Valutazione per il contest "Il mio Babbo Natale segreto"
Quindicesimo posto
OldFashioned: Legio Patria Nostra
Grammatica&stile: 14,1/20
Capitolo 1
"Quando non ce le dovremmo magiare" Mangiare, -0,2
"Come per indurre gli altri di fare altrettanto" Indurre regge la preposizione "a", non "di". -0,5
"L'autiere si girò verso il cassone" Errore di battitura, -0,2
"Il tizio del Bronx. "Queste qua ti attaccano"" Un punto al posto di una virgola, -0,2
Capitolo 2
"Immaginò alghe si delineavano nell'acqua torbida" È una frase relativa a cui manca il pronome relativo. -0,5
"Il maresciallo si attardò un alto po'" Errore di battitura, -0,2
"Solo a un estenuante un gioco" Errore di battitura, -0,2
"Stein alzò gli occhi al piatto" "Dal piatto",-1
"Si solllevo per quel che poteva" Errore di battitura, -0,2
Capitolo 3
"Il glande trugido" Errore di battitura, -0,2
Capitolo 4
"Stein abbandonò lo sgabello si alzò lentamente in piedi" Due frasi coordinate senza però qualcosa che le coordini (una virgola, una coniugazione eccetera). Non sapendo se è un errore di distrazione o effettivo, ho arrotondato. -0,6
"Ma senza di lui non vado a nessuna parte" Errore di battitura, -0,2
"Malibu" Dimenticato l'accento finale, -0,2
"van Damme" Dimenticata la maiuscola di "van", -0,2
"Ridacchiò Il più giovane" Errore di battitura, -0,2
"Allungando il passo per raggiungerlo" Dimenticato il punto finale, -0,2
Capitolo 5
"era ancora nemmeno cosciente" Uno spazio in più del necessario, -0,2. Stessa cosa in ""Il tedesco non permise" e "L'avversario di Stein ," più avanti.
"Mi scuso per tutto questo," Indicò con un gesto ampio" Una maiuscola al posto di una minuscola, -0,2
"Il luogo era minuto di un finestrino" Credo che tu al posto di "minuto" ci sarebbe dovuto andare "munito". Penso che sia un errore di battitura, quindi -0,2
"Il gruppetto si fermo" Errore di battitura, -0,2
Suggerimenti (non tolgono punti)
"Più che altro forse per la sorpresa" Secondo me quel "forse" è ridondante, al posto tuo l'avrei tolto.
"Legati questa in cintura" Sebbene la preposizione in sé, basandosi sul significato base, va benissimo, avrei preferito che fosse "alla cintura", visto che è un oggetto.
"Tornò a fissarlo davanti a sé" Visto che il pronome risulta essere dello "sguardo", la frase mi suona un po' strana. Può essere una metafora, ma secondo me quel particolare pezzo non suona bene.
"L'unico rumore rimase la radiolina che trasmetteva canzoni" La frase in sé è ben
"Appoggiò il vuoto sul bancone" Viene sottinteso che sia il bicchiere, questo te lo riconosco, ma io preferisco che sia esplicitato.
Capitolo 2
"Un'altra busta di plastica." Di per sé la frase non è sbagliata, ma c'è un errore di continuità: non è stata menzionata nessuna busta prima. Tuttavia, dato che non è una questione grammaticale, ho preferito metterla fra i suggerimenti.
"Certo, era stato doloroso, aveva sofferto, ma la consapevolezza che fosse un capitolo chiuso aveva sempre in una certa misura lenito il dolore." C'è la ripetizione del poliptoto "certo", a inizio e quasi fine della frase. Fossi stato in te avrei provato a modificare uno dei due. Una ripetizione simile nel capitolo 4, con "sembrava" nel periodo "gli sembrava che l’aria fosse torrida, poi gelata, poi di nuovo gli sembrava che una vampa di fuoco lo stesse lambendo."
Capitolo 3
"Khaki" Questa è l'unica occasione in cui viene usato il sostantivo inglese al posto di quello italiano. Non sono contro l'uso dei termini stranieri in un testo, ma preferirei che ci fosse continuità.
