Recensioni per
Forever is not for everyone
di Nocturnia

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
01/08/20, ore 21:33

Ciao! ^^
Sono qui per la prima recensione premio, visto che mi avevi consigliato di passare sul fandom di Resident Evil. Non conosco il fandom, ma ho visto che questa storia partecipava al concorso di Dark Sider e mi ci sono fiondata!
Mi è piaciuta moltissimo, nonostante sia tipo super ignorantissima haha. Innanzitutto, io adoro le fanfiction scritte in questa maniera, a mo' di tanti frammenti. È una caratteristica che secondo me attribuisce davvero tanta dinamicità al testo, rendendolo molto ritmato, coinvolgente, incalzante. In più, sicuramente tu hai saputo scegliere un lessico e sei stata in grado di costruire frasi davvero intense, quasi dolorose. I sentimenti dei personaggi sono emersi con uno spessore che mi ha lasciato davvero sconvolta, tutto questo pathos mi è praticamente strisciato addosso! Ho adorato come tu abbia reso veramente tridimensionali tutti i personaggi, facendomeli letteralmente adorare, visualizzare, sentire, nonostante io non abbia mai giocato a questo videogioco! Anche la trama che hai costruito l'ho trovata lineare, accattivante, e soprattutto ben costruita. Solitamente i testi frammentati, per quanto li adori, tendono sempre ad avere buchi nello sviluppo, invece tu sei stata davvero bravissima da questo punto di vista, questa è una storia che ti coinvolge dall'inizio alla fine, in più ho adorato proprio il tuo modo di analizzare i personaggi e le frasi che hai scritto! Non so, l'ho trovato molto psicologico come genere, si percepisce proprio la follia che ti colpisce come un virus, e questa caratteristica l'ho trovata meravigliosa! Sei stata in grado di produrre qualcosa di davvero intenso, in alcuni punti hai utilizzato dei termini, delle frasi, che veramente mi hanno lasciato senza fiato, per la loro 'durezza', in un certo senso. Cioè, l'atmosfera drammatica è veramente soffocante, il che significa che sei stata davvero evocativa!
Ti mando un abbraccio, a presto! ^^

Recensore Veterano
14/07/20, ore 18:01

Recensione premio relativa al contest “L’enigma dell’Uroboro”
E rieccomi all’attacco nell’ultimissimo sprint di queste recensioni premio **
Qui è chiaro fin da subito che la situazione è, se possibile, ancora più drammatica rispetto alla storia precedente, in quanto il focus principale è la morte e la perdita da parte di Albert dell’amata, e ciò che questo comporta per il suo futuro. Lo vediamo in preda ad allucinazioni in un contesto in cui manca l’elemento più romantico e leggero e, le rare volte in cui questo accade, non riusciamo comunque a gustarcelo a dovere perché sappiamo essere una finzione provvisoria.
Interessante è stato il suo punto di vista, i suoi pensieri complessi sono sempre suggestivi e intriganti. Sviluppato è anche il suo rapporto con Alex che, devo dirlo, mi ha emozionata non poco; se consideriamo che non conosco quasi per niente questi personaggi e il contesto in cui si muovono, questo fatto è quasi impressionante e sicuramente un punto a tuo favore.
Ci sono state diverse frasi che mi hanno toccata, in particolar modo lo scambio di battute “Lasciami andare” / “Non posso” / “Non vuoi, che è diverso” – che mi sembra emblematico per quello che sono Albert e Alex, una vera e propria descrizione tipica del loro rapporto travagliato – e, il passo migliore a mio parere, “Le sue dita bruciano di tutte le promesse che non ha saputo mantenere.
Il finale, poi, spegne veramente ogni vaga possibilità di salvezza o speranza. Albert è ormai un guscio vuoto, ha sempre vissuto in relazione ad Alex e ora che lei è morta anche lui non ha motivo di proseguire in questo mondo. Veramente una situazione che non si può descrivere in altro modo se non drammatica e tragica, ma allo stesso tempo ha un qualcosa di poetico – seppur in maniera dark e malsana.
Credo che nel complesso questa storia mi sia piaciuta ancora di più dell’altra, forse perché avevo già un’idea – seppur molto vaga – del tipo di racconto entro cui stavo per immergermi. Inoltre in questo caso sono anche un po’ di parte perché appena ho visto il testo della canzone russa sono andata in visibilio dato che adoro tutto ciò abbia a che fare con la Russia oof
A prescindere da questo, tuttavia, il tuo stile di scrittura è sempre molto intrigante ed esaustivo, pulito e scorrevole, ti incita ad andare avanti in maniera veloce, non c’è niente che ostacoli la lettura che quindi risulta alquanto gradevole. Complimenti!
Ci sentiamo presto per l’ultima recensione!
Un bacio,
Federica ♛

