Recensioni per
Stubborn Love
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 [Prossimo]
Recensore Veterano
30/08/20, ore 12:03

Buongiorno Miry! Finalmente riesco a passare anche da te, e posso lasciare la recensione a questa piccola opera che mi ha scaldato il cuore. Io lo dico e continuerò a ripeterlo in eterno, come ci parli tu di loro due nessuno mai, come li descrivi, come li muovi ,come li fai parlare, come ci racconti tutto di loro, nessuno mai! Loro sono tuoi, e sono nostri tramite te. <3
Detto questo, veniamo alla storia, che già mi piace per il solo fatto che ci porta sotto gli occhi un finale alternativo a quello fatidico che noi tutti conosciamo; qui abbiamo la possibilità di vederli di nuovo insieme, di vederli ricostruire la loro vita dopo le macerie della guerra. E ci mostri subito come la cosa non sia tutta rose e fiori dato che scopriamo subito che Peter ha dei problemi che non ha mai rivelato a Tony per non farlo preoccupare. Ma quanto può essere dolce? Quanto può volergli bene se arriva, nonostante la paura di ciò che potrebbe essere, a non parlargliene pur di non farlo allarmare?
E Tony, il tuo Tony che cerca di nascondere la preoccupazione con quelle domande, con quei gesti (sedersi accanto a lui e prendergli la mano) che riempiono il cuore di tutti noi e di Peter, perché ci fanno capire quanto possa tenere a lui, quanto difficilmente lo si possa ingannare, e quanto è disposto a fare per il suo Peter (dormire seduto sul pavimento del bagno non è da tutti, ammettiamolo XD ).
E quando hai descritto il momento delle analisi e quello successivo non ho potuto non provare un groppo alla gola. Sei riuscita a rendere perfettamente l'ansia, la paura, il terrore, di ciò che non sai e che potresti avere, o non potresti avere e allora ti vengono tante altre domande forse peggiori delle possibili soluzioni. E se devi attendere gli esiti è pure peggio perché sei costretto a sopportare un'attesa spesso logorante e terribile. Ecco, tu hai reso tutto ciò alla perfezione, hai portato sotto i nostri occhi l'introspezione dei due protagonisti facendoci vivere sottopelle tutte queste emozioni terribili, come se fossimo noi a dover attendere gli esiti e non loro. ç___ç
Ma, torno a dirlo, sarò ripetititva ma pazienza, se ti riesce è proprio perché tu li vivi, perché tu li hai dentro e li muovi e descrivi come se stessi muovendo e/o descrivendo te stessa.
Per inciso: povero Bruce, costretto a sorbirsi i tentativi di Tony di scoprire qualcosa, che lo portano alla fine a capitolare perché sa bene che Iron Man non cede così facilmente e potrebbe restargli davanti per ore per ottenere ciò che vuole. Un abbaccione al nostro piccolo Hulk. <3
La parte finale, quella del rientro a casa, è forse la peggiore dal punto di vista emotivo, almeno per me. Tony sa, perché ha voluto sapere, perché lui è Tony e non regge l'attesa e deve sapere. Peter non sa, vorrebbe sapere, ma contemporaneamente non lo vuole da Tony perché non tollera il modo in cui si è comportato con lui. L'attrito che si crea, basato sulla rabbia e sulla paura, si scioglie solo quando ognuno cede e butta giù quella porta che li divide (fisicamente non la buttano giù, ma ci siamo capite XD ), quando riescono finalmente a guardarsi negli occhi e capire che quel giorno di cinque anni prima, quando Peter ha visto la morte in faccia, qualcosa è cambiato. Quello che ha Peter è qualcosa di psicosomatico, è qualcosa legato alla sua paura, alla morte che prima o poi tornerà, alla consapevolezza di dover continuare a vivere sapendo che prima o poi bisognerà fare di nuovo i conti con l'oscura signora. In questo, il loro ultimo scambio di battute scalda il cuore: è vero che la morte arriva per tutti, è normale averne paura, ma in quel modo non si vive, si resta bloccati, proprio come Peter, a terra immobile. Si deve invece vivere, aiutati da chi ci sta accanto, vivere per noi e vivere per le persone che ci vogliono bene e che, proprio come Tony, ci stanno accanto.
È un bellissimo messaggio quello che traspare dal finale, la ciliegina sulla torta, che rende la storia perfetta. <3

Ancora tanti complimenti tesoro, per queste opere che ci regali, e spero che ti sia ripresa dal tuo blocco e che possa regalarci ancora tanto su di loro.
A presto!
Lina Lee