Capitolo 5
"File di seggiolini" Capisco che quello a cui miravi erano "piccole seggiole", ma di primo acchito mi è apparso che fossero tutti su seggiolini da bebè! Ti consiglierei vivacemente un cambio di termine.
La tua storia è quella che mi ha fatto di più aprire il dizionario fra tutte quelle presentate. Questo non solo dimostra la grande padronanza del lessico che hai, nonché la sua grande varietà, ma anche dal tono che dai alla storia stessa: nonostante il lessico, il tono della tua storia non è assolutamente pomposo o artificiale. Anzi, mescoli molto bene vari strati di testo: quelli più volgari, i più romantici, i più insoliti, senza che la comprensione ne risulti appesantita, o che si allontani dall'essere verosimile. E non solo per come il narratore interno narra: i dialoghi stessi sono vivaci, e personalizzati secondo ogni personaggio. I momenti d'azione, anche se letti tutti di fila rischiano d'essere un po' ripetitivi, sono secchi e vanno dritti al punto, senza perdersi in ciance, quelli d'intimità danno quel senso di vicinanza che i due personaggi provano l'uno per l'altro, e le descrizioni sono precise e puntuali, dando il numero giusto d'informazioni per ben creare l'atmosfera. In breve, riesci a cavartela in qualsiasi situazione in cui una storia si può trovare, e lo fai senza inondare il lettore d'informazioni. Ho, ad esempio, apprezzato molto l'uso di termini relativi a registri specifici (militari, scientifici e simili) a cui non hai messo spiegazioni, e i termini stranieri stessi: inseriti nella storia con naturalezza, sono un ottimo strumento per fare world-building in sordina, e tu hai dimostrato di saperli usare perfettamente.
Ma fin'ora ho parlato solo del lessico, quindi passiamo al resto!
Il tuo è uno stile particolarmente ricco: ogni singola frase, quasi ogni singola parola che scrivi, non è messa a caso ma serve per approfondire qualcosa, centrale o meno alla vicenda. Questo fa' sì che il tuo sia un testo da apprezzare leggendolo lentamente, assaporando quasi ogni singola parola, e se trovo che la costruzione un poco si perda negli ultimi capitoli, non te ne posso fare una gran colpa, visto il grande numero di parole e il fatto che, ormai, hai creato atmosfera ed è difficile dissiparla.
L'unica nota vagamente critica che posso rivolgerti, e che avrei messo in grammatica se avessi ben focalizzato quale dei due metodi volevi seguire, è l'insicurezza su come scrivere i dialoghi con un inciso. In particolar modo, la seconda parte del dialogo (quella che viene dopo il pezzo narrato, per intenderci). A volte, la prima lettera della prima parola è minuscola, altre maiuscola, senza un'apparente continuità o preferenza, e questo può distrarre. Visto la varietà ha un po' inciso su questo parametro, ma ti ripeto che è l'unica cosa negativa che ho trovato.
Trama&personaggi (per originali):8/8
La trama è complessa, ricca di eventi che si susseguono e si intersecano con naturalezza sino al finale, dove la storia trova il suo compimento. I personaggi principali sono due ma nel complesso se ne affiancano molti altri, ognuno ben caratterizzato. La difficoltà più grande era dare voce all'uomo che, per citare il coprotagonista, "è già tanto se dice dieci parole in un giorno, quando è in vena di chiacchiere." Anche gli altri personaggi però, uno dopo l'altro, lasciano il segno, per esempio il comandante stronzo che associa un numero ad ogni legionario sulla base del suo sfizio personale, Luisinho che ad ogni cenno di rissa è rapido a conservare le bottiglie sotto al bancone, il nero che ama fare soldi coi combattimenti clandestini e il suo braccio destro... Ci sarebbe da dire qualcosa su ognuno di loro.
Gradimento personale:12/12
L'ho apprezzata molto perché questa storia oltre ad essere su due personaggi che già conoscevo e per i quali ho un debole, rispecchia alla perfezione i miei gusti in fatto di genere narrativo, trama, contesto, personaggi, è stato un regalo che più indovinato di così non si può!
Totale: 34,1/40 |