Recensore Master
14/01/20, ore 16:52

Seconda classificata al contest "My beloved villain"

Grammatica e stile:
9,9/10 (4,9 grammatica + 5 stile)

Di seguito, riporto i refusi e l’unico, lieve errore grammaticale riscontrato, con il relativo punteggio detratto.

”comprende oscuramente che c'è qualcosa di sproporzionato nel modo in cui la testa di allontana dal collo.” ---> ”si allontana”, refuso.

”Gli occhi le si spostano istintivamente sul lenzuolo sformato ed allora che piega le labbra in una smorfia” ---> ”ed è allora”, refuso.

”È un uomo nervoso quello si presenta nel suo ufficio, invecchiato di colpo.” ---> ”quello che si presenta”, refuso.

”Wesker si aggrappa un'ultima volta alla sua coscienza - ai fianchi di Excella, al tintinnio dei bicchieri che gli si riverbera nelle orecchie, tra le costole.” ---> ”che gli riverbera”. (-0,1)

”bolle giallastre hanno già iniziato a eruttare dai corpi nerastri dei morti, piccolo vesciche luminescenti e pulsanti.” ---> ”piccole vesciche”, refuso.

Per quanto riguarda il tuo stile, hai un modo di scrivere molto particolare, ma davvero godibile. Hai un’ottima padronanza della lingua italiana, deducibile non solo dal modo in cui costruisci e giostri le frasi, ma anche dalla scelta accurata e variegata dei termini e dal modo in cui riesci a utilizzarli e accostarli per trasmettere con forza e musicalità concetti e avvenimenti. Lo stile che hai scelto di adottare si adatta molto bene al testo da te presentato, che è prettamente introspettivo e quindi ben si presta a questo modo di scrivere, volto a creare un’atmosfera quasi onirica e di sospensione, capace di catturare e rapire il lettore. Solitamente, l’uso del grassetto, del barrato e del corsivo sono sconsigliati in un testo, o comunque si consiglia di limitarne l’uso il più possibile, ma nel tuo racconto questi espedienti non hanno dato fastidio e, anzi, hanno supportato il forte impatto che hanno le frasi, andandone a sottolineare quelle parti che dovevano essere messe in risalto, e che lo avrebbero fatto comunque, per il modo in cui hai sapientemente gestito i periodi. Prediligi frasi brevi e il punto fermo, ma dimostri di saper padroneggiare anche gli altri segni d’interpunzione. La scelta di periodi brevi ha aiutato a donare immediatezza al racconto e a renderlo diretto e brutale, come la vicenda che narri.
Per quanto riguarda le descrizioni, anche in questo caso ne fai di brevi e incisive, ma davvero evocative e d’impatto. Riesci, in poche parole, a dire efficacemente tutto ciò che occorre per far immaginare al lettore cosa sta accadendo e come, senza confusione e senza che nessun dettaglio sia lasciato al caso. Tutto è funzionale alla narrazione, nulla è superfluo, neppure il modo in cui Albert è vestito al ricevimento, né la marca di champagne che sta bevendo. Ogni cosa s’incastra armoniosamente a creare uno scritto davvero godibile e coinvolgente.

IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Il protagonista indiscusso della vicenda è Albert, ma a lui si affiancano altri personaggi, più o meno rilevanti all’intero della vicenda; hai fatto davvero un ottimo lavoro di caratterizzazione e introspezione con ognuno di loro.
Per quanto riguarda Albert, il fatto che tu abbia deciso di adottare prettamente il suo punto di vista e di mostrare la vicenda attraverso i suoi occhi e le sue introspezioni ti hanno consentito di delinearlo in maniera impeccabile. Ho trovato il personaggio davvero IC e somigliante con l’originale: nonostante il what if[ che hai presentato e nonostante, quindi, alcuni eventi si distanzino dal canon, tu sei riuscita a non snaturare il personaggio e a mantenerlo perfettamente in linea con se stesso. Nulla di quello che ho letto mi ha fatto pensare che i comportamenti e i pensieri di Wesker fossero una forzatura, non c’era nulla fuori posto o che stonasse. Sei riuscita a trasmettere con forza i tratti salienti della sua personalità; ciò che lo contraddistingue s’intuisce facilmente tra le righe della tua storia. Sei stata davvero molto abile a dipingere questo personaggio, a delinearne la personalità e i motivi che lo spingono ad agire, il perché fa quello che fa. Altra nota di merito è senza dubbio l’introspezione, gestita in maniera impeccabile: hai scavato a fondo nella mente del personaggio, ne hai indagato l’oscurità e il malessere, il dolore che lo spinge, la disperazione che gli fa vedere il suo perduto amore ovunque. La sofferenza che Albert vive, a seguito della perdita di Alex, è sviscerata e analizzata in ogni suo punto e vista non solo dall’angolazione di Wesker, ma anche da quella delle persone che lo circondano. Il dolore per la perdita non è stereotipato, è disperazione ma non sconfitta: alimenta, anzi, tutto ciò che Albert farà dopo, tutti i risultati che otterrà e il modo in cui porterà il virus nel mondo. Il parallelismo tra la sua relazione con Alex, con ciò che era prima di perderla, e l’uomo che è diventato dopo la sua morte è stato molto efficace per segnare i suoi cambiamenti, le sue lotte interiori, il suo lento e logorante disfacimento. Hai presentato chiaramente la relazione di Albert con Alex, l’affetto che lo univa a lei, e lo hai fatto attraverso momenti, stralci di memoria che si presentano prepotentemente e che si ripropongono mutati e oscuri nel presente, dove Wesker continua a vedere Alex, in un meccanismo malato, che gli fa male ma del quale non può fare a meno. Lui ha bisogno di Alex e non può lasciarla andare, anche se è doloroso averla accanto, anche se la sua presenza, che non è reale, non fa che aumentare la sua oscurità. Hai presentato davvero un personaggio tridimensionale e di spicco, con una personalità ben delineata e un’introspezione impeccabile. Quello che hai proposto è un villain di tutto rispetto, un villain con solide convinzioni e motivazioni dietro, che sa cosa fa e perché. In questo, hai colto in pieno lo spirito del contest, perciò ti faccio tanti complimenti.
Per quanto riguarda Alex, lei è il perno intorno a cui ruota tutta la storia, il motore che spinge Wesker a fare tutto ciò che fa. Quando muore Alex, Albert perde in un certo senso ogni cosa, e da qui ha inizio la sua discesa nella follia, che porterà l’Uroboros ad assumere la fattezze di Alex stessa, pur di compiacere il suo “padrone”. Alex viene dipinta attraverso gli occhi di Albert: tutto ciò che sappiamo di lei leggendo è esattamente tutto ciò che Albert vedeva in lei e il modo in cui i due vivevano il loro rapporto. Anche qui, sei stata davvero molto brava a dipingere questo personaggio donandocene, sì, una visione soggettiva dell’uomo che lo ama, ma alternandola anche a dettagli oggettivi, a dati di fatto che ce l’hanno mostrato anche per com’è, scevro da qualsiasi personalistico giudizio. Anche qui, ho trovato il personaggio somigliante all’originale, pertanto hai rispettato l’IC e, ancora, i tratti salienti del suo carattere sono facilmente intuibili in ciò che scrivi e decidi di mostrare. Il rapporto che hai deciso di costruire tra Alex e Albert è davvero ben fatto, ben analizzato e realistico: è un sentimento maturo, lievemente sporcato dall’oscurità dei personaggi, da ciò che stanno cercando di fare, ma che è anche salvezza, un angolo di pace nel marasma. Alex rappresenta per Albert un’ancora, qualcosa a cui aggrapparsi, un insieme irrinunciabile di ragioni. Alex appare invece più indipendente da questo punto di vista: lei ama Wesker, ma è libera da quell’ossessione che invece ha lui. Ti faccio i complimenti per come sei riuscita a dipingere questo personaggio e per il modo in cui sei riuscita a far comprendere i suoi pensieri e le sue posizioni, pur non essendo lei la protagonista principale.
Per quanto riguarda Claire ed Excella, anche qui hai fatto un lavoro di caratterizzazione impeccabile; entrambi i personaggi compaiono in pochi e brevi passaggi, ma tu sei riuscita a tratteggiarli con abili pennellate, rendendoli subito vividi e reali, dando loro personalità, rendendoli immediatamente riconoscibilissimi. Non è da tutti riuscire a caratterizzare un personaggio in poche righe, ma tu ne sei stata capace, e il risultato è davvero ottimo.