Recensore Master
17/04/20, ore 12:28

Carissima, ciao! ♥
Cioè, cioè, CIOÈ ** Ma che cosa meravigliosa ho letto? Mi sono ritrovata a fine capitolo senza sapere dove, come, quando, dove, perché e ci sono rimasta alquanto male: ne voglio altre 40 pagine di questa storia, grazie.
Qui torniamo su una tematica che ti sta molto a cuore trattare, cosa che fai sempre in maniera incommensurabile e che io amo alla follia leggere: il ritorno di Peter dalla morte. Trovo meraviglioso il modo in cui riesci a trattare il tema, a rimaneggiarlo, a riproporlo senza essere mai pleonastica, ripetitiva o scontata. Ogni volta, riesci sempre a mettere qualcosa di nuovo, che fa guardare le cose da una prospettiva leggermente diversa, più ampia. E questa è una cosa che amo tantissimo delle tue storie, soprattutto di quelle che guardano il rapporto di Peter dalla morte. Non lo fai mai sembrare un fatto scontato, "normale", ma lo investi dell'importanza che deve avere, perché non è un privilegio che tutti possono vantare, e perché è terribile e fa male.
Ho adorato l'impostazione che hai dato alla storia, come per tutto il racconto il lettore si domandi se quello di Peter sia davvero un problema fisico, se abbia davvero qualcosa di grave, se sia affetto da un qualche tipo di malattia, oppure se l'origine della sua sofferenza sia da ricercare altrove, se ciò che lo affligge sia qualcosa d'altro.
Mi ha fatto tenerezza il fatto che Peter abbia pensato di doversi rialzare, quando è caduto in bagno, per tornare in camera da letto e non far preoccupare Tony. Anche in quel momento di paura, di costernazione e incomprensione, che gli stringe il cuore, il suo primo pensiero va a Tony e alla sua serenità. E questo dice più di tante parole, più di righe e righe che si possono scrivere per imprimere su carta un sentimento. mettere l'altro prima di ogni altra cosa, prima di se stessi, prima delle proprie paure, dice già tutto sull'intensità e la purezza dell'amore di Peter per Tony. Così come dice tutto anche Tony che compare sulla soglia del bagno e si preoccupa per Peter, in quel suo modo fintamente distaccato, che non lascia trapelare nulla. Leggere di come Peter, colto in flagrante, si sia aperto con Tony, dicendogli la verità, come se fosse la cosa più naturale del mondo, è stato un momento che ho amato, così come ho amato la premura di Tony e il suo decidere di rimanere accanto a Peter, facendogli sentire la sua vicinanza in quel momento di difficoltà, a modo suo. Si siede contro la parete e gli stringe la mano, anche se sono le tre di notte, anche se dovrà alzarsi tra tre ore. Piuttosto si addormenta sul pavimento, che lasciarlo solo. È stato un momento molto intenso e pieno di dolcezza. Questi due sai davvero farmeli amare, creando queste atmosfere così permeate d'amore e di complicità.
Tony era proprio ciò di cui Peter aveva bisogno per muoversi dalla sua stasi e decidere di vederci chiaro nella faccenda, di affrontarla. Ovviamente ha paura, ma accetta di farsi visitare, un po' perché vuole sapere anche lui e un po' perché Tony è petulante e insistente, e se si mette in testa una cosa, meglio dirgli di sì subito piuttosto che combattere una battaglia già persa in partenza.
Mi si è stretto il cuore a leggere dell'ansia che divorava tanto Peter quanto Tony durante l'esame effettuato da Bruce: ho immaginato il loro tormento, la loro apprensione mentre il tempo passava senza sembrare mai scorrere, la paura dell'ignoto, dell'attesa. Un'attesa che Peter è ben lieto di assecondare, perché vuole sapere ma in realtà non vuole, ha paura di ciò che gli possano dire, di ciò che potrebbe implicare per lui. Un attesa che invece Tony vuole distruggere, sbriciolare, imponendosi con la sua prepotenza e pretendendo risposte, risposte che esige insistentemente, che vuole perché gli spettano di diritto. Perché lui è preoccupato per Peter e deve sapere. Deve sapere se riuscirà ad accettare quello che ha: una debolezza, questa, che rende Tony estremamente fragile e umano. Davanti alla prospettiva di eventi gravi e tragici, porsi domande sul futuro è lecito, temere di non saperlo affrontare, di smettere di amare ciò che fino a quel momento si è amato, anche. Non è egoismo, è solo una naturale paura, che secondo me invece denota quanto Tony tenga a Peter. Se non gl'importasse davvero di lui, di quello che sono, non temerebbe neppure di sporcarlo.
La scena finale, con Tony e Peter appoggiati contro la porta a parlarsi duramente, ma senza litigare, è stata intensissima e sicuramente la mia preferita di tutta la shot. Si affrontano e si confrontano forse davvero per la prima volta da quando Peter è tornato, parlano di cose che fanno male e lo fanno soprattutto dopo che Peter mette da parte il suo terrore di sapere, e chiede a Tony di dirgli la verità. Lo fanno quando Peter apprende di non avere niente, assolutamente niente, e che quel problema è originato dalla sua mente spezzata, divisa, che è tornata ma non del tutto. E mi è piaciuta l'indignazione di Tony, la sua rabbia nel chiedergli perché se ne debba stare là e cosa c'è là che qui non c'è. Mi è piaciuto quel tutto di Peter, detto con altrettanta rabbia. Peter è tornato, ma non del tutto, non ancora, e non perdonerà mai Tony per aver messo a repentaglio la sua vita per riportarlo indietro. Tony è lì, che rivuole il suo Peter integro, che vuole rivederlo intero e che lo riprende con sé per un istante, un lungo istante in cui lui cade e Tony lo afferra e lo stringe e Peter torna a essere la persona di prima, la persona di cinque anni prima mentre lo guarda e trova in lui il senso di tutto.
Questi due sono adorabili, meravigliosi e tu lo sei altrettanto, a creare sempre storie così intense, coinvolgenti, che divoro dall'inizio alla fine e mi trascinano in questo amore tormentato e profondo che tu sai raccontare in maniera magistrale.
Tantissimi complimenti, carissima, tu e le tue storie siete eccezionali!
Un abbraccio, a presto ♥

