividi pensare a quanto drammaticamente possa cambiare la vita per un attimo di distrazione e non posso certo biasimarlo per l'apatia con cui ha vissuto in tutti i giorni successivi. Fortunatamente quel vulcano di Kagome non lo ha mai lasciato solo e sono quasi propensa a credere che si sia inventata di dovere andare a prendere Rin, pur di lasciarlo solo con Sango :P. Lei è stata splendida, una forza della natura anche se in maniera diversa rispetto a Kagome, avrei voluto abbracciarla per tutta la positività che mi ha trasmesso. E che dire del finale con la proposta di matrimonio di Inuyasha e Miroku che già pensa a quando potrà fare anche lui lo stesso? Lacrime.
Venendo poi al titolo, waaaa, è dolcissimo che tu abbia scelto quella data particolare proprio perchè deriva dalla tua esperienza amorosa <3
E la frase di quella canzone io l'adoro, per quanto poi il resto del ritornello un po' mi faccia ridere.
In sintesi, tantissimi complimenti e grazie ancora :)
ah, complimenti per il primo posto al contest, meritatissimo a mio avviso,

Benni

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Ciao Manu Hikari!
"E io scelgo di nutrirmi delle cose belle e di affilarmi le unghie su quelle negative." Questa frase vale il racconto!
Molto, molto bello. Qualche svista da correggere e l'impaginazione del sito da modificare perché spezza tutti i paragrafi e in alcuni casi spezza proprio la storia, per il resto è fantastica.
Grazie, lettura piacevolissima!
Alla prossima, elerim

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Ciao cara omonima! La tua ff è una piacevole sorpresa, l' ho trovato davvero deliziosa! Romantica, senza eccedere nello smielato, dolce al punto giusto e con dei messaggi intensi di fondo. L'ho letta con molto piacere, ed ho adorato il rapporto instauratosi tra Miroku e Sango. Ti ringrazio per aver partecipato al contest ed aver scritto questa piccola os.
Un abbraccio
Manu

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E' davvero dolcissima, mi è piaciuta tanto! Non mi aspettavo che Miroku fosse disabile, però è una idea che ho apprezzato molto!
Ancora complimenti, perché scrivi molto bene e alla prossima
Nikita Danaan

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