Trama e originalità: 10/10

Per quanto riguarda la trama, ne hai creata una ben solida, senza “buchi” e senza incoerenze. La vicenda, in sé, è piuttosto semplice e non presenta intrecci complessi, ma il modo in cui hai deciso di presentarla la rende davvero molto interessante e contribuisce a mantenere alta l’attenzione del lettore. La scelta di alternare flashback al momento presente è stata davvero ottima e ti ha permesso di spezzare la linearità della storia, di donarle dinamicità, nonché di presentare gli eventi che hanno condotto al momento presente e all’attuale stato psicologico di Albert. Inoltre, interessante è stato anche il fatto che tu abbia adottato prettamente il punto di vista di Albert, ma in alcuni passaggi abbia invece spostato il POV anche su altri personaggi: ciò ha permesso al lettore di avere una visione d’insieme più chiara, di poter analizzare la vicenda da diversi angolazioni e attraverso altri punti di vista, alcuni più oggettivi, altri più soggettivi. Anche questa scelta ha spezzato la linearità della storia, e l’ha resa senza dubbio molto interessante. Ad arricchire il tutto ci sono le introspezioni, davvero ben fatte e assolutamente funzionali alla vicenda. Hai, dunque, presentato una trama solida, ben strutturata e gestita, e l’hai resa interessante e accattivante grazie alle scelte stilistiche e narrative che hai deciso di adottare. Una menzione speciale va all’accenno di metaletteratura che hai fatto verso la fine della storia, quando Alex dice ad Albert che ha indossato la lorica del viallin della storia: è stato un passaggio davvero piacevole da leggere, che ha donato ulteriore spessore alla vicenda.
Quanto all’originalità, ho trovato la tua storia piuttosto innovativa. Hai presentato un what if molto particolare, che in parte rispetta il canone e in parte no: Albert libera l’Uroboros, ma questo assume le sembianze e le fattezze di Alex. Tutto, dopo la morte di lei, diviene un delirio allucinatorio dell’uomo e ogni cosa che accade dopo prende le sembianze di una conseguenza della sua perdita, dell’incapacità di superarla e del dolore che ne è scaturito. La disperazione per la perdita di una persona amata è un cliché piuttosto diffuso, ma il modo in cui hai deciso di presentarlo è assolutamente originale. Wesker incanala tutto il suo dolore nel lavoro, nel portare a termine il suo obiettivo e in questo mette tutto il suo amore per Alex, tutta la sua disperazione, cosa che si traduce nell’Uroboros che prende le fattezze di Alex, tanto l’ossessione di Wesker è grande. Hai presentato un tema classico, ma lo hai rielaborato in maniera personalissima, rendendolo innovativo, supportato anche da un what if davvero ben costruito e da una trama impeccabile, come già detto.