Nuovo recensore
05/04/20, ore 20:14

Puff pant puff!
Ce l'ho fatta e fosse la volta buona che riesco a mettermi in pari con tutto. Lo sai, io ti recensisco solo in quell'ora di treno da casa a frascati e da quando siamo in quarantena è un po' difficile che lo faccia (anche se avevo smesso da un po' di passare ma lo sai che poi me parte ER matto e io facile che recupero tutto in una notte. Disgrafia e dislessia permettendo).
Comunque che bella questa storia, ciaciò.
Cioè, a parte che m hai ricordato QUEL periodo della tua vita (che io associo a questo, al matrimonio di ciacionissima numero 2 e quel tuo momento di fame tossica assurda dove te magnavi pure i camerieri dell'all you can eat, ma questi sono racconto personali che forse non vuoi divulgare) dove cadevi e che non me lo volevi dire e poi lo hai fatto. Hai fatto bene a esorcizzare la cosa scrivendo una storia, soprattutto ora che sai cos'è e puoi quasi tirare un sospiro di sollievo e a chi altri potevi affibiare un problema soprattutto psicologico?
Ma a Peter, ovviamente. E chi altri?
Che bella la parte in cui è seduto a terra e vuole alzarsi non perché vuole davvero ma per non far accorgere a Tony di quello che gli sta succedendo e dunque tornare a letto come se niente fosse, ma non è forse così che succedono le cose? Se non lo avesse beccato? E se fosse capitato in un altro momento dove nessuno poteva aiutarlo. A volte il destino porta a strade che sembrano segnate e alla fine Tony è lì, lo ascolta sempre mantenendo quel suo distacco che sembra che non gliene freghi niente e invece gli frega, infatti il giorno dopo lo trascina da banner.
So cosa vuol dire fare una Risonanza con contrasto, so quanto è lunga e quanta claustrofobia provoca, dunque so come si è sentito Peter, e so che il tempo lì dentro non passa mai tra rumori assordanti e il freddo che fa. Ed è assurdo come tu sia riuscita a ricreare questa sensazione, che fa venire i brividi se hai avuto la sfortuna di provarla.
E poi cambia il punto di vista e qui le insicurezze di Peter cadono su Tony e questo come sempre non accetta minimamente di non sapere qualcosa prima di chunque altro, e qui non lo fa per arroganza, ma per paura. E qui ho da farti un applauso per quel "non voglio sapere qualcosa da qualcuno che pretende di aver paura al posto mio", perché Tony vorrebbe che Peter non avesse così paura, ma che ne avesse una più pacata, come farebbe lui. Tony vuol troppe volte che Peter sia come lui, ma non lo è e non lo sarà mai e affronteranno le cose sempre in maniera diversa.
Per questo motivo alla fine c'è quelal porta che li divide, ma Tony il problema lo sa e la cosa realistica è che non conoscere il problema che ha generato quel disturbo è più grave di conoscere invece una patologia vera, magari che si può curare con i farmaci
Qui si parla di portare indietro Peter, dove deve stare, e lui non è disposto a farlo non per paura di morire ancora, ma per paura di tornare e perdere tutto ciò che ha. Di essere lui quello che vede gli altri sparire, e rimanere solo come è successo a Tony...
E' bellissimo questo concetto, e il loro amore qui va oltre, c'è qualcosa di profondo ed è una shot così diversa da quelle che sono abituata a leggere di solito.
Mi è entrata dentro, forse pure perché ho vissuto quel momento della tua vita, e quindi mi sono un po' immedesimata in Tony. Ah e grazie per averlo salvato ancora, il nostro Iron Man.
Ciaciò sentirai presto parlare di me su altri teleschermi, non ti abbandono!
(me sa che ti si è cancellata una gif animata, alla fine delle note)
Rusty

Recensore Master
18/03/20, ore 22:27

Ciao carissima Miryel! Eccomi qui con immenso piacere per lo scambio libero del Giardino!
Ogni volta che comincio una tua storia, so che potrò mettermi comoda, gustarmi questi fantastici bimbi e soprattutto lasciarmi travolgere da una valanga di feelings! *^* 
Anche in questo caso, mi hai distrutta, te lo dico! 
Per prima cosa, adoro che tu stia affrontando l'argomento del ritorno di Peter, presupponendo però il fatto che Tony sia lì con lui e non si sia sacrificato durante l'ultima battaglia. Come shipper starker, avevo bisogno di una cosa del genere e non avrei potuto desiderare niente di meglio, davvero, perché il modo (o più in generale il tatto) con cui stai affrontando questo argomento, è PERFETTO. 
Il fatto è che, stai rendendo tutto molto umano, molto realistico. Quello che ci mostri è un Peter spezzato, che è tornato, ma è tornato a pezzi, più adulto di prima e giustamente traumatizzato dall'esperienza vissuta. 
Non ci dimentichiamo che Peter è un adolescente e tutti noi, da adolescenti, non ci rendiamo conto realmente di concetti astratti come la "morte". Sembra sempre una cosa così lontana, quasi impossibile. Invece Peter non soltanto ci ha avuto a che fare in prima persona, ma addirittura è tornato indietro, quindi lo ricorda bene!
Come si può tornare alla vita di tutti i giorni, come se niente fosse, dopo una trauma del genere? 
In Stubborn Love, Peter non si accorge nemmeno di avere paura, perché ne ha talmente tanta che non riesce a raccontarlo nemmeno a se stesso e ad un certo punto, il suo corpo va in esubero, lo tradisce e lancia l'allarme. Ha bisogno di aiuto e chi meglio di Tony, che lo ama così profondamente, può aiutarlo. 
Quando ho capito che i due vivevano insieme, quindi che la loro relazione era già bella che conclamata e realizzata, ho lanciato un urletto di gioia, te lo devo dire! 
Mi piace il modo in cui hai reso il loro rapporto, mantenendo alcuni tratti basilari dei due personaggi, come la tendenza al controllo di Tony (che proprio non ce la fa, e deve sapere i risultati da Bruce prima dello stesso Peter) o il senso di inadeguatezza che spesso accompagna Peter, ma arricchendo il tutto con altre mille nuove sfumature, sicuramente più congeniali alla trama che hai scelto. 
Ho trovato, ad esempio, la loro relazione più matura, fra due persone alla pari che condividono un'intimità piena e questa cosa mi ha riempito il cuoricino! ADORO ADORO ADORO
Ok, non smetterò mai di dirti quanto ti sia grata per le storie che scrivi e che alimentano il mio shipping compulsivo su questi due tesori!
Complimenti, davvero!
Non vedo l'ora di poter leggere ancora e ancora e ancora!
Un abbraccio virtuale, Violet :D

Recensore Master
03/03/20, ore 11:20

Ciao cara!
Eccomi qui per lo scambio u.u
La prima parte, con Peter per terra che non riesce a muoversi, mi ha ricordato tantissimo Kill Bill volume I, quando Beatrix esce dall'ospedale in cui è rimasta in coma e, una volta sulla Pussy Wagon, forza le gambe che non ha mosso per anni a riprendere coscienza di sé. Non so se il "riferimento" è voluto, ma per un'appassionata di Tarantino come me è un piacere averlo trovato ❤️
Peter che vuole nascondere tutto a Tony e Tony che lo sgama è una scena fantastica, perché voglio dire, Peter sul serio pensavi di farla franca? Ahahhaha. No. Tony vede e si accorge sempre di tutto, soprattutto quando si tratta di te u.u
Questione gamba informicolita e insensibile: la capisco bene. Pensa che la scorsa settimana il mio babbo mi ha trovata seduta a terra con la schiena appoggiata al mobile del telefono. Aveva squillato e io avevo cercato di rispondere, ma la gamba aveva ceduto e io sono caduta, male. Ho fatto delle grandi risate, a differenza del nostro ipocondriaco Peter.
Banner è un cucciolo e le sue rassicurazioni sono le stesse di chiunque, Peter sei fortunato ad avere lui come medico.
Il confronto, che arriva come una tempesta preannunciata da nere nubi cariche di pioggia, è necessario e tu lo hai reso perfetto per loro due. C'è arroganza e maturità, c'è paura da entrambe le parti, c'è la voglia di risolvere, in un modo o nell'altro.
Il tutto contrapposto al niente che spaventa, perché niente da perdere non fa paura, ti fa tuffare da 30 metri senza timore, mentre qualcuno che ti aspetta a casa, qualcuno con cui condividere tutto, spaventa, soprattutto pensando che si può restare soli. È un argomento spinoso, quello che hai trattato, ma lo hai fatto con delicatezza e quindi in modo perfetto.
Leggerti e leggere di loro, lo sai, è stato un piacere inaspettato che mi hai fatto scoprire e per questo non posso che essere e grata.
Ci leggiamo presto mia cara Miryel.
In bacio grande e un forte abbraccio
L.

Recensore Master
28/02/20, ore 10:04

E visto che, con l’allarme CoronavAirus, la mia azienda si è svuotata ed io sono tra le poche a dovermi recare in ufficio… cosa posso fare di bello se non mettermi finalmente un po’ in pari con tutte le fic che ho ancora da leggere?
Certo, poi letta una, la gente ne posta mille ed io sono sempre da capo… ma si fa quel che si può XD
E a proposito di fare quel che si può, io già comincio ad esprimerti la mia più profonda gratitudine per non aver riempito la fic sull’intera cartella clinica di Peter. Dipende sempre da come sono trattate (come qualsiasi cosa), ma generalmente le H/C puramente a carattere medico non sono il mio massimo, quindi sono stata ben felice in questo caso di dover leggere, lato medico, lo stretto necessario.

Quindi. What If. Tony è sopravvissuto allo schiocco (anche se sappi che soffro a non aver avuto altre info a riguardo, tipo qualcosa di più specifico sul fatto che sia rimasto ferito ç_ç) e ora vive sano e salvo con Peter.
Intanto mi fa sorridere che tu riesca sempre a trovare il modo di infilare Bruce e ho apprezzato tantissimo la parte di interazione tra lui e Tony, perché ti è servito tantissimo per mettere alla luce le differenze tra come Tony parla e si comporta con Peter in confronto a come si comporta con tutti gli altri. Dove “tutti gli altri”, per l’appunto, in questo caso era Bruce… ma come poteva essere un po’ chiunque altro.
È con Peter infatti che mostra gesti d’apprensione; con cui incrocia le dita fingendo che la situazione gli sia indifferente quando no, certo che non è così; con cui si arrabbia perché è stato tenuto all’oscuro di quello che già altre “sei/sette volte” è capitato a Peter; che vuole sapere per forza da Banner quello che sta accadendo al ragazzo anche se ne ha una paura folle.