Sviluppo del pacchetto: 3,3/5

Nel pacchetto da te scelto, il villain crede di vedere qualcuno che in realtà non esiste, e tu hai rispettato a pieno questa condizione: Albert, distrutto dalla morte di Alex e caduto preda di una sorta di delirio allucinatorio, la vede al suo fianco, ne sente la voce, il profumo, come se lei fosse ancora lì. Razionalmente, si rende conto che lei è solo frutto della sua immaginazione, che è morta, ma quella visione non sparisce e, anzi, persino l’Uroboros arriva ad assumere la forma della donna. Hai sviluppato la condizione del pacchetto in maniera davvero eccellente, rendendola il fulcro della vicenda. (+2)
L’oggetto che dovevi utilizzare era il veleno e tu lo hai fatto in maniera davvero ottima e peculiare: nella tua storia, non hai inteso il veleno come oggetto materiale, quanto piuttosto come una condizione, un’allegoria. È veleno il rimpianto, il rimpianto di Albert che lo porterà, insieme al resto, a tramutare i suoi propositi in vendetta; sono veleno i segreti, i segreti che Excella non vuole scoprire, perché preferisce non sapere, perché sapere è ciò che le serve. E il veleno del rimpianto e quello dei segreti non colti sono proprio ciò che condurranno alla disfatta dell’umanità. (+1)
Per quanto riguarda la frase, sono stata molto tentennante su quale punteggio assegnarti e se assegnartelo. Per ottenere il punto, occorreva inserire la frase nella storia così com’era, potendola eventualmente lievemente modificare per adattarla al contesto, mentre tu non l’hai riportata. Tuttavia, il senso della frase è ben presente nel tuo racconto, il concetto che essa esprime è centrale nella vicenda: Albert non riesce a lasciar andare Alex, anche se il ricordo di lei è una tortura e anche se l’Uroboros ne è una terribile e brutta copia, ed Excella non riesce a lasciar andare Albert, anche quando intuisce la sua malvagità, perché lo ama. Per questo motivo, alla fine, ho deciso di assegnarti comunque un punteggio per questa voce, anche se, ovviamente, non pieno. (+0,3)
La stagione che dovevi utilizzare era l’Estate: non ne ho trovata una menzione particolare o specifica nel racconto, qualcosa che facesse pensare che la maggior parte di esso, o una sua parte, fosse ambientato in questa stagione, pertanto non ho assegnato il punto bonus.

Gradimento personale: 5/5

La tua storia mi è piaciuta davvero molto: è stata intensa, coinvolgente, carica di emotività e pathos. Il tuo stile di scrittura ha supportato nel farmi entrare nella mente dei personaggi, nel dolore di Albert, nel rimpianto e nella malinconia di ciò che ha perduto, mi ha fatto provare empatia per lui e mi ha fatto arrivare alla fine del racconto senza che riuscissi a biasimarlo del tutto. In questo, hai colto alla perfezione lo spirito del contest: mi hai presentato un villain senza scrupoli, hai motivato bene il suo agito e me lo hai fatto piacere per ciò che ha fatto e per come lo ha fatto. La sua è un’azione senza alcun dubbio efferata, che però si riesce quasi ad accettare, alla luce del dolore che lo ha spinto nell’ultimo periodo in cui ha lavorato all’Uroboros; si è quasi contenti per la vittoria dolceamara che riporta Albert, perché, in un certo modo, può avere accanto a sé Alex in maniera più concreta rispetto ai suoi deliri, anche se si rende conto che non è davvero lei, che non le somiglia, e per questo il suo tormento non avrà mai davvero fine. Una storia struggente, forte e coinvolgente. Complimenti!