Sto ancora cercando di riprendermi e di capire perché cerchi sempre di farmi soffrire con questi due? Non ci hanno già fatto male abbastanza? No? Ti ci metti pure tu a gettarmi addosso palate e palate di feels senza fine e a farli pure litigare, perché sono tutti e due spaventatissimi e Peter, cucciolo, ha così paura di perdere tutto dopo lo schiocco – dopo essere tornato, ma essere ancora in parte là, chissà dove, nel vuoto dei cinque anni passati – che finisce per soffrire di Parestesia e praticamente indursela da solo. Oww, povero ç_ç
Mi è molto piaciuto lo scambio finale, nello scontro verbale tra Tony e Peter che fa uscire le paure del primo, ma soprattutto tutto quello che ancora Peter non era riuscito a dirgli. E il fatto che alla fine non si risolva così, magicamente con uno schiocco di dita (no pun intended XD), l’ho apprezzato ancora di più perché da un tratto verosimile alla fic.
Non è che questo genere di condizioni mediche si risolvono con il potere dell’amore, non sono tutti Sailor Moon (?) ed è giusto che ci sia un decorso clinico più o meno lungo, più o meno complesso. E quindi sì, «Succederà di nuovo».
Ma è bello che alla fine Tony gli dica che nessuno si salva da solo. E decisamente lui lo sa meglio di chiunque altro.

Grazie anche per questa fic ç_ç

Recensore Veterano
27/02/20, ore 21:07

Sì, ieri sera, prima di coricarmi, ho letto anche questa.
Credo che tu, senza saperlo, mi voglia morta, perché ho un debole viscerale per le dinamiche angst, hurt/comfort.
Sono stata con il fiato sospeso per tutta la durata del mio tempo di letterale solo il cielo sa quanto lungo sia stato il sospiro di sollievo che ho tirato quando sono finalmente venuta a conoscenza della diagnosi di Peter. Sin dall'inizio ho pensato al fatto che potesse avere un tumore, uno dei peggiori magari e al quarto stadio, o una malattia neurodegenerativa allo stadio avanzato, un ictus, un aneurisma in procinto di esplodere... insomma, ho messo in discussione tutto il mio repertorio di catastrofi mediche, non tenendo minimamente in considerazione la parestesia.

Cito dal testo:
Peter sussulta e deglutisce. Si mette sulla difensiva, ma non serve a niente. «Certo che è così, ma lo sforzo più grande che sto facendo, è cercare di tornare. Non è semplice come pensi tu!»
«Nessuno nega che tu non lo stia facendo, Peter! Nessuno ti accusa del fatto che tu non ci stia nemmeno provando ed è innegabile che ci voglia tempo, per superare quello che ti è successo e no, cazzo, non è semplice! Io voglio solo capire il perché! Perché sei lì, e non qui? Che cosa c’è lì, che qui non trovi?» Non basto io, nella tua vita?
Peter apre la bocca. Balbetta frasi sconnesse; muove le dita, gli tremano. Se le passa tra i capelli e scioglie nodi tra le ciocche e nella testa, e guarda altrove. «Niente. Lì non c’è niente.»
«E qui?»
«Qui c’è tutto.»
«Ovvero tutto da ritrovare, al tuo ritorno?», ironizza Tony, come se Peter avesse detto una serie di stronzate ingiustificabili e lui avesse il diritto di non dar loro l’importanza che meritano. Lo sa, che è così. Gli riesce meglio il mostro insensibile, che l’essere umano dotato di un cuore.
«Tutto da perdere», dice Peter.


Ho quasi pianto. Sono così veri che è impossibile non innamorarsi. Voler sfondare quella porta a calci per far sì che si abbraccino, perché sono insieme, si amano, non c'è nulla al mondo (e nell'Universo) che non si possa risolvere. Grazie per aver scelto un disturbo psicosomatico, e non un cancro, perché a quel punto penso che sarei morta stecchita.
Grazie anche per il lieto fine, e per questo:
«Peter, nessuno si salva da solo.»
E Tony, questo, lo sa meglio di chiunque altro al mondo perché dopotutto, chi lo salva ogni giorno, ce lo ha stretto tra le dita e tra le braccia e tra le labbra; iridi castane tornate finalmente indietro, esattamente dove devono stare: incastrate tra le sue, per salvarlo ancora.


Finirò con il ripetermi, ma sei straordinaria.
Un abbraccio.


N.
(Recensione modificata il 27/02/2020 - 09:07 pm)

Recensore Junior
24/02/20, ore 12:01

Ciao! Eccomi qui per lo scambio libero. Piccola premessa: io non sono propriamente una fan delle Slash o della Marvel, però ho accettato questo scambio come sfida per leggere qualcosa di diverso dalle mie corde.
Allora, mi è piaciuto molto il fatto che hai scelto di sondare il lato meno luminoso dei supereroi, ovvero quello delle loro fragilità. Sei stata molto delicata, senza scendere nel pietismo, e ho apprezzato.
Mi ha fatto strano leggere di un Tony così dolcino e premuroso, ma meglio così ahahah
Devo dire che è stata una lettura piacevole, per quanto piuttosto stucchevole nelle dinamiche di coppia, e nei dialoghi.
Ciao, e aspetto tue news!
Infected Heart

Recensore Master
17/02/20, ore 16:38

My love.
Eccomi finalmente.
Commento questa storia con giusto quei due mesi minimi di ritardo, e mi mangio davvero le mani perché credo che sia una delle cose più belle che tu abbia scritto. Ormai considero Tony e Peter come parte della mia famiglia, soffro terribilmente, avverto sulla mia pelle il loro dolore ma so anche che è in qualche modo necessario, perché ci sono molti nodi da districare, molti punti oscuri che, dopo Endgame, devono essere riportati alla luce. E non importa se in questo what if Tony è vivo, il prezzo per aver schioccato le dita – e aver riportato in vita metà dell’universo (e tutto il suo, di universo) – è altissimo e non verrà saldato in tempi brevi, anche se l’arroganza di Tony lo porta a pensare di poterlo fare, di riuscire a dimenticarsi di ciò che è avvenuto senza danni e senza traumi. Tony è un illuso, a volte, e puntualmente la realtà gli viene sbattuta in faccia al doppio della potenza. Peter è tornato, è vero, può di nuovo stringerlo fra le braccia e pensare ad una vita con lui, ma il ragazzo non è dotato della sua tracotanza, e quel secondo passato nel nulla più assoluto a causa di Thanos gli ha scavato un buco nell’anima che è ben lungi dall’essere arginato. Solo che Spider Man, una volta di più, si sente inadeguato, debole per questa paura che lo divora e da cui continua a farsi divorare, e quando la mente non accetta determinate situazioni, è il corpo a prendere gli opportuni provvedimenti, e a mandare segnali inequivocabili. Peter si blocca, letteralmente, la sua gamba perde sensibilità e qualcosa in lui finalmente si scuote. E anche in Tony, naturalmente, che non appena viene a conoscenza della situazione entra nel panico e subito si mette in moto per far luce su quanto sta accadendo al suo “incantevole ragazzo”. La sua mente viaggia a mille in condizioni normali, figuriamoci in un’occasione del genere: devono essergli passati nella testa in un lampo gli scenari peggiori, e un po’ lo capisco se, dopo gli esami di Peter, quasi assalta Bruce per sapere la verità. Però in questo caso do comunque ragione a Peter, che si arrabbia, perché santo cielo non è un bambino di dieci anni, è maggiorenne e certe informazioni ha il diritto di riceverle lui per primo, anche se ne è terrorizzato. Pensa che Tony l’abbia fatto perché non lo ritiene forte abbastanza per incassare il colpo, dentro sé forse è pure convinto che l’uomo abbia ragione, e questo provoca una nuova serie di muri che si innalzano e rendono ancora più difficoltosa la comunicazione tra due personalità che già di loro fanno fatica a comprendersi. Però… c’è sempre un “però”, naturalmente, un “però” bello grosso, di rilevanza fondamentale, perché Tony e Peter si amano, follemente e disperatamente, e tutta questa situazione incresciosa è dovuta al fatto che sopra ogni altra cosa Peter teme di perdere quanto di più caro ha al mondo, ovvero Tony stesso. E Tony questo lo sa, perché anche lui si sente impazzire al solo pensiero di essere privato dell’altra metà della sua anima, l’unica persona al mondo in grado di capirlo e vedere oltre tutte le sue maschere e ciò nonostante amarlo lo stesso. Ancora una volta, è il bisogno, l’amore che provano l’uno per altro a salvarli entrambi. Ci vorrà tempo, molto tempo probabilmente, il sistema nervoso di Peter si rifiuterà di collaborare ancora per un bel po’, ma Tony sarà lì, al suo fianco, pronto a sorreggerlo, e a impedirgli di cadere, sempre.
Eh tesoro, dovrebbe essere concessa a tutti la grazia di un amore simile. Ma forse è sufficiente sapere che da qualche parte, nel mondo, qualcosa del genere esiste, e basta che un’autrice brava come te lo racconti, per scaldare il cuore e non perdere la speranza.
Non smettere mai.
Un bacione grandissimo :*

padme

Recensore Master
13/02/20, ore 23:22

Ciao! eccomi qua, scusa ma non avevo recensito questa perla? Seriamente?
Sono proprio Rintro!!!

ADORO i What If!!!
Aprono un universo di possibilità!!!

Mi piace un sacco come hai descritto le sensazioni dei personaggi.
Come alterni i dialoghi con i silenzi.

Ci sono molti scambi, molte emozioni in gioco. Il detto il non detto.
Non so perché ma nella mia mente ho immaginato tutto avvolto da una luce molto bassa.
Anzi con toni del bianco e nero con pochi tocchi di colore XD
Ok la smetto con i miei deliri.

Sai che adoro le introspezioni. E dei tuoi scritti mi piace perché riesci a renderci la situazione subito familiare senza troppi fronzoli.

Ma è un linguaggio davvero accurato, mai scontato.

Comunque io adoro pure le tue note ^_^ ne troppo lunghe, ne troppo corte perfette!
Buon inizio 2020….
(ok sono in ritardo ç_ç chiedo perdono!!!!!)

“…«Lo so», sospira Tony. Non può mentirgli, dopotutto. Può solo tenerlo saldamente tra le braccia, e non lasciare che cada ancora senza che lui sia lì a permettergli di rialzarsi. «Il senso della vita è quello di viverla come se non dovessi morire mai. Una volta eri in grado di pensarla così, no? È questa la vera cura, a quanto pare.»
«Sì, ma non è della mia morte, che ho paura», ammette Peter, e Tony sa anche questo. Lui, che ha schioccato le dita e salvato il mondo, rischiando molto più che di rimanere ferito, come invece – e per fortuna, è successo. Nessun ritorno, nessuna Gemma a riportarlo indietro. Nessuna speranza. Ha giocato con la propria vita, e sa che Peter, questo, non glielo perdonerà mai. «È già successo e so che succederà un’altra volta. E tu...»
«Io sono qui, no?», lo costringe, con un’arrogante dolcezza, ad alzare il viso sul suo con l’ausilio di due dita sotto al mento. Gli sorride appena, con quella audacia che un po’ di terrore, negli occhi di Peter, lo cancella. «Che senso ha restare intrappolati in un posto dove io non ci sono per proteggerti?», gli passa una mano tra i capelli, e trattiene un sospiro di sollievo, quando anche l’altro piega leggermente le labbra in un sorriso. «Non per fare l’arrogante, ma tu hai bisogno di me.» Ed io di te…”

Ho adorato il finale!!!!
Come hai affrontato le emozioni, come affrontano le difficoltà di confrontarcisi con le difficoltà!
Ok chiudo il delirio!!!!
Boingo!!!