Punteggio totale: 38,2/40

Recensore Master
20/12/19, ore 19:08

👋
Una domanda, noct, ma il vecchio a cui parla Wesker chi diavolo è-
Albert: -e perché mai qua-
citazione!mode on
"Non potrei mai, dottor. Wesker." (cit)
Albert: -dopo DOTTOR c'è un . - punto - che a me sembra decisamente essere come di troppo-
Io: -ok, noct, A Natale siamo tutti pignoli-
Alex: -credevo/pensavo che il detto fosse A Natale siamo tutti più buoni, summer-
Stuart: -non quando Albert - ehm ehm, il dottor Wesker - si mette a fare il pignolo già alla seconda riga della storia, Master Alex-
Alex: -.......................
ehm ehm
2008 (cit)
Alex: Cominciamo bene -.- la storia l'è appena iniziata, e la sottoscritta sta già morendo male-
Excella: -oooooooolè😇 brava, crepa😇 così Albertuccio sarà tuuuuuuuutto mio-
Albert: -ma va a da via el xx, Exce'-
Wesker viene squadrato dalla Gionne
-praticamente cos'è; la Alex l'è diventata una zombie, nel 2008-
Alex: -cioccolaaaaaaaaaaaato- *parodiando il cerveeeeeeeeello tipico dei film di zombie*
Albert: -alèèèèèèèèèèèèè -.- ho appena perso la mia partner in crime-
facepalm del biondone
poco dopo
-ok, mi sa che il vecchio citato nella storia l'è Stuart-
Albert: -e mi sa anche/pure che il Progenitore di Alex è partito per la tangente-
Progenitore: -cosa che succederà anche a te, defixxxxte -.- perché usare il siero in RE5, sennò-
Albert: -non portare sfiiiigaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa🌋
qualche riga più tardi
Excella entra nell'ascensore e ignora ogni altra parola. (cit)
Irving: -da notare come la Excella - alla faccia del suo quoziente intellettivo - si è dimostrata essere una vera e propria cretina -.- non per niente *spoiler se non si conosce RE5* Wesker ci ha fatto davvero ammazzare tutti-
Io: -davvero, noct; a questo punto, la brunetta, la sua dipartita - nel canon - se l'è ampiamente cercata-
Excella: -whaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaat-
Albert: -seeeeeeeeei una scema😂 seeeeeeeeeeeeeeeei una scema😂 defixxxxte😂 defixxxxte😂 sei scema, Excelli'😂
la donna squadra l'altro con uno sguardo al vetriolo
poco dopo
Ed ecco anche spiegato come la Alex, nel 2008, è diventata un obbrobrio peggio del monster!Birkin dei tempi d'oro-
Albert: -con la differenza che lei è riuscita a mantenere la propria coscienza, pare-
citazione!mode
"Una volta ho sognato che ero libera, Al: che ci riuscivo. Che l'esperimento era un successo e mi ritrovavo nel corpo di una bambina di appena dieci anni." (cit)
-ironico come la Alex si sia rivelata una veggente, aqui-
Albert: -ma va'-
Io: -aspetta di arrivare al Revelation 2, pirla-
Albert: -......................-
ooooooooook
-nella seconda parte dell'OS non capito assolutamente niente, bella mia-
Alex: -yeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee-
Albert: -serve uno spiegone alla summer, noctina-
Io: -non scherzo, noct😵 se Albertone ha fatto bonificare - nel senso di distruggere - l'isola di Sushestvovanie dopo avere sepolto la Alex, allora come diavolo fa la donna ad essere ancora al suo fianco😵 come faaaaaaaaaaaaaa-
Albert: -per non parlare del resto; vuoi dire che qua - a differenza del canon - sono riuscito a fare secco Chris per poi diffondere l'Uroboros, visto come la piccola Redfield è morta male per colpa dello stesso-
Claire: -ha parlato il bacuc -.- ché mi chiama piccola-
Albert: -ciccì, conta che tengo/ho quasi vent'anni più di te -.- sei piccola sì, rispetto a me-
Io: -seeeeeeeeeeeeeeeeei una muuuuuuuuuuuuuuuummia-
Albert: -nuoooooooooooooooooooooooooooo-
Wesker scoppia a piangere
-e poi - sul finale - ho come avuto l'impressione che Alex faccia quasi come la Mummia del film omonimo del 1999-
Albert: -nel senso che quando assorbe qualcuno tramite/attraverso L'Uroboros, si rigenera-
Io: -yes-
Albert: -solo un momento, summer *poco dopo* @_@-
-X_X alias/aka 'a noct, io non ci ho capito niente😵 la storia - come tuo solito - mi ha inchiodata allo schermo...
Ma - soprattutto durante la seconda parte - io non ci ho capito un caxxo😭 aiuto😭 illuminamiiiiiiiii😭
Alla prossima👋
Saluti da summer_moon

PS: buona fortuna per il contest😊
Risaluti da summer_moon
(Recensione modificata il 20/12/2019 - 07:09 pm)