Recensore Master
12/02/20, ore 17:27

Eccomi qui per lo scambio del giardino.
Io sono innamorata di questa coppia grazie soprattutto a te e al modo in cui scrivi di loro.
Anche se la storia era lunga, non pesa minimamente la lettura. Anzi! Viene letta tutta d'un fiato, grazie a una giusta dose fra descrizioni e frasi dette.
Io già mi stavo facendo i mostri pensando a cosa potesse avere, sincera. Tony poi poteva comportarsi un po' meglio con lui e rispettare la privacy di Parker, anche se sappiamo bene che non sarebbe stato da lui. Riuscirà inoltre peter a tornare definitivamente o thanos comparirà ancora? Io voglio sapere cosa dicono le analisi.
Ci vediamo al prossimo scambio del giardino.
A presto
missredlights

Recensore Master
09/02/20, ore 10:28

Buongiorno cara <3
Oh, oggi non sono in imbarazzante ritardo, che bello quand'è così xD
Non è una novità, ma sappi che amo la grafica di questa OS, sei una delle poche autrici che leggo che cura anche questo aspetto delle storie e a me piace un sacco trovare un'impaginazione così bella, sei una gioia per gli occhi **
Passando all'OS in sé, invece, mi aspettavo meno angst, ma adorando l'angst l'ho amata tantissimo, per quanto mi abbia spezzato il cuore soprattutto nella prima metà. In generale odio e amo al tempo stesso quando affibbi qualche malattia a Peter, perché mi spezza il cuore e al tempo stesso m'intriga ed è bello vedere fare i conti con tematiche sempre differenti. Questa, poi, è peggio delle mille intolleranze che aveva nella mini-long che ho appena concluso, è cattivissimo perché Peter non sa cosa gli succede, si ritrova a perdere la sensibilità delle gambe e a non capire perché questo accade. Per fortuna all'inizio dell'OS Tony lo raggiunge e comprende che ha un problema che gli sta tenendo nascosto, dicendogli che dovrebbe farsi vedere da un medico,e accompagnandolo a fare le dovute visite. Comprendo bene l'ansia di Peter, anche io dopo aver fatto ricerche su internet e aver trovato le malattie più atroci ho il terrore di andare a fare visite. Poi finisce che ho solo un raffreddore, per fortuna, al contrario di Peter. lol
Ammetto di aver avuto la sua stessa ansia per tutto il momento dell'interminabile visita, e anche durante il viaggio successivo, Tony sa cosa gli sta succedendo, avendo parlando con Bruce - adoro che lo inserisci spesso nelle tue storie! - ma non sembra troppo intenzionato a dirglielo, e così il lettore si ritrova ad annegare nell'ansia che abbia qualcosa di bruttissimo. D'altra parte, anche Tony non sta vivendo troppo felicemente la situazione, da quando ha beccato Peter in quello stato in bagno ha il terrore che gli stia succedendo qualcosa di grave, e dopo averlo perso a causa di Thanos per quei lunghi anni, l'idea di perderlo di nuovo è ancora più orribile. Il fatto che Tony continui a non dirgli niente per parecchio tempo, anche una volta tornati a casa, mi ha fatta tremare perché temevo che Peter avesse qualcosa di serio, una malattia orribile, incurabile... e per fortuna non è così. Sì, il problema esiste, ma essendo psicosomatico è già meno orribile di quello che m'immaginavo... lo vedevo già con un arto amputato, lol
Ho adorato il modo in cui hai parlato dello schiocco di dita che ha catapultato Peter nel buio e nel vuoto per cinque lunghi anni, hai affrontato l'argomento benissimo, trasmettendomi le stesse sensazioni che adesso, tornato alla vita, Peter prova. Le tue introspezioni sono sempre qualcosa di pazzesco. Tra l'altro i dialoghi finali sono la ciliegina sulla torta, e non se è voluto, ma quando Tony dice "Peter, nessuno si salva da solo" mi hai ricordato un libro di Margaret Mazzantini, che si chiama proprio così e che ho adorato **
Anche questa OS mi è piaciuta tantissimo, è tanto triste ma il finale mi ha fatta fangirlare come non mai, sono bellissimi <3
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Veterano
23/01/20, ore 15:45

Ciao cara, era da un po' che non leggevo qualcosa di tuo :D

Lasciati dire che curi davvero magnificamente la grafica delle tue storie, magari lo farò anch'io; mi hai ispirata molto.

Anyway, ho deciso di scegliere questa OS per il titolo e trovo che sia stato scelto bene rispetto a ciò che ci narri.

Hai uno stile davvero bello, è piacevole leggere ciò che scrivi e sarei curiosa di poter leggere qualcosa di tuo - anche se, così dicendo, vado fuori tema, lol.

Comunque ho adorato questa piccola dolce one shot. E' carica d'amore, tristezza, speranza e fiducia. Sono tutti ingredienti perfetti per creare una bella storia.

Avevo intenzione di dirti quale parte mi fosse piaciuta di più, ma non riesco a trovarne una specifica.
Ogni scena mi è passata nella mente come se fosse il film e non è una cosa che tutti riescono a fare.
Sei davvero molto brava.

Mi hai lasciata senza parole, ma come fai? Mi sa che mi era già capitato con te, maledizione, hai questa innata capacità di rubarmi di bocca ogni parola.

Leggendo questa storia mi sono sentita completamente trasportata nella narrazione e, complice la meravigliosa assenza di errori, mi ha sbalzato alla fine senza che me ne rendessi conto.

Quindi sento di non poter far altro che farti tanti complimenti perché te li meriti tutti.

Brava brava e al prossimo scambio *-*

Recensore Veterano
22/01/20, ore 20:43

Ho dedicato un attimo di pausa tra un capitolo di studio e l'altro a questa meraviglia. E te lo dico col cuore, ma sono dal telefono, quindi non riuscirò ad essere prolissa come vorrei (scusami per questo).
Ti confesso che (ommioddioh! Una persona che non ha visto i film della marvel!? Già... non mi hanno mai interessato e mentre tutti deliravano per endgame e menarsi per gli spoiler, io ero in salotto a gustarmi una bella tazza di cioccolata calda, ignara di quel che accadeva nel mondo - anche se poi, fatto comico, gli spoiler sono giunti persino a me x'D) Tuttavia ironman (e mi pare anche il 2) è uno dei pochi che ho visto - una mia amica mi ha letteralmente obbligata XD anche se poi mi è piaciuto - e peter parker, anche se in forme diverse, lo conosco sin da bambina, quindi non posso affatto dire che non conoscessi i personaggi e la trama mi fosse del tutto sconosciuta.
E poi, diciamocelo, hanno fatto talmente tante meme su Thanos che chiunque sa la storia delle millanta morti.
Ma ora passiamo al nocciolo della recensione.
Il tuo STILE: adoro, adoro, ADORO come scrivi. Questa os l'ho trovata talmente tanto preziosa che è adesso tra le mie preferite. Il tuo modo di descrivere ogni scena rapisce gli occhi, letteralmente. Infatti inizialmente non sapevo se prenotarmi, poi ho cominciato la lettura, i righi sono scivolati fino a metà one shot ed allora mi sono detta che a questo punto meritavi davvero recensione. Mi hai fatto amare anche la relazione tra Peter e Tony, i loro modi di approcciarsi, guardarsi, volersi bene. E anche ciò che loro non si dicono, riescono a percepirlo, evidenziando ancora meglio l'alchimia tra loro. L'ho goduta moltissimo, magari non come potrebbe farlo una fan accanita, ma come semplice lettrice di una storia breve. È tutto estremamente curato in ogni minimo dettaglio ( ma sono sicura che queste cose ti siano state abbondantemente dette e che quindi io possa risultare superflua e ridondante ).
La paura di Peter era talmente percepibile che è giunta a me, ho immaginato e vissuto la sua paura di avere chissà cosa (che poi ho provato sensazioni simili, derivanti dal mio problema d'ansia che é - purtroppo - a livello fisico) quindi lo capisco ancor meglio. E infine nulla, la loro dolcezza e tenerezza ed ogni singolo bacio mi ha fatto comprendere al meglio quanto dolce ed affettuoso sia il loro rapporto.
Ho già detto che ho amato tutto? XD

Recensore Master
20/01/20, ore 14:26

Ciao cara! Quale miglior modo di attendere l’aggiornamento di “Come innamorarsi dopo un incidente stradale” se non quello di leggere una one-shot che ha come protagonisti sempre i nostri amati Peter Parker e Tony Stark? In realtà pensavo si trattasse di un triangolo amoroso, dato che nell’anteprima della storia vi è anche menzionato Bruce Banner tra i personaggi. Invece ho trovato una storia di gran lunga più interessante ed intensa rispetto a quello che immaginavo. Le tematiche della presente OS sono molto impegnative e serie, ma le hai esposte con una naturalezza ed una semplicità che ho particolarmente gradito. È difficile trattare determinati argomenti, come la presenza di una malattia, per questo motivo devo farti i miei complimenti. Sei stata molto brava.

Ma andiamo a noooi: ci troviamo nel post Endgame e in questa storia Peter e Tony stanno insieme. Eppure qualcosa si interpone tra loro, come un velo che li separa: ciò è dovuto alle preoccupazioni e alle paure di Peter, che di conseguenza colpiscono anche Tony. Peter sembra avere dei problemi di salute poiché non riesce ad avere il controllo dell’arto inferiore. Mille sono i pensieri che attraversano il giovane, tutte una più disparata dell’altra e con il medesimo esito negativo. Nel momento in cui Tony scopre il problema che affligge il suo compagno, sembra proprio che Peter si apre e, per la prima volta, è pronto a condividere con lui le proprie preoccupazioni. Tony gli tende la mano e lo aiuta immediatamente andando il giorno successivo nello studio di Bruce per fare degli accertamenti. Da questo momento in poi la penso assolutamente con Peter: anche io mi sarei sentita esclusa e rifiutata da Tony quando gli dice di attenderlo fuori. Dunque condivido pienamente la reazione di Peter. Fortunatamente scopriamo che la sua salute non è intaccata da nulla di grave; si tratta di una parestesia che si manifesta a causa delle mille paure del giovane, dovute soprattutto ai cinque anni in cui era morto.

Trovo il confronto finale la parte più bella di tutta la storia: si confidano, discutono, si confrontano, si comprendono e alla fine fanno pace. Tony e Peter sono tenerissimi insieme e tu sei molto brava a raccontare del loro profondo legame. Adesso attendo l’aggiornamento della mia FF preferita. A presto!

[Precedente] 1 2 3 [Prossimo]